TIC University: la Challenge Gift!

Riceviamo dall’amico Fulvio di Blasi una lettera dei piani di lavoro presenti e futuri della sua (e anche un pò nostra) Università che fa capo al Thomas International Center, missiva che si conclude con una richiesta di raccolta fondi per l’anno prossimo per motivi ben specificati. Ritengo sia doverosa la pubblicazione di queste righe: e per pubblicità e per completare il quadro di quanto descritto nelle interviste che il blog ha dedicato a Fulvio e al TIC.

Annuncio inoltre che nei giorni scorsi ho avuto l’onore di fare una chiacchierata di due orette con Franco Nembrini, il professore diventato famoso in tutta Italia (e non solo) per le sue lezioni televisive su Dante e Pinocchio. In quella sede il nome di Fulvio e del TIC è uscito più volte, e Franco si è dimostrato interessantissimo a conoscere una persona che – come fece lui tanti anni fa – sta tentando di creare dal nulla una nuova scuola che risponde a canoni educativi classici e cattolici. Da cosa, se Dio vorrà, nascerà cosa. Quando pubblicherò l’articolo dedicato a questa chiacchierata tutto sarà più chiaro anche a voi lettori.

La parola a Fulvio. All’IBAN i soldi. Grazie ancora dell’attenzione.

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Il Thomas International Center (TIC) è attivo da più di 10 anni come Think Tank cattolico. Abbiamo organizzato tantissimi convegni internazionali, cicli di lezioni e seminari, lezioni, pubblicazioni, ecc. L’obiettivo finale è da sempre quello di avviare una nuova università in grado di recuperare il significato autentico e la vera identità di un’università cattolica come nacque ai tempi di San Tommaso d’Aquino. Qualche anno fa, abbiamo deciso che Raleigh (North Carolina) era un posto eccellente per TIC e quindi vi abbiamo stabilito la sede principale del Centro.

Fino a qualche anno fa, il mio collega Chris Wolfe si era concentrato sulla possibilità di partire direttamente con una università tradizionale di mattoni e malta. Circa tre anni fa abbiamo deciso che questo non era fattibile per diversi motivi, compresi i costi molto elevati e i rischi economici ad esso associati.

A quel punto ho preso l’iniziativa e ho studiato un piano aziendale diverso incentrato sull’avvio di un’università online, lasciando lo sviluppo di una università tradizionale “fisica” come semplice possibilità teorica a lungo termine. Per promuovere meglio questa nuova idea, abbiamo lanciato un sito TV TIC (http://ticenter.tv/) e rinnovato e implementato i contenuti culturali del nostro sito aziendale (http://www.ticenter.net/), assicurandoci che ogni settimana ci fossero nuove letture, consigli sui libri, video culturali, ecc. La TV online, in particolare, ha lo scopo di far vedere ai nostri sostenitori il tipo di video culturali di alta qualità che stavamo producendo per l’università online che s’andava sviluppando.

Questo nuovo piano è stato accolto molto bene da tutti. Ci sono molte ragioni per questo. Ad esempio:

  1. È estremamente economico rispetto al piano per un’università tradizionale;
  2. Il mercato online è in crescita esponenziale ed è considerato la nuova frontiera del mondo universitario;
  3. La presenza del mondo cattolico nel nuovo mercato online è ancora insignificante;
  4. È possibile raggiungere il mondo intero con pochissimo sforzo, avere un enorme impatto culturale, ecc. Sotto questo profilo, ho anche sviluppato una strategia per portare altri buoni college cattolici in partnership con noi. Il nostro piano attuale dovrebbe essere in grado di aiutare altri collegi virtuosi a crescere e migliorare la loro situazione finanziaria (molti sono in serio pericolo a causa dei crescenti costi dell’istruzione tradizionale).

In breve: negli ultimi due anni,

  1. abbiamo creato una prima piattaforma online per offrire i nostri corsi (http://www.tionlineuniversity.com/ );
  2. abbiamo due accordi con università già esistenti (una in America e una in Italia), che utilizzeranno i nostri corsi nei loro curricula e ci aiuteranno a produrne di nuovi;
  3. siamo concretamente riusciti ad avviare circa 28 corsi a gennaio. Questo è stato un enorme punto di svolta nella nostra storia. Ci sono già diverse altre università desiderose di collaborare con noi. Quest’anno è solo per testare il sistema. Non stiamo facendo campagne di marketing e simili. Abbiamo già circa 50 studenti, che provengono dalla nostra cerchia di contatti.

Una delle cose che i nostri sostenitori amano di più è che abbiamo fatto tutte queste cose praticamente senza soldi. Abbiamo un sacco di donazioni “in natura” e persone che lavorano quasi gratis. Lo sviluppo del nuovo sito Web, ad esempio, è stata una donazione. Quello che vedete nei nostri siti online (compresi tutti i video e i corsi) costerebbe un paio di milioni di dollari. Noi abbiamo speso finora circa $ 250.000.

Il nostro piano a breve termine prevede il lavoro con / attraverso altre università esistenti. Questo ha molti vantaggi. Uno è che non dobbiamo trovare studenti. I nostri studenti saranno i loro che sceglieranno i nostri corsi online. Allo stesso tempo, abbiamo il prestigio immediato di corsi che sono accreditati e preparati secondo i corretti standard universitari internazionali. Il nostro piano a breve include anche la personalizzazione di alcuni dei nostri corsi per studenti delle scuole superiori tradizionali e non tradizionali. Il mese scorso, alcuni dei nostri sostenitori hanno costituito un comitato speciale per promuovere il TIC con le associazioni homeschool e le famiglie che hanno bisogno di sostegno con i bambini delle scuole superiori.

Non appena avremo sviluppato un numero sufficiente di corsi online, avvieremo le procedure per il nostro accreditamento indipendente come università cattolica online a pieno titolo secondo il modello dei Liberal Arts College americani. Stiamo anche lavorando ad alcuni corsi di laurea specifici. Avere più corsi è anche cruciale per raggiungere un punto di equilibrio economico vendendoli ad altre università. Dovremmo essere in grado di arrivare a questo step successivo in circa due anni e mezzo. Questo piano di produzione di corsi nuovi richiede $ 120.000 all’anno.

Premessa: l’anno scorso, tra settembre e dicembre, non ho potuto fare la solita raccolta fondi di fine anno (e organizzare il nostro Gala / St. Nicholas Ball) perché eravamo troppo occupati a mettere in piedi l’università online. Ho dovuto recuperare quest’anno con la raccolta di fondi. Uno dei nostri donatori (che aveva donato $ 6000 nel 2017) era così entusiasta del nostro nuovo sviluppo che ha fatto un regalo di sfida (la challenge gift!) da $ 60.000. Ecco un articolo a riguardo:

http://www.ticenter.net/almost-still-need-help/

Negli ultimi due mesi abbiamo raccolto circa $ 48000. Quindi, ci mancano ancora circa $ 12.000. Non abbiamo molto tempo, però, perché alla fine di giugno inizieremo un’intensa stagione di produzione che terminerà a dicembre. Avremo molte riprese di corsi nuovi anche dopo il St. Nicholas Ball (il 7 dicembre), la cui organizzazione sarà estremamente impegnativa. Inoltre, alla fine di agosto, inizieremo a offrire alcuni corsi anche attraverso il portale di un’altra università. A luglio avremo sessioni di formazione specifiche per i professori per imparare ad usare questo nuovo portale. Non ci sarebbe semplicemente tempo per la raccolta di fondi a quel punto. Se non raggiungeremo l’obiettivo posto dalla sfida entro giugno, dovremo cancellare alcuni corsi e ridurre i nostri obiettivi per il 2018.

Stiamo facendo un lavoro eroico per produrre corsi eccezionali per l’educazione cattolica lavorando quasi gratuitamente. La quantità di denaro che ci manca a questo punto per il budget di quest’anno è molto piccola, ma con quei pochi soldi noi possiamo ottenere risultati decuplicati. Spero davvero e prego che tu possa aiutarci.

 

Per donare: https://donatenow.networkforgood.org/thomasinternationalcenter

oppure

IBAN del nostro conto in Italia:

Associazione Thomas International

IBAN:  IT51R0335901600100000116969



Categories: Attualità cattolica, Filosofia, teologia e apologetica

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17 replies

  1. E’ successo qualcosa per la quale il blog non aggiunge nuovi post ormai da parecchi giorni…?

    • Ciao ML: grazie di porci la domanda. Per Minstrel non so, quanto a me sono un po’ sopraffatto professionalmente e sto facendo per giunta lavori eccezionali nel giardino. Tra una quindicina dovrei avere più tempo, ma sicuramente Minstrel interverrà prima. A presto!
      In Pace

  2. Scusate se sono totalmente OT, ma il mio cuore pulsa di indignazione.
    Sui blog cattolici 10.000 messaggi sulla storia di Alfie e neppure uno a stigmatizzare le stragi che ogni giorno , l ultima ieri con 100 dispersi e 3 neonati morti, si consumano nel mediterraneo.
    Pietà l’è morta ed al grido “non li possiamo accogliere quondi manco salviamoli” si consuma questa tragedia umana.
    Il benaltrismo pseudo-cattolico (i problemi sono altri, l eutanasia , l’aborto , etc etc), serve a coprire l’egoismo e la mancanza totale di compatimento per queste persone , trattate come oggetti mentre invece sono le vere vittime di questa tragedia, strette tra i trafficanti che hanno interesse a farle partire e gli stati nazionali , inclusa l italia, che hanno interesse a non farli arrivare.
    In tutto questo il Santo Padre è quasi solo nel richiamare con forza i valori cristiani , che vengono da Gesu Cristo direttamente , e che parlano senza mezzi termini e senza spazio per ipocrisie.
    Come è possibile che tanti cattolici si siano lasciati accecare da coloro che soffiano sul fuoco della paura e di una presunta necessita di mantenimento etnico della razza e della religione , mai perseguiti dal Vangelo di un Cristo morto innocente in croce , e da una Chiesa partita da 12 giusti senza un soldo ed arrivata a diffondersi nel mondo con la stoltezza della predicazione?
    Scusate lo sfogo su questo blog libero.

    • Ti sbagli Mente Libera il Papa non e’ solo nel richiamare i valori dell’ accoglienza Cristiana Anche Macron lo fa. Coi porti degli altri. . Anche Saviano e Repubblica e tutta l’ intellighenzia di sinistra e tutto il r@dical-chiccume . E non dimentichiamoci il benefattore Soros….

    • Caro ML,
      penso che non bisogna ipersemplificare problematiche complesse né renderle più complesse di quel che sono.

      Se ci mettiamo nella situazione della persona che sta affogando nel mar Mediterraneo, non c’è dubbio alcuno che abbiamo, in quanto cristiani ( semplicemente umani) il dovere di soccorerli e di accudirli.
      A ben guardare la parabola de Buon Samaritano, costui, benché si occupi del ferito lasciato sulla strada a morire in seguito all’attacco dei banditi, non se lo porta a casa, ma paga un terzo per occuparsene: la presa in carica è quindi per uscire dal frangente e non per occuparsene vita natura durante: come dire,salvare chi affoga a causa dei trafficanti, non implica il dovere automatico di dover riceverlo a casa.

      Aggiungiamo a queste considerazioni di base il fatto che la questione dei migranti è stata strumentalizzata a scopi politici proprio da quei gruppi anti-cristiani con lo scopo pubblico di sbiandire la cultura europea e la forza del cristianesimo nei nostri paesi ( vedi Soros, Attali, etc) : e benché tu ci dica che non c’è nessuna necessità al mantenimento del cristianesimo è, peraltro, comprensibile che una larga parte della popolazione non ha nessun desiderio di vedere i propri discendenti sottomessi alla Sharia o, peggio ancora, essi stessi diventare musulmani.

      Quanto ai morti in mare, 100 qui, bambini lì, donne qua, cristiani spesso, maschi musulmani praticamente mai, e senza voler affermar che questo non possa essere accaduto, permettimi di essere scettico in quanto mai ho visto prove provate pubblicate ma solo affermazioni originati da certi media: secondo me sembrano fake news, mentre aborti e eutanasie sono fatti controllati e controllabili.

      Il nostro beneamato Papa Francesco fa, sempre secondo me, quel che capita spesso alle persone della sua età che conosco intorno a me: la tendenza alla monomania e all’ipersemplificazione di un problema anzittutto politico e alla confusione, sicuramente involontaria da parte di un uomo di tale buona volontà come lui, tra la carità cristiana di cui lui deve sempre essere il porta-bandiera e la dimensione socio-politica che necessita discernimento del caso per caso, accompagnamento adeguato e assenza di casistica astratta, in questo caso appannaggio non suo ma proprio ad ogni nazione coinvolta in questi processi complessi.

      Ad ogni modo finché una nazione non è capace di mettere in piedi percorsi di socializzazione per lo straniero destinato a rimanere alfine di permettergli di assimilarsi sul piano legale, culturale, professionale, famiiare e, perché no, religioso a livello individuale e senza confinarlo nei suoi ghetti etnici e religiosi che non gli permettono nessuna integrazione salutaria, la problematica resterà aperta e lla ferita viva, politicamente calda e il Santo Padre Francesco resterà sconnesso dalla realtà europea, chiuso in un discorso udibile solo da chi desidera la fine de cristianesimo culturale a scanso di ogni altra considerazione.

      In Pace

      • Caro Simon. Mi scuso per aver introdotto questo argomento OT. Le nostre idee sulla questione sono inconciliabili in quanto partono da una lettura della realtà totalmente diversa.
        Per quanto stimi la cultura e la conoscenza teologica , arrivare a mettere in dubbio che muoiano persone affogate nel mediterraneo , insinuando che manchino le prove , anche di fronte a centinaia di persone che ogni giorno (guarda costiera , ONG, pescatori) , oassistono a tutto questo , (oltre ovviamente alle immagini) significa voler a tutti i costi voltar la faccia.
        Un bel canto della chiesa cita : davanti a lui si copre il volto. Il volto che si copre per non voler vedere.
        Io non credo che gli altri responsabili del blog abbiano sull argomento le stesse tesi, ma mi limito ad osservare che anche molti tedeschi pur abitando a pochi metri dai campi di concentramento, ne negarono l’ esistenza . Qui nessuno , neppure i piu accaniti oppositori politici dell’accoglienza, ha mai negato che le morti fossero reali…non capisco di quale prove hai bisogno , forse un vero cadavere nel giardino di casa. È ovvio che la cronaca giornalistica tenda ad esaltare le morti delle donne e dei bambini che fanno piu effetto , ma ieri sono disperse oltre 100 persone , di cui 3 bambini e una 20ina di donne .Gli evidentemente sono uomini, ma non ci sarebbe neppure bisogno di dirlo in un contesto di normale opinioni.
        Quando si smette di vedere la realtà e la si nega si arriva esattamente a quella dittatura , non certo cristiana ma atea, che a parole tutti dicono di voler evitare ma in realtà creano i presupposti perché arrivi. E quando arriverà non si pensi che sarà improntata a tutti i valori cristiani, perché tutte le dittature sostituiscono il potere personale a Dio.
        Detto questo , non credo che bisogna dire altro , il futuro e la storia tra qualche anno ci darà torto o ragione. Ma quando andremo lassù spero che il Signore non si dimentichi tutte queste vicende , e applichi giustizia. A ognuno per le sue responsabilità, dirette o indirette, pratiche o intellettuali. Di certo oggi non si può piu far finta di non aver capito.
        Buona Giornata.

        • * “gli altri evidentemente sono uomini” (ho dimenticato la parola “altri”)

        • Mi limito a dire che mentre il problema della fredda uccisione di bambini nel ventre delle loro madri e degli anziani da parte di chi li dovrebbe accudire è un problema sistemico incancrenato in leggi di morte dei nostri paesi e il cui numero di vittime è INCALCOLABILE, quello dei migranti è accidentale, in quantità infima rispetto al primo problema ed è sistemico se e solo se non si impedisce loro di attraversare il Meditterraneo.
          In realtà la principale causa di tutti questi decessi sono proprio le ONG supposti soccorerli ma in realtà creatori di un appello d’aria per farli venire.
          Buona domenica.
          In Pace

  3. Tu Cristina credi che a Dio possa piacere veder morire persone e sentire che si deride chi prova a difenderle? Se non ti interessa del giuduzio di Dio evita anche di chiamarti cristiana, e di sporcare questo nome.

    • E tu credi che Dio abbia piacere a veder morire persone perché taluni ricchi possano arricchirsi sempre più: è più responsabile della loro morte chi li illude al fine di avere manodopera a buon mercato o il “buonista” che supporta lo sporco traffico con la sua irresponsabilità?

      • Io credo che chi sta al pronto soccorso non debba chiedersi se il malato che si presenta davanti si sia fatto male per conto suo, per colpa di un altro o per caso. Questa è la base comune della nostra civiltà. Se uno affoga e lo potresti salvare , e non lo fai , sei semplicemente complice nella sua morte.
        Il resto sono soltanto schermaglie politiche , e a far politica andrebbe detto che i migranti sono diminuiti in modo fortissimo nell ultimo anno , tanto è vero che per il 2018 le previsioni sono di 35.000 contro le centinaia di migliaia del biennio 2015/2016.
        In ogji caso un Cristiano segue Gesù , non segue ne Renzi ne Salvini o Di Maio.
        E Gesù la gente la salvava, anche quando non lo meritava.
        Ripeto…Pietà è morta seppur è mai esistita. E voi ne siete la conferma.

        • “E Gesù la gente la salvava, anche quando non lo meritava.”
          Sono d’accordo, infatti vanno salvati.
          Voglio però evidenziare anche quanto detto da Simon
          “A ben guardare la parabola de Buon Samaritano, costui, benché si occupi del ferito lasciato sulla strada a morire in seguito all’attacco dei banditi, non se lo porta a casa, ma paga un terzo per occuparsene: la presa in carica è quindi per uscire dal frangente e non per occuparsene vita natura durante: come dire,salvare chi affoga a causa dei trafficanti, non implica il dovere automatico di dover riceverlo a casa.”
          Tu invece a quanto pare spingi per una accoglienza incontrollata, senza nemmeno distinguere tra profughi e migranti economici.
          Il che significa spingere per il proprio suicidio e per l’asservimento della propria discendenza ad una cultura che non ha nulla a che fare con quella europea.

          • In quale punto hai letto che spingo per una accoglienza incontrollata ?
            Ho solo detto che la gente che affoga va salvata, rifocillata e controllata.
            La guardia costiera italiana ha invece ricevuto invito a di non intervenire di fronte agli SOS, anche se si sta ribellando allo stesso.
            Nel complesso c’è tutto un movimento che spinge a lasciare che altri facciano gli interventi in mare, ben sapendo che senza ONG e senza Guardia Costiera italiana , la sola Guardia Costiera Libica è assolutamente inefficace e disorganizzata . Il risultato è quello che vediamo. Il risultato è che la gente muore, e non mi si venga a dire che se l’Italia salva 10.000 persone va fallita ! Per favore non prendiamoci in giro.
            Si gioca una battaglia politica sulla pelle della gente, ma quello che è inaccettabile è che tanti cristiani, che dovrebbe vivere coscienti della vita eterna ed avere una visione della vita totalmente diversa rispetto alle paure di un non credente, si sono lasciati coinvolgere in questa cosa dimenticando i propri valori profondi, che difendono a spada tratta solo in alcuni casi ed in altri no.
            Quanto alla discendenza ed alla cultura, non è compito ne mio ne tuo determinare il futuro in questo modo. Dio ti mette davanti una storia, e tu devi rispondere con le armi di Dio, che sono la carità e la preghiera. Dove poi ti porta tutto questo non è tuo compito saperlo. Non sei Dio.
            Tu ci vedi un pericolo, ma se avessi veramente fede in Dio , ci vedresti una opportunità di evangelizzazione. Il problema è che non c’è alcuna vera “fede” che l’evangelizzazione possa trasformare un musulmano in cristiano, e c’è invece il terrore che avvega il contrario. Ma chi pensa così non crede in Dio. E’ molto semplice : la paura non viene da Dio. E allora bisogna “proteggersi” costi quel che costi, anche venendo meno ai valori di base del Cristianesimo.

            • In quale punto leggi che chicchessia abbia detto che bisogna lasciar affogare le persone? Sei partito in quarta senza leggere le risposte offerteti.
              In Pace

              • Chiedere alla Guardia Costiera italiana di “girarsi dall’altra parte” quando un SOS arriva dalle acque libiche, come ha fatto Salvini, è esattamente questo.
                Ed anche lasciare navi piene zeppe di persone, tra cui spesso donne e bambini, per giorni in mare in attesa di un porto dove fermarsi, è una versione addolcita della stessa cosa, perchè può succedere di tutto in queste situazioni.
                E definire le ONG come se fossero società criminali, confondendole con gli scafisti e gli schiavisti, fa il paio con tutto questo.
                Tutto tira della stessa parte, e tutto concorre a scaricare su gente oggettivamente povera e debole l’immensa inefficienza di una catena di soccorsi e gestione dell’immigrazione che coinvolge tutti ma soprattutto l’italia.
                In ogni caso…lo ripeto..io mi allineo totalmente a quello che ha più volte detto Papa Francesco. Vi sembra un atteggiamento poco cattolico ? Cosa c’è di più cattolico che allinearsi alle parole del Papa ? Ovvio che nessuno scriva esplicitamente che vuol far affogare la gente, c’è troppa ipocrisia. Si preferisce fare mille distinguo, o magari dire che le foto dei morti sono false, e le testimonianze di centinaia di persone sono pure false.
                Ma si può ingannare chiunque, pure noi stessi. Dio però non lo si inganna. Per chi ci crede davvero..ovviamente. Bisogna aver fede per aver timor di Dio.

        • Se io faccio partire 100 persone su un gommone per attraversare il mediterraneo, dopo il primo viaggio il mio business si blocca per mancanza di clienti disposti a morire con certezza; se io però sono in grado di limitare il mio viaggio sul gommone ad una decina di miglia per la collaborazione al mio traffico di taluni, coscienti o meno poco importa, “buoni samaritani”, il mio business funziona alla grande: supportare i trafficanti di schiavi è o non è essere complici del loro traffico?
          Non sarebbe bello se “le porte d’Italia saranno spalancate per donne e bambini che fuggono dalla guerra, che arriveranno in aereo e non in gommone”?

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