Buona Notizia: CroceVia Non Bannerà Mai Più Nessun Utente

In seguito ad una riflessione scaturita da una discussione con certi utenti in uno degli ultimi post pubblicati, siamo arrivati alla conclusione che non sia degno di un blog cattolico il fatto di bannare una persona in quanto tale, poichè siamo, in realtà, convinti che tutti possono, se vogliono fare almeno uno sforzo, essere capaci di esprimere riflessioni costruite e costruttive anche se fortemente critiche.

CroceVia vuole essere un luogo dove le persone si incrociano per scambiare idee di qualità sui temi proposti, un luogo che sia catalizzatore di riflessione intelligente: meglio vale non dire niente che scrivere inezie e ripetere slogans o avere reazioni umorali inconsequenti. Meglio zero commenti che commenti scadenti.

Perchè questo sia possibile bisogna lasciare a tutti la possibilità di intervenire senza alcun a priori circa la persona che lo desidera, ovviamente al prezzo dello sforzo intellettuale qui menzionato.

Ecco quindi le nuove modalità per commentare su CroceVia in piena libertà e con frutto per tutti gli utenti :

(A) Non esiste più una lista di persona bannate

(B) Solo quattro regole semplicissime e di buon senso per essere pubblicati: gli interventi accettati saranno quelli che dimostrano (1) Essere esenti di Off Topics in generale o nel dettaglio; (2) Mostrare di aver almeno letto e capito il post pubblicato, ovviamente senza obbligo di essere d’accordo; (3) Proporre un intervento conciso, costruito e argomentato, personale e originale che non sia una lenzuolata infinita e composta essenzialmente di copia-incolla o di slogans o di inutili ripetizioni; (4) Essere esenti di reazioni umorali o offese di qualunque tipo

Alfine di poter gestire questo nuovo approccio che si concentra più sulla qualità delle idee scambiate in questo luogo telematico che sulle persone che le propongono, da ora in poi la moderazione avverrà sistematicamente prima della pubblicazione e resterà, come nel passato, ovviamente insindacabile: il che è una carica supplementare per i moderatori ma è anche un servizio offerto con piacere in quanto, per l’appunto, per i nostri lettori vale meglio nessun commento pubblicato che uno strazio intellettuale o nella carità da dover sorbirsi.

In Pace



Categories: Risposte a critiche web, Sproloqui

9 replies

  1. Apprezzo il tentativo soprattutto perché, come Simon sottolinea, questo comporterà un plus-lavoro tutt’altro che indifferente per i moderatori-gestori del blog, del quale molti utenti-commentatori forse non si rendono conto.
    A costoro è richiesta pazienza perché la pre-moderazione comporta tempi molto più lunghi nel vedere (o non vedere affatto) pubblicato il proprio contributo e/o eventuali risposte al medesimo.

    Il fine é molto buono, personalmente credo che date le “nuove” regole, la loro applicazione precisa e puntuale anche in regime di “post-moderazione”, darebbe buoni frutti. Le regole infatti vincolano i commentatori così come i moderatori.

    Se si esce dalle regole stabilite, la cui formulazione è assolutamente e indiscutibilmente prerogativa di chi gestisce il (un) blog, la moderazione pre o post pubblicazione e solo questione di forma, non cambia la sostanza.
    Quella che viene definita come “bannazione” (definitiva o temporanea che sia), per quanto la si voglia evitare in linea di principio, diventa talvolta inevitabile, così come per quanto si possa essere liberi e ospitali, si arriva talvolta a vietare a qualcuno di mettere piede in casa nostra.
    Cosa non solo lecita, ma doverosa e necessaria.

    Buon lavoro Crocevia.

    • Un altro vantaggio della pre-moderazione è che permette a tutti di contare fino a 10 : in quanto questa non può essere, ovviamente, immediata. Aiuta a calmare gli ardori sapere che il proprio intervento non sarà per forza pubblicato immediatamente e che sarà scrutinato.
      In Pace

  2. Ottimo. Da parte mia prometto di tenere a bada il mio carattere impulsivo (fosse facile!) e accettare serenamente di riscrivere (o lasciare perdere) i commenti che non saranno considerati adeguati.
    🙂

  3. Grazie Simon. Questo articolo mi risulta particolarmente caro in quanto, mi conosci, è nella mia indole cercare un minimo punto di contatto con tutti coloro che scelgono di parlare e discutere con me, con noi. Questo tuo scritto inoltre dimostra a tutti, conoscendoti, di volerti continuamente “metterti in gioco”. Questa analisi è figlia di una tua consapevole riflessione in merito ai commenti che abbiamo ricevuto in queste ultime settimane, commenti che – seppur spesso critici – avevano e hanno il merito di sollevare argomenti, seppur non completamente IT. Il punto è che in ognuno di loro io ci trovavo una attestazione di stima e una sfida che ora tu hai riconosciuto, raccolto, analizzato e gestito con questo rilancio. Ti ringrazio.
    Sarà un lavoro che farò insieme a te molto volentieri. Avanti tutta!

  4. Simon, leggo adesso l’articolo e ti ringrazio, se potrò tornare ad intervenire (previa moderazione, ovviamente) ne sarò felice.

  5. Interessante (della cosa mi sento parte in causa 🙂 ).

    Domande:

    1) Solitamente sono abituato a interventi alquanto concisi e altrettanto solitamente non più di tre-quattro rispetto all’argomento proposto. Come regolarsi quando come nell’articolo successivo a questo (sul Card. Muller) la “carne al fuoco” è tanta, davvero tanta?

    2) Potrebbe/può capitare che in un post ci sia necessità/voglia di scambiare con altri utenti considerazioni.
    Come la mettiamo? Potrebbe essere interpretato come “scambio/comunicazione tra privati” che approfittano di un blog?
    Certo, si corre questo rischio, ma si corre anche il “rischio”, chiamiamolo cosi, di assistere a degli ottimi scambi tra due che portano ottimi argomenti che possono essere Utili/edificanti per la discussione e per chi vi assiste, completandola, ampliandola e mettendo in evidenza particolari che potrebbero essere interessanti. In fondo un blog serve anche a questo, “aggregare” commentatori e commenti… insomma a far si che si parli “dai tetti” piuttosto che “tra le mura”…
    Vale la pena -e la fatica iniziare tale “scambio” tra “utenti, o il tempo e la fatica di cui dicevo prima va a farsi “benedire”?
    Perchè, abbiate pazienza, ma dedicare tempo cervello e ditina sulla tastiera, tempo e fatica che potrebbe essere dedicato ad altro di più proficuo, per vederselo cancellato, è alquanto mortificante.

    Come si dice, “chi domanda non fa errori“, e nemmeno spreca tempo e fatica aggiungo io, e per questo ho chiesto e gradirei cortese risposta (che poi non mi ricordo bene chi diceva che “la cortesia è sirocchia della Carità“…).

    Buona serata a tutti.

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