
Sono giorni che entrando nella home del “mio” YouTube, l’algoritmo mi consigliava la visione del video del filosofo youtuber Rick Du Fer dedicato alla Bibbia ed intitolato: “Come la Chiesa ha distrutto la BIBBIA: simbolo, storia, superstizione” reperibile qui.
Inutile dire che, con un titolo simile che sfrutta il clickbait, la prima reazione è stata quella di tenermi alla larga. Ma il tarlo restava: trovo che Rick faccia a volte analisi interessanti e soprattutto dia ottimi consigli di lettura o visione e quindi trovavo difficile pensare che un intellettuale come lui, nonostante la forma mentis davvero distante da quella necessaria per affrontare adeguatamente le questioni cattoliche, potesse cadere in un approfondimento di bassa lega o totalmente inutile.
Per questo motivo, ero indeciso ogni volta che l’algoritmo mi suggeriva di guardare il video. Da un lato, c’era curiosità, dall’altro un certo pregiudizio riguardo agli errori in ecclesiologia o teologia che avrei probabilmente trovato nel suo discorso. Il pregiudizio è sempre una cosa brutta e poco razionale, ma dopo anni di confronto con i classici errori di interpretazione dei libri della Bibbia da parte di atei e simili, posso almeno cercare di scusarmi: davvero, non ce la faccio più. Inoltre, il titolo non aiutava affatto.
Per fortuna è arrivato l’amico Frà Gabrio OP del canale Jordanus e collaboratore dell’ Isola di Patmos, il quale ha voluto rispondere a Rick con un video ad hoc reperibile qui. Credo che Fra Gabriele abbia ben lavorato come suo solito e penso sia possibile vedere i video senza troppe frustrazioni pensando che si possa anche approfondire (o ripassare) alcuni concetti importanti legati alla Bibbia (dai generi letterari alla analisi storiografica dei vari libri fino alla virtù teologale della fede, la questione della scelta dei libri secondo una tradizione ecclesiologica precisa ecc).
Vedrò i video a breve e se avrò cose da aggiungere ve lo farò sapere. Concludo questo mio breve articolo unendomi all’invito che Frà Gabrio fa a Rick ad un confronto aperto sull’argomento. Spero davvero che quest’ultimo accetti, sono certo che due teste molto diverse, ma pensanti e pronte al dialogo, come le loro, saprebbero creare un ottimo momento di confronto che sarebbe di aiuto a tutti. Rick compreso.
Categories: Risposte a critiche web, Sproloqui
Bah.
Tale Rick DuFer mi fa troppo pensare a quei trolls online che intervengono senza neanche capire quel di cui loro stessi pretendono presentare una critica e che vengono fuori con luoghi comuni mondani senza alcun interesse in quanto semplicemente espressione di colpevole ignoranza.
Insomma, dire più volte che la storia di Noè si trova nell’Esodo o che Baruch Spinoza sarebbbe uno scomunicato, o limitarsi ad affermare un errore scientifico della fine del secolo scorso quanto all’età della Sindone, o che la fede sia una scommessa di tipo pascaliano in assenza di ogni appoggio nella realtà, mostra semplicemente che siamo di fronte ad un personaggio fatuo ed ignorante che è, semplicemente, un propagandista per discorsi da bar facili ma non un ricercatore della verità.
Quanto alla risposta di tale Fra Gabrio OP, direi che siamo di fronte ad un tipico caso di coda di paglia: excusatio non petita, accusatio manifesta. Cosa ne può importare ad un Rick DuFer quel che direbbe la Chiesa Cattolica nella Dei Verbum circa le Scritture?
In fin dei conti la Fede del Cattolico non è basata sulle Scritture, né sui miracoli, ma solamente sull’accettazione della sola Testimonianza della Chiesa tramandata senza tradimenti da duemila anni: sapere che Dio esiste è una semplice questione di intelligenza e di logica ma non di fede, sapere che Cristo è morto e risorto è l’accettazione di una testimonianza, sulla sostanziale coerenza tra lex credendi e lex orandi dal Giovedì Santo, alla Morte del Venerdi Santo, alla Risurrezione della Domenica Pasquale, fino ad oggi, il presente giustificato dal passato e non il contrario.
È solamente perché abbiamo fiducia nella Testimonianza della Chiesa che, di riflesso, abbiamo fiducia nell’interpretazione che la Chiesa fa, se fatto in modo coerente e non contraddittorio, delle Sante Scritture, non il contrario.
In Pace
🤔 temo che la comprensione di un testo non sia proprio il suo massimo. Già mi hai preso ad insulti mesi fa. Evito di perdere tempo con te.hai ragione tu. Ciao fr gabrio
Difatti ho trovato le motivazioni di Rick in questo caso davvero a dir poco risibili. Per non parlare della confusione su quale presunta “Chiesa” avrebbe distrutto la Bibbia; non ha parlato del canone chiarendo come fa ad accettare tale canone e insieme non accettare la Chiesa che l’ha stabilito; e non parliamo delle lacune in materia di generi letterari biblici e di quanto finora accertato dagli studi storici, molti dei quali portati avanti da credenti. Tant’è che a quanto pare oggi il video risulta completamente visibile ai soli abbonati. Peccato, passo falso in un canale di solito molto più ficcante, ad esempio l’ultima intervista con Matteo Flora sulla AI è davvero interessante, anche solo per l’idea di umanità che esce nel loro confronto (ovviamente molto estranea all’antropologia cattolica, ma proprio per questo ritengo sarebbe mica male parlarne qui, vedremo).
Le risposte di Frà Gabriele – come immaginavo – sono state per me una sorta di breve ripasso. E mi pare ovvio che non ci sarà alcun confronto fra i due. Tant’è, grazie Simon di questo tuo commento, a presto! 🙂
In realtà la stessa testimonianza storica é sottomessa alle scritture giacché se Cristo fosse stato ugualmente figlio di DIO senza rispettare le scritture, saremmo stati marcioniti o gnostici di qualche risma.
Dai sadducei abbiamo preso proprio la preminenza della scrittura rispetto alla tradizione ( o meglio questo punto visto che loro disprezzarono l’oralitá ). Ma questo non si può dire. Per ben comprendere questo é necessario respingere la liturgia dalla tradizione, essendo essa l’agire che giustifica sia la scrittura nella sua proclamazione sia la tradizione che delinea.
Ulteriormente é ormai necessario contro i tradizionalisti chiamare le disposizioni orali come resoconto e commento. Ugualmente nella sinteticitá paradigmatica della Santa Rivelazione, comprendendo che la Chiesa é uno stato teantropico nella sua giurisdizionalitá, quindi non può fare politica come cianciano poiché in sé stessa é la sola politica ( romana per giunta in quanto fusasi con le cariche civili dell’augustato quirita ), riasulta autoevidente che essa é tradizionalista e rivoluzionaria al contempo, come fu d’altronde.
Quel che dunque prima non aveva senso affermare, oggi diviene necessario, che é poi il motivo per cui si è dogmatici ( dogma é sinonimo di statuizione d’autoritá e non é mai stato campo inerente la sola dottrina, come eretico non é mai stato solo chi propalasse fole intellettualistiche sulla Rivelazione. Anche questo dimostra la degenerazione , ma d’altronde DIO come provvede già vaglia )