Franco Nembrini – Cosa è libertà?

nembrini“Fra le tante parole che l’uomo di oggi non comprende, una delle più incomprese è “libertà“.

Io spesso a scuola faccio questo giochino. Dico ai ragazzi: “provate a scrivere su un pezzo di carta quello che pensate della libertà, giuro che indovino le risposte di tutti!” Sono vecchiotto quindi l’esperienza mi aiuta, però è vero che alla fine i ragazzi scrivono sempre le stesse cose: “Libertà è assenza di legami. Libertà è poter fare quello che mi pare, libertà è non dipendere da nessuno…” queste cose. Io le scrivo regolarmente e regolarmente ci azzecco.
Al che dico loro: “ma vi rendete conto delle scemenze che avete scritto o ve le devo proprio spiegare?”. Provate infatti a pensare alla vostra esperienza quotidiana. Ma quando mai avete fatto esperienza di una libertà come quella descritta. Scusate, ma pensate alla ridicolaggine di uno che dovesse dire “sono stanco di dipendere da mio papà e mia mamma, possibile che devo girare per strada e la gente mi dice che sono il figlio della Maria perché si vede dal naso? Perché devo avere il naso della mamma, i capelli del papà, il modo di tossire del nonno… io vorrei non dipendere da nessuno!”. Non regge… se io vi regalo la macchina del tempo, torni indietro e spari a tuo papà e tua mamma nel giorno del matrimonio, ottieni l’effetto, tutta la dipendenza è sparita. Peccato che sparisci pure tu. Tu non esisti fuori da questa dipendenza, fuori da questa circostanza che ti ha dato la vita. Se mi dici che il problema è non subire questa circostanza passivamente e che si realizzi la tua persona, siamo d’accordo, ma dire che la libertà è assenza di legami…
Tutto nasce da questa idea moderna di individuo monade, che è tanto più libero quanto più può scegliere: è una menzogna!

Un esempio: immaginiamo un bambino che vorremmo far crescere più libero del solito. Quando nasce, breve svezzamento con la mamma, poi lo portiamo via e a 5 anni gli dicono: “siccome ti volevamo libero abbiamo pensato di allevarti noi e adesso ti facciamo scegliere la mamma! Mica che ti becchi quella che ti becchi: te la scegli tu! Ti mettiamo davanti 100 donne: vecchie, giovani, alte, basse, bionde, more e te scegli la mamma che ti piace di più!”. Ma secondo voi un bambino posto in questa condizione si sentirebbe libero? La libertà per quel bambino sarebbe piuttosto che, mentre confuso e spaventato osserva la scena, improvvisamente sbucasse la sua mamma, quella vera. E gli potesse volare in braccio gridando “mamma!”. Ecco la libertà: l’adesione consapevole al Vero, alle cose che sono, alla realtà per quello che è! E la realtà sono i rapporti! […] La libertà, dice Dante, è l’esperienza che fai di un rapporto così decisivo e così grande e così capace di affermarti nel tuo valore che sei libero da tutto il resto! Altro che assenza di legami!

Ancora un esempio: immaginate una ragazzina a scuola: bruttina, goffa, timida. Non si sa bene perché c’è un professore che l’ha presa di mira e la sta massacrando e gode a spaventarla. E a casa è ricattata dai genitori a causa dei voti dello stesso professore, è schiacciata da questa situazione. All’intervallo poi nel cortile vede tutti i giorni l’apollo della scuola, il bello a cui fanno il filo tutte, fra cui ovviamente anche lei, ma non prova nemmeno a immaginare come possa essere la vita con lui. Immaginate ora se una mattina capitasse questa scena: intervallo, lei resta sola in classe a mangiare un panino tristissimo in attesa della lezione successiva del profe cattivo, entra il bello, le si avvicina e lo stesso gli dice: “Maria, è un pò che ti volevo dire che mi interessi, vorrei star con te, capisco che mi fa bene star con te, vorresti essere la mia ragazza?”. Avete idea cosa succederebbe alla ragazzina? Le succederebbe che l’ora dopo, all’arrivo del professore, lei alza la mano e dice al professore: “professore posso dirle una cosa? Vaffanbagno te e i tuoi voti e la tua materia e il tuo modo di fare: sono libera!”

Capite l’esempio? E’ questo poter dire alla circostanza, al potere, che altrimenti ti schiavizzerebbe, “io sono libero”. E sono libero perché sono costituito da quel rapporto! Perchè uno mi ha detto: tu vali e io do la vita per te! Ecco quello che ha portato Gesù nella storia. Non c’è circostanza che abbia un ultimo potere su di noi, siamo liberi perché uno è venuto e ci ha detto: “sarai anche lo straccione che pensi di essere, ma io per te darei la vita”. Questa è la libertà!”

Nembrini, Franco. “Nel mezzo del cammin”, puntata 2 – Vita Nova: l’amore per Beatrice. Tv2000. 2016.  Video on line



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21 replies

  1. Questa lezione mi è piaciuta particolarmente. Grande Franco!

  2. “La libertà è l’adesione consapevole al Vero, alle cose che sono, alla realtà per quello che è”

    Leggendo Franco e facendo nostro quel che ci dice qui, già sappiamo essere più liberi.

    In Pace

  3. per rimanere terra terra , si potrebbe anche dire che cosa NON è libertà.
    se nell’Unione Sovietica dei tempi di Stalin e di Breznev non potevi pensarla in modo diverso dal partito dominante, pena l’essere accusato di esser il “nemico del popolo” ed essere deportato in un Gulag, questa non è libertà!
    se in certi stati laicisti e proni al politicamente corretto di oggi non puoi dire pubblicamente che sei contrario alla nozze gay pena l’essere accusato di essere un cattivo omofobo, questa non è libertà!.
    se nella Chiesa cattolica non si può rispettosamente chiedere chiarificazione a un documento pontificio, pena l’essere additati al pubblico ludibrio come legalisti e “tori la cui testa deve essere tagliata”, questa non è libertà.
    diciamo che la libertà è come la salute: quando uno ce l’ha non sa di averla , ma comincia a sperimentare cosa è la salute quando è malato gravemente. allora si rende conto di cosa è la salute quello che prima aveva e ora gli manca.
    così la libertà. noi che non siamo nati sotto Hitler o sotto Stalin, e neppure ai tempi dell’inquisizione spagnola e neppure sotto la LEGGE DELLA sHIARIA, quindi non sappiamo cosa sia SE NON UN CONCETTO , UN IDEA.
    Ma se CAPITA CHE un potere, di qualunque origine, sia politica, che ideologica, che religiosa, ce la toglie allora capiamo subito al volo cosa è libertà non un concetto astratto ,
    propongo di chiedere cosa è libertà ad Asia Bibi oppure ai cristiani che sotto l’ISIS non hanno neppure
    diritto all’esistenza, o al povero Barilla che è stato COSTRETTO a fare vergnosa autocritica pubblicamente per un spot pubblicitario che non era piaciuto alla lobby LGBT, oppure chiedete cosa è libertà a tutti quegli americani che ai sondaggi non hanno detto che avrebbero votato Trump , perchè non volevano essere perseguitati dall’odio dei colleghi d’uffico e delle femministe!.
    chiedete cosa è libertà al padre Cavalcoli licenziato da Radio Maria per far piacere ai potenti curiali !

    Chiedetelo a Dante costretto all’esilio:
    libertà va cercando che è sì cara
    come sa chi per lei vita rifiuta”

    la libertà è quella cosa che ti tolgono o cercano di toglierti perchè è la cosa più potente di un uomo: la sua coscienza, il suo non piegarsi alla tirannia che sia politica o ideologica.

    • Tutto bene salvo il tuo accenno ai quattro cardinali spergiuri: in effetti nessuno qui questiona la legittimità di chiedere chiarificazioni da parte di codesti.

      Quel che si critica è il pubblico obbrobrio al quale hanno voluto sottoporre il Santo Padre perché questi, nella sua di libertà, ha “osato” non rispondere loro nei tempi e nei modi da loro desiderati !!!

      Sottolineo che aldilà della libertà vi è anche il dovere, sempre più imperante il più si assumono cariche elevate in un corpo sociale qualunque, di essere fautori di unità e non di disordine.

      In Pace

  4. Trovato oggi, ve lo voglio segnalare. Iin tema, va da sè, col post e con i commenti. Warning: va preso come esercizio di una forma particolare di libertà, resa ancora più libera per grazia, non come imposizione super-egoica. Eccolo: http://romualdica.blogspot.it/2014/11/lesercizio-eroico-della-virtu-di.html

  5. Vorrei essere libero, libero come un uomo.
    Vorrei essere libero come un uomo.
    La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche il volo di un moscone,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione.

  6. La libertà è anche non dover essere costretti a cambiare nick per non essere “moderati”, posto che il termine moderato è stato qui trasformato in censurato senza se e senza ma.
    Da una settimana non compare nessun commento che scrivo, neppure se dichiaro che l’erba è verde.
    Chi ha paura delle opinioni altrui vuol dire che non sa difendere con cognizione di causa le proprie ed ha bisogno di tacitare gli altri.
    E’ curioso che qui si parli spesso di Pensiero Unico con una accezione negativa, ma poi di fatto nel blog si tenda ad imporre un Pensiero Unico interno, a giudizio insindacabile di una unica persona che di fatto ha messo il cappello su tutto il blog (ma gli altri moderatori dove sono ??), ed ogni tanto si porta via la palla come si faceva da bambini.

    • Mahhh Io non ti capisco: se non ti piace la moderazione: che ci vieni a fare?
      In Pace

    • “E’ curioso che qui si parli spesso di Pensiero Unico con una accezione negativa, ma poi di fatto nel blog si tenda ad imporre un Pensiero Unico interno”

      Ma vedi, Mentelibera, è un po’ come la questione dell’arbitro nelle partite di calcio: tutti sono pronti a lamentarsi di un arbitraggio ingiusto quando lo subiscono, ma non sono altrettanto pronti a lamentarsene quando l’arbitraggio ingiusto è a loro favore.

      • Lo so bene, ma in questo caso l’arbitro è anche giocatore, in conflitto di interessi costante.

  7. Tutto quello che dovevo scrivere l’ho scritto nel primo commento. Ovvio che tu, che sei in grado di eliminare i commenti scomodi, fai passare solo quelli che ti fanno comodo, col risultato di farmi sembrare stupido e illoggico.

    • Riesce benissimo a farsi passare per stupido e illogico da solo. Ed è bello vedere questo volgare provocatore azzannare disperatamente la mordacchia imposta a lui dalla censura.

      • Chiunque tu sia, sei patetico. Come tutti quelli che non hanno nulla da dire ti schieri con la maggioranza per sentirti qualcuno.

        • peraltro, non mi sembra bello paragonare la moderazione di un blog ad uno strumento odioso come la mordacchia

          • Grazie della solidarietà. Purtroppo quando si parla di libertà tutti si sentono vittime senza che ci siano carnefici. E’ illuminante che si faccia l’elegia della censura in post dove si parla di libertà. E che si corra sempre in aiuto del vincitore.
            Grazie davvero.

          • Consolare aflitti e’ charitas. Ma dannare a silenzio i provocatori e’ piu’ charitas. Percio’ bene togliere parola a questo massone protestantico.

            • C’è una sottile linea di demarcazione tra provocazione e reale desiderio di approfondire un discorso.
              Personalmente trovo a volte spunti interessanti nella contraddizione onesta che mi obbligano a meglio esplicitar la riflessione e la mia comprensione.
              Chiaramente chi non ti legge neanche e spara le solite cavolate non merita nessun interesse.
              In Pace

            • ” perciò è bene togliere parola a questo massone protestantico”.

              “Il rispetto della reputazione delle persone rende illecito ogni atteggiamento ed ogni parola che possano causare un ingiusto danno. 371 Si rende colpevole:

              — di giudizio temerario colui che, anche solo tacitamente, ammette come vera, senza sufficiente fondamento, una colpa morale nel prossimo;

              — di maldicenza colui che, senza un motivo oggettivamente valido, rivela i difetti e le mancanze altrui a persone che li ignorano; 372

              — di calunnia colui che, con affermazioni contrarie alla verità, nuoce alla reputazione degli altri e dà occasione a giudizi erronei sul loro conto.”

              2478 Per evitare il giudizio temerario, ciascuno cercherà di interpretare, per quanto è possibile, in un senso favorevole i pensieri, le parole e le azioni del suo prossimo:

              « Ogni buon cristiano deve essere più disposto a salvare l’espressione oscura del prossimo che a condannarla; e se non la può salvare, cerchi di sapere quale significato egli le dà; e, se le desse un significato erroneo, lo corregga con amore; e, se non basta, cerchi tutti i mezzi adatti perché, dandole il significato giusto, si salvi dall’errore ». 373

              http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a8_it.htm

              Le consiglio di andarsi a confessare, caro Anthony.

  8. Ecco cosa diceva il maestro del Nembrini:

    “La libertà se non è quella che per natura deve essere (cioé l’energia affettiva che favorisce la ricerca e la adesione all’Infinito) diventa autodistruttiva. Ostile alla natura stessa del proprio cuore; distruttiva della natura dell’uomo. La natura dell’uomo è affermazione dell’Altro. La liberta che vuole solo affermare se stessa odia, nega l’Altro. E questo è il peccato. Ma cosi l’uomo finisce per autodistruggersi: ed ecco l’odio a se stessi”.

    Don Giussani.

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