Franco Nembrini – L’ordine miracoloso

nembrini“Siamo al primo canto del Paradiso, riprendiamo quel che dice Beatrice.

  • Le cose tutte quante
  • hanno ordine tra loro, e questo è forma
  • che l’universo a Dio fa simigliante

Ed ecco la terzina che contraddice il nominalismo e il relativismo moderno: le cose tutte quante hanno ordine fra loro! Provate a pensare a cosa vuole dire. Significa che le cose hanno un loro posto, c’è una gerarchia, c’è qualcosa da capire al riguardo il posto che ciascuna cosa ha nell’economia dell’Universo e nell’economia della tua vita.

Mi vengono in mente tanti dialoghi avuti con ragazzi come voi. Ci si chiede: cosa devo fare? Lavoro? Studio? Il futuro? E la morosa? E la famiglia? La prima cosa che mi viene in mente da dir loro è: aspetta, respira e prova a mettere ordine a questo elenco di fattori che hai tra le mani per decidere della tua vita, che son tutti importanti, ma spesso in modo diverso fra loro. Non è tutto uguale, fai ordine e tutto diverrà probabilmente un poco più chiaro, ad esempio cosa si può sacrificare dovendo decidere della propria strada e vocazione o cosa conservare ad ogni costo.

Ed è così, non è tutto uguale, le cose fra loro hanno ordine tra loro. C’è una citazione di un’opera teatrale che amo tanto, intitolata Miguel Mañara di Oscar Vadislas de Lubicz Milosz: il protagonista si converte e in quel momento ha un dialogo molto famoso con l’abate del convento presso cui si farà frate. Alla domanda: “le stagioni della vita cosa chiedono?” la risposta dell’Abate è questa: “Occorre una infanzia e una educazione, una giovinezza e un insegnamento, una maturità curiosa del giusto peso delle cose, una lenta vecchiaia innamorata della tomba”. Ecco, la maturità dell’uomo come curiosità del giusto peso da dare alle cose. Appunto: non è tutto uguale! […]

Ed è una regola che ti fa vivere e impostare i rapporti in modo diverso! Sapere che le cose tutte quante hanno ordine tra loro e questo ordine è voluto dall’ordinatore. Perché è da lui che deriva il senso dell’ordine. L’ordine c’è se c’è Dio; è la mancanza di Dio, la sua negazione, che rende per così dire “tutto uguale”. E quando tutto è uguale, niente più ha valore. Perché una cosa ha valore solo quando è in un ordine di valori. Mi pare sia una esperienza comune questa, almeno la mia vita dice così: se Dio non esiste, è dura dimostrare che esiste il bene e il male, la verità e la menzogna. Se queste cose esistono e danno ordine all’universo e a te, alla tua vita, alla tua giornata, ai tuoi rapporti, alla tua fatica è perché esiste Dio, altrimenti dove la trovi la fonte vera di questo ordine? Ci sarebbe solo un far finta di mettersi d’accordo sulle cose, ma in realtà né vero né falso, né bene né male, dolore e gioia, vita e morte esistono o hanno significato.

Poi Beatrice continua:

Ne l’ordine ch’io dico sono accline
tutte nature, per diverse sorti,
più al principio loro e men vicine;

onde si muovono a diversi porti
per lo gran mar de l’essere, e ciascuna
con istinto a lei dato che la porti.

E poi fa tre esempi con il fuoco, l’anima sensitiva degli animali e la gravità. Pensate quest’uomo, che epoca… per lui constatare che c’è una sorta di legge per cui sei io lascio andare questi occhiali e cadono, vuol dire che c’è Dio! Vuol dire che c’è Dio nel fatto stesso che è tutto così meravigliosamente ordinato.

Per cui il miracolo vero non è l’eccezione alla regola, è che ci sia la regola! Il miracolo che ci dovrebbe stupire non è un fatto che “va contro” natura, è piuttosto che la natura funzioni e sia regolata, sia ordinata. Come diceva il prete al suo interlocutore nel romanzo di Marshall “I miracoli di Padre Malachia”: “lei ha appeso il soprabito all’attaccapanni là dietro la porta? Si? Ma sa che fra poco avverrà un miracolo? Lo ritroverà!”. Eh già, perché nulla ci dovrebbe di suo garantire che un soprabito appeso sull’attaccapanni ci rimanga! Perché non se ne va in giro per gli affari suoi? Se ci rimane è perché tutto è ordine e a quest’ordine dovremmo attribuire la parola stupìta “miracolo”. Non alle eccezioni. Poi il Padre Eterno ci viene incontro facendo anche le eccezioni, ma le eccezioni le fa anche per far capire che è miracoloso ciò che succede sempre.”

Nembrini, Franco. Nel mezzo del cammin – Puntata 27 – Canto III del Paradiso. Tv2000. 2016.  Video on line



Categories: Aforismi

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1 reply

  1. “lei ha appeso il soprabito all’attaccapanni là dietro la porta? Si? Ma sa che fra poco avverrà un miracolo? Lo ritroverà!”.

    Fantastica! E’ una cosa che ho sempre pensato, ciò che davvero è stupefacente è ciò che normalmente diamo per scontato. Pensare ad esempio che tutto l’universo con al sua inimmaginabile complessità derivi da un unico punto di singolarità. O che in un’unica cellula ci possa essere l’intero progetto per lo sviluppo completo di un ente così complesso come un essere umano. Ecco, lì davvero vedo il Miracolo!

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