Il giorno in cui Padre Joseph Ratzinger ha profetizzato.

1969: 50 anni fa.

L’intervista radiofonica in tedesco di un certo professore Padre Joseph Ratzinger di un’attualità pregnante.

Rispresa da Tod Worner su Aleteia il 15 luglio 2016

Tradotto qui in italiano grazie a DeepL

Vale la pena di leggerla in intero in questa compagine della Chiesa cattolica.

In Pace

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Non ha mai affermato di essere in grado di leggere il futuro. No, la sua saggezza era troppo grande per questo. Inoltre, egli aveva moderato le sue osservazioni iniziali scaricandosi in questo modo: “Facciamo attenzione a ciò che annunciamo. Ciò che sant’Agostino ha detto è sempre vero: l’uomo è un abisso. Nessuno può sapere in anticipo cosa uscirà da queste profondità. E chiunque ritenga che la Chiesa non sia determinata unicamente dall’abisso che è l’uomo, ma che si sforzi di raggiungere il grande, infinito abisso divino, sarà il primo a dubitare delle proprie previsioni, perché questa ingenua disponibilità ad avere ragione di sicuro non può che essere prova di incompetenza storica. »

Ma il suo tempo, segnato dal pericolo esistenziale, dal cinismo politico e da una morale che andava sprecata, era affamato di risposte. Anche la Chiesa cattolica, faro in queste acque tormentate, aveva apportato alcuni cambiamenti, e i “pro” e “anti-cambiamento” si chiedevano ciascuno cosa sarebbe successo alla Chiesa.

Fu in questo contesto, nel 1969, che padre Joseph Ratzinger diede una risposta molto premurosa alla radio tedesca. Ecco le sue osservazioni conclusive.

“Penso, no, sono sicuro, che il futuro della Chiesa verrà da persone profondamente radicate nella fede, che la vivono pienamente e puramente. Non verrà da coloro che si ospitano senza pensare al passare del tempo, o da coloro che si limitano a criticare sul presupposto che essi stessi sono pietre miliari infallibili. Né verrà da coloro che prendono la via più facile, che cercano di sfuggire alla passione della fede, che considerano falso o obsoleto, tirannico o legalista, tutto ciò che è un po’ impegnativo, offensivo, o che richiede sacrifici. Formuliamo questo in modo più positivo: il futuro della Chiesa, ancora una volta, sarà come sempre rimodellato dai santi, cioè da uomini la cui mente cerca di andare oltre i semplici slogan di moda, che hanno una visione più ampia degli altri, a causa della loro vita che abbraccia una realtà più ampia. C’è un solo modo per raggiungere il vero altruismo, quello che libera l’uomo: attraverso la pazienza acquisita facendo ogni giorno piccoli gesti altruisti. Attraverso questo atteggiamento quotidiano di sacrificio di sé, che basta a rivelare all’uomo quanto sia schiavo del suo ego, solo attraverso questo atteggiamento, gli occhi dell’uomo possono aprirsi lentamente. L’uomo vede solo nella misura in cui ha vissuto e sofferto. Se oggi siamo a malapena in grado di prendere coscienza della presenza di Dio, è perché è molto più facile per noi stessi fuggire da noi stessi, dalla profondità del nostro essere attraverso la narcotici, il piacere, ecc. Così, le nostre profondità interne ci rimangono chiuse. Se è vero che un uomo può vedere bene solo con il cuore, allora quanto siamo ciechi?

Ciò che rimarrà è la Chiesa di Cristo, la Chiesa che crede in un Dio che è diventato Uomo e ci promette la vita eterna.

Cosa c’entra tutto questo con il nostro problema? Ebbene, questo significa che i grandi discorsi di coloro che sostengono una Chiesa senza Dio e senza fede non sono altro che pettegolezzi senza senso. Non abbiamo bisogno di una Chiesa che celebri il culto dell’azione nelle preghiere politiche. Tutto questo è completamente superfluo. Questa Chiesa non reggerà. Ciò che rimarrà è la Chiesa di Cristo, la Chiesa che crede in un Dio che è diventato Uomo e ci promette la vita eterna. Un sacerdote che non è altro che un assistente sociale può essere sostituito da uno psicologo o altro specialista. Un sacerdote che non è uno specialista, che non sta in disparte a guardare la partita e a dare consigli, ma che, in nome di Dio, si mette a disposizione degli uomini, è al loro fianco nei loro dolori, nelle loro gioie, nelle loro speranze e nelle loro paure, sì, questo tipo di sacerdote, ne avremo bisogno in futuro.

La Chiesa sarà piccola e dovrà ripartire da zero.

Andiamo un po’ oltre. Dalla crisi attuale uscirà la Chiesa di domani – una Chiesa che avrà perso molto. Sarà di piccole dimensioni e dovrà partire quasi da zero. Non sarà più in grado di riempire tutti gli edifici costruiti durante il suo periodo di prosperità. Man mano che il numero di fedeli si riduce, perderà molti dei suoi privilegi. A differenza del passato, la Chiesa sarà veramente vista come un partenariato volontario, liberamente e per scelta. In quanto piccola impresa, dovrà affidarsi molto più spesso all’iniziativa dei suoi membri.

La Chiesa ordina al sacerdozio i cristiani che sono in grado di esercitare una professione.

Senza dubbio scoprirà nuove forme di ministero e ordinerà al sacerdozio i cristiani che sono in grado di esercitare una professione. In molte piccole comunità o gruppi indipendenti, la cura pastorale sarà gestita in questo modo. Allo stesso tempo, il ministero a tempo pieno del sacerdote rimarrà indispensabile, come prima. Ma in tutti questi cambiamenti che possiamo vedere, l’essenza della Chiesa sarà rinnovata e confermata in quello che è sempre stato il suo punto di ancoraggio: la fede in un Dio trinitario, in Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, nello Spirito Santo presente fino alla fine del mondo. Nella fede e nella preghiera, considererà nuovamente i sacramenti come lode a Dio e non come un tema di inciampo liturgico.

Verrà il tempo della “Chiesa dei miti”.

La Chiesa sarà una Chiesa più spirituale, non assumendo mandati politici, non corteggiando né la destra né la sinistra. Sarà difficile per lei, perché questo periodo di adattamento e chiarificazione le costerà molte energie. Questo la renderà povera e la renderà la Chiesa dei miti. Il processo sarà tanto più difficile in quanto sarà necessario liberarsi di uno stretto spirito settario e di un’autoaffermazione troppo pomposa. E’ ragionevole supporre che tutto questo richiederà del tempo. Il processo sarà lungo e noioso, come lo fu il cammino dal falso progressismo all’alba della Rivoluzione Francese – quando un vescovo si vedeva bene quando derideva i dogmi e anche quando insinuava che l’esistenza di Dio non era assolutamente certa – al rinnovamento del XIX secolo. Ma quando le prove di questo periodo di purificazione saranno superate, questa Chiesa semplificata e spiritualmente più ricca ne uscirà sempre più forte. Le persone in un mondo completamente pianificato si troveranno estremamente sole. Se perdono completamente di vista Dio, sentiranno davvero l’orrore della loro povertà. Poi vedranno il piccolo gregge di credenti con una nuova prospettiva. La vedranno come una speranza per qualcosa che è destinata anche a loro, una risposta che avevano sempre cercato segretamente.

Per me è certo che la Chiesa dovrà affrontare tempi molto difficili. La vera crisi è appena iniziata. Ci si devono aspettare grandi sconvolgimenti. Ma sono altrettanto certo di ciò che rimarrà alla fine: una Chiesa, non di culto politico perché è già morta, ma una Chiesa di fede. E’ possibile che non abbia più il potere dominante che aveva finora, ma vivrà un rinnovamento e tornerà ad essere la casa degli uomini, dove troveranno la vita e la speranza nella vita eterna. »

La Chiesa cattolica sopravviverà nonostante gli uomini e le donne, e non necessariamente a causa loro. Eppure, abbiamo il nostro ruolo da svolgere. Dobbiamo pregare e coltivare l’amore per gli altri, il sacrificio di sé, la fedeltà, la devozione ai sacramenti e una vita centrata su Cristo.



Categories: Attualità cattolica

13 replies

  1. Semplicemente essenziale ed illuminante.
    Il capitolo “La Chiesa sarà piccola e dovrà ripartire da zero” abbatte tutte le false idee che la Chiesa si pesi coi numeri o col successo di singole manifestazioni o col riempimento di chiese e seminari.
    La Chiesa si misura sulla sua autenticità rispetto alla eredità ricevuta da Gesù Cristo. Ed è lo stesso modo in cui si misura un cristiano.
    “C’è un solo modo per raggiungere il vero altruismo, quello che libera l’uomo: attraverso la pazienza acquisita facendo ogni giorno piccoli gesti altruisti. Attraverso questo atteggiamento quotidiano di sacrificio di sé, che basta a rivelare all’uomo quanto sia schiavo del suo ego, solo attraverso questo atteggiamento, gli occhi dell’uomo possono aprirsi lentamente. L’uomo vede solo nella misura in cui ha vissuto e sofferto”.
    Se invece di guardare sempre alla responsabilità degli altri avessimo tutti l’umiltà di curare esclusivamente i nostri gesti quotidiani, l’effetto sul mondo che ci circonda sarebbe rivoluzionario.

  2. “Non abbiamo bisogno di una Chiesa che celebri il culto dell’azione nelle preghiere politiche. Tutto questo è completamente superfluo. Questa Chiesa non reggerà. Ciò che rimarrà è la Chiesa di Cristo, la Chiesa che crede in un Dio che è diventato Uomo e ci promette la vita eterna. Un sacerdote che non è altro che un assistente sociale può essere sostituito da uno psicologo o altro specialista. ”
    La Chiesa che sopravviverà è quella che crede in Cristo,” un Dio che è diventato uomo” non la chiesa ecumenica di “tutte le religioni sono volute da Dio” , non la Chiesa che crede nella “fratellanza universale di stampo massonico, non la Chiesa che crede nell’azione politica come sua principale missione, non la Chiesa che cfrede nel cristiano anonimo di Karl Rahner, non la Chiesa che crede nella morale della situzione dei gesuiti.
    e sarà piccola perchè la MAGGIORANZA dei cattolici si piegherà alle logiche mondane e politiche . La maggioranza dei cattolici , e anche dei preti cattolici, non rimarrà fedele a Cristo e alla Verità rivelata. Lo vediamo già oggi, siamo già oggi in mezzo alla profezia.

    • L’idea di una chiesa dei puri (diversa da quella concreta sulla terra) è più protestante che cattolica.

      • No Angela , la Chiesa profetizzata da RATZINGER non sara’ dei puri ma dei santi:quelli che perseverano fino alla fine fedeli alla Verita’ . Un esempio di questi santi fedeli potrebbere essere AsiA BIBI persone che non si vantano di essere puri ma sono, nei fatti sante .Nessun Santo cattolico si e’mai autodefinito “puro”.Quelli che si ritenevano perfetti erano gli eretici gnostici albigesi .Il piccolo resto profetizzato da Ratzinger sono quelli che non scambiano il bene col.male, pur essendo umanamente fragili e peccatori non giustificano il proprio peccato cedendo all’inganno dell’impostura religiosa dell’Anticristo.Non “perfetti”ma fedeli. Come un marito fedele alla moglie non e’un perfetto, ma una persona fedele.
        Il piccolo resto sara’di quelli che non appaiono ma SONO. L’essere al posto dell’ apparire, in un mondo dominato dalle apparenze.
        Si credono puri quelli che invece di mettere Cristo al primo posto mettono.il proprio EGO.
        Ratzinger stesso col suo deporre ilpotere e ritirarsi nel d ilenzio ci ha dato un esempio di fedelta’ a Cristo e alla Chiesa.

      • Ti sbagli Angela. Non è la Chiesa dei Puri. È la Chiesa dei Veri.
        Se rileggi la vita dei santi scoprirai che molti di loro erano peccatori anche su cose serie. Non è l’assenza di peccato che distingue il cristiano, ma il saper alzare gli occhi al cielo e saper dire “Signore Gesù anni pietà di me che sono peccatore” . E farlo tutti i giorni ed agire nei fatti anche piccoli della giornata mettendoli in relazione con la parola di Dio, cercando di capire se quella scelta o quella parola o quel silenzio sono coerenti con questa parola. Da questo combattimento tra la carne che ti spinge a fare quello che ti farebbe comodo e lo spirito che ti spinge a fare quello che piace a Dio emerge il Cristiano , consapevole che quello che piace a Dio è anche quello che alla lunga ti renderà felice già qui sulla terra . Della felicità dei santi.
        Certo che se con la mente conosciamo a memoria la Bibbia e con la parola la facciamo tanti bei proclamj e poi di fronte alla sofferenza degli altri volgiamo il viso per non vedere, cercando di far finta che non sia sofferenza vera o che non sta anche a noi alleviarla, non possiamo piacere a Dio.

        • Ti sbagli Angela. Non è la Chiesa dei Puri. È la Chiesa dei Veri.

          Ok, ma è sempre una Chiesa elitaria, c’è anche un che di generoso non solo di trionfante nel desiderare una Chiesa di popolo (Per via del mandato Ad gentes).
          Giusto una sottolineatura da parte mia, per il resto ci mancherebbe.

          • Angela no. Elitario è inoltre colui che esclude gli altri e si sente superiore agli altri.
            La Chiesa futura sarà un resto piccolo perché essa sarà esclusa dal “sistema” e pur se avrà solo qualche vescovo e qualche chierico, religioso e laico per prendere tutte le categorie, sarà sempre gerarchia e popolo.

            • Secondo me se la Chiesa è sacramento di salvezza universale uno dovrebbe volerla portare a tutti, rimanere in pochi significa aver fallito nel mandato missionario. (come l’uomo che sotterra i suoi due talenti).

              • Angela, in Gran Bretagna la Chiesa Anglicana ha deciso di cambiare il suo Diritto Canonico togliendo la Messa domenicale, perche’ non ci sono piu’ sacerdoti che la celebrano in molte parrocchie. Il fedele anglicano e’ dispensato dalla Messa Domenicale. Facciamo i conti con la realta’ , hanno dichiarato i vescovi anglicani, molto pragmatici.
                In Olanda la bellissima cattedrale di Santa Caterina a Utrecht e ‘ messa in vendita, non ci sono piu’ fedeli, e la chiesa locale non riesce a mantenerla.
                In Italia in certi posti le esequie e i funerali saranno celebrati da laici “ operatori parrocchiali” e non piu’ dal sacerdote che non ha tempo.Salve sono la Sora Lella operatrice parrocchiale , vengo a benedire la salma del caro estinto.
                L’ Estrema Unzione e’ evidentemente gia’archiviata non contemplata, non avendo piu’ i pochi preti il tempo per andare nelle case a darla. Ricordero’ sempre cosa mi rispose il prete a cui andai a chiedere di venire a casa per gli ultimi conforti a mia madre morente: non ho tempo.(Lo stesso prete stile Chiesa “ in uscita”e’ attivo 12 ore su 12 per l’ accoglienza migranti. Ma per gli anziani italiani morenti l’ uscita non sembra importante, si arrangino)

                E fatti come questi sono tantissimi. La profezia di Ratzinger e’ gia’ realta’ , almeno in Europa.
                I talenti c’è li siamo gia’ sotterrati e ora non li ritroviamo piu’ , il mandato missionario l’ abbiamo GIA’ fallito.
                Non stiamo parlando di un futuro distopico ma di un presente ( distopico).
                Dunque il piccolo resto e’ gia’ realta’ e non sono certo una élite, ma anzi sono i veri “ultimi” di cui non parla piu’neppure il Papa tutto preso come e’ dall’ interessarsi degli “ultimi per professione”( vedi su Asia Bibi , quante parole ha pronunciato?)

                • Conoscevo queste parole di Ratzinger che risalgono se non sbaglio agli anni ’60: dico solo che hanno un taglio un po’ luterano. Ratzinger forse è stato il Papa più luterano dell’ultimo secolo (sola fide).

  3. Non capisco cosa tu intenda per Elite.
    Nessuno caccia via nessuno, ma sarà l’essere “autentici” che inizialmente allontanerà chi non ha voglia di esserlo, magari per avvicinare altri.
    Ma tutto è scritto sul Vangelo : “Voi siete il sale della terra”.
    Ti risulta che in un pasto il sale sia in percentuale maggiore rispetto agli altri alimenti ? Eppure senza sale nulla ha sapore. Il ruolo del sale è dare sapore a tutto, e perdersi nel tutto . Il sale per dare sapore deve morire…deve sciogliersi, se resta integro non insaporisce nulla.
    Queste parole del discorso della montagna (come pure tante altre, per esempio quella sulle persecuzioni) sono li da millenni, e indicano la via e la vocazione del Cristiano.
    Purtroppo tanti Cristiani non le prendono sul serio.
    Così quando sono costretti a sporcarsi le mani con la vita degli altri, a sciogliersi per essi, si lamentano!
    Come pure quando debbono affrontare qualche avversità per la propria fede (figuriamoci qualche persecuzione).
    In italia sopratutto siamo talmente abituati ad avere Chiese e Preti a portata di mano, che già fare 10 km per andare a messa ci pesa come se fosse una disgrazia. E se la chiesa è vuota o la predica lunga ci infastidisce. Mentre invece ci sono paesi dove per andare a messa devi fare 100 o 200 km, dove c’è un prete ogni 50.000 abitanti. E l magari nessuno si lamenta.
    Per non parlare del fatto poi che per tanti cristiani purtroppo la Croce è soltanto uno scandalo, e non anche uno strumento attraverso il quale Dio viene a trovarti , una occasione per entrare in contatto per relazionarsi con il Signore.

  4. Ovviamente anche io non sono esente da questi peccati eh…non vorrei passasse l’idea che credo di essere migliore di qualcuno. Sono peggio di tanti, forse di tutti. Signore abbia pietà di me che sono peccatore.

  5. E vale la pena di menzionare, secondo me, anche questa profezia di San Giovanni Paolo II del 9 Novembre ‘76, quando era ancora Cardinale “Ci troviamo oggi di fronte al più grande combattimento che l’umanità abbia mai visto. Non penso che la comunità cristiana l’abbia compreso totalmente. Siamo oggi davanti alla lotta finale tra la Chiesa e l’anti-Chiesa, tra il Vangelo e gli anti-Vangelo”.

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