Populus Traditionis Custodum (P.T.C.)

Creiamo una nuova categoria nel nostro blog intitolato Populus Traditionis Custodum, cioè il Popolo dei Custodi della Tradizione, cioè il Popolo Cattolico.

In questa categoria comunicheremo essenzialmente le riflessioni ed iniziative che si collegano a 2000 anni di Magistero Autentico cattolico, dogmatizzato o no, ininterrotto, alla sua lex credendi ininterrotta e, quindi, alla sua lex orandi anch’essa ininterrotta.

Una canale, in lingua inglese, francese ed italiana in quanto abbiamo vocazione transnazionale e quindi , per forza di cose, translinguistica, è stato creato ad hoc suTelegram al proposito e se volete esservi invitati non esitate a scrivermi direttamente all’indirizzo e-mail del blog: simondecyrene16@gmail.com

Il fine è pertinente alla missione dei laici battezzati di obbedire al comando stesso del Cristo Gesù di trasmettere alle generazioni future i Suoi insegnamenti, raccolti dai Santi Apostoli e insegnati senza contraddizione lungo venti secoli dalla Sua Santa Chiesa.

Il fine è coerente e non in contraddizione con la richiesta stessa del Santo Padre Francesco rivolta ai vescovi di custodire la Tradizione (cf. T.C.) e si svolge, al nostro livello di membri della Chiesa però non partecipi del sacramento dell’ordine e quindi fuori dalla gerarchia ecclesiastica e dalle sue proprie restrizioni e idiosincrasie, secondo i dettami della coscienza personale cattolica informata da quel sano e santo sensus fidei fidelium che fa la Chiesa quotidianamente.

Dobbiamo renderci conto che un vento infernale potentissimo soffia nelle nostre società umane e ecclesiali che vuole fare tabula rasa del messaggio cristiano operando a diversi livelli che vanno dalla cancel culture propriamente detta, all’interpretazione stravolta e chiaramente rigirata della Buona Novella, alla manipolazione delle verità di fede, all’impedimento che è fatto, alla barba di tutti di diritti umani e divini, di poter adorare il proprio Dio come la Chiesa Lo ha adorato in continuità con i due millenni precedenti.

Questa iniziativa, di cui questa nuova categoria del blog vuole solo essere un minimo e fugace aspetto, si fonda sull’insegnamento stesso del S.S: Concilio Vaticano II e del Magistero Autentico susseguente, insegnamento che abbiamo gà ricordato e sviluppato nel post Popolo di Dio e Sensus Fidei Fidelium

Noi laici battezzati abbiamo una missione: dobbiamo continuare a frenare quest’involuzione sociale e ecclesiale verso una sempre crescente anomia e amnesia morale, culturale e liturgica che può portare solo ad un male sempre più assoluto, ed il male il più assoluto che sia essendo la dannazione di tante, troppe anime che si lasciano scivolare nel consenso generale in cerca di un conforto personale, sociale ed ecclesiale invece di una pace che solo il Cristo può offrire loro ma che non desiderano godere perché la loro concupiscenza è tale che non hanno neanche più il gusto della santità che, sola, li salverebbe.

E gli assi di azione e riflessione di P.T.C. sono tre:

(1) affinare sempre di più il nostro Sensus Fidei sviluppando le disposizioni che la Chiesa richiede e che ci obbligano ad un vero e concreto desiderio di santità: se vogliamo generosamente portare la luce e l’ordine di Cristo nella Chiesa e nella società, già incominciamo con noi stessi;

(2) essere fedelissimi alla Liturgia, poco importa se VO o NO, purché sempre vissuta in continuità, senza disrupzioni, con la lex orandi e credendi trasmessa dagli Apostoli e cioè vivendone la trascendente realtà del Sacrificio del Cristo stesso a Suo Padre, rifuggendo ogni nominalismo e personalismo: questo ci garantirà di essere sempre fini nell’ascolto del Magistero e, come per istinto, di essere capaci di distinguere gli insegnamenti fallaci, parziali, errati a volte malefici : non lasciamo entrare l’anomia nella Liturgia e nel Catechismo cattolici; manteniamo la nostra vita spirituale ancorata su duemila anni di lex credendi inerrabile;

(3) essere apostoli ma anche proseliti nel buon senso del termine: non basta annunciare la Parola di Dio ed il Kerygma, ma bisogna anche saper chiamare con il proprio nome chi ci circonda nella nostra vita concreta per invitarlo a realizzare il Comando del Cristo nella propria vita, ad amare il Magistero Autentico della Chiesa, ad amare la lex credendi che ci è stata consegnata dagli Apostoli, a ricevere il sacro che nessun decreto mai definirà in quanto tale ma che solo Dio ci può offrire.

Ovviamente, rimaniamo sempre filialmente in unione di preghiera con il Santo Padre di cui riconosciamo pienamente l’autorità gerarchica e rimandiamo i nostri lettori a questa nostra previa Meditazione Sul Cristo Ed Il Suo Vicario

In Pace



Categories: Attualità cattolica, Populus Traditionis Custodum, Simon de Cyrène

8 replies

    • Sono accorato e in unione di empatia con MIL.
      Ma non siamo più lì dalla pubblicazione stessa della TC: a poco serve rimanere storditi e come stupiti.
      Siamo laici battezzati e abbiamo assolutamente piena latititudine per reagire in modo maschio ed intelligente.
      Il tempo è dell’azione: quello della riflessione che andava dalla pubblicazione di TC a questo nuovo documento è passato.
      E chi si vuole lasciare stravolgere che raggiunga gli sterili della “chiesa” bergogliana e consegua il premio escatologico che, di certo, non è quello che teorizzano nella loro teologia dei “tutti bbbuoni”.
      Grazie Luigi
      In Pace

  1. La vera e propria guerra messa in atto dal nostro amatissimo Papa che ora ha nome Francesco (per il quale non dobbiamo mai dimenticarci di pregare), contro la Santa Messa “Vetus Ordo” in latino (il latino è ancora lingua ufficiale ed unitiva della Chiesa Apostolica Cattolica Romana?), la dice lunga sulla piccolezza, sull’astio, sulla divisività che caratterizzano l’uomo che oggi veste i panni di Vicario di Cristo.

    • La guerra di Francesco nella TC non sarebbe stata possibile senza le furbate e le distorsioni del fu Benedetto XVI nella SP.
      Bisogna volare alto e non svegliarsi di colpo quando i tasseli vengono allo scoperto dimenticando tutti coloro che accuratamente li hanno disposti.

      • Siamo davanti ad un ovvio caso di possessione demoniaca, purtroppo accettata dal soggetto.
        In Pace

        • Francesco od io? Ahahahha.
          Inidpendentemente da chi dei due sò che il mio giudizio sulla vostra soppravvalutazione del fu BXVI ma anche di GPII ci vede opposti.
          Mi mqncava un tenzone dialettico! Tutto bene?

          • Francesco ovviamente.
            Probabilmente ho/abbiamo sopravvalutato troppo gli ultimi 60 anni: però, un albero giudicandosi dai suoi frutti, a volte bisogna aspettare la maturazione di tali frutti.
            In Pace

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