Una spada per la vita: nuovo libro e nuovo autore!

Out of snow Copyright Mauro Mendula

E’ con sommo piacere che presentiamo un nuovo titolo della collana IperUrania e nel contempo il suo autore, da oggi  ufficialmente nuovo collaboratore di Croce-Via.

Emiliano Fumaneri, alias Andreas Hofer, è già conosciuto ed apprezzato dal pubblico italiano dei web blogger cattolici quale collaboratore della prima ora sul blog di Costanza Miriano ed editorialista de La Croce Quotidiano. Si è presentato a noi circa un mese fa, per via privata, con una serie di piccoli strepitosi saggi che sono confluiti integralmente nel libro che oggi presentiamo, rendendo sempre più ricca la collana IperUrania. “Una spada per la Vita: alla riscoperta della virilità cristiana” è un’opera che può essere idealmente divisa in due parti: nella prima trova spazio una polemica ragionata contro i dispensatori di «colonizzazioni ideologiche» (leggasi Nichi Vendola, Enzo Bianchi, Michela Marzano e altri). Nella seconda parte viene invece affrontato il tema oggi negletto della virilità cristiana, tema che su queste colonne trattammo in modo approfondito, dedicandogli allo stesso una intera sezione chiama “For men only”. La migliore presentazione dello scritto la offre il suo autore, grazie ad una prefazione chiara e illuminante, che riportiamo integralmente a chiusura di queste poche righe.

Il libro è come sempre reperibile su Amazon Store e nelle librerie associate e costa 8 euro per l’edizione cartacea e 4 euro per quella digitale. Sulla pagina facebook del blog riporteremo più avanti alcuni stralci dello stesso nonché il Sommario, un motivo in più per iscriversi!

La parola ad Emiliano.

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“Per introdurre i temi di questo libro occorre ritornare con la mente e col cuore alla straordinaria stagione dei due Family Day. Parliamo  di quei mesi (poco più di sette) che hanno separato il Family Day di Piazza San Giovanni (20 giugno 2015) dal «bis» del Circo Massimo (30 gennaio 2016). Altrove ho definito questa mobilitazione, autenticamente spontanea e dal basso, come una «bonaria insorgenza del senso comune». Come definire altrimenti la sollevazione pacifica di un popolo senza mezzi, ignorato dai potenti e irriso dai mass media, radunatosi per manifestare una verità scritta fisicamente nel corpo di ciascuno dei manifestanti, ossia la natura sessuata di uomini e donne?

Una manifestazione fisica, prima che politica. Giova ricordare che natura, physis in greco, deriva da un verbo che significa «generare» ma anche «far apparire» una profondità nascosta, evidenziare quel che non è evidente. In una parola: manifestare.

Ma sarebbe mentire affermare che il popolo del Family Day è nato col Family Day. No, quel gigantesco sforzo collettivo discende da un’esperienza plurale. Affonda le sue radici in una fitta foresta di uomini e donne ramificata nel paese e intrecciatasi per naturale affinità.

Il pensiero va immediatamente alla rete delle Sentinelle in Piedi, nata nel 2013 per imitazione spontanea – ma anche creativa – dei Veilleurs Debout francesi.

Ma prima ancora bisogna menzionare il fermentare di passioni positive sprigionato da quel provvidenziale fenomeno editoriale che è stato Sposati e sii sottomessa di Costanza Miriano, presto affiancato da un blog al quale ho avuto l’onore di partecipare col nickname di “Andreas Hofer” (omaggio all’eroe di un’altra insorgenza popolare, avvenuta in un passato ormai lontano ma per certi versi analoga a quella del Family Day).

Altre realtà sarebbero poi nate e confluite in questo popolo: la Manif Pour Tous Italia (poi Generazione Famiglia, guidata da Jacopo Coghe, Maria Rachele Ruiu, Filippo Savarese), Mario Adinolfi col suo Voglio la Mamma e la sfida coraggiosa lanciata col quotidiano La Croce, Gianfranco Amato e la sua instancabile attività in chiave antigender, e tanti altri, singoli e associazioni.

Ho avuto la fortuna di vivere in prima persona momenti «fusionali», di eccitazione collettiva, come il Convegno di Milano del 17 gennaio 2015, coi «quattro moschettieri» (Costanza Miriano, Padre Maurizio Botta, Mario Adinolfi, Marco Scicchitano) affiancati da Massimo Introvigne e Luigi Amicone.

Il resto è noto: la nascita del Comitato Difendiamo i Nostri Figli sotto la guida di Massimo Gandolfini, le speranze, la battaglia delle idee, la battaglia parlamentare e extraparlamentare intorno al ddl Cirinnà, la sconfitta, la delusione, la divisione.

Molto è successo da allora. Dopo l’impresa è arrivato, inesorabile, il momento delle scelte e talora l’amarezza si è mescolata allo slancio di quei giorni. Altre amicizie sono nate, altre si sono approfondite. Altre ancora si sono spezzate.

Ma questa è storia.

Questo libro vuol essere una testimonianza appassionata – certo personale e soggettiva: come tutte le testimonianze riporta «un» punto di vista, non «il» punto di vista – di questa stagione di impegno e di testimonianza, nella convinzione che non vi sia contrapposizione tra queste due dimensioni della vita cristiana, entrambe indispensabili, ciascuna a suo modo.

Vengono qui raccolti alcuni scritti «di battaglia» apparsi (prevalentemente sulla Croce Quotidiano) al tempo dei due Family Day, inevitabilmente condizionati dalla tensione febbrile che si respirava in quei giorni.

Beninteso, battaglia contro le idee, non contro le persone. Persone nominate però per nome e cognome, perché poche cose irritano quanto l’attitudine tipicamente clericale di polemizzare per mezzo di allusioni maligne.

Il confronto, anche duro e polemico, se vuole essere franco e leale (in una parola, umano) deve avvenire tra persone con un nome, un volto, una storia.

La polemica deve essere ragionata, giacché lega esseri dotati di logos. La penna, anche quando è impugnata alla maniera della spada, non deve scadere in quel polemismo dalla retorica roboante e villana, insultante e astiosa, caratterizzato dall’argomentare rozzo e dal fraintendimento sistematico delle ragioni altrui. La scrittura, in tal caso, diventa sterile esercizio di vanità. Una specie di prosecuzione del linciaggio con altri mezzi.

«L’uso della spada profana lo spirito che essa vuole difendere», ci ricorda Gustave Thibon.

A questa profonda verità tuttavia se ne può contrapporre un’altra, altrettanto profonda: quaggiù sulla terra, in un mondo che reca la ferita del peccato, anche la più nobile delle verità non può incarnarsi se non attraverso lo sforzo, la passione, la lotta.

Thibon lo sa bene. C’è un modo di purificare la spada: metterla al servizio del debole e dell’oppresso. È il principio della cavalleria: la forza al servizio della vita.

San Tommaso riconosce l’esistenza di un’ira «moderata» nella quale la passione, non scavalcando l’uso della ragione, rende più efficace il perseguimento del giusto fine. Una certa capacità di indignazione sprona ad  atti virtuosi. Cosa ne sarebbe di un uomo di legge senza passione per la giustizia? Un uomo di legge che non provasse sdegno per le iniquità perpetrate dai ladri e dagli assassini potrà mai essere altro, nella migliore delle ipotesi, che un funzionario irresponsabile?

Non c’è formula che consenta di sfuggire il confronto, mai pienamente risolto, con un simile paradosso. Chiunque  maneggi una penna, a qualunque livello, deve sapere di portare una grande responsabilità: la parola, scritta o parlata, può essere parola di vita o parola di morte, potendo nutrire o avvelenare lo spirito a cui essa giungerà.

Con questo spirito ho cercato – se con successo o meno lo lascio giudicare al lettore – di affrontare i temi trattati, che sono quelli disputati abitualmente, oggi come ieri, sul quotidiano La Croce.

In primo luogo le «colonizzazioni ideologiche» (l’ideologia del gender, l’aggressione al matrimonio e alla famiglia, la cultura della morte, le biotecnologie, ecc.) ma anche, soprattutto nella seconda parte, il tema oggi negletto della virilità cristiana, dal cui oblio, sono sempre più convinto, derivano molti dei mali che affliggono la cattolicità.

In ultimo, una dedica. Che va, doverosamente, a san Giovanni Paolo II, il papa della famiglia e della vita, il papa della nostra vita.

La sua voce riecheggia ancora forte in un tempo così avaro per la vita: «Per chi accoglie la Rivelazione, e in particolare il Vangelo, deve essere chiaro che è meglio esistere che non esistere». (Giovanni Paolo II, con Vittorio Messori, Varcare la soglia della speranza, Mondadori, Milano 1994, p.  24)

In queste parole, di una profondità metafisica senza pari,   troviamo le coordinate sufficienti a darci orientamento e il vigore utile a darci sostentamento. Più che mai, nel tempo dell’antivita, bisogna testimoniare che Cristo è il Dio della vita. Chi ama Cristo non può non amare la Creazione.”

Emiliano Fumaneri

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48 replies

  1. Apprezzo molto Andrea e sono contentissimo di vederlo ufficialmente qui come nuovo collaboratore.
    Un sicuro accrescimento per tutti. 😉

  2. “ce l’ha offre” ? correggete subito, per carità … e poi fate pure sparire questo post …

  3. Auguri ad Emiliano – Andreas (io credevo che fosse anche il nom de plume di “berlicche”; mi sbagliavo?) di cui anch’io apprezzo gli interventi sul blog di Costanza.
    Per il resto scrivo OT sulla vicenda Gard. Non lo faccio mai, e oltretutto avevo detto che avrei taciuto fino ad un fatto nuovo.
    Rompo il silenzio (e OT) per dirti, Minstrel, che spero si possa ritornare sulla vicenda del piccolo, dopo che in effetti è intervenuto un fatto nuovo clamoroso: ovvero che i medici del GOSH, che in tanti luoghi del web sono stati indicati come uniche persone fededegne visto che avevano loro in cura il piccolo (zitti! se l’hanno detto i medici, che è incurabile, c’è da fidarsi!) hanno clamorosamente smentito se stessi dicendo che ah veramente no, leggendo meglio la proposta del Bambin Gesù in effetti una cura si può tentare, scusate è stata una svista…
    Fine OT

    • Ne ho parlato in privato con Simon, come avevo scritto nel post precedente. Ti dirò che il motivo del contendere non è la presenza o meno di una possibile terapia (e le sviste più o meno in mala fede di medici di cui sinceramente non voglio parlare perché di fegato ne ho uno solo), quanto piuttosto le motivazioni per le quali lui e altri bioeticisti vedono la ventilazione in modo diverso rispetto all’alimentazione. Abbiamo cercato di capirci, ma abbiamo avuto troppo poco tempo da mettere a disposizione. Mi è sembrato di cogliere i motivi per cui l’analogia fra ventilazione e alimentazione non è per loro così stretta, ma tali motivi – ripeto forse per il poco tempo messo a disposizione – non mi convincono, quindi per ora son rimasto della mia idea. Che è la vostra.

      • Grazie Minstrel di questo tuo aggiornamento. Mi riprometto di continuare a pregare per il bambino, e spero che questa vicenda tanto dolorosa porti tra i suoi frutti positivi (alcuni comunque li ha già portati) la volontà di confrontarsi ulteriormente su queste nuove situazioni di limite della vita, ma prima ancora di nuovo aiuto alla vita! che possiamo dare. E ci porti luce su quello che ora ci fa dibattere.

      • Ciao Minstrel. Mi permetto anch’io di fare un unico OT copia-incollando la parte centrale della mail privata che ti ho inviato dopo la chiusura dei commenti (grazie per la risposta).

        La mia trattazione non è a livello di filosofi, ma credo che possa essere d’ aiuto a chi tra i lettori desidera linguaggi un pò più semplici.

        Mail:
        ——————————————
        Non ho consultato filosofi e non ho tempo/voglia di farlo ma è così chiaro che:

        1) si assimila il cibo (cioè una sorta di pappone medico-scientifico, non certo un frullato di spaghetti e bistecca) come si assimila l’ossigeno / aria.
        Il corpo di Charlie è in grado di assimilare l’aria/ossigeno.
        Viene solo aiutato. Come viene aiutato un fisico che non può nutrirsi autonomamente.

        2) il paziente non è in grado di mangiare / deglutire, quindi gli piazzano il pappone direttamente nello STOMACO. (in altri casi come saprai si procede con roba in vena).
        La deglutizione può essere paragonata alla respirazione: e la deglutizione viene saltata quando ti danno il pappone oppure gli zuccheri con la flebo. Se è “naturale” questo lo è anche l’altro. Se non lo è: idem.
        Il paziente viene nutrito SALTANDO tutti i movimenti naturali del fisico.
        (spesso devono anche dare farmaci, che anche noi sani abbiamo a volte sperimentato, per far “transitare” il cibo dallo stomaco in poi).

        Quindi, again:
        Il paziente viene nutrito SALTANDO tutti i movimenti naturali del fisico.
        Mentre nella respirazione artificiale si ACCOMPAGNANO i giusti movimenti.
        Ma ciò dipende dal corpo umano e dalle soluzioni mediche trovate. In un caso, saltano (artificialmente) e fanno transitare (artificialmente). Nell’altro accompagnano (artificialmente).
        Ora forse: può sembrare addirittura più artificiale il nutrimento alimentare, visto che saltano tutti i movimenti naturali fisiologici.

        3) oggi moltissimi pazienti oncologici con varie patologie del sangue sopravvivono da anni (compresi molti anziani non curabili altrimenti) grazie a continue trasfusioni di sangue e/o derivati. Ne so qualcosa (che prima non sapevo) perché erano nel reparto di mio fratello. Tanti di loro frequentano regolarmente l’ospedale e poi tornano a casa a fare vita normale in quanto il decorso può essere anche di oltre 10 anni. Ora: La trasfusione di sangue in un corpo che non è in grado di “sintetizzarlo” in altra maniera… che cosa sarebbe? Accanimento? In Africa se hai quelle malattie muori in poche settimane. Qui in decenni. Accanimento?

        4) il decorso di una malattia con 16 pazienti al mondo non è per niente chiaro. Ma anche per quelle più diffuse. Per la cronaca: io sono guarita di robe che sembravano croniche (ai medici).

        5) il punto di discussione però anche come evidenziato dagli esperti del Bambin Gesù non è quello. Il punto è che non si può stabilire se il bimbo soffre, né tantomeno QUANTO soffre.
        Anche perché non sembra soffrire.

        ———————————————————

        Ciao.
        Grazie a tutti.
        ……
        (Un’altra info OT , una cosa su cui sto riflettendo in questi giorni. Ultimamente sono stata censurata su in sito/blog importante , cioè filtrata e non pubblicata. Senza fare nomi di luoghi né di persone chiedevo lumi in quel sito agli altri commentatori cattolici se si verificasse nelle loro parrocchie un certo tipo di abuso liturgico. Siccome anche gli altri commentatori descrivevano gli abusi oppure le semplici irregolarità o le “inopportunità” , io ho fatto lo stesso. … Tentavo di fare lo stesso (su una questione importante).
        Ma nell’ultimo anno mi è diventato via via sempre più evidente che non è permesso parlare di tale abuso. … né in internet né altrove, cioè è davvero difficile poterne parlare costruttivamente, in serenità ma con serietà…. So benissimo che potrei inviare i miei “report” ai siti tradi che mi pubblicherebbero con l’evidenziatore giallo ma non intendo farlo. D’altra parte mi preoccupa non poco questa censura che sto subendo a vari livelli – soprattutto quando vedo pubblicare a iosa i commenti polemici/ideologici/flammanti su ogni argomento liturgico, però se io circostanzio ed espongo qualcosa di abbastanza grave con tutte le cautele del caso… dove è evidente la mia preoccupazione sincera per l’offesa al Corpo di Cristo e per lo scandalo alla fede dei “piccoli”… chiedendo aiuto e consiglio, e chiarimenti, e info…. Allora zac! censurata!
        Lo ripeto, deve essere stata censura perché altrimenti bastava rispondermi che la mia era preoccupazione inutile o esagerazione oppure che potevo consultare documenti che mi chiarissero la faccenda….
        Mi sto ancora chiedendo come/dove/perché posso aver sbagliato in quel mio commento…. Ma veramente (dopo tanti, troppi episodi similari) mi sto convincendo di una certa “lobby” …. Ok non diventerò una seguace della Maria G. ma accidenti c’è troppa censura da tutte le parti !!
        Qualche mese fa mi ha censurata perfino Grillo (Andrea), ovviamente in senso opposto al suddetto sito… E il mio era uno dei messaggi più pacifici che avessi mai composto… Veramente ragazzi: riesco a pubblicare passi del Vangelo dagli chabad (senza venire censurata) ma non riesco più a fare un discorso decente coi cattolici. Mi censurano tanto quanto fanno gli ufologi/biglini.
        È preoccupante. Davvero. Perché comincio a non credere più agli autori che vengono proposti da tutta la blogosfera cattolica. In quanto penso che siano semplicemente allineati alla politica del momento …. ma che non verrebbero fatti passare autori che toccassero davvero punti chiave sui quali si gioca il futuro della chiesa, del cattolicesimo, e in definitiva della fede… Ovvio che “non praevalebunt” ma quanti ce ne perdiamo per strada…per nostra responsabilità ?)

        Scusate la divagazione, ma ripeto: sono stata MOLTO colpita da quella certa censura perché non me l’aspettavo. Adesso però non posso più ignorare le voci che parlavano di “lobby”. Per me erano fantasie esagerate. Adesso le prendo seriamente in considerazione. Quindi mi sto convincendo che effettivamente la Chiesa si può sbagliare (e pure gravemente) – sulle questioni non-dogmatiche ovviamente – e quindi “autorizzare” per i fedeli cattolici delle cose effettivamente sbagliate dalla base, concesse su un presupposto di “democrazia” (dei laici) che per la Chiesa dovrebbe essere una contraddizione in termini.

        Scusate ancora e Benvenuto ad Andreas.

    • Grazie anche a te, Marco. No, non sono l’autore di https://berlicche.wordpress.com/ (che è uno dei “prodotti” più riusciti della blogosfera cattolica, lo dico con un pizzico di invidia).

  4. Aggiungo un OT anche io: doppo essere venuto a conoscenza di questo http://it.radiovaticana.va/news/2017/07/08/si_riapre_il_caso_charlie_nuova_udienza_allalta_corte/1323846 pure io ritengo che sia bene tentare la cura e che non ci siano giustificazione per interromperle e lasciarlo morire.

    Quando ho saputo di quello mi sono reso conto che stavo dalla parte sbagliata in questa faccenda, e concordo con Marco N.

    • Come usa dire, meglio tardi che mai… 😉

      • A me sembrava sinceramente accanimenti terapeutico, però poi quando sono venuti fuori i nuovi dati le cose sono cambiate.

      • Io non sono un ideologo, dove mi accorgo di sbagliare non ho problemi a cambiare idea. Avevo anche chiesto al Signore di illuminarmi riguardo a questa faccenda, per non prendere le parti sbagliate.

        E penso che tutte le preghiere fatte per Charlie e per coloro coinvolti nella faccenda abbiano impetrato delle Grazie molto potenti dalla Misericordia divina, staremo a vedere cosa deciderà l’Alta Corte. Dio, se viole, può sicuramente muovere quelle persone a fare la scelta giusta, perciò speriamo in bene, consci che comunque Dio (nell’eventualità le cose non andassero bene) non permette mai dei mali se non per trarre da essi molti beni.

    • ” *doppo* essere venuto”

      *dopo*

      “pure io ritengo che sia bene tentare la cura e che non ci siano *giustificazione*”

      *giustificazione*

      Aaaaaahhh quanto farebbe comodo il tasto “modifica”.

  5. Arrivano i sommari IperUranici! Cliccate sulla data sottostante per il Sommario di “una spada per la vita”!

    https://www.facebook.com/media/set/?set=a.689626094567312.1073741832.231294177067175&type=1&l=2b56e630f5

  6. azz…. nooooooooo …. Sentite: non è colpa mia. Non è la prima volta che il Signore mi mette in mezzo a mia insaputa … e che me lo fa capire DOPO. Ma se me lo fa capire significa che lo dovevo sapere. Al perché di tutto questo ci penserò più tardi.
    Minstrel mi è testimone che fino a pochissimi anni fa io nemmeno sapevo che esisteva una destra e una sinistra nella Chiesa. (Minstrel please testimonia che sono una ignorante verace!). E quindi ancora oggi fatico a collegare le fazioni, le interfazioni, le alleanze, le misure, eccetera. E poi , quand’anche avessi una momentanea intuizione dei collegamenti… non sono abbastanza diplomatica. E poi … non conosco i “nomi” degli “esponenti” cattolici. E poi non faccio 2 + 2 …. se non qualche ora dopo (a volte giorni, altre mesi). Da una parte va bene perché imbraccio il Vangelo e via. Dall’altra possono accadere (a volte) dei casini.
    Io NON sapevo chi fosse Andreas Hofer / Emiliano Fumaneri. (certamente l’avevo già letto da qualche parte ma non a sufficienza per fare certi collegamenti, con siti, gruppi, eccetera. … ora ho googlato).

    Minstrel, vedi un pò tu il da farsi ma se lo ritieni opportuno togli il secondo OT dal mio post precedente. Credo che possa risultare in qualche modo polemico verso Emiliano. Può pure essere di no… e magari mi sto facendo un film… Ma se ritieni che sia bene tagliare il mio post, taglialo. Tanto sono abituata alle censure 😅 non ti preoccupare 😅😅😅😅

    Azz.

    • Macché censura e censura! Piuttosto quel che stai dicendo è tutt’altro che un argomento easy o inutile. E sono certo che uno scrittore come Andreas non se la prenderà di certo per un OT in cui comunque tu onestamente esprimi un tuo disagio su alcuni scrittori cattolici. Ma non ho capito… ora che hai googlato va bene il “nuovo acquisto” oppure… ? 😀 😉

      • Ok, meglio così (nel senso che quello che ho scritto si capisce solo parzialmente e al massimo lo comprende chi lo deve comprendere, casomai ci fosse uno che lo deve comprendere).

        L’acquisto va benissimo 😊😊 e andrebbe comunque bene anche nel caso… Mettiamola così, e stiamo rigorosamente sul generale: può essere che Emiliano faccia parte dello staff “filtratori/moderatori” di un qualche sito cattolico ?
        (il problemino era questo… e il mio poteva sembrare un attacco quasi-personale per la censura subìta un paio di giorni fa. Ma appunto le relazioni chi-come-dove-con chi …le ho apprese solo dopo aver scritto la mia riflessione. Avevo letto solo di fretta il tuo blogpost, ed ero intervenuta per completare il ragionamento con gli altri commentatori OT su Charlie Gard. … poi ho lasciato anche gli altri miei pensieri nel messaggio… ).

        Riguardo gli scrittori cattolici o cristiani in generale devo dire che nelle normali “librerie quotidiane” non mi sembra che venga percepita dal cattolico medio (di cui faccio parte) alcuna distinzione tra Mancuso, Agostino, Tommaso, Bianchi, Ratzinger, Cammilleri… O il proprio parroco che stampa il foglietto settimanale 😅

        Se invece ci riferiamo al mio disagio di cui sopra: mi chiedo se oggi si possa scrivere qualcosa nei normali canali essendo schierati solo ed esclusivamente con Gesù Cristo (e la Sua Chiesa) …. e non con una qualche fazione di cui bisogna comunque ricalcare gli slogan, strizzare un occhio di qua e un altro di là…. ed interpretando qualsiasi messaggio “altrui” come lo slogan della parte avversa invece che leggere semplicemente quello che c’è scritto.
        Io credo che ci siano molti cattolici non schierati con gruppi (come me) … interessati solo ad approfondire la fede, ad applicarla nel quotidiano, personale, sociale… E credo che questi cattolici che ogni tanto entrano in internet a commentare
        rimangono un pò basìti quando vengono censurati (perché magari hanno scritto inavvertitamente qualcosa che pare “sospetto” a questa o quella fazione politica) …. Per fortuna (o per grazia) tanti penseranno che sono loro ad aver sbagliato un tasto del pc 😄 e ad aver cancellato il proprio commento.

        • Cara Francesca, condivido appieno il tuo fastidio per il frazionamento interno alla Chiesa (una piaga originaria, o meglio una tentazione, come testimonia quanto scriveva s. Paolo ai cristiani di Corinto). A onor del vero però non svolgo però alcuna attività di moderazione, perlomeno non su blog di un certo rilievo (scrivere dei post non significa anche moderarli, o almeno non necessariamente), per cui non saprei bene che dire se non che mi spiace che tu sia stata “filtrata”. Per esperienza so che moderare non è un’attività facile e richiede una sensibilità che non tutti hanno.

          • Ti ringrazio molto per la risposta. Mi ero effettivamente fatta il film (horror) che potevi essere stato proprio tu a “moderarmi” – in base ad alcune cose che avevo letto in rete (su tue posizioni, diciamo così, nonché sul fatto che compari come autore “collegato” a certi gruppi/autori).

            Come dicevo più sopra, non sarebbe la prima volta che incappo in certe coincidenze… e temevo di averti lanciato un attacco personale (inconsapevole) se per caso ti fossi riconosciuto nella descrizione che facevo del mio post cestinato da un certo sito pochi giorni fa (e per me, davvero, inaspettatamente cestinato… ma poi leggendo in rete e rileggendo l’introduzione di Minstrel ho compreso, credo, le relazioni che intercorrono con certi gruppi/movimenti – e quindi , credo, a questo punto, le possibili motivazioni “politiche” della censura. Che rimane comunque una brutta storia… e che non è purtroppo isolata. .. … (io sono ritenuta di destra da quelli di sinistra, e di sinistra da quelli di destra).
            Sembra infatti che oggi (in tema di abusi liturgici) non si valuti il fatto oggettivo (“stai facendo un abuso o no? È grave oppure no? Intacca la Fede o no? Scandalizza i “piccoli” o no? Dobbiamo fare qualcosa oppure no?” ) ma piuttosto CHI lo compie – e via con le fazioni. Ed è appunto sulla “sensibilità” dei moderatori che contavo.

            Riassumendo: della faccenda di cui sopra non si può parlare (eccetto che se mi rivolgessi alla parte avversa… ma appunto non sono appassionata di questi giochetti).
            Un pò mi risulta “spaventevole” così come impatto, ma so anche che se ne occuperà il Signore – su questo sono serena. Anzi serenissima 😉

            Grazie per il tuo lavoro che spero contribuisca a far cogliere ai lettori cattolici le differenze tra un mancuso, un agostino, un bianchi, un sarah… e il foglietto parrocchiale settimanale.
            Grazie 😊

            • Guarda che Bianchi stava per essere fatto cardinale da papa Francesco

              • Ho letto pure io Cristina. Mettiamola così: approfondiamo e, se approfondendo, sprofondiamo, smettiamo di approfondire e ringraziamo il cielo.

              • @Cristina. Il tema politico stretto per me è ancora troppo complicato (anche se: sono ignorante sì, ma non ingenua).
                In generale non ritengo un male assoluto un certo avvicendamento in base ai gusti o alle opportunità decise dal Papa (della serie: se ci troviamo con queste fazioni, almeno facciamole alternare e diamo pure ‘sto contentino umano – il ché risulta anche un’occasione per dimostrare se una persona ama Cristo, la Chiesa, o il proprio ombelico).

                Poi… io penso sempre che manchi una benedetta formazione di base (per tutti i fedeli) sulla dottrina cattolica.. sui fondamenti della fede… – formazione che però non “affiderei” a nessun gruppo di quelli che ho conosciuto fino a questo momento… perché troppo .. faziosi/ideologici/ con teologie fai-da-te…
                Al momento mi piace come affidabilità il corso di Don Ottaviano e il lavoro che svolge online Padre Angelo Bellon… ma non so se a livello territoriale/diocesano ci siano esperienze decenti in tal senso. Mi sembra che al momento ci siano troppi estremismi tra “esperenziali” … “carismatici”… “intellettuali”… “operativi”…. destre, sinistre, novus ordo, vetus ordo…..Tutti intruppati … e tutti che incitano il cattolico medio a schierarsi.
                Sono troppo criticona?
                Boh.. può essere 😇

              • @Cristina e tutti. Per chiarire meglio il mio pensiero (sulla formazione dei fedeli cattolici). Aneddoti personali.
                Questo può sembrare un OT ma si ricollega agli scrittori/autori cattolici di fronte al loro (potenziale) pubblico.

                È mai possibile che io mi trovi a discutere con due catechiste, in due occasioni diverse (catechiste parrocchiali di bambini ma “formate” da pluriennale permanenza in
                gruppo cattolico) sui seguenti temi:
                – una mi diceva che Gesù poteva peccare ma sceglieva di non farlo (e questa l’ho “fermata” e non l’ha detto ai bimbi)
                – un’ altra è convinta che Gesù non sapeva che sarebbe risorto, fino a quando non l’ha risuscitato il Padre. E questa l’ha detto ai bambini. E lo insegna pure agli adulti. (è anche mia amica, non ce l’ho con lei, ma sicuramente non mi crede su questo punto).

                Lascio perdere tanti altri episodi da paura (tipo un’altra signora catechistadevota di Mancuso), ma fatto sta che non sembra esserci modo di affermare oggi una verità di fede cattolica senza che sembri una personalissima opinione, opinabile – e non c’è ragione che possa far capire a molti cattolici che i riferimenti certi esistono (ad esempio il CCC) e che questi NON sono opere letterarie romantiche della chiesa cattolica (belle parole tanto dolci e buone)… né interpretazioni (come tante altre) del Vangelo.

                Su queste basi: come fa un fedele “normale” a distinguere Bianchi da Sarah ? (solo per citarne due a caso) e come fa quindi a distinguere anche le rivendicazioni sociali di certi cattolici rispetto a quelle di altri cattolici?
                Ricordo che abbiamo alcuni gruppi che partecipano al gay pride, ad esempio. Oppure movimenti che in teoria ti fanno la rivendicazione sociale giusta e poi ti distruggono quotidianamente, con molta arroganza “teologica”, il livello liturgico (“culmine e fonte”).

                Beh… direi che l’ospedale da campo ce l’abbiamo già. Solo che non è chiaro chi siano gli ammalati e chi i medici 😁 😁

                Comunque secondo me Papa Francesco fa bene come sta facendo. Io non sono tra quelli/e che “confutano” i papi. (fino a pochi anni fa non sapevo che chi stava con Benedetto
                non stava con Francesco, e viceversa. Entrambi riescono ad illuminarmi da angolazioni diverse. Non contrapposte).

                Però: come se ne esce da tutta questa confusione ?

              • “Guarda che Bianchi stava per essere fatto cardinale da Papa Francesco”

                Quella cosa ha lasciato molto perplesso anche me, e più ci ripenso più la perplessità aumenta. Mah, forse è meglio fare come ha detto Minstrel.

              • Togliamo pure il forse.

              • Secondo me fino a 20 anni fa nessuno veniva a sapere (eccetto le altissime sfere) che un papa “STAVA PER” ma poi un parolin l’ha fermato o consigliato. (poi magari secoli dopo lo vieni a sapere da qualche documento. Forse. Qualche volta).
                Per me la differenza è solo questa… Non è che Papa Francesco si comporti diversamente, è che fra poco ci faranno le cronache di quanto zucchero ha messo nel caffè o delle visite al bagno.

            • Specifico (per tutti). Sono “serenissima” perché lo sono spiritualmente, umanamente, e perché sono veneta, come sapete. Ma non faccio parte di quelli (chiamati “serenissimi”) che sono andati col carro armato in Piazza San Marco.
              😅😅😅😅😅

              • I Veneti sono sempre i migliori… 😀

              • Pessimo tempismoper affermare l’orgoglio veneto (veneto-pride).
                Ehm.

                • Uno o ce l’ha o non ce l’ha…
                  Che orgoglio sarebbe se lo avessimo a giorni alterni o seconda di come spira il vento?? 😛

                  Comunque se scherssa, ciò! 😀

              • @ Francesca
                Che le catechiste da da te descritte possano anche essere ignoranti e in buona fede io ci credo, e perciò sono d’accordo con te che bisognerebbe fare dei corsi seri ai catechisti perchè abbiano una preparazione un po’ meno approssimativa e “secondo me…” e si attengano di più al Cathechismo della Chiesa cattolica.
                Quello però che preoccupa me e anche tanti altri è la confusione dottrinale che regna al vertice della chiesa. La notizia che il papa voleva far cardinali il Bianchi fa riflettere perchè vuol dire che ormai anche al vertice la confusione dottrinale non viene più ritenuta tale ma anzi viene apprezzata e premiata.
                e se così è , cara Francesca, perchè stupirsi delle catechiste ? Di sicuro sono molto meno pericolose, anche per numero di possibili uditori, di chi ha una audience mediatica immensa per poter diffondere dottrine false e per poter insegnare un cattolicesimo “secondo me…”.

              • @Cristina. In effetti non è che io andavo a contraddirti, ma appunto auspicavo che “dall’alto” si potessero prendere delle decisioni “a cascata” su noi comuni mortali (anche perché negli aneddoti da me citati le mie due amiche non dicono affatto “secondo me” – quanto piuttosto lo attribuiscono a me, perché loro, secondo loro, sono state formate da uno dei “corsi” più autorevoli della Chiesa, o meglio “il più autorevole”. E per favore non fatemi fare nomi. Il fatto che la prima si sia fermata non era perché mi desse ragione ma proprio perché l’ho fermata fisicamente 😄😄😄😄 sviando il discorso davanti ai bambini e tirandola “in privato”).

                Sul fatto di Bianchi io veramente credo che anche in passato accadessero queste cose… cioè potenziali errori/imprecisioni di un Papa corrette o accompagnate o raddrizzate dalla “corte papale”.
                (Poi non ho ben capito se sarebbe stato un vero e proprio errore oppure una proposta di Francesco di ripristino di cardinali laici oppure, ancora, l’ennesimo invito a Bianchi a farsi prete. )

                Comunque, in ogni caso… ammesso che potesse essere costituito cardinale… Ti risulterebbe che sarebbe stato l’unico cardinale “in odore di eresia “(nel senso di predicante varie teorie eterodosse) ? Mi sembra che ce ne sono anche di non nominati da Francesco di “eretici”….. oltre che lungo tutta la storia della Chiesa… (e non necessariamente c’è tutta questa consapevolezza da parte del papa… Ad esempio secondo me il “corso” che ho nominato più sopra i papi precedenti
                a Francesco mica sapevano che alla gente insegnavano quello altrimenti, credo, non l’avrebbero consentito).

            • Cara Francesca, se può consolarti ti confesso che lo stesso capita con una certa regolarità anche a me (troppo «tradi» per i «catto-progr», troppo «progr» per i «catto-tradi») e la cosa non mi dispiace per nulla, per tanti motivi. In primo luogo perché non amo le etichette di comodo, le categorizzazioni superficiali, i manicheismi di destra o di sinistra, ecc.

              Detto questo, è evidente che il mio percorso umano e ecclesiale ha attraversato varie fasi di cui la rete serba inevitabilmente memoria, anche se si tratta di «tappe» che ormai mi sono lasciato alle spalle, di collaborazioni esaurite da tempo, di militanze morte e sepolte, ecc.

              Se proprio devo «collocarmi» idealmente ti dico che mi ritrovo abbastanza nelle posizioni della rivista «Limite» diretta da Fabrice Hadjadj che rappresenta il tentativo di non settorializzare la dottrina sociale della Chiesa come accade di norma in italia e negli Usa, per cui abbiamo cattolici antiliberali sui temi famiglia-vita-gender-ecc. ma liberali in campo economico e sociale, addirittura «negazionisti» (termine orrendo ma non me ne viene in mente uno migliore al momento) sui temi dell’ecologia, ecc.

              La mia battaglia, da qualche anno, è diretta ad affermare uno sguardo universale (ossia davvero cattolico, etimologicamente parlato) contro i dualismi che affliggono il mondo cattolico. Ovunque scriva o collabori cerco, nei limiti delle mie possibilità, di portare le ragioni di questo orizzonte di pensiero: https://lefoglieverdi.wordpress.com/2016/08/01/menzogna-del-dualismo/

              Naturalmente sono consapevole che è una battaglia quasi donchisciottesca, avversata da «destra» come da «sinistra». Ma la ritengo doverosa, quasi una forma di testimonianza. Devo dire che ultimamente sto scoprendo con piacere di non essere l’unico a sentire il peso della cappa ideologica che pesa su questi temi e ciò mi dà speranza per il futuro.

              Detto questo, l’unico spazio web di cui mi occupo come moderatore è questo: https://ritornoalreale.wordpress.com/

              Grazie a te, ciao! 🙂

              • @Andreas Hofer. Non so perché ma questo tuo post è comparso solo ora sul mio smartphone.

                Quindi solo adesso ho potuto legggerlo e ti ringrazio di cuore per aver sottolineato ancora questi punti. Sono contenta che tale sensibilità cattolica (nel vero senso del termine) si faccia strada. Credo che dia voce a tanti “cattolici erranti” (cit. Aldo Maria Valli).

                Grazie anche per i links.

                (P.s. per tutti: non so da “che parte” stia Aldo M.V. e non lo voglio sapere. Ho solo utilizzato una sua espressione , oltre ad aver apprezzato quel suo articolo.)

  7. La vicenda di Charlie, specie se, come sembra, NON si tratta di accanimento terapeutico, mette tutti noi, specie i cattolici, di fronte al problema di dove si arriverà in futuro, di quanto si sarà costretti a “rimanere in vita” nei propri ultimi anni, magari in condizioni orribili.

    Purtroppo l’impressione è che sia l’effetto boomerang del progresso, della serie “sei felice che a 50 anni sembri ancora un giovincello invece che un vecchio e malandato rudere come i 50enni di fine 800? Benissimo, ma sappi che gli ultimi 20 anni della tua vita li passerai intubato dalla testa ai piedi vivendo in un modo tale che rimpiangerai di essere nato. Non ti va bene? Allora sei un suicida, buon filtro solare antiscottature per il dopo”.

    La prospettiva non è certo allettante. Molte volte si dice pensando ale generazioni passate “poverini, a 50 anni erano vecchissimi”. Ma questi “poverini” almeno potevano morire come si è sempre morti da che mondo e che mondo.

  8. Probabilmente, il morire come si è sempre morti da che mondo è mondo, è un privilegio che a queste generazioni verrà negato.

  9. Letto e apprezzato.

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