Oggi, Ben Dieci Anni Di Lutto

Sono oggi già ben dieci anni che Sua Santità Francesco è stato eletto Vescovo di Roma: dieci anni di lutto e di doglio per tutti i cattolici fedeli al Magistero dell’Unica Chiesa di Cristo, la Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica e Romana.

Oggi, da cattolici degni di questo nome, preghiamo per le intenzioni del Santo Padre gradevoli a Dio e per la sua conversione, radicale e sincera, al più presto, per la sua anima come anche per quelle delle troppe anime che lo seguono nelle sue deviazioni affinché, rinvenuto grazie alle preghiere del Cristo Stesso, possa confermare i suoi fratelli nella fede, almeno una volta prima di presentarsi davanti al Giudice Supremo.

In Pace



Categories: Attualità cattolica, Populus Traditionis Custodum

37 replies

  1. Penso che ce lo chiediamo in tanti cosa ha veramente in testa papa Francesco e di come voglia guidare la Chiesa. Penso possa essere utile anche sentire un altro parere. https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/non-habemus-papam-il-dramma-di-papa.html

    • Personalmente, a me poco importa cos’ha in testa il Santo Padre: quel che conta sono gli atti concreti.
      A noi, semplici fedeli cattolici, tocca pregare affinché le sue intenzioni gradevoli a Dio siano esaudite.
      Per il resto, lo seguiamo indefessamente quando insegna quel che la Chiesa insegna.
      E obbediamo al Cristo e alla Sua Chiesa quando egli non insegna quel che la Chiesa insegna.
      In Pace

    • Detto ciò quest’articolo di P. Cavalcoli è ottimo.
      Grazie per averlo condiviso.
      In Pace

    • Articolo davvero ottimo, grande Cavalcoli. Grazie Vincenzo, ti spero bene!

  2. Considerazioni assolutamente da condividere.
    Il Signore ci ha condotti in un deserto, certamente per la nostra purificazione e la nostra edificazione e al posto di un Profeta, a guidarci, c’è un un poveretto…
    Al posto dell’edificazione, della Chiesa, (della S. Chiesa di Cristo), c’è una pervicace demolizione del bene e del vero; ma per chi è per che cosa?
    Speriamo, e preghiamo, perché lo Spirito di Gesù non ci lasci soli a lottare inermi contro Satana e i suoi accoliti che, come “leoni ruggenti”, sono sempre intorno a noi.
    Non prevalebunt!

  3. « Fratelli e sorelle, buona sera. »
    Queste prime parole del nostro Santo Padre mi avevano lasciato, allora, alquanto perplesso.
    Ora però sono convinto che papa Francesco, in quel balcone, ha aperto la bocca per dare aria al cervello, e ne è uscito un assaggio della sua ideologica religiosità molto terrena e ben poco rivolta a Cristo.

    • Ma questo sito non era contro le critiche ad personam ? Mi sembra che insieme a tante critiche sui fatti ve ne siano invece anche tante che vengono dalla pancia più che dalla testa. Attenti che passare dalla ragione al torto è un attimo…..

      • La mia critica non è alla persona o al sacerdote Jorge Mario Bergoglio, perché solo Dio è giudice delle sue parole ed azioni.
        Io critico il mio Santo Padre che oggi si fa chiamare Francesco e che, invece di confermarci in una fede che mette al centro Cristo e la vita eterna, vorrebbe che mettessimo al centro l’uomo ed il benessere materiale.

  4. Infatti non critichiamo mai ad personam.
    In Pace

    • Per me « un gregge di pecore guidate da un asino » è una critica ad personam, una offesa gratuita ed una generalizzazione sgradevole. Ma magari mi sbaglio…si tratta di una critica rispettosa ed assertiva.

      • Sei soddisfatto di come il nostro Santo Padre papa Francesco, per il quale non dobbiamo mai dimenticarci di pregare, sta guidando la Chiesa militante?

      • Mmm Viandante, ti consiglio di andare a leggere l’articolo già citato di P. G. Cavalcoli O.P. È vero che, dopo averlo letto, mi son detto che avrei dovuto mettere un caprone al posto dell’asino, a causa degli aspetti, diciamo così (e con tutto il dovuto rispetto alla funzione pietrina, anche se non alla persona stessa che non lo merita) “satanici” del suo comportamento concreto pubblico.
        In Pace

        • Penso che siamo tutti abbastanza adulti per capire il senso delle parole che si usano per etichettare non tanto il comportamento del Papa Francesco, quanto la sua persona . Ho letto tutto Cavalcoli e lui non utilizza mai termini sopra le righe, ma nei blog (e putroppo anche su questo ) si va ben oltre.
          Ora se i cattolici non riescono a trattenersi dall’etichettare il Papa (che è pur sempre il Papa) , come potranno poi stupirsi ed offendersi quando lo faranno altri?
          Mi spiego meglio…. Quando è stato indetto il CVII , e poi dopo è stata introdotta la messa NO, ci sono stati dei terremoti in molti angoli della chiesa, fino al punto di produrre scismi. Eppure nessuno , anche tra gli scismatici, ha mai dato dell’asino al Papa Giovanni XXIII o Paolo VI.
          Invece verso Francesco, che rispetto a questi Papi sta cambiando ben poco..diciamolo….si usano termini sopra le righe.
          Se si tratta la figura del Papa (ed è inutile far finta di distinguere la persona dal ruolo, perchè il Papa è il Papa, e lo è a vita . Non è uno di passaggio) come se fosse uno qualunque, senza quel minimo di cura per la forma , cosa succederà ai Papi che lo seguiranno? Se questo Papa non vi aggrada e vi sentite offesi, non è motivo per ricambiare con la stessa moneta
          Se lui, per voi , non è più cattolico…be….voi però lo restate! Ed i cattolici non danno dello scemo o dell’asino al Papa, anche se lo ritengono tale.
          Io credo che non vi rendiate conto delle conseguenze desacralizzanti che , alla lunga , questo atteggiamento rischia di produrre.
          Bisogna ricordarsi sempre dei salmi : « felice l’uomo che non siede in compagnia dei beffardi ». Chi sono i beffardi ? Sono coloro che sbeffeggiano gli altri. Qualsiasi altro, anche il più sbeffeggiabile.

          • Per noi cattolici, la cosa più Sacra è la Santissima Trinità.
            Può un Papa affermare pubblicamente che:
            – “anche dentro la santissima Trinità stanno tutti litigando a porte chiuse, mentre fuori l’immagine è di unità”,
            – « E Gesù si, fa un po’ lo scemo »,
            – “Gesù si è fatto serpente; Gesù si è fatto diavolo”,
            – ed altri simili « sproloqui »,
            senza che un vero cattolico provi un profondo risentimento?
            Può un viceré sbeffeggiare pubblicamente il proprio Re senza provocare risentimento in chi ama il Re?
            Può un Vicario di Cristo sbeffeggiare pubblicamente Cristo e la Trinità senza provocare risentimento in chi ama profondamente Cristo e la Trinità?
            Come puoi tu, che tu ritieni cattolico, non sentirti colpito nell’intimo da certe offese rivolte alle Persone della Santissima Trinità?
            Hai forse dimenticato che il primo comandamento è: « amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anime e con tutta la tua mente »?

          • A parte le ottime osservazioni di Lorenzo, che sono argomenti sufficienti, io direi quel che il Santo Padre Francesco stesso ha insegnato in modo cattedrale e assolutamente infallibile che ” Se uno offende mia madre, gli dò un pugno in faccia“. Orbene Bergoglio ha passato il più chiaro del suo tempo degli ultimi dieci anni ad offendere la Santa Chiesa Cattolica, nostra Madre, sia direttamente dicendo con l’art. 1 di TC che la lex credendi ed orandi di Questa per due millenni non faceva parte della nuova istituzione ecclesiale 2.0 da lui ormai creata, sia adorando divinità pagane come la Pachamama sulla tomba stessa di San Pietro, sia insegnando schifezze sul piano morale come pretendere che provare vergogna sia qualcosa di buono mentre invece dalla Bibbia in qua sappiamo che è segno di orgoglio ferito e non di umiltà ritrovata, sia offendendo le madri di famiglie numerose trattandole di coniglie, sia circondandosi di abortisti, omosessualisti, eretici di ogni risma, sia offendendo i cattolici fedeli che seriamente si impegnano nella loro vita a seguire le orme del Cristo trattandoli di pelagiani, gnostici o di altre offese gratuite ch, in fin dei conti, si indirizzano soprattutto ai cattolici che tali sono stati per duemila anni, sia perseguitando chi ama la messa da secoli sempre amata dai cattolici.
            Forse tu non hai mai fatto l’esercito in via tua o non hai mai lavorato agli ordini di terzi, sennò sapresti che tra i capi che la vita ti dà o ti ha dato di servire ci sono quelli che meritano rispetto sul piano umano e gli altri: nei due casi obbedisci agli ordini che sono nelle loro competenze, quando fanno senso, cioè rispetti la funzione anche se non rispetti l’uomo che, in quanto tale, dà gli ordini.
            Se l’uomo Bergoglio dovesse meritare rispetto avrebbe dovuto, già egli stesso per primo, mostrare rispetto verso le persone di cui aveva cura: tocca a lui dare l’esempio per primo, in secondo luogo luogo dovrebbe mostrarsi capace, orbene non solo è stato incapace nel fare la sola cosa che gli è veramente chiesta, che è l’unità della Chiesa, ma lui stesso è stato la ragione menzognera della fine della pax liturgica iniziata da Benedetto XVI, non solo, ma ha addirittura creato il proprio scisma dalla Chiesa cattolica con l’art.1 della TC.
            Quanto alle conseguenze desacralizzanti, il solo che ne è responsabile è, ancora una volta, Bergoglio stesso: dal modo che ha avuto lui stesso di trattare la sua funzione, si vede bene che il primo offensore della funzione pietrina è stato ed è sempre e solo lui.
            Il povero Padre Cavalcoli cerca di salvare il salvabile cercando di dire che in quanto Papa non è davvero colpevole perché Bergoglio sarebbe (1) ignorante, (2) a tratti senile e incapace di formulare le cose correttamente, (3) spostato mentalmente e (4) probabilmente sotto l’influenza del diavolo: io dico solo che siamo a fronte di una persona che ha preso posizioni, probabilmente fin da giovane, anti-cristiche sul piano morale, teologico e pastorale mentre lascio le ragioni intime di queste sue scelte esistenziali alla valutazione finale del Cristo Giudice, in quanto posso solo valutate con certezza il foro esterno che è il solo oggettivo.
            In Pace

            • Veramente tutta la discussione è cominciata perché qualcuno fa delle critiche ad personam e non lo ammette. Se tutte le cose che avete detto non sono attacchi personali alla persona di Jorge Mario Bergoglio , allora significa che io sono marziano :-). Non c’è nulla di male ad ammetterlo , è perfettamente umano . Perché non ammetterlo.? Per quanto riguarda l’esempio sulla mamma (se uno offende mia mamma io gli do un pugno ) è esattamente quella reazione « di pancia » che vedo qui e che riconosco in voi . Reazione contro la persona . Se una mamma, guidando la macchina, attraversasse il semaforo rosso a 100 all’ora , rischiando di investire un pedone , è lecito che questo pedone , preso dalla paura , la offenda ? Oppure anche in questo caso il figlio di cotanta mamma avrebbe ragione a dare un pugno al pedone spaventato ?. Tutto è relativo.

              • Sei proprio alla frutta, Viandante: quando mai parlare degli atti pubblici di una persona sarebbe un attacco ad hominem? Siamo matti?
                Un tale attacco si verifica quando invece di controbattere un argomento con logica, fattualità e razionalità usati a proposito si devia il soggetto sulla personalità: in finis, è quello che fai tu quando, non potendo opporti razionalmente alle oggettive critiche che facciamo delĺo pseudo-magistero bergogliano tu non sai opporre altro che il fatto che percepisci un’antipatia per questo personaggio rozzo, cafone e nemico della Santa Chiesa.
                Intanto tutto scismatico, apostata ed eretico che è, noi lo riconosciamo come Papa, rispettiamo la sua funzione in quanto Santo Padre, e preghiamo per lui e le sue intenzioni qualora esprimenti quel che Dio vuole per la Sua Chiesa.
                In Pace

              • Forse mi sono espresso male e non ho messo bene in luce la differenza tra la persona in quanto tale, e la stessa persona che ha un ruolo che mi riguarda: se una tizia fa prostituta, mi dispiace per lei e prego per affidarla alla misericordia di Dio; se la stessa tizia assume, un giorno, il ruolo di mia madre, io inizio a criticarla, come minimo, perché non mi piace che mia madre faccia la prostituta.
                Ti domando: io critico la tizia perché si chiama A o B, oppure la critico perché mia madre si prostituisce?

                • Come dice il mio nick , io sono un mero osservatore , un po come i pensionati che guardano i lavori in corso.
                  Ed osservando negli anni ho notato un cambiamento di stile e di linguaggio negli articoli e nei commenti. Non parlo di qualcuno in particolare , ma in generale si percepisce un vero e proprio astio verso la persona del Papa, manifestato con le parole e con le immagini (asini, fotografie scelte tra quelle con le pose più improbabili e beffarde, etc etc).
                  Le stesse cose si possono dire in modo più asciutto senza ricorrere a tutto questo, soprattutto perchè , come dicevo prima, questa cosa non ha precedenti noti.
                  Come ho detto prima è infatti sorprendente che dei cattolici si rivolgano in questo modo al Papa, a meno che non sia sempre accaduto anche con altri papi ed è solo l’effetto « internet » che oggi lo denuncia. Non saprei.
                  Quello che so è che non si diventa papi per caso o per concorso. La selezione è immensa, per passare da laico a seminarista , poi a lettore, poi a diacono, poi a presbitero, poi a parroco, poi a vescovo, poi e cardinale , ed infine a Papa. Ed ogni volta sono i superiori ed i pari a giudicare se il candidato è degno di questo passaggio.
                  Quindi Francesco è stato selezionato dalla Chiesa, che piaccia o meno. E la Chiesa sapeva benissimo chi era anche prima che venisse selezionato. E quella Chiesa non era stata scelta da lui, ma dai suoi predecessori, e questo anche senza mettere in mezzo lo Spirito Santo.
                  Quindi lui è quello che Chiesa voleva , o almeno una parte maggioritaria di essa. L’unica soluzione, se questa Chiesa non piace, è crearne un’altra. E apprezzo molto l’accenno di Simon in un altro post alla fatica per farlo, ed al « portafoglio » da mettere in gioco.
                  Per il resto possiamo avere sensibilità diverse sui termini, e quello che a me sembra gratuitamente offensivo a voi può sembrare oggettivo e fattuale. Ci vorrebbe un giudice terzo per stabilire chi ha ragione. Ma non essendoci penso che resteremo ognuno della sua idea.

                • L’altra « Chiesa », quella 2.0 post-cattolica, è stata formalmente creata da Papa Francesco il giorno stesso della pubblicazione dell’art.1 di TC.
                  La delizione morale, spirituale, liturgica, ecclesiastica della gerarchia e dei fedeli che la seguono è sotto gli occhi di tutti e di ciascuno.
                  In Pace

                • Però Simon…fammi capire. Se Francesco avesse omesso di scrivere quello che ha scritto nell’art 1 di TC, ma tutto il resto di TC , compreso il successivo « rescritto » , fossero stati identici a come sono stati scritti, a te sarebbe andato bene così? Limitazione massima della messa VO, con seguente necessità per i fedeli volenterosi di percorrere decine/centinaia di KM per andarci ?
                  E se non avesse scritto l’art 1, ma avesse definitivamente vietato il VO per ragioni meramente pastorali, a te sarebbe andato bene così ?
                  Perchè di tutta TC sembra che l’unica parte che tu critichi sia l’art 1.

                • Viandante, cerchiamo di restare in un quadro di buon senso comune lungi da ogni ideologia: è chiarissimo per chiunque che il Santo Padre Francesco commette un abuso di potere che va oltre le sue possibilità in quanto successore di Pietro e cioè che egli stesso non può andare contro la Liturgia della Chiesa, visto che non è proprietario della Chiesa , ma solamente Suo servitore e garante di unità e continuità.
                  Quindi no, quel testo non va bene a prescindere dall’articolo 1 né sul piano canonico, né su quello pastorale e liturgico, né su quello della sua funzione petrina; diciamo così, con quell’art.1, che non era necessario come ben dici tu, vi si mostra con grande evidenza lo zampino stesso del “dia-bolos” colui che divide, e come risultato il TC appare per quel che è e cioè una pentola senza coperchio.
                  Vi è qualcosa di buono nel papato di Francesco, ed è probabilmente per questo che lo Spirito Santo lo permette: l’eliminazione definitiva del sistematico culto della personalità del Papa in carica come si è sviluppato durante gli ultimi 150 anni; infatti, oggi come oggi, l’introduzione di una forma di liturgia scadente come lo fece San Paolo VI, all’epoca in cui vedevamo ancora i Papi come “quasi-teofanie” cristiche ,non sarebbe andato liscio come andò liscio negli anni ’70; Papa Francesco ci riprova ma ormai il fedele cattolico, che ha una vita spirituale, morale e sacramentale realmente imperniata nella vita della Chiesa e della Sua Liturgia, ben si rende conto che un Papa può anche essere un farabutto che non va da essere seguito in ogni suo umore e capriccio e ideologia peccaminosa e al quale, uniti al Cristo, possiamo, anzi no, dobbiamo dire “Vade retro, Satana
                  In Pace

                • Grazie Simon per il chiarimento .
                  Prendo atto che finalmente si comincia a giudicare la sostanza, più che la mera forma, dell’ operato dei papi precedenti a Francesco. Francesco è solo l’ultimo , sicuramente il meno formato e formale , di una serie di Papi che hanno portato la chiesa lungo un percorso che può non piacere ma che certamente non è solo opera dell’ ultimo Papa. Che la figura del Papa fosse poi considerata come “infallibile” , nonostante le regole dicano ben altro, è un fatto che a molti preti ,vescovi e cardinali ha fatto comodo per molto tempo. …lo sappiamo bene. Si è lasciato che il popolo poco erudito (cioè il 99%) credesse questo , perché così faceva comodo, per togliersi dall impiccio di dover replicare nel merito (“lo ha detto il Papa”).

                • Il problema è molto più profondo, indubbiamente.
                  Ne ho discusso più volte sul blog e in modo, secondo me, molto completo in quest’articolo : https://pellegrininellaverita.com/2022/02/07/il-baco-nella-chiesa-cattolica/
                  Comunque, c’è una transizione di fase con Papa Francesco che non si constatava per forza con i suoi predecessori , o solo sul piano materiale ma non formale: se vuoi è analogo alla temperatura che si alza sempre di più, ma passare dalla fase acquea a quella gassosa significa un cambiamento di « natura » dell’acqua. In altre parole, sono d’accordo con te per dire che questi vizi e peccati della struttura ecclesiastica sono molto più anziani che la sola durata del pontificato attuale, però la transizione di fase stessa, cioè la creazione, de facto, di una chiesa 2.0 che, per definizione, non può essere quella di Cristo, è stata voluta postivamente, cioè non solo materialmente ma anche formalmente, solo da questo Papa.
                  Insomma è come una persona che gioca con delle tentazioni e cede ogni tanto qui e lì, ma rimane un cristiano (anche se mediocre), ma non è la stessa cosa che una persona che veramente vuole fare qualcosa di peccamisono o perverso, in consequenza di che cristiano non è più (a parte sul piano amministrativo/sacramentale).
                  In Pace

  5. Guarda Simon
    https://www.newliturgicalmovement.org/2022/10/to-illustrious-assassins-of-our-holy.html#.ZBmX_HZBw2x

    e nel 1969 non c´era TC ne si sognavano un Bergoglio Papa.

    • Penso che se avesse avuto Bergoglio, il cattolico medio, che all’epoca era ben formato, celebrava i sacramenti senza troppi sacrilegî, non si sarebbe lasciato impapocchiare dal Papa come lo è stato per via di un’allora malcompreso culto di personalità “papalatrico”.
      In Pace

  6. Veramente notevole questo scritto , ringrazio chi lo ha rintracciato.
    Come spesso mi succede cerco di leggere oltre il significato lessicale, guardando allo stile ed al contenuto tra le righe.
    La prima cosa che mi colpisce è che se nessuno di noi avesse saputo che era stato scritto nel 1969 avrebbe probabilmente pensato che sia stato scritto ieri. Magari c’è qualche accenno che denuncia il periodo, ma il contenuto sarebbe sembrato attualissimo
    L’altra cosa , legata alla prima , è che le accuse molto dirette al NO ed a chi lo ha concepito erano esistenti fin dalla nascita, e su questo credo che abbiamo concordato che non è da Francesco e dai suoi modi informali e teologicamente rozzi che è nata tutta la questione.
    Leggendo poi tra le righe vedo che questo mons Celada evidenzia la passione proprio per gli aspetti più coregrafici e scenografici del VO (e non è il solo) come se Cristo avesse bisogno di quella che infatti molti chiamano « messa cantata », che appartiene molto a tempi in cui i fedeli dovevano essere colpiti dalla sacralità esteriore , dalle immagini e dai suoni più che dal significato delle parole e da come queste entravano in lui e trasformavano la sua vita.
    Andando avanti noto che cita i Papi precedenti con i nomi, mentre rivolgendosi alla gerarchia del tempo (Paolo VI quindi e la sua curia) li definisce semplicemente come « voi », forse in un sussulto istintivo di timore di essere eccessivo facendo nomi e cognomi.
    L’altra cosa che mi colpisce , e che indica però il livello profondo che mi divide dalla concezione di Cristo che ho io rispetto a questo monsignore, è la frase seguente :
    « Vai avanti, ridi. Sei arrivato a togliere dalle Litanie dei Santi l’invocazione “ a flagello terraemotus, libera nos, Domine ” [dal flagello dei terremoti, liberaci, o Signore], e mai la terra ha tremato a tante latitudini ». Legare i terremoti alle preghiere (o mancanza di esse) è un vizio antico di una parte della Chiesa, che di fatto pensava che Dio potesse punire senza distinzione l’innocente con il colpevole, per il solo fatto che un terzo (il pregante , appunto) non lo avesse ben pregato. Mentre sappiamo che Dio, al contrario, voleva salvare una intera città per la presenza di un solo giusto. L’esatto opposto della mentalità utilitaristica umana.

    • Ti ringrazio caro Viandante per questa tua risposta, in particolare il tuo ultimo paragrafo mostra quanto tu creda, non tanto in quel che la Chiesa, Corpo di Cristo e la Bibbia, insegnano da millenni e che l’anima spirituale del cattolico verace vive in sintonia con il suo Creatore e Salvatore quotidianamente, ma in una scelta tua tra gli insegnamenti che ti piacciono e quelli che non ti piacciono, quelli che capisci e quelli che non capisci, ergendoti così a giudice di Dio Stesso.
      Scegliere“quel che piace da quel che non piace è la definizione stessa di “eresia“: in altre parole tu stesso tratti la chiesa 2.0 di eretica implicitamente senza rendertene conto.
      Posso solo rimandarti alla Bibbia stessa, agli insegnamenti del Cristo stesso, a quelli della Chiesa e della Sua Liturgia, ad esempio durante i Quattro Tempi: studia, vivi della spiritualità stessa dello Spirito Santo, resta sorpreso dall’infinita saggezza di Dio, stoltezza per gli umani e per i seguaci della chiesa 2.0, quel Dio Saggio e pieno di Carità che non solo manda flagelli per punire i cattivi ma addirituura condanna a morte gli innocenti, e primo fra tutti l’Innocente esprimendo pienamente la Sua Volontà nel Giardino di Getsemani. Quando Pietro non fu capace di udire tale parola, Gesù gli intimò un secco “Vade Retro Satana“.
      Tu sei, ormai, un ottimo esempio vivente di uno che, avendo seguito una lex orandi depotenziata per troppi anni, ha finito eretico materiale con una lex credendi inventatati di sana pianta.
      In Pace

      • Sulla questione terremoti è un bel… terreno franoso. Ricordo ancora il casino sollevato da Padre Cavalcoli.
        Qui uno dei tanti articoli in cui si illustrava la questione: https://www.marcotosatti.com/2016/11/06/cavalcoli-i-terremoti-mons-galantino-e-la-bibbia-un-testo-pagano/
        Lasciamo perdere le notizie ansa o simili del tempo, chiaramente teologicamente risibili, ho trovato questa intervista di spiegazione interessante (anche da un punto di vista sociologico su come la Chiesa da tempo ha paura di contrariare il volgo e soprattutto come lo ritenga – e qui probabilmente a ragione – completamente ignorante delle minime info di teologia. Ma allora, un mea culpa su questo ultimo punto, no?)
        https://www.lafedequotidiana.it/esclusivo-padre-cavalcoli-si-spiega-il-terremoto-non-e-legato-alla-legge-sulle-unioni-civili-ma/

        • Per capire davvero queste cose, che sono dell’ordine divino e non del solo umano, non basta ma ,anzi, non c’è neanche bisogno di cultura teologica, ma di personale frequentazione del Cristo e di esperienza concreta quotidiana del divino: questa nostra società, incluso chi è membro della struttura ecclesiastica, è ormai completamente mondanizzata e avulsa ad una qualunque vita spirituale veramente incarnata. Non accettare con semplicità queste cose non è dell’ordine dell’intellettuale o del culturale, ma proprio dell’incomprensione della Santità di Dio.
          In Pace

          • Non pensiate che siate i soli ad avere esperienza quotidiana dell’altissimo. Anche qualcuno dei 2.0 fa le Lodi , ore, vespri e approfondimenti della parola, fino alla eucarestia settimanale.
            Le strade che portano a Dio sono varie e fantasiose.
            E se anche mi ci sono avvicinato ….ma proprio non l’ho centrato…be punto sulla sua misericordia, perchè la perfezione umana non esiste.
            Piuttosto attenzione a non fare come quel fariseo che stava nel tempio e ringraziava Dio per non averlo fatto diventare come quel pubblicano che invece non osava fare un passo oltre la soglia….
            Come dice Simon : In pace.

  7. potrebbe interessarvi questa disanima sul

    • Vorrei fare un’analogia con la vita spirituale nostra.

      Non è né saggio, né prudente, né coraggioso, né giusto, prendere nuove decisioni sul piano spirituale quando siamo in crisi spirituale, altre che quelle con le quali operiamo quando siamo in una situazione spiritualmente pacifica. Ad esempio, se ho vissuto da buon marito e padre di famiglia durante 15 anni secondo uno stile dato nel quale sono stato e che ha dato gioia al mio vero prossimo, la mia famiglia, non devo assolutamente cambiare quegli sforzi e atteggiamenti positivi quando poi entro nella crisi dei quarant’anni, cioè considerazioni come ricominciare la vita tutto daccapo, con una nuova famiglia, un nuovo lavoro, un nuovo paese dove vivere, non sono decisioni da prendere quando scosso dalla tempesta della vita, ma piuttosto tenere il capo e rimandare possibili decisioni fondamentali a quando il mare sarà di nuovo più calmo e la testa chiara.

      Applicando questo al contesto ecclesiale, bisogna riconoscere che il S.S. Concilio Vaticano II, per quanto indubbiamente valido e che riconosciamo in quanto tale, non ha prodotto in nulla i frutti attesi, non ha frenato il declino della Chiesa cattolica, e le sue misinterpretazioni volontarie, anche di Papi (penso anche al rito paolino che largamente non corrisponde a quel che voleva la Sacramentun Concilium) hanno condotto alla situazione di crisi maggiore e peggiore di cui vediamo gli ultimi orrendi sgoccioli sotto il presente pontificato.

      Per noi, semplici laici, usiamo la nostra testa, creazione di Dio, per constatare l’ovvio disastro ed soprattutto non cambiare nulla a quel che la Chiesa ha sempre insegnato e fatto, almeno finché non si esce da questa crisi, probabilmente tra un secolo o due se ci paragoniamo con le maggiori crisi eccelsiastiche del passato.

      Per prudenza, per coraggio, per temperanza, per giustizia, per fede, per speranza, per carità, è meglio mettere tra parentesi l’insegnamento del CVII per lasciare alla Chiesa cattolica tra duecento anni il giudicare della sua vera portata positiva, che, sicuramente, c’è ma che è invisibile o è ampiamente travestita al giorno di oggi; anche sul piano liturgico e dottrinale meglio fidarsi di quel che la Chiesa ha insegnato e celebrato durante duemila anni e vivere così una vera obbedienza ad Essa, Corpo di Cristo, assicurare una vera vita di santità ai Suoi membri e lasciare i morti (conciliari) seppellerire i morti (della crisi conciliare) come insegna N.S.G.C.

      È chiarissimo che, oggi come oggi, coloro che sono in carica della struttura ecclesiastica della Chiesa cattolica non sono umanamente, spiritualmente, dottrinalmente, liturgicamente capaci di guidare il Santo Gregge, anche spruzzandosi addosso ettolitri di elixir profumato di “buon odore pecorino”.

      In Pace

  8. vorrei chiedere a Viandante e agli esponenti della Chiesa 2.0, come possono mettere insieme gli insegnamenti del Vangelo e di tutta la tradizione morale cristiana ,nonchè il rispetto verso Nostro Signore Gesù Cristo ( che viene prima del rispetto verso il Papa) e verso la Settimana Santa con le scandalose esternazioni pubbliche e anzi pubblicizzate del capo di tale Chiesa 2.0, Jorge Mario Bergoglio :
    https://www.catholicworldreport.com/2023/04/06/a-pope-at-disney-and-the-church-in-diapers/
    questa intervista è stata registrata a giugno 2022 ma trasmessa durante la Settimana Santa Su Disney+, 5 aprile.
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  9. La Traditiones Custodes di Francesco è non solo ben fondata contro la SP di Benedetto XVI che è nefanda per la sua stupidità e manipolazione, ma ricorda a tutti che il rito del 62 non è il rito apostolico come che è e rimarrà ieri ed oggi e come sempre ( balbettando una frase di Berlusconi ) un indulto che , di per sè stesso, implica intrinseca insussistenza.
    Se rompete le palle col rito incancellabile, andateve a pijà i riti del 1400 , sempre romani, contro Pio V perché evidentemente il vostro livello di comprensione è raso raso.
    Per il resto Francesco neanche doveva essere papa avendo celebrato un rito giudaico è da considerarsi scomunicato e dunque inelegibile.
    Ma vorrei far presente che chiunque sia vescovo antecedentemente al divenire papa, tecnicamente è un usurpatore ( che era poi una delle principali accuse al primo della lista, Formoso, nel suo squallido processo, giusto per ricordare papati seri a dispetto di questo che ugualmente scadevano nella turpitudine ) e che ogni elezione che non preveda il popolo può anche essere legittima ma è irregolare ecclesiologicamente, almeno, ad essere buoni.
    Tutto per dire che vi fate troppi problemi…prestate il fianco a chi soffia sul fuoco apposta.
    p.s. contro Lorenzo io giustifico invece la maggioranza delle esternazioni di Francesco, che, da alumbrados, hanno un doppio senso, di cui si può prendere il buono, che ovviamente i tradizionalisti dirimpettai dei modernisti, ma infondo del medesimo cattivo lievito, non possono scorgere.
    La lavanda dei piedi gli islamici in carcere è già invece cosa da deposizione ipso facto, per dire, assieme alle varie encicliche accozzagliate. Ma nessuno può dirmi che quella sull’ambientalismo del vigente sia più ipocrita di quelle di Leone XIII sulla questione sociale.

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