La Regola Aurea: Sotto La Guida di S. Pietro

Leggo sul nostro blog, ma anche su quello di altri, o sento intorno a me, un’atmosfera di reale ansia angosciosa per quel che sta avvenendo da quasi sette anni in qua nella nostra Chiesa Cattolica: ma questo non può e non deve mai essere! Lì dove è Cristo, ci può solo essere la Pace e tali emozioni e sentimenti come anche la collera non possono venire dallo Spirito Santo ma solo dal divisore che ci vuole accusare, indurre in un sentimento di colpevolezza degno di quello di Giuda per, infine, condurci, come questi, alla dannazione eterna.

Questi ultimi tempi hanno richiesto e continuano a richiedere da parte di tutti noi fedeli cattolici un’accresciuta purificazione dei nostri cuori per distaccarci dalle nostre idee personali, dalle nostre concezioni primitive, dalle nostre incomprensioni dell’insegnamento della Chiesa: dopo i trentacinque anni di vacche grasse, ormai stiamo vivendo i sette anni di vacche magre, ma la nostra gioia deve provenire dal fatto che ci sono stati tutti e due i periodi e che Dio ci ha accompagnato fin dall’inizio concretamente per attraversare le penurie spirituali, teologiche, pastorali odierne.

Quando YHVH consiglia Giuseppe non gli dice di aspettare speranzoso la fine dei sette anni di carestia per ricominciare ad essere sfamati decentemente, ma prima da, per l’appunto, sette anni di vacche grasse per poter essere sfamati durante le annate magre: così ne va nella nostra vita, prima il Cristo è morto sulla Croce ed è Risuscitato per salvarci e solo dopo ci manda nella durezza dei frangenti quotidiani; prima la Chiesa ci ha dato duemila anni di Magistero certo e solo dopo ci lascia nella povertà spirituale, liturgica, dottrinale e anche umana di questi ultimi anni; in verità, già tutto è gioia, perché già Dio si è preso cura di noi e non abbiamo da aspettare quello che Egli già ci ha dato.

Troppi, in questi ultimi giorni, sono nell’attesa angosciosa e angosciante dell’imminente pubblicazione da parte del nostro beneamato Papa Francesco del documento finale che porrà un cappello definitivo ad un “sinodo” amazzonico che ha messo come suo centro spirituale l’apostasia idolatrica della Pachamama e le cui richieste non son state fondate sulla Persona di Cristo ma essenzialmente su considerazioni ed opinioni pesudo-ecologiche e politicheggianti.

Purtroppo, cari lettori ed amici, se fate parte di questa categoria di angosciati non siete all’ascolto di Cristo ma del mestatore la cui testa è già schiacciata dalla Vergine Santissima.

Molti tra i fedeli sinceri hanno ancora una concezione “magica” del ministero di Pietro, derivante psicologicamente da quasi due secoli di storia di Papi eccezionali specialmente nella loro Santità, che, quasi quasi, ci fa credere che chi siede sul trono di S. Pietro sia la Chiesa stessa. Non è il caso: crederlo implicitamente o esplicitamente non è cattolico ma è davvero eretico mentre lo Spirito Santo ci chiede a noi, uomini e donne del 2020, di sbarazzarci di questa carcassa psicologica e spirituale “paranormale” che ci impedisce nel concreto di purificare il nostro cuore e farlo battere in sintonia con quello di Cristo Gesù.

Ecco la sola Regola Aurea che ci dovrebbe dare la Pace per sempre : il Papa, non essendo ontologicamente e tanto meno teologicamente la Chiesa, è infallibile se, e solo se, quel che insegna è quel che la Chiesa insegna, perché solo Essa, Corpo di Cristo animato dallo Spirito Santo e Figlia di Maria Semprevergine, non può né errare né indurre in errore. Quando egli non dovesse farlo non possiamo tenerci legati dalla sua parola: la carestia che ci offrirebbe non può sbilanciare il fatto che abbiamo a nostra disposizione venti secoli di vacche grasse e quindi rimaniamo nella gioia che già possediamo.

Anche noi, semplici cristiani battezzati, siamo re, sacerdoti e profeti: anche noi, quando crediamo ed insegnamo quel che la Chiesa insegna nel nostro piccolo e senza se e senza ma, siamo infallibili. Non c’è nessuna “magia” in questo ma semplice buon senso: se siamo del Corpo di Cristo non possiamo errare e lo Spirito Santo ci sostiene ognuno di noi individualmente in questa realtà di unione con il Figlio del Padre.

Questo non ve lo dico dall’alto della mia autorità che non esiste e non pretendo volontariamente in nessun campo (da dove l’uso costante del mio pseudonimo anche quando tratto di materie di mia competenza professionale o accademica): questo ve lo insegna lo stesso San Pietro nella sua Seconda Lettera (Qui).

Questa Seconda Lettera di Pietro dal suo incipit fino alla sua fine è la descrizione perfetta di quel che succede in particolare nella nostra Chiesa odierna: amici, davvero, leggetela e rileggetela almeno tre volte rimuginandola nel vostro cuore e vedrete che vi darà tutte le risposte ai vostri legittimi questionamenti e vi libererà dalle possibili angoscie che potete vivere in questi tempi insani per la nostra Chiesa.

Tutto vi è trattato: dalla profezia ai falsi dottori, dalle lezioni del passato alla santità. Veramente è stata scritta per i giorni d’oggi: provate per credermi.

Quel che San Pietro dall’alto della Sua Cattedra ci insegna in particolare è la Regola Aurea da me semplificata e parafrasata qui sopra in 2P 1, 21-22 : “Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio”.

Il Santo Padre, in quanto vescovo, realizza come Cristo realizza la sua realtà di essere Re, Sacerdote e Profeta e quando insegna, per via del suo Primato, le Sue Profezie, se queste tali sono, esse hanno una legitimmità ed un’autorevolezza ineguali al punto che in certe circostanze particolari possono addirittura definire dogmi: tutta la questione è sapere se e quando egli profetizza.

E la regola per saperlo ce la da San Pietro stesso: se è profezia non è di volontà umana e non può essere soggetta a privata spiegazione. Va quindi da essere soggetta alla spiegazione, non privata, ma della comunità stessa che forma la Chiesa : cioè è davvero la Chiesa che giudica e spiega se il Papa, o chiunque altro, abbia davvero parlato a nome dello Spirito Santo. Non quindi i discorsi scientifici, né le opinioni politiche, né i pensieri erratici di chi non vive dello Spirito Santo possono convalidare se le parole di un Pontefice sono profezia dello Spirito Santo, ma duemila anni di Scritture, di Tradizione e di Magistero nei cuori a loro fedeli nelle loro pratiche quotidiane concrete.

Rimaniamo semplici e guidati dal buon senso comune: non c’è magia in nulla nella Chiesa di Cristo. Certo, preferiremmo tutti poterci assicurare che prima di firmare il documento che il Card. Hummes gli ha preparato e che sarà reso pubblico prossimamente, il nostro amato Papa Francesco si sia messo, non fosse altro, almeno cinque poveri minuti a ginocchio davanti all’Altissimo presente nel Santo Sacramento dell’Eucaristia sotto le Sacri Specie per ascoltate il soffio sottile dello Spirito Santo, dopo aver sentito e letto le parole dei suoi collaboratori che più lo amano come i Cardinali Ouellet e Sarah e, beninteso, il vescovo emerito di Roma, Benedetto XVI, il più gran teologo cattolico ancora in vita.

Ma non ci importa più di tanto: San Pietro dall’alto della Sua Cattedra (2P 2, 20-22) ci avverte e ci consola ricordandoci che : “Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e salvatore Gesù Cristo, ne rimangono di nuovo invischiati e vinti, la loro ultima condizione è divenuta peggiore della prima. Meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo precetto che era stato loro dato. Si è verificato per essi il proverbio: Il cane è tornato al suo vomito e la scrofa lavata è tornata ad avvoltolarsi nel brago.”

Quanto a noi, cattolici che crediamo la Chiesa come insegnano i simboli apostolici e niceno-costantiniani, rallegriamoci per le sue ultime parole di conforto (2P 3, 17-18): “Voi dunque, carissimi, essendo stati preavvisati, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall’errore degli empi; ma crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell’eternità. Amen!”

In Pace



Categories: Attualità cattolica, Magistero, Simon de Cyrène

6 replies

  1. Per ora mi sono fermato qui: “indurre in un sentimento di colpevolezza degno di quello di Giuda per, infine, condurci, come questi, alla dannazione eterna”

    Da un lato ho pensato a quel sentimento di colpevolezza che spessisimo ho, devo ragionarci. Secondo mi è venuto in mente una idea malsana, ma forse interessante. Sembra quasi che il divisore voglia averci dannati come lui per avere come la sensazione di essere nella ragione, di ritenersi nel giusto, come se gli servissimo (servi utilissimi in questo caso) per un autoinganno personale che dura il tempo della nostra dipartita e dannazione per poi concludere di essersi di nuovo perso nel vizio dell’illusione perpetua di bastare a sé stesso perché nella Verità.
    Che sia questo il contrappasso dantesco a cui è obbligato? Continuo a leggere.

  2. da quasi due secoli di storia di Papi eccezionali specialmente nella loro Santità, che, quasi quasi, ci fa credere che chi siede sul trono di S. Pietro sia la Chiesa stessa.

    E da un Papa di oggi certamente non eccezionale, ma alle prese con una forza mass mediatica demolitiva e totalmente politica (della politica più becera) che tira la giacchetta a chiunque gli possa essere utile. Apparato di dimensioni e proporzioni mai viste nella storia e che la Chiesa sta forse prendendo sotto gamba oppure pensa di star giocando come il gatto con il topo senza accorgersi che il topo sono loro. Nessuno sa come sarebbe stato un Pio X con Scalfari di Repubblica a bussare alla porta ogni due per tre. Ma di una cosa sono certo: mi sarebbe piaciuto assistere alla scenetta… eheh

    • Credo che l’aspetto della sovraesposizione mediatica e social della Chiesa e del Papa, che più volte su questo blog ho denunciato come essere la vera concreta e sottovalutata differenza tra questo papato ed i precedenti (gli smartphone sono diventati di uso ed utilizzo comune diffuso da una decina di anni al massimo. Prima nessuno aveva internet in mano 24 ore su 24).
      Una sovraesposizione che la chiesa gerarchica ha cercato di governare, ma di cui è invece (proprio come dice Minstrel) succube.
      Siamo tutti curiosi di capire come sarebbe stata una intervista senza domande preparate a Pio X, magari fatta su un aereo al termine di una faticosa visita pastorale.
      Questo al di la delle capacità o idee di questo Papa. Eventi come quello della Pachamama , se anche fossero avvenuti, non sarebbero mai stati visti , e forse neppure ripresi.
      Noi pensiamo al passato come un mondo perfetto, ma in realtà era un mondo che mostrava solo la sua parte perfetta, e che non lasciava tracce di quella imperfetta.
      Oggi se il Papa fa uno starnuto va in mondo visione, finisce su youtube e sulle prime pagine online di mezzo mondo, nonchè nelle vignette satiriche e sui blog!
      Un tempo nessuno avrebbe dato da vedere che se ne era accorto, e se pure qualcuno lo avesse scritto sarebbe stato convinto a non scriverlo. E sarebbe rimasto un gossip orale tra i corridoi riservato a pochi vicini stretti, che se lo sarebbero detto sottovoce ed, interrogati, avrebbero negato.
      Un tempo quando il Santo Padre faceva l’angelus, il telecronista parlava sottovoce per introdurlo, con un rispetto nei toni e nei modi quasi da cerimonia funebre. Oggi manca solo che facciano il commento tecnico come alle partite di calcio.

  3. NON ANSIA MA « SCANDALO »

    Secondo me , il problema drammatico della Chiesa di oggi NON E’ QUESTO PAPA. non saranno neppure i
    futuri preti sposati . Sono d’accordo che non val la pena essere ansiosi per l’esortazione Post sinodale , tanto sappiamo già cosa conterrà .
    Il problema drammatico della Chiesa di oggi è che interi paesi un tempo cattolici, quali Olanda Belgio, Francia, Italia,Spagna, Germania non lo sono più nel 90 per cento della popolazione. Il modo di essere e di pensare « cattolico » si è perso per milioni e milioni di persone, e le nuove generazioni cresceranno sempre più ignoranti e LONTANE dal modo di vivere e di pensare cattolico.
    . Il problema drammatico sono le chiese dismesse, vendute per farne discoteche o moschee.o usate dal clero stesso per altri scopi che non il culto a Dio, il problema sono i seminari vuoti, gli ordini religiosi decimati, le poche suore di clausura ancora rimaste costrette a barricarsi per non essere cacciate via dagli emissari dei vescovi.Il problema è che nelle Facoltà teologiche , nei seminari, si insegnano AUTENTICHE ERESIE e non si insegna più la dottrina ortodossa e fare gli esercizi ai vescovi si chiama il ragioniere ENZO BIAGI che sostiene che Gesù era un semplice uomo.
    il problema della Chiesa di oggi viene da molto lontano e non certo solo dai 7 anni dell’attuale papa.
    anzi a ben vedere l’attuale papa può essere provvidenziale in quanto ha portato alla luce, ha portato alle estreme conseguenze logiche , ciò che prima era come coperto ma già esistente. sotto il pontificato entusiasmante di Giovanni Paolo II sembrava che i problemi, le crisi, gli errori , le storture, del tormentato periodo post-concilio fossero superate , che il « fumo di Satana » entrato nella Chiesa fosse stato esorcizzato , errore! Il problemi erano tutti, sotterranei il modernismo, lo storicismo, lo hegelismo, la critica dei testi biblici, la de-mitizzazione, la Teologia della Liberazione , tutto il bric a brac di Hans Kung e di Kasper, il « pensiero non cattolico » entrato nella Cattolica tutto è iniziato ben prima,
    anche i papi precedenti non sono stati capaci o non hanno potuto contrastare il pensiero anti-cattolico proprio dentro la chiesa cattolica. la Chiesa cattolica nella sua essenza è stata smantella ben prima di papa Francesco. Lui è solo il risulltato non la causa dello « scandalo ».
    E ‘ inevitabile che lo scandalo avvenga , ci dice il Vangelo Matteo 18, 7, 8
    « Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!8 Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. 9 E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco. »

    Ecco ora molti fedeli cattolici cattolici vivono nell’epoca non tanto dell’ansia quanto dello « scandalo ».
    E’ uno scandalo continuo , quotidiano, giorno dopo giorno : benedizione in chiesa di omosessuali e trans, preti che espongono tranquillamente opere d’arte « blasfeme », vescovi in bicicletta dentro la chiesa, altri vescovi che non dicono il Credo , il papa che non benedice per non offendere i non credenti, Scalfari che detta la linea da Repubblica ecc ecc. I semplici fedeli tacciono, ma sono scandalizzati
    i vangeli ci suggeriscono che l’unico modo è tagliare, amputare, cavare via, gettare via, piuttosto che continuare con una cancrena .NON è questo o quel papa la causa profonda della crisi, è che la Chiesa cattolica ormai è un organismo in decomposizione, e questo da quando, lasciando la retta dottrina ha consentito che entrasse in lei l’eresia e  » un modo di pensare non cattolico » come disse Paolo VI già negli anni 70. Dunque non ansia ma scandalo.
    se poi voi di Croce -via, volete che non ci sia neppure scandalo , che, se il nostro occhio ci da’ scandalo facciamo finta di nulla invece che cavarlo , se volete sposare la linea « va tutto bene madama la marchesa », liberissimi di farlo.
    io penso che sia piu’ saggia la posizione evangelica: quando c’è uno scandalo non far finta di n ulla ma tagliare, amputare, cacciar via. Meglio senza un occhio o una mano, che finire nella Geenna, e questo vale sia individualmente sia, come intera CHIESA.

  4. Gian Piero, dopo questa analisi impietosa, ma in parte condivisibile, arriva anche alle conclusioni : Cosa va tagliato e cosa va rimesso ? Non essere generico…dacci la soluzione.

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