Fratelli Tutti (II): Contesto Storico

(CNS photo/ IPA/Sipa USA, Reuters)

B) Contesto Storico di questa Circolare Francescana

L’emissione di una Circolare da parte di un Vescovo di Roma ha come fine, esattamente come per le circolari in campo laico, di tenere informati i subordinati o chi di dovere delle intenzioni e delle decisioni del dirigente in un campo preciso illuminando sotto un’angolatura particolare quel che si ritiene importante per la condotta dell’organizzazione di cui egli è in carica.

Capire il contesto storico attuale sul piano mondiale, su quello religioso del cattolicesimo e sul piano della governanza attuale della Struttura Ecclesiale cattolica, è quindi necessario per ben capire quali siano le intenzioni Santo Padre quando emana un tale documento: ad esempio, Humanae Vitae di San Paolo VI è stata formulata ad un momento dove l’umanità occidentale e quella cattolica in particolare si trovò al bivio (e si trova ormai sempre a questo bivio, il che fa di HV un documento sempre attuale) tra una generosa fecondità richiesta dal Creatore ed il piacere dell’usufrutto di un potere di acquisto da massimizzare ad ogni costo.

  • A livello Mondiale

La demografia mondiale sembra continuare a crescere anche se sempre più lentamente e già sappiamo (coloro che avranno 80 anni e più nel 2100 sono già nati) che la popolazione mondiale alla fine del secolo sarà simile all’attuale in numeri dopo un picco tra 25/40 anni per poi inesorabilmente contrattarsi durante il secolo seguente: cioè succederà, a livello mondiale, quel che succede nei paesi la cui demografia si è contrattata ma senza l’apporto di immigranti i quali, a livello del pianeta in quanto tale, non esistono neanche in potenza. Ma la stragrande maggioranza della popolazione mondiale sarà africana e probabilmente cristiana, in quanto la demografia cinese già ha cominciato a contrattarsi e rimarrà, come competitore planetario ad essa, quella indiana anch’essa già molto presente sul continente africano.

Di tutti i sistemi economici e ideologie politiche che abbiamo visto sfilare durante questi ultimi secoli uno solo “funziona”, ma non perché abbia virtù particolari, ma semplicemente perché è basato sulla natura umana stessa, ed è l’impresa individuale o collettiva fondata sulla proprietà privata dei mezzi di produzione, poco importa la forma legale di cui stiamo parlando: solo quando gli esseri umani si prendono in carica in prima persona di se stessi, della propria famiglia o della propria comunità, si è capaci di sovvenire ai bisogni propri e della propria società. Se c’è una sola cosa che la Storia ci insegna, è proprio questo: è quando si toglie la proprietà privata dello strumento di lavoro che si genera povertà e dipendenza; tutti i problemi etici ed economici sorgono quando si pretende che il “bene comune” passa dall’alienazione dello strumento di lavoro; è nell’esercizio dei propri diritti e doveri sullo strumento di lavoro che ognuno di noi dovrebbe possedere che si garantisce, costruendo dall’alto, cioè dalle famiglie prese individualmente, fino al basso, cioè alla comunità umana nel suo insieme, che si garantisce un benessere più diffuso ed un facilitato accesso alla felicità alla quale tutti siamo chiamati.

Sul piano della governanza mondiale è chiaro che l’Europa non solo è diventata insignificante politicamente dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ma ormai lo è anche economicamente e niente ormai può arrestare questo processo di decadenza per il semplice fatto che demograficamente non ha più le energie quantitative, qualitative e morali che potrebbero assicurare una tale ripresa; se nel 1973 quando il G7 fu istituito, esso rappresentava il 75% dell’economia mondiale, ormai rappresenta meno del 49% oggigiorno, e tra meno di un paio di decenni scenderà ad un insignificante 25% includendo Giappone e USA, beninteso.

D’altro canto, la punta di diamante della ricerca scientifica si è spostata dall’Occidente, USA compresi, alla Cina, Giappone e Corea già da anni e questo fa seguito allo spostamento del baricentro economico dall’Atlantico al Pacifico: infatti, ormai, tutti i “giochi” di guerra di rilevanza strategica hanno luogo nell’area asiatica e non solamente da oggi.

A livello militare nominalmente gli USA dominano, ma il costo della sua infrastruttura è tale che è chiaramente utilizzata di meno in meno, la guerra economica essendo apparentemente più efficace, meno appariscente, e meno costosa nel suo insieme: l’Europa, ad esempio, è un nano assoluto su questo piano, il che riflette la situazione reale nella quale si trova.

Sul piano etico e delle idee assistiamo allo sfacelo morale ed intellettuale dell’Occidente con le sue teorie del genere, del post-genere, del transumanesimo, della post-democrazia e la messa in posizione di tecniche di controllo delle masse popolari in previsione dei grandi scombussolamenti a venire in seguito a questo spostamento degli assi strategici mondiali sul piano economico, demografico, militare e anche sociale, le decisioni importanti sul piano mondiale già non essendo ormai più in mano delle cosiddette, autonominatosi, democrazie occidentali.

  • A livello della Chiesa Cattolica

Vi è ignoranza ormai generalizzata della dottrina cattolica, l’annuncio del Cherigma è messo sotto il moggio financo ai più alti livelli della Struttura Ecclesiale cattolica.

I numeri dei cattolici diminuiscono salvo nelle contrade che non si sono sottomesse al diktat della contraccezione e dell’aborto.

I numeri dei sacerdoti e dei religiosi diminuiscono in funzione della diminuzione della fede nei paesi dei quali sono originari: solo una comunità che ha la fede e la vive concretamente nella propria carne, fedele all’integralità della Buona Novella, può “generare” nuove vocazioni, la fecondità spirituale essendo una grazia supplementare aggiunta alla fecondità carnale di una comunità.

Per la prima volta dal 1978, a partire dal 2013 il numero dei seminaristi invece di aumentare imperterrita come durante i Papati di San Giovanni Paolo Magno e di S.S. Benedetto XVI addirittura ha cominciato a calare significativamente.

La Struttura Ecclesiale cattolica, colpevolmente, non usa più degli strumenti intellettuali che l’hanno aiutata a capire il mondo nella quale Essa si trovava durante 2000 anni e si trova ormai alla mercé del pensiero mercenario laico creatosi, in realtà, nel crogiuolo dell’anti-cattolicesimo dal XVII-XVIII secolo ad ora, con la conseguente incapacità linguistica, filosofica, teologica e culturale di proporre approcci rinnovati centrati sulla Parola di Dio, la quale è sempre Novissima.

La svogliatezza liturgica nella Chiesa di Dio trova la sua radice proprio in questo sguardo mercenario, creato all’origine contro il Cristo e la Sua Chiesa, e che è, quindi, incapace di comprendere l’atto liturgico del Sacrificio della Croce avvenuta sul Golgota.

Il degrado morale della struttura gerarchica cattolica (da non confondersi con la Chiesa Cattolica, Essa sempre Santa, Innocente, Casta), in finis motus velocior, è uno continuo ricevere di schiaffi da parte del credente sincero, in imitazione a quelli ricevuti dal Cristo la sera del Suo giudizio davanti al Sinedrio, ma è anche il riflesso “meccanico” della decadenza del laicato, dell’episcopato e del presbiterato dagli anni ’50 del secolo scorso fino ad oggi.

  • A livello del Papato corrente

Siamo ormai nell’ottavo anno da quando Jorge Maria Bergoglio è stato eletto Vescovo di Roma con la missione di riformare la struttura ed i processi propri alla Curia Vaticana e allo Stato che la accoglie.

Ricordiamoci le sue prime mosse con la nomina del C9 per aiutarlo a spedire avanti questa riforma (di una struttura vaticana che conta circa solo 3000 e tot impiegati) di cui ormai restano solo 5 sopravvissuti, tutti gli altri quattro essendo stati scartati chi per affari loschi di coperture pedofili, di guadagni illegittimi o semplicemente perché la testa in questione non andava più giù al Santo Padre: intanto 35 riunioni più tardi il progetto di riforma è talmente simile ad una montagna che partorisce un topolino che, finora, non è stato manco pubblicato.

D’altro canto il buon Papa Francesco ha nominato con quasi esclusività, e giusto un paio di eccezioni che sono lì più che altro a confermare la regola, solo persone a lui affini: ha licenziato vescovi e cardinali di grande reputazione, i responsabili degli istituti finanziari, i capi dei dicasteri, sostituendoli con personaggi intimi suoi come Becciu con la fine che gli conosciamo; Mariadaga il cui modo di gestire i soldi dell’università in patria è stato rimesso più volte in questione anche se una cappa di silenzio è ormai imposta; Farrell il cardinale che viveva per anni nella stessa palazzina dell’altro supporter di Francesco, Mc Carrick, senza mai accorgersi di niente ma che è stato nominato in carica del dicastero della famiglia, non solo, ma, adesso, anche del nuovo organo di controllo  per le materie “riservate” vaticane; Mgr Zanchetta, di cui J.M. Bergoglio era il direttore spirituale e che si ritrova sul banco degli accusati a Salta in Argentina per via di abusi sessuali su seminaristi e imposto dal Papa stesso all’APSA.

Contro chi non è d’accordo con il Santo Padre si è applicato sistematicamente il metodo Becciu che consiste a sporcare la persona stessa dell’opponente invece di affrontare il merito del disaccordo: ne hanno fatto le spese il Cardinale Mueller, il Cardinale Sarah, Mgr Viganò, il Card. Burke, i varî cardinali dei dubia, il cardinale Zen. La laicizzazione degli organi di comunicazione del Vaticano avendo aiutato a questo andazzo generale che non cerca più di argomentare in ragione ma solo andare avanti con strawmen e attacchi personali evitando sempre il fondo dei problemi.

Le Giornate della Gioventù a Panama sono state un disastro di dimensione mondiali anche grazie (sic!) alla perizia del Card Farrell: ne avevamo parlato in suo tempo qui.

L’Istituto San Giovanni Paolo II è stato completamente denaturato e dato in pasto a personaggi come Mgr Paglia, omosessualista notorio.

I varî sinodi come quello della famiglia e quello dell’Amazonia, benché i più pilotati in assoluto in duemila anni di storia della Chiesa, hanno partorito topolini.

Le grandi riunioni per combattere la piaga della pedofilia hanno evitato, perché pilotati, di andare al nocciolo del problema ma sono rimasti su un piano formale di nuovi regolamenti e procedure, mirati ad affogare il pesce.

Lettere apostoliche e altre encicliche come la Laudato Sì e l’Amoris Laetitia e ormai questa Fratelli Tutti, come anche i documenti pontificali che hanno riassunto la mentis del locatario di Santa Marta, sono tutte state asservite al pensiero mondano e non hanno portato nessun frutto umanamente visibile a parte qualche messinscena da parte di quei vescovi carrieristi, ad usum delphini, per apparire in voga alla sguardo del Successore del Principe degli Apostoli.

Un verosimilie scisma della Chiesa tedesca minaccia la Chiesa Cattolica di un’ennesima frattura.

Sono passati più di sette anni dall’elezione del presente pontefice e già da almeno tre se non quattro anni questo pontificato è fuori servizio, incapace di dare fiato ai cattolici veraci, ai cattolici perseguitati in Occidente e nel mondo, ai giovani.

Il documento Fratelli Tutti deve quindi essere letto e capito in questo contesto di disastro intellettuale, spirituale, morale, liturgico, umano di una ben povera gerarchia che non ha più niente da dirci sulla Buona Novella in quanto tale ma che spera lo stesso di occupare uno spazio mentale significativo e “iniziare processi” senza dover ricordare la radicalità del messaggio evangelico nelle vite concrete e reali di ogni cristiano particolare.

In altre parole, il rischio è che esso sia, come in un giochetto delle tre carte, un tentativo di scambiare il Magistero Autentico e la Sua Dottrina con un’ideologia appiattita mondana.

Il momento è venuto di analizzare il contenuto stesso del documento e, senza passione ma restandone ai fatti, tramite un esercizio di analisi secondo i soli criteri che abbiano senso: il Magistero della Chiesa, la Realtà e ultima, ma non per importanza, la Logica.

In Pace

(Fratelli Tutti (I): Valore Magisteriale)

(Continua con l’analisi del capitolo primo)



Categories: Attualità cattolica

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