La rivincita del tomismo!

Vendetta, tremenda vendetta!

Sono anni che predichiamo da queste colonne la splendida compatibilità fra le ipotesi metafisiche proprie dell’AT (aristotelismo tomista) e le teorie più comprovate della scienza. Prova ne siano i numerosi articoli che Simon ha dedicato all’argomento fra i quali spicca questo (dedicato alla quantistica) e questo (sulla causa formale). Gli articoli hanno sollevato critiche, soprattutto da parte dei cosiddetti “addetti ai lavori” (matematici, scienziati e cosi via), i quali però, oltre a sollevare polveroni su una impostazione metafisica non compresa a pieno (quindi formulando critiche non incisive), esprimevano implicitamente delle ipotesi metafisiche a risposta alquanto problematiche o non completamente scandagliate.

Contemporaneamente sono anni che ci stiamo accorgendo di una rinascita in sede accademica di studi A-T finalizzati ad una comprensione di quanto finora (rac)colto attraverso le modalità scientifiche. Ebbene, a quanto pare il 2019 sarà – per così dire – un anno di svolta al riguardo, non fosse anche per due pubblicazioni destinate sia agli addetti che al pubblico e che qui vogliamo presentare in anteprima.

La prima, grande, notizia è che il prof. Don Gianfranco Basti, aristotelico tomista di ferro e ordinario di filosofia della Lateranense, entro l’estate pubblicherà il volume secondo della sua Filosofia della Natura! Ai più potrà non sembrare uno scoop, ma per noi che lo attendevamo da più di 10 anni è la notizia dell’anno!
L’attesa infatti, che dura dal 2002, è dovuta – a suo dire – ad una mancanza di formalizzazione di alcuni concetti che avrebbe presentato nel volume 2, concetti sui quali ha lavorato durante tutto questo periodo di tempo. Inutile dire che Croce-Via consiglia l’acquisto di entrambi i volumi. E non preoccupatevi se del primo volume non troverete oramai copie (quest’ultimo è di scarsissima reperibilità): sempre ad inizio estate 2019 verrà alla luce la III° edizione del primo volume.

Un’altra grande novità dedicata all’incontro fra metafisica AT e scienza sarà il nuovo libro di Ed Feser che ha per titolo: Aristotle’s Revenge. Traduciamo di seguito l’anteprima apparsa in questi giorni sul suo blog, con tanto di succulento sommario e prima recensione entusiasta. E buon anno a tutti in anticipo!

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Il mio nuovo libro Aristotle’s Revenge: The Metaphysical Foundations of Physical and Biological Science uscirà all’inizio del prossimo anno da Editiones Scholasticae .Maggiori informazioni in arrivo, ma per stuzzicare l’appetito, ecco la copertina e il sommario dettagliato:

Attualità e potenzialità, forma sostanziale e materia prima, causalità efficiente e teleologia sono tra i concetti fondamentali della filosofia aristotelica della natura. La Vendetta di Aristotele sostiene che questi concetti non sono solo compatibili con la scienza moderna, ma ne sono implicitamente i presupposti. Tra i molti argomenti trattati: i presupposti metafisici del metodo scientifico; lo status del realismo scientifico; la metafisica dello spazio e del tempo; la metafisica della meccanica quantistica; il riduzionismo in chimica e biologia; la metafisica dell’evoluzione e il riduzionismo neuroscientifico. Il libro interagisce pesantemente con la letteratura propria di metafisica analitica contemporanea e nella filosofia della scienza su questi temi, in modo da portare la filosofia e la scienza contemporanee in dialogo con la tradizione aristotelica.

 

SOMMARIO

  

  1. Prefazione
  1. Due filosofie della natura

1.1 Cosa è la filosofia della natura?

1.2 La filosofia aristotelica della natura a grandi linee

1.2.1 Attualità e potenzialità

1.2.2 Ilemorfismo

1.2.3 Limitazione e cambiamento

1.2.4 Causalità efficiente e finale

1.2.5 Sostanze viventi

1.3 L’immagine di un mondo meccanico

1.3.1 Elementi chiave della filosofia meccanicistica

1.3.2 Principali argomenti della filosofia meccanicistica

  1. Lo scienziato e il metodo scientifico

2.1 L’arco della conoscenza e il suo nucleo di misurazione “empirico”

2.2 L’intelligibilità della natura

2.3 Soggetti di esperienza

2.4 Essere nel mondo

2.4.1 Cognizione incarnata

2.4.2 Percezione incarnata

2.4.3 Lo scienziato come animale sociale

2.5 Intenzionalità

2.6 Collegamenti al mondo

2.7 L’aristotelismo inizia a casa

  1. Scienza e realtà

3.1 Verificazionismo e falsificazionismo

3.2 Realismo strutturale epistemico

3.2.1 Realismo scientifico

3.2.2 Struttura

3.2.3 Epistemico e non ontico

3.3 Dove risiedono le leggi della natura

3.4 L’universo vuoto

  1. Spazio, tempo e movimento

4.1 Spazio

4.1.1 La fisica cattura tutto ciò che c’è nello spazio?

4.1.2 Riassunto non assoluto

4.1.3 Il continuum

4.2 Movimento

4.2.1 Quanti tipi di movimento ci sono?

4.2.2 Moto assoluto e relativo

4.2.3 Inerzia

4.2.3.1 Aristotele contro Newton?

4.2.3.2 Perché il conflitto è illusorio

4.2.3.3 L’inerzia è reale?

4.2.3.4 Modifica e inerzia

4.3 Tempo

4.3.1 Cos’è il tempo?

4.3.2 L’ineliminabilità del tempo

4.3.2.1 Tempo e lingua

4.3.2.2 Tempo ed esperienza

4.3.3 Aristotele contro Einstein?

4.3.3.1 Fare una metafisica del metodo

4.3.3.2 Relatività e teoria A

4.3.4 Contro la spazializzazione del tempo

4.3.5 L’impossibilità metafisica del viaggio nel tempo

4.3.6 In difesa del presentismo

4.3.7 La fisica e lo specchio del rifugio della natura

  1. La filosofia della materia

5.1 La fisica cattura tutto ciò che c’è da importare?

5.2 Aristotele e meccanica quantistica

5.2.1 Ilemorfismo quantistico

5.2.2 Meccanica quantistica e causalità

5.3 Chimica e riduzionismo

5.4 Qualità primarie e secondarie

5.5 Il calcolo è intrinseco alla fisica?

5.5.1 Il paradigma computazionale

5.5.2 Critica di Searle

5.5.3 Aristotele e computazionalismo

  1. Animare la natura

6.1 Contro il riduzionismo biologico

6.1.1 Che cos’è la vita?

6.1.2 Riduzionismo genetico

6.1.3 Funzione e teleologia

6.1.4 La gerarchia delle forme di vita

6.2 Aristotele ed evoluzione

6.2.1 Essenzialismo delle specie

6.2.2 La selezione naturale è teleologica

6.2.3 Trasformismo

6.2.4 Problemi con alcune versioni della teoria “Intelligent Design”

6.3 Contro le neurochiacchiere

Alcuni elogi pre-pubblicazione:

“Con chiarezza e brio caratteristico, Feser sostiene che i principi della filosofia aristotelica e tomista, in particolare la metafisica e la filosofia della natura, non sono messi in discussione dagli sviluppi della scienza moderna e contemporanea, anzi, Feser pensa che una corretta comprensione delle scienze naturali diventi il valore duraturo di questi stessi principi: il libro offre un’eccellente analisi di molte delle questioni filosofiche chiave che sono al centro del discorso sulle implicazioni delle scienze fisiche e biologiche: è una risorsa molto importante per filosofi e scienziati “.

Dr. William E. Carroll, Aquinas Institute, Blackfriars, Università di Oxford



Categories: Filosofia, teologia e apologetica

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4 replies

  1. Grande!

  2. Caro Minstrel, grazie per questo annuncio.

    Era ora che cominciassero delle pubblicazioni sistematiche e comprensive che permettano di uscire dall’oscurantismo intellettuale e filosofico contemporaneo mainstream.

    Appena mi potrò procurare detto libro di Feser mi farò un vero piacere di leggerlo e di condividere con i nostri amici del blog le mie impressioni e riflessioni per generare una discussione attiva e gratificante tra di noi.

    Il sommario è interessante e coinvolgente: quel che mi preoccupa però, a prima vista, dalla lettura del Sommario, è l’apparente (dico apparente visto che il libro ancora nessuno lo può leggere) indifferenza rispetto al problema logico. Vedremo.

    Quanto alla futura pubblicazione di Basti, visto il suo percorso, non mi preoccupo di vedere l’accento messo correttamente sulla logica fin nell’impianto stesso della sua futura fatica.

    Dopottutto la Logica è, in un certo qualmodo, la filosofia della Filosofia, in quanto contempla il più intimo del Reale.

    In Pace

    • Grazie Simon, non vedo l’ora di leggere delle tue riflessioni al riguardo soprattutto ben sapendo che di prospettive filosofiche realiste ce ne sono parecchie e diverse addirittura fanno capo al tomismo contemporaneo. Credo infatti che il realismo di Basti abbia delle caratteristiche diverse rispetto a quello che metterà in campo Feser, visti anche i trascorsi articoli che si possono reperire sul suo blog. La questione è di prospettive alla fine, c’è chi predilige mettere in luce un lato del diamante “realtà” e chi un altro e il risultato finale è una narrazione filosofica (A volte anche molto) differente nonostante i principi di senso comune di partenza siano simili se non uguali.
      L’importante è non fossilizzarsi, disputare e cercare di capire le ragioni dell’altro per poter meglio approfondire il proprio lato del diamante.

      • Infatti, la nozione di narrazione è estremamente importante in filosofia realista, per accettare che ce ne siano di differenti asseconda dell’angolatura scelta, al sola condizione che non entrino in contraddizione (logica) ai loro bordi.

        Il discorso scientifico è, in questo, paradigmatico, in quanto per definizione poliedrico e se contraddittorio, richiede una narrazione di ordine superiore che tenga conto e risolvi tali apparenti contraddizioni.

        Anche se la narrazione filosofica è logica (dell’ordine del logos) mentre quella scientifica è mitica (dell’ordine del mythos).

        In Pace

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