
Carissimi Utenti e carissimi Amici, voi che mi seguite da ben nove anni avete il diritto di essere lucidamente coscienti dei valori reali del vostro servitore perché solo nella trasparenza e nella verità del proprio essere si possono stabilire la necessaria fiducia per incontrarsi al Croce-Via e disputare con semplicità sapendo che la contro-parte non ha nascosto nulla.
Devo quindi fare il mio coming-out formalmente e pubblicamente anche se questo sarà occasione di scandalo per molti.
Amici, non so come fare o cominciare per annunciarvi questa dichiarazione: penso semplicemente che ve la butti in faccia eppoi ben vedremo cosa succede.
Devo dichiararvi che sono… un Fedele della Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica e Romana.
Ecco, l’ho detto! Ormai, non posso più tirarmi indietro.
Ho finalmente avuto il coraggio di dirvelo in faccia, spero che apprezzerete l’onestà del mio approccio.La mia Fede è quella degli Apostoli tramandata senza alterazioni nei suoi insegnamenti e sacramenti fino al giorno di oggi: la Chiesa nella quale credo è Una, come comandano i Simboli, cioè è quella Chiesa che da sempre ha avuto la medesima lex orandi e la medesima lex credendi senza mai alcuna cesura lungo due millenni; è la Chiesa Santa, cioè messa “a parte” dal Cristo stesso ad opera dello Spirito Santo per la più grande lode e gloria del Padre; è la Chiesa universale, gloriosa in Cielo, sofferente in Purgatorio e militante qui su Terra tra i viventi; è la Chiesa che riconosce come primus inter pares il vescovo in carica della diocesi che fu quella di San Pietro a prescindere dall’idoneità umana e spirituale della persona concreta in carica ad un momento dato.
Sono quindi un Cattolico Romano vero, tenetevelo per detto, che vi piaccia o no, che la cosa vi sia indifferente o no.
Perciò rigetto formalmente con tutte le mie forze umane e spirituali questa parodia di neo-Chiesa, brutta copia satanicamente sghignazzante della Chiesa di Cristo, che Bergoglio, malgrado sia pur sempre l’indegno Papa della Chiesa Cattolica, ha creato assieme ai tirapiedi di Satana che gli fungono da accoliti e i cui miserevoli frutti ci indicano la reale “bontà” dell’albero che li produce: la chiave di volta di questo suo progetto è apparso formalmente nel documento eretico Traditionis Custodes quando nell’articolo 1 ha dichiarato non riconoscere, non solo , ma di voler abolire, la lex orandi et credendi di duemila anni di Chiesa, creando così, formalmente, una nuova entità istituzionale spiritualmente distaccata dalla Chiesa cattolica.
Non è quindi più possibile per me, in quanto cattolico, partecipare ad una messa secondo Paolo VI quando celebrata con questo spirito bergogliano, in quanto non è intrinsecamente più valida perché non fa quel che la Chiesa da sempre vuole sia fatto.
Nella pratica ciò vorrà dire per me che nelle diocesi dove nella pratica concreta non si applicano le direttive apostatiche di Bergoglio oppure, ancora meglio, dove il vescovo vi si oppone, potrò ancora andare ad una messa secondo il nuovo ordo quando non potrò veramente fare altrimenti, in quanto significa che vi si riconosce l’Unità della Chiesa e della Sua lex credendi et orandi. In tutti gli altri casi mi asterrò totalmente di frequentare tali messe e sacramenti associati, come non mi verrebbe mai all’idea di frequentare la Divina Liturgia ortodossa o un culto protestante o un culto alla Pachamama.
In parallelo, mi ingaggio ad obbedire al comandamento dl Cristo stesso e con spirito apostolico e proselita da Lui voluto, a sostenere tutte le realtà ecclesiali cattoliche romane, propagare la dottrina della Chiesa e la Buona Novella di Cristo, partecipare attivamente alla diffusione della Messa Cattolica, della lex orandi et credendi di sempre, al perennizzarne i testi, i documenti, teologici, morali, spirituali e liturgici che hanno aiutato a santificarsi duemila anni di cattolici.
Rifiuto a titolo prudenziale tutti gli atti e i magisteri a tutti i livelli avvenuti durante il pontificato attuale, ma mi rimetto fin da adesso alla saggezza della Santa Chiesa Cattolica quanto al giudizio finale che Essa porrà quando i tempi saranno maturi e compiuti.
Rifiuto a titolo prudenziale di frequentare parrocchie e diocesi i cui parroci e vescovi si sono allineati sulle posizioni anti-cattoliche bergogliane formalmente o materialmente, non potendo espormi, ne esporre le persone di cui sono in carica, al reale rischio di dannazione di tutti coloro che seguono questi nuovi insegnamenti di Bergoglio e della sua clicca, malgrado che lo Spirito Santo gridi nelle loro coscienze di non seguire tali lupi travestiti da pecore incluso il loro odore: sappiamo che il peccato contro lo Spirito Santo è il solo che non potrà mai essere perdonato.
In Pace
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“Io sono fedele al Magistero e a Dio. Ma cosa è Magistero e cosa non lo è, solo io lo decido.”
Questo in quattro parole che quello che lei scrive.
Con l’ecclesiologia non va molto bene, ma con l’italiano neanche vista la terribile confusione fra la parola cricca (quella corretta) e clicca (quella scritta nel testo, che a breve qualcunoo farà sparire o correggere).
Ciò detto, dato il tono aggressivo nei confronti di noi, preti bestie traditori della vera Chiesa perchè obbiedienti all’innominabile papa, noi feroce “clicca” del nemico, non mi abbasso a questo livello da bettola di perifera, incredibilmente offerto come linguaggio eroico espresso in un atto di martirio.
D’altronde dovrebbe essere lei a non parlare coi nemici, quindi le risparmio la fatica.
In pace. fr Gabrio
Gentile “fr.Gabrio”,
non so cosa fai nel tuo “ClubTheologicum” ma sei messo male se non sei manco capace di avviare una disputatio in assenza delle minime esigenze di onestà intellettuale, capacità logica, genuino desiderio di ricerca del vero e del buono.
Guardiamo allo schifo di questo tuo intervento (forse imparerai qualcosa) nel dettaglio.
(1) Esordisci affermando una falsità assoluta: “Io sono fedele al Magistero e a Dio. Ma cosa è Magistero e cosa non lo è, solo io lo decido.”Questo in quattro parole che quello che lei scrive.” Già la frase stessa che mi fai dire è una fallacia chiamata “Ignoratio elenchi” in quanto proprio non hai (voluto?) capire l punto. È poi anche un ottimo esempio di quel che dagli anglosassoni si chiama la fallacia del “Red Herring” cioè per la tua educazione, il fatto di introdurre un argomento che non c’entra niente per distrarre il lettore via dal soggetto iniziale. Potrei fare un elenco delle altre sei o sette fallacie argomentative che hai posto con questa tua semplice affermazione, ma mi limiterò a dirti che sei un bugiardo perché niente, ma proprio niente, in questo mio testo o in qualunque altro che ho pubblicato mi sono posto a giudice del Magistero: anzi rimango ben chiaro che chi è il “giudice” dl Magistro è l’entità che produce il Magistero che è la Chiesa Cattolica in quanto tale (e ti rimando all’insegnamento dl S.S. Concilio Vaticano II al soggetto ed in particolare al ruolo dei fedeli che genuinamente sono incamminati sul cammino di santità che la Chiesa propone loro e che vivono pienamente del sensus fidei fidelium e che partecipano al processo di sviluppo del Magistero)
(2) Continui, poi, indefesso nella tua disonestà intellettuale e pochezza discorsiva, con questa tua inenarrabile affermazione :”Con l’ecclesiologia non va molto bene, ma con l’italiano neanche vista la terribile confusione fra la parola cricca (quella corretta) e clicca (quella scritta nel testo, che a breve qualcunoo farà sparire o correggere).” Questa è una tipica conosciutissima fallacia ch fa parte del gruppo delle fallacie “ad hominem” in particolare quella dell’”avvelenamento del pozzo” il tutto con sempre lo stesso fin dl “Red Herring”. Cosa c’entri un francesismo con il nocciolo del discorso a parte cercare di offendermi e tentare di discreditarmi, poco lo capisco caro “Fratello Gabrio” dello Studium Theologicum
(3) Eppoi finisci come hai cominciato cioè con un’altra serie di fallacie argomentative (polarizzazione dei toni, reductio ad ridiculum, appello al disprezzo, la fallacio dl critico traditore, etc etc) quando scrivi: “Ciò detto, dato il tono aggressivo nei confronti di noi, preti bestie traditori della vera Chiesa perché obbedienti all’innominabile papa, noi feroce “clicca” del nemico, non mi abbasso a questo livello da bettola di perifera, incredibilmente offerto come linguaggio eroico espresso in un atto di martirio. D’altronde dovrebbe essere lei a non parlare coi nemici, quindi le risparmio la fatica”
Adesso che ti sei sfogato per bene, seguendo pedissequamente l’esempio del tuo assatanato maestro, lasciami riassumer quel che penso di te di chi si comporta come te, visto che non hai impedito a te stesso di farlo per primo a titolo personale nei miei confronti.
Ho una grande fortuna rispetto a te in quanto laico: il mio vitto e alloggio dipende solo dalla Volontà di Dio e da nessun’altro umano o organizzazione umana. Non debbo a superiori umani trinariciuti il poter mangiar, dormire, pensare e agire: non debbo prostituire la mia intelligenza la mia volontà per sopravvivere e mi assumo in prima persona le conseguenze di quel che dico e faccio senza nessuna organizzazione umana che mi spalleggi.
Non debbo violentarmi né stuprare l’intelligenza, la volontà e la fede delle persone di cui sono in carica per la Volontà di Dio cercando di spingerle a convincersi che la Laudato Sì, o le cerimonie pachamamesche, o i vari insegnamenti anti-cristici e eretici e anti-cattolici della presente gerarchia siano parola di Vangelo.
Questa sarà sempre la differenza tra te e me, radicalmente: tu sarai sempre un servo della pagnotta, un trinariciuto che per sopravvivere dovrà far da leccacalzini ai suoi “superiori”.
Eppoi no, non sono il tuo nemico: tu sei ancora uno di quelli che non sa leggere la parabola del Buon Samaritano tale e qual l’ha veramente insegnata N.S. Gesù Cristo.
Io sono il tuo amico perché ti vedo malato intellettualmente e spiritualmente al seguito di un pifferaio malevole e sul cammino della stessa maledizione chiudendo la tua coscienza all’appello dello Spirito Santo.
Sei tu che mi vedi come tuo nemico, chiediti perché (e la risposta NON mi interessa minimamente perché faccenda tra te il tuo Creatore)
In Pace
P.S.: Generalmente chi segue Bergoglio ha un problema spirituale o morale dal quale non vuole radicalmente allontanarsi per verament emettersi da parte, per il Cristo. Chiediti quale sia qeusto tuo vizio che ti impedisce di fare tale salto di qualità morale spiritualee che ti fa addormentare sul discorso tanto confortevole che è quello bergogliano…
P.P.S.: Correggerò i miei innumerevoli refusi quando avrò tempo. Intanto te li becchi.
Grazie Maestro lei si che è un uomo libero mentre io sono un povero fesso al servizio del denaro e del nemico, per cui ne ricava che ho tanti problemi.
Maestro grazie per avermi lluminato. Senza di lei sarei finito. La Chiesa non esiste senza di lei! Non se ne vada.
Piangiamo tutti se lei se ne va sputando sciocchezze e calunnie. Non vada via!!!!
Ecco il viso vero degli accoliti di Bergoglio! I “misericordiosi”…
In Pace
Spiegami o teologico:
1. Gli scomunicati che fanno parte della Comunione dei Santi.
2. Un Dio che crea un mondo perfetto ed il male nel mondo senza parlare del peccato originale.
3. Il perdono come diritto dell’uomo.
Già sapete tutto, giganti della fede. Non vi devo spiegare nulla.
Che spocchia, LOL
In Pace
🤣🤣🤣 dopo avermi dato del demonio invasato e dopo diecimila deliranti parole e calunnie pretendete anche di essere presi sul serio? 🤣🤣🤣 fa bene ridere, vi prego continuate
Ma che ci stai a dire? Ti prendi per Francesco? Nessuno ti ha mai trattato di demonio invasato! Ma dove? Ma come? Ma quando!
Accidenti a cosa vi ha ridotto la teologia/filosofia bergogliana!
In Pace
🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Rispondi a Lorenzo invece, o teologico.
Risus abundat in ore stultorum.
In Pace
Lei è troppo forte. Adesso si mette anche a dare ordini a quelli che ritiene dei servi dei demoni invasati. Ahah. Fantastico.
Io vedo solo che non sei capace di portare avanti un solo argomento pacatamente, razionalmente, in modo costruttivo.
Sono limiti intrinseci tuoi.
Sciò sciò da questo blog!
In Pace
Quindi, secondo la tua religione:
– la comunione di santi comprende anche gli scomunicati,
– il peccato originale non esiste,
– dio deve perdonare l’uomo.
Se questa è la teologia della tua religione, perchè vorresti insegnarci cosa sia la Chiesa Cattolica?
Non penso che questo “teologico” potrà mai risponderti, caro Lorenzo: già non vive del sensus fidei fidelium che gli permetterebbe di rendersi conto quanto anti-cattoliche e anti-cristiche siano queste affermazioni bergogliane; ma per giunta non ha le competenze logiche, filosofiche e teologiche minimali per poter esprimersi in modo razionale e intelleggibil come abbiamo già tutti constatato; ed infine manca della semplice pratica della carità, assenza di carità comune a tutti i seguaci di Bergoglio, il che è soprannaturalmente “normale” visto che satana è il gran corruttore che li dirige mediante il loro rifiuto piû o meno implicito di una conversione radicale a Cristo.
In Pace
Pregherò per te.
Non io prendo distanze da te e da quanto con questo spirito viene esternato su questo blog, ma conscio della distanza che tu poni tra il mio e il tuo sentire, che diviene solco troppo profondo per pensare che le parole possano porvi rimedio.
In pace, ma con sofferenza.
Ti ringrazio sinceramente per questo tuo pacato commento, caro Bariom.
Ma io non posso non essere un fedele della Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica, Romana: tutto il mio essere si rifiuta a tale apostasia.
In Pace
Rallegrati Simon perche’ sei in buona e numerosa compagnia : sei in comunione con tutti coloro che sono stati , che sono e che saranno fedeli della Chiesa Una Santa Apostolica romana. Una grande Compagnia dell’ Anello, anzi Compagnia della Croce, che ha attraversato i secoli e che anche oggi e anche nel futuro continuera’ ad essere fedele . Perche’ fedele vuol dire proprio questo: con tutti i nostri limiti, i nostri peccati, i nostri limitati mezzi , la nostra apparente sconfitta, continuiamo a portare e proteggere anche a costo della vita il gioiello, la perla preziosa a noi affidata .
Davvero grazie Gian Piero!
In Pace
Ringrazio anche io Bariom per la sua compostezza e la chiara consapevolezza dettata dallo Spirito che lo muove. Sappia che il sentimento espresso qui da Simon non risulta essere quello generale dell’intera (chiamiamola cosi) “redazione”. Lo status quaestionis sul valore e sul significato finale di questo pontificato è ovviamente sollevato per tutti noi e porta a risultati diversi. Per alcuni, ad esempio, c’è una voluta sospensione del giudizio che deriva da un amore verso il proprio muscolo cardiaco e quindi da una sorta di pietas nei confronti di una persona che si ritiene in molti frangenti eufemisticamente in difficoltà e in altri chiaramente difficoltosa. Naturalmente non potendo parlare per altri, in questo momento sto parlando di me.
Ma so per certo che, per quanto lo conosco, Simon ha espresso in questo articolo un disagio davvero profondo, seppur messo nel suo consueto modo “provocatorio” che illumina il poligono della realtà secondo una prospettiva personale, mostrandone lati inediti e a volte ironici. So che gli è costato e immagino quanto desidererebbe essere completamente in linea con la gerarchia. So anche quanto rispetta la sua coscienza e l’intelligenza che Dio gli ha donato; e quanto sia un vero e proprio combattente che non ha paura della battaglia e combatte per fini superiori rispetto alla guerra stessa. Esattamente – se mi consentite – come chi non accetta la baggianata del Green Pass e del ricatto di Stato. Più viene preso in giro e ricattato, più si radica nella convinzione, si chiarisce nella propria posizione, comprende dove dovrà puntare nel futuro con le proprie scelte, diviene più forte grazie alla difficoltà.
Rispetto laicamente la sua scelta, prego cristianamente per lui perché sento con certezza che sta soffrendo e gli sono se possibile ancora più vicino del solito. Non era probabilmente quello che si sarebbe aspettato come finale della sua vita da fedele della Chiesa, ma Dio è ironico (anzi, è Ironia) e non accetta di vedere qualcuno che si siede in attesa della chiamata: sempre in cammino.
Buon cammino Simon, prega per noi, qualunque Messa tu stia seguendo. Ma vediamoci presto accidenti! Sei formalmente invitato, con prova dello stesso invito addirittura su web, anche se da noi è difficile trovare un VO. Sappi solo che il Vescovo non l’ha vietato e il mio Don si sta avviando verso una china che ci piace. E nessuno ci vieta di scendere da Franz e cantare gregoriano fino a mattina sorseggiando vin santo. Ci divertiremmo. No: ci divertiremo. In fondo Dio ci vuole in cammino e sorridenti, sereni.
Un abbraccio a tutti. A presto!
Carissimo Minstrel,
grazie per queste parolee azzeccatissime, ma hai un vantaggio sugli altri amici del blog: mi conosci davvero bene.
Tra una settimana aboliremo molto probabilmente pass e pressioni per la vaccinazione in Isvizzera (farò un articolo se e quando sarà finalmente ufficiale) e saremo liberati da questa ingiustizia: per venire in Italia, vedervi di nuovo, mio sogno da due anni e più, bisognerà aspettare che anche il vostro governo atterri nella Realtà, la riconosca e agisca di conseguenza. Però, hey!, casa mia vi è sempre apertissima e tra poco ricomincia il lavoro pesante nel giardino e colpi di mano virili non sono mai di troppo (penso ai tuoi figli).
Un carissimo abbraccio!
In Pace
Eh caro mio, se non è atterrata la realtà in Francia, immagina come sta messa l’Italia a ridicolaggine, dato che è palesemente capofila per i paesi latini per lo stress test della Democrazia in vista credibili futuri obiettivi di controllo UE.
Qui il rischio è dover rientrare con un barcone per poterlo fare senza passare dagli hub.
Detto questo, appena accettano di buon grado che esistono anche in Italia cittadini che non accettano di essere comprati e nemmeno farsi sudditi, potrò portarti i due figli maggiori per spaccargli la schiena come si deve. Ne avrei bisogno anche io, ma mi accontenterò di aver potuto espatriare con l’idea di poter tornare nel paese più bello del mondo (nonostante gli italiani) e soprattutto potertici invitare.
In Francia, da ieri, lanciano ufficialmene segnali indicando la fine di questo strazio ideologico dei pass per fine marzo inizio aprile… (come se non potessero farlo già adesso visti i risultati insignificanti a parte rompere i cittadini…)
In Pace
Accolgo le tue precisazioni @minstrel, per me personalmente non indispensabili dove sottolineano il combattimento interiore (ed esteriore) di @Simon – ne sono ben conscio pur non potendone misurare la portata, data la conoscenza unicamente “virtuale”.
Mi duole veramente dover constatare che una Forma Liturgica piuttosto che un’altra divenga divisiva, se non tra Fratelli e Sorelle che partecipano all’Unico Corpo e Sangue di Cristo (o almeno me lo auguro), certamente quanto a disposizione interiore e a disagio spirituale (considererò un forma “imperfetta” o peggio, la mia partecipazione a Messa “diversa” laddove impedito a partecipare a quella che prediligo? Serio vulnus…).
Non voglio riaprire dissertazioni a qui lungo affrontate, consapevole anche che purtroppo c’è dell’altro.
Non so cosa @Simon si aspettasse “come finale della sua vita da fedele della Chiesa”, ma il finale in tal senso, per tutti, coincide con la fine del nostro pellegrinaggio terreno e per allora, per ognuno di noi spero e prego che ogni divisione sia sanata e laddove non lo fosse, la Misericordia di Dio guardi alla retta intenzione e non all’errore.
Buon cammino a tutti Voi, la lampada della preghiera sempre accesa a illuminare i nostri passi, il volto rivolto a Cristo.
Preghiamo gli uni per gli altri.
Giusto una precisione: non ho niente contro la forma ordinaria in quanto concepita in unità con quella straordinaria cioè esprimenti in modo diverso la stessa lex credendi e la stessa lex orandi.
Nella neo-chiesa bergogliana però, questo non è più il caso dalla pubblicazione della TC.
In Pac
Mentre leggevo le prime righe, confesso che per un attimo… ho tenuto il peggio 🙂
😉
Posso accettare il termine romano solo se si usa il termine alla luce dell’assimilazione della romanitas alla sacra potestas via battessimo nella sua naturale integralità ed universalità spiritualizzate che però dunque nell’ecumene imperiale si palesava sotto i quattro patriarcati petrini e non solo sotto Roma.
Pél resto ao ciài ‘n tono drastico. Lo pòi usà solo se te ne poni scismaticamente, armeno ciavrebbe ‘n senso. Inzomma nun drammatizzà troppo! 🙂
Prima ho pensato: “mammamia! un tempo di maggior confusione ecclesiale e sociale non c’è stato!”
Poi mi sono ricordata di una cosa e sono andata a cercarla; copio questo piccolo passo: “In questo modo comincia lo scisma d’Occidente che durerà 39 anni. Un contesto in cui la chiesa è fortemente spaccata tra chi sta con Urbano e chi con Clemente. Anche i futuri santi, tra cui Caterina da Siena che sta col Papa di Roma, sono divisi. L’aragonese Vincenzo Ferrer sta invece con quello di Avignone”.
Se il papa di Avignone era un antipapa, e un cristiano che lo seguì (in buona fede?) si potè fare santo, allora… questo mi conforta un pò, come dire: prevedere già la condanna per Bergoglio e i credenti che gli obbediscono, in quanto papa, non sarà eccessivo?
Come sarà andato il giudizio del Signore per i cristiani cattolici che nei secoli dei tre papi si divisero in tre?
E per quei… tre papi? A me, rincuora tanto il fatto che Vincenzo Ferrer potè farsi santo, anche se magari avrebbe “incenerito” un cristiano che, secondo lui, obbediva al papa sbagliato? Capirai, lui che obbediva a quello di Avignone ^_^ ! Sembrerà un commento scemo ma, in tutto questo caos, io voglio tenermi vicini i santini di Caterina e Vincenzo, guardarli spesso così: vicini, e chiedere a ENTRAMBI di pregare per me, non si mai dovessi mettermi dalla parte sbagliata e rischiare grosso…
I totally agree with you.
But no catholic was risking his catholic faith following one of these anti-popes instead of another one: it was only a matter of disciplinary issues in a fashion.
Right now, the current Pope is leading his flock towards heresy and apostasy: the challenge is not the same at all.
In Pace
E poi dicono che avevamo bisogno della sensibilità femminile. Grazie Chiara per questo tuo commento.
Non averne a male, diciamo cosi, della risposta da cavaliere teutonico di Simon. E’ vestito della sua armatura migliore, armato della Claymore di famiglia e si ritrova chiamato al fronte, giocoforza, per intraprendere una guerra che avrebbe certamente evitato.
Sono d’accordo con te che c’è mezzo di salvezza per tutti, nonostante la situazione. Se ne parlerà!
Per chi ci chiede lumi riguardo Bergoglio e Fazio e la TV e la Litizzetto e altre amenità, lascio un link.
https://isoladipatmos.com/il-sommo-pontefice-da-fabio-fazio-e-il-dilemma-del-giorno-dopo-tra-i-due-chi-era-il-vecchio-professore-e-chi-langelo-azzurro/
Non dimenticare questo:
https://isoladipatmos.com/quando-un-tragico-pontificato-finisce-in-satira-il-romano-pontefice-ospite-al-talk-show-della-sinistra-fricchettona-di-fabio-fazio-che-per-anni-ha-preso-per-il-culo-la-dottrina-e-la-morale-cattolica/
Domanda prima di andarmi aleggere tali riferimenti: perché il papato dovrebbe ergersi spocchiosamente a non partecipare a talk show od interviste da profani?
Sapete come io la pensi, ma non sapete che se si seguisse Giacomo apostolo la prima cosa che non esisterebbe è lo stato Vaticano…se la cosa vi urta ponderate gli esempi…
Citate Isola di Patmos solo quando vi fa comodo 🙂
Posso scrivere che tale articolo è insensato? Che don Ariel anche lui segue il suo pubblico di riferimento? Che lo si voglia portare all’inferno il pubbrico ( per chi credesse Francesco un esponente sabbatianfrankista ) od in cielo come lui, sempre di opportunismo si tratta, e quindi di usurpare il lavoro di DIO soppiantandosi a Lui. DIO converte, DIO illumina. Ben venga ogni cosa dice la sacra Scrittura, ma se un papa si ridicolizza non solo è bene ciò avvenga per demolire la falsa autorevolezza del passato, ma ugualmente la burocratica distanza di chi non governa la diocesi da secoli. Ratzinger il teologo? Niente di più lontano dal ruolo di sorvegliante da vecchia mummia che era…
Il mio papa và a puttane. Se ci và davvero, non mi scandalizzerò visto tardo medioevo e rinascimento, se le ascolta aiuta e converte , a pari scandalo grande merito fra il popolo suo che saprebbe chi è davvero nonostante calunnie.
Altrimenti dateme sisto sesto, ma mme sa che nun conviene…
Andare all’isola di patmos per cercar lumi ci vuole un bel coraggio… lascio a voi affrontare il viaggio 😜
(si badi non vuol essere solo una battuta)
Simon, senza nessuna polemica, ma mi chiedo a quali messe tu (ed anche altri commentatori) abbiate partecipato dal 1970 ad aggi, e perchè quello che era buono e cattolico prima di TC oggi diventi improvvisamente eretico, anche se celebrato nello stesso modo e dallo stesso prete di prima !
La messa è infatti valida anche quando il celebrante è in peccato mortale . E la messa con nuovo ordo è sicuramente valida, come lo è stata dal 1970 a oggi.
Pertanto resta valida anche quando il celebrante o il vescovo concorda con TC , e peraltro potrebbe non essere facile conoscere le loro opinioni da chi partecipa alla messa stessa o dai fedeli in genere, a meno di dichiarazioni pubbliche.
Pertanto pretendere di selezionare la propria partecipazione alla messa in base al rito ed al celebrante, e far dipendere da questo persino l’obbedienza ad un precetto, non mi sembra francamente molto cattolico.
La messa, e l’eucarestia, è innanzitutto un nutrimento indispensabile per l’anima (attraverso un nutrimento per il corpo), ed un privilegio per noi cattolici che pur indegni possiamo nutrirci del corpo e sangue di Cristo. Rinunciarci per una obiezione di coscienza circa le convinzioni dei celebranti o dei vescovi è una scelta che fa dipendere questo nutrimento dalle nostre, seppur motivate, opinioni. L’importanza dell’eucarestia per un cattolico è ben superiore al resto, mi pare. Altrimenti , ma già da sempre, dovremmo far fare un test scritto di cattolicità a tutti i celebranti un minuto prima della messa, per attestarne l’ortodossia .
Infatti questo del peccato del celebrante non è il punto: finché il detto celbrante fa quel che la Chiesa vuol sia fatto la messa è valida. Se non lo fa, la messa è invalida: cioè non è avvenuta.
Con l’articolo 1 della TC, si dice ormai che la lex celebrandi della Chiesa per duemila anni (con le sue dovute evoluzioni in continuità con lo Spirito Santo) non fa più parte del rito della chiesa di coloro che seguono il Bergoglio: cioè, automaticamente, ormai tutti costoro che la celebrano non fanno quel che la Chiesa vuole sia fatto, quindi la loro messa non è più valida. Che Ecclesia supplet per chi non ne è cosciente, è un altro discorso. Bergoglio, o anche qualunque Papa, non è la Chiesa e non ha nessun potere di poter affermare che quel che si è creduto e celebrato per duemila anni non possa più far parte della lex credendi et celebrandi della Chiesa.
Chi continua a celebrare secondo Paolo VI rifiutando TC ed il suo primo articolo, ovviamente continua a fare quel che la Chiesa vuol sia fatto: la sua messa è valida.
Per altro, e a conferma, quel che insegna Bergoglio è apostasia ed eresie, che mai potranno essere “incluse” nella lex orandi et credendi di un cattolico virtuoso ed onesto.
In Pace
il concerto di “Ecclesia supplet” è valido per i sacramenti (quindi in questo caso solo per l’eucarestia) ma non per il resto. Quindi non per il precetto di partecipazione alla messa.
Seguendo il tuo ragionamento, quindi, in questo momento centinaia di milioni di persone , a partire da luglio del 2021, stanno partecipando inconsapevolmente a messe non valide, ed a chissà quante altre cose che non hanno valore.
Tanto più quando non sono neppure in grado di sapere se il celebrante o il vescovo siano concordi o meno con TC.
Entriamo nel mondo dubbio senza fine : Se il mio celebrante è a mia insaputa un apostata gli atti formali che egli compie verso di me non sono validi ? Se mi benedice non mi benedice ? Se raccoglie le mie dichiarazioni prima del matrimonio, non sono valide (e questo inficerebbe poi la validità del matrimonio stesso successivamente)? L’elenco di atti/azioni potrebbe essere infinito.
Direi che il punto merita un approfondimento un pò meno frettoloso.
Proprio per rispondere a questo tuo quesito si è elaborato il concetto di Ecclesia Supplet: anche se il sacramento non è stato oggttivamentee celebrato perché il celebrante non ha fatto quel che la Chiesa vuol sia fatto, chi è presente e ignorante ma in buona fede ne riceve i benefici.
A volte la Chiesa procede a sanatorie.
A volte bisogna celebrare di nuovo il sacramento (cf. caso della scorsa settimana negli USA dove centinaia di bambini non sono risultati battzzati)
In Pace
Simon il « supplet ecclesia » vale soprattutto per le questioni giuridiche, primariamente,e molto marginalmente per quelle sacramentali.
E’ uno degli abusi più idioti nel mondo tradizionalista e paradevozionistico.
Se una cosa è invalida/invera/irreale non si supplisce l’inesistenza ma semplicemente un’imperfezione ed una carenza…ad esempio inerentemente all’Eucarestia, per quel che riguarda il soggettivo, nel ministro agisce quando esso è distratto/dissuaso da altro ossia non ha almeno l’intenzione abituale ( giacché se avesse l’intenzione attuale o virtuale il problema del supplire non si porrebbe neanche ).
Dal punto di vista oggettivo agirebbe quando appunto il ministro in genere non avendo Fede e non considerando di per sè la Chiesa cattolica , nel seguire comunque quel che fa la Chiesa di Cristo non ponga insomma degli ostacoli interiori ( ovviamente contro i seguaci della sola intenzionalità esterna, di cui don Curzio Nitoglia è un peregrino seguace ).
Se dunque in segreto un sacerdote o vescovo da massone, satanista o cosa,o pur semplice ateo, avesse un’intenzione di per sè contraria a DIO de facto simulando, è inutile citare il « supplet ecclesia ». Eucarestia e sacramenti non li avresti , come ugualmente non avresti i rispettivi benefici e grazie sacramentali annesse che nessuno si può inventare.
Che DIO poi doni i benefici della Grazia , aldilà dei sacramenti, ciò è pacifico non essendo risolta essa nei soli sacramenti stessi, ma non c’entra nulla il « supplet ecclesia » che come ripeto inoltre è più questione di diritto che di sacramentalità e su cui la Chiesa non avrebbe alcun potere supplendo semmai il buon DIO stesso ( ribadendo il fatto che le grazie suppletive in questione comunque sia non sarebbero le grazie sacramentali, cosa giusta da scrive ma forse un po’ idiota visto che giustamente la Grazia è Grazia, ma inzomma se semo capiti ).
A ben pensarci il motivo per cui i sedevacantisti esistono è proprio per deviare il focus dal problema dell’infiltrazione di in-intenzionati a questioni insussistenti di forma rituale.
Se parliamo del Supplet Ecclesia ovviamente non diciamo che quando un ministro non fa quel che la Chiesa vuole sia fatto eppure il sacramento si sia realizzato malgrado lui: quando mai? Diciamo solo che per chi partecipa a quella messa sacrilega senza saperlo per colpa sua ne avrà i benefici spirituali personali in funzione della sua devozione: personalmente, appena sento che c’è deviazione, ad esempio nelle parole usate dalla consecrazione, oppure uso di pane lievitato o di brioches o di vino rosso, mi alzo e me ne vado sui due piedi a cercare una messa cattolica per compiere validamente il mio dovere dominicale.
Comunque con la creazione bergogliana l’anno scorso di una nuova “chiesa” post-cattolica che ha un’altra lex credendi in opposizione a quella della Chiesa cattolica, non siamo di fronte a nulla di segreto e chi celebra quella messa acconsentendo a questa opposizione per definizione non fa quel che la Chiesa vuole sia fatto: siamo in una situazione ancora peggiore che con gli scismatici eretici delle Chiese Ortodosse i quali, perlomeno, almeno per quanto riguarda l’Eucaristia, fanno da sempre quel che la Chiesa vuol sia fatto.
In riassunto, per principio prudenziale, fuggire le messe celebrate nei luoghi dove l’episcopato è d’accordo con l’art.1 di TC, perché non più, intrinsecamente, cattoliche; comunque evitare, per quanto possibile, le messe, anche se ovviamente valide ma celebrate secondo Paolo VI, in quanto, a prova di 50 anni di esperienza, chiaramente esse non sono conduttive di uno spirito cattolico davvero genuino come ormai lo dimostrano a posteriori anche le conseguenze pastorali drammaticamente nefaste da mezzo secolo in qua.
In Pace
Si ma i benefici personali non sono ricevere la grazia sacramentale correlata e la grazia santificante perché non si può ricevere quel che non c’è. Lasciare sul vago fa intendere cose erronee.
Poi te ripeto: la lex orandi in opposizione alla Chiesa cattolica esiste da 50 anni, l’articolo 1 è imposto dal 69, certificato dall’88, esplicitato oggi.
Sei te che ne vuoi fare un caso non si capisce perché. Fermo restando che il rito del 62 è una simulazione del rito romano quindi ti consiglio di frequentare i sedeprivazionisti od i sedevacantisti visto che dovresti renderti conto che se fosse come dici l’anima te la salvi, ma se hai torto quello che si pone in « scisma » sei proprio te.
Puoi ripetere quel che vuoi, caro Daouda, ma finché non dimostri quel che dici o non dimostri falso quel che tu non accetti, non vedo nessuna ragione perché questa tua opinione mi dovrebbe tangere.
Forse il probleema tuo è che non fai la distinzione tra errare formaliter ed errare materialiter : ammesso, e non concesso, che S.Paolo VI nel 1969 e S. Giovanni Paolo II nel 1988, avessero abolito la lex credendi e la lex orandi della Chiesa cattolica, comunque lo sarebbe stato materialiter; mentre nel caso di Bergoglio lo è stato assolutamente formaliter.
Non sò, riflettici.
In Pace
Che ripeta quel che voglio è certo ma è un conto, che ti faccia presente l’errore di prospettiva è altra cosa.
Calcolando poi che la stessa SP è erronea ( volutamente ) non stupisce che il suo contraltare TC è erronea nella sua opposizione, giacché entrambe sono servite a fomentare la divisione e non certo la fedeltà alla liturgia romana. Inoltre entrambe hanno il medesimo presupposto giuridico: il rito del 62 ( che non è propriamente il vetus ordo ) è in regime indulstista e quel che è indulto ritualmente non è rito vigente dunque chiaramente non è lex orandi ufficiale e pubblica.
Se la questione è precipuamente giuridica appunto, tutto quel che apponi a critica di per sè non ha senso, semplice.
Sono fatti e logica, non pareri. Poi se per te ha senso avere due ritualtà parallele l’una all’altra con diverso lezionario e calendario, indipendentemente dalla loro natura, per una medesima scuola liturgica non sò che farci, e se non cogli che ciò è un minare e ledere l’unità dell’ecumene non posso che prendere atto della tua assoluta miopia tanto che riesci ad accettare le idiozie di Ratzinger già Benedetto XVI su rito straordinario ed ordinario che sono del tutto insussistenti solo per solleticare tu le tue opinioni.
Ciò scritto , un saluto.
SP ha chiaremente specificato che il rito è unico (quindi stessa lex credendi et orandi) ma in due forme.
Quindi, la forma paoliniana era da essere celebrata nel quadro della stessa lex orandi che quella secolare: in parole povere, era possibile dire che una tal liturgia specifica in una parrocchia data era abusiva in quanto non esprimeva la lex orandi della Chiesa cattolica.
Con TC1 invece è la liturgia abusiva che diventa lex orandi in quanto sconnessa dalla lex orandi della Chiesa cattolica: mi sembra una gran bella sostanziale differenza.
In Pace
Senti Simon il rito unico, giuridicamente, è il rito imposto e statuito, non il succedaneo della situazione che sia Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno giustificato giammai in senso di conservazione del deposito rituale e dell’intngibilità apostolica ma con melliflue considerazioni umanistiche declassandolo del tutt. Basta leggersi i loro documenti per cogliere che loro sono stati del tutto favorevoli alla dipendenza della liturgia dal diritto e che hanno riconosciuto del rito 62 la sua situazione indulstista che lo espunge dall’ufficialità pubblica regolare.
Ti ri-faccio l’esempio delle 3 liturgie orientali in essere nel mondo bizantino ( cattolico o meno ) ossia quella di Crisostomo, Basilio e Giacomo. Esse sono riconosciute come non parallele poiché non solo si celebra l’una al posto dell’altra quando determinato, ma in ogni caso sono integrate l’una all’altra nei tempi liturgici , non sono dunque realtà che vivono indipendentemente l’una all’altra come il nefasto e paraculo Benedetto XVI ha voluto far intendere ( oltretutto mentendo sul fatto che il messale del 62 non fosse mai stato abrogato giacché per definizione non si abrogano i messali ma le leggi, quindi manipolando strategicamente i pruriti dei tradizionalisti ).
Come il rito sia unico, lo pensi solo te fuori dalla logica, poiché un cambio di forma è un cambio di rito, tanto semplice e tanto chiaro. D’altronde la lex orandi della Chiesa è invece per definizione una ed unica ma ha una molteplicità di riti, quindi usare un termine per far intendere altro è deviante, visto che abbiamo due riti diversi che per quanto riguarda la scuola romana sono entrambi illegittimi se valesse poi qualcosa la custodia del deposito rituale apostolico, ma il discorso è la statuizione canonica.
Se vuoi continuare a credere che un condono ed una dispensa siano la preghiera cultuale legittima continua pure ma continuerai pure a creare opposizioni farlocche, cosa molto utile, fidati, per i nemici della Chiesa.
Tutto è già lampante dal 69 e Francesco è del tutto coerente/congruo con i predecessori, tralasciando il fatto che SP ha le sue magagne anticanoniche ed illegitime che nessuno, da degno ipocrita opportunista ha mai voluto vedere.
Eh vabbè!
Se lo credi per davvero, tienitelo.
In Pace
IO non credo nulla. Sono logica e fatti a parlare…Domanda chiara e secca: dopo Pio V potevo usare un messale romano che non fosse quello da lui emendato? Me sà che ce conviene Francesco…