Non di solo pane vive l’Uomo…

Tante possono essere le chiavi di lettura di questo Tempo partendo dal fatto che Dio conduce la Storia e nulla accade che Dio “non voglia” e non permetta.

Certamente è un Tempo in cui gli avvenimenti divengono Parola di Dio per l’Uomo… e per tutti gli uomini.
Certamente il delirio di onnipotenza dell’Uomo, le sue sicurezze, la sua prosopopea, viene messa alla prova e ancor più alla dura prova se (Dio non voglia) questa epidemia arrivasse a soglie veramente tragiche.

Allora certamente, Vescovi o non Vescovi (alle cui direttive sia ben chiaro obbedisco), la “gente”, il popolo, oltre a sciacallaggi e saccheggi, terminati questi, quando nulla rimane a cui aggrapparsi, cercherebbero rifugio in chiese non più “chiudibili” e in processioni (come quelle raccontate per il Crocefisso di San Marcello al Corso), dove terrore, Fede e anche semplice “religiosità naturale”, si troverebbero condensate in un unico implorante grido a Dio, nostra vera e sempre unica speranza di Salvezza.

Ancora, senza arrivare a scenari apocalittici, questa situazione crea in noi una inquietudine e anche una stretta al cuore, perché vediamo traballare sane (e sante) abitudini… Scopriamo di quanta Grazia eravamo “abitudinari”, tanto da vederla talvolta come un inevitabile “balzello”, l’ottemperare appunto ad un precetto, il pagare un “obolo”, quasi portassimo un giogo non sempre così “soave”, ancorché un nostro “diritto”.

Si fa l’esperienza che fu di tanti Cristiani in tempo di nascondimento e persecuzione, un tempo di “carestia liturgica” più che spirituale, Tempo ancora oggi da tanti Fratelli vissuto e sofferto.
Nel nostro cuore si instilla una “santa nostalgia”, una “fame spirituale” per il nostro Sommo Bene, per il Pane Eucaristico, che tutti alimenta e sostiene.
Si riscopre la differenza tra l’avere o meno un vita comunitaria, anche questa spesso inquinata da umanissimi e tristi giudizi, simpatie o antipatie.
Si riscopre la dimensione famigliare della Fede, giacché pare altro luogo per ora non rimanga; la preghiera con i proprio consanguinei più stretti, magari tutti credenti, ma per uno strano e distorto pudore, spesso non “assieme oranti”.
Ci si dà un preciso tempo per la preghiera, per la lettura della Scrittura, per una riflessione assieme.

Un Tempo Nuovo, più intimo e non di meno fruttuoso, un Tempo di maggior desiderio di Dio, proprio perché i concreti “gesti liturgici” impediti o rarefatti, sembrano renderci Lui e noi a Lui più distanti.
È (potrebbe essere) il Tempo dell’Esilio o meglio quello del Deserto, pure tanto fondamentale per il Popolo di Israele e il suo cammino di conversione.

Non dimeno come nel Deserto, come per Nostro signore Gesù Cristo proprio nel Tempo che apre la Quaresima, è il Tempo in cui Satana si presenta, in cui gioca i suoi sofismi. In cui mente e tenta di dividere… “Ma se voi siete Figli di Dio, dite a queste pietre che si trasformino in pane!”
Farà leva sul nostro digiuno, sulla nostra stanchezza, sulla nostra paura…

Ma non di solo pane vive l’Uomo! Ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio!

Impariamo da Cristo a vivere ogni avvenimento come pane-parola che esce dalla bocca di Dio, sempre benedicendo il Padre, cercando la Sua Volontà, e questo Tempo, sciagura per l’Uomo, stoltezza per i potenti e gli intelligenti, porterà frutti e Tempi nuovi!
Che non sono i virus da temere… “temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna.”



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29 replies

  1. Eccone una mia:

    Dio conduce la storia e testa la stupidità dell’umanità che da secoli è deviata, direi deviata dal primordio del messaggio cristiano senza interpellare direttamente i primi eretici, ma semmai i primi ipocriti, che ci sono sempre stati. Rimpiangere la Christianitas o l’Impero è veramente abietto dopo che privo di fondamento reale, come se il futuro non avesse le sue basi nel passato.
    Questo mondo da tempo meriterebbe provvedimenti MOLTO MOLTO MOLTO PIU’ urgenti per vicissitudini ben più stronze di un virus di dubbia origine che ben poco fa ( e se me pijasse spero mi stronchi col rosario in mano ma non sarà così ahimè ).
    Aborti…mafie…inquinamento…società segrete cioè non voglio mettermi a fare l’elenco di tutte le amene blasfemie reprobe ed abiette che ci condannano a morte ogni giorno e mettono a dura prova la nostra Fede.
    Ma il meglio che si fà e parlare parlare parlare anche dai balconi del Vaticano, come nelle nostre case.
    Chi piange per l’allineamento della Chiesa dimentica che esso ci fu molto tempo fa da ben prima del CVII , chi piange ora dimentica la storia, chi piange ora e si stupisce non si rende conto del nostro complicismo vile e malsano che ci condannerà a meno di una presa di coscienza seria e compunta.

    NON C’E’ NESSUN DELIRIO DI ONNIPOTENZA, c’è il normale corso delle cose creato dal sistema statual-liberista , dall’usura di cui più nessuno ciancia più che ebbe modo di soverchiare l’economia reale con le rivoluzioni industriali. C’E’ L’ASSASSINIO PREMEDITATO alla Stolypin che avrebbe evitato ogni tipo di rivoluzione in Russia.
    Questa è l’umanità, meritevole di condanna e la nostra Chiesa gli si è accodata, come tutti noi, per la comodità, tutti assieme, ridendo e bevendo.

    Ma qualcosa và storto.
    Non c’è nessun Armagheddon alle porte, DIO LO VOGLIA , ma solo la colpa responsabile degli individui che foraggiano questo sistema, io fra questi.

    Detto questo sinceramente non ho capito dunque perché parlare di “nostalgia spirituale” quando solidarietà vera ai nostri fratelli perseguitati è stata negata.
    Quando verrano le pestilenze vere, le guerre, le carestie che devono venire, allora ne riparleremo , e lo ribadisco, questo messaggio lo scrivo primariamente a me stesso.
    Perché il problema non è accorgersi ora ( per una cosa minore ) cosa sia accaduto alla nostra Fede.
    Certuni non comprendendo l’antropologia credono addirittura che questi momenti “recuperino” la socialità.
    Che mera comprensione dei processi sussuntivi della realtà che ci circonda. RImpiango i vecchi marxisti.

    Per il resto…

    “Impariamo da Cristo a vivere ogni avvenimento come pane-parola che esce dalla bocca di Dio, sempre benedicendo il Padre, cercando la Sua Volontà, e questo Tempo, sciagura per l’Uomo, stoltezza per i potenti e gli intelligenti, porterà frutti e Tempi nuovi!”

    saluti a tutti e scusate lo sfogo.

    • Non hai capito perché parlare di “nostalgia spirituale” per il semplice fatto che non ha capito cosa si voleva intendere con “nostalgia spirituale”.

      Non c’è nessun “delirio di onnipotenza”? Veramente il “sentirsi uguale a Dio” è insito nell’uomo si dal tempo del peccato originale… ma se dici che non c’è…

      • Per il semplice fatto che il diavolo è molto religioso, alla luce di quel che è stato da poco scritto al riguardo. Anche in tal caso.

        Per il resto, certo, ma credo dovrei seguire la lettera di GIacomo alla lettera, letterandovici sopra il mantenersi puri ed incontaminati in questo mondo, magari, SE mi girava, un po’ più o meno tutta la vita.
        I cristiani hanno la grande opportunità di vedere come dovrebbero vivere, non c’è proprio emergenza.

  2. Le indicazioni del sinodo della Chiesa ortodossa greca. In un comunicato diffuso il 10 marzo si raccomanda:
    «1. Intensificare le preghiere al Vincitore della corruttibilità e della morte, il Signore Gesù Cristo, perché preservi il suo popolo sano e salvo. A questo fine è richiesto ai vescovi metropoliti di raccomandare ai parroci che domenica prossima, la seconda della grande quaresima (15 marzo), prima del saluto finale della santa liturgia, recitino una preghiera in tutte le chiese di Grecia, per prevenire il contagio della malattia.

    2) Per i fedeli della chiesa, la partecipazione alla divina eucaristia e alla comunione al calice della vita non possono diventare causa di trasmissione di malattia, perché i fedeli di tutti i tempi sanno che la partecipazione alla divina comunione, anche durante le pandemie, costituisce un’affermazione chiara dell’abbandono di sé al Dio vivente e, dall’altra parte, una manifestazione chiara dell’amore che vince tutte le paure umane, anche giustificate. … Le discussioni e le opinioni ascoltate in questi ultimi giorni in merito, fino all’eventuale interdizione dell’eucaristia, partono da un punto d’origine differente e hanno un approccio differente. Tutti quelli che partecipano del sacramento “con timore di Dio, fede e amore”, pienamente liberi, senza alcun condizionamento, comunicano al corpo e al sangue di Cristo che diventa “rimedio di immortalità”, “per la remissione dei peccati e la vita eterna”. Senza condannare nessuno in ragione del timore e dell’inquietudine, noi confessiamo che tutti i fedeli, compiendo il dovere dell’amore nella libertà, continueranno a frequentare le nostre chiese, con la certezza che essi comunicano con la Vita e l’immortalità».

    • Resta il fatto che noi non siamo in Grecia né tanto meno Ortodossi.

    • Quel che insegnano eretici e scismatici (per giunta) mi tange poco.
      In Pace

      • Gesu’ disse “ Neppure fra i Giudei ho trovato tanta fede”
        A volte gli “ altri”, gli scismatici tanto disprezzati , dare delle lezioni di Fede . Non crediamoci perfetti e superiori , ma manteniamo cuore e mente aperta a ogni insegnamento di fede e di speranza, due virtu’ che sembrano oggi smarrite dalla gerarchia cattolica.

    • Resta però anche il fatto che la Fede si sta affievolendo sempre più e non è un’accusa all’autorità che può far quello che vuole essendo già sviscerato che non è obbligatorio né facente capo ad un diritto ricevere la santa comunione, è mera constatazione.

      • Ognuno quindi faccia il suo “mea culpa”…

      • Il problema è poi agire di conseguenza semmai visto che altrimenti il mea culpa è vano…ma agire ora in questa emergenza dimenticando tutto il resto ( che è ben più grave ) non è motivato dalla Fede ma solo dalla cacarella, dal pulirsi la coscienza piuttosto che non contaminarsi con questo mondo ( con cui si amoreggia da sempre d’altronde, gerarchi e popoli tutti compresi ).
        Difatti chiedere a chiunque di non sostenere il sistema bancario fasullo e fiacco odierno è forse troppo, ma poi tutti piangono quando le cose li investono. E MUTI.
        Questo è l’importante.

  3. Che succedera’ A Pasqua? Quale messaggio dara’ la gerarchia cattolica? Il Signore e’ Risorto, si va bene,lo sappiamo, ma il Coronavirus non e’ ancora debellato e quindi statevene a casa vostra e guardate la Messa in TV ? tanto fare la Comunione non e’ un diritto .
    Dopo di questo come pensano di essere ancora testimoni del Risorto?

    • Che succederà a Pasqua?
      Dobbiamo veramente preoccuparci oggi di quel che succederà?
      E se fosse la mia ultima Pasqua? O quella in cui Cristo facesse ritorno?
      Come pensano di essere Testimoni del Risorto chi?
      E noi come pensiamo di esserlo? Che non mi pare in tutta sincerità che il giorno di Pasqua si venga tutti travolti da un’ “onda di Resurrezione” che tanti Cristiani Cattolici quanti siamo, dovremmo generare… (ne ebbi a scrivere in tempi non sospetti: https://costanzamiriano.com/2013/03/30/lo-tsunami-della-fede/).

      Per cui, facciamoci delle domande su noi stessi che forse è più concreta la cosa.

      • E come proteggere gli altri da noi: dal rischio di contagio che siamo per gli altri in primis, contagio del virus, contagio della mormorazione, contagio di una “fede” superstiziosa e pagana.
        In Pace

        • Ma come fate a non capire il disastro , la Caporetto della Chiesa italiana? Dovete essere ben insensibili! A Roma non solo sono sospese le Messe , ma da oggi le chiese sono CHIUSE! Chiuse , chiuse , non si puo’ andare neppure a pregare !
          Per usare le parole di Dante: se non piangi di questo, di che pianger suoli ?
          Vi lascio alla vostra ottusa e insensibile soddisfazione per queste decisioni .
          Ci risentiremo dopo la fine dell’ epidemia.

          • Ognuno ha le sue di ottusità, mi par di vedere…
            Dove avresti letto “soddisfazione”??

            E dimmi, essendo chiuse le chiese (cosa che per nulla mi rallegra), smetterai di pregare?

              • Non ci sono porte chiuse che tengano Cristo DENTRO o FUORI, se non (di nuovo) quelle del nostro cuore.

                Se proprio volessi sostare davanti al tabernacolo e la porta della chiesa di mattoni fosse chiusa, mi metterei in ginocchio difronte a tale porta. Forse che Dio non mi vedrebbe (così come coloro che passano e avrei dato testimonianza se questo è il mio zelo, posto che non sia ostentazione) o la mia Fede è tanto piccola che una semplice porta mi impedisce di vedere al di là si essa il “dolce Prigioniero”?

                • Gesù tocca il lebbroso per guarirlo ed i nostri pastori chiudono le Chiese perché, se fossero aperte, potrebbero diffonderebbero il contagio?
                  Forse sono io che ho capito male quello che è scritto nei Vangeli…
                  è vero che nessuno di noi ha la fede di un San Francesco che abbracciava i lebbrosi, ma chiudere le Chiese nelle quali i pochi fedeli che le frequentano possono stare a distanza di sicurezza, mi sembra un’emerita stronzata: viene forse fatto per insegnate ai fedeli che la nuova “chiesa in uscita” deve imparare a stare fisicamente fuori dalle Chiese?

                • Si può sapere di quale chiese chiuse continui a blaterare!!
                  Visto che sono aperte per i singoli fedeli purché non creino assembramenti…

                  Da ciò si evince semplicemente la tua malizia e che hai a cuore per altro tema, perciò non credo perderò altro tempo a rispondere alle tue castronerie, anche perché tu non ti confronti con chi con te interloquisce, ma solo spari le tue xxxx.

                  Ti saluto.

                • Bariom, so benissimo che le Chiese non sono chiuse in tutta Italia: se però non avevo capito male i tuoi interventi, mi sembrava che tu avessi difeso la chiusura delle Chiese da parte di taluni presuli.
                  Se avevo capito male ti chiedo scusa.
                  Un abbraccio (ovviamente via internet)

                • No @Lorenzo, non difendo la “chiusura” delle chiese, ma anche fossero chiuse, mi preoccupo di come vivere spiritualmente al meglio la situazione, visto che la nostra, grazie a Dio, non è la “religione del tempio” e che, anche con le chiese aperte, per tanti e molto difficile recarvicisi.

                • E’ insegnato che la propria casa dovrebbe essere come il Tempio in cui ci si reca almeno ogni domenica quando appunto possibile.

                  Dovremmo invece pregare di riuscire a celebrare in qualche modo la Pasqua.

          • Come nel “Contrordine compagni” di Giovannino Guareschi,
            oggi il Cardinale Vicario,
            “in piena comunione con il suo Vescovo, Supremo Pastore della Chiesa Universale, è consapevole (vuoi vedere che stanotte gli è apparso in sogno un’angelo per renderlo consapevole di ciò di cui non era consapevole ieri?)
            del significato simbolico della” chiusura delle Chiese,
            ha deciso che le Chiese riaprano!!!

            • Dopo aver preso visione della lettera inviata dal Vicario di Roma a tutti i parroci della diocesi romana nella quale si può leggere:
              “Con una decisione senza precedenti, CONSULTATO IL NOSTRO VESCOVO PAPA FRANCESCO, abbiamo pubblicato ieri, 12 marzo, il decreto che fissa la chiusura per tre settimane delle nostre chiese”,
              debbo chiedere pubblicamente scusa al card. A. De Donatis.
              Appare infatti ora evidente che la decisione di chiudere le Chiese del 12 c.m. è partita dal Papa stesso il quale però,
              dopo aver detto, nell’omelia della Santa Messa del giorno seguente: “… vorrei anche pregare oggi per i pastori che devono accompagnare il popolo di Dio in questa crisi: che il Signore gli dia la forza e anche la capacità di scegliere i migliori mezzi per aiutare. Le misure drastiche non sempre sono buone, per questo preghiamo: perché lo Spirito Santo dia ai pastori la capacità e il discernimento pastorale affinché provvedano misure che non lascino da solo il santo popolo fedele di Dio…”,
              ha fatto emettere un nuovo decreto di riapertura,
              come a dare ad intendere che,
              mentre la serrata della Chiese era stata un’idea estemporanea del suo Vicario,
              ora finalmente è arrivato Lui a porre rimedio ai danni dei suoi collaboratori.

              • Io renderei grazie a Dio per questo “retro marcia”, ma naturalmente ci si può accontentare di tutte le dietrologie possibili…

  4. La cosa triste sarebbe che i morti non si seppelliscano. Questo sarebbe davvero triste non tanto la mancanza dei funerali di per sé.
    Ogni senso di pietas è andato a prostitute…

    • Pare davvero che i morti siano tutti “parcheggiati” mentre la loro anima vaga senza sepultura. Ottimo, non foss’altro che per questo il virus è da ritenersi strumentalizzato all’uopo da Satana e l’umanità si allinea volentirei a quanto pare.

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