Quaresima: Attenti Al Satanismo

Nel 2019, noi buoni cristiani occidentali siamo davvero bravini: infatti crediamo in Dio e non siamo atei, evitiamo di giudicare gli altri e, soprattutto, noi stessi, preghiamo, accogliamo i migranti, siamo quindi sicuramente destinati al paradiso, come anche tutte le persone intorno a noi, infatti, se anche noi per bontà non ci giudichiamo chi sarebbe Dio per giudicarci, Lui che è ancora più buono di noi?

In fin dei conti in questo XXI secolo noi cattolici viviamo in un paradigma mentale teologico ottimista, in un mondo tutto in rosa: oggettivamente viviamo in un universo sociale moralmente sbracato, dove tutti i peggiori comportamenti sul piano personale, familiare, sociale, politico ed economico sono vantati con orgoglio da chi li pratica e dove coloro che non si adattano invece sono trattati come asociali e disadattati culturali, ma, e che bello, tutti andremo in paradiso visto che vi abbiamo diritto, visto che Dio è buono e parrebbe, addirittura, secondo certi “pastori” che il Male non sia “eterno”.

Abbiamo riflettuto come rispondere con efficacia usando della Parola stessa di Dio quando il tentatore ci avvicina; abbiamo anche visto cosa fare per assolutamente evitare di entrare in tentazione rifuggendo la solitudine e assicurandoci di avere tutti i nostri bisogni materiali e spirituali fondamentali soddisfatti; oggi proponiamo di riflettere brevemente ed efficientemente su cosa fare quando si è già caduti in tentazione forse anche da molto tempo.

Come riconoscere che si è già caduti in tentazione, necessita capire quale sia la tentazione alla quale siamo stati sottomessi. Mi direte: “Beh, quando pecco so che ho tatto qualcosa di male quindi so di aver peccato e di essermi sottomesso alla tentazione”. Infatti, ma questo vale per tutte le persone che sanno essere peccatori e che, quindi, possono convertirsi con un atto di volontà, cioè di carità.

Ma, questo non è il “luogo” di satana: il “luogo” dove costui vuole trascinare la sua preda è un luogo metafisico “stabile” dove tale atto di volontà di conversione non sia umanamente più possibile per quanto qualcosa possa essere definitivo nella vita umana, che il soggetto lo sappia o non lo sappia, poco importa, visto che ha voluto trovarvisi poco importa quando.

Ingenuamente tenderemmo a dire che l’ateismo è quel luogo, ma non è il caso. L’ateo teorico, grande peccatore contro il primo comandamento, è in realtà sia qualcuno di intellettualmente pigro, sia qualcuno limitato intellettualmente, infatti l’85-90% della popolazione mondiale ci arriva da sola a constatare che esiste una Deità. Ma non è il “luogo” di satana in quanto questi sa che Dio esiste. Lo sa intellettualmente e coglie questa realtà con angelica intuizione: l’esistenza di Dio non abbisogna di un atto di fede, l’intelligenza attenta a cogliere il reale la constata naturalmente.

Il “luogo” di satana è quindi un posto dove è risaputo che Dio esiste: strictu sensu neanche l’inferno sarebbe il posto iusto per gli atei, visto che non avrebbero niente da compartire con il diavolo su questo piano; oppure la loro punizione sarà questa e cioè aver satana dimostrare loro per tutta eviternità che Dio esiste, chissà…

Però adesso ci vengono i brividi: sono più “vicino” al luogo di satana quando so che Dio esiste che se non lo so. Vediamo più da vicino cosa implica: qual’è la differenza tra essere nel luogo di Dio o in quello di satana?

Diamo un’occhiata a due manifestazioni sataniche conosciutissime: quando il tentatore incontra Adamo ed Eva eppoi quando incontra Gesù nel Deserto.

Ricordiamoci in Genesi 2 “16 Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17 ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti»”. Dio dà una sola legge, una sola cosa da non fare, ma la proposta del serpente ad Eva è la seguente in Genesi 3 “ Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; “»

Interessante: il serpente non propone che Dio non esiste, la natura perfetta dei nostri progenitori non potendo lasciarsi imbrogliare contro l’evidenza stessa; no, il serpente propone una razionalizzazione delle ragioni di Dio.

Dio non spiega il perché del Suo interdetto, ma solo le conseguenze se venisse ad essere infranto, e non ha da farlo, visto che è per l’appunto il Creatore, il Principio di tutto, non sottomesso ad altri principi, logici, culturali o altri che Se Stesso.

Satana viene e dà una “spiegazione”, razionalizza la ragione d’essere della Legge di Dio, in questo caso in Dio ci sarebbe almeno un principio superiore a Lui, “il non volere che gli occhi delle Sue creature si aprissero”: data una razionalizzazione, egli può adesso tentare Eva. Non dice a Eva devi essere atea, o Dio non è amabile, anzi è amabile visto che fare tale atto ti renderebbe “come Dio” e questo è desiderabile, non dice neanche di disobbedire a Dio, ma “solamente” di non sottomettersi alla razionalizzazione da lui stesso proposta.

È come un gioco delle tre carte: satana presenta una razionalizzazione di sua invenzione come essendo quella (impossibile) di Dio, propone che sia un bene superiore il fatto di andare contro la razionalizzazione proposta, il che è sempre possibile visto che questa è fittizia per costruzione, e si finisce con aver semplicemente perso la relazione con Dio per disobbedienza.

In Matteo 4  “Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane»”. Anche qui vediamo lo Spirito di Dio che conduce Gesù nel Deserto: è la Volontà divina e non è proposta nessuna spiegazione sul perché Gesù ci debba andare, siamo in una situazione analoga al divieto dell’albero della conoscenza del bene e del male, il Deserto abbiamo visto essendo il solo luogo dove possiamo essere tentati per essere messi alla prova del nostro amore per la Volontà di Dio, a dover scegliere tra il bene ed il male.

E qui il tentatore fa di nuovo capolino e tenta Gesù con una nuova razionalizzazione, se vuoi essere come Dio, se sei Figlio di Dio, allora che ragione ci può essere perché Tu abbia fame? Dio vuole che tu abbia fame affinché tu non possa mostrare chi sei, come Lui, Suo Figlio. Lo stesso meccanismo è in opera, lo stesso gioco delle tre carte ripetuto quasi all’identico: si cercano ragioni implicitamente o esplicitamente alla volontà di Dio eppoi è facile proporre andare contro tali razionalizzazioni, ché tanto non sono di Dio.

In questo processo riconosciamo l’essenza stessa del satanismo: cercare delle presunte ragioni di Dio nei Suoi comandamenti, contro le quali possiamo razionalmente opporci per una bontà “superiore” e sempre senza sembrare opporci a Dio frontalmente.

Tutti i peggiori peccati si ritrovano riuniti: l’inventarsi nuove deità, cioè le presunte ragioni alle quali Dio sarebbe sottoposto, la presunzione e l’orgoglio e cioè il trovare delle ragioni migliori che quelle (supposte) di Dio, la menzogna e l’ipocrisia pretendendo interpretare la volontà di Dio meglio di Lui per un bene ancora superiore, la disobbedienza finale in quanto alla fine si disobbedisce a lui.

È inoltre un luogo metafisico dal quale non si può uscire perché questo vorrebbe dire rinunciare alle deità fasulle che uno si è costruito volontariamente, sviluppare un’umiltà agli antipodi di tutto il processo, rinunciare al travestimento della verità, travestimento che si accomoda così tanto di bontà superiore a quella proposta di Dio e che giustifica radicalmente la propria disobbedienza.

Vivere in questo modo è essere lo scagnozzo di satana.

E lo scagnozzo di satana non contento di essere la causa della propria perdita lo è anche di quelli che lo seguono.

Ed i peggiori scagnozzi di satana sono coloro che conoscono molto bene gli insegnamenti della Chiesa, le Sacre Scritture e la Santa Tradizione, ma non le usano per ottenere la conversione a Dio, che Dio comanda, bensì li razionalizzano per travisarli apposta e indurre i “bravi” cristiani a disobbedire a Dio per una “bontà superiore”.

Esempi ce ne sono tanti: è il modo di agire degli abusatori da sempre; un esempio astratto potrebbe essere quello di razionalizzare dicendo che un divieto di Dio, ad esempio la sodomia, era solo dovuto a circostanze culturali, ma che per essere salvati si può benissimo essere sodomita, visto che le circostanze culturali sono cambiate, alla faccia della Volontà di Dio espressa nelle Scritture, la Tradizione e nel Magistero.

Lottare contro questa “satanizzazione” oggettiva della nostra vita di “bravi” cristiani vuol semplicemente dire attenersi ai comandamenti di Dio senza se e senza ma, senza tiepidità, vomitata da Cristo (Apocalisse 7 15 Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! 16 Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. 17 Tu dici: «Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla», ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo.”), evitando razionalizzazioni e altre varie “ermeneutiche” della Parola di Dio finalizzate a disobbedirGli.

Concretamente, questo vuol dire:

  • evitare di ascoltare e di seguire e di propagare le idee di chi razionalizza la Parola di Dio per cambiarne l’obbedienza, costoro sono solo scagnozzi di Satana;
  • abbeverarsi direttamente alle fonti della nostra fede che la Chiesa ci offre: Le Sante Scritture, La Santa Tradizione, e il Magistero Autentico;
  • cercarsi un direttore spirituale maturo e, seguendo il consiglio della grande Santa Teresa di Avila, sceglierlo solamente tra coloro la cui dottrina è ineccepibile (anche se non sembra un “santo”…).

Buona continuazione di Quaresima

In Pace



Categories: Attualità cattolica, For Men Only, Simon de Cyrène

13 replies

  1. “un esempio astratto potrebbe essere quello di razionalizzare dicendo che un divieto di Dio, ad esempio la sodomia, era solo dovuto a circostanze culturali, ma che per essere salvati si può benissimo essere sodomita, visto che le circostanze culturali sono cambiate, alla faccia della Volontà di Dio espressa nelle Scritture, la Tradizione e nel Magistero.”

    Guarda caso l’astratto è ricaduto sempre sullo stesso esempio! Proprio un caso ! (astratto eh 🙂

  2. Molti pensano che il satanismo siano solo esperienze estreme che riguardano pochi come le Messe Nere . MA sono atti satanisti tutti gli atti blasfemi volti a offendere Dio, Cristo, la Madonna, tutte le rappresentazioni blasfeme ed offensive di Cristo
    Per esempio .il vescovo di Innsbruck ha preso una statua di Cristo crocifisso gli ha spezzato le braccia e le ha messe come lancette di un orologio , poi il corpo lo ha messo a capo all’Ingiu’ . Il tutto , questo mostruoso Cristo-orologio sopra l’ Altar Maggiore della Cattedrale. In Argentina hanno messo drappi e bavagli del movimento abortista sulla faccia della statua della Madonna.
    Questi atti bla#femi scorrono su di noi e sulle nostre coscienze come olio: non ci stupiamo, non ci indigniamo , pensiamo che siano cose da nulla. Cosi’ Satana ci frega: l’ indifferenza con cui i fedeli di i Insbruck si abitueranno a vedere il Cristo -orologio come se non fosse nulla di scandaloso, e’ gia’ l’ anticamera del satanismo. E’ su questo che Satana ci afferra , sulla nostra indifferenza, sulla superficialita’ , sul disinteresse. Che ostie consacrate cadano per terra e siano calpestate dalla folla ( come e’ successo in una Messsa oceanica di milioni di persone del Papa a Manila) a noi non fa né caldo ne’ freddo. Che Dio, Cristo, la Madonna sia sbeffeggiati e usati nei modi piu’ blasfemi , a noi , sedicenti cattolici, che importa?
    L’ Amore non e’ amato , e gli sputi e gli insulti a Cristo ci sono ancora oggi, Cristo oggi e’ offeso nell’ indifferenza dei piu’.
    Ci vuole la preghiera di riparazione per tutte queste offese, per chi ancora ci crede, come insegnavano , SAnta Teresina di Lisieux, il Santo Curato d’ ARS e Don Divo Barsotti.

    • Satanico è colui che giudica i Comandamenti di Dio, razionalizzando la propria disobbedienza. e impedendosi così qualunque possibilità di pentirsi, visto che la “sue” ragioni sono “migliori” di quelle di Dio.
      Sì, simbolicamente è un Cristo rovesciato la testa in giù.
      In Pace

      • @Simon

        La consapevolezza di non riuscire a pentirsi di un determinato peccato, di per se, può essere paradossalmente l’occasione per sperimentare la Misericordia di Dio, purché si riconosca almeno di non essere nel giusto nella propria incapacità di pentirsi https://pellegrininellaverita.com/2015/07/09/sul-pentirsi-di-non-riuscire-a-pentirsi/

        Ciò che chiude davvero la strada al pentimento quindi, più che l’incapacità di pentirsi (che, come detto, può essere una occasione nella quale si sperimenta la propria fragilità redenta da Cristo), è il chiamare bene il male e male il bene. L’incapacità di pentirsi di un determinato peccato infatti può essere dovuta alla debolezza della carne conseguente al disordine introdotto nella Creazione e nella natura umana dal peccato originale, il chiamare bene il male e male il bene è invece un peccato molto più simile a quello degli angeli, al famigerato “non serviam”.

        In questo senso è molto più salvo un sodomita consapevole del proprio peccato che almeno non si giustifica e chiede a Dio la Grazia del pentimento anche se ricade spesso in quel perverso peccato di quanto lo sia magari un buon padre di famiglia che però, nonostante non abbia tendenze omosessuali, è omosessualità e vuole mutare la dottrina affinché approvi tali peccati.

        Tuttavia grazie a Dio anche chi muta il bene il male e il male in bene volontariamente può essere convertito, fintanto che è in vita, anche se è più difficile. Anche San Tommaso nel De Malo insegna che anche dal peccato contro lo Spirito Santo si può tornare indietro fintanto che si è in vita, grazie al potere della Grazia divina, a meno che tale peccato non si finalizzi nell’impenitenza finale, oltre la quale non c’è più possibilità di pentimento.

        • Correzione

          “un buon padre di famiglia che però, nonostante non abbia tendenze omosessuali, * è omosessualità* e vuole mutare la dottrina affinché approvi tali peccati.”

          * è omosessualista*

    • Se le ostie consacrate sono buttate a terra e calpestate volontariamente, allora ovviamente questo è un gesto blasfemo.
      Ma se , come a Manila, 7 milioni di persone vogliono fare l’eucarestia col Papa, e succede che per far arrivare l’ostia a tutti qualcuna ne cada per sbaglio a terra, sono sicuro che Nostro Signore li ha già perdonati.
      Anche perchè noi, cristiani borghesi italiani abituati ad avere il Papa in casa, la chiesa a 100 metri e tutto a portata di mano, di fronte ad una fila oceanica per fare l’eucarestia saremmo tornati a casa dicendo : “c’era troppa gente…troppa calca…la farò una altra volta”.
      Dio guarda il cuore delle persone, e le intenzioni dei gesti. Siamo noi umani che guardiamo i risultati.
      Lui guarda soprattutto le intenzioni.
      Attenzione a pensare che Dio sappia distinguere tra un gesto buono con un risultato sbagliato ed un gesto sbagliato, perchè questa si che è una blasfemia.

      • *Attenzione a pensare che Dio NON sappia distinguere tra un gesto buono con un risultato sbagliato ed un gesto sbagliato, perchè questa si che è una blasfemia.

      • Che in una gran ressa di gente, magari un po’ scomposta (ipotizzo), magari per lo zelo (eccessivo?) di raggiungere l’Eucaristia, per timore di non riceverla (non sarebbe di certo stata colpa grave), si possa arrivare a far cadere delle ostie consacrate a terra, può essere verosimile… (io non mi sono dato la briga di andare a cercare “prove” inconfutabili).

        Ciò che mi pare meno verosimile, è che sacerdoti o ministri a cui sono state affidate le pissidi, non si siano preoccupati di evitare un scempio, una dissacrazione non certo “satanica”, ma del tutto involontaria e accidentale.

        E arrivo a dire questo anche dei “semplici” fedeli… quale “semplice fedele” non si preoccupa di un’ostia caduta a terra e con avvertenza bellamente la calpesta?
        Un fedele poi che in quella situazione (Manila) aveva già sopportato disagi di diverso tipo proprio per poter partecipare a quella specifica Messa (se veramente dava così poca importanza a quella Eucaristia, al Corpo e Sangue di Cristo in forma di ostia, se ne sarebbe andato al mare, non certo in quella moltitudine…).

        Quindi, vero, presunto o inventato il fatto che sia, ciò che mi lascia sempre molto perplesso è che lo si riporti proprio come riprova di una volontà di sfregio, addirittura una forma di “satanismo” (a sentir Gian Piero), esercitata con malizia o nella migliore delle ipotesi con leggerezza tale che si potrebbe ritrovare solo in un “ateo praticante” (e forse nemmeno).

        Quindi mi spiace per chi si presta a questo gioco di infangamento (questo sì concreto e certo), verso tanti, ministri e fedeli, che si sono trovati coinvolti in quella Celebrazione.
        Purtroppo poi il riportare tali episodi, veri o presunti, nell’ottica di cui sopra, fa pensare che si voglia allargare la reazione di scandalo a qualcosa che va ben oltre il fatto in sé (grave, gravissimo se perpetrato con precisa intenzione, cosa che ribadisco escludo), ma che vuole dipingere tutta una occasione ed un preciso avvenimento, come scandaloso, oltraggioso, blasfemo (satanico appunto) avvenimento.

        • Caro Bariom, al contrario io non accuso di satanismo ne’ il vescovo di Innsbruck ne’ i preti che fanno poco conto delle ostie consacrate come se distribuissero nocciolineallo stadio..
          Io dico che la loro superficialita’ o chiamala come vuoi ( mancanza di reverenza? dabbenaggine? Cattivo gusto nel caso del Cristo-orologio) APRE la via, apre la strada al satanismo.
          Certo fra il dire la Messa Nera col Cristo capovolto, il Messale all’ incontrario e le ostie profanate VOLUTAMENTE e gli episodi da me citati ( e ce ne sono tanti altri, quasi giornalieri) C’ e’ una differenza : gli episodi citati sono solo esempi di sciatteria o cattivo gusto, ma se ripetuti e divenuti abituali fanno il gioco del Diavolo, che vuole solo ridicolizzare e banalizzare cio’ che vi e’ di piu’ sacro e soprattutto abituare l’ uomo che e’ stato fatto per adorare Dio, che istintivamente e’ portato ad adorare Dio, invece a ridicolizzare Dio e adorare lui.

          • Bene, ci siamo capiti…

            Certamente tutta una serie di episodi, ma anche di modo di pensare, apre al “satanismo” per come definito qui da @Simon.

            Ancora più che certo è che sono nel solco di una “desacralizzazione” che è in atto da parecchi anni, che non riguarda solo e soltanto le “cose sacre” che potremmo definire propriamente tali, ma anche di tutto ciò che l’Uomo ha sempre considerato “sacro” nei secoli e ad ogni latitudine… come per esempio la Vita e direi anche la Morte.

      • No, le intenzioni assolutamente non bastano per essere salvati: “l’inferno è lastricato di buone intenzioni” dice un detto in francese, con teologica giustezza.

        Ci vogliono gli atti e solo gli atti buoni: “il fine non giustifica i mezzi ”

        Non ci è chiesto un risultato però , ma solo l’impegno di fare il massimo e aldilà con la Grazia di Dio

        In Pace

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