Covid19: Sbando Etico Generalizzato

La caduta di Roma (Th. Cole, 1866)

Un bene materiale o spirituale è tale perche ha valore. Ma nessun bene è valore. L’errore etico fondamentale nelle nostre società è la convinzione che i valori siano dei beni e che, quindi, possano essere, in quanto beni, commerciabilizzati: con il COVID19 si ha la pretesa di scambiare il valore “non essere contagiati” contro un aumento del debito pubblico e la messa in agonia del sistema economico

L’avere esprime un “essere a” : il verbo “avere” non esiste in quanto tale in qualche lingua come il russo ad esempio, ma il suo concetto è espresso con l'”essere a“. Non si dirà “ho una macchina” , ma “la macchina è a me”. Posso avere valori, cioè tali valori “sono a me“, come anche certi beni sono a me. Un bene in sé ha valore: cioè vi è un valore che è a tale bene. Ma nessun bene è il valore, perché il valore è a qualcosa a cui si riporta, ma mai il valore è un bene.

Un bene è tale in quanto ha valore ma è bene solo se posseduto: prendiamo due esempi in parallelo, la salute e il denaro. La salute è un bene come anche lo è il denaro: ma i due sono “beni” solo quando sono posseduti, cioè il loro stesso esistere è di “essere a” chi li possiede. La salute non è un valore come non lo è il denaro, anche se la mentalità, eticamente malata, delle persone intorno a noi ne é erroneamente convinta. D’altro canto canto per essere oggetto di interesse fino al punto da voler essere posseduti, devono anch’essi avere un valore, cioè un valore che “è a” questi due beni.

Per la salute i valori che gli sono associati sono molteplici, ad esempio ed in modo non esaustivo, la forza, la possibilità di lavorare, la possibilità di generare e educare figli e figlie anch’essi sani, la longevità, l’assenza di sofferenza fisica; per il denaro il valore che gli è associato è la capacità di potere di acquisto, la tesaurizzazione, la protezione contro gli eventi del futuro e così via di seguito.

I valori, però, sono, non hanno: possono “essere a” ma non c’è niente che “sia a” loro che non “sia” loro. Prendiamo l’esempio della longevità o del potere di acquisto: cos’è che “ha” la longevità? Cosa “è alla” longevità? Niente. Cos’è che “ha” il potere di acquisto? Cos'”è al” potere di acquisto? Niente. La longevità è, il potere di acquito è. Vi sono però relazioni tra i valori: alcuni valori sono prolegomeni necessari per l’essere di altri. Ad esempio, la longevità necessita, tra altre cose, un vivere sano e una buona genetica: tutte e due sono valori; il potere di acquisto necessita uno spirito di lavoratore e uno spirito di saggezza nell’uso dei propri beni.

I valori sono quindi strutturati tra di loro, per il semplice fatto di essere, in una rete multidimensionale che ha come conseguenza di impostarli gerarchicamente: alcuni valori sono più fondamentali di altri, in quanto questi ultimi non potrebbero essere senza quelli. Un vivere sano è un valore più fondamentale che essere longevo. Uno spirito di saggezza nell’uso dei propri beni è più fondamentale che il potere di acquisto.

Da sempre i filosofi serî si sono chinati per identificare quali sono i valori i più essenziali, il cui esercizio ci permette di dare ai beni che possediamo il loro vero valore. Valori come l’onestà, il coraggio, la prudenza, la temperanza, il bene comune, la giustizia, la libertà, la generosità e così via di seguito sono sempre stati considerati come più “fondanti” di altri valori che si appoggiano su di essi.

Per noi cristiani sappiamo che il valore supremo è l’essere cristiformi per i meriti di Gesù ad opera dello Spirito Santo ad onore e gloria del Padre. Essero onesto, coraggioso, giusto, misericordioso, in buona salute, libero ma senza basare tutto ciò sul fondamento stesso di quel che costituisce il valore in quanto tale e cioè la nostra cristiconformazione al Cristo Gesù è come voler costruire una casa sulla sabbia e non sulla roccia.

Una cultura, un popolo, un individuo diventano come un povero cieco quando confondono un bene con un valore: quando il bene diventa il valore nella pratica o, peggio ancora, perché non c’è possibilità di tornare indietro, addirittura nella teoria.

Credere che il respiratore (in questo periodo di Covid19) sia un valore o credere che la moneta in quanto tale sia un valore, sono esempi di una profonda aberrazione nel proprio modo di pensare. Credere che i soldi dati ai poveri siano un valore in sé e dimenticarsi che, superiore al potere di acquisto dei detti poveri, sarà sempre l’essere cristiformi è la prova di una perdita totale di quel che un valore è e, quindi, anche perdita di genuino senso morale per noi cristiani.

Questi punti semplicissimi premessi ci possiamo adesso di nuovo chinare sull situazione etica e morale nella quale siamo immersi con gli avvenimenti legati al Covid19.

Quale è stato il paradigma etico visto dai nostri governanti? Di fronte ad una situazione dove tutte le nazioni non sono uguali tra di loro in termini di capacità sanitaria di ogni paese, dovuto a tante ragioni che non hanno nessun interesse in questa riflessione, essi si sono trovati davanti al seguente dilemma etico che non è stato ancora risolto, se non dai governanti i cui paesi hanno capaictà sanitarie tali che, nei fatti, il problema etico non si è posto per davvero: una volta che l’ondata della pandemia è tale che non è più possibile curare tutti in modo da dare una “chance” uguale per tutti di sopravvivere, cosa bisogna fare? Andare avanti con una medicina da ospedale da campo, dove ci si concentra sul salvare solo chi ha più probabilità di essere salvato (per inciso, una Chiesa davvero ospedale da campo si dovrebbe occupare solo di coloro che hanno qualche “chance” di essere salvati, ma, tant’è, certe persone parlano di quel che non sanno e confondono i servizi delle urgenze con le situazioni di guerra), ma allora tante persone morranno che avrebbero potuto essere salvate se… e ma… . Oppure bisogna allora rallentare la propagazione del virus cosìcché , di nuovo, dopo un periodo di tempo malaugurato dove abbiamo una medicina di guerra, possiamo tornare ad una medicina d’urgenza come abituale, ma al costo di incidere malamente sull’economia?

A prima vista la seconda risposta sembrerebbe la più conforme al senso comune senza tanto analizzare oltre. Ma guardiamo bene: quali sono i valori che sottendono questa soluzione che è quella più meno ben applicata nei paesi occidentali? La longevità o la non-contaminazione sembra essere tale valore: assicurarsi della massima salute dei cittadini di cui si è in carica e per questo essere pronti sacrificare certi valori economici. Si, questo va bene per un tempo breve e fintanto che, sacrificando ad esempio il potere di acquisto per un certo tempo limitato, non si incomincia ad indebitarsi in un modo indovuto tale che questo possa incidere negativamente sulle prossime e attuali generazioni ed impedire loro ad esempio l’esercizio di altri valori come ad esempio la libertà o lo spirito impresariale.

In fin dei conti, se dobbiamo paragonare quel valore che è la longevità o quel bene che è la salute (così importanti nella nostra società così impaurita dal concetto stesso di morte e di sofferenza e che tenta di evacuarla ad ogni modo) con la libertà di intraprendere cose nuove in un mondo nuovo per le generazioni già oggi o fra poco attive, siamo davvero sicuri che sia stata fatta la buona scelta etica a livello dei nostri varî governi, messo a parte il fatto che dopo 4 a 6 settimane di confinamento ad ogni modo i risultati sono molto scadenti e che si continua ad avere ben troppi morti non curati correttamente per insufficineza dei varî sistemi sanitarî nazionali?

Dopo tutto stiamo guardando ad una pandemia dove l’età media di chi muore è di 81 anni e per questo stiamo ponendo sotto campana anni di sviluppo che interessano i nostri giovani da 14 anni in sù. Stiamo vivendo ad una situazione dove, ad ogni modo, questi sistemi sanitari ad ogni modo non riescono a gestire le persone anziane e quelle malate e che le scartano de facto dal sistema di cure per incapacità o per disegno.

Forse è ormi giunto il momento che noi cristiani in primis e cattolici in particolare ridiscendiamo su terra: invece di rimane nascosti impauriti nel fondo delle nostre case, sacristie e varî stati del vaticano, forse il momento è venuto di dirsi che REALMENTE dobbiamo scegliere i valori che sono i più fondanti per la società che desideriamo avere e per la salvezza delle anime.

No, non sono la longevità e la salute i beni i più importanti addirittura elevati a livello di valori in sé, in queste società annegate in una visione materialistica della loro realtà, mi spiace dirlo e per primo per me stesso: c’è un limite e questo limite è quando la mia longevità e salute impedirà la longevità e la salute stessa degli altri, della società nella quale vivo che finirà ancor più indebitata e dipendente da altri che si arricchiranno sulle sue spalle, impedendomi, ancora di più, di investire nelle strutture sanitarie future, rendendo il mio paese da secondo mondo quale esso è ad un paese del terzo mondo in qualche anno.

Qui l’errore contemporaneo, che è un errore etico e spirituale purtroppo condiviso anche da chi ha responsabilità religiose verso il suo gregge, è quello di credere che la salute che è un bene divinizzata a valore e la longevità che è un valore barattato come bene, siano da “vendere” contro un indebitamento accresciuto: io governo ti dò salute e vita lunga in cambio del tuo lavoro e produzione per i prosssimi tot anni, i due finanziati da altrui i quali si arricchiranno a tue spese.

Fermiamo un’economia intera quasi a livello mondiale e quasi a qualunque costo : è il prezzo da pagare per non essere più un ospedale da campo ma un servizio di urgenze. Questo non ha niente a che vedere con la morale o l’etica ma solamente con le fobie di una società che non più valori ma solo beni da scambiare.

In realtà, il valore supremo essendo quello della nostra cristiformità, l’essere longevo o non longevo, in buona salute oppure no, non sono valori in sé, come lo sono invece quelli più fondamentali come quelli della cura dei più deboli, della presenza, della misericordia a fianco di chi è malato, nell’accompagnamento fino all’incontro con il proprio Salvatore e non vivendo un inferno di solitudine. Se desidero essere cristiforme sono cosciente che malattie, scandali e guerre ci saranno sempre e che se debbo lottare contro di loro, questi sono però le prove della vita alle quali posso identificare la Croce stessa di Cristo.

Queste sciagure sono reali e sono segni stesso dell’ingiutizia: non c’è ragione divina o altra del perché io debba vivere in un paese che non ha investito sufficientemente per tot ragioni nel sistema sanitario nel passato, questo è un dato di fatto, come lo è quello di essere infettato dal coronavirus stesso o da altre malattie e poco importano le cause circostanziali, solo conta cosa ne facciamo adesso.

È tempo ormai di smettere di aver paura della morte e contentarci di fare del meglio che si può ma non di più: è una situazione un pò analoga alla nozione di accanimento terapeutico. Il momento è venuto di ridare la priorità alle generazioni attive, evitando al massimo indebitamenti futuri, dandosi i mezzi localmente per rimettere le economie in moto, di ridare la centralità alla relazione religiosa tra i cittadini e le loro comunità ecclesiastiche.

Smettiamola di considerare che i valori siano dei beni che i beni siano valori, come fanno gli ossessi di Mammona.

In Pace



Categories: Filosofia, teologia e apologetica, For Men Only, Simon de Cyrène

35 replies

  1. Scusami Simon ma a me sembra che l’emergenza sia prima che sbando etico, sbando della ragione. In questi due mesi abbiamo sentito dire e sostenere tutto e il contrario di tutto. Compresi i vertici ecclesiastici che prima hanno parlato di valore delle messe in streaming e della comunione spirituale ed addirittura tacciato di fascisti quelli che chiedevano le messe reali e fare la comunione , e oggi, contrordine compagni, ci dicono che le cerimonie in streaming portano ad una religione gnostica e che i sacramenti reali sono imprescindibili . Prima abbiamo sentito dire che era una virtu obbedire’ senza pensare e senza criticare alle autorita’civili e religiose, e ora invece ci dicono che l’elettroencefalogramma piatto di chi si piega ad una società »autoritaristica e »il preludio all’accettazione della dittatura. Prima ci vengono a dire che la solidarieta’fra paesi europei e »fondamentale perche’non ci si salva da soli, ora no , non e’fondanentale, ognuno per sé.
    Insomma , la VERITA’vi prego sulla crisi del Coronavirus. Perché »la a mancanza di verita’, la menzogna istituzionalizzata, anche in campo cattolico, mi pare la cosa piu’ grave. Prima dell’ETICA e a fondamento dell’etica deve infatti stare la verita’ Non si sente piu’da nessuna parte una voce vera e autorevole. L’opinione multiforme, ondivaga, contraddittoria , ci sta avvolgendo come una nube tossica.
    Prima di parlare di « valori »vi prego occupatevi della questione « verita’e menzogna », occupatevi delle contraddizioni logiche che mandano in tilt la retta ragione anche dei fedeli cattolici. Non si puo’sentire tutto e il contrario di tutto, detto a pochi giorni di distanza! Anche dal papa !

    • Ma, infatti chiamare un bene valore e valore un bene è una menzogna e va contro la verità e, quindi nessuna sana etica ne può decorrere.

      Non penso che l’evoluzione dei giudizi sulla situazione sia di per sé un’assenza di giudizio etico in quanto il giudizio etico deve comporre con la situazine reale: confinare un paese per tre settimane per permettere al sistema sanitario di riprendere quota e curare tutti può essere un’ottima decisione etica.

      Il fatto che dopo sei o sette settimane non solo si continua a non curare i vecchi ed i malati ma per giunta si asfissia l’economia chiaramente pone domande.

      Seppoi si giunge al punto dove si vuole compromettere il futuro civile ed economico di tutte le genrazioni attive per, molti anni, e forse decenni, allora la domanda deve porsi.

      Per certo, a livelllo personale eticamemente considero l’indebitarsi con stranieri l’equivalente di suicidarsi lentanmente per soffocamento, solo che i morti saranno ben più numerosi

      In Pace

  2. Il nostro problema è il non avere idea di come la dottrina e la disciplina sociale si possa tradurre liturgicamente da un verso e politicamente dall’altro.
    Si è rinunciato ad approfondire ciò che si perse del feudalesimo con a suo tempo un compromesso visto che il concilio di Costantinopoli I impose, se ben ricordo, la sovrapposizione delle cariche civili a quelle canoniche, motivo per cui l’impero romano sussiste nei vescovi, motivo per cui siamo uno stato parallelo anche concretamente ( ed il vaticano costituisce un vulnus volendo ) avremmo la giusta visione per scannerizzare il politico di determinate nature umane. Non si è voluto fare tant’è che quando parliamo di politica economica non abbiamo idea di cosa debba essere uno stato dopo tutte le conquiste che il cristianesimo ci ha regalato nel retto progresso umano.
    Credo dovessimo già avere per accomulata esperienza una chiave di lettura ben delineata che si intersecasse con l’antropologia teologica ed anche ascetica di rimando, stranamente abbandonata. Le encicliche che abbiamo hanno risposto alle impellenze ma non hanno risolto il grande problema democratico e guardacaso ce lo ritroviamo poi canonicamente nel collegialismo.
    I tradiprotestanti come amate chiamarli hanno svolto lo stesso ruolo dei dissolutori centrifughi , i modernisti, arroccandosi sull’oltranzismo necessario, e quindi per me ben studiato.

    Il distributismo , l’ordo(social)liberalismo, il fascismo italiano in qualche senso, ci hanno ricordato che l’equilibrio ed il diritto ci sono, ma cosa sia non abbiamo modo di delinearlo, credendo che le risposte date a caso , che ci dividono oltremodo, siano secondo la Fede rispetto al nostro comprendere marginalizzato.

    Siamo grandi criticatori, grandi combattenti, ma non costruiamo più. Ci si converte , ringraziando operai e DIO, solo dove, noi stessi, non arriviamo ancora. Costruire sarebbe poi un atto di carità verso chi non merita nulla ma solo è intento. a distruggerlo per perdizione o noi forse laodicei, “giustizia del popolo” ridendo e scherzando, che non c’è.

    La Fede non può non ‘coprire’ tutto ed a questo riguardo davanti a me sono smarrito. Scusate l’uscita sarà anche la quarantena disvelatrice di cui mi sento di rendere grazie aspettando l’Ascensione a sugello della misericordia divina che abbiamo appena festeggiato che ricopre tutti i nostri fastidi prima di tutto.

    • “Il nostro problema è il non avere idea di come la dottrina e la disciplina sociale si possa tradurre liturgicamente da un verso e politicamente dall’altro.” : Concordo. E la cosiddetta “dottrina sociale” della Chiesa, ormai completamente danneggiata sul piano culturale, intellettuale e spirituale dalla francescana “Laudato Sì”, non si può dire che sia mai stata davvero capace di informare un pensiero economico, sociale, politico e spirituale ad essa proprio.
      Quindi non rimane altro da fare per noi, laici, che accingerci a questo compito senza aspettare “pensatori provvidenziali” che lo farebbero al posto nostro.
      In Pace

      • Più che altro se non ci sono riusciti prima quando potevano non vedo perché dovrei riuscirci io. Per questo mi arrabbiai altrove con te quando dissimulavi sul contesto e l’epoca. Posso scrivere che solo in quei tre stili che ho riportato mi sembra ci sia stata una tale volontà. Praticamente non si può votare nessuno in ambito di dottrina e disciplina sociale che è ormai l’unica cosa concessa a scegliersi.

        • Se le soluzioni altrui non ti convincono , il che è perfettamente il tuo diritto, allora hai il dovere di tentare di formularne che siano convincenti.
          Abbiamo una testa per questo proprosito.
          In Pace

          • ahahahaha credi sia talmente stupido da non averla? Di grazia vorrei comprendere come possa essere possibile applicarla semmai, soprattutto quando le profezie ci vedono “perdenti”…ergo uso tale visione solo per sintetizzare la realtà che ho difronte e nient’altro; tant’è che quando sento parlare di neo-liberismo vedo solo fratelli caduti nel tranello, per scrivere.
            Ma ancora una volta neanche questo è l’importante.

  3. Ma qualunque pensiero económico e sociale sará impefetto é relativo e ancora peggio sara portarlo a compimento nella societá reale fatta da uomini che soffrono le conseguenze del peccato originale.
    Dobbiamo ognuno vivere il vangelo nella societá che ci tocca é con le nostre aziooni migliorarla tanto come possiamo.

    • Esatto e evitando di fare cose che consideriamo non corrette con il nostro buon senso e conoscenze. Mentre promovendo attivamente quelle che la nostra riflessione considera corrette.
      In Pace

  4. Ha detto oggi il nostro papa Francesco:
    « Abbiamo peccato contro la terra, contro il nostro prossimo e, in definitiva, contro il Creatore, il Padre buono che provvede a ciascuno e vuole che viviamo insieme in comunione e prosperità. E come reagisce la terra? C’è un detto spagnolo che è molto chiaro, in questo, e dice così: “Dio perdona sempre; noi uomini perdoniamo alcune volte sì alcune volte no; la terra non perdona mai”. La terra non perdona: se noi abbiamo deteriorato la terra, la risposta sarà molto brutta. »
    « Dio perdona sempre.. la terra non perdona mai? »
    Forse è un dio che ama farsi vedere buono ma che, in realtà, è vendicativo per tramite la terra che lui stesso ha creata?
    O è un dio che perdona le stragi di bambini mai nati ma non perdona il taglio degli alberi?
    In entrambi i casi, quello non è certamente il Dio in cui io credo in conformità a quanto mi ha insegnato la Santa Madre Chiesa.

    • Solita teologia e spiritualità quattro soldi tipica di questo papato deliquescente.
      Peccare contro la terra ormai deità, adorata in quanto Pachamama.
      Controsenso logico: il covid casomai ci mostra che non dominiamo mai abbastanza la cieca natura.
      Incapacità di leggere i segni dei tempi…
      Incapacità di pregare e mettersi a ginocchio e coprirsi le teste di cenere e strapparsi le vesti come i niniviti: no… la “colpa” è sempre altrove, della terra … l’averla adorata sulla tomba di Pietro non è servito a placare la sua collera…
      Papato più penoso e mortale di tutti i covid di questo mondo.
      In Pace

      • Eppure, se siamo cattolici, è sempre il nostro Papa: non dimentichiamoci mai di pregare per Lui.

        • È un obbligo morale che ci definisce in quanto cattolici.
          Non dobbiamo ascoltarlo quando non insegna quel che la Chiesa insegna, ma sempre impetriamo per lui.
          In Pace

      • Mi sembra semplicemente di sentire parlare un Don sudamericano quando fa quei paragoni. Un Don senza tante idee teologiche in testa, che poco o nulla sa di filosofia e se lo sa cerca di tenere bene nascoste dato che davanti a lui ad ascoltarlo ci sono solo contadini delle Ande. Che va bene eh, magari per un Papa un pò meno, ma che debbo fa? Questo è, lo ascolto e non lo ascolto…

        • e di che ti lamenti? LA fede in Europa finisce e serve il linguaggio poer i nuovi cattolici. Poi verrà un papa africano e ripeteremo la stessa solfa ( non sarà Sarah, tranquilli ).

          Cioè insomma non credo che buttarla sulla questione geografica sia così cogente se non come esternazione personale , perché se fossi un contadino delle Ande od un barbone chissà dove, se cattolico, me roderebbe il chiccherone comunque, suppongo

  5. Dio perdona sempre, la Terra non perdona mai.
    Anche qui e’ una questione di verita’ : la Terra e’ stata o no creata da Dio ? Dunque Dio e’ Signore del cielo e DELLA TERRA, creatore di tutte le cose visibili ed invisibili, l’ unico Dio e’ l’ Eterno , come dice lo Shema Israel “ Ascolta Israele, l’Eterno e’ il nostro Dio , l’ Eterno e’ uno . E tu amerai il tuo Dio con tutto il tuo cuore , tutta la tua anima e tutte le tue forze e l prossimo tuo come te stesso” ( Traduco con “ Eterno” il tetragramma YHWH, che significa Io sono )
    Gia’ ci erano arrivati gli antichi israeliti, prima di Cristo, e noi dopo duemila anni di Cristianesimo facciamo un passo indietro? Divinizzando la Terra quale dea ,Gaia , o Pachamama , che NON PERDONA ( fra un po’ ci verra’ chiesto di farle dei sacrifici per rabbonirla? ) torniamo indietro ad un stadio paganeggiante in cui le cose create ( il Sole, la Luna, la Terra) e le forze della natura vengono divinizzate. E cio’ avviene DENTRO la Chiesa cattolica per bocca del suo massimo rappresentante! Almeno gli antichi Pagani non avevano conosciuto il Vangelo e la venuta di Cristo , ma i migliori fra loro, come Platone , gia’ credevano nell’ UNICO DIO, l’ Eterno.
    Oggi assistiamo al trionfo dell’ istinto , dell’ emotivita’ ,dell’ arbitrio ’ , un vero e proprio tradimento della ragione umana prima che Teologica, per cui due +due non fa piu’ quattro ma puo’ fare cinque come scrisse padre Spadaro.
    Ma ci rendiamo conto?

    • Sono anch’io affranto da tanta indigenza teologica e spirituale e indegnità sacerdotale, profetica e regale.
      Quando il Signore YHVH ha permesso tali estremi, mi ricordo ad esempio del discorso apostatico di Aaronne per giustificare i vitelli d’oro versione epocale della Pachamama, era perché non voleva che una genrazione intera entrasse nella Terra Promessa.
      Ma Cristo ha già vinto e noi siamo di Cristo: quand’anche un angelo venisse ad insegnarci altro che quel che la Chiesa insegna, non lo seguiremo, siamo già salvati.
      In Pace

  6. Altra perla alla Santa Messa di stamattina:
    « Pensiamo un po’ a questo. Rivolgiamoci a Gesù, ringraziando che Lui prega per noi. Per ognuno di noi Gesù prega. Gesù è l’intercessore. Gesù ha voluto portare con sé le piaghe per farle vedere al Padre. È il prezzo della nostra salvezza. Dobbiamo avere più fiducia; più che nelle nostre preghiere, nella preghiera di Gesù. “Signore, prega per me” – “Ma io sono Dio, io posso darti …” – “Sì, ma prega per me, perché Tu sei l’intercessore”. »
    Quindi Gesù sarebbe l’intercessore tra noi ed il Padre?
    A quando la sostituzione delle parole « Padre Nostro che sei nei cieli,,, » con « Signore Gesù, intercedi per noi presso il Padre Nostro che è nei cieli… »?

    • Beh stavolta il buon Papa Francesco ha insegnato quel che la Chiesa insegna: Cristo è il nostro intercessore che impetra al Padre tramite il Suo sacrificio . Se possiamo dire al Padre, Padre, non è mica perché siamo i Suoi figli, ma perché usiamo della preghiera del Figlio, in giustizia solo grazie all’opera della Sua Redenzione. Nessuno, se non per il Cristo, lo può chiamare Padre.
      In Pace

      • Quello che volevo dire non mette assolutamente in discussione quello che scrivi tu, ma risente di di tante mie discussioni con evangelici che, basandosi su passi del Vangelo nei quali Gesù si presenta come nostro intercessore presso il Padre, ne tralasciano altri, quale, ad esempio “chi vede Me vede il Padre”, con la conseguenza che fanno di Cristo l’unico intercessore per la nostra salvezza, escludendo la stessa Semprevergine Maria.
        Per provare a spiegarmi meglio,
        metto a confronto un passaggio del Nostro Santo Padre: “Ma io sono Dio, io posso darti …” – “Sì, ma prega per me, perché Tu sei l’intercessore”
        con la coroncina della Divina Misericordia: “Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l’anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore nostro Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero. – Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.”
        Nel primo caso si chiede al Figlio di intercedere per noi presso il Padre,
        nel secondo noi stessi offriamo al Padre il Figlio in nostra espiazione.
        Che sia riuscito a spiegarmi o meno, preferisco fermarmi qui.

  7. Buongiorno a tutti.
    E’ vero questo Papa a volte dice cose teologicamente discutibili e criticabili.
    E’ anche vero che parla dalla mattina alla sera , e mi colpisce sempre il fatto che in tutti questi anni non sia stato fatto (se è stato fatto me ne scuso, ma è certamente una eccezione) un solo articolo che esaltasse una sua frase o una sua omelia. Ed è caratteristica comune di molti blog.
    In pratica ci si accanisce sugli errori (presunti) , e non si citano mai le cose giusta (che per ragioni di mera probabilità ci saranno pur state).
    Ormai ci sono persone che ascoltano le omelie soltanto per vedere se il Papa dice qualcosa che possa essere interpretato come impreciso o addirittura avverso ala dottrina , alla tradizione , etc etc.
    Manca invece totalmente quell’ascolto fiducioso (da fanciullo) di chi cerca parole di vita espresse da un Pontefice.
    In particolare poi la frase sulla terra, se letta benevolmente invece che malevolmente, significa che Dio perdona i peccati, ed il perdono ha effetto in terra e in cielo , mentre la terra (intesa come la natura, dove dopo il peccato originale siamo stati collocati) non guarda in faccia nessuno e (a meno di miracolosi interventi divini) fa il suo corso governata dalla leggi fisiche istituite da Dio all’inizio dei tempi.
    Il che significa che se la maltrattiamo potremmo morire (magari per un tumore a fronte di troppo inquinamento), andando, se Dio vuole, in paradiso.
    L’interpretazione secondo la quale ogni riferimento a questi argomenti è la conferma che il Papa pensa che la Natura sia una altra “dea” è invece, secondo me, malevola e maliziosa (e poco cattolica).

    • Guarda Mentelibera che la tua interpetazione secondo la quale su Croce-Via non sia stato fatto un solo articolo che ne esaltasse una sua frase o omelia è radicalmente disonesta e profondamente superficiale: ti rimando a queste due categorie e vedrai che le posizioni che abbiamo preso dal 2013 , ad esempio a favore di Amoris Laetitia , sono sempre state a difesa dell’insegnamento francescano nella misura in cui insegnava cose coerenti con quel che la Chiesa insegna.
      https://pellegrininellaverita.com/category/magistero/
      https://pellegrininellaverita.com/category/attualita-cattolica/

      Quel che tu, per partito preso, non vuoi vedere è che sempre ed in qualunque circostanza difendiamo i propositi del Santo Padre quando insegna quel che la Chiesa insegna. Ma affermare che il Papa sia la Chiesa come sottintendi tu, non è cattolico, te lo assicuro.

      La frase di Francesco sulla terra sarebbe un aneddoto ridicolo tra i tanti che cospargono le pretese magisterali di questo pessimo Papa se non fosse un’esternazione supplementare di una deriva eretica già percebile fin nella Laudato Sì e terminatasi in apostasia formale con l’adorazione della Pachamama sulla tomba stessa di San Pietro.

      La tua interpretazione di quel che egli abbia voluto dire ha meno valore che l’interpretazione mistica di chi dice che il Covd19 è la punizione mandata all’umanità a causa del gesto apostatico di adorazione della Pachmama: “avete voluto adorare il nuovo vitello d’oro della Pachamama ecologica, ecco che Io chiudo tutte le Chiese del mondo e che tu Papa regnerai ormai solo su un mucchio di pietre, quelle del pavimento della piazza San Pietro.”

      Come ben dice Daouda in un suo commento, anche allo zotico andino che vive la sua fede, il dover ascoltare il suo curato dire tali castronerie lo farebbe vomitare, perché lui, lo zotico, è formato dallo stesso Spirito Santo che lo rende spiritualmente immune dalle eresie che questo papato ben troppo sovente propina.

      In Pace

      • Sarà anche formato dallo Spirito Santo Simon, ma come ben sai non è che l’insegnamento (deviato?) e la tradizione culturale (arcaica?) non ti sviluppano una forma mentis che poi abbisogna di certo cibo. Credo ci siamo tutti dentro a questa modalità conoscitiva… Poi certo, Dio può tutto e può anche far diventare uno come Paolo, uno come San Paolo. Diciamo che mi baso su quel che ho visto e che Mama Ashu mi perdoni se ho peccato di superbia o imprudenza… 😉

        • Tu ci parli del fallimento plusirsecolare dell’evangelizazzione delle Ande: li ho visti anch’io i campi coltivati sulle falde delle locali montagne e colline tra Cuzco et Macchu Pichu e Titicaca con forme di animali per attirare la benevolenza della deità corrispondente, i mercati di stregoneria dove vendono aborti di lama e altri animali, gli indios che vanno davanti alle statue della Vergine pregandola come Pachamama, la gente che incontri che chiamano sacerdoti non i sacerdoti cattolici ma il loro stregone locale.

          Io parlavo invece del contadino che è convertito.

          In Pace

      • Sono d’accordo al 99% con l’articolo, Simon.

        Riguardo a questo commento

        “La frase di Francesco sulla terra sarebbe un aneddoto ridicolo tra i tanti che cospargono le pretese magisterali di questo pessimo Papa se non fosse un’esternazione supplementare di una deriva eretica già percebile fin nella Laudato Sì e terminatasi in apostasia formale con l’adorazione della Pachamama sulla tomba stessa di San Pietro.”

        Lo penso pure io, ma in tal caso viene da chiedersi come un Papa possa rimanere tale dopo una apostasia formale. Io assumo che sia Papa fino a prova contraria, ma in realtà è già dalle esternazioni sull’inferno che ho dei seri dubbi al riguardo, dubbi che sono aumentati esponenzialmente con l’adorazione della Pachamama.

        Per quanto riguarda l’articolo, quale sarebbe il paese da “secondo mondo”? Perché una nazione del G7 non rientra certo in totale categoria (fermo restando che per “secondo mondo” tradizionalmente si indicava il blocco comunista).

        • (1) Che sia eretico o apostata rimane pour sempre il nostro Papa: non è papa per merito suo, ma per volontà divina. Siamo uniti a lui che non è peggiore del gregge che non guida verso il bene, gregge anch’esso spesso eretico ed apostata. Il miracolo della Buona Novella è che noi, pessimi, possiamo e dobbiamo pregare per altri pessimi a fortiori per noi cattolici per colui che rapprenta la nostra unità in quanto membri del Corpo di Cristo, anche se malati.
          (2) Uso infatti il termine secondo mondo in modo non conforme: è chiara che la leadership demografica, economica, sociale, technoligica sia slittata via dai paesi “occidentali” a quelli asiatici.
          In Pace

          • No ma concordo, è la posizione che assumo anche io fino a prova contraria, però il dubbio su come un eventuale apostata formale possa essere Papa rimane. Ad esempio il Cardinale Burke diversi anni prima della Pachamama sosteneva che un Papa che cadesse in eresia formale cesserebbe di essere Papa.

            Per quanto riguarda il secondo punto, bisogna vedere quanto e se durerà https://medium.com/@Steven_Strauss/will-chinas-economy-implode-b3e1da6a48bf

            Anche perché gli Usa non abdicheranno tanto facilmente.

            • Penso che con il papato attuale la risposta dello SS sia chiara: anche apostata rimane papa. E chi si lascerà ammaliare dalle sue false dottrine sarà dannato assieme a lui se non si ritrae, in quanto lo Spirito sempre insegna in ogni anima la Verità e chi non la vuole lo deve assumere.
              Ovviamente nessuno conosce il futuro: secondo me sarà dall’Africa.
              In Pace

              • @Simon
                “Penso che con il papato attuale la risposta dello SS sia chiara: anche apostata rimane papa”
                Può anche darsi che la Chiesa in futuro risolva la questione in altro modo. A livello logico, infatti, non riesco a capire come un apostata possa essere/rimanere Papa. Mi è più facile assumere che Papa Francesco non sia caduto in apostasia formale in qualche modo, che assumere che ci sia caduto e, al tempo stesso, sia ancora Papa.
                Io come dicevo assumo che sia Papa perché non voglio rischiare di trascinare eventualmente altri nell’errore, solo per quello.

            • Aggiungo anche che se dovessero emergere responsabilità più gravi da parte della Cina riguardanti il Covid-19 http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/coronavirus-56-mila-morti-usa-trump-inchiesta-cina-covid-53c7d58d-d28a-472b-9f46-e87a698b0bfd.html dubito fortemente che gli Usa e l’Europa accetteranno di vedere la Cina prosperare a danno dell’Occidente, danno (qualora l’ipotesi si rivelasse veritiera) causato dolosamente.

              • Già da decenni Cina e paesi asiatici prosperanno a danno dei paesi occidentali per volontà di quest’ultimi. Tutto questo putiferio sulla Cina è solo fumo per distrarre i popoli occidentali dalle respinsabilità deibpropri governi incompetenti ed assassini.
                In Pace

                • È una chiave di lettura valida, ma non esclude che la Cina possa aver avuto gravi responsabilità in questa pandemia.

                  Giusto per mettere le cose in prospettiva, gli USA hanno, in questo momento, oltre 60.000 morti causa Covid-19 https://www.worldometers.info/coronavirus/ tutto questo in due mesi: soldati americani morti nella seconda guerra mondiale furono 170.000.

                • Giusto per mettere le cose in prospettiva: quantità di morti per milioni di abitanti al giorno di oggi:
                  Belgio 655 !!! Spagna 525 !!! Italia 458 UK 384 Francia 369

                  poi abbiamo USA 186 Germania 77 Corea del Sud 5 Indonesia 3 Singapore 2

                  Chi hanno ammazzato non sono i cinesi: ma le politiche incompetenti ed assassine dei nostri governi

                  In Pace

    • Io mi ricordo che a Croce Via si parlava bene persino di Laudato si.

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