Sinodo Amazzonico E Noi Cattolici

C’è un avvenimento ecclesiale al quale la gerarchia vaticana tenta di dare molta rilevanza ed è il Sinodo sull’Amazonia indetto da S.S. Papa Francesco e che incomincia oggi.

Chiediamo i nostri utenti e amici di pregare lo Spirito Santo affinché sostenga questo momento ecclesiale durante queste prossime settimane: che Egli si faccia ascoltare e che coloro che remano in quest’assise contro di Lui siano silenziati ad opera Sua.

Visto che, di certo, noi non siamo lo Spirito Santo, non c’è altro da aggiungere.

Siamo perfettamente al corrente delle sane e sante prese di posizioni e delle perplessità di tanti cardinali, vescovi e sacerdoti ineccepibili, ma, in quanto Crocevia, non vogliamo entrare nel merito in questi soggetti in quanto non abbiamo le loro responsabilità nella gerarchia umana della Chiesa di Cristo.

Le nostre responsabilità nella Chiesa di Cristo riguardano e si limitano alla salvezza della nostra anima e di quella delle persone che amiamo di cui siamo in carica per via delle vicende della vita: non portiamo assolutamente nessuna responsabilità per quelle cose nella Chiesa e nel Mondo di cui non siamo in carica.

Non carichiamo le nostre spalle con fardelli inutili, preoccupazioni che non sono le nostre, ma, in vece, costruiamo la nostra vita reale ed ecclesiale sulla sola pietra d’angolo che ci sia: il Cristo Gesù.

Noi ci dobbiamo solamente preoccupare di assicurarci di insegnare e di vivere in prima persona la Buona Novella tale che La trasmettono e chiariscono il Santo Magistero Autentico, la Santa Tradizione Viva e le Sacre Scritture: la nostra responsabilità primaria fondamentale è farlo nelle nostre famiglie, con gli amici e nei luoghi che frequentiamo comunemente.

Non abbiamo da fare il tifo per le fazioni che si stanno scontrando nella struttura eccelsiastica attuale alla ricerca di predominio ideologico sotto fasulle parvenze di ricerca spirituale, teologica o pastorale: dapprima perché la struttura gerarchica ecclesiastica è semplicemente una realtà umana, necessaria, ma non sufficiente da sola a fare la Chiesa; in seguito perché non ne siamo minimamente in carica; in fine perché il clero di questo XXI secolo fino ai vertici i più alti ha umanamente fallito nella sua triplice missione profetica, sacerdotale e regale, incapace come lo è agli occhi di tutti di insegnamento sicuro, di liturgia veramente vissuta, di gestione ecclesiale sensata.

Qualunque insegnamento del clero, che sia sacerdote vescovo, cardinale o anche Papa, va da essere vagliato alla luce del Magistero Autentico, della Tradizione, delle Scritture e del buon senso comune: nessuno di noi è esentato dal dovere di compiere questo atto di giudizio nel foro della propria coscienza e dal preventivo dovere di esercitare la propria coscienza alle quattro virtù cardinali della prudenza, della temperanza, del coraggio e della giustizia, né ad impregnarla, per la grazia di Dio, con le virtù teologali della Fede, della Speranza e della Carità.

Sola una coscienza retta, fedele a Cristo, vivente nella Carità dello Spirito Santo, esercitata nelle virtù dagli avvenimenti della vita può valutare se un insegnamento qualunque dei membri della struttura ecclesiastica è veramente dello Spirito Santo e cioè espressione genuina del Magistero Autentico, della Tradizione e delle Scritture, la Santa Triade del cattolico.

Non c’è quindi da vivere personalmente nessuno stress per l’esito di questo Sinodo amazzonico o per gli insegnamenti spesso ambigui, quando non eretici o apostatici di coloro che vi parteciperanno: tanto, qualunque sarà il risultato di quest’assise, compresa l’esortazione apostolica papale che la seguirà, se valuteremo, Dio non voglia, che non corrisponde a questa Santa Triade, di certo non sarà Magistero Autentico e non ci obbligherà moralmente, spiritualmente, intellettualmente.

Già nel passato prossimo abbiamo avuto questa situazione, e questo Sinodo amazzonico non è di altra natura, e dopo analisi eravamo arrivati in questo blog alle seguenti conclusioni: Amoris Laetitia è sicuramente Magistero Autentico; Laudato Sì è un pamphlet politico-ecologista che non lega il cattolico; la nuova formulazione nel CCC circa la pena di morte non è realista ma ideologa e quindi non lega moralmente nessuno; il sinodo sui giovani non ha avuto, come previsto, nessuna rilevanza ecclesiale; la riunione mondiale sugli abusi sessuali ha stravisato completamente il proprio fine senza portare avanti soluzioni al vero problema ma solamente cosmetica legalista. Ora, alcuni eccitati di tutti i bordi ci dicono e pubblicano che il Colleggio cardinalizio da ieri diventa la garanzia formale della continuità della struttura ecclesiale attuale, senza rendersi conto che il peggior colleggio cardinalizio era, visibilmente, quello del 2013 e che tutto quel che è umano è destinato scomparire.

Tutto, in verità, rimane sempre nelle nostre mani e che sono quelle di Dio: non dobbiamo avere paura dei cattivi insegnamenti se noi viviamo delle tre virtù teologali e di queste dobbiamo nutrirci e nutrire di chi siamo in carica.

Non illudiamoci: non è sulla nostra preoccupazione sul nostro attivismo per un bordo o l’altro della struttura ecclesiale che alla fine saremo giudicati, ma sul come abbiamo educato, trattato e fatto evolvere le persone di cui la vita ci ha fatto incrociare i passi e messo in carica.

Buon Sinodo amazzonico a tutti, pregando lo Spirito Santo e sempre restando sicuri che Lui non ci toglierà mai la nostra coscienza quando da noi, e con Lui, ben formata!

In Pace



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101 replies

  1. Prevengo le domande chiedendoti di specificare meglio, se possibile, la differenza fra gradi del Magistero a cui si deve consenso informato (sempre!) e « scelta protestante » fra Magisteri uguali o simili. Cioè di esplicare bene la differenza, che qui mi pare tu tracci bene, fra essere in comunione con Roma tout cour (di oggi, domani e ieri!) e nascondersi dietro un atteggiamento « di comodo » di scelta fra gradi di magistero uguali, modalità tipicamente protestante, in modo da far coincidere il Magistero stesso prescelto con le proprie idee.
    A me pare palese la differenza, prova ne è che implicitamente mi sono auto risposto alla domanda retorica che ti ho posto, ma è tempo di confusione e quindi prevenire è meglio che curare…

    • Va da sè, ed è sempre stato centrale in tutte le analisi che abbiamo fatto su Crocevia, che ci atteniamo all’insegnamento tradizionale sui vari gradi del Magistero.

      Non è possibile per l’uomo virtuoso, cioè che lotta, con l’aiuto di Dio, per essere prudente nei suoi giudizi in tutte le cose, che vive la temperanza e che si esercita al coraggio e alla giustizia, oltre che a vivere della Carità nella frequentazione regolare dei sacramenti e nel dono reale alle persone che la vita gli fa incrociare, la Fede nella frequentazione dei testi del Magistero autentico (Catechismo ad esempio), delle Scritture (almeno i Santi Vangeli), della Tradizione (nella comprensione della liturgia ad esempio) e la Speranza nella frequentazione regolare alla Santa Liturgia, poter sbagliarsi nella sua evaluazione della qualità di un insegnamento dato da un terzo (da laico a papa), qualunque sia la qualità e l’autorità di quest’ultimo.

      La differenza fondamentale e radicale con il protestante è che questi non sceglie tra magisteri possibili, ma tra interpetazioni delle Sante Scritture e questo senza tener conto né della Tradizione né del Magistero Autentico.

      Per altro non è il ricorso ad uno strumento esterno indipendente dalla prorpia virtù personale che risolve il problema: in teoria, un papa scalmanato, con poca o nessuna formazione teologica, poco spirituale e senza senso liturgico potrebbe benissimo mettersi in testa di insegnare cose eretiche vedi apostatiche, vedi anche cambiare le regole formali di tal strumento esterno.

      Non è l’oggettività di una regola che ne costituisce la validità morale, ma il giudizio (virtuoso) di chi la tiene per certa.

      In Pace

  2. E chi decide che l’uomo che si autoproclama virtuoso lo è poi veramente ?
    Ti cito
    “Non è possibile per l’uomo virtuoso poter sbagliarsi nella sua valutazione della qualità di un insegnamento dato da un terzo (da laico a papa), qualunque sia la qualità e l’autorità di quest’ultimo”
    Ora questo teorico Uomo Virtuoso è un essere infallibile (perchè di questo si tratta) , e dovrebbe essere giudicato virtuoso da altri virtuosi come lui.
    Ma anche essi dovrebbero essere stati giudicati virtuosi da altri virtuosi come loro, quindi vi è la necessità di un virtuoso “iniziale”, di cui non si vede traccia.
    A meno che tu non ritenga che ci si possa autoproclamare oggettivamente virtuosi, ritenendo che il vaglio degli altri sia inutile.
    Tutte le qualità da te descritte sono assolutamente opinabili nella qualità e nella quantità (temperante ? quanto ? e fino a quando? Assiduo nella frequentazione dei testi ? Un’ora al giorno ? E’ poco ? E’ troppo . E cosi via).
    Tu ritieni di essere un uomo virtuoso , nella tua accezione ?

    • Penso che hai tutto sbagliato probabilmente perché non hai presente le teorie morali sulla virtù : il problema non è di essere giudicati da altrui in quanto virtuosi, ma di esserlo in verità, cioè agli occhi di Dio.
      Quanto al virtuoso egli sa di mai esserlo perfettamente, ma esercita le virtù, per antonomasia con costanza, volontariamente e con l’aiuto di Dio e a costui lo Spirito elargisce i Suoi doni come la Saggezza e la Pietas con assoluta certezza.
      In Pace

      • Sottoscrivo…

      • Quindi se il virtuoso sa di mai esserlo perfettamente, il virtuoso perfetto non esiste, o se esiste non ci è consentito saperlo su questa terra.
        Pertanto non esiste su questa terra colui che non può “sbagliarsi nella sua evaluazione della qualità di un insegnamento dato da un terzo (da laico a papa), qualunque sia la qualità e l’autorità di quest’ultimo.”
        Esiste però certamente , chi in cuor suo, pensa di esserlo pur non avendo coraggio di ammetterlo fino in fondo. Se non presta attenzione la sua virtù rischia d’esser vanificata dalla sua presunzione, così come narrato nella parabola del fariseo e del pubblicano.
        Per costui vale la parola di San Paolo : “Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere” .

        • Sbagliato in quanto non c’è un minimo o un massimo di virtù: non c’entra niente essere un virtuoso perfetto, in quanto un virtuoso è sempre in divenire per diventare più virtuoso.
          Fa quindi parte della virtù l’essere coscienti del fatto che si deve essere ancora più virtuosi e questo non rispetto ad altri ma rispetto a sé e rispetto a Dio.
          Pertanto chiunque si impegna con decisione sul sentiero della virtù con l’aiuto della grazia di Dio non può “sbagliarsi nella sua evaluazione della qualità di un insegnamento dato da un terzo (da laico a papa), qualunque sia la qualità e l’autorità di quest’ultimo.”
          Purtroppo esistono i corrotti, coloro che non vogliono capire cosa sia una vita virtuosa umanamente e in Cristo e con costoro a poco serve perdere il proprio tempo.
          In Pace

        • Sai qual è il problema ML65 (il tuo problema in questo specifico caso)? Che tu sei partito lancia in resta, irritato dal fatto che qualcuno si dichiari “virtuoso” (o dichiari altri virtuosi come se l’uomo virtuoso non esistesse) e più nello specifico accusi Simon di essersi proclamato tale…

          Questo ti porta all’incapacità di comprendere quanto correttamente esposto.

          L’uomo virtuoso, virtuoso delle Virtù che la Chiesa indica come Teologali (fede, speranza e carità) e/o Cardinali (prudenza, giustizia, fortezza, temperanza) sono tipiche dei Santi e santi sono e possono essere anche uomini e donne non canonizzati.

          Pur essendo peccatori e avendo coscienza di esserlo, sono santi perché Dio è Santo e concede grazie come le Virtù di cui sopra come meglio ritiene nella Sua Onniscenza.

          Sono comunque Virtù a cui tutti dobbiamo tendere, tutti dovremmo desiderare, tutti difendere nella misura in cui Dio ce le concede e le matura in noi.

          Ciò detto, come potrebbero l’uomo o donna virtuosi, pur senza proclamarsi tali (ma certamente venendo riconosciuti virtuosi da chi ha la gioia di frequentarli) cadere in errore rispetto insegnamenti erronei o eretici o anche solo non saper distinguere cosa è realmente buono e degno, gradito a Dio, indipendentemente da chi propone loro qual si voglia cosa?

          • Caro Bariom. Il problema allora è che al mondo vi sono molti uomini , che possono essere definiti virtuosi, che hanno sulle stessi eventi di cui si sta trattando un giudizio diverso se non opposto a quanto rappresentato in questo post. Allora mettiamoci d accordo : se 2 uomini virtuosi sullo stesso argomento dicono cose opposte , chi ha ragione?
            Attenzione a dove porta questo ragionamento sulla infallibilità del virtuoso. Visto che avete linkato Il cardinal Sarah sotto , perché nessuno dice che egli afferma che “Chi è contro il Papa è contro la Chiesa” ? Quanti qui sono contro il Papa , pur facendo finta di No ? Siate onesti.

            • @ML non si è parlato di “infallibilità” del virtuoso… almeno non comepare tu la intenda con riflesso ad extra.

              Se riesco mi spiegherò meglio per come l’ho intesa, ma non ora 😉

              • Bariom c’è poco da intendere , a meno che l’italiano che si usa su Croce Via non sia diverso da quello che insegnano nelle scuole e parlano per le strade
                La frase ““Non è possibile per l’uomo virtuoso poter sbagliarsi nella sua valutazione della qualità di un insegnamento dato da un terzo (da laico a papa), qualunque sia la qualità e l’autorità di quest’ultimo” significa esattamente che l’uomo virtuoso è infallibile nel giudicare l’insegnamento di chiunque, sia pure il Papa.
                Se poi vuoi dargli qualche interpretazione diversa, magari dovresti chiederla a chi la scritta e non a me che semplicemente la interpreto come la interpreterebbe chiunque.

                • Solo una mente corrotta e viziosa non può capire quel che significa essere virtuoso: cioè essere prudente, coraggioso, temperante, giusto e per giunta vivente delle tre virtù teologali che fanno vivere della vita di Dio, la Fede, la Speranza e la Carità.

                  Più le persone avanzano nella vita di virtù più frequentano lo Spirito Santo e anche se, magari, hanno differenze di opinioni in materie secondarie, ad esempio su delle modalità di azione concreta, in quelle che toccano la relazione a Cristo e alla Sua Chiesa essi sono guidati dallo Spirito Santo le cui Parole alla propria coscienza così ben formata dalle virtù in questione sono immediatamente recepite ed accolte: Parole che sono proprio in sintonia con quelle delle Sacre Scritture, della Santa Tradizione e del Santo Magistero quando Autentico.

                  La tua ipotesi teorica che due persone identicamente (il che, di per sé, è un nonsenso concettuale) virtuose possano contraddirsi nel valutare quel che insegnano gli uomini paragonandolo a quello dello Spirito Santo è impossibile, perché lo Spirito è uno e non si contraddice: in questa ipotesi una delle due persone è per forza meno virtuosa dell’altra.

                  Le virtù in quanto si esprimono in un esercizio abituale di atti buoni, sono osservabili fuori dal foro interno: ragion per la quale è possibile valutare nei processi di beatificazione l’esercizio eroico di tali virtù e dichiarare, una volta decessa, che tale persona é venerabile. Non siamo quindi nel campo delle opinioni, ma proprio dell’osservazione oggettiva di fatti abitudinari.

                  Questa è la ragione per la quale ci è possibile di dire che ci si fida di più di un uomo chiaramente virtuoso, ad esempio il Cardinale Sarah, che di un altro cardinale o vescovo, i cui comportamenti e discorsi non esprimerebbero la presenza di tali buone abitudini umane e teologali: questo a prescindere dal foro interno che non ci riguarda, ovviamente.

                  Dato che sono sicuro che non puoi capire quel che ti si dice, la smetto qui.

                  In Pace

                • Bon… Allora il nostro scambio termina qui, hai già chiuso il discorso giacché tu solo pare interpreti correttamente l’italiano.
                  Alla prox

                • Non posso capire chi dapprima sostiene esista un uomo virtuoso in grado di non sbagliare mai le proprie valutazioni, e poi sostiene che vi siano in realtà dei vari gradi di virtuosità che escludono alcuni uomini dall’essere esenti da errori, sicchè in pratica l’uomo virtuoso sarebbe solo quegli che sostiene le stesse ragioni di colui che asserisce che io non possa capire ?
                  Eccome se l’ho capito.
                  Buon Sinodo.

                • Invece, ML65, non hai capito niente, ancora una volta quasi non parlassimo la stessa lingua e infatti non la parliamo: ma non c’è sorpresa te ed io ben sappiamo perché non puoi capire come te l’ho già detto quassù nero su bianco.
                  In Pace

                • Perché dici che non ho capito?
                  Ho capito perfettamente. Ed altrettanto perfettamente non sono d’accordo. Spero che sia lecito dirlo.
                  Ed è anche funzionale alla tua causa poiché non essendo io un virtuoso non posso che rafforzare il virtuosismo della tua idea.
                  D’altra parte credo che secondo te io sia nella buona compagnia di numerosi vescovi, cardinali e forse anche il Papa.
                  Quindi non me ne preoccupo più di tanto perché se ho ragione ho ragione e se ho torto ho torto avendo seguito la Chiesa, e quindi non ne sono colpevole.
                  Solo temo che (per esempio) la scelta di foto palesemente grottesche del nostro Pontefice , indipendentemente dal giudizio sulla sua azione pastorale , non possa essere considerata esattamente un gesto virtuoso.
                  Ma, appunto, non potendo io capire…sono però certo che sicuramente dietro a queste scelte comunicative vi siano profondissime ragioni teologiche che solo pochi virtuosi possono afferrare.

                • No, no, proprio non hai capito (fidati, io so quel che ho scritto e dai tuoi interventi so che non hai capito un tubo).

                  Sei un corrotto e un vizioso: questo è chiaro. Capirai il giorno stesso che deciderai in foro interno e onestamente rispetto a te stesso di incamminarti sul sentiero stesso della virtù, con l’aiuto dello Spirito Santo ovviamente.

                  Non credo per niente che tu sia nella buona compagnia di chicchessia in quanto evito di fare illazioni in linea generale e, se ne faccio, avviso chi mi legge.

                  È un errore pensare che Papa e cardinali siano la Chiesa e che seguirli sia automaticamente seguire la Chiesa, anche se fanno parte della Chiesa.

                  Tu trovi che la foto è grottesca: io trovo che Sua Santità Papa Francesco vi appare in modo molto simpatico ed è per questo che l’ho scelta. Grottesco è vederlo alla cerimonia di adorazione della Pachamama in Vaticano: ma sono stato attento a non pubblicare né le foto né la video.

                  In Pace

                • Caro Simon , ho la sensazione che il tuo modo di esprimerti sia stato di ispirazione per il personaggio del colonnello Hans Landa (impersonato dal grande attore Christoph Waltz) del film “Bastardi senza Gloria” di Quentin Tarantino.
                  E’ un complimento perchè il modo di esprimersi di Landa è sempre sofisticato e gradevole anche quando esprime i concetti più turpi.
                  Salve.

                • Reductio ad Hitlerum*: Un punto Godwin a te.
                  In Pace

                  *Legge di Godwin: “più una conversazione online dura più la probabilità di trovare un paragone con i nazisti o Hitler si avvicina a 100%” e questo succede in particolare quando uno degli antagonisti nella discussione non ha più argomenti validi.

                • I nazisti non c’entrano nulla, e sono un riferimento assolutamente casuale, che infatti non ho affatto citato.
                  Il personaggio in questione peraltro non esiste, ed è stato inventato da Quentin Tarantino, ma purtroppo non è possibile avere conferma che abbia effettivamente tratto ispirazione dalla lettura di qualche blog. Se quindi si pensava a qualche diritto d’autore temo che non sia dimostrabile.
                  Ma ti invito a vedere il film, per poter apprezzare lo stile di espressione e colloquio di questo personaggio immaginario, in grado con la stessa logica ferrea e cortesia estrema, quanto spietata, di ordinare un litro di latte o ordinare l’impiccagione di un nemico.
                  Ovviamente si tratta di una metafora perchè a te, per esempio, non ti ho mai sentito ordinare un litro di latte.

                • M65, guarda che l’attacco ad hominem che tenti nei miei riguardi è una fallacia argomentativa anch’essa conosciutissima e largamente utilizzata da chi non ha più argomenti proprio come quella della tua tentata reductio ad hitlerum qui sopra.

                  Con molta semplicità ti posso confermare che, per me, l’uso di fallacie da parte di contradditori è, infatti e in sé, un reale complimento in quanto, mostrando così la loro assenza di contrargomenti fondati, ammettono , de facto e pubblicamente, aver torto sul fondo.

                  In un certo senso, cercando noi di avere uno sguardo soprannaturale su questa faccenda, l’attacco ad hominem è sempre una rappresentazione della dannazione stessa di satana: non potendo validamente opporsi alla logica della Salvezza divina non gli rimane che l’attacco ad hominem come Accusatore. Per questo, immagino, essa sembra essere la fallacia usualmente preferita propria dei viziosi e dei corrotti.

                  In Pace

                • Attacco personale ?
                  Nel tuo commento del 10/10 ore 22 .11 dici che “Solo una mente corrotta e viziosa …..etc ” (riferito a me), oltre a sostenere che “non posso capire” (per incapacità e lacune culturali evidentemente)
                  Nel tuo commento del 13/10 ore 17.01 dici di me che “Sei un corrotto e un vizioso: questo è chiaro. “.
                  Non mi sembra che sia io ad aver iniziato attacchi o giudizi personali!
                  La realtà è che tu definisci con molta leggerezza e con molta inutile durezza le persone che scrivono, salvo poi sorprenderti della reazione dell’interlocutore. Non mi sembra un atteggiamento così virtuoso.
                  Io mai mi permetterei di dire ad uno sconosciuto che è un “corrotto e vizioso”, passando dal giudizio oggettivo ed assertivo su un fatto preciso ad un giudizio soggettivo ed aggressivo su una persona, peraltro cosi pesante ed ingiustificato.
                  E’ ovvio che questo tipo di definizioni alzano il livello dello scontro , e scatenano reazioni che travalicano l’oggetto del contendere.

                • ML65, capisco quello che intendi, ma il fine mio non è mai di offenderti, come Gesù di certo non intendeva offendere quando trattava i Suoi interlocutori di vipere e sepolcri imbianchiti o di ladroni e quando li bastonava fuori dal Tempio: lo so che oggi sembra incredibile che Gesù lo abbia fatto quando il Papa stesso lascia entrare le celebrazioni pagane della versione amazonica Pachamama della dea Cibele proprio sulla tomba di San Pietro martirizzato dai pagani (altro che i ladroni del Tempio!) realizzando di nuovo nella storia umana l’apocalittica profezia della abominazione della desolazione nel tempio di Dio (τὸ βδέλυγμα τῆς ἐρημώσεως «lo sconcio della devastazione», quando Giove fu adorato nel Tempio di YHVH) : eppure Egli lo fece e, credimi, continua a farlo.

                  Però è chiaro che il tipo di riflessioni che usi svelano chiaramente, al terzo che sono io, come queste ultime non procedano da una personalità che esercita o tenta di esercitare le virtù umane e teologali: infatti vizi e virtù, umane come quelle teologali, sono abitudini, anche di pensiero, e in quanto tali sono riscontrabili in foro esterno.

                  Certamente in quanto sono conoscibili da un terzo esse non sono del tuo foro interno che MAI mi permetterei di giudicare (cioè il perché tu sia vizioso e corrotto non lo posso conoscere come non posso conoscere il travaglio dello Spirito Santo nella tua anima): pertanto posso dire se sei un seplocro imbiancato o un corrotto o una persona senza o con poche virtù senza per questo condannarti o accusarti di fronte a Dio.

                  I tuoi argomenti sono tutti, senza eccezione purtroppo, concepibili se, e solo se, la persona che li esprime non vive ella stessa con un minimo di virtù: i giudizi non sono dati astratti, ma sono messe in prospettiva contestuale operate dalla volontà del giudice. Un giudice che si vuole virtuoso non può esprimersi come fai al soggetto delle virtù umane e teologali: mi sembra un concetto semplice.

                  Come ti ho già detto, ti prego di fare l’esperienza che ti ho suggerito: decidi di essere virtuoso da oggi in poi per sempre e vedrai da te stesso, immediatamente (sì!), che le tue affermationi non tengono né coda né testa.

                  In Pace

                • Cosa posso dire ? Solo la preghiera del cuore « Gesù abbi pietà di me che sono peccatore ». La mia vita non è certo un esempio di virtù, lo so bene. Io pecco 70 volte al giorno, ed anche adesso pecco, visto che sono pieno di giudizi verso di te.
                  In verità però ti dico che sono convinto il tuo utilizzo di immagini grottesche sia stato fatto apposta per far sembrare ridicolo (e non simpatico) il Papa, il successore di Pietro, e che negarlo ed anzi calcare la mano (dando la sensazione che in altre situazioni fosse ancora più ridicolo) sia una opera maliziosa che corrompe il cuore di chi la compie.
                  Salve.

                • Penso che puoi peccare 70 volte al giorno pur essendo in un processo personale virtuoso, visto che è quel che fanno i giusti. Proprio non c’entra niente: la differenza tra il virtuoso e il vizioso è che il virtuoso casca 70 volte al giorno mentre il vizioso casca 70 volte al giorno. Non vedi la differenza? Beh il virtuoso si rialza 70 volte al giorno.
                  Questo Papa non ha bisogno di me per rendersi ridicolo, credimi: e se questo fosse il suo maggior problema non avrebbe nessun interesse.
                  Comunque, appunto perché Successore di Pietro e per rispetto per Pietro, meno se ne parla e meglio è per l’anima di tutti.
                  È normale che lo scandalo avvenga, ma guai a chi ne è la causa.
                  In Pace

                • Bene allora tutti abbiamo speranza di rialzarci dai nostri peccati.
                  Per farlo, però, bisogna avere il coraggio di vederli, cosa che non sempre è facile quando si osservano con insistenza quelli degli altri. Come ho citato prima : « chi pensa di essere in piedi guardi di non cadere ».
                  Ciò che penso sugli argomenti l’ho già espresso nei precedenti post, ed è ovviamente la mia valutazione personale, che non pretendo sia condivisa.
                  Avrei però piacere , come cristiano, che gli altri fratelli cristiani come me la rispettassero senza lasciarsi trasportare dallo zelo dell’imitazione delle modalità di espressione di Gesù, il quale, essendo Dio, giudicava con certezza.
                  Poiché credo che possiamo concordare che nessuno di noi sia Dio, sarebbe meglio evitare certe espressioni e lasciare ai lettori di farsi un giudizio autonomo, senza stimolare con esse dibattiti inutilmente conflittuali, che non arricchiscono certo le virtù di nessuno ma , semmai, sono soltanto occasione di peccato.
                  Buona Serata.

                • L’uomo virtuoso non si concentra sul peccato degli altri ma sulla propria progression per grazia dello Spirito Santo: in quest’ottica cadere è addirittura un’occasione di ricordarsi che nulla può senza lo Spirito di Dio.
                  I peccati degli altri non lo riguardano in quanto non ha la misura della relazione altrui a Dio.
                  Invece l’assenza di virtù altrui lo preoccupa perché sa che questa conduce verso mali peggiori per la persona in questione, coloro che la circondano e la società nella quale vive che sarà per forza tirata verso il basso.
                  La virtù della giustizia obbliga l’uomo virtuoso a lottare strenuamente contro il vizio e la corruzione del pensiero che ne consegue.
                  In Pace

                • Raga, però che ping pong inutile ed estenuante… 😛

                • Bariom, lo so, lo so: ci casco troppo spesso, anche perché sono (infantilmente?) sempre convinto di poter spostare montagne fidandomi ben troppo della buona fede degli interlocutori.
                  Chiudo qui il topic.
                  In Pace

      • Con il Batttesimo il Cristiano ha ricevuto i doni dello Spirito Santo, confermati nella Cresima. Dunque, sono presenti tutti gli “strumenti” che la Grazia di Dio usa per farci ben-pensare e ben-agire e per dotarci di una corretta Coscienza, posto che questa, nell’insegnamento tradizionale, e’ il luogo in cui Dio parla personalmente a noi.
        Quindi il dubbio di non sapere chi sono e a che punto è il mio cammino verso la perfezione Cristiana e chi possa valutare il mio grado di aderenza a Cristo Signore, mi pare un sincretismo al contrario.
        Sono un peccatore ricorrente e sistematico, ma l’Amore di Cristo, e i Sacramenti, sono altra cosa.
        Maria nel Magnificat non dice, tra lo stupore e l’abbandono, “grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente…”?

  3. Basta che poi non ci tocchi anche a noi partecipare a riti sciamanici “ecologici” con tanto di statuette della fertilità come questo che si è svolto nei giardini vaticani nel giorno della festa di San Francesco ( povero San Francesco!):

    http://www.ncregister.com/daily-news/ecological-ritual-performed-in-vatican-gardens-for-popes-tree-planting-cere

    Gli antichi santi martiri cristiani si fecero ammazzare pur di non inginocchiarsi e di non sacrificare agli idoli pagani, che per altro erano cento volte più significativi della Pachamama: e noi cattolici oggi invece di pregare sulle loro sante reliquie ci dovremmo prosternare alle statuette di donne incinte, come quella della Dea Bianca o Astarte o Grande Madre di antica memoria? Il Papa e i vescovi decidano pure quello che vogliono nel Sinodo Amazzonico : io non tornerò a paganeggiare neppure in nome dell’ecologia amazzonica e della particolare “rivelazione divina ” che sarebbe stata data secondo alcuni estensori dell’Istrumentum laboris agli indios amazzonici.

    • Abbiamo un problema, nessuno lo nega e di ben altra gravità che quest’aneddoto sciamanico.

      La questione è la seguente: ammesso che questa sia la giusta interpretazione di quel che è successo, può la tua fede esserne intaccata? Penso di no: quindi questo non ti deve tangere.

      Sei in carica della salvezza dell’anima del Santo Padre a parte il dovere morale e cristiano di pregare per lui, ovviamente? Non mi pare proprio, quindi non c’è di che preoccuparti.

      Tra le persone che conosci, a parte lo scandalo, è la loro fede intaccata? Se si, allora rimetti le cose a posto dando l’esempio con la tua vita , perché questa sì che è la tua responsabilità.

      In Pace

    • Non lo voglio nemmeno leggere, perché è inutile che continuino a riempirsi la bocca di paroloni quando è evidente che c’è una guerra e al Papa non interessa minimamente il dolore di tanti fedeli.
      Tutta questa sofferenza ci edificherà pure ma che via crucis senza fine…

  4. Gran brutto esordio, stamane, quello del cardinale brasiliano Claudio Hummes: se il buon giorno si vede dal mattino, sarebbe stato forse meglio che il giorno d’inizio di questo sinodo non avesse mai visto la luce.
    Dio però sa scrivere diritto anche sulle righe storte e saprà certamente aver ragione di chi vorrebbe trasformare la Chiesa di Cristo in una onlus umanista.

    • Lascia i morti seppellire i loro morti.
      In Pace

      • Morti o zombie dal morso letale?

        • Lasciamo il Signore giudicarli.
          Quanto a noi fedeli al Cristo del Magistero Autentico, della Tradizione Viva e delle Sacre Scritture sappiamo che non ci possono mordere.
          In Pace

          • Nel film però avevo anche visto che taluni, come potevano e con tanta buona volontà, cercavano di opporsi agli zombi.

            • Se le pecore si illudono che “ loro” sono al sicuro, che i lupi non le possono mordere quando chi dovrebbe essere il Pastore fa entrare i lupi nel recinto, sono delle pecore sciocche. I lupi entrati nel recinto di Santa Madre Chiesa mordono e fanno strage , la stanno gia’ facendo.Un tempo si capiva che ogni buon cattolico doveva combattere per non lasciare che l’ eresia si impossessasse della Chiesa. Oggi si predica il silenzio pubblico e il ritorno alla religione solo privata.Poveri illusi!

              • Occupati già del tuo recinto e proteggilo: sei un battezzato ed un cresimato, hai tutto quel che basta.
                Non scaricare la responsabilità del tuo barile su terzi.
                In Pace

  5. Nel commento all’omelia odierna in Santa Marta , vaticannews scrive che papa Francesco ha affermato di porre “attenzione a non scegliere l’ideologia al posto delle fede”.
    https://www.vaticannews.va/it/papa-francesco/messa-santa-marta/2019-10/papa-francesco-messa-casa-santa-marta-omelia-8-ottobre.html
    Ora, a parte l’ideologia che permea tutto lo “Instrumentum Laboris”, mi piacerebbe chiedere al Santo Padre: non è forse ideologica un’omelia la quale afferma che Dio ha avuto pietà di Ninive senza però menzionare il fatto che Minive si è convertita? Forse che Dio ha avuto misericordia di Sodoma e Gomorra, città nelle quali non è stato trovato alcun giusto?

    • Il Cardinal Sarah ci indica esattamente la strada da seguire in quanto cattolici in questi frangenti: mai contro il Papa e sempre consci della situazione oggettiva nella quale si trova la Chiesa di oggi.

      Guarda questo passo che lui ha scritto: «La dottrina non è un insieme di precetti moralistici, ma l’insieme degli insegnamenti che ci vengono dalle Scritture, dalla Parola di Dio e dalla Tradizione. Chi non lo capisce, forse, deve riscoprire cosa significhi essere cristiani e appartenere alla Chiesa, oggi.”

      La linea di Crocevia. E ancora:

      “Bisogna sempre interpretare le parole di Papa Francesco con l’ermeneutica della continuità. “

      “Nel Sinodo sull’Amazzonia si parlerà anche dell’ipotesi di «viri probati» … Ma perché questa ipotesi spaventa tanto alcuni?«Non spaventa nessuno. La proposta è teologicamente assurda ed implica una concessione funzionalista del sacerdozio, in quanto pretende separare i tria munera (Santificandi, docendi e regendi) in totale contraddizione con gli insegnamenti del Concilio Vaticano (Lumen Gentium n° 20-22, Christus dominus n° 2, Presbyterorum Ordinis n° 4-6) e di tutta la Tradizione della Chiesa latina che ne stabilisce la loro unità sostanziale. E poi l’ordinazione presbiterale di uomini sposati significherebbe nella pratica mettere in discussione l’obbligatorietà del celibato in quanto tale. A questo proposito, forse va ricordata la frase di San Paolo VI, che Papa Francesco ha fatto sua nel discorso ad un gruppo di giornalisti, il 27 gennaio 2019: “Preferisco dare la vita prima di cambiare la legge del Celibato”. Ripeto: non c’è nessuno spavento”

      «Guardi, me lo faccia dire: qui il problema è che ci sono sacerdoti, vescovi e persino cardinali infedeli che mancano, e questo è altrettanto grave di altri peccati, di portare la verità di Cristo! Disorientano i fedeli cristiani con il loro linguaggio confuso, ambiguo e liquido. Dobbiamo avere il coraggio di tornare sui sentieri del combattimento spirituale: il combattimento della fede, come dice San Paolo a Timoteo, in quanto la nostra arma principale è la preghiera.

      “Nel mio libro parlo di “ateismo liquido”. Si infiltra in tutto, anche nei nostri discorsi ecclesiastici. Consiste nell’ammettere accanto alla fede, modi di pensare e vivere radicalmente pagani e mondani. Dio non occupa il centro della loro vita, dei loro pensieri e delle loro azioni. La vita di preghiera non è più centrale. Sono convinto che i sacerdoti devono proclamare la centralità di Dio attraverso la loro vita”

      Articolo e libro da leggere in intero e totalmente condivisibile da chi è cattolico in verità.

      In Pace

  6. Maurício López commenta l’assise in Vaticano: «Se non siamo in grado di cambiare forme e dottrine – non i dogmi – vuol dire che non sappiamo rispondere alle esigenze della gente»
    https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2019/10/08/news/amazzonia-il-segretario-della-repam-chi-critica-il-sinodo-probabilmente-e-contro-il-papa-e-la-stessa-chiesa-1.37715645

    «La dottrina non è un insieme di precetti moralistici, ma l’insieme degli insegnamenti che ci vengono dalle Scritture, dalla Parola di Dio e dalla Tradizione. Chi non lo capisce, forse, deve riscoprire cosa significhi essere cristiani e appartenere alla Chiesa, oggi. Il punto è che l’uomo non tollera di sentirsi dire cosa è giusto e cosa non lo è, perché come dicevo prima vuole determinarlo da se stesso, annichilendo la sua storia e la portata della sua identità. Ma la dottrina cattolica, in definitiva, è una persona! È Gesù nella sua Parola. Come possiamo pensare che il Vangelo sia espressione di qualcosa distaccato dalla realtà? O la nostra fede è fondata sull’incontro con una Persona, che è Dio fattosi uomo, attraverso suo Figlio Gesù, e quindi su una testimonianza che deve rinnovarsi ogni giorno per la morte e resurrezione quotidiana di Cristo, oppure la nostra fede è fallace ed è basata sugli idoli della modernità.»https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/19_ottobre_07/sarah-chi-contro-papa-fuori-chiesa-1ca6f43e-e912-11e9-a351-0f862d63c352.shtml

    • Grazie per il filmato: questo significa parlare chiaro.
      Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno. (Mt 5.37)

    • Testimonianza molto interessante e decisamente “alta”, che va oltre il “si, si, no, no” 😉 perché ben argomentata e mi permetto di dire è anche una risposta a coloro che spingono per l’Eucarestia senza alcun vaglio o distinzione, ai divorziati risposati che non abbandonano una situazione irregolare (prima parte dell’intervento di Mons Schneider).

      • Non credo che vada oltre, ma, a mio parere, è proprio il tipico esempio del parlare “si, si, no, no” richiamato da Cristo perché quando afferma o nega qualcosa lo fa in modo ben argomentato, conciso e che non da adito a diverse e personali interpretazioni.
        Un tipico esempio di parlare non conforme al “si, si, no, no” richiamato da Cristo è AL: non è forse vero la lettura di detta esortazione è interpretata, a seconda di chi la legge, sia a favore che contro la Comunione agli adulteri che vivono in costanza di adulterio?

        • Il sì sì no no di Cristo è un sì, si`, no, no dell’oggettività (di una parola data: leggi Bariom qui sotto).

          Quanto ad AL il solo modo che un cattolico la può leggere è in coerenza con quanto insegnato dal Magistero Autentico, cioè applicando il principio dell’ermeneutcia della continuità al testo.

          Laddove tale ermeneutica non sarebbe dimostrabile allora sarebbe da rigettare: abbiamo mostrato in quest blog, a suo tempo (e ti rimando alle discussioni dallora) che AL è perfettamente leggibile con tale principio ermeneutico e coerente con il Magistero Autentico precedente ed è quindi Magistero Autentico.

          Non è il caso del nuovo articolo abusivamente imposto nel CCC sulla pena di morte e non è il caso della Laudato Sì neanche, come lo abbiamo ampiamente spiegato su questo blog.

          In Pace

          • Quando in una nota a piè di pagina:
            [329] Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio (22 novembre 1981), 84: AAS 74 (1982), 186. In queste situazioni, molti, conoscendo e accettando la possibilità di convivere “come fratello e sorella” che la Chiesa offre loro, rilevano che, se mancano alcune espressioni di intimità, «non è raro che la fedeltà sia messa in pericolo e possa venir compromesso il bene dei figli» (Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes, 51).
            si utilizza quanto la « 51. Accordo dell’amore coniugale col rispetto della vita » della « Gaudium et Spes », afferma a proposito del buon uso della sessualità in un matrimonio sacramentale finalizzato a migliorare l’unione tra i coniugi,
            per ottimizzare e migliorare l’unione tra chi vive in costanza di adulterio,
            qualche dubbio su AL mi assale.

            • Vai a rileggere l’abbondante riflessione al soggetto che abbiamo già fatto circa AL su questo blog e troverai risposta al tuo dubbio.
              In Pace

              • Se però io ti chiedo come può essere considerato magistero autentico applicare agli adulteri, che per non peccare non dovrebbero aver rapporti sessuali tra loro (vedi come San Tommaso considera il peccato di adulterio), una norma che ritiene buona cosa i rapporti sessuali tra i coniugi anche se non finalizzati al concepimento e tu mi rispondi “Vai a rileggere l’abbondante riflessione al soggetto” senza nemmeno rimandare ad almeno qualche passaggio di tale “abbondante riflessione”, qualche perplessità mi rimane.

        • @Lorenzo, so che rischio di essere pedante, ma il « si, si, no, no » che continuamente si tira in ballo a sinonimo del parlare chiaro, ha poco a che vedere con questa accezione.

          Cristo lo usa in contrapposizione all’abitudine di fare un giuramento per dar maggior peso alle proprie parole…

          Matteo 5

          33 Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; 34 ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; 35 né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. 36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 37 Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.

          • Ottimo rimettere la frase nel contesto!
            In Pace

          • Se il mio parlare deve essere un si che corrisponda ad un si ed un no che corrisponda ad un no, quale bisogno ho di un ulteriore giuramento che attesti la veridicità delle mie parole?
            Tenendo presente che in una delle procedure giuridiche romane allora in uso, denominata “legis actio sacramenti”, le parti si sfidavano reciprocamente a giurare sulla veridicità delle proprie affermazioni, si comprende forse meglio come Gesù richiami il nostro parlare ad essere coerente con la Verità e la Legge Divina e non a cercare di convincere, con un giuramento, chi ci ascolta.
            Io credo che quel versetto 37 vada inteso nel senso che il Signore ci invita a parlare non solo in modo sempre conforme alla Verità, ma anche in modo che, chi ci ascolta, recepisca chiaramente e senza fraintendimenti che cosa è conforme alla Verità e cosa non lo è.

            • Certo ma non si resta nell’assolutizzazione o nella relativizzazione: sempre e solo il cristiano considera l’oggettività della situazione per quanto egli possa in funzione della propria virtù personale.
              In Pace

            • @Lorenzo ok, interpreti il SI e il NO un po’ come il BIANCO e il NERO, ma le sfumature esistono e non è che di per sé sono sempre e solo “compromessi” che ledono la Verità.

              Detto questo tu dici “Io credo che quel versetto 37 vada inteso nel senso che…”, io credo di no.
              Credo che spingersi troppo fuori dal contesto fa finire anche noi nel parlare a ruota libera e uscire dal SI o NO per come lo intendi.

              Ma mi fermo qui… non voglio assolutamente aprire un polemica, ho voluto puntualizzare perché spesso usiamo citare le Scritture in modo non proprio appropriato o pertinente e questo lo lascerei fare a chi poco le conosce e tira solo l’acqua al suo mulino nel farlo (e certo non è il tuo caso).

              • Vorrei farti notare che nessuno, ai tempi di Gesù, avrebbe utilizzato un giuramento al solo scopo di « dar maggior peso alle proprie parole »: a quei tempi nessuno, nemmeno i pagani, giurava per il gusto di giurare, ma per affermare solennemente che quello che si attesta era vero.
                Le scritture vanno lette anche tenendo conto del loro contesto storico e culturale perché, se applichiamo a quei tempi la nostra facilità e superficialità nel ricorrere al giuramento, ne faremmo una lettura poco risponde alle intenzioni dell’autore.

                • « Vorrei farti notare che nessuno, ai tempi di Gesù, avrebbe utilizzato un giuramento al solo scopo di “dar maggior peso alle proprie parole”: a quei tempi nessuno, nemmeno i pagani, giurava per il gusto di giurare, ma per affermare solennemente che quello che si attesta era vero. »

                  Grazie della notazione con cui concordo. Il mio » dar maggior peso alle parole » era poca cosa (ma a volerlo capire il senso si capiva)., ma questo non cambia di una virgola la mia notazione sull’uso fuori di contesto della famosa frase « il vostro parlare sia… » che tu poi estendere come ti pare a quel che ti pare, ma resta idea tua, mi pare più tesa a giustificare la tua idea di interpretazione che il reale contesto.

                  Buonanotte

  7. Per il vostro morale: ecco le nuove generazioni che sorpavviveranno a quest’apostasia generalizzata, altro che Pachamama.

    In Pace

    • Grazie del video Simon, e grazie per non augurare più la fine degli europei. (Almeno dei culturalmente europei).

      • Non posso augurare la fine degli “europei” perché sono già finiti o, più precisamente, l’Europa è già finita: quel che accadrà nei prossimi decenni sarà solo il lungo processo della decomposizione del suo cadavere, cadavere che è quel che vediamo oggi sotto gli occhi nostri.
        E non può essere altrimenti, quando si sà ad esempio che nei Paesi Bassi hanno legalmente ammazzato 60’000 persone, nel solo l’anno scorso, tra malati, persone anziane e “aborti” post-parto cioè infanticidi: una tale società non ha il diritto morale di esistere e questi comportamenti e mentalità si espandono in tutto il continente.
        In Pace

        • No, non sono finiti. Non so quai geni abbia quel ragazzo. Ma se canta quell musica o è europeo o lo sarà. Perchè chi ama quella musica non potrà non studiare la sua storia e la storia di quelli che l`hanno scritta, E come tu dici loro sopravviveranno.

    • Parere non richiesto

      Non perfettamente omogeneo in tutta l’estensione, ma ci sta visto che sarà stato teso per il video. Timbro meraviglioso e ottimo passaggio di testa. Più improntato a emettere bene la voce più che a declamare filologicamente, ma (di nuovo) ci sta alla grande visto la giovane età e l’impossibilità quasi certa odierna di cantare veramente i modi puri gregoriani.
      Confido infine che sia quello che veramente egli voglia cantare e ne trovi giovamento personale che vada oltre il “bravo e bello” dei genitori (che ci vuole sempre) e degli amici interessati (sia in senso positivo o negativo). Credo non ci sia nulla di più triste del vedere i ragazzi mandare letteralmente “affanculo” le musiche più belle e profonde prodotte dall’animo umano solo perché IMPOSTE loro fin dalla tenera età e in modi che non tenevano conto della personalità individuale. E ne ho visti.
      A volte ritornano. Ma solo a volte…

      Fine del parere non richiesto.

      • Sembra comunque una scuola di carattere oltre che di cultura, insegnare il gregoriano. Carattere significa volontà. E volontà può dare accesso alle virtù umane più facilmente.
        Il problema pedagico lo vedo nell’apprendimento del bambino e del giovane nel controllo di sé, che, in fin dei conti, è il solo oggetto che una volontà può dominare completamente perché, per defizione, sotto il proprio controllo.
        Poi se sai cantare questo puoi anche cantare metal hard post platinum rock….
        In Pace

        • Poi se sai cantare questo puoi anche cantare metal hard post platinum rock….

          Ti dico “ni” perché ci sono generi che la tecnica vocale è quasi di impiccio, ma alla fine lasciano il tempo che trovano ed inoltre sono modalità vocali che non permettono nient’altro che se stesse. Cioè, mi spiego, esistono generi che hanno fatto e descritto come nessuno il loro tempo (es. anni 90 e grunge) e in caso ne nasca uno simile domani, durerà quel che durerà e i cantanti di quel genere non potranno che fare quel genere e urlare quel periodo storico (anche se, come il grunge, potrà anche essere stilema perfetto di un epoca). DIrei quindi che se sai cantare, stai certo che qualsiasi cosa canterai lo farai parlando agli altri con a disposizione tutto l’alfabeto possibile. E non è poco: è tutto!
          Quando al problema pedagogico avremo tempo per discuterne che sono curioso! 😉

  8. Perche’ continuate a parlare del Sinodo CATTOLICO sull’ Amazzonia?
    Questo Sinodo NON E’ CATTOLICO. Lo si e’ visto dall’ inizio, dal rito pagano nei giardini vaticani, dalla processione della canoa, dagli interventi del card. Hummes che ha chiesto “ perche’ lo chiede El pueblo” riforme contro la dottrina cattolica.
    Insomma questo Sinodo semplicemente non e’ cattolico, il nome Santo di Gesu’ e della Santa Trinita’ non viene mai evocato. Aprite gli occhi o voi “ normalisti” per cui e’ tutto normale ed usuale quello che sta accadendo e ognun per se’ a pregare a casa sua.
    Non e’ ne’ normale ne’ usuale quello che sta accadendo ed il principio dell’
    ’ ognun per se’ , ognuno stia zitto e pensi per se’ , non e’ CATTOLICO!
    Al buon borghese cattolico svizzero felice e tranquillo perche’ lui i suoi figli e le sue figlie seguono la retta dottrina dicp : apri gli occhi caro fratello, tu i tuoi figli e le tue figlie non godrete per sempre di questa placida tranquillita’ se non lotterete per essa! Pensa ai cattolici del Medio Oriente, anche loro attendevano tranquilli e pacifici a trasmettere la fede nelle loro;famiglie. Sono stati annientati!
    Caro Simon apri gli occhi! Non crogiolarti nella tua serafica tranquillita’ svizzera!
    Dopo questo Sinodo , non-cattolico, verrano altre apostasie ed altri abomini,e noi sempre zitti.
    E noi gregge di cattolici occidentali sempre zitti ?….

    • Certo Gianpiero ma questa lotta, la sola che conta per davvero, è quella della nostra santità. Chi non perseguisce questo fine vuol dire: (1) che non è per davvero interessato da Dio, (2) che non diventerà Cristiforme (almeno un pò) nella propria vita, (3) e come conseguenza di questi due punti non potrà frequentare Dio dopo la morte in quanto entriamo Lì con quel che siamo qui, la cui natura non cambia anche se assunta (o no) in Dio.

      Detto questo, guarda che ti capisco benissimo: non è possibile vedere l’abominazione che è il culto alla Pachamama aver luogo lì dove San Pietro è stato martirizzato dagli adoratori delle Pachemame dell’epoca senza rimanere profondamente feriti; non è possibile rimane impassibili quando chierici che hanno chiaramante perso la Fede, la Speranza e la vera Carità di annunciare la Buona Novella, che non sono capaci di vivere le virtù umane le più fondamentali, si permettono per via delle loro posizioni nella struttura della gerarchia umana della Chiesa di demolire la Santa Dottrina di Cristo tramandataci dalle Scritture, dalla Tradizione e dal Magistero Autentico della Cheisa da due millenni.

      Ti capisco quindi.

      Ma credi davvero che farti male rimanendo appeso alle minime notizie che ci portano i blasfemi, le apostasie e le eresie dei chierici di questo papato sia cosa buona per te e per le persone di cui sei in carica?

      Quel che sta succedendo sotto i nostri occhi, cioè l’apparente distruzione della Chiesa cattolica, non sarà risolta in un paio di generazioni, come non lo fu al tempo dell’arianesimo imperante dove la stragrande maggioranza della Chiesa divenne neanche cristiana ( gli ariani, tecnicamente, non erano cristiani in quanto non credevano nella Santa Trinità).

      Quel che succede sotto i nostri occhi richiede da noi uno sguardo soprannaturale, sapendo che (1) quel che Papa Francesco ed i suoi accoliti stanno facendo è cosa sterile che morirà sul piano umano, spirituale, culturale e divino anche, assieme a loro, visto che non possono riprodursi, il loro pensiero essendo fondamentalmente sterile ; (2) che la Chiesa cattolica sarà sempre viva finché ci sarà un cattolico vivo: ascolta l’intervento video di Mons Schneider; (3) che noi siamo destinati ad essere cattolici veraci, non politicanti clericheggianti: non possiamo lasciare chiunque, fosse anche un angelo e a fortiori un vescovo indegno, insegnarci altro che quel che il Cristo ha insegnato : per questo abbiamo una coscienza e il dovere di coltivarla.

      Ti capisco, davvero.

      Concretamente non puoi sopravvivere da solo come cristiano e questo sono sicuro lo capisci e parte della tua frustazione viene da questa constatazione : allora cerca con risoluzione altri cristiani degni, non sempiterni brontoloni, altri sacerdoti buoni e ve ne sono anche se fanno tutti un pò i don abbondio di servizio, e continuate tutti assieme a trasmettere quel che avete ricevuto, rimettendo tutte nelle mani di DIo, migliorandovi personalmente su tutti i piani e aiutandovi gli uni e gli altri.

      Veramente, lascia perdere pastori che scompigliano il gregge: essi non rappresentano il Cristo, ma poni tutta la fiducia nella Chiesa, Suo Corpo che sempre sarà animata dallo Spirito Santo.

      In Pace, Fratello.

    • Ne sei sicuro?🤣
      In Pace

      • Le parole attribuite da Scalfari a Papa Francesco, che cioe’ crederebbe in Gesu di Nazaret solo uomo e non Dio durante la sua vita e persino sulla Croce, solo uomo e non Dio, una specie di neo-arianesimo, sono state smentite: ma i fatti non possono essere smentiti. Solo chi crede in Gesu’ di Nazaret solo uomo e non Dio puo’ infatti aver sottoscritto l’ affermazione che tutte le varie religioni sono volute da Dio ( nel documento di Abu Dabi non c’ e’ scritto sono permesse da Dio ma proprio volute dalla sapienza divina) . Solo chi crede in Gesu’ solo uomo e non Dio puo’ non inginocchiarsi alla Consacrazione , rimanere seduto persino all’ Adorazione Eucaristica, mentre si prosterna e si inginocchia davanti a vari uomini , e bacia i piedi a politici e criminali. Solo chi crede in Gesu’ solo uomo e non Dio permette che riti paganeggianti si svolgano dentro le mura sacre del Vaticano.
        Chi invece crede in Gesu’ Unico Salvatore e Verbo di Dio , Dio vero da Dio Vero, della stessa sostanza del Padre, non avrebbe potuto comportarsi così.
        La Sala Stampa smentisce le parole , ma i FATTI non puo’ smentirli, e guarda caso le parole di Scalfari spiegano esattamente quello di cui siamo testimoni: in pratica un neoarianesimo in cui la divinita’ di Cristo viene negata o oscurata in nome di un ecumenismo e di un relativismo religioso , da chi di Cristo Re e Signore dell’ Universo dovrebbe essere il primo e piu’ alto testimone.

        Ma tanto ingoieremo anche questo boccone , scuseremo anche questo, ci rassegneremo anche a questo: e come diceva Mistrel chiudiamola qui, che di approfondire abbiamo paura.

        • Penso che non ti/ci rimane che una sola cosa da fare: pregare per il Papa, come la Chiesa lo chiede a tutti i cattolici di fare mostrando così la loro unità, e come l’nteressato stesso lo chiede.

          Francamente io non sono appeso alla minima parola espressa dal Dalaï Lama: allora perché dovrei esserlo a quelle di una persona con tanta poca autorevolezza? Perché si dice cattolico o vescovo??

          Respira un gran colpo e occupati della tua santità personale e di quella della tua famiglia: lascia perdere questo soggetto che ti fa peccare 77 volte 7 al giorno . 😉

          In Pace

    • Da leggere: personalmente lo trovo totalmente condivisibile:
      https://lanuovabq.it/it/scalfaroglio

      “Scalfari mette in bocca al Papa una eresia clamorosa, e la Sala Stampa ci dice che è «una personale e libera interpretazione di ciò che ha ascoltato». Ma allora che cosa ha ascoltato? Cioè, che cosa ha detto il Papa al punto che sia possibile quella interpretazione? È una domanda più che legittima visto che stiamo parlando del cuore della fede cristiana”

      In Pace

      • E’ una domanda capziosa.
        Se la Sala Stampa dice che ha interpretato male, il cattolico deve credere che abbia interpretato male!
        Pensare che il Papa creda che Gesù non fosse Dio, fidandosi di più delle parole di un ateo novantenne che di quelle del Vaticano, è una evidente dimostrazione di pregiudizio malevolo.
        Peraltro gli stessi che oggi credono ciecamente in Scalfari lo hanno criticato e giudicato bugiardo per decenni. Ora improvvisamente diventa l’oracolo di Melfi.
        Una cosa così grave può essere creduta solo se dimostrata in modo inequivocabile, e quindi il teorizzare che un Papa possa aver detto una tale oscenità (che non è una semplice eresia, ma la negazione del cattolicesimo in toto) dimostra una mente viziata e pronta a credere in qualsiasi maldicenza.

        • Il capzioso ancora una volta sei tu, ML65: prima di intervenire con questa tua grande cavalcata donchisciottesca contro i mulini a vento meglio avresti fatto di leggere l’articolo intero di Riccardo Cascioli eppoi, magari, provare a smontarlo con argomenti serî che avremmo certamente tutti apprezzato anche se non per forza d’accordo.

          Dovresti ormai ben sapere che questo blog è frequentato da cattolici adulti e che i puri argomenti di autorità che tu ci assenni hanno poco peso nella riflessione.

          Come ben sai questo Papa ha certamente l’autorità di Pietro che noi tutti gli riconosciamo ma ha anche la stessa autorevolezza di un framassone qualunque per quanto riguarda la sua interpretazione personale della dottrina cattolica: eppoi ti scandalizzi perché si cerca di sapere cosa egli abbia ben potuto dire con esattezza a questo povero cristo di un Scalfari, dopo avergli spiegato che i dannati sono annichilati e dopo che ha permesso all’abominazione della desolazione di avvenire nel cuore stesso della cattolicità con l’adorazione della Cibele amazzonica nello stesso Vaticano in sua presenza molto raccolta!

          Dopottutto neanche la sala stampa smentisce sul fondo ma solo sulla forma: quello che è stato messo tra virgolette non è esatto… Allora, cos’è esatto?

          La tua reazione non è la prova di una grade mente libera da pregiudizi e da stereotipi …

          In Pace

          • Certo che ho letto l’articolo di Cascioli, ed è egli stesso a dire :
            “Non possiamo neanche pensare che il Papa abbia davvero inteso dire quelle cose che gli attribuisce Scalfari, ma l’atteggiamento di chi cura la comunicazione vaticana sembra fatto apposta per far nascere dei dubbi.”.
            Qualsiasi cosa abbia detto il Papa certamente non voleva intendere quello che Scalfari ha inteso.
            Se poi la Sala Stampa Vaticana non ha usato i termini giusti per la smentita, questo è un problema di forma piuttosto che di sostanza.
            Il problema di sostanza è invece che troppe persone sono pronte a credere che il Papa possa aver affermato con consapevolezza una eresia di questo tipo.
            Poichè nessuno, a parte Scalfari, ha assistito ai colloqui e nessuno ha sentito queste parole ed il tono (serio ? scherzoso ? surreale? iperbolico ? altro ?) con il quale è stato affrontato l’argomento tra i due, ogni illazione sul tema risente del pregiudizio negativo che c’è sul Papa.
            E’ l’articolo di Cascioli che, ipocritamente, fa finta di voler proteggere la fede dei semplici mentre in realtà cerca di rimestare nel torbido per far effetto sul pubblico affezionato della NBQ.
            Perchè i “semplici” si accontentano della smentita della Sala Stampa Vaticana e non fanno mille dietrologie.
            I maliziosi invece fanno una analisi scandalistica dell’intera vicenda , proprio per insinuare il dubbio che forse sotto sotto il Papa quelle cose le ha dette e le ha dette convinto di dirle, e che quindi è un eretico che non bisogna seguire.
            In quest’opera continua e certosina di deleggittimazione del Papa è impossibile non vedere l’azione del Demonio, e chi vi si presta non dimostra certo amore per la Chiesa.

            • “Qualsiasi cosa abbia detto il Papa certamente non voleva intendere quello che Scalfari ha inteso.”: e perché questo?

              Ma Bergoglio ha dato tantissimi esempi quanto alla debolezza della sua comprensione della dottrina cristiana e in molti campi e per giunta, quando non errato, è, al minimo, molto fumoso su certi soggetti: penso che lui sia il primo con questi modi di fare a dare così al demonio spunti fin troppo consistenti.

              Quel che uno si aspetta dal Papa è confermare nella Fede i fedeli, ma quando lui stesso dà più che la semplice l’impressione che ha bisogno di essere confermato, non si può dire che compia la sua “vocazione”, da dove la sua assenza di autorevolezza presso i cattolici semplici e veramente sinceri nella loro fede.

              Abbiamo un problema reale, ma non è davvero importante per la nostra fede: noi recitiamo nel Credo, “credo la Chiesa” e non “credo il Papa”. Meno parliamo delle sconcezze di questo papato meno pecchiamo sia nel volerlo coprire sia nel voler restare oggettivi: non credi? Almeno penso che su di un punto dobbiamo essere te ed io d’accordo: bisogna molto pregare per questo Papa, come lui stesso lo richiede.

              In Pace

              • Ti cito
                « “Qualsiasi cosa abbia detto il Papa certamente non voleva intendere quello che Scalfari ha inteso.”: e perché questo? »
                Il perché è presto detto : se vogliamo tornare alla dissertazione sull’uomo virtuoso, vogliamo forse assegnare a Scalfari la palma dell’uomo virtuoso in grado di « non poter sbagliarsi nella sua valutazione della qualità di un insegnamento dato da un terzo (da laico a papa), qualunque sia la qualità e l’autorità di quest’ultimo” ?
                E più in genere vogliamo dire che sia più virtuoso Scalfari di Bergoglio e credere al primo più che al secondo ?
                Per quanto riguarda le « sconcezze » o presunte tali , sono i commentatori di questo blog (nessuno escluso) che ne parlano continuamente. Sono d’accordo nel non parlarne .
                Per quanto riguarda le preghiere, preghiamo per il Papa e per la Chiesa che non cerchi sempre ciò che la divide ma ciò che la unisce.

                • @ML65 se vogliamo tornare alla dissertazione sull’uomo virtuoso, onestamente non conosco Scalfari né lo ho mai letto o seguito: lascio quindi a voi, italiani in Italia, procedere a questa analisi.

                  In generale questa valutazione delle virtù è abbastanza fattuale: ad esempio sul piano della prudenza, quando egli ha detto o affermato qualcosa, è sempre stato rispettoso delle varie sensibilità del suo pubblico oppure si è lasciato andare a delle facilonerie, giusto per essere considerato popolare? Oppure, a riguardo del coraggio, finquanto questo signore è stato capace di difendere idee a controccorrente di quelle della società nella quale visse? Riguardo alla temperanza, domina egli la sua ira oppure , ad esempio, ha licenziato impiegati del suo giornale dal giorno all’indomani senza ragione apparente? Rispetto alla giustizia, è egli capace, aldilà delle parole, di mettere mano alla propria sua tasca (e non a quella del suo giornale) per esercitare, ancora ad esempio, la carità per le cause che dice difendere?

                  Ovviamente nel suo caso non vale la pena di considerare le virtù teologali: sennò potremmo chiedere con che forza e convinzione egli difenderebbe il Magistero, la Tradizione e le Scritture; e ancora, riguardo alla Speranza, quanto avrebbe messo in prospettiva della Salvezza oppure avrebbe lasciato andare il suo sguardo sulla storia umana solo orizzontalmente; nel quadro della Carità sarebbe possibile osservare come egli tratterebbe in realtà i suoi opponenti nei suoi discorsi, nei suoi atti e nei suoi scritti.

                  Penso che con questi esempi, ma ne puoi trovare altri più pertinenti, puoi valutare con certezza la virtù del personaggio in questione che, come già detto, non conosco.

                  In Pace

                • Simon mi sorprende un po questa tua prudenza nel valutare la virtù di un personaggio pubblico come Scalfari, che nessuno di noi conosce personalmente ma le cui gesta e pensieri sono ricercabili su google e che non è certamente noto per essere un uomo gradito alla Chiesa di tutti i periodi storici, dal 1950 a oggi!. Mi sorprende soprattutto se confrontata con la fermezza di giudizio che hai avuto in altre occasioni su altre persone (non ultimo me), la cui vita è semmai molto più sconosciuta di Scalfari e quindi ancor meno giudicabile . L’uomo malizioso potrebbe dedurre che questa prudenza di giudizio su Scalfari sia collegata al desiderio , magari inconscio , di sostenerne la credibilità nel momento in cui esprime giudizi. Ma poiché io penso che la malizia sia uno dei più grandi peccati , voglio invece credere che tu stia leggermente modificando in modo meno rigido i tuoi parametri di giudizio sulle persone in genere, lasciando spazio anche al dubbio sulla parte non visibile. Il che non può che farmi piacere e spero possa essere applicato in modo estensivo (non ultimo a me !!).
                  Sul punto specifico non saprei….si tratta di un personaggio che ha attraversato varie fasi pubbliche e varie fasi private, e che non ha mai nascosto la sua avversione per il clero…. Sulla vita personale non saprei proprio….ma sulla sua capacità di discernere con esattezza le espressioni teologiche mantengo molti dubbi, essedo le stesse di non facile comprensione per chi non è avvezzo a certi linguaggi.
                  Mia nonna era una persona semplice ma di rara onestà intellettuale e materiale e di retto giudizio e di gran cuore, oltre che una pia donna di Chiesa. Ma se gli si diceva la parola “dottrina” lei subito pensava al catechismo per la comunione e la cresima a cui mi portava , mentre se si diceva “pastorale”, pensava alle pecore.
                  Insomma….per udire discorsi teologici non è sufficiente un cuore retto, ma serve anche una conoscenza delle terminologie che magari un prete può dare per scontata in un intellettuale, ma che invece io non darei affatto per così scontata. Questo è quello che penso.
                  Buona domenica.

                • (1) Bisogna sempre essere prudenti e mi considero prudente, anche se non si è mai abbastanza prudenti: normale che tu lo percepisca nel caso di Scalfari

                  (2) Per valutare le virtù di una persona le parole non sono tanto importanti quanto gli atti, inclusi il proferire parola (quel che uno dice è poco importante da questo punto di vista, ma l’atto di dirlo a quel momento con quella volontà svela il grado di virtù)

                  (3) Osservazione centrale per te: una virtù (come anche un vizio) è un’abitudine buona (o cattiva nel caso del vizio). Se è un’abitudine essa è per definizione ricorrente. Se è davvero ricorrente avviene sempre: se una volta non avviene allora vuol dire che non c’è abitudine o che quest’abitudine non è ancora ben stabilita nella personalità considerata, questo dipende dalla frequenza e dall’intensità con la quale tale abitudine è stata rotta.
                  In altre parole con le virtù si procede come nel discorso scientifico: una virtù è tale se può essere “falsificata” e cioè solamente se si può, in linea di principio, constatare che tale abitudine non esiste. Una persona può quindi essere considerata probabilemente (finché in vita) o certamente (se morta) virtuosa se non si constano atti contrari all’esercizio di tale virtù.
                  Per altro da un punto di vista morale, più una persona è virtuosa più gli atti che compie nel quadro dell’esercizio di quella virtù sono buoni e più gli è facile di compiergli, a contrario è gravissimo per tale persona compiere anche piccolissimi atti che infrangano l’esercizio della detta virtù (ad esempio, la gravità di un peccato anche veniale presso una persona estremamente virtuosa per altro possono condurla alla sua perdizione); all’opposto, dallo stesso punto di vista morale, gli atti che uno compie nel quadro del proprio vizio diventano sempre peggiori ogni volta che li pratica ma, per giunta e purtroppo, gli eventuali atti buoni che il vizioso vorrebbe compiere, anche se grandi, e che infrangessero l’esercizio abituale del vizio, hanno pochissima rilevanza etica (un mafioso che fa traffico di droga non beneficia moralmente della bontà delle donazioni che fa alla parrocchia)

                  (4) Posso quindi perfettamente giudicare la tua virtù da quel che dici, non tanto dal contenuto di quel che dici ma dal fatto stesso che tu lo dica: ad esempio le tue reazioni contro la nozione di virtù sono sempre state con ogni evidenza visceralmente in opposizione alla nozione stessa di virtù: questo si consta presso le persone la cui volontà rifiuta di capire l’idea stessa di una vita virtuosa, cioè presso persone viziose e corrotte. Eccoti spiegato la mia fermezza di giudizio nei tuoi riguardi, ad esempio.

                  (5) Non ho nessuna rigidità: la valutazione della virtù di una persona è alquanto impassibile di per sé in quanto è giusto l’osservazione di fatti e contro i fatti non ci sono tanti argomenti. Non è però mai una valutazione della relazione personale della persona considerata con il suo Dio, né un’anticipazione di cosa Dio ne pensi, in quanto tutte queste cose sono fuori dalle mie competenze.

                  (6) Non ti ho chiesto se aveva avversione per il clero, il che può essere indice di una mancanza della virtù della Carità, ma solamente se sei a conoscenza di fatti concreti pubblici nei quali lui avrebbe mancato alla prudenza, coraggio, temperanza, giustizia etc. Se non ne hai, non vuol dire che questo signore è virtuoso, ma solo ch enon puoi falsificare l’affermazione che è virtuoso: un’altra persona lo potrà forse fare, chissà.

                  (7) Forse è più facile usare di questa griglia di lettura che ti ho proposto qui sopra osservando Bergoglio i cui atti sono tutti pubblici.

                  (8) Riguardo alla faccenda di quel che insegna Bergoglio in privato per davvero non avrebbe nessuna rilevanza se il personaggio avesse personale autorevolezza presso i cattolici semplici e devoti, il che non è il caso come ben sappiamo: la risposta della sala stampa smentendo senza veramente smentire non fa altro che accreditare le affermazioni di Scalfari. Perché costa tanto fare una vera smentita? E mica solo questa volta ma anche le volte precedenti?

                  In Pace

                • Be…di Scalfari si può dire che oltre ad essere pubblicamente Ateo, era anche (di fatto) bigamo per circa 25 anni (dopo la prima moglie è morta e lui ha sposato l’altra). Non so se conta….come virtù…

                • Certamente no.
                  In Pace

            • Senza entrare nel merito della vicenda Santo Padre-Scalfari-Cascioli (o altri) perché in questo periodo sono più impegnato su vicende personale che hanno anche a che fare con la MIA conversione (e in questo condivido gli inviti del @Simon in tal senso, visto che non sarò io a cambiare le sorti della Storia della Chiesa se non nella parte che mi spetta e fintanto e in quanto non ponga io ostacolo allo Spirito Santo), devo dire che condivido il pensiero espresso da ML65 quanto a linea di principio.

              Se è vero che in diverse occasioni il parlare o l’agire del Santo Padre, si sono prestati a dubbi e incertezze (a non voler essere maggiormente critici) e che in altrettante occasioni, dubbi e incertezze sollevati da più parti, non hanno trovato un chiarimento netto, è altrettanto vero che un’opera di critica talvolta feroce e irrispettosa, continua e martellante è in atto e questa, in modo consapevole e pianificata o meno che sia, porta con sé una seria delegittimazione, tanto che taluni (per me fuori di senno) dipingono il Santo Padre come l’Anticristo, talaltri si ritrovano a non dar minimamente peso a ciò che di buono questo Papa fa. Tantomeno si applicano al faticoso esercizio di partire dal principio che possono essere loro in errore laddove non si trovano in sintonia con il Santo Padre (in non-sintonia poi spesso con cosa? Scritti e pronunziamenti pubblicati e approvati a parte, spesso con interpretazioni o illazioni sui medesimi se non virgolettati talvolta privi di ogni veridicità).

              Lo si può desumere facilmente anche dal fatto che chi si esprime « contro », praticamente mai riporta o esprime plauso con ciò che di buono c’è, come se non ci fosse.

              Chi poi si esprime a difesa del pensiero del Santo Padre (quale che sia l’argomento), viene tacciato, da chi si pronunzia « contro », di essere come minimo « anima bella », se non « papolatra » o addirittura « eretico » più o meno consapevole… certamente un « minus habens » incapace di sostenere un confronto di fine teologia o dottrina.

              Non so se ho ben tratteggiato una situazione reale. Resta il fatto che c’è una frattura che non è solo quella tra certa parte del Popolo di Dio e il Papa, ma anche tra Fratelli che professano (si presume) la stessa Fede.

              Credo, e concludo, che sia veramente da stolti non vedere in questo una azione di Satana e limitarsi ad accusare questo o quel « personaggio terreno » (Papa compreso) come unico colpevole – se non agente al soldo del Nemico – eliminato o sconfitto il quale, la Verità tornerà a brillare intonsa sulla Terra.
              Non operare per la sconfitta diretta del « mandante », del Signore delle Tenebre che nelle tenebre si nasconde è un grave errore.

              Non avere contezza e terrore che anche in noi può operare il Maligno, quando crediamo di operare per il Bene ponendoci a (presunta) difesa della Verità, magari « passando all’azione » – che non si comprende bene come dovrebbe configurarsi nei fatti.

              Restando convinto che il concetto qui esposto sull’ « Uomo Virtuoso », sia valido e che su questo prima di ogni altra cosa tutti siamo chiamati a « lavorare » (tante cose in questo « momentaccio » che ha certo un senso nel Piano di Dio a cui nulla sfugge, si aggiusterebbero).

              Combattiamo il Nemico, alleandoci e Maria. Preghiamo gli uni per gli altri e lo Spirito Santo che non abbandoni il Santo Padre e tutti i suoi diretti collaboratori, sino all’ultimo dei sacerdoti.

              Beati i semplici e gli umili, che non si fanno prendere da tanto « can-can » o che nemmeno hanno tempo o mezzi per stare tanto sui « social » 😉

              • Concordo su tutto. Grazie..

              • Ti ringrazio anch’io del tuo commento, caro Bariom: non possiamo passare il nostro tempo ad aggiungere alla diabolizzazione di Bergoglio.
                La sola cosa che noi cattolici possiamo e dobbiamo fare è considerare quel che fa e dice Francesco alla triplice luce del Magistero, della Tradizione e delle Scritture, cioè della Chiesa stessa.
                Penso che solo la Chiesa, tramite questa triplice luce possa vagliare in verità l’agire del Papa attuale, ma anche il nostro proprio agire.
                A noi di inchinarci con il dovuto ossequio della volontà e dell’intelligenza e nel pieno esercizio delle nostre virtù cardinali e teologali a quel che la Chiesa ci indica, aiutandoci così a discernere il buono dal non buono in questo terribile frangente storico dei vertici attuali della struttura ecclesiastica.

                In Pace

  9. Ottima riflessione di Don Morselli, che condivido nella sua essenza:
    http://blog.messainlatino.it/2019/10/don-alfredo-morselli-sarah-tra-scilla-e.html#more

    “Forse il danno maggiore che ha fatto Francesco è lasciare che il Papato fosse oggetto di discorsi da bar, profondamente desacralizzato.”

    In Pace

  10. Questi sono i vescovi a cui Sua Santità il Papa Francesco presta orecchio:

    “… prese di posizione di Kräutler sulle materie in discussione nel sinodo dell’Amazzonia.

    In quella dichiarazione del 2009 Kräutler citò l’episodio di una donna india che interrò una sua bambina ancora viva, dicendo che voleva “restituire sua figlia alla terra” poiché non poteva allevare due gemelli nello stesso tempo. E il vescovo spiegò che le cose stanno proprio così: “Nel caso della nascita di due gemelli è d’uso che si affidi alla terra uno dei bambini”. Fortuna volle che quella volta la neonata fu tratta in salvo.

    Kräutler respinge esplicitamente l’idea che lo Stato processi chi commette tali crimini. Si dice piuttosto a favore di “convincere quelle popolazioni, con pazienza pastorale, che la morte di un bambino prescritta dalla cultura è anacronistica e danneggia la loro strategia di vita”.

    E aggiunge: “Noi ci siamo sempre battuti per la sopravvivenza fisica e culturale degli indios e facciamo questo sulla base del Vangelo e non col supporto del vangelo del fondamentalismo”.

    Rigetta quindi l’idea di punire l’infanticidio poiché “qui, nel nome dei diritti umani e col pretesto di eliminare l’infanticidio, si sta compiendo un più vasto etnocidio, un assassinio culturale”.”

    Fonte: http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2019/10/10/anche-il-vescovo-krautler-sa-che-in-amazzonia-si-pratica-l%e2%80%99infanticidio-ma-non-vuole-che-sia-punito/

    Vescovi senza virtù.

    In Pace

  11. Questa mattina un sacerdote mi ha detto: « Ieri ho fatto una messa alle otto, un funerale alle dieci, un matrimonio a mezzogiorno, un battesimo alle tre e poi sono andato dai cresimandi, che erano in ritiro spirituale, rimanendo con loro fino all’una »; io ho scherzato sul fatto che per fortuna non aveva anche una famiglia a cui badare, e lui mi ha detto che, non essendoci né la donna che cucina e fa le pulizie né l’altro sacerdote, quando è tornato ha dovuto anche cucinare per mangiare qualcosa.
    Mi sono venute subito alla mente le parole di monsignor Kräutler
    https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2019/10/09/news/sinodo-il-vescovo-krautler-preti-sposati-unica-alternativa-in-amazzonia-si-al-diaconato-femminile-dobbiamo-valorizzare-le-donne-1.37723844
    il quale ha affermato: «Quante volte, arrivando in un villaggio, mi hanno domandato dove fosse mia moglie. Alla mia risposta che non sono sposato si sono inteneriti, quasi come se gli avessi fatto pena, mi dicevano: “poveretto”. Sarò franco: i popoli indigeni, almeno quelli che ho conosciuto, non riescono questa cosa che l’uomo non sia sposato, che non abbia a fianco una donna che si occupa della casa»,.
    e, come come in un flash, ho pensato: « Se la motivazione addotta a favore dei sacerdoti sposati dal Vescovo austriaco, che si sente amazzonico, è quella di avere al prozio fianco una donna che si occupi della casa (e di altri servizi), quale concetto ha il Monsignore delle donne? »

    • “Se la motivazione addotta a favore dei sacerdoti sposati dal Vescovo austriaco, che si sente amazzonico, è quella di avere al proprio fianco una donna che si occupi della casa (e di altri servizi), quale concetto ha il Monsignore delle donne?”

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