RIcevo una breve mail di Padre Renato, Frate Cappuccino, responsabile del Convento di Monterosso al Mare, caro amico. Fu aiuto indispensabile durante l’alluvione che due anni fa che travolve i Comuni di Vernazza e Monterosso. Conto di tornare sull’argomento perché ha molto da raccontare, soprattutto oggi che si trova in difficoltà.
Oggi pubblico le sue poche righe con l’augurio di ogni bene a lui e alle popolazioni ancora oggi provate dall’avvenimento.
“Oggi: memoria della terribile alluvione del 25 ottobre 2011! le ferite nell’anima son ancora aperte.
Monterosso e Vernazza ricordano quei tragici eventi coi i loro morti depongono fiori in paese là dove la veemenza dell’acqua e del fango hanno portato via i loro cari cittadini, pregano insieme e si incontrano in mare a metà percorso difronte ai paesi in un solo abbraccio di solidarietà. Gli sguardi ed i cuori oggi in paese son mesti, c’è voglia di silenzio!
Per quanto ci si interroghi sul mistero della vita e della morte si prova a toccare il mistero di Dio. E per quanto si prova, si può comtemplare solamente con gli occhi liberati dal fango ossia con gli occhi della speranza e della fede, con l’amore del cuore e con le mani dell’umiltà . Se no tutto è assurdo!”
Pace e bene p. Renato
Categories: Attualità cattolica