
«Nel mio libro “Guarire” scritto con Ervin Laszlo ho voluto un capitolo intitolato “il Logos e l’origine della vita” con tanto di sottotitolo “all’inizio era il Verbo”. E non deve suonare strano questo connubio fra scienza e fede perché, al di là di discorsi teologici, che la vita sia il risultato di un’informazione intelligente non c’è alcun dubbio! La vita non arriva per caso, come farebbe altrimenti ad organizzare tutto quel che abbiamo riscontrato scientificamente?».
Biava, Pier Mario. Codice epigenetico, conferenza presso UniAleph, min. 41.20
Breve nota.
Già tempo fa documentai con un apposito articolo di alcune ricerche anti-riduzionistiche di una piccola frangia di dottori “ribelli” i quali giungevano, alla fine di un articolato discorso, a rasentare l’antropologia filosofica tomistica. Pian piano ho scoperto, senza nemmeno andarmela a cercare, l’esistenza di tutto un mondo di scienziati e artisti che tentano – per ora credo quasi sempre invano – un approccio alla malattia, alla natura dell’uomo e alla realtà opposto al riduzionismo materialista proprio della medicina e dell’arte occidentale moderna.
Non parlo solo di medicina “del corpo”, ma “dell’uomo” in generale poiché – da quel che ho capito – questa modalità ha come principio cardine lo sviluppo della comprensione dell’uomo e della sua realtà in senso olistico, o meglio – con un brutto neologismo – “sinolico”.
Bisogna certamente fare attenzione.
Molte delle trattazioni e conferenze che mi è capitato di ascoltare o leggere, dall’epigenetica all’accordatura a 432 hz fino all’enneagramma, hanno di fondo una solleticante visione antropologica che sfiora la filosofia tomista: in molti si riscontra un’idea di uomo come sinolo propria della tradizione tomista e della grecia antica, spesso si richiamano negli esempi di musica “per l’anima” la tradizione gregoriana o di “mantra occidentali” il rosario, oppure ancora si utilizza l’idea a fondamento degli studi (esempio nella epigenetica) che l’uomo sia relazione e non individuo (monade) a sé. Ma sono altrettanto innegabili altri aspetti: un continuo richiamo a tradizioni orientali (spesso citate quasi con gusto esotico e un antioccidentalismo implicito), una certa confusione degli studiosi (i quali tentano di costruire un sentiero che accademicamente non esiste e sperimentalmente è completamente nuovo) e infine un’importante e continuo richiamo alla tradizione esoterica, deriva da cui molti studi prendono le mosse.
Escluderei, per ovvi motivi di opportunità, la messa al bando senza remore di approfondimenti ad hoc. Semplicemente vanno ben soppesate tutte le opinioni divulgative cui veniamo in contatto e vagliati i presupposti epistemologici su cui muovono tali studi. Certamente per ora esistono poche possibilità di indirizzarsi in queste direzioni con sicurezza dottrinale, scientifica o morale, essendo campi che sono volutamente in piena esplorazione. Basta saperlo.
Concludo la presente nota dichiarando che sarebbe nostra intenzione, compatibilmente con il poco tempo e con la confusione imperante anche negli studiosi, cercare di dipanare in senso cattolico alcune di queste matasse, anche attraverso interviste con persone che riteniamo interessanti o valevoli. Sia da esempio il futuro colloquio con un Padre marista , esperto in enneagramma, che stiamo tentando di organizzare.
Non sappiamo dove la strada ci porterà, certamente resteremo ligi al motto del blog e al Magistero, ma è innegabile che queste vie siano sotto molti aspetti avventure avvincenti; non credete? E sapete come sono i maschi… a noi l’avventura piace a priori!
Categories: Aforismi