Circa gli inutili corsi prematrimoniali…

Don Belotti e l’immancabile Powerpoint!

Scrive Colafemmina nei commenti al suo ultimo post: “E non si riformano invece gli inutili corsi prematrimoniali, non si incide con coraggio su una chiara catechesi del matrimonio.”

Mi permetto caro Francesco con questo mio post di risponderti utilizzando un’esperienza personale.

PREMESSA
Se da un lato è verissimo che molti corsi prematrimoniali sono vissuti dai diretti interessati (leggi i fidanzati!) come un momento dovuto per potersi sposare in Chiesa (e far contenta la nonna dai molti risparmi in banca…), dall’altro ho sempre visto – nella realtà che ho frequentato – una certa serietà dei parroci ad affrontare le difficoltà che un corso simile crea.
Anche nei corsi “più scassati”, diciamo così, ho sempre trovato un fil rouge perfettamente coerente con la tradizione cattolica e la sua dottrina.

Naturalmente c’è corso e corso. E la grande differenza di solito la fa il parroco chiamato a parlare ai ragazzi.

DIO CHIAMA DA NEMBRO MINSTREL
Personalmente frequentai con quella che divenne poi mia moglie (e parliamo almeno di 15 anni fa!) il corso fidanzati di Nembro (Bergamo) tenuto  da Don Giuseppe Belotti.

Don Belotti è una figura carismatica conosciutissima in tutta la diocesi di Bergamo, sia in qualità di psicologo e psicoterapeuta quale direttore del Conventino di Bergamo, sia come anima (e corpo) dei Corsi fidanzati/giovani coppie/battesimi dell’Oratorio di Nembro. Conosciuto anche in tutta Italia in qualità di relatore, chiamato spesso nelle Parrocchie a parlare ai giovani in procinto di sposarsi, agli adolescenti (sbandati o meno) e alle famiglie (in difficoltà o semplicemente in cammino). E’ la sua vocazione, chi lo conosce lo sa e glielo riconosce.

Il corso prematrimoniale di Don Belotti mi ha personalmente aiutato a riscoprire la strada verso Cristo. Già, proprio quell’ “inutile corso prematrimoniale che andrebbe riformato”.
Simon qui scrisse che il corso prematrimoniale è l’ultimo modo per raccogliere i giovani e annunciare il kerygma. Verissimo aggiungo io dal basso della mia ignoranza e dall’alto della mia esperienza: e si annuncia attraverso l’analisi del loro amore! Don Belotti, mi permetto, non potrebbe che dire che lui questa verità la predica da 30 e passa anni!

Ho cominciato il corso da saccente agnostico ad un passo dall’ateismo. L’ho concluso con le lacrime agli occhi avendo scoperto la bellezza della condivisione dei proprio problemi, dei propri sogni e dei propri errori con altri ragazzi nella tua situazione, con famglie testimoni del loro percorso, con preti che si sanno mettere in gioco e addirittura con qualcuno di invisibile, ma non per questo assente… non fatico a dire che da lì è ripartito il mio desiderio (altalenante fino a pochi anni fa, ma sempre presente) di ricominciare a camminare in Cristo nella Chiesa.
Fu lui che mi disse, fermo e risoluto: “quella che tu chiami fede cattolica è la fede di un bambino di 5 anni. Ma come fa ad andarti bene a 22 anni un abito di un bambino di 5?“. Capite bene che questo è essere severi (vero Ubi?), ma è anche saper stimolare un ragazzo di 22 anni a prendersi sul serio! Questa è pastorale! E che pastorale!

LA PREMESSA METODOLOGICA DEL DON
Ed è questo che fa Don Belotti, fin dall’inizio infatti mette in chiaro la sua metodologia severa e stimolante: per tutto il percorso egli chiede ai ragazzi di “innalzarsi rispetto alla media di quel che la società di solito chiede” e questo perché SE LO DEVONO (capito l’antifona?)! Ma non solo. Dall’altro lato, a chi sta già facendo invece un proprio percorso nella fede, chiede di sorvolare se alcune volte sentiranno delle FORZATURE che POSSONO apparire delle storture nella dottrina. Chiede pazienza perché quelle che sembrano forzature in realtà non lo sono affatto e lo si capirà seguendo il percorso fino in fondo. E ancora chiede che se qualcuno non capisce alcune sue posizioni e vuole approfondire nel solco della tradizione può farlo, ma in sede privata nel rispetto dei cammini altrui che magari possono non capire e “scandalizzarsi” per nulla; lo chiede per prevenire polemiche sterili nate da qui pro quo inutili.
Non è questa una premessa metodologia perfetta anche per noi blogger? Anzi: per noi cristiani?! Volare alto su una realtà concreta che chiede sangue e sudore? Sporcarsi le mani di terra e innalzarle sporche al cielo? Ed evitare “scandali” inutili (cioè non costruttivi!) come chiede San Paolo?

THEN AND NOW
Ricordo ancora, come fossero ieri, le nottate passate a discutere con le altre coppie di fidanzati.
Le! Nottate!
Iniziavamo il corso con Don Belotti che relazionava per un ora (e più). Dalle venti e trenta fino anche alle ventidue circa. Poi ci dividevamo in “classi” dove si discuteva di quanto ascoltato, dialogando con altre coppie di fidanzati sotto la supervisione di due coppie sposate. E il giorno dopo i genitori che ci chiedevano: “ma dove siete stati fino alle 4 di mattina?!” e non volevano crederci quando rispondevamo che eravamo in giro a parlare di noi, del nostro futuro, dei nostri sogni e di Dio con altri fidanzati, magari chiusi in case di persone dell’età dei nostri genitori che ci ascoltavano, ridevano, piangevano con noi.
11 incontri settimanali + 1 dedicato ai genitori dei ragazzi che vorrebbero sposarsi.
Ecco il programma di quest’anno:

1° incontro  “Ci amiamo; tanto da sposarci”: maturità personale e scelte di vita”
2° incontro “Dio creò l’uomo, maschio e femmina li creò”: sessualità al servizio dell’amore
3° incontro “Matrimonio, salute, procreazione responsabile” (aspetti etici e medici) con cena fredda
4° incontro  “Saranno una carne sola” : l’armonia di coppia, tra crisi e conflitti: il perdono
5° incontro    Sposarsi da “cristiani”: una verifica del cammino di fede
6° incontro   I nostri figli si sposano: timori e speranze (incontro con i genitori dei fidanzati)
7° incontro    Incontro con la sacra Scrittura: ascolto e conoscenza del volto di Dio “Dio è amore”
8° incontro    Incontro con la sacra Scrittura: “La Chiesa: camminare con la comunità cristiana”
9° incontro    “Sposarsi nel Signore” : nell’ amore umano l’esperienza di Dio (il sacramento)
10° incontro  “Una famiglia aperta alla vita e alla comunità”: asp etti morali
11° incontro  “Chiamati alla santità”: fedeltà, indissolubilità,procreazione responsabile
12° incontro  Giornata di riflessione sulla Parola di Dio – oratorio ore 9, pranzo insieme, S. Messa comunitaria

E leggete insieme a me cosa scrive la segreteria in fondo: “Si consiglia la partecipazione al corso almeno due anni prima del matrimonio“. Questo perché succede tutti gli anni che alcune coppie che seguono questo corso… scoppiano! Eh si, il percorso è talmente profondo che spesso le coppie si rendono conto di essersi presi in giro per troppo tempo. E anche questa è pastorale! E che pastorale! Vi ricordate quando trascrissi la scena di Six feet under circa il “pretending to have fun”? Ecco, un corso cattolico per fidanzati può portare alla stessa conclusione: non prendetevi in giro ragazzi! E questo non è che uno dei tanti lasciti che questo percorso può offrire. E lo fa in un percorso totalmente, profondamente, cattolico.

PROPOSTE DI RIFORMA ACCIDENTALE
I corsi prematrimoniali non vanno secondo me riformati nella sostanza (cosa che mi sembra lasci intendere Francesco), ma vanno incentivati secondo dei percorsi che esistono e che funzionano (e alla grande!) e al massimo riformati nella forma “accidentale”. Sarebbe splendido aver delle persone formate per questo percorso che girano le varie diocesi facendo solo quello come vocazione! E ancora: si potrebbe accentrare verso oratori più grandi tante persone in modo da liberare i parroci delle piccole realtà da un compito gravoso e a volte davvero di difficile attuazione.
E naturalmente non si dovrebbe aver paura di chiedere ai fidanzati qualcosa in più! Cercando di venirsi incontro, ma senza svendersi. E questo non perché svendersi significa “distruggere la Chiesa bimillenaria e blablabla” (figuriamoci), ma perché in primis sarebbe una svendita per i ragazzi stessi ai quali si pretende di essere quello che sono chiamati ad essere: uomini e donne con due palle grosse così!
Il percorso che Don Belotti ha sviluppato in più di 25 anni di corsi su questo è una bomba: è una vera e propria esperienza di fede, è speranza e carità concrete, cammino, crocevia.

A molte persone ho consigliato questo corso. Addirittura l’ho consigliato a persone che non volevano nemmeno sposarsi in Chiesa perché la straordinarietà di quello che offre un corso prematrimoniale è talmente immensa da travalicare l’obiettivo sacramentale puro, che per molti di loro non è che un contrattino firmato vicino a tanti fiori; obiettivo che però implicitamente viene comunque consigliato nel modo migliore: spiegandolo per filo e per segno poi ognuno è libero di seguire la propria idea SAPENDO ciò che fa!
L’ho consigliato anche a chi conviveva già da tempo perché sono corsi dove ognuno porta la sua ricchezza e le sue meschinità!
Tutti siamo chiamati a metterci in gioco! E questa affermazione dove l’avete già sentita? Esatto, qui!
Vedete quanto sono formato su questo corso? Tutto quel che qui scrivo in fondo è nato lì, alla faccia dell’inutile.
Sono corsi dove l’uomo entra in contatto con il suo essere uomo e se ci riesce è perché di (s)fondo, sempre e costante, c’è il confronto con Dio e Cristo poiché solo mediante un confronto fra due “sostanze” diverse ma paragonabili si possono identificare i tratti di ognuna.

E’ pastorale rivolta veramente a tutti. A tutti coloro che vogliono una vita bella, piena. Anche negli anni successivi al matrimonio, quando io e mia moglie fecimo da coppia “animatrice” di alcuni gruppi fidanzati, guardavo quell’aula piena (si parla di 80/120 coppie provenienti da tutta Bergamo a corso!) e negli occhi di quei ragazzi ci trovavo la mia storia raccontata da un amore per tutti diverso eppure per tutti uguale.

Non me ne accorgevo forse, ma anche in quegli occhi c’era Dio che mi chiamava.

A questo punto non posso che concludere così: grazie Don Belotti per tutto quello che hai fatto e fai. Grazie a tutti coloro che aiutano e hanno aiutato Don Belotti. Grazie Dio per Don Belotti.

Amen.



Categories: Risposte a critiche web

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