Avete Votato: E Adesso?

Carissimi utenti, carissimi amici italiani,

Personalmente mi impongo sempre di mai commentare la politica italiana nel blog, in quanto considero che non ne ho il diritto morale in quanto straniero de facto.

Ho seguito con molto interesse le vostre elezioni avendo personalmente un gran capital simpatia per il Partito della Famiglia che mi sembra, visto così dall’estero il solo che porti avanti più o meno coerentemente quei valori importantissimi legati per l’appunto alla famiglia e al bene comune.  Fatto questo “coming-out” circa le mie simpatie politiche (italiane) vorrei però compartire un paio di riflessioni metapolitiche.

Come ben sapete sono un aristotelico convinto che sa con certezza che l‘oggetto dell’etica è il conseguimento  dell’eudemonia, la felicità, e che questa è raggiunta quando ognuno di noi trova il “suo” giusto posto nella polis. Cioè è proprio nell’esercizio della virtù di giustizia, esercitando il proprio ruolo correttamente nella società che viviamo pienamente la propria felicità e questo è impossibile senza che tutti abbiano trovato la loro propria giusta collocazione.

Esiste un sistema politico perfetto? Sarà meglio essere governati da saggi, da oligarchi, da una democrazia, da un tiranno? Il meglio è sempre e solo quello di essere governati da persone che hanno per davvero a cuore l’eudemonia dei loro concittadini e che trovino nell’atto di governo in questo senso la loro propria felicità.

In altre parole, poco importa il sistema di governo in astratto, quel che conta sono gli uomini che governano e il loro grado di virtù personale e la loro ricerca attiva della felicità del popolo di cui sono in carica. Ovviamente, parliamo qui di felicità, non di piacere, cioè di serotonina e non di dopamina.

Ecco, i risultati mostrano tanti partiti e tante percentuali e nessuno ha la maggioranza: direi menomale che non avete un sistema alla francese, dove un presidente è stato eletto l’anno scorso rappresentando il voto concreto di solo 15% della popolazione e, malgrado tutto, avendo tutte le leve del potere e rappresentando, nei fatti, solo una certa oligarchia, per giunta in gran parte straniera al suo paese.

Direi che, in quanto cattolici e cristiani, dovreste rallegrarvi della situazione guardando aldilà dell’apparente caos che se ne deduce da tale variegata zoologia politica. Noi dobbiamo essere positivi e dobbiamo essere coscienti che tutti sono (e siamo) peccatori, ma che sempre c’è qualcosa di buono in campo politico qualunque sia il programma che lo propone.

Uno sguardo nazionalista ha ottimi elementi di salvaguardia dei propri cittadini, all’opposto la preoccupazione per il migrante e il suo sostegno è lungi dall’essere cosa immorale, volere la propria indipendenza economica è comprensibile e saggio, partecipare attivamente all’economia europea e globale è efficace, occuparsi delle famiglie è primordiale, aiutare chi è fuori norma è un dovere, avere un sistema sociale efficiente e generoso è qualcosa da ricercare a prescindere, etc., etc..

Esiste un partito che sia capace di rappresentare tutte queste componenti, in Italia o altrove? Personalmente non ne sono a conoscenza. Ma, in fin dei conti, un partito, per definizione, può essere così inglobante? Sembra un ossimoro. È a livello delle istituzioni statali che questa composizione delle varie preoccupazioni deve avvenire: è solo tenendo conto di ognuna di queste, tutte assieme, che si può governare in modo più vicino alla giustizia e cioè più garante della felicità di tutti coloro che sono sottomessi all’autorità di uno stato.

Solo gli uomini concreti fanno la differenza: non i sistemi di idee.

Allora, ecco una mia proposta politica: invece di andare a rincorrere dietro sistemi maggioritari alla francese che, alla fine, spingono a soluzioni bipolari che sono sempre, senza nessuna eccezione, la dominazione di una minoranza su una maggioranza, perché non rischiare una vera rappresentanza puramente proporzionale, ma con l’obbligo assoluto di avere al governo stesso i rappresentanti di tutte le parti coinvolte anch’essi proporzionalmente rappresentati?

Certo questo condurrebbe a molte negoziazioni, ma il governo sarebbe sempre stabile, le proposte di tutte le parti tenute in conto in quel che fanno senso e cioè quelle che aiutano ad aumentare la felicità di tutti, quelle che davvero partecipano della ricerca del bene comune.

La diversità è una ricchezza quando la si sa utilizzare per farne leva: uscire dalla contrapposizione, ma appoggiarsi  l’un l‘un altro.

Non è mai troppo tardi: ma questa è facile ad implementare e non necessita neanche un cambiamento costituzionale, basta volerlo.

Buona politica a tutti.

In Pace

 



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76 replies

  1. Strepitoso, non ho altro da aggiungere se non questo. Grazie Simon, mettiamolo al volo su facebook, perché forse è la volta buona che, chi vuole, gira pagina e fa andare avanti chi pensa di aver trovato in qualche modo la strada verso la sua (e quindi non solo la sua) felicità!

  2. Quello che descrivi è esattamente il sistema olandese, proporzionale puro senza sbarramento in nome della massima rappresentatività.
    Ci sono più di 10 rappresentati in parlamento tra cui (cito a memoria secondo il risultato delle ultime elezioni):

    Il partito liberale del premier uscente Rutte,
    Il partito nazionalista VVD di Gert Wilders,
    Il partito democristiano CDA,
    un partito radicaleggiante-liberale di cui non ricordo il nome andato fortissimo nelle città,
    I verdi di sinistra GL,
    un partito socialista,
    un partito laburista,
    la Christian Union (CU),
    un partito calvinista,
    un partito animalista,
    un partito filo-turco (DENK)

    Dopo la grossa batosta del partito laburista alleato di Rutte nel precedente governo, per formare un governo ci sono stati sei mesi di colloqui per formare una maggioranza a quattro liberali, democristiani, “radicali” e Christian Union…
    Le divergenze erano sul programma di governo sui temi di economia, immigrazione ed eutanasia, alla fine hanno trovato una specie di quadra…

    Devo dire che rispetto alle truffe maggioritarie è un sistema che mi affascina perchè il voto utile non esiste e si vota sostanzialmente chi rappresenta le tue idee (per quante deteriori siano per la maggior parte in Olanda).
    C’è da dire che essendoci molti più parlamentari in Italia, senza sbarramento la soglia per accedere sarebbe veramente molto bassa.
    Comunque era il sistema in vigore in Italia dal dopoguerra fino al 1992, proporzionale puro con preferenze…

    • Si, ma bisognerebbe “obbligare” tutti a partecipare: nei governi italiani fino al ’92 non c’erano i missini né i comunisti…..
      Dalle mie parti a livelo federale tutti i grandi partiti sono rappresentati da destra a sinistra: obbliga a fare la quadra, ma il tempo che si perde a farla si ritrova largamente nell’esecuzione visto che tutti sono d’accordo.
      Comunque il mio punto di vista è “filosofico”: non pretendo dare lezioni pratiche a nessuno, ognuno conosce il proprio paese.
      In Pace

      • Corretto anche se in realtà l’MSI partecipò brevemente al governo Tambroni negli anni sessanta e il PCI allo stesso modo col compromesso storico al culmine degli anni di piombo.
        La situazione svizzera penso che sia peculiare ed unica al mondo, se non sbaglio il governo federale tratta solo alcune tematiche più generali ma la maggior parte del governo è gestito a livello cantonale dove questa collegialità dell’intero arco politico non è più presente…

  3. Governo limitato, sussidiario.Dove ognuno delega solo quello che non puó fare a organizzazioni un pó piú grandi dove é ascoltato. Piu organizzazioni piccole ci sono piú facile individuare le persone veramente capaci.

  4. Simon,

    Ho una domanda: secondo te tutte le restrizioni che in Europa vi sono al riguardo della legittima difesa, che finiscono per avvantaggiare chi della Legge se ne frega, non minano alla base detto diritto (quello all’autodifesa, appunto), pur apparentemente salvaguardandolo (a livello moralmente formale)?

    In altre parole, la situazione in Italia a questo riguardo è simile a quella di uno che non può allontanarsi dalla sua abitazione ed uscire dal perimetro del suo giardino e però gli viene detto “in questo perimetro sei libero”.

    La domanda è: questa impostazione non lede di fatto questo diritto?

    • O meglio ancora: se un diritto viene formalmente riconosciuto ma poi i mezzi materiali per esercitarlo all’occorrenza vengono negati o, a coloro a cui sono stati dati, si cerca ogni cavillo per toglierglieli, non siamo di fatto di fronte ad un totale monopolio statale della forza che pone il cittadino nell’impossibilità pratica e fattuale di esercitare tale diritto, che pure è formalmente riconosciuto?

      • Sai, la questione mi tocca personalmente essendo un possessore di armi e avendo il porto d’armi per difesa personale (cosa che ormai, negli ultimi anni, è diventata difficilissima da ottenere, e purtroppo anche da mantenere una volta ottenuta), oltre a quello per uso sportivo, e il fatto che il partito più votato nei giorni scorsi abbia programmi del genere http://www.ilpopulista.it/news/28-Gennaio-2018/22803/di-maio-contrario-alla-legittima-difesa-via-le-armi-dalle-case-degli-italiani.html non mi/ci fa certo dormire sonni tranquilli.

        • @ Antonio
          In effetti Luigi di Maio disse” “Vorrei fare in modo che una persona non si debba difendere con un’arma da uno che gli entra in casa”:
          Ci dica chi ci dovrebbe difendere, a meno che non ci dona una guardia del corpo per tutte le 24 ore.
          Ritengo che certe affermazioni escano senza pensare cosa esce.

          • In realtà lo sanno perfettamente, lo scopo è il controllo.

            “L’errore più folle che possiamo commettere è forse quello di lasciare che le razze da noi soggiogate posseggano armi. La storia mostra che tutti i conquistatori che hanno consentito alle razze a loro soggette di portare armi hanno in tal modo approntato la propria caduta” – Adolf Hitler

            Naturalmente non paragono il movimento cinque stelle al partito nazionalsocialista, ma il concetto alla base dei cittadini disarmati (che in realtà si traduce in “cittadini rispettosi della legge disarmati vs delinquenti armati” , visto che il mercato nero esiste e non lo argini più di tanto, inoltre per rendere impotente un cittadino disarmato basta il numero e le armi bianche) è sempre il controllo.

          • Poi tieni conto che c’è una bella differenza tra il detenere un’arma in casa e avere il porto d’armi per difesa personale.

            Il secondo autorizza a quella che in America è definita “concealed carry”, cioè poter portare l’arma con se carica e pronta all’uso se e quando necessario (e in Italia siamo in meno di 20.000 ad avere questo tipo di permesso, e cercano di limitarci sempre di più), il primo rende possibile la difesa abitativa ma vi è il divieto assoluto di portarla con se fuori di casa, pena l’arresto per porto abusivo di arma da fuoco, se ti prendono.

            Ora, già il fatto che i porti d’armi per difesa personale siano difficilissimi da avere e da conservare è già grave in se, ma il fatto che si voglia arrivare addirittura a mettere in dubbio la mera detenzione privata e la difesa abitativa in caso di bisogno mostra che questa gente ha dei programmi che ledono diritti fondamentali dei cittadini.

            Ma d’altronde parliamo di persone che considerano diritto inalienabile trucidare un infante nel grembo della madre, perciò da un albero simile che frutti possono mai venire?

          • @Francesco
            Scrivendo “inoltre per rendere impotente un cittadino disarmato basta il numero e le armi bianche” mi riferivo a casi come questo https://maxbjj.blogspot.it/2017/08/lottatore-russo-muore-accoltellato-in.html
            Il fatto è che puoi essere forte finché vuoi, fisicamente, e preparato più del 99,99% della popolazione (ed era certamente il caso di quel campione europeo), ma se non hai armi bastano quattro balordi con armi bianche di qualunque tipo e sei morto.
            Anche in Brasile è successa una cosa simile all’allora campione continentale di MMA: aveva guardato la ragazza sbagliata, è nata una rissa e siccome era tipo da solo contro 8, uno di questi otto è riuscito a colpirlo da dietro al cervelletto con una mazza. Risultato: coma e lesioni cerebrali permanenti (questo perché non hanno voluto finirlo).
            Chi pensa di essere anche solo remotamente “al sicuro” perché è grosso e pratica arti marziali è un illuso che non sa che basta avere a che fare con la persona sbagliata che torna indietro con cinque o sei amici e a quel punto, se sei disarmato, sei inerme tanto quanto una donna. E lo dice uno che ha praticato Krav Maga per un decennio (a dire il vero qualcosa in più, da Settembre 2007).
            Però i governi europei vogliono avere il monopolio totale della violenza, il che si traduce, come già detto, in cittadini comuni che sono del tutto inermi di fronte ad una aggressione decisa. Quello che molti fanno finta (ripeto: finta) di non capire è che criminalizzare i mezzi atti a difendersi efficacemente previene solo che i cittadini comuni possano difendersi, non previene che chi ha poco da perdere si armi come vuole.

            • @ Antonio
              ” Chi pensa di essere anche solo remotamente “al sicuro” perché è grosso e pratica arti marziali è un illuso ”

              Sono completamente d’accordo, personalmente ho praticato il Judo e l’Akido nel 1965 (quando ero militare) quando ancora non si conoscevano le arti marziali, almeno nella maggioranza, ma ho cercato sempre di evitare guai, ora a 71 anni sono pienamente consapevole della mia debolezza, quello che posso al massimo tenere è uno spray anti aggressione legale, ma continuo a farmi gli affari miei, se lo stato garantisse l’attuazione delle pene nella totalità, senza “albergo a 5 stelle”, facendo lavorare i detenuti in primis per risarcire la vittima, poi per il proprio mantenimento e in ultimo per la società, probabilmente le cose potrebbero un pochino migliorare, ma quì sembra dominare più il politicamente corretto che non quello scorretto.
              Purtroppo caro Antonio non si vede luce.

              • Tutto vero ciò che hai detto, ti consiglio di leggere questo articolo https://carrynow.eu/?lang=it

              • E riguardo al non vedere luce, hai dannatamente ragione. Infatti come scrivevo oltre ad avere un sistema legale impestato di burocrazia e garantismo, che avvantaggia solo i disonesti, cercano in ogni modo di restringere sempre di più I diritti dei possessori di armi, in particolare di chi è riuscito ad ottenere un porto d’armi per difesa personale. Negli ultimi anni tra cavilli e cose varie siamo stati falcidiati.

              • Evidentemente la vostra passione per le armi vi impedisce di vedere che nel mondo le nazioni con più alti tassi di omicidi procapite sono tutte nazioni dove il possesso di armi private, e sopratutto il loro libero trasporto, è ai massimi livelli (uno su tutti : gli stati uniti , con 3,80 omicidi ogni 100.000 abitanti mentre l’italia è a 0,80).
                E’ evidente che un ladro che si trovi a derubare qualcuno , qualora sappia che lo stesso sia al 90% disarmato , difficilmente porta delle armi, o se le porta è pronto al loro utilizzo. Sa infatti che la pena per “furto a mano armata” è mooolto maggiore di quella senza armi.
                Se invece sapesse che il potenziale derubato è armato, allora entrerebbe con la pistola già carica e con tutta l’intenzione di difendere la propria vita. Peggio ancora se sapesse che il potenziale derubato può sparargli senza limiti, senza incorrere in sanzioni. Allora entrerebbe pronto al conflitto a fuoco.
                In questo i fatti sono lapalissiani, e sopratutto nelle società dove più alte sono le disparità economiche la situazione che si crea con il possesso privato di armi è nitida e davanti a tutti.
                Io sogno un paese dove si possa sopportare di essere derubati , sapendo che il Signore provvede, lasciando in vita tutti gli attori della vicenda. Un paese cattolico.

              • “uno su tutti : gli stati uniti , con 3,80 omicidi ogni 100.000 abitanti mentre l’italia è a 0,80)”
                Quegli omicidi hanno molti fattori, il 95% degli omicidi sono commessi da persone che non possono legalmente detenere armi.
                Impedire ai cittadini di armarsi disarma solo chi non ha intenzione di fare danni al prossimo, non certo chi vive fregandomene della legge.
                “E’ evidente che un ladro che si trovi a derubare qualcuno , qualora sappia che lo stesso sia al 90% disarmato , difficilmente porta delle armi, o se le porta è pronto al loro utilizzo. Sa infatti che la pena per “furto a mano armata” è mooolto maggiore di quella senza armi.
                Se invece sapesse che il potenziale derubato è armato, allora entrerebbe con la pistola già carica e con tutta l’intenzione di difendere la propria vita. Peggio ancora se sapesse che il potenziale derubato può sparargli senza limiti, senza incorrere in sanzioni. Allora entrerebbe pronto al conflitto a fuoco.”
                Se entra pronto al conflitto a fuoco il cittadino può comunque difendersi, come in questo caso http://www.ilgiornale.it/news/cronache/anziano-spara-e-uccide-ladro-gip-archivia-quattro-anni-1405667.html
                Se il cittadino è disarmato invece bastano due o tre con semplici armi bianche che è alla loro totale mercè.
                Tra l’altro, negli Usa i furti e le aggressioni in casa sono molto minori, in percentuale, che in Inghilterra ad esempio, questo proprio perché sanno che in America ti sparano.
                “In questo i fatti sono lapalissiani, e sopratutto nelle società dove più alte sono le disparità economiche la situazione che si crea con il possesso privato di armi è nitida e davanti a tutti.”
                Il possesso privato di armi è ineliminabile in una società libera. L’Urss e il Reich nazista invece avevano un controllo sulle armi severissimo, anche l’attuale nord Corea rende impossibile si cittadini essere armati.
                “Io sogno un paese dove si possa sopportare di essere derubati , sapendo che il Signore provvede, lasciando in vita tutti gli attori della vicenda. Un paese cattolico.”
                Io sogno un paese libero dove chi vuole sottomettersi si sottomette e chi vuole tutelare la propria sicurezza e la propria vita senza essere alla mercè degli altri è libero di farlo.
                Il cattolicesimo considera l’autodifesa un diritto e, in certi casi, addirittura un dovere. Se impedisci alle persone di avere i mezzi per potersi fattualmente autodifendere stai negando loro un diritto naturale, che deriva dal fatto stesso di essere persone libere.
                Vuoi uno stato dove i cittadini non abbiano armi?
                Dai guardie del corpo private ad ogni singolo cittadino e metti poliziotti a piantonare ogni singola casa. Altrimenti è folle pretendere che la gente non possa difendersi, anche perché in certe situazioni sono i secondi che contano, mentre la polizia arriva a minuti.
                Inoltre, paesi come la Svizzera e la Repubblica Ceca, dove la legislazione sulle armi è più permissiva che in Italia, hanno meno crimini che da noi.
                Non c’è bisogno di arrivare agli estremi dell’America, dove forse sono fin troppo permissivi.
                Ma un conto è essere troppo permissivi, un conto è negare ai cittadini di potersi difendere e incriminarli se lo fanno, nonostante il loro diritto sia stato formalmente riconosciuto.
                Aggiungo comunque che una legge passata l’anno scorso di fatto permette ai cittadini italiani di sparare se un ladro entra in casa http://archivio.panorama.it/archivio/Legittima-difesa-e-legge questo proprio perché non era più possibile, nemmeno in Italia, andare avanti con una legge dove chi si difendeva era sempre presunto colpevole.
                Nemmeno quella legge è del tutto soddisfacente ma sono stati fatti passi avanti.
                Qual’è il problema? Chi vuole vivere da pecora, continuerà a vivere da pecora. Chi vorrà vivere diversamente non verrà più incriminato.
                Il discorso che facevo a Francesco riguardava più che altro il porto d’armi per difesa personale. Io sono stato fortunato riguardo a quello, anche grazie a certe conoscenze, ma molti altri se lo sono visti negato anche dopo aver dimostrato che ne avrebbero avuto bisogno. Quella è una cosa diversa rispetto alla detenzione di armi in casa per difesa abitativa o sul luogo di lavoro.
                Infine
                “ Though violence is not lawful, when it is offered in self-defence or for the defence of the defenceless, it is an act of bravery far better than cowardly submission. The latter befits neither man nor woman. Under violence, there are many stages and varieties of bravery. Every man must judge this for himself. No other person can or has the right” – Mahatma Gandhi
                “I have been repeating over and over again that he who cannot protect himself or his nearest and dearest or their honour by non-violently facing death may and ought to do so by violently dealing with the oppressor. He who can do neither of the two is a burden. He has no business to be the head of a family. He must either hide himself, or must rest content to live for ever in helplessness and be prepared to crawl like a worm at the bidding of a bully.” – Mahatma Gandhi

              • Inoltre mi permetto di consigliarti questo https://carrynow.eu/?lang=it articolo, che contiene la confutazione fattuale di molte cose che hai scritto.

              • Faccio notare anche che in Messico c’è sempre stato un controllo delle armi severissimo sui cittadini comuni, più che in Italia.

                Risultato? I cittadini si sono trovati alla totale mercè dei cartelli della droga, veri e propri demoni incarnati che fanno cose come questa http://www.independent.co.uk/news/world/americas/marciano-millan-vasquez-jailed-life-mexican-cartel-leader-dismembered-six-year-old-girl-a7816511.html

                Ha funzionato quindi la legislazione messicana sulle armi? Si, ha funzionato nel disarmare i cittadini e nel renderli inermi di fronte alla violenza, ma no, non ha funzionato affatto nel limitare la criminalità, poiché i criminali hanno una prerogativa: quella di sbattersene allegramente delle leggi https://mises.org/wire/borderland-homicides-show-mexicos-gun-control-has-failed

                Certo, gran parte della situazione messicana è dovuta alla corruzione del loro stato, che permette ai cartelli di spadroneggiare, ma il punto è proprio questo: li i cittadini si sono trovati di fronte al fatto compiuto, e da disarmati non potevano nè affrontare i cartelli nè prendere la legge nelle loro mani (cosa necessari dove vi è uno stato corrotto come quello).

                Sai da quando le cose hanno cominciato a cambiare? Da quando i messicani hanno deciso che “ora basta”, si sono armati in barba alle leggi dello Stato, e hanno cominciato a fare piazza pulita liberando città su città http://therealnews.com/t2/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=74&jumival=11417

              • Per la cronaca
                https://mises.org/wire/borderland-homicides-show-mexicos-gun-control-has-failed
                “The pre-packaged retort to this phenomena often repeated in the media is that the US causes the high homicide rates in Mexico by exporting guns to Mexico. We’re told that criminals go into the US, buy guns legally in Texas (for example) and then sell the guns illegally to cartels in Mexico.
                Dave Kopel has shown that this claim isn’t true. But, even if it were true, it wouldn’t explain much by itself since we’re left asking ourselves why criminals don’ just do the same thing to the same homicidal effect in the United States. If it’s so fruitful for violent criminals to buy guns in the US and sell them to organized crime rings, why aren’t those criminals doing the same thing in the US?
                Well, the answer is the criminals probably are are well armed in the US, and have a lot of guns just like criminals in Mexico do. The difference in actual crimes carried out, however, likely lies in the fact that law abiding Mexicans have been disarmed, while law abiding Americans have not.
                Gun laws are very restrictive in Mexico, as The Atlantic notes:
                Mexico can hardly be described as a heavily armed society. With around 2.5 million registered gun owners and at least 13 million more illegal arms in circulation, the country has a ratio of just 15 guns for every 100 people, well below the global average. Unlike in the U.S., civilian possession in Mexico is considered a privilege, not a right and is tightly regulated under federal law since the 1970s. Extensive background checks are required of all purchasers, and there are heavy penalties and even imprisonment for non-compliance. Astonishingly, there is just one legal gun shop in the country, compared to more than 54,000 federally licensed firearm dealers and thousands of pawnshops and gun shows scattered across the U.S.
                In other words, in Mexico, there is an immense asymmetry in gun ownership between violent criminals and law-abiding citizens. Criminals have abundant access to the means of violent coercion, and the will to use it. Ordinary citizens, on the other hand, have, practically speaking, no access. Meanwhile, local officials can be bought by the criminals, which means that private citizens will then find themselves facing two heavily armed groups who are free to behave maliciously toward the general population with little fear of reprisals. “
                Ma poi non c’è nemmeno bisogno di andare in Messico per capire ciò.
                Per esempio in Inghilterra, dove hanno un gun control che definire oppressivo è un eufemismo, ed è da molto tempo che ce l’hanno, accade questo
                http://www.bbc.com/news/uk-england-london-39578500
                Già, accade che i crimini commessi con armi da fuoco aumentino. Strano no? Mica tanto, se tieni a mente appunto che delle leggi proibizioniste sulle armi gli unici che se ne fregano sono i cittadini onesti, gli altri trovano tutte le armi per altri canali.
                Senza contare appunto che se sei disarmato, come ho mostrato citando ciò che è successo al campione europeo di lotta Yuri Vlasko https://maxbjj.blogspot.com/2017/08/lottatore-russo-muore-accoltellato-in.html , basta qualche balordo con coltelli e sei morto. Anche se sei il più forte d’Europa.
                Infine, visto che ti piace parlare dell’America
                https://www.dailywire.com/news/7872/7-facts-gun-crime-show-gun-control-doesnt-work-aaron-bandler
                “Washington, D.C.’s gun ban worsened the city’s homicide rate. As The Daily Wire has previously explained:
                In 1976, D.C. implemented a law that banned citizens from owning guns, as only police officers were allowed to carry firearms. Those who already owned guns were allowed to keep them only if they were disassembled or trigger-locked. Trigger locks could only be removed if the owner received permission from the D.C. police, which was rare.
                According to prosecutor Jeffrey Shapiro, the results were not good. Annual homicides rose from 188 in 1976 to 364 in 1988, and then increased even further to 454 in 1993. The gun ban was struck down by the Supreme Court in District of Columbia v. Heller, and homicides have steadily declined since then to 88 yearly murders in 2012. While Shapiro admits that there were other factors involved with the decline in homicides, lifting the gun ban clearly did not result in a rise in murders.”
                Come vedi il crimine in certi posti non è a livelli allarmanti perché non si impedisce alle persone oneste di avere mezzi efficaci di difesa (no, i pugni non lo sono, Yuri Vlasko docet), ma ci sono tanti fattori, ignoranza, diseguaglianza, corruzione ecc ecc.
                È su questi che bisogna lavorare, non sul rendere i cittadini dei “soggetti” considerati abbastanza responsabili per votare ma non abbastanza responsabili da provvedere alla sicurezza di se stessi e della propria famiglia laddove ci sia bisogno (e il bisogno in certi casi c’è eccome, visto che lo stato non può essere ovunque e in ogni momento).
                Poi libero di continuare a pensare che il problema sia quello da te detto sopra, il Messico, Washington e molti altri casi (che se li linkassi tutti verrebbe fuori una Bibbia) dimostrano il contrario.

              • Antonio, non sono certo qui a confrontare paesi inconfrontabili. Limitiamoci ai paesi occidentali e di consolidata democrazia, con tassi decenti di criminalità. Il Messico non rientra fra questi.
                In USA la quantità di armi che nei decenni si è diffusa tra i cittadini è enorme, e questo non può che certamente favorire chi ne vuole entrare in possesso anche illegalmente. Tra l’altro le varie stragi della pazzia che ogni settimana ci giungono dagli USA sono commesse da persone che detenevano in modo perfettamente legale le armi stesse.
                La tua passione per la legittima difesa ti fa dimenticare che la vita umana (tua e del ladro) dovrebbe essere più importante dei soldi che ti vengono rubati. Tra l’altro questo per il cattolico dovrebbe essere fondamentale. Dove sta il tuo cuore ? Sui Soldi ? Allora difendili pure a costo della vita.
                Nessuno infatti ti aggredisce se non per un interesse diretto, e questo nel 90% dei casi è legato al denaro. Tra l’altro infatti negli anni il numero degli omicidi legati alle rapine in italia è fortissimamente diminuito, come pure tutti gli omicidi in genere ad eccezione di quelli per per motivi di lite/rissa/passionali/famigliari. La storia insegna come frequentemente proprio questi ultimi delitti in italia siano commessi con armi da fuoco detenute legalmente da normali cittadini.
                Qualcuno potrebbe dire che li avrebbero commessi lo stesso con altri sistemi, il che è come al solito una visione astratta della realtà. La realtà è che se per uccidere qualcuno mi devo avvicinare allo stesso per colpirlo, forse avrò paura di farlo per non essere colpito a mia volta e anche perchè non sarò cosi sicuro di riuscirci. Se invece lo posso fare da lontano con una pistola premendo semplicemente un bottone, tutto diventa più semplice e quindi probabile.
                Basta fare un confronto tra la percentuale di delitti per lite/rissa/passionali/famigliari eseguiti con una arma da fuoco, e la percentuale complessiva di possessori di armi da fuoco.
                Si vedrà che la prima è molto maggiore della seconda, il che significa che il possesso di armi da fuoco favorisce la deflagrazione in omicidio delle controversie personali (e come pensare che possa essere diverso?)
                Qualche numero ? In italia nel 2016 il numero di omicidi per motivi di lite/rissa/passionali/famigliari è stato di 128. il numero di omicidi per furto/rapina è stato di 15. Conclusione ? E’ molto più facile morire per mano di un conoscente o famigliare che per mano di un rapinatore.
                Questi sulle armi sono discorsi triti e ritriti, totalmente ideologici. Occorre avere uno sguardo “alto” sulla realtà, e su questo argomento siamo semplicemente in disaccordo e io non posso convincere te e tu non puoi convincere me.
                Spero solo che gli italiani non aggiungano ai loro tanti problemi anche quello di diffondere in modo capillare (ed ovviamente mai seriamente controllabile) la cultura delle armi da fuoco, uno dei pochi virus sociali dai quali finora ci siamo sottratti.

              • E poi un ultimo piccolo inciso: nessuno ha parlato di “sparare senza restrizioni”.
                Per esempio se sorprendi un ladro in casa tua e questo scappando non puoi freddarlo con tre colpi alla schiena, verresti incriminato per omicidio.
                Però vedi, se il tale ladro cerca di attaccare il padrone di casa o fa mosse sbagliate quando gli è stata già puntata una pistola contro, beh, nessuno può o deve scandalizzarsi se tale ladro esce da quella casa freddo orizzontale.
                Se hai bisogno di soldi o di roba da mangiare e non trovi un lavoro sai cosa fai? Bussi alla mia porta e mi chiedi una mano, non l’ho mai rifiutata a nessuno.
                Ma che io sia dannato se ti permetto di entrare in casa mia e di usare violenza su di me o sui miei cari.
                Chi vuole essere totalmente alla mercè dei criminali per la codarda paura che, in caso contrario, essi usino violenza, faccia pure, ma non si parli di “licenza di uccidere” o boiate similari.
                Tu, ladro, non vuoi essere ucciso?
                Hai due opzioni:
                1. Smetti di essere ladro.
                2. Se entri in case che non sono la tua rinunci all’idea anche solo di tentare di usare violenza su chi ci abita, e quando ti viene puntata una pistola addosso (soprattutto quando ti viene puntata una pistola addosso) hai il buon senso di stenderti sul pavimento con le mani sopra la testa, sia tu che quelli che eventualmente sono con te.
                Se non hai intenzione di fare nessuna delle due cose dette sopra, te ne assumi piene responsabilità e conseguenze.
                Non vedo dove sia il problema. A fare la pecora cominci e continui chi vuole fare la pecora, io la vedo diversamente.
                Infine cito il Catechismo al 2265
                “La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri. La difesa del bene comune esige che si ponga l’ingiusto aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, i legittimi detentori dell’autorità hanno il diritto di usare anche le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità.”
                È evidente che dove i “legittimi detentori dell’autorità” non possono materialmente agire, per esempio durante un’aggressione in casa propria (dove a meno che tu non sia una celebrità o un politico sicuramente non avrai dei poliziotti o guardie del corpo pronto a difenderti) o fuori, dove è necessaria una reazione IMMEDIATA, il compito di difendere se stessi o i propri cari spetti al privato cittadino.
                E questo è un fatto https://carrynow.eu/?lang=it
                Possono capitare dunque situazioni che richiedono una risposta immediata, ma i primi soccorsi avranno bisogno almeno qualche minuto, nel migliore dei casi, per giungere sul posto – e questo a partire dal momento in cui ricevono la prima chiamata. Purtroppo però allertare i soccorsi è generalmente possibile solo dopo essere sopravvissuti al primo attacco ed essersi messi al sicuro, questo richiede tempo prezioso. Esattamente per queste ragioni i cittadini vengono incoraggiati ad imparare le tecniche di rianimazione e vengono messi a disposizione nei luoghi pubblici defribillatori, estintori, kit di pronto soccorso, etc. Nessuno di questi può rimpiazzare un medico o un pompiere, ma può aumentare le possibilità di sopravvivenza mentre si attende l’arrivo dei professionisti. Nel caso di incidenti stradali con vittime, ad esempio, è universalmente riconosciuta l’utilità di mezzi che permettano una reazione immediata, ma molti si rifiutano di riconoscere il medesimo bisogno quando si tratta dei mezzi necessari a proteggersi da un attacco criminoso.”
                Privarlo dei mezzi senza i quali non può, fattualmente, nemmeno se lo vuole, difendersi, viola un inviolabile diritto naturale.

              • “Antonio, non sono certo qui a confrontare paesi inconfrontabili. Limitiamoci ai paesi occidentali e di consolidata democrazia, con tassi decenti di criminalità. Il Messico non rientra fra questi.
                In USA la quantità di armi che nei decenni si è diffusa tra i cittadini è enorme, e questo non può che certamente favorire chi ne vuole entrare in possesso anche illegalmente. Tra l’altro le varie stragi della pazzia che ogni settimana ci giungono dagli USA sono commesse da persone che detenevano in modo perfettamente legale le armi stesse.”

                Il fatto che il Messico non sia un paese occidentale non cambia il fatto che le leggi restrittive di tale paese non abbiano frenato la violenza, anzi l’abbiano incentivata.

                Lo stesso a Washington, come ho dimostrato.

                Riguardo alle stragi della pazzia, essere potrebbero tranquillamente essere evitare con un background check più efficace, e comunque non fanno nemmeno lontanamente tutti i morti fatti dall’alta velocità sulle strade, eppure non sento nessuno dire che si dovrebbero abolire tutte le auto che vanno a più di 150 km/h.

                Le persone sono libere, ed essendo libere possono usare bene o male ciò che hanno. Se non hanno nulla certo non possono usarlo male, ma la libertà dove va a finire? Le cattive azioni sono il prezzo da pagare per la libertà.

                Tranquillo che in Corea, o nella vecchia URSS, così come nel Reich nazista, mai sentirai una strage commessa con armi da fuoco, eppure non prendere tali sistemi come modello.

                La libertà ha i suoi ups and down.

                “La tua passione per la legittima difesa ti fa dimenticare che la vita umana (tua e del ladro) dovrebbe essere più importante dei soldi che ti vengono rubati. Tra l’altro questo per il cattolico dovrebbe essere fondamentale. Dove sta il tuo cuore ? Sui Soldi ? Allora difendili pure a costo della vita.”

                Non posso sapere se vuole i miei soldi o se vuole farmi del male. Ci sono state aggressioni come questa http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2015/12/08/news/ucciso-a-bastonate-nella-casa-a-soqquadro-1.12583007 dove ti ammazzano a bastonate, e molto spesso avviene anche se la vittima non ha reagito.

                Ammazzare a bastonate uno armato di pistola è molto più difficile.

                “Nessuno infatti ti aggredisce se non per un interesse diretto, e questo nel 90% dei casi è legato al denaro. “

                Non solo, possono anche esserci motivi passionali o altre ragioni. In passato mi sono trovato in certe situazioni e posso garantirti che la deterrenza è servita a molto.

                “Tra l’altro infatti negli anni il numero degli omicidi legati alle rapine in italia è fortissimamente diminuito, come pure tutti gli omicidi in genere ad eccezione di quelli per per motivi di lite/rissa/passionali/famigliari. La storia insegna come frequentemente proprio questi ultimi delitti in italia siano commessi con armi da fuoco detenute legalmente da normali cittadini.”

                Ma quegli omicidi avvengono lo stesso anche senza queste armi. Nel 2004 ci sono stati più di 600 omicidi in Giappone, più di quelli commessi in Italia, nonostante si tratti di un paese con tasso di criminalità tutto occidentale e con una diffusione pressoché nulla di armi da fuoco.

                Al contrario, avere un’arma avrebbe potuto prevenire molti di quei delitti.

                E no, la stragrande maggioranza degli omicidi in Italia e in Occidente sono commessi dalla malavita, controlla pure.

                “Qualcuno potrebbe dire che li avrebbero commessi lo stesso con altri sistemi, il che è come al solito una visione astratta della realtà”

                Assolutamente no. La visione astratta, anzi ideologica, della realtà è la tua. Giappone 2004, 6999 omicidi.

                “La realtà è che se per uccidere qualcuno mi devo avvicinare allo stesso per colpirlo, forse avrò paura di farlo per non essere colpito a mia volta e anche perchè non sarò cosi sicuro di riuscirci.”

                Tutte balle. La grande maggioranza delle aggressioni avvengono in gruppo contro uno solo, e il rischio, affrontando in gruppo con armi bianche persone disarmate, è praticamente nullo.

                Lo dimostra l’assassinio di uno degli uomini più forti d’Europa.

                “Basta fare un confronto tra la percentuale di delitti per lite/rissa/passionali/famigliari eseguiti con una arma da fuoco, e la percentuale complessiva di possessori di armi da fuoco.”

                Giappone 2004 (e gli anni successivi hanno mostrato tassi di omicidio del tutto paragonabili).

                Inoltre non puoi privare della libertà i cittadini perché qualcuno ne userà male.

                “Qualche numero ? In italia nel 2016 il numero di omicidi per motivi di lite/rissa/passionali/famigliari è stato di 128. il numero di omicidi per furto/rapina è stato di 15. Conclusione ? E’ molto più facile morire per mano di un conoscente o famigliare che per mano di un rapinatore.”

                Davvero? È avvenuto un miracolo allora, visto che nel 2014 gli omicidi sono stati 379 http://www.infodata.ilsole24ore.com/2017/06/10/omicidi-intenzionali-italia-europa/?refresh_ce=1

                Non consideri inoltre tutti i reati violenti che sono stati prevenuti da chi aveva armi, ma fa nulla. Oltretutto, quegli omicidi sarebbero avvenuti lo stesso, e probabilmente se chi ha subito non fosse stato disarmato le cose sarebbero andate diversamente.

                Inoltre la grande maggioranza delle morti nel 2014 ha riguardato gli uomini, quindi non sono rinconducibili tutti o la maggior parte ad incidenti domestici dove il marito violento spara alla moglie.

                “Questi sulle armi sono discorsi triti e ritriti, totalmente ideologici.”

                A dire il vero lo sono i tuoi. Il tasso di criminalità in Svizzera e Repubblica Ceca è più basso che in Italia eppure hanno una legislazione sulle armi meno restrittiva.

                Inoltre controlla i dati che ti ho già fornito sugli omicidi avvenuti nei paesi dove c’è stata una stretta sulle armi.

                Comunque mi fa piacere sentire che, per te, questo signore anziano avrebbe dovuto essere inerme in questa situazione http://www.ilgiornale.it/news/cronache/anziano-spara-e-uccide-ladro-gip-archivia-quattro-anni-1405667.html

                Sei davvero democratico. Per impedire che alcuni usino male la propria libertà sei per toglierla a tutti e renderli impotenti in certe situazioni. Proprio un vero esempio di democrazia e libertà.

                Quello che hai proposto tu nella tua risposta col Vangelo c’entra molto meno di zero.

              • Riguardo al tuo sguardo “alto” sulla realtà, per smontare tutti i tuoi discorsi completamente e genuinamente ideologici basta questo https://it.actualitix.com/paese/jpn/giappone-numero-di-omicidi.php
                In Giappone trovare una pistola è praticamente impossibile, come ho scritto, eppure la gente ammazza lo stesso, eccome se ammazza.
                Ma tranquillo, Mente “”””””””””Libera”””””””””””, ho capito come la pensi.
                Per te, siccome c’è qualcuno che abusa della libertà che da un’arma da fuoco (libertà di non essere inerme a fronte di un’aggresssione), dovremmo fare come in Giappone, dove se per disgrazia, per qualunque ragione (soldi, motivi passionali, banale lite ecc ecc) vieni aggredito, sei finito (perché, come ho detto, la stragrande maggioranza delle aggressioni vengono portate avanti in gruppo, siccome chi aggradisce vuole prendersi il minor rischio possibile).
                In pratica, siccome qualcuno abusa della propria libertà, vuoi togliere libertà a tutti. No grazie, gli unici paesi al mondo che rendono impossibile ai propri cittadini di armarsi sono le dittature, anche in Italia il diritto di tenere ALMENO delle armi in casa per la difesa abitativa è sacrosanto e nessuno pensa, o può pensare, di abolirlo.
                Controlla pure e vedrai che non esiste un solo paese libero al mondo che impedisca ai propri cittadini di armarsi e di potersi difendere, almeno all’interno della propria abitazione, usando di forza letale se necessario (la mia critica riguardava principalmente la difficoltà che hanno molti nell’ottenere porti d’armi per difesa personale, non altro. Porto d’armi per difesa personale e detenzione e uso all’occorrenze delle proprie armi nella propria abitazione sono due cose ben diverse da non confondere).
                Quello che tu auspichi oggi c’è solo in Nord Corea e in altre dittature di paesi del terzo mondo, che essendo dittature devono ovviamente prevenire che i cittadini abbiano i mezzi fattuali per ribellarsi.
                Privare della libertà tutti perché qualcuno ne usa male è il marchio delle dittature.

              • Comunque, Mente Libera, alla luce della tua ideologia, spiegami questi dati, grazie http://stories.avvo.com/crime/murder/5-countries-with-lots-of-guns-but-less-killing.html

                Ad esempio, spiegami il caso della Svizzera

                “Think of a country with high gun rates and low gun violence rates, and Switzerland immediately comes to mind. According to the 2007 Small Arms Survey, Switzerland ranks No. 3 worldwide in terms of gun ownership rates, just behind the United States, which comes in at No. 1, and Yemen, which comes in at No. 2. There are an estimated 45.7 guns per 100 people in Switzerland and, from 2009 to 2013, the country’s gun homicide rate was between 0.16 and 0.31 per 100,000.

                A weapon acquisition permit is required to purchase most guns. Machine guns are generally prohibited but handguns are not.”

                Forse, come ti dicevo, non è il proibire di avere armi ai cittadini normali che riduce la violenza, ma è lavorare su altri fattori (ignoranza, diseguaglianza ecc ecc) che la riduce?

                Forse, come ti dicevo, disarmare i cittadini normali disarma solo quelli che, nella stragrande maggioranza dei casi, non farebbero male a nessuno a meno che non siano costretti per proteggersi?

                Forse, come ti dicevo, disarmare i cittadini previene solo e soltanto la possibilità di fare da deterrenza a possibili crimini violenti e di difendersi quando necessario, visto che, tanto per dire (sempre perché le statistiche non mentono), in Repubblica Ceca (nazione molto più armata dell’Italia), nel 2010 i morti totali per omicidio sono stati 103 e, tra questi 103, i morti per arma da fuoco sono stati soltanto 13 (questo senza contare, come dicevo, gli altri crimini che sono stati prevenuti da cittadini che possiedono armi)?

                Se valesse la tua equazioncina, secondo la quale, ti cito testualmente

                “Qualcuno potrebbe dire che li avrebbero commessi lo stesso con altri sistemi, il che è come al solito una visione astratta della realtà. La realtà è che se per uccidere qualcuno mi devo avvicinare allo stesso per colpirlo, forse avrò paura di farlo per non essere colpito a mia volta e anche perchè non sarò cosi sicuro di riuscirci. Se invece lo posso fare da lontano con una pistola premendo semplicemente un bottone, tutto diventa più semplice e quindi probabile.”

                Come dicevo, secondo questa intelligente equazioncina, tenendo conto del fatto che in Repubblica Ceca le armi sono molto più diffuse che da noi, spiegami per quale ragione la stragrande maggioranza degli omicidi è stata commessa in altro modo?

                Forse, dico forse, perché i cittadini normali non hanno l’hobby di sparare per futili motivi e i criminali, se devono usare violenza per qualche ragione, preferiscono usarla su chi armato non è (visto che basta il numero e qualche arma bianca per rendere impotente chiunque sia disarmato senza timore di rimanere feriti o uccisi, sicurezza che contro uno armato non è possibile avere)?

                Visto che hai fatto delle affermazioni, dovresti anche motivarle, che ne dici?

                Sarebbe poi carino che mi dicessi in che modo uno deve difendersi da disarmato se viene aggredito in casa propria o fuori di casa, tenendo conto di due fatti:

                1. Le aggressioni in genere, a meno che non si tratti di un uomo che aggredisce una donna o un anziano, avvengono in gruppo, poiché gli aggressori vogliono ridurre al minimo i rischi per se stessi. Stesso motivo per il quale queste aggressioni, oltre che in gruppo, spesso sono condotte con armi bianche.

                2. Dove avviene questo tipo di aggressione muori anche se sei uno degli uomini più forti d’Europa https://maxbjj.blogspot.com/2017/08/lottatore-russo-muore-accoltellato-in.html
                Vorrei chiederti secondo quale principio logico e morale un cittadino comune che rispetta le leggi, paga le tasse, fa il suo dovere e ha la fedina penale pulita dovrebbe essere privato della libertà e del diritto di potersi difendere efficacemente in situazioni simili dove la polizia non può materialmente intervenire (non sul momento almeno, peccato che è un intervento immediato che serve in quelle situazioni).

                3. Cosa può fare una donna disarmata dj fronte ad un uomo che tenta di ammazzare a pugnalate lei e una bambina di sette anni? http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_marzo_11/inviata-rai-aggredita-panettiere-presoal-san-giovanni-06f6b9f4-257c-11e8-8868-620b5c6d46c4.shtml?refresh_ce-cp
                Perché ritieni che chi vuole essere in grado di difendersi in situazioni simili e di non essere alla totale mercè dell’aggressore debba essere privato della libertà e dei mezzi per poterlo fare, anche laddove sia un cittadino incensurato e senza problemi mentali nè dipendenze? Per quale ragione ritieni che privare coloro (uomini e donne) che non vogliono essere inermi in una situazione simile di avere i mezzi fattuali per non essere inermi sia rispettoso della pop dignità di cittadini liberi e di esseri umani?

                Ti ringrazio molto. Mi aspetto risposte che tengano conto dei dati reali che ho fornito con tanto di link, invece che della solita paccottiglia pentastellata. Ti ringrazio ancora di più per tenere conto di questo.

              • In un commento sopra ho scritto

                “Assolutamente no. La visione astratta, anzi ideologica, della realtà è la tua. Giappone 2004, 6999 omicidi.”

                Intendevo scrivere 699.

              • Visto le migliaia di parole che utilizzi per supportare le tue presunte ragioni, come si può pensare che la tua non sia una forma maniacale di scrittura compulsiva, che ripete ossessivamente le stesse cose all’infinito? Vuoi che ti dia ragione ? Ok, hai ragione tu. Ora basta però che qui i moderatori prima o poi si scocceranno (e giustamente)

            • Antonio sei eccessivamente logorroico per esprimere concetti sempre simili, e che ho già opinato dal primo all’ultimo. Fai una fatica inutile, cerca di essere più conciso e non cercare di avere sempre l’ultima parola su tutto.
              Le statistiche (reali) parlano tutte nello stesso senso, ma bisogna avere l’onestà intellettuale di saperle leggere. Scorri queste statistiche dell’ottimo studio Barzagli-Minello
              http://www.lavoce.info/archives/46798/linarrestabile-declino-degli-omicidi/
              Potrai verificare che , per esempio, oltre ad un crollo complessivo degli omicidi che dal 1992 al 2016 sono passati da 1442 a 397 (-73%!!) , la percentuale interna degli omicidi per cause personali (rissa/lite/familiari/passionali) rispetto a tutte le altre cause messe insieme (Rapine, criminalità , etc etc) è passata dall’essere il 9% del totale all’essere il 32% del totale. Questo perchè le morte per criminalità comune (rapine, criminalità organizzata, atro) è CROLLATA, mentre quella per ragioni personali è rimasta stabile.
              Già questo ti da una idea di come la realtà del pericolo derivante della rapine sia tutta diversa dalla percezione eccessiva del pericolo stesso, cosi come trasmessa dai giornali e da alcuni partiti politici .
              Purtroppo , come in un film surreale, anche su questo si sono fatte le campagne elettorali, sicchè la gente è stata artificialmente convinta di una pericolosità della società molto eccessiva rispetto al reale, ed anche su questa base a votato, dimenticando i veri , immensi problemi di questo paese.
              Ma questo è un’altro discorso.
              La sostanza è che l’aumento delle armi non farebbe che aumentare le morti accidentali o per ragioni personali, non limitando quelle per criminalità che sono già al minimo storico.
              Ti invito a vedere che infatti le morti per rapina semplice (la famosa aggressione di cui tanto ti piace parlare e che sembra sia una minaccia costante e pressante) sono nel 2016 appena 15, su 60.000.000 di abitanti. E’ molto più probabile morire invece per mano di un famigliare. Questi sono i numeri, il resto è fuffa.

              • “Questo perchè le morte per criminalità comune (rapine, criminalità organizzata, atro) è CROLLATA, mentre quella per ragioni personali è rimasta stabile.”

                Quindi fammi capire: siccome qualcuno usa male di certe cose, e della libertà che danno, dobbiamo tutti esserne privati? In quale universo questo sarebbe rispettoso dei diritti dell’uomo?

                “Antonio sei eccessivamente logorroico per esprimere concetti sempre simili, e che ho già opinato dal primo all’ultimo.”

                Non lo hai fatto. Repubblica Ceca 2010, 103 morti con solo 13 morti per arma da fuoco.

                Due domande:

                1. Perché la Repubblica Ceca ha, proporzionalmente, lo stesso numero di omicidi dell’Italia, nonostante per loro sia notevolmente più facile accedere alle armi da fuoco e anche ottenere il porto d’armi per difesa personale (con tutti ciò ne consegue, come la concealed carry)?

                2. Perché la grande maggioranza di quegli omicidi sono stati compiuti con strumenti diversi dalle armi da fuoco? Verifica http://www.gunpolicy.org/firearms/region/czech-republic Tu affermavi che “Qualcuno potrebbe dire che li avrebbero commessi lo stesso con altri sistemi, il che è come al solito una visione astratta della realtà” https://pellegrininellaverita.com/2018/03/06/avete-votato-e-adesso/comment-page-1/#comment-34709 cosa hai da dire di fronte alla dimostrata falsità di questo assunto?

                3. In ragione del punto 2, cosa ti credere che quegli omicidi per ragioni personali non sarebbero commessi con altri mezzi? Armi bianche per esempio http://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/01/22/news/lite_in_famiglia_accoltella_e_uccide_moglie_mentre_i_bimbi_giocano_in_cortile-187022828/ ? Se in Repubblica Ceca, nonostante l’abbondanza di armi, la maggioranza degli omicidi sono commessi in altro modo, questo non significa forse che la gente ammazza lo stesso? E in che modo fare si che gli aggrediti non possano difendersi efficacemente sarebbe corretto?

                4. Secondo quale logica il fatto che le rapine e i crimini violenti siano diminuiti dovrebbe voler dire che chi si trova in quelle situazioni debba essere inerme e non avere i mezzi per difendersi? Secondo quale principio etico e morale? Praticamente il tuo ragionamento è che, siccome il rischio di quel tipo di aggressioni è diminuito (che poi bisogna vedere per quanto dura, le cose stanno cambiando col cambiare della società), se mi trovo in una di quelle situazioni l’unica cosa che posso fare è sperare che tutto mi vada bene, perché i mezzi per controllarla mi dovrebbero essere tolti.

                5. Secondo quale logica e quale principio etico/morale/teologico una persona che ha subito questo http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_marzo_11/inviata-rai-aggredita-panettiere-presoal-san-giovanni-06f6b9f4-257c-11e8-8868-620b5c6d46c4.shtml?refresh_ce-cp e non vuole più essere in condizione di essere totalmente incapace di gestire una tale situazione, dovrebbe essergli impedito, anche laddove sia una persona incensurata e senza problemi mentali nè dipendenze di alcun tipo?

                È a queste domande che devi rispondere. Se una persona come te potesse decidere per me, ciò che ho mi sarebbe tolto, perciò il minimo che posso fare è chiedertene le ragioni.

                Quelle del tuo ultimo post, non sono ragioni (per i motivi spiegati sopra).

              • Aggiungo una domanda a corollario del punto 5: ritieni che una persona che ha subito una cosa simile, qualora volesse delle armi per autodifesa in caso capitasse ancora una situazione simile, debba sia essere privata di questa possibilità sia di adeguata protezione da parte dello Stato?
                Mi spiego: poniamo che una persona che ha subito una tale aggressione chieda il porto d’armi, e che le venga negato. Non sarebbe giusto, in questo caso, che le venisse data adeguata protezione da parte dello Stato, esattamente come viene fatto coi pezzi grossi, ad esempio con guardie del corpo?
                Sai, Mente Libera, non è che puoi semplicemente dire ad una persona: “senti, il porto d’armi non te lo do, e nemmeno ti do guardie del corpo, se ti succede una cosa simile ancora amen, se ti andrà bene come ti è andata bene questa volta siamo tutti contenti altrimenti ti porteremo i fiori al cimitero”.
                Non sarebbe giustificabile secondo nessun principio etico e morale una cosa simile, te ne rendi conto spero. Non puoi rispondere ad una persona che non vuole essere inerme con la legge del menga http://www.in-giustizia.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=330:la-dura-legge-del-menga&catid=98:recensioni&Itemid=146
                Infine ti consiglio, oltre ai dati che ti ho fornito sulla Repubblica Ceca e le armi (dati che devastano qualunque equazioncina sciocca “più armi = più morti”), di leggere questo https://en.wikipedia.org/wiki/Gun_laws_in_the_Czech_Republic
                Leggi soprattutto quali sono stati quei sistemi che hanno disarmato i cittadini della Repubblica Ceca. Rimarrai sorpreso quando scoprirai che di democratico non avevano nulla.
                Del resto, tanto per finire, sarebbe bello che mi spiegassi cosa ci sia di democratico nel volere che gli altri vivano come te.
                Vedi, caro Mente Libera, io non mi sogno di dire che tu ti debba armare. Vuoi vivere così? E vivi così.
                Il problema è che chi la pensa come te vorrebbe usare le leggi per imporre a chi la pensa come me di vivere in modo diverso da come voglio vivere, in altre parole ci volete togliere ciò che abbiamo.
                Tu eri quello che affermava che è giusto che lo stato permetta il divorzio di modo che vivere coerentemente coi principi cattolici sia una scelta e non una imposizione.
                Però, allo stesso tempo, vuoi imporre i tuoi principi collettivisti e statalisti libertici quando si tratta di sicurezza personale, rivendicando non solo il sacrosanto diritto di vivere da inerme (cosa sacrosanta, se è ciò che vuoi), ma volendo rendere inerme anche chi inerme non vuole essere.
                Cerca almeno di essere coerente con te stesso.

              • Sto ancora aspettando che tu risponda ai miei cinque punti, Mentelibera.
                Tu hai fatto affermazioni ben precise, come
                “La sostanza è che l’aumento delle armi non farebbe che aumentare le morti accidentali o per ragioni personali, non limitando quelle per criminalità che sono già al minimo storico.”
                Il che è dimostrato falso dai dati della Repubblica Ceca, che in proporzione al numero di abitanti hanno lo stesso numero di omicidi dell’Italia pur avendo molte ma molte più armi a disposizione. Se ciò che hai affermato nel virgolettato fosse vero, questo non sarebbe possibile.
                È su questo, e su gli altri cinque punti, che i disarmisti devono rispondere, per dimostrare che non è vero che disarmare i cittadini normali disarma solo chi userebbe le armi per autodifesa (perché chi vuole ammazzare la moglie o un amico usa altri sistemi, se non ha un’arma da fuoco, con la differenza che se le sue prede sono disarmate egli avrà vita facilissima, specie se usa armi bianche che sono reperibili ovunque con facilità estrema).
                Prenditela pure comoda, io ho pazienza.
                Lo so, è dura quando la realtà demolisce l’idea, ma sono sicuro che, impegnandoti, troverai il modo per dimostrarmi che in realtà la Repubblica Ceca, paese dove è molto più facile armarsi che nel resto d’Europa, è un pericolosissimo buco di psicopatici che fanno stragi su stragi perché sono, a differenza nostra, armati. Chissà, magari quelle statistiche che ti ho fornito (questo http://www.gunpolicy.org/firearms/region/czech-republic è il link dove si può vedere come il tasso di omicidi sia proporzionalmente uguale in Italia e Repubblica Ceca, a dispetto della facilità con la quale loro accedono alle armi da fuoco) sono un oscuro complotto della NRA e in realtà la Repubblica Ceca sta annegando in un bagno di sangue che fa sembrare Ciudad Juarez come Lugano in confronto, e tutto per colpa di quelle cattive, cattive armi da fuoco.
                Forza quindi, Mentelibera.
                Come ti ho detto, ho pazienza, perciò prenditela pure comoda.

              • Antonio, ti ripeti all’infinito cercando una motivazione logica, e allora sarò più chiaro :
                1) Io sono perfettamente coerente quando paro di libertà private . Infatti il possesso di una arma NON E’ UN FATTO PRIVATO (come tu cerchi di far passare la cosa).
                E’ un fatto che coinvolge chiunque ti stia intorno e l’intera collettività.
                Il dare a qualcuno la possibilità di girare con uno strumento in grado di fare una strage premendo ripetutamente un bottone deve essere giustificato da ESIGENZE REALI e dalla ESISTENZA DI UN RISCHIO REALE E CONCRETO e non da una SENSAZIONE DI RISCHIO. Qui non centra nulla la libertà personale, anzi, c’entra, e c’entra nel senso che deve essere rispettata la MIA libertà personale di NON avere intorno persone che posseggano senza motivi concreti un’arma.
                2) Ogni giorno persone che sono perfettamente capaci di guidare l’automobile e hanno la patente da anni provocano incidenti mortali. Quindi le capacità o l’essere in possesso di mille permessi NON IMPEDISCE un cattivo o disattento utilizzo.
                Su grande scala infatti il possesso e l’utilizzo di mezzi in grado di offendere produce inevitabilmente degli incidenti . Per le auto è inevitabile , perchè l’esigenza di muoversi è troppo importante nel mondo odierno. Per le armi non c’è la stessa esigenza, come i numeri spiegano fin troppo bene.
                3) Ritengo che oltre un certo livello “normale” , la paura di essere aggrediti, e di essere aggrediti da qualcuno che voglia ucciderci, sia una patologia , ne più ne meno come la paura dei fulmini o dei luoghi chiusi. Peccato che è una malattia la cui cura da te consigliata (il possesso delle armi) incida anche sulla mia libertà di non rischiare che qualcuno, tu od altri, possano un giorno nuocere ad altri (o a me stesso) con quelle stesse armi. E se tu hai questa eccessiva paura è un problema tuo, non cercare di darne giustificazioni reali. Tra l’altro il possesso di un mezzo in grado di uccidere con facilità una persona è tutt’altro che pacificamente “cristiano”, e mi fa specie che non veda alcuna contraddizione tra la tua fede e questa passione per le armi. EVIDENTEMENTE PENSI DI ESSERE ESENTE DA IMPAZZIMENTI O ERRORI.
                4) Quando ci dovesse mai essere un referendum sull’argomento io voterò contro e tu voterai a favore, e sull’argomento non replico più, ho replicato fin troppo.

                • @ ML65
                  ” E’ un fatto che coinvolge chiunque ti stia intorno e l’intera collettività.
                  Il dare a qualcuno la possibilità di girare con uno strumento in grado di fare una strage premendo ripetutamente un bottone deve essere giustificato da ESIGENZE REALI e dalla ESISTENZA DI UN RISCHIO REALE E CONCRETO e non da una SENSAZIONE DI RISCHIO. Qui non centra nulla la libertà personale, anzi, c’entra, e c’entra nel senso che deve essere rispettata la MIA libertà personale di NON avere intorno persone che posseggano senza motivi concreti un’arma.”
                  Rimango esterrefatto dal tuo commento, gli omicidi in questi ultimi tempi cosa sono, una percezione di rischio o concreti atti reali?, tu parti dal presupposto che sia possibile ad un uomo armato di fare una strage, allora dovresti vietare la patente, in quanto la stessa strage la si può fare con l’auto, o con qualsiasi mezzo che non sia una pistola, giacché è di quest’arma che si parla.
                  Tu dici “di NON avere intorno persone che posseggano senza motivi concreti un’arma.”, ma chi possiede legalmente un’arma il motivo c’è, eccome se c’è, non pensi invece che vicino a te ci possono stare persone che possiedono un’arma per delinquere?, se tu predenti che non vi siano vicini a te persone armate non pensi che anche l’altro abbia il diritto a non essere rapinato (quanto va bene) se non ucciso? forse che la tua vita sia più preziosa delle vittime?, in che modo pensi di proteggere il cittadino?, perché in ultimo stiamo parlando di sicurezza la quale è un diritto di tutti, non solo del politico super scortato, ma anche dell’ultimo poveraccio indifeso.

              • 1. Rischio reale e concreto? Forse non ci siamo capiti: quando ti accorgi di avere un rischio reale e concreto spesso è già troppo tardi se non ti sei premunito in anticipo. Quella povera donna del link che si è salvata per miracolo dalle coltellate ne è un esempio. Il discorso della libertà personale di non avere persone intorno che posseggano un’arma è assurdo. Il codice penale e, molto prima, la legge naturale, sancisce il diritto all’autodifesa, se mi neghi i mezzi efficaci per poterla esercitare in situazioni dove i tutori della legge non possono materialmente, per questioni di tempo, intervenire, mi stai negando fattualmente di esercitare un diritto naturale, pur riconoscendomelo formalmente. Non è invece un diritto naturale l’esigenza di non avere persone armate intorno a se.
                2. Il fatto che le persone possano fare cattivo uso di certi mezzi non è una buona ragione per privare tutti della libertà, caro Mentelibera. E, a meno che la Repubblica Ceca non sia una nazione composta da persone intrinsecamente più sane di mente che qui in Italia, come vedi la facilità di armarsi e di ottenere un porto d’armi per difesa personale non ha portato i loro omicidi a chissà quali livelli. Hanno lo stesso numero di omicidi dell’Italia, è un dato di fatto.
                3. L’unico che ha la fobia che se una persona è armata improvvisamente diventa un pazzo omicida sei tu, come puoi vedere i dati cechi ti smentiscono. Chi fa del male, nel 99,99% dei casi, lo avrebbe fatto comunque (con la differenza che attaccare persone disarmate è incredibilmente facile, come dimostra la fine de, topo fatta da Yuri Vlasko). Dovresti proporre di abolire il consumo di alcool, che fa infiniti più morti del possesso privato di armi. Così torniamo ai bei tempi del proibizionismo. Non penso di essere infallibile, penso però che le possibilità che io impazzisca e faccia una strage di innocenti solo perché sono armato sia drasticamente inferiore alla possibilità che qualcuno usi male dell’alcool e/o della velocità e faccia dei morti. Se fossi coerente dovresti proporre la vendita di macchine che non facciano più di 130 kmh, visto tutti i morti che la velocità fa. E per favore, non dirmi che serve avere macchine che facciano alte velocità, grazie. E no, non c’è nessuna contraddizione tra il portare armi e l’essere cristiano.
                4. E fai bene, vieto che i dati che ho fornito hanno smentito le tue affermazioni, fai bene a trincerarti dietro l’ideologia. Tu affermasti La sostanza è che l’aumento delle armi non farebbe che aumentare le morti accidentali o per ragioni personali, non limitando quelle per criminalità che sono già al minimo storico.” Queste affermazioni sono state impietosamente demolite dai fatti, quindi è giusto che tu ti rifugi dietro la tua personale paura per giustificare ciò che pensi. Perché la tua paura e la tua volontà di limitare la libertà di tutti perché qualcuno ne fa cattivo uso, caro Mentelibera, è l’unica cosa che hai a supporto. Un po’ pochino.

              • 1. Rischio reale e concreto? Forse non ci siamo capiti: quando ti accorgi di avere un rischio reale e concreto spesso è già troppo tardi se non ti sei premunito in anticipo. Quella povera donna di Roma che si è salvata per miracolo dalle coltellate ne è un esempio. Il discorso della libertà personale di non avere persone intorno che posseggano un’arma è assurdo. Il codice penale e, molto prima, la legge naturale, sancisce il diritto all’autodifesa, se mi neghi i mezzi efficaci per poterla esercitare in situazioni dove i tutori della legge non possono materialmente, per questioni di tempo, intervenire, mi stai negando fattualmente di esercitare un diritto naturale, pur riconoscendomelo formalmente. Non è invece un diritto naturale l’esigenza di non avere persone armate intorno a se.

                2. Il fatto che le persone possano fare cattivo uso di certi mezzi non è una buona ragione per privare tutti della libertà, caro mio. E, a meno che la Repubblica Ceca non sia una nazione composta da persone intrinsecamente più sane di mente che qui in Italia, come vedi la facilità di armarsi e di ottenere un porto d’armi per difesa personale non ha portato i loro omicidi a chissà quali livelli. Hanno lo stesso numero di omicidi dell’Italia, è un dato di fatto.

                3. L’unico che ha la fobia che se una persona è armata improvvisamente diventa un pazzo omicida sei tu, come puoi vedere i dati cechi ti smentiscono. Chi fa del male, nel 99,99% dei casi, lo avrebbe fatto comunque (con la differenza che attaccare persone disarmate è incredibilmente facile, come dimostra la fine de, topo fatta da Yuri Vlasko). Dovresti proporre di abolire il consumo di alcool, che fa infiniti più morti del possesso privato di armi. Così torniamo ai bei tempi del proibizionismo. Non penso di essere infallibile, penso però che le possibilità che io impazzisca e faccia una strage di innocenti solo perché sono armato sia drasticamente inferiore alla possibilità che qualcuno usi male dell’alcool e/o della velocità e faccia dei morti. Se fossi coerente dovresti proporre la vendita di macchine che non facciano più di 130 kmh, visto tutti i morti che la velocità fa. E per favore, non dirmi che serve avere macchine che facciano alte velocità, grazie. E no, non c’è nessuna contraddizione tra il portare armi e l’essere cristiano.

                4. E fai bene, vieto che i dati che ho fornito hanno smentito le tue affermazioni, fai bene a trincerarti dietro l’ideologia. Tu affermasti La sostanza è che l’aumento delle armi non farebbe che aumentare le morti accidentali o per ragioni personali, non limitando quelle per criminalità che sono già al minimo storico.” Queste affermazioni sono state impietosamente demolite dai fatti, quindi è giusto che tu ti rifugi dietro la tua personale paura per giustificare ciò che pensi. Perché la tua paura e la tua volontà di limitare la libertà di tutti perché qualcuno ne fa cattivo uso, è l’unica cosa che hai a supporto. Un po’ pochino.

              • Aggiungo una cosa a questo

                “ Il codice penale e, molto prima, la legge naturale, sancisce il diritto all’autodifesa, se mi neghi i mezzi efficaci per poterla esercitare in situazioni dove i tutori della legge non possono materialmente, per questioni di tempo, intervenire, mi stai negando fattualmente di esercitare un diritto naturale, pur riconoscendomelo formalmente.”

                Quanto ho detto è dimostrato dal fatto che ai cittadini è riconosciuta la facoltà di usare forza letale in caso la propria vita sia minacciata e serva una reazione immediata.

                Quindi il diritto di difendersi anche a costo della vita dell’aggressore è ovviamente riconosciuto, il punto è che poi alla grande maggioranza dei cittadini sono negati i mezzi coi quali potrebbero effettivamente difendersi. E quanto siano necessari quei mezzi (specie considerando che chi aggredisce, a meno che non sia aggredendo una donna, in genere si prende vantaggi notevolissimi, come l’attacco in gruppo) lo dimostra questo https://maxbjj.blogspot.com/2017/08/lottatore-russo-muore-accoltellato-in.html

                Quindi, come dicevo, il diritto è riconosciuto, i mezzi coi quali poterlo realisticamente esercitare no.

                Ergo il diritto naturale all’autodifesa è a tutti gli effetti violato, anche se “legalmente” riconosciuto.

                Che poi come ho detto c’è una soluzione: voi disarmisti volete tutti disarmati? Allora spingete perché ad ogni cittadino che le richieda vengano date guardie del corpo a spese dello Stato. Non mi pare corretto che questi privilegi spettino solo ai pezzi grossi.

                Delle due l’una, quindi: o riconosci ai cittadini che lo chiedono e sono incensurati e sani di mente il porto d’armi per difesa personale (c’è un commerciante che conosco al quale lo hanno negato nonostante abbia subito cinque rapine a mano armata fuori dal suo negozio durante un trasporto) senza cercare di toglierlo a chi già lo possiede (come fanno con noi), oppure si forniscano guardie del corpo ai cittadini che le richiedono.

                O l’uno o l’altro. Negare entrambi significa, letteralmente, violare un diritto naturale (ma vabbè, parliamo di stati che normalizzano l’omicidio tramite aborto, perciò sai quanto gliene frega).

                È del tutto evidente e non c’è controargomentazione che tenga.

              • “c’è un commerciante che conosco al quale lo hanno negato nonostante abbia subito cinque rapine a mano armata fuori dal suo negozio durante un trasporto”
                Ovviamente intendo in cinque differenti occasioni. La cosa che le accomunava era che stava trasportando della merce di valore.

              • @Francesco

                “Rimango esterrefatto dal tuo commento, gli omicidi in questi ultimi tempi cosa sono, una percezione di rischio o concreti atti reali?, tu parti dal presupposto che sia possibile ad un uomo armato di fare una strage, allora dovresti vietare la patente, in quanto la stessa strage la si può fare con l’auto, o con qualsiasi mezzo che non sia una pistola, giacché è di quest’arma che si parla.”

                Esatto. Ma vabbè, calcola che secondo lui il possesso di un’arma non sarebbe un fatto privato. Peccato che lo sia, visto che lo Stato ammette la vendita di armi ai privati e non esiste nessuno stato odierno (a parte la Nord Corea) che vieti ai cittadini di detenere armi in casa (e usarle in caso di estremo bisogno).

                Quello che lui sta difendendo, caro Francesco, è una statalizzazione della violenza che non può esistere in nessun paese libero.

                “Tu dici “di NON avere intorno persone che posseggano senza motivi concreti un’arma.”, ma chi possiede legalmente un’arma il motivo c’è, eccome se c’è, non pensi invece che vicino a te ci possono stare persone che possiedono un’arma per delinquere?”

                Io infatti possiedo un’arma e mai l’ho usata per delinquere. Qualche anno fa ci fu un diverbio con questo ragazzo, un albanese, che poi ebbe degli strascichi. Nessuno si è fatto male, però, nè io nè lui nè i suoi amici. Semplicemente hanno capito che non valeva la pena farsi ammazzare o mettere in sedia a rotelle e quindi hanno pensato bene di, diciamo, fare passo.

                Ebbi una discussione in palestra con questo qua, una discussione futile tra l’altro, ma lui l’ha presa sul personale ed è venuto a cercarmi (non da solo, ovviamente, perchè la logica del branco è diversa). Mi ha cercato, mi ha trovato e, quando mi ha trovato, lui e quelli che erano con lui hanno valutato altre opzioni, perché uno che ti può ammazzare facilmente senza rischiare a sua volta beh, se hai un minimo di cervello uno così lo lasci stare.

                La situazione li si è tranquillizzata facilmente proprio per questa ragione.

                Vedi, Francesco, dopo quell’episodio non ho mai più avuto da ridire con nessuno, nè sono più stato “a rischio”, il punto è che basta una sola volta, basta inciampare nella persona sbagliata una sola volta nella vita, che rischia di essere anche l’ultima.

                Per questo rido quando qualcuno parla di “rischio REALE E CONCRETO”. Certo, ci sono persone più esposte di altre a certi rischi, anche per l’attività che svolgono, ma nessuno può dire “a me certamente non succederà”.

                Specie se hai a che fare con stranieri che vengono da culture molto diverse dove la violenza è l’abitudine e la diplomazia una anomalia.

                Se non fossi riuscito ad ottenere il porto d’armi, anche grazie a certe conoscenze (purtroppo è così che funziona qui, infatti ciò è dimostrato anche dal fatto che poi negano il porto d’armi a persone che ne avrebbero davvero bisogno), sarei stato finito.

                Questo per rispondere anche alla questione sollevata dal nostro amico sul fatto che la paura di essere aggrediti sia una patologia.

                “se tu predenti che non vi siano vicini a te persone armate non pensi che anche l’altro abbia il diritto a non essere rapinato (quanto va bene) se non ucciso? forse che la tua vita sia più preziosa delle vittime?, in che modo pensi di proteggere il cittadino?”

                Lui ha questo desiderio, rispettabilissimo, di non avere intorno persone armate. Il punto è che potersi difendere se e quando necessario è più che un semplice e rispettabile desiderio personale, è un diritto naturale.

                Come scrivevo, a poco serve riconoscerlo sulla carta e poi negare ai cittadini normali i mezzi coi quali poterlo esercitare. È un circiterismo ipocrita e nulla di più.

              • Se il possesso di un’arma fosse un fatto privato, non ci sarebbe bisogno ne del porto d’armi ne della registrazione della stessa.
                Purtroppo l’ignoranza del Diritto (intesa come ignoranza delle basi teoriche e logiche sott’intendono le regole di diritto pubblico) è un fatto diffuso, e non mi soprende che tante persona non si rendano conto di vivere in una comunità, dove diritti e doveri devono essere soppesati insieme ai diritti ed ai doveri degli altri.
                Tralascio poi il fatto che pur avendo pubblicato adeguate statistiche che dimostrano che gli omicidi in 25 anni si sono ridotti del 75% ancora qui si parli come se fossimo a Beirut in piena guerra. Vabbè…fatti vostri. E tralascio pure di aver già portato adeguate ed oggettive motivazioni al fatto che il possesso diffuso di armi NON aumenti la sicurezza di tutti ma al contrario la diminuisca.
                Se poi parliamo di fatti specifici, allora sul singolo caso potremmo trovare giustificazioni per permettere qualsiasi cosa.
                Ai vari Antonio e Colaus de Arce non mi resta che consigliare di trasferirsi in Repubblica Ceca. Finchè sarete in Italia mi auguro che non diventiate mai maggioranza.
                Non posso infatti augurarvi quello che è purtroppo accaduto ad un mio conoscente, il quale ha pagato la sua passione per le armi con la morte accidentale del figlio appena 18enne, avvenuta ormai quasi 20 anni fa. Morte alla quale , dopo breve tempo , ha fatto seguito il suicidio del mio conoscente stesso, per il peso della responsabilità, visto che l’arma stessa era stata da lui acquistata per ragioni di difesa personale, non giustificate da alcun mestiere particolare (lavorava in una assicurazione, nel settore marketing). Fatto che ha rafforzato ulteriormente la mia già forte convizione.
                Salve

              • “Se il possesso di un’arma fosse un fatto privato, non ci sarebbe bisogno ne del porto d’armi ne della registrazione della stessa.”

                Come dicevo, qui ci sono due problematiche diverse:

                1. Un conto è acquistare un’arma per detenzione privata e difesa abitativa (cioè con l’unico scopo di difendere la propria casa dai ladri). È possibile ottenere un’arma in questo modo tramite il nulla osta. Ovviamente ciò significa che non puoi assolutamente portare l’arma con te fuori dalla tua abitazione, e se lo fai per qualche ragione deve essere consiste scarica e smontata.

                2. Un conto è ottenere il porto d’armi per difesa personale, concessione che in Italia è affidata alla quasi totale discrezione del prefetto. In altre parole, la legislazione in merito al porto d’armi per difesa personale è già restrittiva, la discrezionalità concessa ai vari prefetti peggiora le cose in tal senso, producendo la negazione del porto d’armi per difesa personale a persone che a tutti gli effetti ne avrebbero più bisogno di altre alle quali è stato concesso.

                Per quanto ci siano discussioni sulle possibili amplificazioni da fare al punto 2, a nessuno viene in mente di proibire quanto concede il punto 1.

                Per il semplice motivo che essere liberi di difendersi almeno all’interno della propria proprietà privata è un diritto che non può per nessuna ragione e in nessun modo essere disconosciuto ai cittadini. La Corea del Nord lo fa, ma la Corea del Nord non è esattamente da prendere a modello, o sbaglio?

                È un fatto privato nel senso che a nessuno viene in mente di proporre una legislazione che comporti la vendita di armi solo a chi lavora per lo Stato, quello intendevo.

                “è un fatto diffuso, e non mi soprende che tante persona non si rendano conto di vivere in una comunità, dove diritti e doveri devono essere soppesati insieme ai diritti ed ai doveri degli altri.”

                Il diritto di potermi difendere anche usando forza letale in caso la mia vita sia minacciata e non ci siano altri mezzi è riconosciuto dalla Legge. Se poi si negano i mezzi per poter esercitare realisticamente tale diritto in caso di bisogno, non c’è bisogno di dire che siamo di fronte alla sconfessione del diritto stesso, che pure è formalmente riconosciuto.

                “Tralascio poi il fatto che pur avendo pubblicato adeguate statistiche che dimostrano che gli omicidi in 25 anni si sono ridotti del 75% ancora qui si parli come se fossimo a Beirut in piena guerra. “

                Quindi il fatto che essere in pericolo qui sia meno probabile che a Beirut significa che laddove succede bisogna essere scoperti e non avere i mezzi per gestire la situazione? Ma di che stai parlando? Ma ti rendi conto di quello che dici?

                “E tralascio pure di aver già portato adeguate ed oggettive motivazioni al fatto che il possesso diffuso di armi NON aumenti la sicurezza di tutti ma al contrario la diminuisca.”

                Motivazioni talmente oggettive che sono state demolite completamente dai dati della Repubblica Ceca. Hai letto il link che ti ho fornito sui dati della Repubblica Ceca? Se si, perché scrivi quanto hai scritto?

                “Ai vari Antonio e Colaus de Arce non mi resta che consigliare di trasferirsi in Repubblica Ceca.”

                Notorio luogo di psicopatici che ammazzano brutalmente per un parcheggio fregato. Ooppss, i dati dimostrano l’opposto. Che fa una mente autodichiaratasi libera di fronte alla realtà che demolisce l’idea (la sua idea)?

                “Non posso infatti augurarvi quello che è purtroppo accaduto ad un mio conoscente, il quale ha pagato la sua passione per le armi con la morte accidentale del figlio appena 18enne, avvenuta ormai quasi 20 anni fa. Morte alla quale , dopo breve tempo , ha fatto seguito il suicidio del mio conoscente stesso, per il peso della responsabilità, visto che l’arma stessa era stata da lui acquistata per ragioni di difesa personale, non giustificate da alcun mestiere particolare (lavorava in una assicurazione, nel settore marketing). Fatto che ha rafforzato ulteriormente la mia già forte convizione.”

                Quindi siccome questa persona ha usato male di quello che aveva (se non hai il porto d’armi per difesa personale e non puoi portare l’arma con te fuori di casa, quando non sei in casa e devi quindi lasciare la pistola dentro la chiudi in una cassaforte e fai in modo di avere le chiavi con te, anche perché in caso contrario oltre al rischio che succeda quanto hai detto c’è il rischio che se entrano dei ladri in casa mentre sei via te la rubino), andrebbe negato a tutti.

                Ma che razza di ragionamento è? Se uno fa il pirata della strada, con la legislazione attuale, gli può venire ritirata la patente anche a vita, ma a nessuno viene in mente di presumere in anticipo che il cittadino che vuole acquistare una macchina, magari anche molto potente, sia un pirata della strada.

                Ma ti rendi conto di come ragioni? E questa sarebbe democrazia?

              • Aggiungo anche che non ho avuto bisogno di trasferirmi in Repubblica Ceca per ottenere il porto d’armi per difesa personale.
                Sono bastate certe conoscenze. E il problema è proprio questo: c’è gente in Italia che ne avrebbe anche più bisogno alla quale il porto d’armi è stato e continua ad essere negato.
                Il fatto che in Italia le cose stiano così è una ingiustizia, ed è per quello che sto scrivendo (e questa è una questione sulla quale sono attivo, per quello che posso, anche nella vita reale).

              • Antonio dice :
                “Aggiungo anche che non ho avuto bisogno di trasferirmi in Repubblica Ceca per ottenere il porto d’armi per difesa personale. Sono bastate certe conoscenze. ”
                E io direi : Complimenti! Proprio un comportamento cristiano! Ti sei arrogato il diritto di decidere per conto tuo che avevi bisogno di un’arma per difesa personale (Trasporti oro? Vendi gioelli? non credo) , e quindi il diritto di portare con te uno strumento che , in caso tu impazzissi, potrebbe uccidere qualcun’altro in un “clic”. Tutto questo grazie al compiacente aiuto di un altro campione della legalità (il tuo amico). E tu in questo non ci vedi nulla di strano. Neanche nel dichiarare pubblicamente un reato.
                Tutto questo impegno potrebbe essere meglio indirizzato che profuso in una illeggitima difesa da nessun attacco.
                A parte l’evidente patologia, dovresti sapere da solo che alcuni termini e parole scritte sui siti web sono monitorati automaticamente da procedure anti-terrorismo, e che certe parole chiave (armi, pistola, bomba etc) finiscono con alzare degli allarmi, con la conseguenza che qualcuno va a vedere su che base sono state scritte ed eventualmente, in base all’IP address, risalire a colui che le ha scritte.
                Magari un giorno qualcuno potrebbe bussare alla tua porta e chiedere spiegazione delle tue parole. Auguri !

              • E permettimi di aggiungere una cosa a proposito di questo https://pellegrininellaverita.com/2018/03/06/avete-votato-e-adesso/comment-page-1/#comment-34709 tuo capolavoro di ideologia

                “Qualcuno potrebbe dire che li avrebbero commessi lo stesso con altri sistemi, il che è come al solito una visione astratta della realtà. La realtà è che se per uccidere qualcuno mi devo avvicinare allo stesso per colpirlo, forse avrò paura di farlo per non essere colpito a mia volta e anche perchè non sarò cosi sicuro di riuscirci. Se invece lo posso fare da lontano con una pistola premendo semplicemente un bottone, tutto diventa più semplice e quindi probabile.”

                Sai, come ti dicevo uno dei marchi di fabbrica delle dittature è il monopolio assoluto della violenza con armi da fuoco, poiché una dittatura non vuole, logicamente, permettere che i propri sudditi possiedano i mezzi per rovesciarla.

                E infatti in Unione Sovietica era stato reso praticamente impossibile armarsi per i comuni cittadini. Il risultato?

                Lo puoi leggere qui http://www.law.harvard.edu/students/orgs/jlpp/Vol30_No2_KatesMauseronline.pdf e consiglio di leggere tutto l’articolo.

                Cito una parte che è la diretta (una delle dirette, perché quella tua affermazione l’ho già polverizzata in altri posts mostrando altri dati) confutazione del tuo virgolettato

                “The Soviet Union possessed extremely stringent gun controls that were effectuated by a police state apparatus providing stringent enforcement. So
                successful was that regime that few Russian civilians now have firearms and very few murders involve them. Yet, manifest success in keeping its people disarmed DID NOT PREVENT THE SOVIET UNION FROM HAVING FAR AND AWAY THE HIGHEST MURDER RATE IN THE DEVELOPED WORLD [6]. In the 1960s and early 1970s, the gun‐less Soviet Union’s murder rates PARALLELED OR GENERALLY EXCEEDED those of gun‐ridden America. While American rates stabilized and then steeply declined, however, Russian murder increased so drastically that by the early 1990s the Russian rate was three times higher than that of the United States. Between 1998‐2004 (the latest figure available for Russia), Russian murder rates were nearly four times higher than American rates.

                *[6]Russian homicide data given in this article (for years 1965–99) were kindly sup‐ plied us by Professor Pridemore from his research in Russian ministry sources (on file with authors). See also infra Table 1 (reporting Russian homicide data for 2002).”

                Più che demolire completamente il tuo argomento, che era così puramente ideologico da essere riconoscibile lontano un miglio, non posso fare.

                Lasciami solo dire che è esilarante constatare come una mente autoprocralamatasi “libera” poi sia così tanto prigioniera di una pentastellata ideologia.

                Tanto è vero che la cosa che hai saputo replicare è stata “trasferitevi in Repubblica Ceca”. Ma lo capisco, essendo la realtà incompatibile con la tua idea non potevi, proprio fattualmente, dare una risposta diversa.

                Però almeno si eviti di riempirsi la bocca con la parola “libertà” quando si parla di Stato e principi cattolici come hai fatto in passato, affermando che il fatto che i precetti cattolici oggi non siano più fatti rispettare dalla Legge statale renda le persone libere di essere cattoliche oppure no.

                Perché hai dimostrato, in questo argomento, che della libertà altrui te ne importa molto relativamente, visto che se fosse in tuo potere a me e a tanti altri sarebbe già stato tolto ciò che abbiamo. Soprattutto evita di parlare di libertà quando renderesti l’articolo 52 del codice penale un mero fantoccio da sventolare per dimostrare che i compiti a casa sono stati fatti, ma che alla prova dei fatti da quelli come te sarebbe svuotato di ogni contenuto e di ogni significato pratico, e reso a tutti gli effetti un ipocrita guscio vuoto che sancisce un diritto alla prova dei fatti reso non esercitabile nè difendibile per quanto, appunto ipocritamente, riconosciuto.

              • @Mentelibera

                “E io direi : Complimenti! Proprio un comportamento cristiano! Ti sei arrogato il diritto di decidere per conto tuo che avevi bisogno di un’arma per difesa personale (Trasporti oro? Vendi gioelli? non credo) , e quindi il diritto di portare con te uno strumento che , in caso tu impazzissi, potrebbe uccidere qualcun’altro in un “clic”. Tutto questo grazie al compiacente aiuto di un altro campione della legalità (il tuo amico). E tu in questo non ci vedi nulla di strano. Neanche nel dichiarare pubblicamente un reato.”

                Questo è gravissimo, distorci le mie parole e mi attribuisci addirittura reati.

                Io ho il porto d’armi per difesa personale, quindi posso legalmente portare un’arma con me. Sarebbe un reato se portassi un’arma senza porto d’armi, così non è.

                E non permetterti di parlare di patologie, che se c’è una cosa patologica è deformare la realtà per farla collimare con la propria idea come fai tu.

              • Io ho il porto d’armi, quindi non commetto nessun reato.

                Ma leggi quello che scrivo, invece di parlare di patologie?

              • Ricapitoliamo:

                1. Di fronte ai fatti che smentiscono ciò che affermavi ti chiudi le orecchie e non rispondi, rintanandoti nella tua ideologia.

                2. Non contento di ciò, mi accusi pubblicamente di aver commesso un reato, quando non è così, sarebbe reato per me portare un’arma se non avessi il porto d’armi, ma ce l’ho, regolare e senza problemi. Quello di cui parli tu, e di cui mi accusi, sarebbe porto abusivo di arma da fuoco, reato di cui non sono colpevole.

                Ma ti rendi conto della gravità delle tue parole almeno?

                E riguardo a questo

                “ (Trasporti oro? Vendi gioelli? non credo) , e quindi il diritto di portare con te uno strumento che , in caso tu impazzissi, potrebbe uccidere qualcun’altro in un “clic”.”

                Come ti dicevo i prefetti hanno una certa discrezionalità, che spesso usano per negare il porto d’armi anche a chi ne avrebbe maggiormente bisogno. Però altre volte questa discrezionalità può essere usata in senso più favorevole a chi lo richiede, ed essendo io incensurato e senza nessun tipo di dipendenza o patologia, sono riuscito ad ottenerlo.

                Certo, magari il fatto che lo conoscessi bene ha inciso nell’esito finale, ma questo è inevitabile.

                Quello che dicevo è che nella vita reale mi sto battendo proprio perché ai cittadini venga permesso di avere gli strumenti adeguati per difendersi, laddove abbiano questo desiderio e abbiano i requisiti mentali e di preparazione.

                In altre parole: lo stato di cos’è attuale viene spesso sfruttato per arrossirsi un monopolio della violenza da parte dello Stato che è, secondo me, e non solo secondo me, incompatibile con le libertà individuali.

                Io credo che una persona, anche che non trasporta gioielli o cose simili, che vuole avere i mezzi per proteggersi in caso una cosa simile a questa http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/03/10/talenti-aggredita-con-un-coltello-davanti-alla-figliaRoma13.html avvenga, come dicevo ritengo che debba avere il diritto di poterli avere, se è incensurata e senza altri gravi problemi.

                Non ritengo che sia una patologia, pensare ciò. Se per te è giusto essere inermi nel caso una cosa simile avvenga (e può avvenire eccome, come ho spiegato sopra io stesso sono stato quasi aggredito da più persone https://pellegrininellaverita.com/2018/03/06/avete-votato-e-adesso/comment-page-1/#comment-34740 e non è successo nulla proprio grazie a ciò che avevo), sono affari tuoi, ma non accusarmi con vili calunnie e non cercare di imporre a me come devo vivere, visto che se l’avessi pensata certe situazioni avrebbero avuto risvolti ben diversi per me.

                Riguardo all’impazzire, se uno impazzisce può fare una strage anche con una macchina o con un coltello .

                Privare una persona della capacità di difendersi sulla base della possibilità che possa impazzare è come privare una persona della possibilità di avere la patente sulla base della possibilità che possa fare il pirata della strada.

              • Corrige

                “lo stato di *cos’è* attuale viene spesso sfruttato per *arrossirsi* un monopolio della violenza da parte dello Stato

                *cose*

                *assicurarsi*

                “visto che se l’avessi pensata certe situazioni avrebbero avuto risvolti ben diversi per me.”

                Visto che se l’avessi pensata *come te*.

                Il correttore automatico quando si scrive di fretta fa brutti scherzi.

              • “Visto le migliaia di parole che utilizzi per supportare le tue presunte ragioni, come si può pensare che la tua non sia una forma maniacale di scrittura compulsiva, che ripete ossessivamente le stesse cose all’infinito? Vuoi che ti dia ragione ? Ok, hai ragione tu. Ora basta però che qui i moderatori prima o poi si scocceranno (e giustamente)”
                Semplicemente sono abituato ad affrontare gli argomenti avversi con dati, non rintanadomi nelle mie ideologie.
                Della ragione non mi importa nulla, se non fosse che chi la pensa come te vorrebbe togliermi libertà e impormi come vivere.

  5. Non credo, Simon, che la tua idea sia buona per l’Italia democratica. Qui abbiamo ancora due parlamenti paritari che a volte hanno maggiorante risicate diverse nei due rami impedendo una legislatura efficace. Non siamo la Germania, dove sanno discutere a lungo, fare un programma comune ben dettagliato e a questo tutti si attengono. In Italia si fanno spesso accordi che contengono appositamente ambiguità per ottenere il consenso di tutti con la conseguenza che dopo pochi giorni si ricomincia si deve ridefinire un altro accordo e così aventi al ‘infinito. Inoltre esistono diverse culture e diverse sensibilità tra Nord e Sud che solo negli ultimi anni si sono un poco attenuate, rimanendo comunque enorme il divario economico che influisce sulle scelte elettorali e partiti. Credo che una democrazia è valida se funziona, non se porta caos. Purtroppo in Italia per Costituzione il proporzionale è il preferito e salvaguardato dalla Corte Costituzionale, come dimostrano le bocciature di sistemi elettorali precedenti. Siamo arrivati all’assurdo: votazioni fatte con sistemi anticostituzionali, ma perfettamente legali e in grado di governare!
    In Italia funziona il Sistema elettorale delle Regioni e dei Sindaci anche con doppio turno. In questo sistema alle lezioni segue immediatamente un governo con buona maggioranza e che sta in carica per tutto il corso della legislatura. Hanno però una caratteristica: un Presidente o Sindaco che è il garante e il vero capo del governo. Solo in questo modo si hanno sicuramente ottimi risultati. Lo si vuole portare modificato anche al Parlamento, sembra che ci siano problemi Costituzionali. Sarebbe comunque ora che anche l’Italia abbia un sistema elettorale che subito dopo le elezioni permetta di conoscere chi ha vinto e chi ci governerà per i prossimi cinque anni.
    un sogno difficile da realizzare. Più che di rappresentabilità in Italia c’è bisogno di governabilità ed efficienza

  6. OT @Simon
    Anche hai detto che non vuoi più tornare su AL, questo sarebbe un ottimo articolo per chiarire alcune sfaccettature sull’argomento…:
    http://www.lastampa.it/2018/03/09/vaticaninsider/ita/documenti/buttiglione-cos-amoris-laetitia-si-fonda-su-san-tommaso-Pt1m29xRvPha3btqfNfA4K/pagina.html

    • Ma Buttiglione non ha fatto altro che dire ciò che qui si dice da quasi due anni.

      • O la coscienza erronea è incolpevole, o la coscienza erronea non è in pace con se stessa: non possono essere vere entrambe le affermazioni… ma tutto questo qui è OT…

        • Questa tua risposta certifica che non hai compreso quanto ha scritto Buttiglione. Rileggi e cerca di comprendere, ha risposto indirettamente a questa tua osservazione.
          Inoltre Al non tratta tanto della coscienza, quanto delle limitazioni della libertà in certe circostanze, che se sussistono (le limitazioni intendo) sono un’attenuante con o senza coscienza erronea.

        • Per la cronaca, questo è quello che ha scritto Buttiglione
          “Nel caso della azione approvata dalla coscienza erronea ed incolpevole l’azione rimane cattiva ma la responsabilità del soggetto per il disvalore morale è ridotta o annullata. La etica della situazione equipara, in fondo, questa situazione a quella della coscienza di chi ha fatto la cosa oggettivamente giusta. Dal punto di vista della giustificazione soggettiva certo il soggetto in questi casi non è colpevole e tuttavia è sbagliato pensare che la qualificazione oggettiva dell’azione sia irrilevante. La legge naturale in quanto regola della ragion pratica permane nella coscienza ed ha una naturale tendenza a riattivarsi in occasione delle diverse esperienze della vita. Essa è come una molla che è compressa dalle passioni e/o dall’inganno cui è sottoposta la facoltà conoscitiva ma ha la naturale tendenza a riattivarsi. Potremmo dire che la coscienza erronea non è in pace con sé stessa: la verità cerca sempre di nuovo di farsi strada. “
          Il che significa soltanto che la coscienza non è mai irrimediabilmente erronea, come se per alcune persone fosse assolutamente impossibile comprendere certi principi della legge morale naturale. Al contrario, la coscienza laddove è erronea lo è per motivazioni circostanziali, ad esempio l’humus culturale nel quale si è cresciuti e che influenza la propria visione del mondo, la propria Weltanschauung.
          Buttiglione ha anche fatto l’esempio dell’islamico il quale, esssndo cresciuto in un ambiente dove la poligamia è socialmente accettata, è difficile che possa essere pienamente imputabile per questo peccato.
          Questo però, appunto, non significa che questa persona in quanto tale sia assolutamente impossibilitata a comprendere che la poligamia sia sbagliata e non gradita a Dio, significa solo che è oggettivamente impossibilitata al momento date le circostanze in cui si trova a vivere.
          Quel “la coscienza erronea non è in pace con sé stessa” non va inteso letteralmente, come tu hai fatto, ma va inteso come una figura retorica atta a sottolineare il fatto che nessun uomo è assolutamente e irrimediabilmente sottomesso ad una situazione viziosa che gli impedisce di comprendere la legge naturale.
          Se devi fare l’azzeccagarbugli, assicurati di comprendere il testo, altrimenti perdi tempo tu e lo fai perdere agli altri.

        • @ Lorenzo
          Antonio ha ragione, l’articolo di Buttiglione da te indicato è chiaro ed è sempre quello che quì si è detto, sono interessanti anche gli esempi riportati.

          • Grazie Francesco.

            Ho scritto altri commenti che sono in attesa da giorni di essere pubblicati in cui mostro la scorrettezza dell’operazione di estrapolazione operata da Lorenzo.

  7. Simon, che succede?
    Iniziano a volare gli stracci tra i Vescovi Svizzeri?

  8. Antonio però una cosa finale la devo dire .
    Tu hai scritto :
    ““Aggiungo anche che non ho avuto bisogno di trasferirmi in Repubblica Ceca per ottenere il porto d’armi per difesa personale. Sono bastate certe conoscenze. ”
    Di fronte alle mie critiche per aver sfruttato delle conoscenze e di fatto aver ottenuto qualcosa a cui non avevi diritto hai risposto :
    “Questo è gravissimo, distorci le mie parole e mi attribuisci addirittura reati. Io ho il porto d’armi per difesa personale, quindi posso legalmente portare un’arma con me. Sarebbe un reato se portassi un’arma senza porto d’armi”
    Questo la dice lunga sulla tua struttura mentale di pensiero.
    In pratica è come se uno che avesse ottenuto una pensione di invalidità con l’inganno, di fronte a qualcuno che lo accusasse di rubare allo stato, rispondesse : “ma io mica rubo! Ho la pensione !!!”
    Direi che qui possiamo davvero chiudere , sennò anche la mia diventa una patologia. Ciao

    • Non l’ho ottenuto con l’inganno, Mentelibera, perché la legge concede uno spazio di manovra discrezionale ai prefetti, come ho detto, tanto è vero che ci sono persone che, con le stesse motivazioni, ottengono il porto d’armi e altre che non lo ottengono perché hanno avuto la sfiga di incocciare in prefetti troppo rigidi. Ti ho detto che un mio conoscente ha subito cinque rapine a mano armata e non gli hanno concesso il porto d’armi.
      Quindi no, nessuna illegalità, semplicemente conoscere questa persona mi ha aiutato in una situazione dove la legge alcune zone grigie.
      E come ho detto dovresti proprio evitare di parlare di patologie, perché patologico è rifiutare la realtà per piegarla alla propria idea.

    • Devo riscrivere il post perché l’altro è andato nello spam
      “Questo la dice lunga sulla tua struttura mentale di pensiero.
      In pratica è come se uno che avesse ottenuto una pensione di invalidità con l’inganno, di fronte a qualcuno che lo accusasse di rubare allo stato, rispondesse : “ma io mica rubo! Ho la pensione !!!””
      No, perché non c’è stato nessun inganno. I prefetti hanno uno spazio di manovra discrezionale, che spesso usano per essere più restrittivi del dovuto (come ti dicevo conosco una persona rapinata cinque volte a cui continua ad essere negato), ma questo spazio di manovra talvolta può tornare a tuo vantaggio. Io conosco bene questa persona ed è normale che la cosa mi abbia aiutato, ma non c’è nulla di illegale in questo.
      Tieni conto che parliamo di un paese, l’Italia, dove alle guardie particolari giurate certi privilegi vengono serviti su un piatto d’argento http://www.iltempo.it/roma-capitale/2009/06/29/news/porto-d-armi-facili-alle-guardie-giurate-692412/ indipendentemente da ciò che fanno.
      Scusami ma di fronte a queste cose non mi sento assolutamente in colpa per ciò che ho fatto, visto che io non ho dipendenze nè problemi di alcun tipo e non sono ricorso all’inganno per ottenere ciò che volevo.
      Le tue accuse sono offensive e denigratorie.

  9. Alcuni miei commenti in risposta ad Antonio sono scomparsi, col risultato che lui ora risponde a domande o commenti che non esistono più…e io non ho capacità di risposta.
    Capisco che il colloquio con lui sia decisamente sterile, e l’argomento trito e ritrito, però allora moderiamolo tutto e facciamola finita qui…sennò come al solito mi fare fare la figura dello scemo che non sa rispondere…
    Grazie

    • Mentelibera, io ho portato dati incontrovertibili in quelle che tu definisci “migliaia di parole”. Ho portato dati e i link che li testimoniavano.
      Tu mi hai portato solo la tua ideologia (contraddetta dai fatti) e la tua volontà di limitare la mia libertà e la libertà di chi non vuole essere inerme in situazioni simili http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/13317336/christiana-ruggeri-giornalista-tg2-aggredita-sotto-casa-afghano-vendetta-coltello-gola.html http://www.ilgiornale.it/news/cronache/trieste-ladri-irrompono-villa-picchiato-proprietario-morto-1476209.html
      Il dialogo è sterile si, ma perché sei un ideologo, non per altre ragioni.
      E sei un liberticida che preferisce che le persone si facciano ammazzare piuttosto che abbiano i mezzi per poter efficacemente reagire, per la tua paura che “impazziscano” e facciano una strage (la Repubblica Ceca, vedi dati che ti ho fornito sopra, dovrebbe essere piena di stragi o comunque di morti).
      La tua ideologia mi fa personalmente orrore, e la trovo più simile a quella dei paesi comunisti che a quella di un paese libero, ma non ti vengo a dire di vivere come me e di pensarla come me.
      Il problema è che le persone come te vorrebbero limitare la mia libertà per le LORO paure. Praticamente tu parti dal presupposto che una persona non possa avere determinati mezzi perché non si sa se li sa gestire.
      Ma un paese libero non ragiona così, un paese libero non impedisce a cittadini sani di mente e incensurati di essere liberi, certamente li sanziona se commettono reati ma non li priva della libertà.
      Il problema qui non sono le tue idee.
      Il problema è che tu le tue idee le faresti diventare legge per me e per chi la pensa come me, costringendomi a privarmi di ciò che ho, mentre io non ho mai detto che tu dovresti essere costretto a vivere come me.
      È tutto li il problema. Vuoi essere inerme e non avere scampo qualora (ti auguro di no) una situazione come quelle linkate sopra nei link e come quella che mi è capitata tempo addietro con gli albanesi (che ho scritto in un post sopra, questo https://pellegrininellaverita.com/2018/03/06/avete-votato-e-adesso/comment-page-1/#comment-34740 per la precisione) dovesse capitare a te?
      Affaracci tuoi.
      Ma il fatto che tu voglia togliere a me la possibilità concreta di gestirle diversamente mi disturba molto.
      Chiudiamo questo dialogo sterile qui, che con le ideologie non c’è nulla da fare. Hai fatto affermazioni che ho smontato dati e link alla mano, resta pure con le tue idee smentire fintanto che non cerchi di imporle a me.
      Ciao.

    • Io ho portato dati incontrovertibili in quelle che tu definisci “migliaia di parole”. Ho portato dati e i link che li testimoniavano.

      Tu mi hai portato solo la tua ideologia (contraddetta dai fatti) e la tua volontà di limitare la mia libertà e la libertà di chi non vuole essere inerme in situazioni simili http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/13317336/christiana-ruggeri-giornalista-tg2-aggredita-sotto-casa-afghano-vendetta-coltello-gola.html http://www.ilgiornale.it/news/cronache/trieste-ladri-irrompono-villa-picchiato-proprietario-morto-1476209.html

      Il dialogo è sterile si, ma perché sei un ideologo, non per altre ragioni.

      E sei un liberticida che preferisce che le persone si facciano ammazzare piuttosto che abbiano i mezzi per poter efficacemente reagire, per la tua paura che “impazziscano” e facciano una strage (la Repubblica Ceca, vedi dati che ti ho fornito sopra, dovrebbe essere piena di stragi o comunque di morti).

      La tua ideologia mi fa personalmente orrore, e la trovo più simile a quella dei paesi comunisti che a quella di un paese libero, ma non ti vengo a dire di vivere come me e di pensarla come me.

      Il problema è che le persone come te vorrebbero limitare la mia libertà per le LORO paure. Praticamente tu parti dal presupposto che una persona non possa avere determinati mezzi perché non si sa se li sa gestire.

      Ma un paese libero non ragiona così, un paese libero non impedisce a cittadini sani di mente e incensurati di essere liberi, certamente li sanziona se commettono reati ma non li priva della libertà.

      Il problema qui non sono le tue idee.

      Il problema è che tu le tue idee le faresti diventare legge per me e per chi la pensa come me, costringendomi a privarmi di ciò che ho, mentre io non ho mai detto che tu dovresti essere costretto a vivere come me.

      È tutto li il problema. Vuoi essere inerme e non avere scampo qualora (ti auguro di no) una situazione come quelle linkate sopra nei link e come quella che mi è capitata tempo addietro con gli albanesi (che ho scritto in un post sopra, questo https://pellegrininellaverita.com/2018/03/06/avete-votato-e-adesso/comment-page-1/#comment-34740 per la precisione) dovesse capitare a te?

      Affaracci tuoi.

      Ma il fatto che tu voglia togliere a me la possibilità concreta di gestirle diversamente mi disturba molto.

      Chiudiamo questo dialogo sterile qui, che con le ideologie non c’è nulla da fare. Hai fatto affermazioni che ho smontato dati e link alla mano, resta pure con le tue idee smentire fintanto che non cerchi di imporle a me.

      Ciao.

    • Scusate per il doppio post, non è intenzionale.

    • Aggiungo solo una cosa a corollario di quanto è stato già detto http://www.lastampa.it/2018/04/02/esteri/londra-supera-new-york-per-numero-di-omicidi-gi-nel-UU4aD6DuoUoDbqdxPzoHHP/pagina.html
      Incredibile, vero? Guarda cosa succede nella disarmatissima Inghilterra.
      Ma tranquillo, come dicesti tu in questo https://pellegrininellaverita.com/2018/03/06/avete-votato-e-adesso/#comment-34709 tuo memorabile commento
      “Qualcuno potrebbe dire che li avrebbero commessi lo stesso con altri sistemi, il che è come al solito una visione astratta della realtà. La realtà è che se per uccidere qualcuno mi devo avvicinare allo stesso per colpirlo, forse avrò paura di farlo per non essere colpito a mia volta e anche perchè non sarò cosi sicuro di riuscirci”.
      Eh, già. È per questo che Londra > New York per quanto riguarda il numero di omicidi.

  10. @Simon

    Ho saputo recentemente di questa notizia http://www.armietiro.it/svizzera-le-armi-in-cambio-di-schengen-direttiva-europea-853-unione-europea-9616 e ho anche saputo, ieri, che il Consiglio Nazionale ha approvato l’implementazione della direttiva europea nella legge nazionale svizzera, senza sospensiva e senza scorporare le norme più lesive per la tradizione svizzera del tiro, al fine di salvaguardare la permanenza della Svizzera in Schengen.

    Ora, da quello che ho capito, l’unica speranza è il referendum.

    Anche se non vivo in Svizzera non posso che augurarvi di fare tesoro del referendum, soprattutto perché voi e la Repubblica Ceca siete, tra virgolette, gli ultimi “bastioni” che noi altri europei amanti delle armi abbiamo.

    Se doveste cadere anche voi, nonostante la vostra tradizione e la vostra cultura delle armi, sarebbe davvero un pessimo segnale (perché non ci sarebbe praticamente limite alle ulteriori restrizioni che in paesi come l’Italia si abbatterebbero su di noi in futuro (e persone come questa http://www.today.it/cronaca/armi-italia-intervista-beretta-opal.html/pag/3 riassumono bene il “sinistro” -termine con doppia valenza, come puoi immaginare 😂- futuro che molti vorrebbero riservarci, non perché quel tizio sia un “qualcuno”, ma perché la sua mentalità è la stessa dei nostri avversari ben più potenti), ancora peggiore sarebbe se cadesse la Repubblica Ceca (che è, senza dubbio, nel mirino https://www.all4shooters.com/it/Tiro/legge/Repubblica-Ceca-si-oppone-alla-direttiva-europea-antiarmi/ ).

    Perciò che dire, non posso che pregare che manteniate la posizione. Non fatevi privare della vostra libertà.

    Mantenete, sia voi che la Repubblica Ceca, l’esempio di cosa significhi essere cittadini e non “soggetti”, e forse in futuro potremo fare qualcosa in più anche da noi e in altri paesi.

    In bocca al lupo!

    • Beh, su 6 milioni di cittadini che siamo, abbiamo centinaia di migliaia di armi da guerra in casa (fucili d’assalto e pistole) e abbiamo un tasso di crminalità estremamente basso.
      Anche perchè vi è una cultura dell’arma che è legata alla difesa del popolo e della nazione, lo svizzero medio non considera un’arma come un oggeto di potere ma un dovere, un onore ed una fiducia che lo stato accorda ai suoi cittadini-soldati.
      Ormai tutti i miei figli hanno lasciato casa, ma c’era un momento dove avevo 4 fucili d’assalto, con la loro munizione, due pistole d’ordinanza, maschere a gas con i loro filtri , in cantina in casa.
      Certamente che voteremo: un’arma, nel nostro contesto è un onore, e toglercela di forza diminuirà il senso di reponsabilità delle nuove generazioni e scommetterei senza esitare per una consequente crescita della delinquenza legata al loro uso.
      In Pace

      • Concordo pienamente.

      • Purtroppo io su questo argomento riesco a parlare solo o con gli americani, o con gli svizzeri o con i cittadini della Repubblica Ceca.

        Per il resto, fatti salvi quei relativamente pochi italiani che la pensano come me, su questo argomento mi sento uno straniero in patria.

      • Aggiungo una cosa, Simon

        “Anche perchè vi è una cultura dell’arma che è legata alla difesa del popolo e della nazione, lo svizzero medio non considera un’arma come un oggeto di potere ma un dovere, un onore ed una fiducia che lo stato accorda ai suoi cittadini-soldati.”

        E infatti è quello che dicevo sopra riguardo alla differenza tra essere cittadini o essere soggetti.

        Noi sappiamo benissimo che l’obiettivo degli anti-armi è quello di arrivare ad un bando totale, il loro ideale è più o meno il sistema inglese, dove avere legalmente un’arma, anche una semplice pistola, e anche solo per detenzione privata (non parliamo dei porti d’armi per difesa personale, che in Inghilterra sono quasi inesistenti), è quasi impossibile.

        E infatti i risultati si vedono http://www.lastampa.it/2018/04/02/esteri/londra-supera-new-york-per-numero-di-omicidi-gi-nel-UU4aD6DuoUoDbqdxPzoHHP/pagina.html

        Perciò dico che è importante che manteniate la posizione, sia perché se cadeste voi e la Repubblica Ceca noi non avremmo più speranze di cambiare le cose qui da noi (sarebbe una sconfitta totale, per ovvi motivi), sia perché se doveste cedere su qualcosa poi loro si prenderebbero tutto, piano piano.

        L’Inghilterra non è arrivata alla posizione a cui è arrivata http://www.ammoland.com/2014/09/how-gun-control-made-england-the-most-violent-country-in-europe/#axzz4PBCBZKhb di punto in bianco, al contrario ci è arrivata col celebre sistema della rana bollita, piano piano, a forza di concessioni, si è instaurato un regime totalitario sulle armi che di fatto le ha bandite del tutto.

        Coi risultati già bene evidenziati in quei due links.

      • E se ci pensiamo, leggi miranti a fare dei cittadini non più dei cittadini ma dei soggetti, sono funzionali a fare di tali soggetti dei “puppets” da muovere a piacimento, i quali non avranno nè la forza né il carattere nè la mentalità per reagire a delle ingiustizie clamorose, nè tantomeno per proteggere il loro paese.
        È poi satanicamente ironico che lo stesso paese che, se vivessi li, mi obbligherebbe a farmi accoltellare (certo, poi potrei rivolgermi alla polizia…. se sopravvivo) o assaltare in casa senza poter reagire efficacemente, poi sanzioni per legge la morte di innocenti http://www.ilgiornale.it/news/mondo/alfie-evans-corte-suprema-dice-no-ricorso-dei-genitori-1517736.html
        Davvero satanicamente ironico. Caino deve poter fare quello che gli pare e nessuno lo tocchi, e Abele deve essere obbligato per legge a farsi accoltellare, e addirittura i più piccoli tra tutti gli Abele sono quelli che ricevono meno protezione di tutti.
        Del resto un paese che supporta l’evirazione dei propri cittadini tramite leggi liberticide (facendogli credere di essere liberi) non poteva che arrivare a questo punto.
        Nel paese della cuckedness elevata a sistema non c’è posto che per Caino, che può fare ciò che vuole, sotto la tutela del padre della menzogna.

        • @ Antonio
          “Davvero satanicamente ironico. Caino deve poter fare quello che gli pare e nessuno lo tocchi, e Abele deve essere obbligato per legge a farsi accoltellare, e addirittura i più piccoli tra tutti gli Abele sono quelli che ricevono meno protezione di tutti.”

          Condivido tutto, anche le virgole.

          “Nessuno tocchi Caino”, starnazzano, ma chi difenderà Abele?, probabilmente si sono fermati solo a Caino.
          Il risultato del privare le persone a difendersi lo si vede proprio nell’ambito della scuola, dove si minaccia il professore di “scioglierlo nell’acido, dove si prendono a pugni a calci e quant’altro, ma se disgraziatamente il prof. si difende con uno sganassone ecco che scatta da parte dei genitori la denuncia contro di lui per violenza.
          Ebbene caro Antonio, io ripristinerei la disciplina degli anni 50, sicché oltre ad aver preso una bacchettata sulle mani da parte del maestro a casa c’era il resto da parte del padre.
          Spesso mi domando, dove sto vivendo!, purtroppo mi sento straniero in un mondo straniero.

          • Centro perfetto!

            E poi quell’attitudine, dalla scuola, si propaga anche per quanto riguarda la gestione della criminalità. Che comunque qui in Italia le leggi sulle armi, per quanto lontane dalle ottime leggi svizzere e dalle splendide leggi della Repubblica Ceca, grazie a Dio non sono nemmeno lontanamente oppressive come in Inghilterra.

            Però di sicuro l’attitudine a criminalizzare l’Abele che non vuole farsi ammazzare dal Caino di turno è fin troppo spiccata. L’Inghilterra l’ha portata all’apice questa mentalità perversa, tanto è vero che i cittadini sono legalmente impossibilitati ad avere i mezzi per difendersi (certo, legalmente il diritto all’autodifesa, ad utilizzare una risposta proporzionata -che può includere anche la forza letale in certi casi- ce l’hai, ma col fatto che la hanno reso quasi impossibile armarsi per i civili, anche nelle proprie case -e chi ha armi deve tenerle conservate in un modo che non sarebbero mai utilizzabili in caso di necessità immediata in casa propria- di fatto è un diritto negato) e i criminali così sono protetti, possono fare ciò che vogliono senza temere di subire una giusta risposta (coi risultati nefasti che sappiamo http://www.liberoquotidiano.it/blog/glauco-maggi/13324323/a-londra-schizza-il-tasso-di-omicidi-quasi-piu-di-new-york-la-vittoria-dei-liberal.html ), mentre per i più indifesi tra gli Abele, i bambini, viene decretata la morte di Stato. In altre parole, l’autentica INVERSIONE di ciò che dovrebbe essere (visto che la vita innocente andrebbe protetta in ogni modo, e i criminali certamente non dovrebbero essere messi in condizioni di poter svolgere in “sicurezza” il loro lavoro, tutelandoli).

            Bello, eh? Sono sicuro che Satana approva.

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