Candelora: Meditazione Laica

Nunc dimittis servum tuum, Domine,

secundum verbum tuum in pace:

Quia viderunt oculi mei salutare tuum

Quod parasti ante faciem omnium populorum:

Lumen ad revelationem gentium,

et gloriam plebis tuae Israel

A volte ci vuole tutta una vita per poter vedere la luce, come Simeone, o Signore: e ci dai l’immagine della candela per ricordarcelo nella liturgia di questo giorno.

Candela dalla miccia incandescente che illumina le nostre vite, immagine della Vergine Santa, che con una plasticità spirituale simile a quella della cera, si è conformata alla Tua Volontà con Grazia ed Eleganza permettendo così alla Luce che è il Cristo Gesù di illuminare tutto l’orbe terrestre e le nostre anime che ormai si possono riposare in Te.

Per quanti anni, a ginocchio durante la recita del Credo, dichiarandoTi Colui qui propter nos hómines et propter nostram salútem, descéndit de caelis, et incarnátus est de Spíritu Sancto ex Maria Virgine et homo factus est restavo, e Te lo devo ammettere resto sempre, profondamente incredulo del perché Tu Ti sia messo più basso delle bestie stesse, perché tale è l’umano che si comporta liberamente peggio di queste, mentre esse lo sono secondo la loro natura.

Rimanevo, e rimango ancora, perplesso e quasi di stucco, avendo per giunta in più la testa particolarmente chinata all’“homo factus est“, non capendo né credendo, anzi capendo e credendo sempre meno, nella capacità umana di essere degna di questo Tuo abbassamento via via che gli anni passano e la mia esperienza umana accresce, disillusione dopo disillusione, vanità dopo vanità, cadute degli dèi dopo cadute degli dèi.

Ma, francamente, cosa ci può essere in questi scimmioni post-umani, che usualmente ragionano come se avessero un solo neurone nel vuoto abissale del loro cranio, appiccicato alla sua vòlta grazie a qualche assone troppo elungato in relazione colla sua dendrite. E quid di tutti questi personaggi che dovrebbero essere esempi ed invece sono solo occasioni di caduta per i più piccoli, compresi quelli supposti essere dedicati al Tuo servizio senza eccezione alcuna. Ed ancora, quid di tutti questi bastardi che capiscono solo il piacere presente ed immediato e sono schiavi volontarî e viziosi delle loro consupiscenze le più primitive.

Et homo factus est” : personalmente non Te lo avrei mai chiesto, chiaramente non ho una vocazione ad esser un Abrahamo che negozia Teco per salvare la vita di un Lot. È fin troppo chiaro per me che Lot non ne valeva e, ancora oggi, non ne vale la pena. In un certo senso e, forse, malauguratamente troppo capisco Satana che non ha mai accettato il concetto di Incarnazione con degli esseri così abietti tali quali noi oggettivamente siamo.

Però già vent’anni fà mi avevi non poco aperto gli occhi al capezzale di mia moglie in coma a seguito di una gravissima setticemia: mi hai dato la Grazia di toccare colle mie dita, di vedere con i miei occhi, di capire con la mia intelligenza che lei era il Tuo sacramento nella mia vita, la Tua “incarnazione”, per modo di dire, nella mia realtà umana e quotidiana, la Tua presenza era chiaramente concretissima, mi parlavi tramite lei, e mi educavi nel modo il piu efficace possibile lungo le mie idiosincrasie, debolezze, molti vizi e poche virtù. Sia il Tuo Nome sempre benedetto.

Ed ecco che di nuovo, mentre a ginocchio e il capo chinato recitavo questo ennesimo “Et homo factus est” con la mia abituale ontologica obiezione e profonda incomprensione, mi hai illuminato: mentre veramente chiedevo a che pro Ti sei incarnato, e che, certamente, neanch’io ne valevo la pena, ecco che lo Spirito Santo incarnato alla mia sinistra, a ginocchio come me, mi ha condotto a fare un’altra constatazione e cioè che volevo di tutto il mio cuore che mia moglie fosse, lei, sì salvata e degna della Tua incarnazione. Ma giusto lei però, perché, francamente, nessun’altro si salva ai miei occhi.

E lì, da questo microscopico piedistallo, Tu, lo Spirito Santo, lo Sposo divino della Santa Vergine mi hai fatto fare un balzo portentoso nella Tua psicologia, se La possiamo chiamare così: ho capito che eri, che sei, innamorato della Vergine Santissima, che sempre lo sei stato, e così come era chiaro che mia moglie era la sola meritevole agli occhi umani miei di essere salvata semplicemente perché è amabile, così Tu hai deciso che Maria deve salvata, che deve essere pura, che deve essere degna da sempre e per sempre: sì il Padre ha deciso di mandare il Figlio in sacrificio, per amore della Vergine Maria e tutta la storia dell’universo gira intorno di questa realtà.

La Santa Vergine è la Causa Finale del Mistero dell’Incarnazione: è a causa di Lei, in quanto oggetto dell’amore dell’Amore, che abbiamo avuto la Redenzione e che Lei ha potuto essere concepita immacolata: Lei è, in quanto Causa finale del Disegno divino, la concausa strumentale assieme al Suo e Tuo Figlio, il Cristo Gesù, della nostra redenzione.

L’immagine di queste candele della festa di oggi ben illustra quanto la Santa Vergine sia nostra Corredentrice: la fiamma che dà luce non è possibile senza la candela che la porta, che si consuma, che la illumina, che ci mostra la Salvezza.

In Pace



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2 replies

  1. Grazie, Symon, di questo commovente post (e grazie del consiglio sugli alberi e sui frutti di qualche post indietro, mi è stato molto utile). Se noi, limitati e fragili come siamo, siamo capaci di sentire questa tenerezza nei confronti di coloro che amiamo, di cosa dunque non sarà capace il Signore nei confronti di tutte le Sue creature! Ieri sera, mentre mi recavo in chiesa per il Vespro e l’Adorazione, guardavo intorno a me le persone che godevano del sole pomeridiano, chi gioioso, chi con fatica, chi guardingo e distante… Mi ha colto una strana tenerezza per queste fragili creature che siamo, indegne, eppure oggetto di un Amore che si offre fino all’ultima goccia di sangue e ho pensato proprio questo: se io sento questo raro, flebile motto di vicinanza per questi miei fratelli (alcuni/molti dei quali mi hanno fatto e mi potrebbero fare soffrire), cosa non proverà il nostro Creatore. Adesso leggo la tua bella riflessione sulla Vergine e sull’Amore che la ama al punto di voler salvare ognuno di noi e capisco anche io, anche se non capisco tutto perché impossibile. Ringrazio il Signore per questi momenti di lucidità/illuminazione. Grazie Spirito Santo.

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