Pedofilia: Problema Sociologico O Vizio?

Da domani incomincia l’incontro dei Presidenti di tutte le Conferenze Episcopali del mondo sotto la guida di Papa Francesco: invitiamo tutti i nostri utenti a pregare lo Spirito Santo affinché esso sia un successo.

Questi tre giorni saranno pericolosissimi per la credibilità della stessa gerarchia della Chiesa cattolica, cioè proprio per la sua autorevolezza: tutti i segni sono purtroppo al rosso, finora quel che emerge è che chi prepara l’evento si focalizza su elementi accidentali, come il clericalismo, oppure il basso livello di istruzione (!!!!)  delle persone (cf .Card Cupich, creatura dell’ex Card McCarrick, alla stessa stregua del Card Farell, e come lui molto apprezzato da Francesco) attraverso una lettura meramente sociologica del fenomeno, riducendo, in quest’obbrobrio che sono gli abusi dei bambini o dei giovani adulti, ad  un “mero” rapporto di forza tipico di quel discorso che vede tutto il reale come sola relazione dialettica tra sfruttati e sfruttatori.

Meno male che chi conosce il cuore dell’uomo e non lo riduce a dinamiche dialettiche “marxisteggianti” con il solo obiettivo di non voler ammettere che è la pratica dell’omosessualità in sé, e tentando di scagionarla, che rappresenta l’80% dei casi di abusi sessuali, si associa al Cardinale Mueller, ad esempio, il quale ha già avvertito il Santo Padre pubblicamente ed insieme a lui episcopati interi come quello degli Usa o quello africano!

Il nocciolo del problema risiede nell’incapacità di troppi nel clero a non controllarsi rispetto al VI comandamento: il che è già grave per un sacerdote in generale ma diventa gravissimo per uno che ha tendenze omosessuali, in quanto le statistiche mostrano che un pedofilo che non ha tendenze omosessuali abuserà di una o due persone mentre quello con quelle tendenze ne abuserà da 20 a 40 nella sua carriera di pedofilo e efebofilo.

Il Santo Padre non potrà dire davanti al Trono del Suo Giudice che non è stato avvertito: un libro scandaloso, ma non per questo senza una qualche  autorevolezza, Sodoma, appare proprio in questi giorni e ci mostra quanto il Vaticano sia imputridito da questi networks di sacerdoti, vescovi e cardinali omosessuali e omosessuualisti; cardinali e vescovi gli hanno scritto, la blogosfera cattolica con un sensus fidei ancora intatto anche all’estero si è espressa chiedendo al Santo Padre di guardare le cose in faccia e dare loro nome.

E no, Santo Padre, la pratica dell’omosessualità su persone in situazione di dipendenza non è primariamente un modo di esercitare il proprio potere: non è strumentale al potere, quindi al clericalismo.

Ma è il potere che è strumentale al vizio e, in questo caso caso, a quello omosessuale: è l’incapacità di controllare le proprie pulsioni che fa si che queste persone usano della situazione di relativo potere nella quale sono e peccano di clericalismo : chiamare le cose con il loro nome è il primo atto che fa un medico che vuole davvero curare.

Bisogna allontanare dal sacerdozio tutte le persone che non sanno controllarsi rispetto al VI comandamento in modo preventivo : fin da prima del seminario, durante il seminario o appena possibile. E questo indipendentemente dalle tendenze di ciascuno. Questa è la vera tolleranza zero a protezione di nostri figli: nella prevenzione radicale e prudente. Diventare sacerdote non è un diritto. Meglio zero sacerdoti che sacerdoti di tal fatta: una casta di persone con tendeze omosessuali non interessa nessuno e se si vogliono rilanciare le vocazioni di persone equlibrate si devono sistematicamente eliminare dal percorso vocazionale quelle che hanno già un problema con l’alterità o quelle che non hanno un controllo delle proprie “passioni”.

In verità, lo dico onestamente, credo personalmente molto  poco che questo papato sarà mai capace di uscire da un vetusto discorso ideologico (sudamericano) che usa di categorie mentali di stampo sociologico e quando già vediamo chi saranno i relatori (il filippino Tagle, il colombiano Salazar Gomez, l’indiano Gracias, lo statunitense Cupich, il tedesco Marx) abbiamo pochi dubbi sul risultato finale manipolato a dovere come avvenne per il Sinodo dei Giovani e quello della Famiglia da gente che ha ben poca autorevolezza in campo morale.

Leggendo le varie interviste, si capisce che il discorso si centrerà più sulla repressione che sulla prevenzione, e che quel poco di prevenzione sarà focalizzata su altre cose che la vera radice del problema: il risultato sarà semplicemente che i sacerdoti omosessuali, come gli altri perversi peraltro,si faranno più furbi nelle loro pratiche sviate, sicuri di essere protetti dal vertice stesso della Gerarchia Ecclesiastica. E la cangrena nella Chiesa denunciata dal libro di Martel, già citato, continuerà e progredire.

Comunque, non giudichiamo una cosa ancora non fatta e preghiamo e speriamo che lo Spirito Santo soffi su questi presidenti delle Conferenze Episcopali e che riesca farSi sentire: ad ogni modo qualora essi seguissero la direzione finora apparentemente indicata da Francesco lo faranno solo per … clericalismo, esattamente il “peccato” di cui li accusa… Francesco.

Oremus et pro Papa nostro Francisco

In Pace

P..S. Link da seguire questi prossimi giorni : http://www.pbc2019.org/it/home



Categories: Attualità cattolica, Sproloqui

52 replies

  1. Perfetto. Sono con te al 100%.

  2. https://www.ilmessaggero.it/vaticano/papa_francesco_gay_vaticano_sodoma_ultime_notizie_oggi-4310942.html

    leggete questa intervista all’autore del libro “Sodoma” . egli dice chiaramente che l’intento del libro non è quello di denunciare la lobby gay nella Chiesa ma quello di farla accettare apertamente insieme all’abolizione del celibato dei preti , questa è l”agenda” che l’attuale pontefice e i suoi collaboratori sono chiamati ad attuare ( secondo l’autore, attivista LGBT) :

    D: Il suo lavoro rafforzerà il pontificato in corso o lo indebolirà?

    R «Nessuno gay friendly e liberal, proveniente dalla sinistra cattolica francese farà un libro più positivo di questo su Francesco. Inizialmente questo Papa non mi stava tanto simpatico. Era argentino, gesuita, peronista, un giorno era gay friendly e il giorno dopo il contrario. Ma lavorando ho capito la trappola nella quale era stato rinchiuso dall’estrema destra americana, vittima di cardinali omofobi, rigidi e spesso con una doppia vita. Ecco che allora ho iniziato ad amare questo Papa».

    D:Alla Congregazione della Fede però è ancora in vigore un documento che vieta il sacerdozio ai gay…

    «Forse è un documento sorpassato, visto che in quasi tutti i Paesi è vietato discriminare i gay. Una discriminazione del genere metterebbe la parola fine al sacerdozio. In Francia su 800 preti che muoiono ne entrano solo 60. E’ chiaro che il celibato e la castità hanno fallito. Qualcuno prima o poi ne dovrà prendere atto».
    …………………………………………………………………………………….
    Che dire?
    “E’ chiaro che la castità e il celibato hanno fallito” Frase tremenda che pesa come un macigno su duemila anni di cristianesimo. Abbiamo sbagliato tutto amici: contrordine compagni preti.da domani tutti al gay pride!

  3. Non capisco perche non fare repressione. Io credo che prima della pevenzione qui ci vuole una forte repressione. Bisogna ispezionare tutti i seminari e ripulirli, tutte le diocesi e trovare vescovi capaci. Solo dopo la prevenzione funzionerà.

  4. @ Simon. Premesso che le mie domande non sono provocatorie o retoriche, in attesa degli sviluppi della querelle, volevo chiederti
    1. Il problema del controllo delle proprie passioni è un problema degli omosessuali oppure anche degli altri che hanno tendenze differenti?
    2. Pensi di dover giungere ad affermare che una ordinazione di un uomo che ha tendenze omosessuali è da considerare valida? Una tale ordinazione sarebbe da considerare alla stregua di quella operata nei confronti di chi ha contratto un matrimonio rato e consumato, ancora valido per la chiesa?

    • A me, invece, le tue domande sembrano retoriche: ovvio che il problema del controllo delle proprie passioni e pulsioni è comune a tutti gli uomoni o donne e non solo di quelle che hanno tendenze omosessuali.

      Non capisco la seconda domanda: un’ordinazione, come qualunque sacramento, agisce ex opere operato, finchè il vescovo fa quel che la Chiesa vuole sia fatto: se “ordinasse” una donna non farebbe quel che la Chiesa vuol che sia fatto e quindi non sarebbe valida.

      Non lo dico io ma il Papa Benedetto XVI nelle sue direttive una decina di anni fa: non conviene che una persona che ha problematiche sessuali irrisolte sia dato accesso al sacerdozio e in particolare chi ha tendenze omosessuali.

      A me sembra una cosa del semplice buon senso: già chi ha attrazione per il proprio sesso ha un problema di accettazione dell’altro nella sua differenza, il che mostra una maturazione psichica incompleta, il passaggio dal narcisismo infantile alla piena maturità non essendosi compiuta per vari motivi. Vogliamo davvero avere sacerdoti immaturi? Perchè non ordinare adolescenti o bambini allora?

      Per altro non capirei perchè si accetterebbero tra i candidati al sacerdozio persone, anche senza tendenze omosessuali, che non fossero capaci di dominare le proprie pulsioni (ad esempio che si masturbassero): il problema è simile, se queste persone non hanno risolto queste problematiche è assolutamente ovvio che molte tra di loro passeranno lungo il tempo da “concessioni” a “tradimenti” a “crimini”. Eppoi come potrebbero guidare i fedeli laici lungo il cammino della santità? Infatti, quando sento un prelato di qualunque grado, essere leniente nelle materie in relazione alla castità, compresa quella matrimoniale, per me è chiarissimo che tale prelato ha lui stesso problemi gravissimi.

      Nel caso che ci concerne oggi, quello della pedofilia ,abbiamo delle urgenze, alcune più urgenti di altre: se 80% delle vittime di abusi lo sono a causa dell’omossessualità dell’abusatore, ci si preoccupa in primis di eliminare questo 80%. Quando, in un secondo tempo, il 20% restante diventa il 100% futuro, si guarderà al nuovo 80% di questo 100% e cioè a questi sacerdoti che sono stati ammessi benchè non avessero regolato i loro problemi di pulsioni già dai tempi del seminario. E così via di seguito.

      Ma venire a farci un discorso di sociologia sul clericalismo non c’entra, non dico niente, ma ben ben poco nella soluzione di questo problema degli abusi di minori. Il “clericalismo” è giusto uno strumento, certo peccaminoso, al servizio del vizio più profondo che si manifesterà ad ogni modo in altri modi e circostanze: il vizioso ha sempre, proprio per definizione, l’imperativo bisogno di soddisfare il proprio vizio.

      In Pace

      • @Simon

        Secondo me sarebbe importante innanzitutto risolvere il problema degli omosessuali, anche perché la presenza di persone con queste tendenze nella Chiesa è, stando a certi dati https://www.lifesitenews.com/news/mccarrick-is-tip-of-the-iceberg-polish-priest-who-warned-of-gay-bishops-5-y , enorme, un 50% contro il 5/10% che c’è nella società laica.

        Il che fa pensare che la presenza di così tante persone con quelle tendenze nella Chiesa non sia casuale ma che siano stati in buona parte messi li.

        Sul resto quello che dici sarebbe l’ideale, il problema è che si rischia seriamente di rimanere senza sacerdoti se, oltre a purgare la Chiesa dagli omosessuali ed omosessualisti, la si purgasse anche da chi ha qualsivoglia problema di continenza in materia di sesto comandamento (specie visto che in genere in sacerdoti vengono comunque ordinati in giovane età, e non nella terza età, dove quel tipo di problemi è ovviamente molto mitigato o assente).

        Ma questa è solo la mia opinione, tuttavia non credo che sia molto lontana dalla realtà, perciò credo che sarebbe meglio “accontentarsi” di purgare la Chiesa dalla piaga della pederastia, e purgarla SERIAMENTE e con determinazione assoluta.

        • Onestamente: meglio senza sacerdoti.
          Chi può spostarsi li dove ce ne sono si sposterà e chi non può oggettivamente spostarsi, il Signore provvererà come con i cristiani giapponesi durante più di due secoli.
          In Pace

          P.S.: l’articolo linkato è molto importante, consiglio a tutti di leggerlo:

          Non possiamo dire che non ci ha avvertito.

          Padre Dariusz Oko è diventato famoso in tutto il mondo nel 2013 per il suo saggio sull’omosessualità clericale. In “Con il Papa contro l’omosessualità”, Oko ha affermato non solo che sacerdoti e vescovi omosessuali hanno abusato di seminaristi, adolescenti e bambini, ma che c’è una “mafia” di potenti chierici che protegge questi uomini e ne assicura il progresso nelle file della Chiesa.

          Oggi Oko ha detto a LifeSiteNews che parte del problema è che fino al 50% dei vescovi americani hanno “inclinazioni omosessuali”.

          Scrivendo dall’Università di Cracovia di Papa Giovanni Paolo II, dove è docente, padre Oko ha detto a LifeSiteNews che le rivelazioni sul cardinale Theodore McCarrick rappresentano solo “la punta dell’iceberg” di ciò che può essere rivelato sulla cattiva condotta omosessuale tra il clero.

          “Secondo stime attendibili, si stima che circa il 30-40% dei sacerdoti e il 40-50% dei vescovi negli USA hanno tendenze omosessuali”, ha affermato.

          “Almeno la metà di loro, almeno periodicamente, può commettere gravi abusi, come il cardinale McCarrick o p. Krzysztof Charamsa”, ha detto. “Ciò è dovuto anche al fatto che la mafia della lavanda governa spesso nelle diocesi, nei monasteri e nei seminari, e proibisce persino l’ordinazione di uomini normali che non si inchinano sotto di loro. Tali scandali sono solo la punta dell’iceberg di ciò che può ancora essere portato alla luce”.

          Ci vorrà l’azione del Consiglio generale dei vescovi o “molti santi” per realizzare il cambiamento.

          Ha offerto qualche consiglio ai laici che si sentono stufi e impotenti sulla scia dello scandalo McCarrick:

          “Penso che in questa situazione sia più importante pregare, aggrapparsi il più possibile a Gesù e a Maria, santificarsi, cooperare con persone che non sono d’accordo con questo stato di cose, proteggere [buoni] sacerdoti e laici – e soprattutto bambini – minacciati dall’omo-mafia. Se si conoscono i prelati onesti, si può chiedere loro di aiutare (ma anche il loro potere è limitato)”.

          “Oltre a questo, a seconda della situazione, si deve protestare ad alta voce, pubblicizzare attraverso i media o chiedere aiuto legale”, ha continuato Oko.

          La nave che salta non è inclusa nei suoi consigli pastorali.

          “Nonostante tutto, la Chiesa è il meglio di quello che abbiamo”, ha detto. “Qui ci sono Gesù e Maria, ma anche, purtroppo, molti peccati umani”.

          Un brano di “Con il Papa contro l’omoeresia” ricorda spaventosamente la testimonianza della vittima del cardinale McCarrick, James, che desidera che il suo cognome sia nascosto, perché descrive in dettaglio il potere che un chierico protetto sente mentre si fa strada agevolmente nella carriera ecclesiastica.

          Questa settimana James ha detto a Rod Dreher che “[McCarrick’s] ego è più grande del tuo, del mio e di 300 persone messe insieme. Crede di essere intoccabile, e che non c’è nessun altro al mondo che possa metterlo da parte”.

          Nel 2013 Oko ha scritto: “Lungo la strada, i membri dell’homo-clique possono raggiungere posizioni e influenze tali da far credere di avere poteri straordinari e di rimanere impuniti per sempre”.

          “La loro vita diventa spesso una caricatura diabolica del sacerdozio, proprio come le relazioni omosessuali sono una caricatura del matrimonio”, ha continuato. “Come si può apprendere dai media, ad esempio, si comportano come tossicodipendenti omosessuali, diventando sempre più sfrenate e ricorrendo alla violenza. Cominciano a molestare e ad abusare anche i minori. Ne può derivare un grave errore, tra cui l’omicidio e il suicidio”.

          James ha detto di aver tentato il suicidio, con una combinazione di pillole e gin, all’età di 33 anni.

          Nel suo famoso saggio, Oko ha citato diversi vescovi che erano già stati rimossi dai loro uffici per aver commesso o nascosto reati sessuali, a cominciare dall’arcivescovo polacco Juliusz Paetz e dal vescovo irlandese John Magee di Cloyne. Gli uomini si conoscevano e lavoravano insieme in Vaticano “come parte dei più stretti e influenti collaboratori degli ultimi tre Papi”, osserva il sacerdote.

          Oko ha poi ricordato le buffonate di Rembert Weakland, arcivescovo di Milwaukee dal 1977 al 2002:

          “Ha ammesso apertamente di essere gay e di aver avuto molti partner nella vita. Per tutta la durata del suo mandato – per 25 anni – si è continuamente opposto al Papa e alla Santa Sede su molte questioni, criticando e rifiutando in particolare l’insegnamento del magistero sull’omosessualità”.

          Ha sostenuto e protetto i gay attivi nella sua diocesi”, continua Oko, “aiutandoli a evitare la responsabilità per i reati sessuali che hanno commesso ripetutamente”. Lasciando il suo ufficio, ha frodato circa mezzo milione di dollari per sostenere il suo ex-partner”.

          Altri vescovi rimossi tardivamente per aver preda di giovani uomini o ragazzi sono stati Patrick Ziemann di Santa Rosa, California (1999), Juan Carlos Maccarone di Santiago del Estero, Argentina (2005), Georg Müller di Trondheim e Oslo, Norvegia (2009), Raymond John Lahey di Antigonish, Canada (2009), Roger Vangheluwe di Brughia, Belgio (2010), John C. Favalora di Miami (2010), Anthony J. O’Connell di Palm Beach, Florida (2010), e il cardinale Keith O’Brien di EdIl cardinale Keith O’Brien di Edimburgo, Scozia (2013). Tutte le rimozioni, tranne i primi, sono stati effettuati durante il regno di Papa Benedetto XVI.

          Oko ha riflettuto che Papa Benedetto XVI ha fatto della rimozione di sacerdoti e prelati sessualmente offensivi una “priorità” del suo pontificato, e nel 2005 ha emanato un’istruzione “per vietare rigorosamente l’ordinazione di omosessuali non trattati”.

          “L’istruzione è stata preceduta da una lettera inviata dalla Santa Sede ai vescovi di tutto il mondo, ordinando che i sacerdoti con tendenze omosessuali siano immediatamente allontanati da qualsiasi [ufficio di autorità] in seminario”, spiega Oko.

          Nel 2008 è arrivata l’istruzione di Benedetto che vietava agli uomini con tendenze omosessuali “profonde” di essere ammessi in seminario.

          Tradotto con http://www.DeepL.com/Translator

          • @Simon

            Ok Simon, volevo solo dire che applicando quei principi (idealmente giusti) detti da te sopra saremmo rimasti senza sacerdoti per 2000 anni, perché già le vocazioni sono rare, e i “vocati” che in più sono già così virtuosi come da te detto sopra sono rarissimi, specie oggi con tutto il bombardamento col quale crescono.

            Evidentemente lo Spirito Santo aveva altri piani, ma può anche darsi che adesso voglia fare quanto da te detto e in futuro (ammesso che non si sia alle battute finali) ci sarà una Chiesa con pochissimi sacerdoti e tutti estremamente virtuosi, può benissimo essere così. Chi vivrà vedrà (anche chi non vivrà, a dire il vero, in quanto da lassù penso che si tengano informati su ciò che succede qui ☺️).

            “P.S.: l’articolo linkato è molto importante, consiglio a tutti di leggerlo.”

            Allora mi fa piacere di aver linkato un articolo utile, per una volta 😅.

            • Non è vero che non ci sarebbero più vocazioni: secondo me ce ne sarebbero ben di più.

              I giovani sono generosi e “assoluti” : saranno attratti ancora di più dallo stato sacerdotale se sono attratti da figure sacredotali carismatiche “who walk the talk”.

              Conosco qualche giovane che qualche anno fa, andando in seminario, nelle loro diocesi francesi e in un altro paese oltre-atlantico, si sono ritrovati con troppi candidati al sacerdozio con ovvie tendenze omossessuali in contraddizione con le direttive eppur chiarissime di Benedetto XVI : e ciò li fece scappare a gambe levate.

              È come la storia dei cherichetti: appena metti cherichette… tutti i maschi spariscono….

              Per altro gli ordini e congregazioni serie in termini di vita sono quelle che attragono di più.

              Ma chi ha voglia di fare l’assistente sociale senza neanche poter aver moglie? Dimmi tu chi avrebbe questo fegato?

              In Pace

              • “Conosco qualche giovane che qualche anno fa, andando in seminario, nelle loro diocesi francesi e in un altro paese oltre-atlantico, si sono ritrovati con troppi candidati al sacerdozio con ovvie tendenze omossessuali in contraddizione con le direttive eppur chiarissime di Benedetto XVI : e ciò li fece scappare a gambe levate.“

                Ma infatti l’ho detto che quella piaga va levata perché scoraggia anche le vocazioni sincere. Io parlavo più che altro di tempi in cui l’omosessualità non era così diffusa tra i sacerdoti.

                • @Simon
                  E ripeto, il fatto che il 50% dei sacerdoti e Vescovi abbiano tali tendenze suggerisce che questa cosa sia tutto meno che casuale, e che buona parte di questi siano “infiltrati”, messi lì apposta per sporcare la Chiesa. Altrimenti vi sarebbe una percentuale di persone con queste tendenze, nella Chiesa, tra il 5 e il 10%, come vi è nella società (e il 5/10- include anche i bisessuali, non solo gli omosessuali puri).

                • Oppure, senza facili complottismi, l’immagine del seminario oggi è quella di una scuola per assistenti ong e attrae anime forse troppo sensibili, ma che stentano a maturare a dovere…

                • @Minstrel

                  Può anche darsi che sia come dici tu, tuttavia non sono sicuro che siano facili complottismi, visto quanto confessato da Bella Dodd.

                  Poi, io posso avere torto e tu ragione, ma il mio pensiero in merito non è del tutto immotivato. 🙂

                • Le teorie complottiste non sono gradite su CV., in quanto non corrispondono al principio di realtà ma sono puri costrutti.
                  Evitale.
                  In Pace

          • Alla luce dei dati forniti dal seguente studio,
            http://www.bishop-accountability.org/reports/2004_02_27_JohnJay/
            la “stima che circa il 30-40% dei sacerdoti e il 40-50% dei vescovi negli USA hanno tendenze omosessuali”, mi sembra un po’ una forzatura:
            significherebbe, se padre Dariusz Oko avesse ragione,
            – che la stragrande maggioranza dei sacerdoti con tendenze omosessuali non sono pedofili e
            – che pertanto non sarebbe giusto prendersela con loro per alcune “mele marce” che gettano “discredito” su tutti i chierici omosessuali che non frequentano i minorenni e
            – che avrebbero pertanto ragione coloro che sostengono che la pedofilia e causata del clericalismo e dall’ignoranza.

            • Certamente, senonché, anche se questi numeri fossero veri (e non lo credo) il 40% che fa l’80% dei crimini … un problemino c’è…
              In Pace

              • Le percentuali rendono meno l’idea del fenomeno di quanto non facciano i numeri del rapporto che ho indicato i quali dicono che, in 52 anni, 4.392 chierici sono stati accusati di violenza contro i minori e, di questi, 252 sono stati condannati: una media di 84,5 accuse e di 4,5 condanne all’anno.
                Essendo circa 109.694 i sacerdoti conteggiati nel rapporto, anche ipotizzando che solo un 30% abbia tendenze omosessuali, sarebbero quasi 33.000: io, così a naso, ritengo che il numero reale dei sacerdoti con tendenze omosessuali non superi il 10-15%.

            • “che la stragrande maggioranza dei sacerdoti con tendenze omosessuali non sono pedofili “
              La pedofilia è l’abuso di bambini, e in effetti la grande maggioranza non compiono di questi abusi, abusando invece di adolescenti, minorenni comunque. Evitiamo se possibile di continuare a fare confusione su questi termini che vanno tutti a vantaggio della lobby gay.

              • Mentre per tutti gli altri vale la distinzione tra pedofilia, ebefilia ed efebofilia e tra rapporti consenzienti e non consenzienti, il “politicamente corretto” definisce pedofilo qualsiasi sacerdote che ha rapporti con un minore di 18 anni.

      • Aggiungo una ulteriore annotazione

        “Nel caso che ci concerne oggi, quello della pedofilia ,abbiamo delle urgenze, alcune più urgenti di altre: se 80% delle vittime di abusi lo sono a causa dell’omossessualità dell’abusatore, ci si preoccupa in primis di eliminare questo 80%. Quando, in un secondo tempo, il 20% restante diventa il 100% futuro, si guarderà al nuovo 80% di questo 100% e cioè a questi sacerdoti che sono stati ammessi benchè non avessero regolato i loro problemi di pulsioni già dai tempi del seminario. E così via di seguito.”

        Io innanzitutto eviterei di parlare sempre di pedofilia, essendo questo problema si presente ma altrettanto ridotto rispetto al problema più preponderante allo stato attuale, ossia la PEDERASTIA, che è una forma di omosessualità.

        Facciamo attenzione perché l’uso del termine pedofilia fa gran comodo alla lobby gay, in quanto essi vogliono far passare quella che è una vera e propria piaga di immoralità omoerotica come una piaga pedofila, al fine di distogliere l’attenzione dal vero problema, cioè l’omosessualità. Infatti la pedofilia è l’abuso su bambini che non hanno ancora sviluppato i caratteri sessuali secondari, per cui hanno buon gioco a dire che l’omosessualità non conta in questi abusi e quindi slittare il problema sul clericalismo e corbellerie simili (in quanto il pedofilo essendo attratto da bambini che non hanno sviluppato caratteri sessuali secondari in genere non fa una grande differenza e non ha grandi preferenze sul sesso dell’abusato, che sia maschio o femmina. Quindi possono dire che le tendenze omosessuali degli abusatori non hanno nessuna influenza negli abusi), mentre mostrare il problema per quello che è, cioè un’epidemia di pederastia, quindi di omosessualità, li lascia senza alibi.

        Facciamo attenzione perché anche su certi blogs potevi parlare di pedofilia ma appena ti azzardavi a parlare di pederastia, mostrando che era quello il vero problema avendo oltre l’80% degli abusati in comune le caratteristiche di MASCHI e ADOLESCENTI (non bambini), venivi bannato o censurato.

    • Scusi Don Manuel, ma le sue domande portano fuori dal centro della discussione. Qui il problema non è un prete omosessuale o donnaiolo, il problema sono le autorità che non hanno compiuto il suo dovere, che hanno taciuto e coperto, che hanno creato strutture per le soddisfare le sue voglie.
      Quando la Chiesa avra cambiato queste autorità per persone almeno oneste potremmo tornare a discutere i suoi dubbi.

  5. «Bisogna allontanare dal sacerdozio tutte le persone che non sanno controllarsi rispetto al VI comandamento in modo preventivo: fin da prima del seminario, durante il seminario o appena possibile. E questo indipendentemente dalle tendenze di ciascuno. Questa è la vera tolleranza zero a protezione dei nostri figli…».
    Una richiesta senz’altro opportuna ma assai difficile da realizzare e i cui effetti sarebbero, a parer mio, dirompenti per l’intera Chiesa. Troppi sono i sacerdoti che prendono alla leggera non soltanto il VI comandamento, ma l’intero insegnamento di Cristo.
    La vera tolleranza zero a protezione dei nostri figli? L’ho realizzata personalmente trent’anni fa, non consentendo loro di frequentare i luoghi gestiti da religiosi e oggi mi preoccupo dei miei nipoti.

    • Certo che, alla fine, in quanto genitori ci assumiamo le nostre responsabilità: le lacrime da croccodillo della gerarchia eccelsiastica non sappiamo che farcene.
      In Pace

  6. Duemila anni di celibato di certo no. Semmai è cosa che fu imposta intorno all’anno mille e poi suvvia, l’omosessualità del clero come anche le prostitute personali dei sacerdoti sono cosa arcinota, guardacaso, dall’ultimo millenio ( fatte stante che in ogni epoca ed in ogni dove un peccato simile può proporsi comunque ). Cosa che non solo fu un piegarsi ai barbari accettandone lo schiavismo feudale di cui non è strano né stupisce che certuni individui loschi prendano le difese, ma favorì il ridimensionamento certo lento eppure inesorabile della scelta di vita monastica e quello sì che ha fatto nascere il clericalismo a tal punto che , peggio mi sento, al popolo non solo è stato vietato di partecipare all’elezione del vescovo ( non alla sua conferma e ratifica ovviamente ) ma anche di poterlo denunciare sia civilmente che canonicamente su questioni religiose come sancito dai concili ecumenici, legge insopprimibile ed infallibile della Chiesa. Che poi la Gerarchia nascoda o confini gente traditrice della Chiesa e del ministero sacerdotale, senza poi consegnarli al braccio civile in quanto tali atti li rendono decaduti, ciò è anticanonico ed è semplice sorvolare. Prendere un provvedimento canonico stanti alla legge ecclesiastica deve imporre l’interdizione dal sacerdozio e da tutti i suoi privilegi, regole di digiuno severo e reclusione, foss’anche non si sia passati alla giustizia civile.
    Ad ogni modo ciò implicherebbe che ci debba essere un processo legittimo a tutela di tutti con discrezione assoluta, quindi io non voglio certo fare il forcaiolo né sputtanare e rovinare chicchesia. Questo lo presumo come ovvio.
    Papa Francesco ha però delle responsabilità più marcate perchè pone in luoghi di prestigio e favorisce coloro chi millanta di combattere ( oltre alle note ambiguità e corbellerie da lui già proferite ) dicendo quel che non fa e facendo quel che non dice.

  7. Condivido i commenti di donemanuele, Mario e Daouda.
    Una sola specifica su Papa Francesco : non mi sembra che altri Papi recenti abbiamo fatto molto contro questa piaga, nonostante la maggior parte degli abusatori sia stata ordinata , promossa e protetta dall’omertà interna alle varie diocesi, proprio durante il loro pontificato.
    Sui Papi del passato più remoto rilevo che, da questo punto di vista, il passato del clero viene sempre “santificato” (mitizzato) mentre è evidente che tali fatti ed atti accadono da secoli e per secoli sono stati minimizzati o ignorati, mentre l’antica saggezza popolare (a partire da mia Nonna, cattolicissima) ha sempre consigliato le persone di fare come dice Mario : “mai lasciare bambini o bambine con i preti”. Ed un motivo ci sarà….
    Allo stato Papa Francesco è però il primo ed unico ad aver riportato un cardinale allo stato laicale nella storia recente. Per il resto è vero che molte cose che dice non hanno effetto e che molti che ruotano intorno a lui non sembrano essere i più adatti a risolvere certe questioni, che però almeno adesso si affrontano, mentre un tempo venivano ben sopite e minimizzate. Fare “10” non è come fare “100” , ma è certamente più di fare “0”.

    • Si, sono sicuro che gli altri Papi avrebbero volutamente inscenato questa messinscena di summit https://onepeterfive.com/1p5-minute-ep-10-the-sex-abuse-summit-designed-to-fail/

      “Una sola specifica su Papa Francesco : non mi sembra che altri Papi recenti abbiamo fatto molto contro questa piaga, nonostante la maggior parte degli abusatori sia stata ordinata , promossa e protetta dall’omertà interna alle varie diocesi, proprio durante il loro pontificato.”

      Ehm https://www.documentazione.info/la-lotta-di-ratzinger-alla-pedofilia-i-fatti

      La lotta di Papa Francesco alla pedofilia e alla pederastia è invece ben nota fin dai tempi argentini https://www.marcotosatti.com/2018/09/17/bergoglio-il-caso-del-pedofilo-padre-grassi-e-un-video-imbarazzante-e-sconcertante/

      Suppongo che tutto ciò sia irrilevante perché al cuor non si comanda (e c’è gente che verso questo Papa ha fatto una apertura di credito a fondo perduto tale che nulla potrà mai incrinarla), ma vabbè… Solo evitiamo doppipesismi ridicoli ed evitiamo di tentare di dare a bere che questo Papa stia facendo di più contro questa piaga dei predecessori, quando è vero il contrario.

      Grazie.

    • @MenteLibera65
      «Mentre l’antica saggezza popolare (a partire da mia Nonna, cattolicissima) ha sempre consigliato le persone di fare come dice Mario : “mai lasciare bambini o bambine con i preti”. Ed un motivo ci sarà…».
      Beh, nel mio caso il motivo c’era!
      Fu mia madre a suggerirmi da fin da ragazzo in tempi non sospetti, siamo a metà degli anni ’60, di stare alla larga dalle “sottane”, preti e suore, per poi ripetermi da futuro padre di tenerne lontani i figli. Non disse mai il perché, ma negli anni scoprii per caso che lei da bambina frequentò un collegio di suore.
      Credo anch’io che questi “vizietti” abbiano da sempre accompagnato la Chiesa e il merito di aver finalmente scoperchiato il vaso di pandora va attribuito al Web. Continuare a voler nascondere la polvere sotto i tappeti confidando nell’omertà del sistema, quando ciò che accade in Papuasia è reso noto all’intero pianeta in tempo reale, ha del tutto scompaginato chi era abituato a confinare gli scandali nell’ambito del quartiere o del paesello, confidando nel silenzio delle vittime e nell’oblio delle persone.

    • Mente Libera
      Quello che si chiede a papa Francesco e’semplicemente un po’di coerenza fra i grandi ;proclami”di tolleranza zero, di parresia, di riforma, strombazzati fin dall’inizio del suo pontificato e i fatti.
      Altrimenti sia lui che i suoi collaboratori rischiano di passare all a storia come dei politici retorici “e fanfaroni che parlano parlano e nulla fanno. Ti faccio un esempio, a Milano c e’stato un caso di prete pedofilo finito in tribunale per aver.abusato di un giovane con problemi psi c ologici. L’ attuale a r civescovo di Milano Delphini, ai tempi vescovo susiliario, venuto a conoscenza dei fatti sposto semplicemente il.prete da una parocchia all’a ltra, da un oratorio all’altro, e offri dei soldi a lla famiglua per tacitarla. La famiglia non si fece comprare e ando’per vie legali. Il prete e stato giudicato colpevole dalla giustizia civile. E la giustizia ecclesistica’? E le responsabilita del vescovo Delphini?Per un caso analogo in Francia il card. Barbarin e’stato sottoposto a processo!Cosi’fan tutti nel silenzio totale, occulramento, insabbiamento. In Italia invece l’allora vescovo ausiliario fa carriea e viene nominato da Bergoglio argivescovo di Milano.Un.pastore coll’odore delle pecore e anche con questo imbarazzante passato di insabbiatore.Che per fortuna sua e’passato sotto silenzio.
      E sai quanti casi come questi che non pos s ono essere imputati a GPII e a Benedetto, sono successi da quando e’papa Francesco? Che sembra preferire per le sue promozioni proprio i prelati magari invischiati in casi di abusi e scandali .Non ti ricordo i casi clamo r osi di mons. Zanchetta promosso all Apsa, e il caso dei sordomuti dell’Istituto Provolo in Arg e ntina abusati da preti poi coperti e difesi dalla gerarchia ecclesistica fra cui Bergoglio?
      Nessuno e’perfetto e tutti possono sbagliare, dirai tu, certo, anche il Santo Giovanni Paolo II fece degli errori, molti errori.
      Si’, ma q uello che caratterizza.l’attuale pontefice e’la contraddizione i grandi proclami di riforma , di tolleranza zero, a seguono pero’ comportamenti opposti.
      Se Bergoglio non.vuole passare alla storia come il piu’grande ipocrita di tutti i tempi, sul caso abusi deve fare qualcosa, qualcosa che sia piu’ incisivo’di aver spretato un McCartick di 88anni che i suoi danni li ha gia’fatti.Crede forse con la punizione diMcCarrick di aver fatto abbastanza?
      La chiesa del Cile e’ancora in attesa, quella degli.USA.anche , di azioni concrete. In Italia siamo.ancora nella fase del “tutto tace, nessuno scandalo”, non si sa neppure il numero dei casi di abusi. Una coltre di spessa iocrisia copre il.tutto.Come nei paesi del Terzo Mondo
      Realisticamente, ti pare che in Italia quasi.per miracolo.non vi siano.preti.pedofili e vescovi che li coprono?

      • Giampiero, è molto semplice : Saresti dovuto essere cosi duro e deciso e intransigente anche coi i Papi precedenti.
        Tu dove eri quando le notizie dei primi abusi emergevano ai tempi di GPII e di BXVI ?
        Hai forse scritto articoli , post, manifesti , accusandoli personalmente di non aver vigilato ?
        Ti sei forse incatenato alle porte di San Pietro chiedendo a Giovanni Paolo II o a Benedetto XVI di liberare la chiesa da questi abusatori, o di dimettersi per non aver vigilato ?
        Se lo hai fatto ti do ragione
        Se non lo hai fatto applica a Francesco le stesse cautele che hai applicato a quelli prima, e considera le responsabilità effettive e non quelle mediatiche.
        Se poi hai deciso a priori colpevoli ed innocenti e sai tutto, vai alla magistratura invece di scrivere qui.

        • @Mentelibera
          Sei a conoscenza di casi Grassi e Mc Carrick attribuibili agli altri Papi? Se si, mostrali, grazie.

          • Walter-Vincent : sei un disco rotto, ripeti all’infinito le stesse cose a cui nessuno può dare risposta, men che meno te. Non sei costretto a pensarla come me, ma smetti di parlare come se fossi il giudice supremo dell’umanità.
            Se ci sono fatti penali vai da un magistrato e denuncia. Altrimenti vai da uno specialista ed indaga su eventuali problemi che ti abbiamo portato ad avere questo atteggiamento paranoico. E ti chiedo perdono per il modo diretto in cui lo dico.

            • Ti ho mostrato il caso Grassi (dove c’è un pederasta protetto dalla conferenza episcopale Argentina quando Bergoglio ne era il presidente, con le persone che hanno testimoniato contro di lui definite calunniatrici, e Bergoglio che, mentendo, nega di avere commissionato la controinchiesta nonostante prove certe del contrario) ma eviti accuratamente di entrare nel merito perciò abbiamo finito, direi, perché è evidente che della verità ti interessa molto poco.
              Le restanti tue considerazioni non mi tangono.

        • Già che ci sei, rispondi anche a questa domanda: ti risulta che gli altri Papi abbiano sistematicamente e programmaticamente favorito i peggiori elementi nella Chiesa emarginando gli ortodossi?

        • Semmai è l’opposto. Si deve applicare a tutti questa accusa di scarsa reazione al problema constatato esigendo e sospingendo a
          sorveglianza come loro dovere. Si deve anche, prudenzialmente, ricordarsi che i Papi non sono onniveggenti quindi il problema del non saper vigilare và debitamente ponderato anche riguardo ai primari e diretti responsabili più prossimi ed effettivi ossia vescovi e superiori provinciali di settore per capirci che giustamente sono i primi che dovrebbero essere posti alla berlina.
          Francesco I è però in una situazione pessima a causa sua stessa perché fà grandi proclami perentori su questo tema ma i fatti posti in essere lo contraddicono ( promozioni assurde ad esempio ) . Ugualmente ha parole e gesti ambigui sulla Fede veramente pessime. Comprenderai che la situazione è più grave da te stesso.

          • Francesco I non è ancora morto. Alla fine del suo pontificato gli atti (e non le parole) che avrà posto in essere potranno essere giudicati, sulla base non teorica ma reale dei frutti raccolti. E non saranno certo le “sensazioni” che dovranno vincere ma i fatti concreti (numeri di abusi prima , numero di abusi dopo)
            Ma di quello che è accaduto prima di lui altri sono responsabili a tutti i livelli.
            Se fosse stato Papa Francesco a nominare cardinale McCarrick oggi verrebbe crocefisso. Invece chi lo ha nominato e poi confermato nelle cariche viene assolto e santificato, e lui che lo ha ereditato e defenestrato viene massacrato. Se è vero che di questi cardinali tutti sapevano tutto, vuol dire che tutti sapevano tutto fin dai tempi più remoti.
            Questi sono i fatti. Quando comincerete (tutti voi “accusatori”) ad indagare con più severità sui comportamenti dei vertici della Chiesa di Roma negli anni in cui il 99% di questi abusi venivano perpetrati, si potrà poi parlare con più cognizione di causa di quello che sta facendo il Papa di oggi, che di certo non è perfetto, ma di certo sta facendo più di quanto si sia fatto prima.
            E per quanto concerne l’omosessualità se è un problema oggi, lo era anche 20 , 30 , 100 e 500 anni fa. Nessuno però mi sembra che se ne sia accorto prima, quando l’omertà tutto copriva.

            • però, dai , almeno gli altri papi non hanno fatto camerlengo l’ex-convivente dello zio ted, ne’ promosso allo IOR un Mons. Ricca notorio omosessuale. ti ribalto la frittata. lo avesse promosso Ratzinger a Mons. Ricca sai le prese in giro e i commentini salaci nonche’ le vignette satiriche con Ratzinger vestito da drag queen ? invece queste discutibili promozioni le fa Bergoglio l’infallibile e tutti zitti…e contenti.

  8. @Simon

    In un commento più sopra ho scritto che, essendo la percentuale di Sacerdoti e Vescovi con tendenze omosessuali tutt’altro che “normale”, visto che è molto superiore a quella che vi è nella società laica, ciò suggerisce che buona parte di questi siano infiltrati messi lì per uno scopo ben preciso, ossia sporcare la Chiesa e minarne la credibilità morale.

    Siccome la madre dei furbi è sempre incinta e immagino già che ci sarà chi prenderà questa affermazione come una dimostrazione di bieco complottismo paninaro, permettimi di mostrare cosa fece Bella Dodd a suo tempo https://www.aldomariavalli.it/2018/09/18/i-peccati-degli-uomini-di-chiesa-e-quella-sovversione-che-arriva-da-lontano/ , così che chi vuole possa trarre le sue conclusioni.

    È per questo che insisto tanto sul discorso dei termini e dell’uso sbagliato che si fa del termine pedofilia. Non ci si rende conto che accusando gli abusatori di pedofilia si da un potente assist alla lobby gay per potersi continuare a nascondere e a fare le loro infamità, potendo loro così fare un bel blame-shifting dicendo che gli abusi pedofili non sono collegati con l’omosessualità di chi li compie, visto che i bambini non hanno sviluppato i caratteri sessuali secondari. Questo giochino però non possono farlo quando si mostra che quegli abusi sono in massima parte frutto di pederastia, che È a tutti gli effetti una forma di omosessualità e nella quale le tendenze sessuali dell’abusatore (in questo caso omosessuale) giocano un ruolo determinante.

    Questo dobbiamo ricordarcelo bene se non vogliamo fare inavvertitamente il gioco di questi infami. Perché in alcuni blogs nei quali ho scritto, blogs evidentemente sotto il controllo della lobby gay, visto il loro approccio gay friendly e la censura spietata di chiunque obbietti qualcosa, ogni commento che faceva riferimento al reale stato delle cose sulla pederastia e su quanto questo sia (a differenza della pedofilia) una forma di omosessualità, veniva prontamente, con una precisione degna di una vera e propria psicopolizia orwelliana, censurato.

    Perciò il mio umile suggerimento è quello di essere da ora innanzi estremamente parchi nell’uso del termine pedofilia, sostituendolo con termini più consoni e veritieri ossia pederastia e omosessualità.

    • Ah….quindi non siamo i soli a godere dei tuoi chilometrici commenti! Anche altri hanno questa opportunità! Mannaggia…pensavamo di essere i soli privilegiati! 🙂

      • Ma cerca di postare per dire qualcosa di produttivo, ad esempio rispondere ai punti da me citato sopra su Padre Grassi, cosa che hai evitato accuratamente di fare nonostante il caso Grassi e la controinchiesta sia ampiamente documentata, invece di fare battute di spirito dozzinali.

  9. Come ne avevamo paura ecco i punti di “riflessione” (sic) dati dal Santo Padre : https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-02/papa-francesco-punti-riflessione-incontro-vaticano-abusi-vatiab.html

    Come potete constatre con i vostri occhi 21 punti sono proposti e NESSUNA riflessione sulle cause!!!!

    Un documento che NON vuole una discusione sul fondo per attaccarsi alle radici del problema ma solo si concentra sulla repressione certamente necessaria, ma insufficiente: se le leggi repressive avessero mostrato la loro utilità ce ne saremmo già accorti nel mondo laico.

    Un punto 16 e un 17 parlano di ” Effettuare per i candidati al sacerdozio e alla vita consacrata una valutazione psicologica da parte di esperti qualificati e accreditati” senza nessuna direttiva precisa e niente è detto su cosa di debba fare per chi è già nel sacerdozio ma non corrisponderebbe a questi standards (ipotetici).

    Ma il più forte è il punto 19 ” Formulare codici di condotta obbligatori per tutti i chierici …” come se a persone che non obbediscono ai Comandamenti stessi di Dio non gliene potessse importare meno dei codici di condotta umani…. !

    Per giiunta vi è un punto 12 che richiede di “Elevare l’età minima per il matrimonio a sedici anni” e che è incongruo rispetto al problema e non tiene conto delle differenze culturali locali (immagino che sarà utilizzato per cambiare il codice canonico per poter dire che il Papa ha fatto qualcosa di concreto ….)

    Voliamo “basso” per ora

    In Pace

    • “Come potete constatre con i vostri occhi 21 punti sono proposti e NESSUNA riflessione sulle cause!!!!”

      Letto, constatato, e constato pure che non ci si fa una domanda che a questo punto dovrebbe venire naturale, ossia: PERCHÈ non si fa nessuna riflessione sulle cause?

      La tua risposta quale è?

    • Magari ci fosse la repressione. Io veramente non la vedo. Solo le stesse cose già da anni proposte per la CDF. E chi dovrebbe applicarle? Questa gerarchia que non ha visto, non ha sentito e non ha parlato?

      • “Solo le stesse cose già da anni proposte per la CDF. E chi dovrebbe applicarle? Questa gerarchia que non ha visto, non ha sentito e non ha parlato?”
        E che, soprattutto, è essa stessa parte del problema, essendo impestata di omosessuali e omosessualisti (peggiori dei primi, questi, anche -anzi soprattutto- quando non sono omosessuali).

    • “Ma il più forte è il punto 19 ” Formulare codici di condotta obbligatori per tutti i chierici …” come se a persone che non obbediscono ai Comandamenti stessi di Dio non gliene potessse importare meno dei codici di condotta umani…. !”
      Soprattutto dopo anni di omelie contro il legalismo e il moralismo ecc.

      • E soprattutto quando si e’ apertamente insinuata l’ idea che , non essendoci i registratori ai tempi di Gesu’, non e’ sicuro quello che Nostro Signore abbia VERAMENTE detto e pensato, e che quindi siano i suoi piu’ accreditati interpreti , i gesuiti, a saperlo. Se Padre Sosa da una parte mina alla radice la fede nei Vangeli dei semplici fedeli
        , Padre J. Martin fa da anni opera di distruzione della fede nel Catechismo, dicendo che in alcune parti e’ superato, e’ vecchio e va cambiato alla luce degli ultimi sviluppi del movimento LGBT.
        Dunque i “ codici di condotta morale” validi per tutti i chierici su che basi saranno formulati se non si crede piu’alla lettera dei Vangeli e del Catechismo e se li si affidano a certi gesuiti temo che i codici saranno piuttosto lassisti in campo morale e volti solo ad evitare i processi penali. Nisi caste, saltem caute. ( se non vivi castamente, almeno sii prudente)

        • Il problema è che: se il Vangelo non è attendibile perchè non c’era il registratore, il catechismo non serve perchè superato ecc. a cosa attacchi il nuovo codice di condotta?

          Nel mondo laico lo si attacca al potere coercitivo dello Stato e infatti Lutero diede la Chiesa in mano ai principi (dottrina dei due regni).

          A volte mi pare che Papa Francesco stia veramente imprimendo una torsione non cattolica alla Chiesa. (Ad esempio sostituendo il diritto naturale e canonico con un forte giuspositivismo pontificio).

  10. Vedo che come misura preventiva molti propongono che le persone che abbiano delle tendenze omosessuali non vengano accettate nei seminari.
    A questo punto mi sfugge la logica…
    Posto che la Chiesa nega l’esistenza dell'”omosessualità” intesa come caratteristica innata , come è possibile filtrare all’origine qualcuno che abbia tendenze del genere e tra l’altro cerchi di nasconderle?
    Se infatti filtrassimo chi viene ritenuto “omosessuale” , di fatto è come se dichiarassimo l’esistenza dell'”omosessualità” stessa, separata dall’effettivo comportamento sessuale. Cioè…sarebbe come dire che esistono gli “omosessuali”, e lo sono anche se sono casti.
    Non so se mi sono spiegato…

    • “Vedo che come misura preventiva molti propongono che le persone che abbiano delle tendenze omosessuali non vengano accettate nei seminari.
      A questo punto mi sfugge la logica…”

      Ti sfugge la logica per la quale se una minoranza di persone si rende responsabile di oltre l’80% degli abusi evidentemente la presenza di questa minoranza è più nociva che positiva per la Chiesa? Ok…

      “Posto che la Chiesa nega l’esistenza dell’”omosessualità” intesa come caratteristica innata , come è possibile filtrare all’origine qualcuno che abbia tendenze del genere e tra l’altro cerchi di nasconderle?
      Se infatti filtrassimo chi viene ritenuto “omosessuale” , di fatto è come se dichiarassimo l’esistenza dell’”omosessualità” stessa, separata dall’effettivo comportamento sessuale. Cioè…sarebbe come dire che esistono gli “omosessuali”, e lo sono anche se sono casti.
      Non so se mi sono spiegato…”

      Esistono persone che hanno la tendenza a compiere atti omoerotici, persone che provano attrazione sessuale per individui del loro stesso sesso. Come filtrarle? Ti chiedo: come faceva la Chiesa a filtrarle negli anni 1930 e 1940, quando di queste persone nei seminari ce n’erano molte di meno?

      Chi è preposto alla formazione delle persone sa riconoscere certe cose, specie se passa tutto il proprio tempo a contatto coi giovani, e solo pochi sono così bravi a nascondere tali tendenze da essere del tutto impermeabili allo scrutinio di un occhio adulto ed esperto.

      Infatti le tendenze di molti sacerdoti e vescovi col vizietto erano già ben note fin dal Seminario, Padre Ariel ha ben parlato delle “pie confraternite gay”, ma ci sono anche altre testimonianze, e di persone che, a differenza nostra, ci hanno messo nome e cognome https://onepeterfive.com/seminarian-comes-forward/

      Il problema quindi non è come filtrare, il problema è voler risolvere il problema e non essere ignobili e melliflui complici di questa marmaglia.

      Perché, e te lo garantisco sulla mia anima, se io fossi stato uno dei genitori dei ragazzi abusati da un certo prete in Argentina, al giorno d’oggi un certo ex arcivescovo argentino avrebbe dovuto ricorrere a diversi interventi di maxillo facciale per riparare i danni che gli avrei fatto dopo che lui accusò mio figlio di essere un calunniatore.

      Questa gente o fa qualcosa oppure merita che i fedeli prendano provvedimenti seri, in tutte le accezioni del termine.

    • Soprattutto non devono venire accettati preti omosessuali come formatori ed educatori dei seminaristi !

      Don Vinicio Albanesi testimonia che da studente di seminario fu abusato da un prete suo insegnante :

      https://www.repubblica.it/cronaca/2019/02/21/news/chiesa_e_pedofilia_don_vinicio_albanesi_anch_io_vittima_di_abusi_in_seminario-219713460/?ref=RHPPBT-BH-I0

      racconta di essere stato egli stesso vittima di abusi sessuali, da parte di altri sacerdoti, quando era giovane e in seminario.
      “Erano da mandare al diavolo – ha detto don Vinicio – perché non erano degni. E tutto questo mi è rimasto dentro per 50 anni. ”

      e quanti casi tipo don Vinicio Albanesi ci sono stati ? Non c’è stato solo lo zio Ted, quanti zii Ted ci sono stati e ci sono tuttora nei seminari?

      • A chi ha citato Bella Dodd voglio ricordare che la genesi dello scisma lefebvriano può essere ipotizzata come suggestionata non solo in reazione della deriva tendente al modernismo, ma anche perchè, tenuto presente il fine di una sistematica infiltrazione, non ci si occulta mai in una sola fazione, qualora ci siano appunto delle specifche cordate interne.
        Non vorrei poi sembrare troppo duro però il problema è sempre anticanonico.
        Al sacerdozio, tecnicamente, non può accedere persona minore di 30 anni che, qualora non si fosse sposata raggiunta l’età idonea, doveva essere categoricamente vergine. Ma le regole sacre sono state cambiate e continuano ad esserlo con abilità. L’omosessualità è impedimento toucourt e se non viene scoperta prima, è certamente causa di riduzione alla condizione laicale scoperti atti da questa dipendenti.
        Un sacerdote fornicatore ad esempio, non può rimanere sacerdote, e dopo un periodo fra i penitenti, può certamente tornare a fare la sata comunione, ma non potrà certo tornare ad essere sacerdote. Quest’opera di disprezzo e di riaccomodamento iniziata nel basso medioevo spingeva ad esempio a celebrare il vespro ben prima del tramonto perchè “il digiuno era difficile da mantenere”. Il senso di quel che voglio dire non è che si debba ritornare al passato o che, non sia mai come nel caso delle ordinazioni, esse siano invalide. Ma oggi che il popolo sà leggere e scrivere è inaccettabile il servilismo che questa occasione del sinodo palesa: mai comprendere le cause, mai spiegare gli effetti ed è stupefacente che tale accusa prima di essere constatata nella gerarchia, sia molto calzante per la prezzolata schiera degli “ortodossi” di professione

  11. @Minstrel: “attrae anime forse troppo sensibili” anche secondo me spesso è così.

    Ho conosciuto anche io qualcuno così: vocazione sincera ma emotività esasperata e fragilità caratteriale.

    Del resto per sentire la chiamata devi essere una persona sensibile, mentre per portare il peso del sacerdozio (e non solo per la castità ma per tutto) devi avere le spalle molto larghe.

    Forse trovando un punto di equilibrio tra i due aspetti….

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