Riflessioni Di Un Cattolico

Un mio carissimo amico, non italiano, mi ha chiesto perché non intervenivo più rapidamente circa l’ennesimo abuso di Papa Francesco contro la Chiesa di Cristo, nello specifico, circa il suo ultimo rescritto che si oppone sempre più drasticamente alla Santa Messa Cattolica.

Vorrei spiegare in due punti perché non desidero commentare quest’ennesimo atto sacrilego e comincerò con un esempio. Proprio qualche giorno fa, la Chiesa Anglicana dei paesi del Sud, quella che ha circa il 75% dei fedeli anglicani, ha deciso di separarsi, di fare scisma, dalla chiesa tenuta dal primate anglicano di Westminster attuale, in quanto non vogliono, a ragione, insegnare altro che ciò che Cristo ed i Suoi primi apostoli hanno insegnato circa il matrimonio. Anche in questo caso, non ho fatto nessun commento.

E perché lo avrei mai fatto? Io non sono un anglicano e ciò che avviene in quella comunità ecclesiale scismatica non è di mio particolare interesse. Il loro problema primo essendo di essere separati dall’Unica Chiesa di Cristo che sussiste pienamente nella Chiesa cattolica.

Sotto l’impulso di questo amico, sono andato a fare un giro sui vari blog ed è chiaro che nessuno si aspettava di meno da un apostata, eretico e scismatico notorio. Ormai, la Santa Messa ed i cattolici rimasti fedeli sono come una Carovana che passa mentre i cani pontifici, cardinali e alcuni episcopali abbaiano e sbraitano.

Chiaramente, dopo la pubblicazione di Traditionis Custodes, la base popolare dei cattolici seri continua ad allargarsi mentre la Santa Messa cattolica è seguita sempre di più da frange sempre più numerose e giovani. L’Apostata, come Satana, non sopporta la Santa Messa e cerca di imporre sempre più restrizioni che avranno lo stesso usuale successo, cioè dannare chi le applicheranno ed i poveracci che continuano a lasciarsi abbindolare da quella parte della gerarchia che ha seguito Papa Francesco nello scisma dichiarato con l’articolo 1 di Traditionis Custodes.

Ecco perché non trovo nessun interesse a commentare né su questo evento né sul famoso sinodo sulla sinodalità che non interessa nessuno, perché è funzionale solo ad una comunità ecclesiale post-cattolica che segue Francesco nel suo scisma e che, quindi, non rileva più del nostro interesse, a parte ovviamente, il pregare per la loro conversione.

Con quanto si è appreso la settimana scorsa circa il fatto che negli Stati Uniti l’FBI si è messo a “sorvegliare” i cattolici romani fedeli alla loro fede mentre al contempo il Papa apostata continua nella sua lotta aperta contro il Santissimo Sacrificio della Messa, fa però pensare a una non-coincidenza e che la persecuzione che il cattolico vive nella struttura ecclesiastica fedele a Papa Francesco è giusto una premessa di quello che tra poco dovremo vivere se vogliamo rimanere dalla parte di Cristo senza se e senza ma.

Come già scrissi nel 2021, questo è il tempo dei fedeli cattolici laici: a noi incombe continuare ad annunciare la Buona Novella tramite i Santi Sacramenti della Santa Chiesa, tramite la Liturgia, nostra lex orandi et credendi, la preghiera, l’apostolato, il proselitismo attivo, l’ascesi, la salvaguardia della cultura cattolica a difesa del wokismo francescano.

Benediciamo il Nome del Signore per averci personalmente scelti per questo martirio, impronti di speranza e di carità: preghiamo attivamente per coloro che si sono fatti abbindolare da decenni di post-cattolicesimo e che non hanno ancora aperto gli occhi, preghiamo per i nostri vescovi affinché non facciano parte dei tiepidi vomitati dal Cristo dell’Apocalisse, preghiamo per il nostro Papa Francesco e la sua conversione radicale.

Novit enim Dominus qui sunt eius!

In Pace



Categories: Attualità cattolica, Populus Traditionis Custodum, Simon de Cyrène

2 replies

  1. Ho trovato questo scritto che ritengo essere interessante:
    https://omnesmag.com/recursos/que-dice-el-rescripto-sobre-traditionis-custodes/

    Soprattutto il finale (tradotto in ita): “Il rescritto odierno sembra confermare, almeno per il momento, due punti: in primo luogo, la mens delle disposizioni riguardanti la liturgia prima della riforma conciliare, è che essa debba essere limitata il più possibile, possibilmente con l’obiettivo della sua scomparsa. In secondo luogo, non proibendo la liturgia tradizionale, il Santo Padre mantiene il pieno rispetto della fede cattolica, secondo la quale una liturgia ortodossa, come quella celebrata nel Missale Romanum del 1962 e negli altri libri liturgici precedenti alla riforma liturgica, non può essere proibita nemmeno dalla suprema autorità della Chiesa.”

    Circa il primo punto è esattamente quello che ho sempre detto io, solo che a me pare un obiettivo davvero poco probabile, almeno nel breve e medio periodo. Nel lungo, come diceva Keynes, diciamocelo “siamo morti tutti” e nessuno ha bisogno di sacramenti quando si è davanti al vero e unico Santo. Di una cosa sono altrettanto sicuro, da un punto di vista umano la messa nel lungo periodo varierà ancora e ancora. E ancora e ancora probabilmente. Che ognuno la viva nel miglior modo possibile, qui e ora, al di là dell’errore che è proprio degli uomini che tutti noi siamo.

    • Personalmente, da un punto di vista teologale, sono sicuro che la Santa Chiesa cattolica non verrà mai sopraffatta fino al ritorno del Cristo: quella parte umana dell’istituzione ecclesiastica che si sta annegando seguendo lo scisma promulgato da Papa Francesco, accettando l’art 1 di T.C., non riuscirà mai a soffocare la lex orandi e credendi dell’Unica Chiesa di Cristo. Certo è che molti sono i chiamati e pochi gli Eletti, come insegna N.S.G.C., ma così è sempre stato e sempre sarà.
      Fede, Speranza e Carità.
      In Pace

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