L’Inquietante Avanzata del gender: nuovo articolo imprescindibile di Elisabetta Frezza

il crollo della torre di Babele secondo un mio prompt su midjouney

Carissimi lettori del blog Croce-Via,

Torno dal mio torpore, risvegliato da un articolo straordinario, scritto dall’esperta di scuola ed istruzione, Elisabetta Frezza e pubblicato recentemente sull’ottimo Ricognizioni.it. Questo articolo offre uno sguardo approfondito sull’ideologia di genere e il suo impatto sulla società, in particolare sul sistema educativo. La scrittura di Frezza, ricca e straordinaria come poche, ci offre un riassunto chiaro su una questione per noi ovviamente risaputa (il gender) , conducendoci in un viaggio che esplora l’ideologia di genere e analizzando l’impatto che oggi ha sulla società e l’istruzione italiana.

Giusto per farvi capire il tenore dell’articolo e la potenza dell’italiano della professoressa Elisabetta, vi ripubblico l’incipit:

“Il sovvertimento dell’ordine stabilito da madre natura, della biologia (letteralmente: il lògos della vita), e dello stesso principio di realtà, è il frutto del delirio di onnipotenza esercitato dai pochi in danno dei molti storditi dal fumo delle parole truccate. Le parole sono il carro in cui si trasportano le idee; e la perturbazione dell’universo linguistico e concettuale, studiata a tavolino nelle centrali di potere sovranazionale, è stata funzionale al cambio di paradigma verso il transumano e il postumano. Vale a dire, verso l’antiumano.

In cantiere da molto tempo, la rivoluzione più intima, profonda e devastante della storia è giunta al suo apogeo grazie al progresso tecnologico e al regresso cerebrale, ambedue ormai fuori controllo.”

L’articolo è apparso per la prima volta nella raccolta Volume VI – “Tempo di rivoluzione”, articolo a pagina 246 e ripubblicato dal portale informativo Ricognizioni.it, portale che da oggi è fra i miei preferiti e che nasce dalla consapevolezza di trovarsi “oltre la linea,” in un mondo in cui la Chiesa sembra concentrarsi solo sui corpi e lo Stato legifera secondo agende opache. Il portale si impegna a scrutare attentamente la realtà “oltre la linea,” a raccontare ciò che rimane di buono e a offrire una prospettiva diversa su questioni cruciali.

Insomma, sembra esattamente la nostra linea editoriale. Lo terrò d’occhio in questi mesi per capire cosa pubblica e secondo quale pensiero. Certo, se tutto quello che pubblica è al pari dell’articolo di Frezza, mi sa che ho trovato una vera miniera d’oro.

Buona lettura!

Leggi: La “carriera” da un sesso all’altro: la rivoluzione in interiore homine



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31 replies

  1. Nel loro “Chi siamo” scrivono questo:

    Qualcuno ne sarà deluso, ma pensiamo che questo non sia più il tempo di una “riscossa cristiana”. Quello che siamo chiamati a fare è, al tempo stesso, più radicale e meno eclatante. Si tratta di attestarsi e perlustrare “oltre la linea” in terra nemica per osservare cosa vi accade e informare chi non intende piegarsi all’iniquità di un potere che non conosce altra legge che la propria prosperità.

    Sì, questo è anche parte del mio (nostro?) progetto da tempo: “riscossa cristiana” è una battaglia di retroguardia che non mi interessa più da tempo.

    Ma questo include anche la nozione di “riscossa occidentale“.

    Scuotiamoci: siamo sicuri che la nozione di democrazia nel senso attuale faccia senso, o che le nozioni di fraternità, uguaglianza e libertà siano valori etici? Parliamone, scuotiamoci da questi paradigmi impostaci da qualche centinaio di anni.

    La qualità dell’albero si vede dalla qualità dei suoi frutti: se due secoli di “democrazia” “fraterna”, “egualitaria”, “libera” ci conducono a dover negare la realtà e a comportamenti contro-natura, ci hanno condotto a questo risultato, siamo sicuri che tale albero sia quello buono? Oppure siamo già da qualche secolo in un paradigma totalmente slegato da ogni valore morale cioè da ogni umanità?

    In Pace

    • Nostro, nostro. Ho segnalato il portale proprio perché mi pareva perfettamente centrato proprio in quel punto.
      Ho inteso benissimo la tua “provocazione” sulla questione democratica, la rilancio invitando tutti – nuovi lettori soprattutto – a rileggere questo splendido articolo di Feser da me tradotto nel 2019.

      https://pellegrininellaverita.com/2020/07/29/la-profezia-di-platone-lideologia-woke-e-un-disordine-psicologico/

      Per ora altro non dico. 😉 A presto!

      • Come per caso un paio di giorni fà Tosatti nel suo blog ha pubblicato questo articoletto che si riferisce a Thibon
        https://www.marcotosatti.com/2023/10/21/la-vita-come-milizia-e-la-comunita-di-destino-matteo-castagna/

        Come sai questi ultimi mesi studio attentivamente il neo-confucianesimo nella versione coreana dell’epoca Joson, vi trovo elementi di riflessioni lungo quella linea.

        Come promesso tra poco pubblico un mio primo articolo lungo queste linee di riflessione ..oltre ogni riscossa cristiana o occdentale, ma questo era già il tema del mio libro pubblicato nelle tue edizioni “Oltre il Gran Reset” che si poneva già aldilà di queste linee di demarcazioni.

        In Pace

      • Forse sono OT ma non credo.
        Wikipedia a proposito dei « woke » definisce : « letteralmente « sveglio », è un aggettivo della lingua inglese con il quale ci si riferisce allo « stare all’erta », « stare svegli » nei confronti delle ingiustizie sociali o razziali. »
        Ora noi qui siamo tutti , al 99% , bianchi , occidentali, cattolici in una nazione cattolica, non poveri , maschi e senza tendenze omosessuali, ed apparteniamo quindi a categorie che nella vita raramente si sono trovate a subire forme di discriminazione , esclusione (pagati meno, impediti nell’accesso, sbeffeggiati, emarginati..etc etc). Quindi pensiamo di non aver bisogno di essere Woke (svegli), ed anzi…poichè il termine ha assunto connotazioni negative , pare normale arrivare a conclusioni negative. Eppure in questo ultimo decennio almeno uno in questo blog, forse il più rappresentativo, è stato « sveglio » per altri versi. Ha subito quelle che lui ritiene in sincerità discriminazioni, e subisce le conseguenze psicologiche e materiali dell’essere parte di una minoranza mal sopportata. Nonostante questo è stato « Woke » , non si è adattato a quelle che per lui (indipendentemente dal parere altrui) erano ingiustizie, ma ne ha pagato di persona lo scotto senza piegarsi. Lo ha fatto respingendo i vaccini, e lo fa (come detto da lui stesso) ogni volta che deve fare decine di km per una messa « vetus ordo », invece di piegarsi a quella che in sincerità non ritiene più messa, oltre a denunciare le malefatte delle Chiesa gerarchica odierna senza piagerie. Quindi Simon è un vero Woke (allargandone un po il significato) , uno che sta sveglio e non si lascia addormentare. E non mi pare che abbia disagi psicologici. A tutti , prima o poi nella vita, fa comodo che avere dei woke che ti sostengono in battaglie che magari neppure pensavi che ti sarebbe mai capitato di dover combattere. Non buttiamo il bambino con in panni sporchi.

        • Se non fossimo in un periodo storico colmo di nichilismo relativista e nominalista, nel quale le parole vengono volutamente stuprate per distorcere la realtà in funzione ideologica, potrei anche darti ragione.

        • Alexander Dugin:
          « Le masse dell’Occidente credono ancora che la democrazia sia qualcosa che rende facoltativa l’ideologia lasciando che le persone la scelgano liberamente o la abbandonino del tutto. Questo è totalmente falso. La democrazia è un’ideologia. La democrazia liberale è una forma speciale e molto ristretta dell’ideologia. Si basa su principi metafisici sacri, quasi religiosi:
          l’individualismo, la negazione di qualsiasi senso ontologico nell’identità collettiva, il superamento della razza, della chiesa, della nazione e della cittadinanza nazionale, una tendenza relativamente nuova a trasgredire l’identità sessuale (gender optional – transgender) e l’avvicinamento al passo finale: trascendere l’uomo come specie (umano facoltativo – transumano).
          Qui non si tratta della descrizione – come le cose sono, ma della prescrizione – come le cose DEVONO essere. Questa è ideologia. Si DEVE andare solo in quella direzione, si DEVE accettare solo quella come verità ultima. Siete totalmente liberi di essere liberali (come noi) e non siete liberi di non esserlo. Se invece scegliete di essere illiberali siete finiti, vi faremo pentire. Non si tratta solo di un’ideologia pura, ma di un’ideologia apertamente totalitaria.
          Rispetto ai totalitarismi comunisti e fascisti esistenti, la natura ideologica e totalitaria del liberalismo non era evidente, era oscurata dal totalitarismo molto più onesto e aperto degli altri due. Ora, senza di loro, questo diventa trasparente.
          Così la democrazia liberale si spinge ancora più avanti sulla strada del totalitarismo: immagina i suoi nemici e, se non funziona, li crea artificialmente.
          La verità è che la democrazia liberale è profondamente totalitaria. Lo slancio globalista lo rende perfettamente chiaro

          • Alexander Dugin (da Wikipedia) :
            è stato l’organizzatore assieme ad Ėduard Limonov, e il primo leader dal 1993 al 1998, del Partito Nazional Bolscevico, e successivamente del Fronte Nazionale Bolscevico e del Partito Eurasia, trasformatosi poi in associazione non governativa.
            L’ideologia eurasiatista di Dugin mira all’unificazione di tutti i popoli di lingua russa in un unico paese attraverso lo smembramento territoriale coatto delle ex-repubbliche sovietiche.[16][17] Anche per questo le sue posizioni politiche sono state definite come « rivoluzionarie-ultranazionaliste » o « fasciste »
            ————-
            Sicuro di volerti fare insegnare cosa sia la democrazia liberale da questo tizio, che peraltro non l’ha mai vissuta? (Come tu non hai mai vissuto nella « gioiosa » democrazia Russa….)

            • E che c’ entra? Quindi tu se Stain avesse detto ” Il cielo e’ azzurro e i prati verdi” avresti diffidato da questa affermazione perche’ Stalin era comunista? Si dovrebbe giudicare un pensiero per quello che esprime di vero non per le qualita’ morali o politiche di chi lo pronuncia. Io per esempio di te ,Viandante, non so nulla ,potresti essere chiunque con qualsiasi retroterra e qualsiasi ideologia. Ma se esprimi una opinione io giudico cioe’ che dici, non vado a ricercare chi tu sei, per chi hai votato ecc.

              • Se si trattasse di un matematico o di un fisico ti darei ragione. Ma quando ad esprimere l’opinione è un filosofo e politico, allora no, perchè condividere la stessa significa , di fondo, condividerne in parte anche la concezione filosofica o politica.
                Pure Hitler o Stalin avranno ben detto 2 o 3 cose condivisibili in vita loro (se non altro statisticamente). Ma a ben pochi verrebbe in mente di citarle direttamente, per non essere accumunati a loro.
                Ora nello specifico nessuno di noi sa esattamente in che razza di regime viviamo ora, ma ipotizzato anche che sia una « democrazia liberale » (e bisognerebbe accordarsi prima su cosa significa democrazia e cosa significa liberale), quando si critica un regime bisogna proporne un altro diverso e a nostro parere migliore. Dugin , come propone la sua storia, proponeva un regime a suo parere migliore e diverso, e per questo scopo descriveva la « democrazia liberale » come il peggiore dei mali : criticava il vino dell’osteria accanto, per proporre il proprio come migliore. Di certo il regime proposto da Dugin difficilmente avrebbe dato la possibilità ai dissidenti di scrivere liberamente quello che pensavano su libri, giornali e blog/social, che è cosa di cui sia io che te beneficiamo (magari è uno zuccherino, ma meglio di niente…)
                Buona domenica.

    • Ciao Simone, ma allora devi cambiare il blog da religioso a político.

      • Perché?

      • È un blog che desirerebbe essere un luogo di disputa filosofica in senso largo e medievale, quindi senza scartare, anzi, la dimensione religiosa ma anche includente altri aspetti, come logica, fisica, economia, etc. Asseconda gli interessi e gli spunti che ci offre la vita.
        In Pace

        • Bene, ma se tu vuoi cambiare l´attuale democrazia per altro devi proporre un´altro e i passi da dare per andare da questa democrazia all´altro. Questo é evidentemente un piano teorico ma deve essere anche pratico e pertanto político.

          • Invece è applicabile immediatamente a cominciare dal tuo stile di vita… non c’è nessuna rivoluzione da fare…costruisci del solido intorno a te: il resto si sgretola da solo.
            Come con la setta post-cattolica creata da Papa Francesco dalla TC: non abbiamo tempo, né carismi per cambiarla, né ci interssa farlo perché chiaramente si sta sgretotalndo dagli anni 70 in qua e da dieci anni con un’accelerazione impressionate. Basta continuare saldi nella Chiesa di Cristo e il resto sparirà: così successe al tempo della crisi ariana, così sempre succede.
            In Pace

            • Scusami, avevo capito che volevi cambiare la democrazia come forma di governo secolare, non della Chiesa.

              • Ho semplicemente detto che i problemi societali attuali hanno radici profonde da secoli in una concezione non etica dei valori perseguiti: fraternità, libertà, uguaglianza non sono valori etici.
                Per altro l’agonia della Chiesa cattolica, che Francesco tenta di eutanasiare, sembra parallela a questa derelizione del mondo occidentale. Insomma, tutte cose da valutare.
                In Pace

  2. Che differenza c’è tra un uomo che si crede donna ed un uomo che si crede Napoleone?

  3. Bè….”l’ottimo” sito Ricognizioni.it pubblica in questi giorni un articolo che da credito alla ipotesi che l’11 settembre sia stata una “invenzione” degli USA per giustificare la reazione successiva , lasciando intendere che anche dietro le scorribande di Hamas ci sia in realtà Israele, sempre allo scopo di giustificare la reazione successiva…
    Scrivendo cose di questo tipo di fa perdere credibilità anche a tutte le altre che si scrivono.

    • Lamentevole, infatti.
      In Pace

    • E quali sarebbero secondo te Viandante gli ” ottimi” e veritieri siti e fonti di notizie obbiettive che non hanno perso credibilita’ ?la TV di Stato, Mediaset, la 7 , Open , NYT, giornali del gruppo Gedi ,Corriere ,Repubblica, di loro ci si puo’ fidare ? Sono stati obbiettivi per esempio nel riportare la guerra in Ucraina? O un pochettino diciamo schierati contro il ” male assoluto” , la Russia, in favore dell’ Impero del Bene ,l’ Occidente ? Mi viene da ridere.
      Una indagine condotta negli USA ha trovato che meno del 45 per cento dei cittadini crede alla verita’ delle notizie date da stampa e dalle televisioni mainstream
      In Francia, da testimonianza di parenti che ci abitano, le TV hanno talmente oscurato e censurato tante cose riguardanti Macron e i potenti che ormai i cittadini sono disgustati.Da noi hanno trovato un metodo all’ italiana distrarre il popolo con continue sciocchezze ,su corna e vicende personali dei VIP, in modo che non pensi a cose serie…..lasciamo perdere.
      Siamo diventati tutti complottisti ? Certo ,se la sensazione diffusa fra la gente e’ che le notizie vere non ci vengano date e che ci credano idioti.i
      Vi ricordate nel passato quando eravamo giovani e ingenui e credevamo a tutto quello che il potere ci voleva fare credere? E chi l’ avrebbe mai detto il marciume che poi e’ venuto fuori, ben nascosto per anni, Licio Gelli e la P2, I crimini di stato, i misteri che ci sono stati accuratamente taciuti per non scandalizzare il buon popolo innocente.
      Ma la verita’ prima o poi verra’ sempre a galla, come nl film Truman Show un squarcio nel telone di cartapesta lascia indovinare fuori il blu del cielo.Noi non sappiamo.la verita’ sulle Torri Gemelle. Sara’ certamente quella ufficiale , ma fino a prova contraria.Non e’ il sito Ricognizioni.it che perde credibilita’ caro Viandante, la credibilita’, e da molto,l’ ha persa il.mondo della comunicazione ufficiale, La Pravda dei poteri che governano questo mondo. Lasciate almeno qualche spiraglio ai sudditi per cercare la verita’. Almeno uno squarcio nel telone di cartapesta.

      • Non è che uno sia contro i teorici delle coincidenze mainstream debba poi planare nelle mani dei teorici del complotto underground.

        Dughin d’altronde fa solo quel che conta per gabbare l’Europa occidentale come gli statunitensi, non conta molto di per sè e non è neanche così preparato come si gonfia od è gonfiato.
        Il problema è che non si ha ben presente cosa sia il comunismo giacché in Russia, non è cambiato nulla se non l’estetica, e gli Stati Uniti, non sono affatto la patria del liberismo ( che d’altronde non può esistere ) calcolando che i suoi gruppi più anticomunisti sono fatti da criptocomunisti difatti.
        Ma ci sarebbe da capire cosa è il comunismo in realtà, o lo gnosticismo, o cos’altro, che a quanto pare ognuno de noi ha l’etichetta pavloniana che je garba.

        Ad ogni modo stiamo ancora all’annosa faida fra i due gruppi di potere britannici e le due fazioni del comunismo internazionale che hanno nel sionismo la loro “emergenzialità”.
        Difatti il fantomatico terrorismo islamico è in sub-appalto alla CIA, ma è in mano all’FSB.

        Una volta capito a cosa gioca il Diavolo, che non è certo il dominio ma la perdizione del più grande numero di essere umani il cui sterminio è utile solo quando, in coscienza, saranno venduti e traditori e la loro sorte sarà definitiva, si riduce di molto il bisogno di dover ammettere l’evoluzione ciclico-cosmica, le faide fra apparati, il grande piano di palingenesi a cui pilotare gli umani.

        Io ciò vuto na ggiornata che se crepo adesso vado all’inferno, e me devo da preoccupà che la guerra spinionistica e dei servizi segreti la CIA l’ha persa ed anzi era grandemente venduta ai soviet?
        O me devo da chiede perché Londra è il perno della morsa orientale ed occidentale?
        O me devo chiede che diamine è sto cavolo de communismo che di certo non è quel che fu?
        Ma annamosene affancina in congo noi e tutta la cricca complottistica, che lo sapete tutti che è robba voluta da loro.

        Ma penziamo a ffà i comandamenti, a ruminà la scrittura, a pregà e fasse n pacchetto de cazzi nostra che è mejo.

        Tanto come coll’Ucraina, che la realtà nun fregava a gnisuno, tanto vale nun perde tempo co un popolo inesistente come l’etichettatura palestinese e no stato anti-giudaico per natura come quell’accrocco llà che sta in Giordania Costiera.

        Parlamo come vojono loro e dividemose. Ugualmente co sta stupidaggine de sta pseudo ideologia che manco nomino…Ma credete che ce credono?
        Prima la pubblicano, te la danno in pasto, te ce infibulano, poi appena nun vali più nulla la distruggono subbito. E magari chi la rileva ffa puro er salvatore, che era lo stesso che ha lavorato pé fattela subbi, visto il ruolo nella recita.

        Ma leggemise Trilussa che famo e capimo meglio. Dughin porca zozza

        p.s. Licio Gelli prima era comunista ed a servizio degli orientali fino a metà anni 60 e poi de qua. Diteme voi. Ma sopratutto diteme se, spiritualmente, sta cosa aiuta l’anima nostra…

      • Giampiero, Intanto quoto certamente il commento di Daouda in tua risposta.
        Inoltre vorrei segnalarti che ti contraddici. Come sai il 99,99% delle cose che sappiamo in realtà non le sappiamo davvero per averle viste direttamente, ma le abbiamo lette sui libri o giornali , viste in foto, viste in video o ci sono state raccontate. Tutte cose ampiamente falsificabili.
        Pertanto, per quanto ne sappiamo , L’Ucraina e la Russia potrebbero anche non esistere (non ci sono mai stato) . L’unica prova indiretta che ho è aver conosciuto qualcuno che sosteneva di essere Ucraino (con tanto di passaporto, quindi se era falso se la era ben preparata). Ora questo discorso surreale serve a spiegare che in realtà noi ci affidiamo ad alcuni parametri per capire se una cosa è reale:
        – La molteplicità delle fonti.
        – La credibilità delle fonti stesse, perchè in passato le abbiamo verificate su altri temi (il TG1 mi dice che la Russia ha attacato L’Ucrania, e io non so verificare, ma poichè in passato mi ha detto che il colosseo esiste , ed io l’ho visto con i miei occhi, be…posso dargli un minimo di credito). Oppure se una cosa me la dice mio padre ci credo più volentieri che se me la dice un estraneo di cui non so nulla.
        – Il disinteresse delle fonti : se la fonte ha un qualche interesse politico o economico nel raccontare un fatto piuttosto che un altro, questo è un elemento di valutazione.
        – La semplicità o difficoltà tecnica/organizzativa di creare un falso (questo va insieme al primo elemento. Se di un evento ho un solo video è un fatto, se centinaia di persone lo hanno ripreso , e migliaia lo raccontano, forse è più complicato falsificarlo.)
        – La credibilità logica di quanto asserito (se qualcuno mi dice che ha visto una vecchietta attraversare la strada sotto casa, non ho difficoltà a credergli. Se mi dice che ha visto Putin attraversare la stessa strada, divento scettico. Se mi dice che ha visto un marziano, divento incredulo, se mi dice che ha visto un mio bisnonno morto 100 anni fa non ci credo.
        – Ultimo, ma incredibilmente sembra ormai essere l’elemento quasi principale, il desiderio di credere o non credere ad un fatto per ragioni ideologiche , cioè per pregiudizio.
        Ora l’ultimo elemento, che dovrebbe in realtà non esistere, sembra essere quello che più ormai guida il giudizio, sicchè ognuno (in totale discrepanza rispetto agli elementi logici) decine in via pregiudiziale se una notizia è vera o meno, dopo di che si mette alla ricerca non tanto della verità quanto di tutte le fonti che collimano con il proprio pregiudizio, arrivando così a dare crebilità a fonti mille volte meno verificabili e meno credibili e meno disinteressate di altre.
        Chi ti ha detto che la P2 sia mai esistita ? Te lo hanno raccontato gli stessi organi mainstream che per anni non te l’hanno raccontata. Perchè gli credi quando ti hanno detto che esisteva , e non al contrario quando la ignoravano ?
        Buona domenica.

    • Confermo che il sito ricognizioni.it interpreta la libertà in chiave totalmente filo-russa, con una serie di articoli che apparentemente sono contro il mainstream ma in realtà sono contro tutto quello che di americano ed europeo è stato fatto dal dopoguerra ad oggi (inclusa Norimberga vista ovviamente in chiave antiamericana) .
      Scorrendo gli articoli scritti negli anni la strategia è chiara , e quindi anche gli articoli sui quali si potrebbe concordare vanno letti in questa funzione. Poco importa che in Russia ci sia stato il regime sovietico (a cui non si fa mai accenno) mentre è evidente l intento di disegnare ogni politica americana dal 1945 ad oggi (democratici o repubblicani non conta) come una iattura per il mondo . Da questa deriva originano anche anacronistici « dubbi » sulle responsabilità e realtà effettive di quanto avvenuto il 7 ottobre (e non ci si lasci ingannare dagli attacchi a questo papato che a qualcuno possono piacere ma che fanno parte della strategia destabilizzante filo-putiniana).

  4. Prendiamo il buono e lasciamo il cattivo. Siamo tutti grandi e (NON!) vaccinati, sappiamo distinguere ormai.

    A tale proposito beccatevi questo Müller che sa quel che dice: https://www.sabinopaciolla.com/card-muller-il-papa-perderebbe-automaticamente-il-suo-ufficio-se-insegnasse-eresie/?fbclid=IwAR0xFy-4ZjkiTFsSvjlwDEl9f7zi-3YY-k2Gsm3NyTZZQOVCWWn5PZNL9ZA

    Questo è buono!

    • L’articolo in questione è interessantissimo e va da essere letto più volte in quanto rimette i puntini sulle i al loro posto giusto. Ciò nonostante:
      (1) Il titolo non corrisponde al contenuto.
      (2) Il titolo non corrisponde alla realtà dei fatti: le eresie e apostasie proferite e commesse da Papa Francesco sono molteplici e conosciute da tutti eppure non ha perso il suo ufficio (e non è stato il primo: ad esempio, il caso del Papa Giovanni XXII è emblematico: costui insegnava eresie e si è ritratto solo all’articolo della morte ma senza perdere precedentemente il suo ufficio)
      (3) Il problema del Cardinale Müller è che non è capace di rendersi conto che il pensiero della Chiesa è stato corrotto molto uffiicalmente in tutte le ermeneutiche del Concilio Vaticano II e che è meglio metterlo tra parentesi come abbiamo già fatto con tanti altri concili del passato (Firenze, etc etc) e questo non è una posizione ideologica ma il semplice esercizio della virtù cardinale della prudenza.
      (4) Il problema che dimentica alla grande è che il Sinodo in questione non è una realtà magisteriale della Chiesa cattolica ma un organismo di una struttura che si è già formalmente distaccata dalla Chiesa Cattolica di Cristo dal 2021 con l’art.1 della TC.
      In Pace

    • Questo che dice il card Muller è condivisibile in assoluto, ma non è ancora stato formalizzato in un canone del CDC, probabilmente in coerenza col principio che non è possibile processare un papa per eresia. Quindi, secondo me, rimane lettera morta. Inoltre, il Nostro sta bene attento a insegnare formalmente eresie, lui non vuole “occupare spazi”, lui vuole “avviare processi” (“il tempo è superiore allo spazio”, secondo il suo linguaggio ellittico e la sua obliqua strategia di decostruzione della Chiesa Cattolica). Probabilmente l’uscita del card Muller è solo un sasso lanciato in piccionaia, o un messaggio per qualcuno che lo deve intendere.

      • Sì la sua strategia, quella di Francesco, è chiarissima: dato che deve trascinare un miliardo e più persone nell’apostasia. vero mysterium iniquitatis, non lo può fare di un tratto: prima tappa è stata di creare una realtà che rassomiglia all’inizio alla Chiesa cattolica ma chella sua radice è sconnessa ormai sia sul piano liturgico che della fede dalla Chiesa Cattolica (Art.1 di TC) ; la seconda tappa è avviare processi di demolizione e oblivione del messaggio cristiano nel quadro di questa nuova realtà e il Sinodo dei Sinodo è uno dei mezzi così da cominciare a trascinare formalmente via coloro che aderiscono a questa nuova realtà post-cattolica, che ne siano coscienti oppure no ha poca importanza; la terza tappa è assicurarsi che coloro che presiederanno dopo di lui tale entità apostatica non rischino di convertirsi e di riportare alla Chiesa i pecoroni che li seguono e di cui sono in carica.
        In Pace

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