Asch

Un’esperienza condotta ben 70 anni fa nel 1951 (qui).

Ogni somiglianza con situazioni del mondo attuale è ovviamente puramente fortuita: soprattutto non prendete questa video di soli 4 minuti personalmente!

In Pace




Categories: Attualità cattolica, Simon de Cyrène

33 replies

  1. Ovviamente, sia la conformità informativa, sia la conformità normativa, sono caratteristiche della psicologia umana in quanto animale sociale. Il problema del mondo attuale è l’utilizzo di queste leve contro l’uomo stesso e la sua naturale socialità, quindi contro l’umanità nel suo insieme, attraverso la manipolazione dell’opinione e del consenso operata dai controllori dei media e dei processi economici.

    • scriverei più che è la potenza, la pervasività e la multilateralità su ogni argomento che favorisce ciò ed altre cose, non che prima non si potesse o non si volesse fare lo stesso.

  2. È la stessa cosa che succede durante le visioni miracolistiche del sole che si muove rapidamente o si gonfia e stringe. o altri fenomeni soprannaturali.
    Alcuni dicono di vedere il miracolo e sono così convinti da condizionare gli altri.
    Queste cose nel mondo reale accadono tutti i giorni e sono sempre accadute, e sono state utilizzate da partiti , nazioni , religioni , aziende o singoli.
    Che le persone siano condizionabili e si lascino condizionare non è una novità.
    Semmai chi evidenzia questo fenomeno lo fa per evidenziare che di fronte a una realtà vera (guarda caso la propria) alcuni (cattivi ) condizionano gli altri (ingenui) a credere una cosa diversa.
    In genere quindi chi evidenzia questo fenomeno, senza specificare i fatti precisi, si vuole accreditare come portatore di una realtà vera, mentre spesso egli è proprio uno dei cattivi che sta cercando di condizionare gli altri.

    • LOL. OKEE DOKEE
      In Pace

    • Quindi, secondo te, il 13 ottobre 1917 sono stati condizionati non solo le decine di migliaia di persone presenti al fenomeno e gli atei che erano arrivati alla Cova da Iria con l’unico scopo di dimostrare la falsità del fenomeno, ma anche i vestiti indossati dalle persone che, da zuppi d’acqua che erano, si sono asciugati in pochi istanti.

    • @Viandante
      “Alcuni dicono di vedere il miracolo e sono così convinti da condizionare gli altri”. Ma dove l’hai visto, su Candid Camera o su Scherzi a Parte?

      • Per le visioni del sole mi sono limitato a descrivere quello che ho visto con i miei occhi alle Tre Fontane, il 12 aprile di molti anni fa quando fui portato per vedere se anche quell’anno sarebbe accaduto il c.d. miracolo del sole (si parla del 1980, 85 , 86 e 87 ) . Pur trattandosi di un anno molto successivo a questi c era qualcuno che diceva di vedere il sole pulsare e muoversi , e non appena lo ha visto lui altre persone (parecchie decine ) si sono accodate dichiarando di vedere, e lasciandosi convincere da frasi del tipo “ma non vedi che pulsa , che meraviglia ” etc etc sicché alla fine pur di partecipare alla meraviglia e, sentendosi forse colpevoli di non vedere “il miracolo” , anche loro dicevano di vedere.
        Non discuto Fatima o altro perché non ho elementi per discutere, pur non legando la mia fede a questo tipo di eventi

        • Si, ma questo non c’entra manco un tubo con quest’esperimento di Ash.
          In Pace

        • In base a quale giudizio sulle persone tu ritieni che quelli i quali affermano di aver visto il solo pulsare abbiano mentito? E se invece lo avessero visto veramente?
          Nemmeno io lego la mia fede a questo tipo di eventi.

  3. Alcuni dicono di vedere il miracolo e sono così convinti da condizionare gli altri. E’quello che gli atei pensano anche della Resurrezione di Gesu’ : gli apostoli furono condizionati dalla Maddalena che fosse di aver visto il Cristo risorto, gli apostoli più condizionarono gli altri, e si creo’ cosi’il mito della Resurrezione di Cristo. Anche gli altri miracoli del Vangelo sono demitizzati in questo modo , e spiegati come illusione collettiva. Tutto questo e’vecchio, trito e ritrito.

    • Ma l’amico Viandante è profondamente disonesto intellettualmente come già dimostrato più volte.
      È chiaro che l’esperimento di Asch non tratta dell’influenza di una minoranza su di una maggioranza, ma della necessità al conformismo di una minoranza quando la maggioranza mente sapendo di mentire.
      In Pace

      • Eh… magari sapesse sempre di mentire.

        • Non è davvero rilevante che lo sappia no: ma nell’esperimento i compari sanno di mentire.
          Comunque abbiamo sempre un senso innato della verità, si sa quando non si è “retti”.
          In Pace

        • Purtroppo non posso replicare in quanto i miei messaggi vengono filtrati a secondo di cio che conviene pubblicare per farmi sembrare scemo o ignorante o quanto meno sempliciotto. Da altre parti o in una altra vita mi piacerebbe discutere senza venir censurato…ma non importa ..sopravviverò.
          Certo a vedere questo comportamento si direbbe che chi lo mette in pratica non sia cosi convinto che lassù ci sia veramente qualcuno che guarda e giudica anche le cose più minime, quando fatte con malizia.

          • Giammai! Sei stato avvisato quando sei pubblicato: quando hai letto quel che ti si è detto, quando rispondi tenendone conto, quando non fai illazioni e offese, quando argomenti usando di ragione e di fatti nuovi senza sempre girare in tondo senza fare progredire il discorso.
            In Pace

  4. Forse l’esperimento ha un interesse scientifico. Tuttavia credo sia noto dai tempi di Socrate che i costumi condizionano i giudizi 🙂

    • Si ma l’interesse qui è la messa in evidenza dei due meccanismi (mentire per sentirsi in armonia colla comunità al 37%, e davvero credere nella distorsione della realtà a scapito della propria percezione 5%)
      In Pace

      • Certo, ma è proprio quello che accade quando ci si conforma ai costumi, nel bene e nel male naturalmente. Nel male quando la comunità distorce la realtà, fino al punto da alterare inconsapevolmente la percezione. Infatti, trovo sia un conto accorgersi dell’errore ma assumerlo per vivere in “armonia” con la comunità, un altro non percepire l’errore anche se si ha la possibiltà di farlo.
        Fino a quando un tafano come Socrate, per non citare qualcuno di più in alto, viene a “disturbare” la “pacifica” convivenza con l’errore.

        • Non è la stessa cosa che l’esperimento in questione.
          Una società “naturale” socratica non mente e cerca il bene comune, un bene comune considerato in quanto tale: allinearsi alla comunità è quindi un allinearsi alla realtà o ad un’ermenutica della realtà che non la contraddice.
          Nel caso di Asch, invece, si afferma l’opposto della realtà, si rompe la connessione tra il vero (e la sua ricerca) ed il reale: si mente per mentire, il 37% lo sa e mente lo stesso apposta pur di sentirsi integrata, e il 5% addirittura crede che la menzogna sia realtà a scapito della propria genuina percezione della realtà.
          In Pace

          • Si, certo, comprendo che l’esperimento di Asch è un caso diverso, dove si mente per mentire.
            Ma il punto che a me interessa è proprio quello che evidenzi: il 37% lo sa e mente lo stesso apposta pur di sentirsi integrata. Ecco a me sembra sia la stessa ragione per cui ci si adegua ai giudizi della comunità.

            • Non penso, no. Una persona con forti valori morali (ad esempio un cattolico serio) questo non lo farebbe (cioè allinearsi su un’opinione della società che percepisce errata giusto per sentirsi integrata) , sarebbe quindi, di sicuro, nel 63% rimanente che non si allinea,
              Non dimenticare che un cattolico serio, ha una relazione stretta con lo Spirito Santo che frequenta senza sacrilegi grazie ai Sacramenti e che lo rendono particolarmente in sintonia ed affinità con la Verità.
              In Pace

              • “… un cattolico serio…”
                Penso alle votazioni degli italiani a favore del divorzio e dell’aborto…

                • ti chiedo: si può volere il divorzio per i non cristiani pur non ammettendolo per i cattolici? Non stiamo parlando di poliandria ( poligamia o poliandria ) od invertiti, chiedo quel specifico punto.

                • Dio volle il matrimonio nella fedeltà di una vita fin dall’inizio, insegna Gesù: questo è un bene per ogni umano, mica solo per i cattolici dove diventa, per giunta, un sacramento, cioè segno efficace ed efficiente della presenza dello Spirito Santo nella vita di chi è sposato.
                  Uno Stato « ben fatto » dovrebbe incitare i suoi governati ad una vita di felicità, il che è sinonimo di una vita di virtù, in primis quelle a suo fondamento, cioè le virtù maritali e familiari.
                  Quindi no, non si può volere il male, il meno bene per i non-cristiani e il bene o il meno male solo per i cattolici.
                  In Pace

                • @dauda
                  La motivazione primaria che utilizzarono i favorevoli al divorzio per fare breccia sugli italiani fu quella che, col divorzio, si sarebbe posto finalmente fine a quei pochi casi nei quali il matrimonio finiva in tragedia… col divorzio, invece, quei casi si sono moltiplicati!!!

                • Ovvio! La natura umana tende naturalmente verso la propria distruzione se non c’è cosa lo freni (il katekhòn per l’appunto).
                  È la versione antropologica del secondo principio di termodinamica.
                  In Pace

                • Ottimo. Grazie

                • Ad ogni modo mi spiego. Alla luce del privilegio paolino, che giustifica uno scioglimento dello stesso sposalizio non cristiano, e del fatto che l’indissolubilità è chiamata bene sacramentale dello sposalizio, cosicché possa ipotizzarsi che essa inerisce i cristiani e non gli altri, ecco perché mi ponevo tal domanda.

                • Come ben dici è un privilegio, non qualcosa di automatico.
                  In Pace

                • @dauda
                  Riguardo al « privilegio paolino:
                  – Anche a quei tempi i matrimoni « non cristiani » erano ritenuti indissolubili e, se la parte non credente non intendeva separarsi, il « vincolo matrimoniale » era e rimaneva tale anche per la Chiesa.
                  – San Paolo scrive(1Cor 7.12-15) che « se un fratello ha una moglie non credente ed ella acconsente ad abitare con lui, non la mandi via; e la donna che ha un marito non credente, s’egli consente ad abitare con lei, non mandi via il marito… Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono obbligati a continuare a stare insieme »
                  – E nel CdC al Can. 1143 – §1 si legge: « Il matrimonio celebrato tra due non battezzati, per il privilegio paolino si scioglie in favore della fede della parte che ha ricevuto il battesimo, per lo stesso fatto che questa contrae un nuovo matrimonio, purché si separi la parte non battezzata.
                  – In pratica: il matrimonio tra due non battezzati, qual ora uno dei due si faccia battezzare, può essere sciolto solo se la parte non battezzata accetta lo scioglimento e la separazione.

              • Ovviamente l’estensione di “ci si adegua ai giudizi della comunità” non voleva essere assoluta.
                Specifico quindi che si limita a *chi* si adegua alla doxa della comunità.
                Senza per questo qualificare necessariamente come “male” l’adeguarsi, a volte è bene a volte è male.
                Sicuramente male quando si mente sapendo di mentire o per pigrizia.
                Possa il nostro cuore essere sempre aperto al soffio dello Spirito Santo!

    • Benvenuto Alb3rico su queste pagine. 🙂

Scopri di più da Croce-Via

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading