Risoluzioni per il 2018

Carissimi Utenti, vi auguriamo un Felice Anno Nuovo 2018 consacrato al nostro Padre che è nei Cieli unito all’unico sacrificio di N.S. Gesù Cristo che la Chiesa offre ad opera dello Spirito Santo.

Croce-Via, il blog di chi condivide la fede cattolica, continuerà quest’anno, come da ormai quasi cinque anni, ad aiutarci ad essere, almeno sul piano intellettuale, pienemante quel che definisce un cattolico nella sua essenza più profonda e che lo distingue in modo univoco e inequivocabile da tutte le altre denominazioni cristiane: il cattolico è colui che crede la Chiesa.

Non credere nella Chiesa, ovviamente: possiamo solo credere in Dio. Ma crediamo fermamente la Chiesa, Una, Santa, Cattolica ed Apostolica come ce lo chiedono i simboli che recitiamo durante le liturgie dominicali.

Giovanni 20,29: “ …beati quelli che pur non avendo visto crederanno! ” .  Beati coloro che crederanno gli Apostoli, la loro testimonianza, il loro insegnamento. Luca 10, 16 “Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato”. Su Croce-Via ascoltiamo la Chiesa e La crediamo, crediamo il Suo insegnamento.   E non ascoltiamo e crediamo una Chiesa che non esiste, ideologica, disincarnata, una fissa del passato che non è e forse non è mai stata, o una chimera del futuro che non è e forse non sarà mai, ma da realisti, crediamo la Chiesa presente, che è, che testimonia ed insegna oggi quel che ha udito lo stesso Spirito Santo come promesso da N.S. Gesù Cristo. Giovanni 16, 13-14:  “Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.  Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà.”

La Chiesa annuncia quel che lo Spirito Santo ha udito dal Figlio che vede il Padre: il Magistero della Chiesa non è sottomesso a nessuna contingenza umana, a nessuna invenzione umana cioè a nessuna conoscenza, arte, etica, scienza, matematica, logica umana per quanto universali possano ciascuna, individualmente o complessivamente, essere: Esso è, visto dal nostro punto di vista, perfettamentente apodittico, mentre è, dal punto di vista di Dio, la Carità dello Spirito Santo, Volontà Divina, che discende dal Figlio, che è il Logos della Verità del Padre e dal Padre Stesso che ne è la sola Origine.

Come il bambino piccolo crede in Gesù perché crede il papà e la mamma, così il cattolico crede in Gesù perché crede la Chiesa.

Come il bambino piccolo crede il papà e la mamma perché sà intimamente che papà e mamma gli vogliono bene e non lo ingannerebbero mai e solo cercano quel che è bene per lui e quindi accetta le loro affermazioni e comandamenti apodittici, così il cattolico maturo crede la Chiesa perché sa che non può errare né indurre in errore, come promesso da Gesù, e quindi ne accetta il Magistero, la cui sola ed unica giustificazione discende dal fatto di essere autenticamente insegnato dai successori degli apostoli (Apostolica), in unione tra di loro (Una), universalmente (Catholica), e ispirato dal solo Spirito (Sancta).

La comprensione non è necessaria alla Carità: sola la volontà, che è affine allo Spirito Santo, conta. E la carità condurrà alla comprensione, in tempore opportuno et Deo aiutante: ragione per la quale anche nel caso di Magistero Autentico volutamente non definitorio né definitivo,  il religioso ossequio della volontà è richiesto. Solo una volontà amante, cioè che si allinea spontaneamente sull’insegnamento dello Spirito Santo tramite le forme umane, e quindi imperfette, del Magistero ecclesiale è una volontà capace di dirigere l’intelligenza verso un migliore uso degli strumenti intellettuali umani ed un’accresciuta comprensione, un vero ossequio dell’intelligenza e da lì, come in un cerchio virtuoso, un rinnovato ossequio della volontà.

La realtà non costringe Dio, ma è da Lui costretta, Lui il Reale, Colui che è. Dio non ha da essere logico, ma la logica è l’espressione di una Sua caratteristica: in Dio non ci può essere contraddizione, in quanto Dio non può non essere se non Dio, ma ciò non vuol dire che sia sottomesso al principio di non contraddizione come lo intendiamo noi, come lo abbiamo inventato noi umani. In ciò Dio è Uno e Trino, una sola sostanza e tre persone: contraddizione rispetto all’invenzione umana del principio di non-contraddizione, perfettamente non contraddittorio nella logica divina. Ognuno di noi spartisce la natura umana con gli altri umani, ma nessuno di noi spartisce la propria sostanza con altro che sé, eppure in Dio la stessa unica, semplice, sostanza è compartita da tre Persone. La Theotokòs che abbiamo onorato il primo giorno dell’anno è creatura di Dio e Madre di Dio, l’increato; è Vergine ed è Madre. In  Humanae Vitae si chiede agli sposi di essere perfettamente generosi nel dono della vita e perfettamente responsabili.  In Amoris Laetitia si canta la perfezione del Santo Matrimonio, cammino vocazionale, sacramento dell’unione di Cristo alla Chiesa e ci si china per prendere per il braccio e la mano chi questa perfezione di comunione non potrà mai più viverla.

Abbiamo deciso su Croce-Via di chiudere i posts e le discussioni riguardanti Amoris Laetitia : Roma locuta, Causa finita. Il tempo è ormai per tutti quello del silenzio, quello dell’amorosa meditazione, quello dell’applicazione a se stesso di questa lettera apostolica epocale,  quello del religioso ossequio della mente e della volontà al Magistero della Chiesa, che non può errare né indurre in errore, anche quando non espresso in termini definitivi e definitori, cioè con formulazioni “infallibili”.

Non c’è posto per capire la dottrina della Chiesa come un’impalcatura ideologica; non c’è posto nel credere che la fede sia un insieme di idee.

Chiediamo al Signore, in quest’anno 2018 la grazia di convertirci definitivamente: di credere la Chiesa, credere quel che lo Spirito ha udito dal Cristo che vede il Padre e di spogliarci dell’uomo vecchio infarcito di idee umane, che crede essere scudi e corazze contro i venti ideologici del pensiero mondano, ma di cui, essendo basati sulle stesse umanissime premesse ed invenzioni, non hanno maggiore autorità intrinseca e, lungi d’essere di acciaio, sono solo come stracci che non proteggono neanche dalle intemperie.

Buon Anno 2018

In Pace



Categories: Attualità cattolica, Sproloqui

26 replies

  1. Symon,Roma locuta, Causa finita?
    A chi gli chiedeva: Le linee guida pastorali-applicative di Amoris laetitia dei vescovi della regione di Buenos Aires, elogiate dal Pontefice, sono state pubblicate negli Acta Apostolicae Sedis. Come le giudica?
    Il card. Müller risponde:«Questa è una questione sulla quale non vorrei dare alcun giudizio. Nella mia prefazione al libro di Buttiglione ho parlato in generale del rapporto fra il magistero papale e l’autorità delle direttive pastorali dei vescovi diocesani. Non si tratta di decisioni dogmatiche o del caso di una specie di evoluzione del dogma. Si tratta solo di una possibile prassi della amministrazione dei sacramenti dato che in casi così gravi il sacramento della penitenza deve precedere il ricevimento della comunione. A questo proposito bisognerebbe però ricordare che secondo la fede cattolica il sacrificio eucaristico, la santa messa, non si può ridurre al ricevimento (con la bocca) della comunione. Il Concilio di Trento parla di una triplice modalità di ricevimento del sacramento: secondo il desiderio (in voto); il ricevimento con la bocca della santa ostia (la comunione sacramentale); l’intima unione di grazia con Cristo (la comunione spirituale)».
    Se tu credi che sia finita qui sei solo un illuso: afferma infatti, sempre il card. Müller, a proposito della situazione creatasi nella Chiesa dopo AL, che « Adesso però non dobbiamo perdere tempo con la questione del modo in cui siamo entrati in questa situazione piena di tensioni, ma concentrarci piuttosto sul modo in cui ne usciamo »!!!

    • Opinione personale del Cardinale: perfettamente lecita ma ormai sostanzialmente irrilevante per un cattolico e quindi per questo blog.
      In Pace

      • “Opinione personale del Cardinale: perfettamente lecita ma ormai sostanzialmente irrilevante per un cattolico”?

        Scrive Benedetto XVI al card. Müller che “un prete, e certamente un vescovo e un cardinale, non è mai semplicemente in pensione”. Anzi: “potrai continuare anche in futuro a servire pubblicamente la fede”, specie in questi “tempi confusi in cui viviamo”.

        • Bisogna, infatti, sempre servire pubblicamente la fede, esercitando e mostrando quel dovuto ossequio dell’intelligenza e della volontà al Magistero Autentico.
          In Pace

          • Intanto un mio articolo su Al è stato pubblicato sul blog del teologo cattolico Ron Conte https://ronconte.wordpress.com/2018/01/07/communion-discipline-for-the-orthodox-shows-the-wisdom-of-amoris-laetitia/

            • Certamente il parificare le responsabilità di chi è zoppo dalla nascita a quelle di chi si è azzoppato facendo lo stupido in moto denota grande sagacia…

              • La grande sagacia la denoti tu dimostrando di non aver compreso nulla di quanto ho scritto.

                Rileggi e cerca di capire, se puoi.

                Anche se mi rendo conto che non esiste peggior sordo…… di chi è sordo per davvero.

              • Poco importa per il cristiano qual’è l’origine dello zoppicare: egli deve, nella sequela di Gesù, aiutare tutti gli zoppicanti a prescindere.
                In Pace

              • @Simon

                “Non portiamo su questo blog il disputare di un altro.
                Qui la discussione su AL è chiusa: continuate lì se vi pare.”

                Per me non c’è problema. Avrei risposto anche a coloro che hanno scritto in risposta al mio articolo nei commenti, ma Ron Conte è intervenuto prima e ha risposto in maniera perfetta, rispariamendomi la fatica. 😂

                Se qualcuno qui pensa di avere argomenti per dimostrare che io e lui siamo in errore o che, peggio, la posizione che sosteniamo in unione con la Chiesa Cattolica è gravemente eretica (!?!?) sono i benvenuti.

                Penso che mi si possano imputare molti difetti ma non certo quello di sottrarmi al confronto.

                “Poco importa per il cristiano qual’è l’origine dello zoppicare: egli deve, nella sequela di Gesù, aiutare tutti gli zoppicanti a prescindere.”

                Esatto, questo è un ragionare secondo Cristo.

                Chi invece ragiona nel seguente modo “sei finito nel fosso perché hai fatto il cretino? Pazienza, ora o riesci a tirarti fuori da solo oppure cavoli tuoi, non meriti che io ti aiuti” dimostra di non aver capito nulla del Vangelo e di applicare una mentalità e un senso di giustizia puramente primitivo e “umano troppo umano” in luogo dell’applicazione del Vangelo.

    • Lorenzo, al mondo ci sono 216 cardinali, tra elettori e non elettori.
      Perchè, secondo te, le idee di pochi di essi dovrebbero essere più importanti di quelle di tutti gli altri?
      Un prete non è mai in pensione circa la sua costante opera di testimonianza ed evangelizzazione, e di sostegno alla Chiesa tutta. Ma le sue personali opinioni non possono essere elette ad espressioni di Verità solo perchè pensiamo siano convincenti.
      Se infatti lo Spirito Santo avesse così voluto, avrebbe ben badato ad inspirare in modo diverso i cardinali elettori ai conclavi, si che uscisse Papa uno di questi che spesso parlano in dissenso e le cui idee tanto ti convincono.
      O crediamo che la Chiesa la porti il Signore, oppure crediamo che sia una questione di convinzioni ed idee personali, seppur dotte e piene di zelo. Nessuno studio e nessun zelo potrà mai garantire una migliore conduzione della Chiesa di quanto garantisca lo Spirito Santo.

  2. Auguri anche a voi, di questo passo i fedeli cattolici li vedrete col lanternino.

  3. Credo La Chiesa, grazie Symon, splendido proposito per l’anno nuovo!
    Buon Anno e Buona Epifania

  4. Un conto è credere la Chiesa, un conto è capirla. Il confronto e la discussione doverebbero servire a questo, non a fare direzione di coscienza. Ma tant’è, vorrà dire che mi troverò un altro forum.

    • Penso che di Amoris Laetitia si è abbastanza parlato in lungo ed in largo: il soggetto è diventato stucchevole, ormai.

      È chiaro che chi non l’accetta ha deciso di capo suo di non voler tener conto al contempo di due aspetti sempre validi e tra di loro senza contraddizione della dottrina della Chiesa: quello sul Matrimonio e quello sui differenti gradi di colpevolezza indiduali dovute alle circostanze attenuanti. Mirabile esempio di questa “scelta” (“eretico” è “colui che sceglie”) è stato l’ultimo documento dei vescovi kazakhi: un documento bellissmo che cita abbondantemente il S.S. Concilio Vaticano II, il Beato Paolo VI, San Giovanni Paolo il Grande ricordando la grande dottrina della Chiesa sul matrimonio cristiano ma “scegliendo” di non citare e considerare la dottrina della Chiesa sulle circostanze attenuanti eppure oggetto di tanti articoli del CCC e del CIC.

      Roma locuta, causa finita: chi “sceglie” quel che gli piace nella dottrina è ormai nell’errore pubblicamente.

      Per altro, abbiamo visto che tutto questo era una scusa da parte degli ambienti eretici e scismatici del tradi-protestantesimo per cercare di indebolire quel che è la forza del Cattolicesimo, il Suo Magistero: quegli stessi ambienti si sono messi ad attaccare anche il Papa Emerito con articoli di Livi e libri di Radaelli in sintonia con gli attacchi al Santo Pontefice, mostrando il loro vero viso, cioè quello di persone che sono intimamente staccate dal Magistero da più di 50 anni e ponendosi così fuori dalla Chiesa almeno di cuore e di intelligenza, anche se non sempre formalmente come lo sono quelli della FSSPX o i vari sedevacantisti.

      Abbiamo altri soggetti da discutere e sui quali disputare liberamente esprimendo opinioni diverse e varie: tutti quelli che non sono in contraddizione con il Magistero Autentico.

      In Pace

      • 3. Ricordando che il tempo è superiore allo spazio, desidero ribadire che non tutte le discussioni dottrinali, morali o pastorali devono essere risolte con interventi del magistero. Naturalmente, nella Chiesa è necessaria una unità di dottrina e di prassi, ma ciò non impedisce che esistano diversi modi di interpretare alcuni aspetti della dottrina o alcune conseguenze che da essa derivano. Questo succederà fino a quando lo Spirito ci farà giungere alla verità completa (cfr Gv 16,13), cioè quando ci introdurrà perfettamente nel mistero di Cristo e potremo vedere tutto con il suo sguardo. Inoltre, in ogni paese o regione si possono cercare soluzioni più inculturate, attente alle tradizioni e alle sfide locali. Infatti, «le culture sono molto diverse tra loro e ogni principio generale […] ha bisogno di essere inculturato, se vuole essere osservato e applicato».[3]

        • Fatto salvo l’adeguamento del linguaggio ai tempi ed ai luoghi, è la Divina Rivelazione che si deve adeguare alle culture o le culture che si devono adeguare alla Divina Rivelazione?
          Si dimentica forse che il Vangelo, per essere accolto, deve essere accompagnato da una conversione delle mentalità, da una riforma dei costumi e da una purificazione restauratrice delle culture in Cristo?
          Riguardo poi alle culture, solo una retta cultura rivela e fortifica la natura dell’uomo e pertanto l’inculturazione cristiana suppone il superamento di ogni storicismo, di ogni relativismo nella concezione dell’umano e deve ispirarsi all’amore dell’uomo in se stesso e per se stesso, specie in quegli aspetti del suo essere e della sua cultura che sono attaccati o minacciati.

  5. “…cercare di indebolire quel che è la forza del Cattolicesimo, il Suo Magistero”
    Hai proprio colto in pieno il punto! Prima perché veramente il Magistero Autentico è la forza del Cattolicesimo (e basta leggere una qualsiasi enciclica di GPII ad esempio per accorgersene, illuminanti, ispiratrici e ricche di frutti). Secondo perché davvero è in atto un tentativo di demolizione del Magistero da ambiti diversi (tradiprot e modernoprot) e si capisce dalla tecnica che ultimamente hanno adottato un po’ tutti e cioè la chiamata continua all’indignazione, perché l’indignazione è facilmente pilotabile. Sono tutti (o sembrano) astuti come serpenti ma dimenticano che dovrebbero anche essere docili come colombe.

    • Lidia, sul fatto che il Magistero Autentico sia la forza del Cattolicesimo sono d’accordo tutti. Non nascono diatribe e scontri all’ultimo sangue su questioni marginali o di secondaria importanza.

      • Nessuna diatriba ha senso se nemmeno dinanzi all’evidenza dell’errore chi sostiene certe tesi va avanti per la sua strada.

        A dir la verità qui le diatribe non hanno senso perché non sono animate dalla ricerca della verità, ma solo dalla difesa aprioristica di una presa di posizione ideologica che non ammette repliche.

        Qui si è formulata una tesi e, invece di controllare se sia tenibile o se vi siano precedenti nella recente storia della Chiesa che rendono evidente che ciò che è avvenuto con Al faccia pienamente parte del potere delle chiavi della Chiesa, si deforma tutto, compresa la dottrina, per fare si la propria tesi precostituita possa essere dimostrata giusta.

        Di fronte a tali premesse ma di cosa vuoi discutere?

        Come si fa a discutere con persone graniticamente convinte di un qualcosa e non disposte a muoversi di un millimetro dalle loro idee neanche quando dimostratamente errate?

        Uno si fa la sua tesi del tipo “i Sacramenti ai divorziati risposati sono contro il dritto divino e la Chiesa non ha autorità di cambiare legislazione in merito a questa questione”, dopodiché si fa orecchie da mercante su tutto ciò che dimostra il contrario e anche su decisioni della Chiesa riguardanti questioni di similare importanza che dimostrano chiaramente come la questione ricade sotto il potere delle chiavi.

        Ripeto: è modo di discutere questo? No, è solo il mettere la propria personale ideologia o la propria personale sensibilità verso certi tipi di peccati aldisopra dell’autorità della Chiesa stessa decidendo, del tutto autonomamente, fin dove la Chiesa possa spingersi (e guarda caso non può mai spingersi oltre ciò che certe persone ritengono soggettivamente accettabile ).

        • Simon continua a farti postare commenti, ma non vuole che ti si risponda. Risparmia la fatica.

          • Probabilmente perché rispondi, come al solito, con cose già confutate e straconfutate.

          • E la prova inconfutabile di ciò è che anche sul Blog di Ron Conte mi hai risposto con argomenti che ho già confutato più volte qui, addirittura la tua ultima contestazione in quella sede al mio articolo trova risposta nell’articolo stesso, che evidentemente non hai letto.

          • Ora che anche Ron Conte ti ha risposto ribadendo quello che io ti avevo già detto più e più volte https://ronconte.wordpress.com/2018/01/07/communion-discipline-for-the-orthodox-shows-the-wisdom-of-amoris-laetitia/comment-page-2/#comment-4979 , e che tra l’altro avevo scritto esplicitamente nell’articolo, spero che la smetterai di ignorare con grande maleducazione ciò che ti viene detto.

            Perché vedi, Stefano, io a volte perdo la pazienza, però espongo i miei argomenti con ordine e rispondo alle controargomentazioni segna ignorarle.

            Tu, invece, cosa fai? Semplicemente ignori le risposte che ti vengono date, e questa si chiama maleducazione chiaro mio.

            Se intervieni in un articolo proponendo delle obiezioni già confutate nell’articolo stesso, ti stai comportando da maleducato.

            Simon probabilmente non ti ha permesso di rispondermi, quindi, per questo tuo oggettivamente irritante, molto irritante, atteggiamento.

            È vero che io a volte perdo la pazienza e posso essere maleducato “ a parole”, ma il tuo tipo di maleducazione è decisamente peggiore.

  6. Buonasera a tutti,
    questa mattina ho postato una domanda ed ora il post è sparito. La cancellazione è da intendersi come risposta alla mia domanda, oppure è stata una cancellazione accidentale?

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