Popolo Traditionis Custodes: Mai Essere Complici Di Un Male Intrinseco

In seguito all’illuminante apertura dell’amico Fulvio nel post precedente intitolato “Vaccinarsi può essere un atto d’amore. Non vaccinarsi può essere un atto d’amore” il momento è forse giunto anche per il nostro blog di continuare la nostra peregrinazione nella verità al soggetto delle terapie geniche messe in opera per contrare quest’epidemia del Covid19 ma sempre e solo con amore dell’onestà umana ed intellettuale e con quella sicura parresia alla quale ci obbliga la Chiesa animata dallo Spirito Santo.

Il meglio è guardare ai nostri “Padrini” spirituali e in particolare San Giovanni Paolo Magno che nella sua magnifica e ancora insorpassata enciclica Veritatis Splendor ci dà qualche faro illuminante che ci permettono di navigare in questo mare scomposto dell’etica post-cattolica quando Pietro, invece di stare nella barca della Chiesa, tenta di camminare da solo sulle acque come Cristo ma finisce inesorabilmente, come comandano le leggi della natura, per sprofondare in esse mentre nessuno sa come risponderà alla domanda del Signore che tenta di afferrarlo per la mano finché è in vita.

Al numero 80, in una sezione dove San Giovanni Paolo Magno espone, ricordando Rm. 3, 8, che quando c’è «male intrinseco» non è mai lecito fare il male a scopo di bene  vi è anche proposta una definizione precisa di cosa sia tale male intrinseco:“Ora la ragione attesta che si danno degli oggetti dell’atto umano che si configurano come «non-ordinabili» a Dio, perché contraddicono radicalmente il bene della persona, fatta a sua immagine. Sono gli atti che, nella tradizione morale della Chiesa, sono stati denominati «intrinsecamente cattivi» (intrinsece malum): lo sono sempre e per sé, ossia per il loro stesso oggetto, indipendentemente dalle ulteriori intenzioni di chi agisce e dalle circostanze.”

E qui San Giovanni Paolo Magno cita San Paolo VI  (Esort. Ap. Post-sinodale Reconciliatio et paenitentia (2 dicembre 1984), 17: AAS 77 (1985), 221; cf Paolo VI, Allocuzione ai membri della Congregazione del Santissimo Redentore (settembre 1967): AAS 59 (1967), 962): Si deve evitare di indurre i fedeli a pensare differentemente, come se dopo il Concilio fossero oggi permessi alcuni comportamenti, che precedentemente la Chiesa aveva dichiarato intrinsecamente cattivi. Chi non vede che ne deriverebbe un deplorevole relativismo morale, che porterebbe facilmente a mettere in discussione tutto il patrimonio della dottrina della Chiesa?”

E nello stesso capitoletto di Veritatis Splendor il Papa designa concretamente quali siano tali atti intrinsece malum ricordando che : “Lo stesso Concilio Vaticano II (Gaudium et Spes,27), nel contesto del dovuto rispetto della persona umana, offre un’ampia esemplificazione di tali atti: «Tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l’aborto, l’eutanasia e lo stesso suicidio volontario; tutto ciò che viola l’integrità della persona umana, come le mutilazioni, le torture inflitte al corpo e alla mente, gli sforzi per violentare l’intimo dello spirito; tutto ciò che offende la dignità umana, come le condizioni infraumane di vita, le incarcerazioni arbitrarie, le deportazioni, la schiavitù, la prostituzione, il mercato delle donne e dei giovani, o ancora le ignominiose condizioni del lavoro con le quali i lavoratori sono trattati come semplici strumenti di guadagno, e non come persone libere e responsabili; tutte queste cose, e altre simili, sono certamente vergognose e, mentre guastano la civiltà umana, ancor più inquinano coloro che così si comportano, che non quelli che le subiscono, e ledono grandemente l’onore del Creatore»”

Eppoi San Giovanni Paolo Magno ricorda ancora San Paolo VI circa la contraccezione: “Sugli atti intrinsecamente cattivi, e in riferimento alle pratiche contraccettive mediante le quali l’atto coniugale è reso intenzionalmente infecondo, Paolo VI insegna: «In verità, se è lecito, talvolta, tollerare un minor male morale al fine di evitare un male maggiore o di promuovere un bene più grande, non è lecito, neppure per ragioni gravissime, fare il male, affinché ne venga il bene (cf Rm 3,8), cioè fare oggetto di un atto positivo di volontà ciò che è intrinsecamente disordine e quindi indegno della persona umana, anche se nell’intento di salvaguardare o promuovere beni individuali, familiari o sociali».

Continua poi nel numero 81 della stessa enciclica ricordando quanto tale dottrina sia connaturale alla Chiesa stessa: “Insegnando l’esistenza di atti intrinsecamente cattivi, la Chiesa accoglie la dottrina della Sacra Scrittura. L’apostolo Paolo afferma in modo categorico: «Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il Regno di Dio» (1 Cor 6,9-10).

Se gli atti sono intrinsecamente cattivi, un’intenzione buona o circostanze particolari possono attenuarne la malizia, ma non possono sopprimerla: sono atti «irrimediabilmente» cattivi, per se stessi e in se stessi non sono ordinabili a Dio e al bene della persona: «Quanto agli atti che sono per se stessi dei peccati (cum iam opera ipsa peccata sunt) — scrive sant’Agostino —, come il furto, la fornicazione, la bestemmia, o altri atti simili, chi oserebbe affermare che, compiendoli per buoni motivi (causis bonis), non sarebbero più peccati o, conclusione ancora più assurda, che sarebbero peccati giustificati?».

Per questo, le circostanze o le intenzioni non potranno mai trasformare un atto intrinsecamente disonesto per il suo oggetto in un atto «soggettivamente» onesto o difendibile come scelta.

Questi punti che ci ricordano l’insegnamento dello Spirito Santo di Dio tramite il Magistero Autentico della Sua Chiesa dalla Pentecoste ad oggi sono la base solida alla quale dobbiamo dare pieno assenso della volontà e dell’intelligenza in quanto cattolici sinceri e coerenti.

Circa l’obbligo di farsi iniettare una terapia genica per combattere il covid abbiamo tre (3) livelli di riflessione e di questioni da porsi che sono connessi per l’oggetto (il grado di moralità dell’uso della detta terapia genica) ed in quanto cattolici abbiamo il dovere di usare della nostra libertà di coscienza individuale senza fare da scaricabarile lasciando a terzi (come il Papa o il Capo di un Governo qualunque o altri) la responsabilità morale di quelle che sono, pur sempre, nostre scelte proprie personali di persone ontologicamente libere:

  1. Appropriazione: abbiamo il diritto di appropriarci delle conseguenze di un male intrinseco a fin di bene: cioè può essere buono farlo?
  2. Partecipazione: abbiamo il diritto di partecipare alla messa in opera di un atto intrinsecamente malvagio anche se a fin di bene?
  3. Prudenza: è prudente usare di tecnologie non comprovate a corto, medio e lungo termine a larga scala?

Prudenza

Non esamineremo in questa sede il punto (3) in quanto la virtù della prudenza benché faccia parte della riflessione etica in quanto tale, ha come caratteristica, propria a tutte le virtù, di essere di intensità variabile secondo i soggetti, la scala andando dall’imprudenza all’eccesso di prudenza paralizzante e quel che alcuni più in avanti nella giusta pratica della prudenza accetteranno oppure no potrà essere molto differente da altri che non ne hanno un esercizio così costante e, quindi, virtuoso: le discussioni a questo livello sarebbero senza fine, imbevute troppo spesso da ideologie, da mancanza di attinenza ai fatti e dalle distorsioni quanto alle loro interpretazioni. In questo campo, in questo contesto attuale, e nel quadro della problematica delle terapie geniche contro il Covid19 il meglio è attenersi al saggio motto popolare prudenziale che ci insegna che, in qualunque circostanza, “nel dubbio è meglio astenersi”.

Partecipazione

Il punto (2) è quello che ha fatto l’oggetto di riflessioni molto confuse questi ultimi otto anni da parte della Commissione Teologica Internazionale cercando, in quanto sottomessa alle direttive di Papa Francesco ma senza davvero riuscirci perché troppo contro la verità, di torcere l’insegnamento degli ultimi papi con riflessioni più o meno fumose sulla partecipazione remota al male dell’aborto e la non responsabilità morale che se ne avrebbe quand’anche facendo uso di terapie che non sarebbero mai esistite senza tali aborti: vale la pena spendere qualche riga in quanto desidero esporre un punto essenziale non è mai stato contemplato in nessun documento che ho letto al soggetto finora.

La CDF, obbediente al Papa, ha affermato quanto segue nella sua Nota sulla moralità dell’uso di alcuni vaccini anti-Covid-19 : «La ragione fondamentale per considerare moralmente lecito l’uso di questi vaccini è che il tipo di cooperazione al male (cooperazione materiale passiva) dell’aborto procurato da cui provengono le medesime linee cellulari, da parte di chi utilizza i vaccini che ne derivano, è remota».

Riassumo in qualche riga le categorie contemplate per rimettere le idee in chiaro: la partecipazione al male può essere formale (cioè voluta in quanto tale nella sua cattiveria) o materiale (cioè voluta senza esplicita cattiveria); diretta (quando vi si partecipa concretamente) o indiretta (quando si aiuta l’azione ma non la si compie concretamente); prossima (cioè senza di essa non sarebbe possibile a chi compie l’atto malvagio compierlo) o remota (cioè non ha effetto sulla determinazione dell’atto); attiva (per azione) o passiva (per omissione).

Orbene l’affermazione della CDF che chi utilizza le terapie geniche che provengono da questi aborti volontari abbia una responsabilità solo remota non è corretta perché non corrisponde a quel che la Chiesa insegna e perché non corrisponde alla verità.

Infatti, nel sistema economico nel quale viviamo, le imprese farmaceutiche fanno quel che fanno per vendere i loro prodotti ai pazienti e rimunerare adeguatamente i loro azionisti: usando quindi i loro prodotti non si è quindi né nel caso di azione per omissione né in quello di azione remota. E questo è ben capito da tutti i movimenti che decidono di boicottare un prodotto perché proveniente da una particolare regione del mondo o a causa della qualità dello stesso o del modo in cui è stato fabbricato: qui si avverte che l’atto di comprare tale prodotto è cosa malvagia. Quindi comprando direttamente (o via lo stato) un prodotto eticamente discutibile e utilizzandolo vuol ben dire per il buon senso comune che si partecipa in modo prossimo e attivo a tutto il suo ciclo di esistenza comprese le sue radici malvagie.

Per giunta pagando per questi prodotti si finanzia la futura ricerca che, visto il successo commerciale del presente prodotto, si svilupperà nella stessa linea di atti malvagi (cioè ancora ed ancora aborti, chimere, etc.): il che ci rende direttamente responsabili dei futuri crimini contro l’umanità che questo implica.

Lo Stato che ha dato il peggiore esempio di applicazione della morale cattolica circa  questo punto (2) è stato proprio quello del Vaticano sotto la spinta personale del presente Papa.

Appropriazione

Ma è il punto (1) il più importante da un punto di vista etico: se un male è stato fatto è lecito per me trarne benefici anche se non ho partecipato direttamente o indirettamente alla sua messa in opera?

Al penultimo paragrafo del punto 62 di Evangelium Vitae San Giovanni Paolo Magno fa una dichiarazione che ha valore dogmatico: “Pertanto, con l’autorità che Cristo ha conferito a Pietro e ai suoi Successori, in comunione con i Vescovi — che a varie riprese hanno condannato l’aborto e che nella consultazione precedentemente citata, pur dispersi per il mondo, hanno unanimemente consentito circa questa dottrina — dichiaro che l’aborto diretto, cioè voluto come fine o come mezzo, costituisce sempre un disordine morale grave, in quanto uccisione deliberata di un essere umano innocente. Tale dottrina è fondata sulla legge naturale e sulla Parola di Dio scritta, è trasmessa dalla Tradizione della Chiesa ed insegnata dal Magistero ordinario e universale.”

E, giusto in seguito, San Giovanni Paolo Magno aggiunge: Nessuna circostanza, nessuna finalità, nessuna legge al mondo potrà mai rendere lecito un atto che è intrinsecamente illecito, perché contrario alla Legge di Dio, scritta nel cuore di ogni uomo, riconoscibile dalla ragione stessa, e proclamata dalla Chiesa. La valutazione morale dell’aborto è da applicare anche alle recenti forme di intervento sugli embrioni umani che, pur mirando a scopi in sé legittimi, ne comportano inevitabilmente l’uccisione”.

Non è possibile quindi, in nessuna circostanza, indipendentemente da ogni finalità, appropriarsi, pretendo agire moralmente e da cattolico, di “benefici” legati all’aborto e questo non ha nulla a che vedere con nozioni di partecipazione remota o prossima, diritta o indiretta.

Un semplice esempio dovrebbe illustrare cosa significhi appropriarsi un beneficio di un atto maligno: un ricco ebreo ai tempi del nazismo si fa mandare ad Auschwitz mentre tutta la sua prestigiosa collezione gli è rubata ed è rivenduta durante decenni a differenti generazioni di collezionisti, i quali ne conoscono l’origine ma ,alla fine, una di queste opere d’arti è comprata da un museo che vuole esporla pubblicamente per il bene dell’umanità. Il fine apparentemente nobile del museo non giustifica l’immoralità dell’atto di compera compiuto..

È quindi scandaloso chiamare atto d’amore quel che è intrinsecamente un atto moralmente irricevibile e che “nessuna legge al mondo potrà mai rendere lecito“.

È scandaloso voler licenziare i dipendenti del Vaticano che non vorrebbero farsi “terapizzare genicamente”.

E, lungi dall’essere una circostanza attenuante, il sottomettersi a legge inique è in realtà una circostanza aggravante in quanto è rifiuto della virtù del coraggio, di quella della parresia alla quale siamo tutti chiamati, è mancanza di amore e di passione della Verità che è Realtà, è, nel caso specifico, assenza di Fede in quel che Dio ci insegna tramite la Sua Chiesa che non può mai errare né contraddirsi nei Suoi insegnamenti.

È il momento di testimoniare cosa sia davvero un atto d’amore, verso Dio e verso l’umanità.

In Pace



Categories: Attualità cattolica, Filosofia, teologia e apologetica, Magistero, Simon de Cyrène

85 replies

  1. All’interno della Nota esplicativa sui vaccini della Congregazione della dottrina della fede, a parte i punti controversi, c’è un punto interessante che sembra essere trait d’union fra i due ultimi nostri articoli. Si legge (grassetti miei):

    5. Nello stesso tempo, appare evidente alla ragione pratica che la vaccinazione non è, di norma, un obbligo morale e che, perciò, deve essere volontaria.

    Qui, mi sbaglierò, la Congregazione ha praticamente smentito il vaccino come puro atto d’amore. Interessante. Andiamo avanti.

    In ogni caso, dal punto di vista etico, la moralità della vaccinazione dipende non soltanto dal dovere di tutela della propria salute, ma anche da quello del perseguimento del bene comune. Bene che, in assenza di altri mezzi per arrestare o anche solo per prevenire l’epidemia, può raccomandare la vaccinazione, specialmente a tutela dei più deboli ed esposti.

    Attenzione, qui non si sta dicendo che la vaccinazione si deve fare per il bene comune, ma che è comunque giusto che uno Stato RACCOMANDI (non imponga attivamente o passivamente) la vaccinazione con linee cellulari fetali, solo se però sono soddisfatte alcune precise questioni morali che sopra richiamano.

    Coloro che, comunque, per motivi di coscienza, rifiutano i vaccini prodotti con linee cellulari procedenti da feti abortiti, devono adoperarsi per evitare, con altri mezzi profilattici e comportamenti idonei, di divenire veicoli di trasmissione dell’agente infettivo.

    Qui la Congregazione richiama quello che anche Fulvio ha detto nel precedente articolo e che abbiamo riassunto nella affermazione “Non vaccinarsi può essere un atto d’amore”:

    In modo particolare, essi devono evitare ogni rischio per la salute di coloro che non possono essere vaccinati per motivi clinici, o di altra natura, e che sono le persone più vulnerabili.

    E dunque tutti devono stare attenti.

    • In realtà nella nota esplicativa si percepisce quasi fisicamente che la CDF non è a suo agio: ha messo la frase che Francesco voleva vedere, ma poi ha messo paletti, ben sapendo che Francesco si sarebbe solo riferito alla frase che gli andava dimenticandosi (per modo di dire) i paletti.
      Siamo troppo lontani dall’insegnamento della Chiesa.
      Siamo lontani da ogni nozione di carità e siamo solo nel sentimentalismo personalistico e quindi raidcalmente anti-communitario.
      Comunque, in realtà, se vogliamo testimoniare quel che la Chiesa testimonia non c’è scelta: c’è carità solo in un modo e cioè rifiutando ogni partecipazione al male dell’aborto.
      In Pace

      • Mi piacerebbe avere dei riferimenti storici riguardo alla dottrina del “male remoto” messo in campo al punto 2. Soprattutto vorrei capire se è una dottrina applicata da poco ed emersa dopo le scoperte vaccinali (quindi con un grado di certezza dovuto solo all’autorità che si conferisce alla congregazione stessa) oppure se ha precedenti storici.
        Non che questi precedenti storici servano ad essere certi che tale indirizzo sia quindi perfettamente lecito, ma certamente fornirebbero appiglio maggiore della semplice constatazione che siamo di fronte ad un nuovissimo caso di morale che sfugge ai paletti fissati dalla tradizione catechistica.

        Ma al di là di quello, la Congregazione ha ragione a dire che vanno a questo punto chiesti vaccini “immuni” (eheh) da problematiche morali e Moderna e Pfizer a quanto pare lo sono essendo gestiti da modelli algoritmici.

        https://www.avvenire.it/attualita/pagine/cellule-fetali-nei-test-male-solo-remoto

        Ergo, pur avendo molte remore sull’indirizzo del “male remoto”, se qualcuno dichiarasse che tutti i vaccini sono male illecito, questo mi apparirebbe come una forzatura.

        • Questo è stato discusso in teologia morale da centenni.
          Neache le terapie geniche sono esenti in quanto hanno dovuto essere testate su tissuti provenienti da aborti e non avrebbero mai potuto essere commercializzate senza passare per quella tappa.
          In Pace

          • Capisco, non ho mai seriamente studiato la teologia morale e si vede. La domanda mia infatti verteva sui fondamenti di questa dottrina del “male remoto”, quali teologi ne parlano, dove sono gli argomenti (la nota chiaramente fornisce appiglio ma non argomenta mai!) e dove i controargomenti.

            Chiaro che ci troviamo di fronte a due scuole di pensiero di teologia morale diverse ed entrambe avranno presupposti filosofici precisi e quindi conseguenze diverse. Vorrei proprio capirle bene in modo da farmi una idea personale. Andare contro un parere della Congregazione della dottrina della fede, capirai, non è precisamente il compito precipuo di un cattolico e per farlo chiaramente vorrei avere dei fondamenti certi. In questo momento pertanto sospendo il giudizio in attesa di trovare tempo di studiarmi riferimenti precisi. Se hai letture da consigliarmi carissimo, naturalmente sono tutto orecchi!

  2. « In ogni caso, dal punto di vista etico, la moralità della vaccinazione dipende non soltanto dal dovere di tutela della propria salute, ma anche da quello del perseguimento del bene comune. Bene che, in assenza di altri mezzi per arrestare o anche solo per prevenire l’epidemia, può raccomandare la vaccinazione, specialmente a tutela dei più deboli ed esposti. »
    All’analisi la frase prima di tutto implica una sovrapposizione fra bene comune e proprietà pubblica statuale. Infatti contrappore la propria salute rispetto al bene comune con l’avversativa ma è del tutto improprio ed illogico e favorisce la mia intepretazione giacché il bene comune comprende la mia salute. Tralasciando il raccomandare , la tutela proposta non può leggersi come atto da fare io per i più deboli ed esposti, ma semmai è atto da consigliare a loro per non gravare essi sulle tasche di tutti ( per ragionare come usano fare certi pseudo fiscalisti buonisti alquanto loschi in privato ). Ad ogni modo il Bene che dovrebbe raccomandare è ancora una volta lo Sdadoh , il che è del tutto falso se si avesse nozione di cosa sia il Bene Comune, e tautologico visto che tutti essendo cittadini – almeno secondo la finzione democratica che anche il Vaticano conosce visto che scrive a noi al di fuori del suo regno dei fantocci su cui infatti fa come gli pare e non raccomanda nulla – parte dello stato.
    « Coloro che, comunque, per motivi di coscienza, rifiutano i vaccini prodotti con linee cellulari procedenti da feti abortiti, devono adoperarsi per evitare, con altri mezzi profilattici e comportamenti idonei, di divenire veicoli di trasmissione dell’agente infettivo »
    Non vorrei far notare la clamorosa presa in giro e stupidità di tale frase, oltre la meschinerie che dovrebbe esser lampante essendo in realtà alquanto palese il motivo recondito che la ha motivata.
    Difatti tale comportamento sarebbe da attuarsi sempre automaticamente nella vita di tutti i giorni , in ogni caso sia nell’esistenza di « vaccini » che non.
    L’abile smarcamento è in realtà una sinistra predettazione previsoria di quel che è divenuto il green pass,
    —-
    Ora se il discorso è compiuto inoltre per un « vaccino » che a rigore ( mi pare sia da poco che si è cambiato guardacaso la definizione politica di cosa sia un vaccino ) è una terapia preventiva, diventa ben più problematico dover raccomandare terapie in nome del bene comune, anche questo ridotto ormai a solo piano di diritto pubblico statuale.
    Chi scriverebbe mai che « la terapia non è, di norma, un obbligo morale e che, perciò, deve essere volontaria » costituendo in sè un non-senso? E come si potrebbe obbligare una terapia preventiva?
    Siamo veramente del regno dell’assurdo e dell’ottusità.

    • Concordo nell’insieme con quel che dici.

      Però non è l’oggetto dell’articolo propriamente detto: quel che mi offende, da cattolico e essere umano, padre di famiglia numerosa, è proprio la partecipazione e l’appropriazione al male che non è il vaccino p la terapie genica in sé, ma solamente su quel che la ha reso possibile e che il papato presente ha sdoganato contro l’insegnamento, esso sì, sicuro dei suoi predecessori.

      Se non ci fosse questo problema, assolutamente incontrovertibile per ora, la problematica circa queste terapie geniche sarebbe ridotta a sole considerazioni prudenziali, cioè opinabili e quindi rientanti nel commento di fulvio nell’articolo precedente.

      Invece con questa problematica dell’aborto, non c’è possibilità alcuna, per un cattolico serio, di accettare le terapie geniche e qui ammiro il Card Burke che ha rifiutato codeste per la stessa ragione per la quel anch’io rifiuto, anche a costo della propria vita e salute, esattamente come me. Ovvio che ciò implica comportamenti di estrema prudenza, ma, come ben dici tu, dovrebbe essere comportamente abituale per ogni persona rispettosa di altrui.

      In Pace

      • Il vaticano ha sdoganato anche l’usura per via di francescani e gesuiti dal 1400 e tante altre cose Simon.
        Non ci salverà la Congregazione di qua o la Congregazione di là. Ad esempio nello specifico quella della dottrina della Fede inaugurata da Paolo III fu anticanonica in quanto soverchiava il potere dei vescovi e contraddiceva i concili antichi inerentemente l’autonomia degli episcopi alla luce della nefanda teorizzazione del diretto controllo suprematista del pontefice influenzata ulteriormente dalla frammistione fra controllo statuale Pontificio e sacra potestà apostolica.
        Questo fin quando fu così, ora è un organo consultivo , il che è forse tutto apposto dal punto di vista del diritto, ma comunque un trucco per far rimanere i vescovi degli inetti, un trucco per calare dal’alto sui fedeli.

        Cosa ti aspetti da una cosa che non ha senso che esista?

  3. Vorrei ribadire un punto affinché risulti ben chiaro che, contrariamente a quanto afferma recentemente la CDF, e cioè che la « cooperazione al male (cooperazione materiale passiva) dell’aborto procurato da cui provengono le medesime linee cellulari, da parte di chi utilizza i vaccini che ne derivano, è remota» »,
    chi si volontariamente si vaccina, coopera al male in modo:
    – materiale (cioè voluta senza esplicita cattiveria);
    – indiretto (quando si aiuta l’azione ma non la si compie concretamente);
    – prossimo (cioè senza di essa non sarebbe possibile a chi compie l’atto malvagio compierlo);
    – passivo (per omissione).
    Che la cooperazione al male sia materiale e passiva, lo afferma anche la CDF;
    è inoltre indiretta perché, accettando supinamente i vaccini non etici senza nemmeno protestare, si lascia via libera a coloro che producono, vendono e sponsorizzano i vaccini non etici,
    è anche prossima perché se non si accettassero supinamente i vaccini non etici, la loro commercializzazione non sarebbe redditizia e la loro produzione verrebbe abbandonata.
    Mi sono anche chiesto perché la CDF definisca remota la cooperazione al male di chi utilizza i vaccini non etici: l’unica spiegazione plausibile è che, nella loro ignoranza della retta dottrina del Magistero, la definiscano « collaborazione remota » perché collegata « a linee cellulari che provengono da tessuti ottenuti da due aborti avvenuti nel secolo scorso ».

  4. Mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione alcuni articoli.
    Vi chiedo la cortesia di leggerli, soprattutto quello di Seifert e il primo (che ha un’impronta più « scientifica »).
    Questi articoli contraddicono.
    Vorrei capire se lo fanno davvero oppure no. E se è no, perché.
    La mia posizione personale, che ho finora maturato e che se serve rivelerò, non entra in gioco in alcun modo.
    Grazie per la pazienza e la eventuale soddisfazione della mia curiosità.

    https://www.corrispondenzaromana.it/verita-scientifiche-e-fake-news-sui-vaccini-anti-covid-19/

    https://www.corrispondenzaromana.it/e-lecita-la-vaccinazione-anti-covid-una-risposta-del-prof-de-mattei/

    https://www.corrispondenzaromana.it/intervento-del-filosofo-josef-seifert-sulla-liceita-della-vaccinazione/

    • Allora, ho letto rapidamente i tre articoli da te proposti.
      Il primo fa una recensione dell’uso delle linee cellulari provenienti da aborti e conferma quel che affermiamo qui e cioè che tutte le tecniche attuali siano esse vaccini o terapie geniche usano di questi prodotti immorali, come minimo per dei tests senza i quali non sarebbe possibile commercializzare tali prodotti.
      La seconda è la posizione di de Mattei che contempla solo il caso della partecipazione al male e che ha la sua disanima esplicita nel punto corrispondente nell’articolo quissù. Per giunta nulla è detto circa la problematica legata all’appropriazione.
      Quanto all’ultimo nulla aggiunge in sostanza al secondo.
      Spero aiuti.
      In Pace

    • Scusa Paolos ma anche se fosse vero che non esiste il commercio di feti in essere ( perché forse non si è capito che il tema NON è l’aborto di 80 anni fa ) e comunque la cooperazione fosse materiale indiretta e remota, cambierebbe qualcosa?
      Perché forse non hai capito il quadro della situazione…
      Inoltre la questione che cosmesi ed altri medicinali siano di medesima derivazione aggrava la faccenda , non la giustifica affatto.

      Ad ogni modo c’è confusione.
      Nella parte finale al punto 1 e 2 sono in realtà una sola e medesima cosa che parla di radicalità, la cosa abilmente spostata contro il passato per declinare il presente e te lo faccio riflettere con questo esempio : il conto in banca per come è la banca da 100 anni e più, assieme al denaro digitale, è immorale e complicismo infame. E’ radicale? E che cambia che sia radicale? Visto che la cooperazione materiale è lunga, e visto che è ardua da compiersi integralmente, scuserebbe secondo tali individui il da farsi…è da ritenersi corretta come procedura logica?
      Si potrebbe allora dire che sbaglioò DIO, dopo l’esempio peregrino sulla dinastia di Gesù DIO, a far scannare dai leviti gli eretici del vitello d’Oro?Anche qui usare la Sacra Scrittura è strumentale, proprio come ho fatto io, giacché il peccato di Davide non ebbe testitmoni dunque impunibile legalmente.
      Il punto 3 dà per assodato che il si sia innanzi a vaccino invece che terapia preventiva , inoltre ne nega la sperimentabilità.
      Il punto 4 dl tutto inutile e sentimentalistico.
      Non ha nulla di scientifico comunque l’articolo che ho letto, quello di Seifert.

      Per quanto riguarda De Mattei: il secondo è zero. Veniamo al primo: tutto molto bello ma contraddicibile anch’esso nel senso che si cita chi si vuole a favore e si cita chi ci è utile contro. Il che non significa che non sia un articolo interessante.
      Ad esempio sul fatto della non modificazione del DNA, la cosa non può spacciarla per certa ed ignora tutta la problematica della inutilità tossica di tale terapia per chi abbia meno di 50 anni.

      IL solito De Mattei…interessantissimo, ma sceglie il poco da contraddire ed il poco da suffragare

      • Solo una precisazione: come ho scritto, ad avere un’impronta più scientifica, è il primo (link). Chiedevo soprattutto la lettura sia di codesto che di quello di Seifert. Non ho scritto che quello di Seifert è scientifico.

        Se usiamo prodotti farmaceutici o anche semplicemente alimentari (test su linee cellulari vengono fatti per testare la sapidità, così ho letto su un altro articolo ancora, di CR) non siamo in cooperazione morale al male solo perché lo ignoriamo? Nel momento in cui non lo ignoriamo non è possibile più curarsi (genericamente per qualsiasi malanno) con quei farmaci? Devo cercarne altri? E se non esistessero?

        Se queste linee cellulari vengono da feti che sono stati abortiti per altri motivi e dunque sarebbero stati abortiti lo stesso, li rende comunque illeciti moralmente? Cioè:
        Come si fa ad essere complici oggi di un’azione compiuta nel passato? Come posso essere complice di un aborto eseguito per altri motivi? Se poi da questo
        crimine ne è derivata una sperimentazione su linee cellulari derivanti da cellule ottenute dal crimine stesso, usando il prodotto frutto dei tests, mi rendo complice di un aborto eseguito nel passato che non è stato ricercato per fare quei test?
        Questo per parlare dell’oggi. Ovviamente si spera che le cose cambino in futuro e si smetta di utilizzare gli aborti, a qualsiasi scopo. Faccio queste domande prendendo in esame le linee cellulari oggi utilizzate.

        Comunque. Non c’è bisogno di iniziare un commento con « scusa Paolos… » per il semplice motivo che non sono io a sostenere queste posizioni. Quindi io non sto « discutendo ». E dunque non c’è bisogno di « scusarsi ». Un dialogo puramente asettico.
        Così come le ho lette così ve le presento, un anonimo ambasciatore. Con le domande che ho poc’anzi posto interpreto le posizioni di terzi e le ripropongo a voi. Poiché ripeto, non le ho portate come fonti a sostegno di una mia posizione.

        Grazie

        • Non ho dubbi sul fatto che se un prodotto cosmetico o alimentare è stato portato sul mercato grazie all’uso di questi prodotti dell’aborto, allora, se sono coerente, non li debbo comprare né raccomandare ma fare di tutto per boiccotarli.
          Il fatto che tali aborti siano lontani nello spazio e nel tempo non ha nessuna incidenza sul fatto che siano causalmente prossimi perché direttamente strumentali alla messa a punto del detto prodotto ad una fase o un’altra del loro ciclo economico.
          In Pace

          • Si presentano molte difficoltà per i TC che volessimo esercitare il ruolo di katechon. L´uso di cellule provenienti da feti abortiti per ricerche è iniziato quarant´anni fa. Ma per la gente comune solo é diventato un po noto, come spiega il primo articolo, con la testimonianza dello scienziato che ha sviluppato il vaccino della rosolia e scoppia ora con i vaccini per il COVID-19. Ma intanto l´uso di queste linee cellulari si é diffuso come tecnologia di scelta. A volte per l´eliminazione del uso di animali come cavie. Ora noi non sappiamo che prodotti e quali produttori gli usano. Come facciamo a boicottarli? Individualmente lo vedo impossibile, l´unica azione possibile sarebbe creare un organizzazione che riesca a fare pressione affinché le ditte rivelino i loro metodi di produzione e controllo. Purtroppo se la nostra testa visibile é contro di noi non riusciremmo mai ad avere il peso per riuscirci.
            Una domanda un istruzione della CDF firmata dal Papa non dovrebbe avere la protezione dell´inerranza?

            • no, mai, sarebbe un assurdo

            • Rispetto all’ultima domanda: la firma di un Papa non aggiunge niente di magico ad un documento vaticano in quanto questo partecipa del Magistero della Chiesa come l’insegnamento di ogni vescovo nella Chiesa (il fatto che ora si decida di avere laici come capi dicastero però ha come conseguenza sul piano teologico che quel che costoro affermerebbero non partecipa del Magistero a prescindere).
              Se il magistero di un vescovo particolare, compreso quello di Roma, insegna quel che la Chiesa insegna esso è magistero autentico per il suo gregge e ad esso va il nostro dovere di ossequio dell’intelligenza e della volontà anche se non si può dire che sia esente da errori come lo sarebbe un Magistero definitorio del primo e secondo comma. La CDF rappresenta il Papa e quando una sua istruzione è “firmata”, cioè, in realtà, “accettata” dal Papa essa rientra nelle sue attribuzioni, ma niente è diverso nel fondo, niente di “magico”: se vi è proposto l’insegnamento della Chiesa tutto bene, sennò si può tranquillamente disattendere.
              In Pace

          • Capisco bene il discorso sul fatto « temporale ».
            Mi sono espresso un po’ male. Quando dico compiuto nel passato volevo indicare la consequenzialità delle azioni/intenzioni.
            Prima viene l’aborto, poi l’intenzione di creare una linea cellulare, poi di testare vaccini anticovid su cellule ottenute da una linea cellulare.
            Ciò che gli articoli vogliono asserire, da quel che ho capito, è la non imputabilità odierna di un aborto eseguito prima che ci fosse l’intenzione di fare quello che è stato fatto.
            È come se mancasse la propedeuticità.
            Le linee cellulari oggi nominate e utilizzate (non riesco proprio a memorizzarne le sigle, perdonatemi) per i vaccini anticovid sono state ottenute in seguito a specifici aborti che ci sarebbero comunque stati. Bisogna lavorare, dicono gli articolisti, come la Chiesa e mi pare anche la Conferenza episcopale americana stiano facendo, affinché non si compia più l’aborto per qualsiasi ragione, neanche « medica e/o farmacologica ». Anzi soprattutto medica e/o farmacologica, perché dà satanicamente la percezione dell’aborto come di una cosa utile che fa progredire la scienza e salvare vite. Niente di più falso.

            • https://www.fondazionehume.it/societa/covid-e-tabu-linformazione-ai-tempi-della-guerra-contro-il-covid/
              un altro punto che avrei sottolineato è che lo pseudo vaccino crea le varianti resistenti , ossia non solo come è scritto nella parte finale, è inutile « vaccinare » tutti , ma è proprio perché si « vaccinano » tutti che non ne usciremo mai.
              E’ assurdo che io riesca a capire le ovvietà dall’aprile 2020 mentre non si ammette che il « vaccino » è una terapia preventiva di nuova generazione e dunque sperimentale che semmai andava proposto solo a chi era a rischio.

              • Questo punto non c’entra troppo con questo thread in quanto rileva di più dell’etica della virtù della prudenza, che andrebbe discusso soprattutto nel thread precedente di Fulvio.
                In Pace

                • http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&id=536780&Itemid=100021

                  Mi sembra prezioso queto articolo di don Curzio Nitoglia sul tema in essere. Tutto il mio discorso riguardo la sola prevenzione dei “vaccini” mi sembra invece molto pertinente giacché non essendo così utili né necessari decade da sè infondo la possibilità, per un cristiano o per una persona naturalmente razionale di potenrne usufruire

                • @daouda
                  L’articolo di don Curzio Nitoglia presta il fianco ad una facile contestazione in quanto non tutti i vaccini anticovid contengono cellule umane:
                  AstraZeneca e Johnson & Johnson utilizzano cellule umane anche nella produzione dei vaccini;
                  Pfizer e Moderna utilizzano cellule umane nelle fasi di progetto e sviluppo e di test.
                  https://lanuovabq.it/it/feti-abortiti-e-vaccini-le-verita-dimenticate
                  Se don Curzio Nitoglia avesse scritto il suo ottimo articolo evitando di porre l’accento solo sui vaccini al cui interno sono presenti cellule umane, avrebbe reso un miglior servizio alla Verità.

                • Grazie.
                  Ad ogni modo quel che mi sembra lapante è che la terapia preventiva genica non soddisfa i criteri necessari al suo utilizzo oltre , e questo è gravissimo, ed esser stata fraudolentamente spacciata per risolutiva quando non lo è rispetto ad un rischio ormai gestibile.
                  Perché il discorso inoltre è ben più complesso e non può solo tenere conto della questione abortiva : è la stessa progettazione di un « vaccino » ad un virus mRna che è stupida e nociva per come prodotta se determina per l’appunto dei casi di ADE ma soprattutto resistenza rinforzante al virus creando le varianti.

        • Sul come vengono prodotte le linee cellulari dai “feti”, ti consiglio la lettura di quest’articolo: https://www.renovatio21.com/tessuti-fetali-per-vaccini-la-verita-sulla-loro-raccolta/
          Sull’occasione persa dal Papa e dagli altri nostri pastori, approfittando del covid, per mettere in luce l’abominevole pratica delle linee cellulari derivate da feti fatti nascere vivi per poi essere smembrati preferisco piangere e pregare.

        • La questione credo debba continuare secondo come la sta portando avanti Viandante più sotto.
          Volevo anche io precisare che il non « vaccinarsi » è giusto almeno per me, in senso del tutto estraneo all’aborto.
          Così come le hai roposte io le ho lette e commentate. Tutto il discorso visto che ineriva ai « vaccini » è del tutto strumentale, ma se vogliamo parlare di quel che affermi continuiamo più sotto.

  5. Moderna e Pfizer sono immuni da problemi morali? Problema risolto. Il mio vicino ha chiesto Moderna e glielo dato cambiando l’appuntamento con Astra senza problemi. A questo punto però perchè non vaccinarsi? Tra l’altro mi pare che Astra-Zeneca venga rifiutato e nessuno lo vuole

    • Moderna e Pfizer non sono immuni da problema morali: per poter essere testati hanno utilizzato cellule di aborti e non avrebbero mai potuto essere commercializzati senza quella tappa.
      In Pace

    • AstraZeneca usa linee cellulari HEK-293 e MRC-5.
      Moderna e Pfizer usano linee cellulari HEK-293.
      – La linea cellulare HEK-293 è stata sviluppata a partire dalle cellule renali di una bambina olandese di periodo di gestazione sconosciuto, estratta viva dall’utero e poi sezionata nel 1972.
      – La linea cellulare MRC-5 è stata sviluppata a partire dalle cellule polmonari di un bambino caucasico alla 14 settimane di gestazione, estratto vivo dall’utero e poi sezionato nel settembre 1966.

  6. Comunque per chi non vuole vaccinarsi pensare di vincere la pandemia solo con la pur massima prudenza è utopia fuori da ogni logica.La pandemia è estremamente insidiosa. Purtroppo già ci sono persone che non possono ricevere i vaccini per problemi clinici e dovrebbero vivere nel…monastero . Non è il caso aggiungere altri…sperimentatori.

    • Questa è un’altra problematica: la sua non risoluzione non giustifica l’uso di uno strumento immorale per la sola ragione che sia il solo che esista.
      In Pace

    • Dovresti distinguere meglio:
      – c’è chi non vuole vaccinarsi,
      – c’è chi non vuole vaccinarsi con i vaccini non etici.

    • Le linee cellulari HEK-293 e MRC-5 sono state sviluppate a partire da due aborti volontari fatti per ragioni personali delle 2 donne. Che siano stati estratti vivi non c’è scritto da nessuna parte. Che siano stati sezionati vivi non c’è scritto da nessuna parte. Nessuna delle due mamme ha abortito con lo scopo di donare o vendere il feto alla scienza, quindi non c e nessun rapporto causale tra l aborto ed il successivo utilizzo. È la stessa cosa che avviene nella donazione d’organi fatta da una vittima di omicidio. Il fatto che la persona sia morta a valle di non crimine non inficia eticamente la donazione di organi.
      Non soltanto : dai due feti HEK-293 e MRC-5 sono partite le linee cellulari che oggi vengono utilizzate in molte casi di sperimentazione su altri farmaci. La scienza ha avuto l accuratezza di non ricorrere continuamente ad altri aborti ma di coltivate queste linee cellulari in vitro da 50 anni almeno .
      Quindi si può ben dire che questi feti , che comunque sarebbero stati uccisi , hanno consentito la salvezza di migliaia di persone , che altrimenti sarebbero morte.
      La Chiesa ha chiarito tutto , si tratta di fidarsi di essa e non di siti come renovatio21 che sono in cima alla lista italiana dei siti più spacciatori di bufale secondo il sito internazionale NewsGuard.
      Sostenere che quello che dice la cogregazione per la dottrina della fede sia falso esige prove certe ed attendibili. L alternativa è sostituire la Chiesa con una altra Chiesa , che si chiama internet , dando a questa seconda una attendibilità ingiustificata

      • Premesso che renovatio21 copia un articolo di https://fetaltissue.org/live-harvesting
        puoi sempre guardarti questi tre video https://www.centerformedicalprogress.org/fetal-trafficking-under-oath/
        Io, per tua informazione, non ho nessuna intenzione di sostituire una Chiesa che, partita da Cristo arriva fino a Benedetto XVI, con quella ideologica che vorrebbe oggi il nostro attuale Santo Padre.

      • interessante, ma la congregazione dell’apparato burocratico vaticano può esser contraddetta senza problema se lasua logica è difettosa, anche senza fatti, ma i fatti ci sono. Parliamo dunque di questo, lodico spassionatamente giacché io non ho compreso a fondo la situazione.
        Non credo poi che l’esempio di donazione di organi sia congruo giacché qualcuno ti risponderebbe che tecnicamente un morto ammazzato di crimine aefferato ha gli organi inutilizzabili. E’ per questo che di solito gli ospedali espiantano gli organi piuttosto che prelevarli dal defunto, accontentandosi di morti celebrali od anche cardiache entro tempi stabiliti.
        Cambia esempio che il discorso fila.

        • Daouda , se uno viene ucciso con un colpo alla testa e muore in ospedale il cuore funziona perfettamente , come pure i reni il fegato etc.
          Il discorso fila perfettamente.
          Quindi vengono espiantati organi da un tecnicamente morto a causa di omicidio. Non essendoci nesso tra omicidio ed espianto la cosa è perfettamente etica, ed il caso è perfettamente sovrapponibile alle linee cellulari da aborto.
          In tutte e due i casi c’è un crimine che produce un cadavere come prodotto biologico accessorio ed inevitabile del crimine stesso (il prodotto principale è evitare una nascita indesiderata piuttosto che impedire che un derubato reagisca ). Tale prodotto biologico può restare inutilizzato e quindi essere un vero scarto che finirà mangiato dai vermi (perche tale è la realtà ) oppure essere inaspettato protagonista del bene di altre persone.
          Qualcuno ritiene che sia più etico che finisca mangiato dai vermi piuttosto che si salvino delle vite umane.
          Tale ragionamento ha origine nella stessa mentalità per la quale, per secoli , si sono ostacolate e vietate la dissezione di cadaveri per lo studio anatomico. La sacralità formale del corpo umano anche dopo la morte , ben sapendo che polvere siamo e polvere torneremo. Un retaggio della mummificazione egizia.

        • Ho detto che il tuo discorso fila, ma se ti sparo in testa e tu arrivi in ospedale il tuo cuore, che citi è inservibile, come gli altri organi. Ci vuole per utilizzare gli organi un tempo prestabilito , tant’è che dovresti sapere che lle volte si espiantano persone vive considerte morte o dichiarate tli, prprio per vere un risultato il più integro possibile.
          Ti suggerisco di fare un altro esempio che corrobori il tuo discorso esulando da questa polemica sulla presunta o inesistente, giusta o dubbia sacralità del corpo umano.
          Io credo di aver capito quel che vuoi sottolineare, ma se diciamo che se avessimo potuto uccidere l’Hitler bambino ( Hitler fa sempre scalpore ) sapendo che avremmo evitato il resto successivo, si poteva fare?
          Alla fine il tutto mi sembra si basi solo su un propabilismo economicista di stampo superstizione riguardo il valore della vita.

          • Ecco un caso concreto di espianto di organi su un ragazzo vittima di omicidio. La realtà è quotidiana, i casi sono tanti ed evidentemente realihttps://www.google.com/amp/s/www.salutelab.it/ragazzo-ucciso-a-roma-la-famiglia-autorizza-la-donazione-degli-organi/amp/

            • Questo tuo commento è rilevante al caso degli aborti volontari usati dai pharma se e solo se è stata la famiglia stessa che abbia ucciso tale ragazzo. E troveresti etico che lo facessero in questo caso? E etico chi ne facesse un business ( perché sempre di business si parla).
              In Pace

              • Non ho capito cosa c’entra l’autore dell’omicidio. Il fatto essenziale è che l’omicidio ( che sia aborto o sia una fucilata davanti ad una banca ) NON venga compiuto con lo scopo di cedere o vendere il corpo dell’ ucciso . Senza questa intenzione l’utilizzo del corpo è indipendente dell’atto omicida. Ne è conferma il fatto che pur in mancanza di un successivo (e non prevedibile ) utilizzo del corpo , l omicidio sarebbe comunque avvenuto .
                Non c’entra nulla chi lo ha commesso.

                • Errato e contro il buon senso: colui che ha ucciso non può dare il consenso e chi agirebbe, in seguito , sensa consenso o con il consenso del criminale sempre sarebbe partecipe materialmente, direttamente, prossimamente e attivamente al detto crimine (per le definizioni di questa terminologia ti rimando all’articolo seguente).
                  In Pace

                • Secondo la legge italiana quando nessuno è abilitato a dare il consenso può intervenire il giudice ed entro certi limiti il medico.
                  Nel caso dell’aborto potrebbe farlo il padre , se non consenziente con l’aborto stesso. C’è sempre modo di avere un consenso legittimo e se il problema è solo quello allora è come se dicessi che bisogna abbandonare le linee cellulari utilizzate finora e crearne di nuove partenti da feti abortiti volontariamente dalla madre , e il consenso viene dato dal padre che non era consenziente all’aborto.

                • Scusa ma non ce ne può importare meno dal punto di vista etico quel che permette uno Stato il cui sistema legale non è basato sul diritto naturale ma su quello positivo.
                  Qui guardiamo a quel che essere un seguace di Cristo mi obbliga, non a cosa le regole ideologiche di uno stato particolare mi inducono.
                  Sei proprio il tipico post-cattolico totalmente mondanizzato. LOL
                  Studia quel che la Chiesa insegna e fallo tuo senza scappatoie per evitare la tua conversione reale.
                  In Pace

                • Mi pare che la principale differenza tra il cadavere di uomo vittima di un omicidio e quello di un feto abortito volontariamente sia che nel primo caso la societá combatte gli omicidi mentre favorisce gli aborti, l´utilizzo nel primo caso non sarebbe una partecipazione al omicidio perché é illegale nel secondo si starebbe avvalando la legalitá del aborto volontario.

                • È l’orrore di una società che non ha più il senso dell’umano: fa ribbrezzo notare che anche alcuni cattolici abbiano perso questo senso di umanità tipicamente cristiana.
                  In Pace

            • Viandante è crepato in ospedale…tu davi per scontato forse che dovesse essere così, io di solito vedo che si crepa molto più spesso fuori dall’ospedale con organi inservibili.
              Tutto qua.

              Ad ogni modo facciamo che io rubo 1 milione di euro ad una persona e costruisco con esso una clinica che salva le vite. Certo l’ottimo sarebbe che qualcuno riesca non si come a tenerla aperta garantendo i soldi restituiti in qualche modo al proprietario, questa sarebbe la funzione dello stato. Ma sappiamo che non è così.
              Che fare? Chiudere la clinica per restituire i soldi e far morire gente che si fidava della clinica, o dimenticarsi del ladrocinio?

          • @dauda – La Cina usa i condannai a morte come serbatoio per il prelievo di organi da trapianto: se gli organi vengono infatti prelevati entro alcuni minuti dalla morte, sono ancora vitali.

            @Viandante – Per creare linee cellulari che durino nel tempo, bisogna superare il limite di Hayflick e, per fare questo, è necessari avere a disposizione, al fine di poter selezionare i più adatti allo scopo, un gran numero di tessuti perfettamente vitali.
            Per arrivare a questo, quando si vuol partire dai cosiddetti “aborti”, si seguono due metodi:
            1. Se si debbono prelevare cellule cerebrali, si estrae la testa del bambino dall’utero materno, si infila una cannula aspiratrice nella testa di quell’essere umano vivente e gli si aspira il cervello.
            2. Se si debbono prelevare organi interni, al fine di creare il minor danno alle madre ed ottenere organi il più vitali possibile, si procede ad un vero e proprio parto e poi si seziona il neonato che, per gettare ulteriore fumo negli occhi di quelli che non vogliono vedere, viene definito, persino dai nostri stessi pastori, aborto e non neonato.

            • Questo dicevo, un assassinato che è portato all’ospedale è inservibile. Certo se uno viene ammazzato accanto all’ospedale è un altro discorso…ma si dovrebbero comunque adibire le cose, e non credo che anche morendo accanto alla porta del pronto soccorso ciò sia possibile, anzi.

      • Discorso inaudibile in quanto ripeti le tue convinzioni post-cattoliche senza tener conto dell’argomentario proposto nell’articolo al quale non fai cenno sia perché non lo hai letto sia perché non lo hai capito sia perché non sei capace di controbattere e per malafede salti a piedi giunti con altri argomenti, lamentevoli come tentare di usare di un argomento di autorità citando per l’appunto un’organizzazione che abbiamo dimostrato, proprio qui sopra, in lungo ed in largo, non insegnare a questo proposito quel che la Chiesa insegna.

        La tua cecità alla verità, e quindi alla carità, non ti fa nemmeno vedere le atrocità intellettuali ed umane che utilizzi come quella di pretendere che la madre stessa e gli operatori che hanno formalmente partecipato all’aborto avessero il diritto di predisporre del corpo del suo bambino e questo a prescindere dal fatto che tale bambino non può essere morto quando gli si prelieva gli organi.

        Allucinante la poca sensibilità umana (e l’assenza totale di quella spirituale) presso i seguaci della chiesa post-cattolica bergogliana!

        Nei tuoi prossimi interventi correggi questi tuoi atteggiamenti: ad ogni modo se non lo vuoi fare puoi evitarti la fatica di scrivere perché tanto non ti farei più passare.

        In Pace

  7. Mi sono andato a leggere la dignitatis personae del 2008 e mi pare che i problemi non siano solo di Bergoglio & Co. secondo la linea del post. Si condanna senza dubbio l´uso di cellule staminali ottenute da aborti volontari, ma poi dice:

    “Così, per esempio, il pericolo per la salute dei bambini può autorizzare i loro genitori a utilizzare un vaccino nella cui preparazione sono state utilizzate linee cellulari di origine illecita, fermo restando il dovere da parte di tutti di manifestare il proprio disaccordo al riguardo e di chiedere che i sistemi sanitari mettano a disposizione altri tipi di vaccini. D’altra parte, occorre tener presente che nelle imprese che utilizzano linee cellulari di origine illecita non è identica la responsabilità di coloro che decidono dell’orientamento della produzione rispetto a coloro che non hanno alcun potere di decisione”

    E torno all´altro argomento se come dici Simon

    “se vi è proposto l’insegnamento della Chiesa tutto bene, sennò si può tranquillamente disattendere.”

    Questo non é libero esame del magistero?

    • Questo è la necessità di testimoniare. Sì: non si può semplicemente accettare ma si deve combattere con forza il male anche se non altro facendo pubblica disapprobazione esplicitamente.
      Ma comunque non è un cammino di santità che esso richiede eroismo nel rifiuto radicale della partecipazione al male: come ha fatto il Card. Burke, ad esempio.
      In Pace

    • Blas la tua domanda è un po’ strana. Come si può fare libero esame del magistero, se ci si basa sul magistero.
      La vera domanda semmai sarebbe appunto cos’è il magistero, e dunque apriti cielo e tutti a cianciare, ma non ha senso quel che hai scritto, o perlomeno semplicemente non è possibile proprio perché il magistero non è la scrittura che la si legge tutti, od almeno da un po’ la si legge tutti.
      Il magistero è documentale e decretale, non è dottrina in sè pergiunta.

      • Il retto Magistero è in continuità con il Magistero precedente.
        Il magistero dei ciechi che guidano altri ciechi è in rottura col Magistero precedente.
        Faccio un esempio: l’adulterio e l’aborto sono sempre un male e non potranno mai, come affermano taluni cattivi pastori, diventare un bene in determinati casi… il fatto che poi Dio sappia trarre il bene anche dal male dell’uomo, è un altro discorso.

      • Daouda io non sempre mi faccio capire, scusami sono un oriundo che vive in Argentina e non ho fatto la scuola italiana. Quello che mi domando é: Il cattolico da quel che ho capito é obbligato a seguire il magistero autentico perché non contiene errori in materia morale e teologica e perfino in altre materia si dovrebbe avere qualche considerazione per l’autoritá papale. Ora seguendo il ragionamento di Simon é chiaro che quel che ha scritto la CDF sui vaccini non é coerente con la dottrina cattolica. É non é solo la CDF attuale, perche il documento del 2008 in fondo permette nella stessa maniera l’uso di questi vaccini. Allora diciamo questo non é autentico magistero, ma con quale Ci mettiamo a scegliere quale documento o peggio quale parte del documento é magistero autentico e quale no? Solo in questo argomento abbiamo quattro cinque articoli schierati in due bandi.

        • Si esattamente. E posso garantirti non solo in questo tema. Ad ogni caso dunque qual è il criterio immagino tu ti stia credendo…
          Per valutare correttamente abbiamo bisogno di incrociare esattamente tutti gli aspetti della Rivelazione:
          a) scrittura
          b) tradizione dottrinal-intellettuale, disciplinar-pratica e sentimentale estetica
          c) tensione liturgica e cultuale
          d) modalità mistiche ascetico-contemplative
          c) decreti e canoni ( atti d’autorità )

          Il tutto sempre seguendo il motto di Vincenzo di Lerino, ossia riferirsi a ciò che è stato creduto da tutti, sempre e dovunque.

          Autentico ormai è termine inflazionato, visto che è documento emanato dalla gerarchia è autentico perché se lo dicevo io non gerarca non aveva alcun peso. Ecco perché ciò è grave, ossia tale deviazione è grave, ma sappiamo tutti che l’infallibilità e l’obbedienza è dovuta solo al magistero straordinario ed ordinario universale/integrale/ininterrotto definitivo.
          Anche lo stesso magistero autentico che è ordinario semplice per chiamarlo così, a cui si deve ossequio e si deve rispettare in via prudenziale, può essere impreciso ma mai erroneo.
          Se si ha errore , non si ha magistero, giustamente.

          Ma non prendere per buono ciò che scrivo che io fornisco dati o faccio riflessioni confusionariamente.

          • Autentico implica anche che vi si insegna quel che la Chiesa insegna, in quanto Essa è la sola atta ad autentificare la propria dottrina e questo avviene mostrando coerenza e non contraddizione tra elementi che contemplano uno stesso oggetto di magistero sotto la stessa angolatura.
            Per altro, non dimentichiamoci che è lo Spirito Santo che insegna direttamente la nostra coscienza: il primo Vicario di Cristo è la nostra coscienza se ben formata, il che vuol dire non solo intellettualmente ma anche virtuosamente: quindi non deleghiamo ad altre istanze scelte etiche che sono solo nostre. Ascoltiamo, preghiamo, mandiamo avanti una vita virtuosa umanamente e teologalmente e siamo sicuri di non errare seguendo il Magistero della Chiesa che si esprime nella Tradizione Viva dagli Apostoli ad oggi.
            In Pace

            • @douda e @simon mi pare che non riesco a far capire dove é il mio dubbio. Se ognuno di noi deve verificare nei documenti papali o della CDF cosa é quello che ha sempre insegnato la Chiesa il magistero dipende da ognuno secondo quello che sa e quello che capisce. Tra i comentatori abbiamo chi sostiene che ci si puó vaccinare e chi no, chi nega la querra giusta e chi no. A dirimerlo io credevo fosse « la Chiesa » non io cercando cosa ha insegnato sempre la Chiesa.

              • A dirimere questo non è mai stata la Chiesa, ma la gerarchia della Chiesa, siamo precisi. Abbi però l’accortezza appunto di distinguere le cose poiché un conto è quel che inerisce la Rivelazione di per sè stesso, un conto quel che riguarda la natura umana anche politicamente su cui la Rivelazione si innesta.

                Il fatto è che non si vuole ammettere che i gerarchi , molti tra di essi, sono dei traditori e che c’è stata un’apoteosi tecnologica che ha favorito un avanzamento imperioso delle conoscenze e dei campi di indagine, oltre ad una mutazione antropologica tale da determinare la nostra situazione come del tutto inedita
                Sarebbe strano anzi che una persona mediamente intelligente non riflettesse su tale impasse e non si facesse qualche domanda.

                Il sensum Fidei dei credenti, se essi riecheggiano e riaffermano le cose sempre ed ovunque e da tutti credute ed allora sono attualmente vivificati dallo Spirito , è garanzia di indifettibilità, che è l’aspetto passivo stesso del magistero attivo che è l’infallibilità dei gerarchi ( e non dei chierici, che rientrano nella indifettibilità semmai ).
                Inoltre dobbiamo ricordarci che fonti primarie della Rivelazione sono la Scrittura e la Tradizione e la Liturgia ( io aggiungo la Liturgia come parte separata dalla Tradizione ) da cui il Magistero è derivato come anche il Sensum Fidei.
                Ad sempio il dogma dell’Assunta è stato sancito ultimamente, ma i fedeli hanno sempre portato avanti assieme al clero una devozione, un insegnamento, un’istruzione che confermava ed anticipava il magistero. Noi tutti abbiamo saputo dai primordi della Risurrezione che Cristo Gesù era DIO e Uomo, il dogma venne solo dopo.

                Ecco allora l’ulteriore problema che Simon ci sottolinea sempre: accusiamo tanto i gerarchi, ma fra i fedeli chi può dire ormai che si alimenti e testimoni il Deposito di Fede?

                Giovanni il Teologo scrisse del Signore nel santo Vangelo: « In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei ».

        • Quello del 2008 non permette in realtà: se non con condizioni ultraristrette ed è più per indicare un comportamento minimalista che un comportamento santificante che sempre è eroico. In questo Veritatis Splendor è insorpassato.
          In generale direi che quando non si richiede la radicalità evangelica ma giusto si propongono sofismi e gesuitismi c’è poca probabilità che vi sia una proposta di santità. Almeno è quel che ho notato.
          In Pace

  8. Il fatto e’ che oggi molti che si dicono cattolici hanno perso ogni senso di orrore e di raccapriccio di fronte all’ aborto. E in questo secondo me somigliano a chi, per assuefazione a una cosa abominevole che e’ diventata “ routine” hanno un ottundimento del sano senso morale umano.
    E questo e’ successo perche’ non si pensa mai, realmente , a cosa sta dietro questa parola, aborto ’ un essere umano vivente che viene ammazzato. Oggi si parla diritti della donna e di pro- scelta. Quando in un paese come il Texas finalmente si dicono le cose come stanno varando una legge che proibisce far fuori un feto” il cui cuore ha cominciato a battere e puo’ essere rilevato all’ ecografia” due potenti politici cattolici come Biden e Pelosi insorgono perche’ si lede il diritto di scelta della donna. Diritto che dunque si configura nel poter far smettere di battere un cuore umano che aveva cominciato a battere, cioe’ in una soppressione di un essere umano vivente. Anche per le cellule umane su cui si fa ricerca per vaccini e farmaci, ci si ritrae dal dire le cose esattamente come stanno , ma ualche ricercatore l’ ha detto chiaramente. Si pagano in anticipo i feti che devono essere abortiti vivi e Vitali, le cellule fetali devono essere prelevate vive, poi vengono manipolate in laboratorio per essere “ eternizzate” cioe’ costituire una fonte continua di cellule.
    Bisognerebbe portare una scolaresca a far vedere tutte le tappe e le procedure di questa magnifica operazione “a pro della umanita’ “ scienza ,come li si porta a vedere Auswitch e i forni crematori. E bisognerebbe portare Biden e Pelosi ad assistere in prima persona in cosa consiste nella realta’ , quello che loro chiamano pudicamente “ diritto di scelta”. Ci vorrebbe la visione diretta , cruda di sangue, provette , feti smembrati, perche’ ’ altrimenti si galleggia su un materasso di parole confortanti e moderne che nascondono la realta’ dei fatti.

  9. A proposito documento sulla CDF, io quando l’ho letto mi sono fermata alla frase «  »Non si intende giudicare la sicurezza ed efficacia di questi vaccini, pur eticamente rilevanti e NECESSARIE » (maiuscole mie). Se sicurezza ed efficacia sono eticamente rilevanti e soprattutto necessarie, il documento in se non è recepibile, almeno fino a fine 2022 quando si pronunceranno le varie agenzie preposte.
    Grazie dei due articoli, che aiutano ad una riflessione seria e pacata, ma soprattutto cattolica, sull’argomento.
    Una domanda: si può considerare il ricatto come intrinsecamente malo?

    • Il bene finale non giustifica mai ed in nessuna circostanza un mezzo malvagio.
      In Pace

      • Quindi è sempre immorale, per esempio, fare una guerra?

        • Ovviamente no: la difesa dell’innocente la può giustificare, anche se, ovviamente, non tutte le armi sono accettabili, come quelle di distruzione massiva. Ci sono mali intrinsechi che non possono essere utilizzati in nessuna circostanza.
          In Pace

          • Ok, quindi non è vero che il bene finale non giustifica MAI ed in nessuna circostanza un mezzo malvagio. Non capisco allora questo accanimento contro i vaccini, che salvano delle vite (bene finale) e l’unico aspetto malvagio chrehannp è quello di essere frutto di ricerche che hanno sfruttato linee cellulari di feti GIÀ abortiti (mentre in guerra vengono VOLONTARIAMENTE ammazzate delle persone).

            • Un mezzo INTRINSECAMENTE malvagio: gli armamenti di distruzione massiva sono intrinsecamente malvagi in quanto non possono non uccidere innocenti. Cosìccome i vaccini e le terapie geniche messe in opera contro il covid non potrebbero esserlo senza l’uso di bambini innocenti abortititi, il che è male intrinseco.
              In Pace

              • Personalmente qui mi pare di sia a livello di sofismo puro, fortunatamente la Chiesa la pensa diversamente e sono a mio agio nel seguire sul tema il magistero. Il fatto che le linee cellulari siano derivati da feti già abortiti rispetto che da feti abortiti per questo scopo fa tutta la differenza del mondo.

                • Beh, la Chiesa afferma l’esatto opposto di quel che dici tu. LOL
                  In Pace

                • I feti abortiti non servono allo scopo per il semplice motivo che le loro cellule non sono vitali o lo sono scarsamente (fanno eccezione quei feti che sono stati volutamente contagiati nell’utero per poi essere fatti nascere al fine di prelevarne le cellule con anticorpi).
                  I feti vivi (i neonati) servono allo scopo perché le loro cellule sono vitali.

  10. Avrei ancora un dubbio, se la mia ragione mi dice che senza una vaccinazione estesa si rischiano altre migliaia di morti e che non vaccinandomi aumento tale rischio e che anche applicando la massima precauzione, dovendo comunque lavorare studiare ecc, tale rischio risulta molto elevato, dovrei ancora optare per non vaccinarmi? Non parlo di vaccinarsi per uscire con gli amici, ma per lavorare, andare a scuola, aiutare i più anziani, gli ammalati.

    • Anche se la ragione è errata perché forzatamente convinta dal lavaggio di cervello del pensiero mondano con informazioni censurate (ad esempio chi sa che Portogallo e Svezia non riconoscono il pass del paese il più terapeuticizzato genicamente al mondo, Israele, in quanto quello dove la variante delta si sviluppa di più) o perché la mentalità mondana odierna fa che lo squarciamento di bambini fatti partorire interi per “abortirli” al fin di prelevarne gli organi mentre ancora vivi per testare le nuove terapie geniche o produrre vaccini sembra un diritto della società, non dobbiamo mai dimenticare che lo Spirito Santo parla ed insegna direttamente la nostra coscienza di battezzati. Sempre, quindi, sappiamo, ognuno di noi, qual’è la buona decisione grazie a questa Presenza se siamo onesti con la nostra coscienza. Per questo Gesù ci insegna che il solo peccato che è davvero imperdonabile è quello contro lo Spirito Santo, cioè quando si soffoca la propria relazione intima con Esso.
      Quindi la mia risposta alla tua domanda è di sempre pregare, vivere una vita sacramentale attiva, esercitare la carità con altrui, ben conoscere quel che la Chiesa ha da sempre insegnato senza contraddizione, mantenere sempre attivo e aperto questo “canale” di comunicazione tra la tua coscienza e lo Spirito Santo e dare pieno ossequio della tua intelligenza e volontà a quel che Esso ti ispira.
      Chiedi anche l’aiuto del tuo angelo custode e prenderai sicuramente la decisione buona per chi vuole mettersi radicalmente dalla parte del Cristo con tutta la libertà dei figli di Dio: non delegare mai ad altri le tue decisioni, ma lascia lo Spirito di Dio guidarti. La sola autorità morale che devi seguire è quella della tua coscienza quando inondata dallo Spirito Santo.
      In Pace

    • Supponendo tu sia cattolico, io mi domando quale responsabilità morale gravi sul nostro Santo Padre il quale ha addirittura dichiarato atto d’amore l’uso dei vaccini non etici, li ha fatti acquistare e li ha fatti usare, quando invece era possibile reperire sul mercato vaccini etici.

      • L’assenza di fedeli cattolici agli eventi del papa già risponde a nome dei fedeli che hanno ancora un sensus fidei cattolico.
        In Pace

        • Io non so per te, ma per me, quando papa Francesco devia dal millenario Magistero che conosco, è un grosso problema morale: … e se il nostro Santo Padre avesse ragione? … e se fosso io ad aver compreso male gli insegnamenti del Magistero precedente?… e se la mia supponenza mi facesse intendere in modo sbagliato le parole del Vicario di Cristo?
          Non hai idea di come sia provata la mia anima e di quanto piango…

          • L’insegnamento della Chiesa non ha nulla di criptico: vai ai Vangeli direttamente in caso di dubbio pregando lo Spirito Santo, vai al CCC pregando lo Spirito Santo, vai al Magistero Autentico pregando lo Spirito Santo e il Padre Santo che è nei Cieli: ne nos inducas et in tentationem.
            Capisco la problematica legata alla dissonanza cognitiva ma qui i criteri sono semplici: la Chiesa non può errare, e non vuole errare, quindi se anche un angelo (o un papa) insegnasse altro che quel che la Chiesa insegna questi non viene da Dio ma dallo spirito divisore.
            In Pace

          • Lorenzo se il papa devia e tu non riesci a concepire come sia possibile od addirittura ti viene il dubbio che magari l’errore è il tuo, sei vittima o di papolatria o di malinterpretazione di cosa sia il magistero in sè, oltre che probabilmente vittima dell’esaltazione dello stesso, che non può valutarsi da solo senza confronto/rinforzo/conferma degli altri aspetti della Santa Rivelazione.

            Ad ogni modo se fai come scrive Simon poiché tu sei membra viva della Chiesa nello Spirito Consolatore, e compari ed approfondisci la tradizione, la scrittura, il magistero, la mistica e la liturgia , non potrai non confermarti nella giusta strada: ammettere il tuo errore se c’è e cambiare dunque, o constatare l’errore del gerarca dovendotene discostare.

      • Domanda da ignorante:

        Quali sono i vaccini etici anticovid presenti sul mercato?

        • Ottima domanda, by the way, in quanto personalmente non ne conosco tra quelli attualmente proposti.
          In Pace

        • E’ il vaccino a virus inattivato BBI-CorV prodotto in Cina dalla Sinopharm che viene attualmente usato da Cina, Emirati Arabi Uniti, Peru, Venezuela, Argentina, Ungheria.
          Vi sono inoltre almeno altri 5 vaccini in attesa da mesi di essere approvati.
          Mi preme inoltre segnalare che, per ora, è etico anche il vaccino orale italiano al quale però sono stati tagliati i fondi: https://www.firstonline.info/covid-nuovo-vaccino-italiano-sara-somministrabile-per-via-orale/

          • @Lorenzo

            Grazie per le informazioni. Mi informerò sugli stati di efficacia e sicurezza. Però in Italia non sono disponibili per la popolazione immagino, e manco per l’Europa. Forse il Vaticano non si è fidato dei cinesi… non mi fiderei neanch’io, sai com’è.
            Io sono in curiosa attesa dell’uscita del vaccino della Novavax. Proteico ricombinante, tecnologia nota da 30 anni, viene utilizzata già efficacemente per altri vaccini, persino sui neonati. Eventi avversi pressoché nulli. La UE ha un contratto per 200 mln di dosi. In Ottobre ci dovrebbe essere il pronunciamento dell’EMA e a Novembre dovrebbe iniziare la distribuzione. Inutile dire che mi fido un pelo di più di ciò che la Scienza conosce già con ampio margine, soprattutto temporale.
            Non so nulla riguardo l’eticità però.
            Spero sia etico, che sia efficace ed effettivamente sicuro.
            Ah, e non mi vaccinerei per ottenere green pass o altri fascistoidi privilegi. Continuerò ad evitare i posti affollati, a mantenere la distanza e indossare la mascherina al chiuso. E continuerò a richiedere che lo stesso criterio usato per i vaccini sperimentali (« siamo in emergenza, non possiamo restare con le mani in mano in attesa che finiscano le lunghe e canoniche sperimentazioni controllate poiché il virus si diffonde rapidamente ecc ») venga utilizzato per le cure, che stranamente pare non esistano o non possano esistere (ma come? in questo caso poca fiducia nella scienza eh?) e che, sempre stranamente, pare che la sicurezza richiesta per le suddette cure sia inversamente proporzionale a quella richiesta per i vaccini. Per questi ultimi viene minimizzata e per le prime massimizzata. Mah…

            • Viene testato su linea cellulare umana non etica HEK-293.

            • Avrebbe potuto benissimo essere testato su animali, ma le pressioni delle società animaliste, i cui aderenti sono più coerenti di noi cattolici, hanno avuto effetto.

Scopri di più da Croce-Via

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading