Blog dei blogs: Santa Madre Teresa – Special Edition

Madre.

Madre.

Alea iacta est: Madre Teresa è diventata Santa, dunque necessariamente bisogna demolirne l’immagine. Punto. Questo è il sunto della miriade di articoli che mi sono sorbito in questi giorni. Volevo capire bene le critiche che si muovono a questa minuscola suorina, non ci sono riuscito. Volevo trovare le prove che inchiodassero questo fuscello di Santa, nulla. Volevo allora trovare qualche articolo apologetico che demolisse una ad una le critiche, zero al quoto pure qui. Un vero e proprio casino. Ecco allora l’idea di fare un blog dei blogs speciale nel quale raccogliere gli articoli migliori che ho letto, sia pro che contro, e quindi lasciare aperti i commenti per eventuali vostre aggiunte o riflessioni. Via!

Intervista a Hitchens
Prima di tutto leggiamo quel che ha da dire quella povera anima di Hitchens. Leggerlo a mio avviso fa scontare alcuni anni di purgatorio per l’ira e le risate di scherno che bisogna trattenere, lo consiglio a tutti. Una risposta su tutte:   “FI: Siamo tutti vittime della macchina propagandistica della Chiesa Cattolica? O è l’Occidente che ha colto la palla al balzo per lavarsi la coscienza tramite madre Teresa?
CH: Beh, vedo che Lei si è già risposto da solo. Per lungo tempo la Chiesa non seppe cosa farsene, di madre Teresa. Per esempio, nei primi anni ’60, durante il Concilio Ecumenico Vaticano II a Roma, in India si stava tenendo un incontro equivalente tra i cattolici del subcontinente indiano a Bombay. Ebbene, madre Teresa si presentò dicendo che era assolutamente contraria a qualsiasi rivisitazione della dottrina. Disse che non c’è bisogno di alcun ripensamento ma solo di più opere e più fede. Quindi fu identificata per molto tempo come intrattabile e dogmatica dai cattolici in India.
Penso che molti altri nella Chiesa sospettassero che lei fosse troppo ambiziosa, che non avrebbe accettato alcuna disciplina, che mirasse a fondare un Ordine per sé, sempre piena di richieste per mettersi in mostra. Tradizionalmente la Chiesa ha sempre sospettato di queste forme di zelo eccessivo. Penso che il successo mediatico di madre Teresa fu opera della breccia creata da Muggeridge, che non era nemmeno cattolico all’epoca.
Quindi non fu opera dell’ufficio propaganda della Santa Sede, almeno all’inizio. Ma quando la Chiesa Cattolica capì di avere un possibile asso nella manica, fece presto ad appropriarsi di lei. È una delle preferite dei fedeli e un buon richiamo per non credenti e acattolici. Ed è utile a questo papa come arma contro riformisti e sfidanti all’interno della Chiesa.
Sul perché coloro che normalmente si definiscono “razionalisti” o “scettici” siano inciampati sul mito di madre Teresa, penso c’entri anche un fattore di condiscendenza post-coloniale, per il quale molta gente si sente la coscienza sporca per i disgraziati della terra ed è contenta di sapere che c’è qualcuno che fa qualcosa per loro. C’è inoltre il generale problema della credulità, per cui, una volta che uno s’è fatto una reputazione, la gente ne giudica le azioni in base a tale reputazione invece che giudicarne la reputazione in base alle sue azioni.”
Ho scelto questo delirio perché c’è quasi tutto il discorso ateista anticlericale: Chiesa-marketing, mito della suorina, placcaggio del riformismo in seno alla Chiesa, colonialismo. Critiche ridicole ovviamente. Manca giusto giusto il problema sanitario, ma di questo ne parlo dopo perché la faccenda è diversa.

Huffington Post Italia (Link vari)
La Annunziata non perde l’occasione per ribadire il suo credo personale incentivando traduzioni di articoli contro la nuova Santa. Eccone alcuni:
Il lato oscuro di Madre Teresa
Traduzione da un articolo francese. Tesi: era una fondamentalista che manco Pio IX, diceva “no all’aborto” ad ogni piè sospinto, faceva proselitismo, amava la sofferenza (soprattutto altrui) e sperperava soldi in nulla che gli davano i più sanguinari dittatori del mondo. Al di là di critiche cretidiote (come quelle sull’aborto), la più interessante che tornerà più volte (anche nelle polemiche e flame web) è questa: sono le stesse accuse di uno studio canadese – controverso- pubblicato nel 2013. “Nelle missioni della religiosa, due terzi dei pazienti aspetta invano di ricevere cure mediche, mentre gli altri vi si recano per morire senza ricevere cure adeguate”, raccontava allora Radio Canada, additando come causa di queste carenze la “concezione della sofferenza di Madre Teresa “ (e non la mancanza di risorse).
C’è un problema con Madre Teresa
Questo articolo lo linko per mera curiosità perché davvero questo prete romano è l’unico che è riuscito a trovare una nuova critica alla Santa: la lingua inglese. “Non è universale” dice lui e aggiunge “la lingua è un esempio eh”, però alla fine parla solo di quello e non offre appigli ulteriori per capire perchè l’amore di Madre Teresa non possa essere considerato “universale”. A meno che si reputi la Santa un gadget troppo fondamentalista per poter andare bene a tutti i cattolici sparsi nel mondo, modernisti e lefevbriani compresi. Bella domanda a cui però l’articolo non risponde…
Alcune risposte
Interessanti risposte date da una collaboratrice dell’HP inglese. Ovviamente la Annunziata salta a piè pari l’idea di tradurre pure questi contributi…
Non fu santa
Articolo di Krithika Varagur nel quale si parla quasi solo di conversioni forzate che la giornalista indiana vede come una nuova colonizzazione. Ma queste conversioni forzate c’erano davvero o no? Bella domanda visto che nei commenti di questo articolo di …

Maurizio Blondet
…alcuni commentatori si chiedono smarriti: “abbiamo saputo che non battezzava i bambini morenti, perché?”. E allora dove sta la verità? Bah, impossibile sapere. Vediamo allora cosa scrive Blondet in questo articolo al fulmicotone: Madre Teresa aveva 2 palle grandi così, era cattolica tutta d’un pezzo ma soprattutto, nuova informazione, “non fondò ospedali e non era quella la sua intenzione; all’inizio, dedita ai “più poveri fra i poveri”, ne trovava fra la spazzatura di Calcutta, deformi, divorati dagli insetti, dementi, affamati e morenti abbandonati – e li portava in un locale nell’angolo del tempio di Kalì. Li lavava, li nutriva e li faceva sentire amati, vegliava la loro agonia accarezzandoli.”

Ecco quindi che ritorna il misunderstanding web: con tutti quei soldi perché non comprava antibiotici per guarire i lebbrosi invece di accarezzarli con acqua fresca dicendogli: “su, su dai, ripeti con me: non fa male, non fa male…”. La domanda è lecita, ovviamente la risposta cattolica è: non era la sua vocazione. Nessuna suora è medico o infermiera. Al che alcuni potrebbero domandare: ” perché non chiedere aiuto a medici o infermieri allora?”. Dalle notizie che ho letto non si capisce se alcuni offrirono aiuto e questo venne rifiutato. Anche qui, tanto fumo zolforoso. Allora ho cercato articoli che spiegassero questa scelta. D’accordo che prima viene la salvezza dell’anima e senza questa è inutile salvare il corpo, ma ci sta che qualcuno dica: “ehi, ma salvare tutti e due no?”. Solo che questo si fa in ospedale, non in un luogo deputato al morire “in pace” (cioè quello pare siano le case di Madre Teresa). Poi però vengo a sapere da Blondet che alcuni malati lavoravano per i malati più gravi e moltissimi sono guariti, al che mi dico che sicuramente non tutti erano in agonia… dilemmi su dilemmi. Vediamo allora di andare sul sicuro:

Tempi.it
Perché il mondo odia madre Teresa? Ottima domanda, vediamo la risposta di questo articolo: segue Cristo. Vero, ma basta? Cioè come rispondere al problema sanitario? Ecco la risposta dalla viva voce di Madre Teresa: “Noi non siamo assistenti sociali, non siamo insegnanti, né infermiere, né dottori: noi siamo suore religiose. Noi serviamo Gesù nei poveri. La nostra vita non ha ragioni o motivazioni diverse da questa. E questo è proprio il punto che tante persone non capiscono”. Perfetta. Ma se qualche medico avesse dato disponibilità? Anche qui non si sa nulla. L’articolo però è ben fatto e smonta ben bene molte problematiche.
Un altro molto bello è questo:  Intervista a Brian Kolodiejchuk, postulatore della causa di beatificazione e di quella di canonizzazione. Da questa intervista apprendiamo che “invitato Hitchens a rendere la sua testimonianza durante il processo di beatificazione, [..] ha ammesso che la sua antipatia per madre Teresa è nata quando, nella seconda parte della sua visita alle opere delle missionarie della Carità a Calcutta, caduto il discorso sulla questione dell’aborto”. Ah aaaah… da leggere tutto.

Giuliano Guzzo
Non ci aiuta scrivendo un articolo dedicato alla storia dell’intolleranza laicista contro i santi. Interessante, bell’articolo però… e allora andiamo all’estero!

Breitbard.com
Perché la sinistra odia Madre Teresa? Risposta: “gli argomenti contro di lei si riducono a due, che la sinistra non potrà mai perdonarle: la sua opposizione […] intransigente all’aborto e la sua spiritualità apertamente cristiana”. Vero. Articolo interessantissimo, non risponde alle nostre domande, ma fornisce alcune risposte precise sul perché esiste questa isteria collettiva. Chiudiamo con…

Aleteia
Che pubblica forse il più bell’articolo apologetico contro le idiozie laiciste, vediamo se risponde anche alla domanda che ci è rimasta in sospeso. Eccola: “Le suore si uniscono alla povertà delle persone che servono. La loro missione non è costruire ospedali all’avanguardia o lavorare per un cambiamento politico o sociale, che è quello che fanno molti cattolici. Offrono assistenza a bambini e adulti nelle situazioni più disperate, persone che altrimenti vivrebbero e morirebbero in strada. Le suore stesse vivono in completa e totale povertà, dormendo sul pavimento e lavando l’unico che abito che possiedono in una tinozza e asciugandolo durante la notte. Questa critica risente spesso di una mentalità da privilegiati del “primo mondo” che non hanno idea del tipo di condizioni che sperimenta la gente nei Paesi del “terzo mondo”. Spesso viene da critici che non si scomodano a trascorrere un periodo di tempo prolungato in queste situazioni, essendo più disposti a “indagare” sulle case di Madre Teresa che ad andare a lavorare insieme alle suore.”

Direi che forse ci siamo. Questa risposta soprattutto soddisfa quella domanda che ho fatto discorrendo del tema su web e che non ha mai ricevuto risposta; questa: “io leggo su wikipedia che nel 1991 il direttore di The Lancet, il dottor Robin Fox descrisse la clinica di Calcutta disorganizzata e in mano a suore e volontari senza esperienza medica, senza medici e senza distinzioni fra malati inguaribili e malati con possibilità di guarigione, che comunque rischiavano sempre più la morte per le infezioni e la mancanza di cure. Qui probabilmente ci si chiede “ma che sta facendo quella lì?” e invece io invece mi chiedo per prima cosa “ma che fa quel dottore? Scrive ‘sta cosa e non aiuta nemmeno a migliorare la situazione se davvero la ritiene cosi disastrosa?”



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104 replies

  1. So che è una stupidata, magari dovuta alla traduzione imprecisa, ma questa m’ha fatto proprio sorridere:
    “durante il Concilio Ecumenico Vaticano II a Roma, in India si stava tenendo un incontro equivalente tra i cattolici del subcontinente indiano a Bombay”
    Dopo il Vaticano II, il Bombay I… chissà che ermeneutica bisognerà usare per questo 😀

  2. Santa Teresa di Calcutta.
    L’unica apologetica è Santa Teresa di Calcutta stessa. Quello che era, santa. Quello che è, santa. Punto.
    C’è chi vuole svilirla, odiarla? Faccia con comodo, resta quanto sopra, non c’è bisogno di parole a difesa: era ed è lei stessa la difesa. Chi svilisce ed odia riceverà sicuramente le Sue suppliche innanzi all’Onnipotente affinchè si ravveda, e del caso, converta.

    Passo oltre. Santa Teresa di Calcutta mi piace ricordarla, oltre che come perfetta discepola del Maestro e imitatrice della prima dei discepoli cioè Maria Santissima, come il “braccio armato” (i possessori di materia celebrale capiranno il senso di questa espressione) di San Giovanni Paolo II che nutriva una ammirazione ai linmiti della venerazione per la Santa (e il motivo risiede in quanto detto prima a riguardo di certa imitazione…).
    Guardando certi video, non lo so, forse è solo una mia impressione, sembra che il Santo a malincuore accetti i baciamano e gli inchini di Santa Teresa, e solo in virtù del ruolo pubblico di Pietro. Il cuore mi dice che nel suo cuore avrebbe voluto lui inginocchiarsi innanzi a lei e baciarle deferente la mano e farsi carezzare il capo (e chissà in privato non l’abbia fatto) …

    Godete fedeli, godete!

    • Nulla da aggiungere se non grazie.

    • Straquoto! Ora che la Chiesa ha riconosciuto la santità, possiamo dire che è Dio stesso il suo apologeta.
      Comunque, l’articolo più doloroso da leggere non è quello dei soliti noti, è quello di Mauro Leonardi, prete e scrittore (sic). Una tale pochezza di argomentazioni! L’ideologia (e forse l’invidia delle virtù altrui) sono proprio una brutta bestia.

      • Per Alessio

        ” Straquoto! Ora che la Chiesa ha riconosciuto la santità, possiamo dire che è Dio stesso il suo apologeta.”

        Esatto, se poi pensiamo che le canonizzazione ricadono sotto l’infallibilità siamo certi che sia Santa.

        Chi l’attacca per cercare di dimostrare che non lo è quindi ha certamente torto. Punto. E senza a capo. 😀

        • “Esatto, se poi pensiamo che le canonizzazione ricadono sotto l’infallibilità siamo certi che sia Santa.”

          Da quanto ne so, molti teologi non ritengono che le canonizzazioni ricadano sotto l’infallibilità.

          • La canonizzazione è di sicuro infallibile, non penso che ci sia teologo cattolico che lo discuti.
            Lì dove ci sono (a volte) discussioni è sulla beatificazione.

            Ma di solito queste discussioni sorgono sempre dalla parte a cui non piace che un tale sia beatificato: ad esempio ai simpatizzanti dell’eresia modernista non piacciono i Santi ed i Beati che come San Josemaria Escrivà de Balaguer o Santa Teresa di Calcutta sono innalzati sugli altari solo perché le loro posizioni sono sempre state in perfetta linea con il Magistero della Chiesa, senza se e ma mondani; mentre a quelli simpatizzanti dell’eresia tradi-protestante non piacciono i San Giovanni XXIII, i Beati Paolo VI, i San Giovanni Paolo Magno perché hanno il malore di non condividere la loro visione di Chiesa.

            La mia opinione personale è che non solo le canonizzazioni ma anche le beatificazioni sono sempre infallibili: …. soprattutto quando non ci piacciono!

            In Pace

              • Questa davvero non la sapevo e ti dirò che il cardinale mi ha quasi convinto, soprattutto quando dice che una canonizzazione è la conclusione di un processo sia canonico che storico. L’ingresso nel discorso dell’elemento “storia” -scienza nella mia epistemologia personale tutt’altro che dura- e della “possibile falsa testimonianza” (che già conoscevo), mi ha fermato dal bollare l’ipotesi come da scartare a priore. Interessante.

                • Tutti i dogmi sono risultati di processi canonici, storici, teologici, e anche liturgici!!!
                  Non è un argomento in sé….

                  Anzi un dogma è proprio un affermazione eminentemente euristica! Ne abbiamo già parlato, mi sembra
                  In Pace

                • Anche questo è vero in effetti.

                • Io credo che la differenza possa essere che mentre su un dogma decide direttamente il Papa, su una santificazione il Papa decide in base alla documentazione fornitagli da chi porta avanti la causa e che si è basato a sua volta su testimonianze di altre persone. Nella proclamazione dei santi hanno un ruolo importante quindi persone che non sono infallibili e quindi in teoria un Papa potrebbe essere ingannato da un postulatore menzognero.

                • In realtà sono sempre tempi lunghissimi che sono coinvolti e non una sola persona: c’è un atto di giudizio da fare alla fine, ma il Cristo ci ha detto che chi ascolta il Magistero ascolta Lui e che quel che lega è legato nei Cieli.
                  Non è giudizio solamente “umano”.
                  In Pace

              • poi ci sarebbe anche da affrontare la questione dei santi non esistenti, su cui non so quasi niente…

              • Parlavo di teologi cattolici: non di quelli che cercano pubblicità personale…
                In Pace

                P.S.: Comunque la formula stessa usata nella canonizzazione mostra tutte le caratteristiche definite al Vaticano I.

              • Ahahahahaha!
                PS: Santi non esistenti?! Boooh!

              • Personalmente penso che al di la dei dogmi base della fede cattolica, senza la quale non avrebbe senso parlare di cattolicesimo (il credo apostolico e poco altro, per intenderci), tutte le restanti definizioni (definite con dogmi o in ambito infallibilità) rischino soltanto di congelare l’intera chiesa intorno ad eventi o definizioni che poi , nei secoli , possono diventare un boomerang.
                Come al solito rischio di diventare eretico, ma serve per aprire un dibattito.
                Faccio un esempio e pongo una domanda a tutti : Se Maria Vergine non fosse stata Assunta in cielo, questo stravolgerebbe il credo cattolico? Oppure se non fosse stata concepita come immacolata? Forse è questo il motivo per il quale che crediamo in Gesù Cristo morto e risorto per i nostri peccati? Non credo.
                Piuttosto queste cose, che non sono direttamente funzionali alla nostra salvezza, sembrano essere più che altro funzionali a delimitare il confine con altre confessioni cristiane.

                • Credo in realtà che la proclamazione dei dogmi proceda dal fatto che la Chiesa di Cristo già contempla la Santissima Trinità e la adora e ne rende gloria: la loro proclamazione è la “firma” della natura soprannaturale della Chiesa.
                  Maria Assunta in Cielo o Immacolata è un’azione di delicatezza voluta da Dio perché altamente conveniente e il cattolico che professa queste verità in realtà già afferma quel che contempla in Cielo.
                  Lo stesso vale per i Santi: l’opera della grazia di Dio nelle anime è come un antipasto o una pregustazione del Giudizio Universale alla fine dei tempi, cove acclameremo l’Opera di Dio nelle anime umane.

                  Con la proclamazione dei dogmi e dei santi possiamo cantare la lode e gloria di Dio con tutta l’umanità di cui siamo il lievito ed il sale in quanto cattolici.

                  In Palce

              • Per Simon

                “Ma di solito queste discussioni sorgono sempre dalla parte a cui non piace che un tale sia beatificato: ad esempio ai simpatizzanti dell’eresia modernista non piacciono i Santi ed i Beati che come San Josemaria Escrivà de Balaguer o Santa Teresa di Calcutta sono innalzati sugli altari solo perché le loro posizioni sono sempre state in perfetta linea con il Magistero della Chiesa, senza se e ma mondani; mentre a quelli simpatizzanti dell’eresia tradi-protestante non piacciono i San Giovanni XXIII, i Beati Paolo VI, i San Giovanni Paolo Magno perché hanno il malore di non condividere la loro visione di Chiesa.”

                In realtà le cose sono un po’ diverse: molti tradizionalisti ritengono sinceramente (sbagliando, ovviamente, ma ciò non toglie che loro ne siano convinti) che il Concilio Vaticano II sia stato un “Conciliabolo modernista”, che ha tradito la Chiesa, e vedono le canonizzazioni dei Papi del post Concilio come una “strategia di marketing” per santificare il Concilio stesso.

                Quindi è ancora di più che un problema di “non condividere la loro visione di Chiesa”, il problema principale è il Concilio, come sempre.

                Dico ciò perché butto sempre un occhio a quei blog, e sia in Italia che in America le cose stanno così.

                Per Mentelibera

                “Personalmente penso che al di la dei dogmi base della fede cattolica, senza la quale non avrebbe senso parlare di cattolicesimo (il credo apostolico e poco altro, per intenderci), tutte le restanti definizioni (definite con dogmi o in ambito infallibilità) rischino soltanto di congelare l’intera chiesa intorno ad eventi o definizioni che poi , nei secoli , possono diventare un boomerang.
                Come al solito rischio di diventare eretico, ma serve per aprire un dibattito.
                Faccio un esempio e pongo una domanda a tutti : Se Maria Vergine non fosse stata Assunta in cielo, questo stravolgerebbe il credo cattolico? Oppure se non fosse stata concepita come immacolata? Forse è questo il motivo per il quale che crediamo in Gesù Cristo morto e risorto per i nostri peccati? Non credo.
                Piuttosto queste cose, che non sono direttamente funzionali alla nostra salvezza, sembrano essere più che altro funzionali a delimitare il confine con altre confessioni cristiane.”

                Tutto sommato concordo, anche se secondo me il problema non è stato tanto sui dogmi cristologici e mariani, ma l’aver “allargato” troppo il Magistero, su troppe questioni.

                Questo l’ha ammesso anche Ratzinger a suo tempo, se non ricordo male in merito all’esegesi biblica. Col Concilio Vaticano II le cose si sono messe a posto anche li, cito la Dei Verbum

                “12. “Poiché Dio nella sacra Scrittura ha parlato per mezzo di uomini alla maniera umana (22), l’interprete della sacra Scrittura, per capire bene ciò che egli ha voluto comunicarci, deve ricercare con attenzione che cosa gli agiografi abbiano veramente voluto dire e a Dio è piaciuto manifestare con le loro parole. Per ricavare l’intenzione degli agiografi, si deve tener conto fra l’altro anche dei generi letterari. La verità infatti viene diversamente proposta ed espressa in testi in vario modo storici, o profetici, o poetici, o anche in altri generi di espressione. È necessario adunque che l’interprete ricerchi il senso che l’agiografo in determinate circostanze, secondo la condizione del suo tempo e della sua cultura, per mezzo dei generi letterari allora in uso, intendeva esprimere ed ha di fatto espresso (23). Per comprendere infatti in maniera esatta ciò che l’autore sacro volle asserire nello scrivere, si deve far debita attenzione sia agli abituali e originali modi di sentire, di esprimersi e di raccontare vigenti ai tempi dell’agiografo, sia a quelli che nei vari luoghi erano allora in uso nei rapporti umani (24)”.[4]”

                Invece Leone XIII, nell’enciclica Provvidentissimus Deus, sosteneva che la Scrittura fosse inerrante anche in temi storici e scientifici. Lo cito

                ” NON È ASSOLUTAMENTE PERMESSO restringere l’ispirazione soltanto ad alcune parti della sacra Scrittura, o ammettere che lo stesso autore sacro abbia errato. Infatti non è ammissibile il metodo di coloro che risolvono queste difficoltà non esitando a concedere che l’ispirazione divina si estenda alle cose riguardanti la fede e i costumi, e nulla più, stimando erratamente che, trattandosi del vero senso dei passi scritturali, non tanto sia da ricercarsi quali cose abbia detto Dio, quanto piuttosto il soppesare il motivo per cui le abbia dette. Infatti tutti i libri e nella loro integrità, che la chiesa riceve come sacri e canonici, con tutte le loro parti, furono scritti sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, ed è perciò tanto impossibile che la divina ispirazione possa contenere alcun errore, che essa, per sua natura, non solo esclude anche il minimo errore, ma lo esclude e rigetta così necessariamente, come necessariamente Dio, somma verità, non può essere nel modo più assoluto autore di alcun errore.”

                Come è facile constatare all’epoca si proponeva l’inerranza biblica anche in altri temi oltre a quelli di Fede e costumi, ed è proprio l’allargamento sbagliato del Magistero di cui parlava Ratzinger.

                Poi io penso (e stando a quanto hai sempre scritto penso che tu sia d’accordo con me) che tale allargamento ci sia stato anche in alcune questioni morali, prova ne è secondo me l’allenamento della Chiesa del post Concilio su certe questioni, come tra l’altro ho dimostrato ieri citando quel documento di San Giovanni Paolo II relativo alla contraccezione (che guardacaso è stato ignorato, sebbene è lecito pensare che se all’epoca fosse stato pubblico come Al avrebbe scatenato un pandemonio nei conservatori).

                Mi auguro che non verrà cassato anche questo commento.

              • Allentamento, non “allenamento”.

      • Vabbè, don Leonardi è un famoso, anzi: famigerato caso umano; non mi sorprende che abbia attaccato Madre Teresa.

  3. Da medico posso solo commentare che dal punto di vista cristiano e spirituale la santita‘ non e‘la stessa cosa dell‘ efficente accudimento dei malati. Certo l‘accudimento materiale dei malati nelle case di Madre Teresa magari non era ai livelli che un medico occidentale che scrive su Lancet possa ritenere adeguato. Ma la santita‘di Madre Teresa non sta nella qualita‘ del suo volontariato e neppure nel volontariato stesso. Qui secondo me c‘e‘un equivoco. E‘stata fatta patrona dei volontari. Ma la sua santita‘sta. nelle MOTIVAZIONI del suo prendersi cura di moribondi e malati:se ne prendeva cura perche‘in ciascuno di essi vedeva il volto di Cristo ,non per semplice filantropia o compassione umana e neppure probabilmentecon l‘intento di farli guarire. Quello che l‘uomo moderno non capisce e‘che per alcuni la salute fisica NON E ‘IL BENE SUPREMO. E‘ stato detto che Madre Teresa aveva una mentalita‘medioevale. e forse e‘vero. Come san Francesco che bacio‘il lebbroso cosi‘Madre Teresa accarezzava i moribondi per amore di Cristo cioe‘per motivi MISTICI. Ne‘per il mistico Francesco ne‘per Teresa. il fine era quello di guarire il lebbroso o il moribondo.So che e‘una mentalita‘difficile da accettare al mondo d‘oggi dove anche la carita‘cristiana assume forme sempre meno spirituali e sempre piu‘simili all‘assisstenzialismo laico in cui ovviamente il fine ultimo e‘dare uma assistenza medica e materiale adeguata ed efficente.
    Non e‘facile capire Madre Teresa. Ma ripeto come medico ritengp che sidebbano tenere separati i due ambiti:come diceva il dr. House spesso il mefico piu‘efficente qzello chw. ti cura davvero e‘quello meno empatico ,freddo oggettivo ed indifferente. Certp se vuoi solo la certezza della guarigione fisica.. ma a volte quello che malati moribondi e reietti cercano non e‘questo quanto un contatto profondo e misericordioso.

  4. Veramente non comprendo la scelta di spazio (fin troppo) a infamanti “contro” (vedi Hitchens – pace spero all’anima sua).

    Qui siamo forse nell’arena del “I pro e i contro”, sottotitolo “fate voi un’idea”.

    Talune accuse e illazioni credo molti ignorassero e ignorino. E’ un gran servizio renderli edotti?
    Io non credo.

    Non dimentichiamo che lo spirito del Maligno, gioca e ci gioca sulle trappole della mente nostra… così anche una piccolissima illazione che ha un minimo appiglio di credibilità, fa talvolta scattare la molla del “ma sarà mica vero?!”, e il connesso prurito di indagare e verifica.
    (Mi ha colpito che proprio così ha esordito su altro post un utente che chiedeva “cosa c’è di vero?” e della cui Fede non ho motivo di dubitare)

    Così più melma (la parola sarebbe un’altra) scaviamo, più mela mangiamo e diamo una ribalta a chi merita solo l’oblio (e l’oblio avrà), anzi qui ridiamo voce persino ai morti…

    Ma le voci che restano e che hanno diretto ad essere sempre riascoltate sono proprio quelle di Santi (che certo morti non sono).

  5. Ecco un articolo apologetico in difesa di Madre Teresa: https://www.firstthings.com/web-exclusives/2013/04/mother-teresa-and-her-critics

  6. Il fatto che un beato/a sia odiato dal laicismo a mio avviso dovrebbe essere una prova da imputare a favore della beatificazione.

  7. Alcuni miei amici l’hanno incontrata e anche chi tra loro era ateo ha capito che questa era veramente una donna fuori dal comune, una santa. Pochi complimenti, anzi abbastanza brusca con i visitatori, ma di un’umanità straordinaria verso gli ultimi
    Io credo che nella vita si debbano fare delle scelte, non si possono fare bene troppe cose. Quello che ha scelto lei è la più facile da criticare ma forse la più difficile da mettere in pratica. Ha condiviso la vita dei più poveri, ha abbracciato e accarezzato gente sporca, malata, puzzolente, li ha fatti sentire persone amate. Si è umiliata andando a cercare aiuti da chiunque, senza giudicare: lei diceva che fare questo per amore di Cristo era bellissimo, ne deduco che se non fosse stato per Gesù sarebbe stato un sacrificio che non avrebbe voluto fare.
    Santa Teresa è un po’ la Maria del Vangelo che sceglie di stare vicino a Gesù piuttosto che mettersi a fare mille lavori, non avendo il Gesù reale a disposizione si è messa vicina al Gesù che è negli ultimi.
    Anche se non l’ha fatto personalmente, non ha disdegnato la cura dei poveri. Mi vengono in mente le sue sollecitazioni a Dominique Lapierre affinché profondesse soldi ed energie per la cura dei malati (in un’intervista Lapierre parlava di aver curato due milioni di malati di tubercolosi).
    Alla stessa maniera si è sempre rifiutata di fare campagne per cambiare le cose (un’altra delle accuse a lei fatte). Ma non perché fosse contraria, anzi, solamente perché lei doveva stare vicina agli ultimi. Agli amici, tipo Dominique Lapierre, chiedeva di far sapere al mondo come stavano le cose e di darsi da fare per cambiarle.

    • Di certo c’è che chi l’accusa si è interessato alla vita dei poveri derelitti cui lei si avvicinava solo ed esclusivamente per trovare il modo di criticarla. Esistva un mondo la fuori di gente reietta, miserrima ed abbandonata da tutti. Non fregava un caxxo a nessuno; poi però un giorno una suorina decise di dedicare a questi reietti tutto quello che aveva, ossia amore ed attenzioni, senza poter dare le cure di un medico non essendolo lei stessa; allora, all’improvviso, per quella gente si sarebbero voluti standard sanitari e di cura eccellenti. Sempre, sia ben chiaro, senza sporcarsi minimamente le mani (ma solo la bocca con accuse infamanti). Penso stia in questo la ridicolaggine delle critiche sfacciate a madre teresa e mi pare non ci sia altro da aggiungere.

    • ne deduco che se non fosse stato per Gesù sarebbe stato un sacrificio che non avrebbe voluto fare.
      Deduzione esatta. Citazione da uno degli articoli linkati: “Non lo farei nemmeno per un milione di dollari” le dissi, e lei mi rispose “per quelli nemmeno io”.
      Boom!

      • Da che si deduce che un non credente che fa anche un decimo di quello che ha fatto Madre Teresa, senza avere quindi la prospettiva cosciente della vita eterna ed il conforto di Cristo, al momento della morte andrebbe in paradiso senza passare dal via….

        • Si, è il ragionamento classico sulla coscienza.

          “Il modello di vita cristiana è uno e cioè imitare Gesù Cristo. Che senso ha allora vivere? E il cristiano risponde: comportarsi come Gesù. E come si è comportato Gesù? il NT risponde “obbedendo sempre e in tutto al Padre fino eventualmente alla morte”. Accettare la volontà di Dio costi quello che costi di sacrificio personale. […]ogni cristiano dovrà interrogarsi nel modo più frequente possibile su cosa farebbe in questo frangente, qui e ora, Gesù? E a questa domanda dovrà rispondere sempre e solo lui e cioè secondo la conoscenza che in quel momento ha di Gesù stesso! Ne deriva allora una conseguenza importante, deve studiare Gesù, deve conoscerlo, deve conoscere l’NT e su di esso basare la sua vita, in base a quel che in quel momento conosce della verità.[…] Una piccola aggiunta: ogni uomo secondo il cristianesimo deve fare questo, ogni uomo deve vivere secondo la verità che conosce. E il cristiano sa che la verità è una sola ed è Cristo. Perciò la dove c’è uno che vive secondo la verità che conosce, e non potete pretendere che una persona viva secondo una verità che NON conosce, o che non conosce come verità, là c’è uno che magari senza saperlo vive secondo Gesù Cristo. Ma allora c’è un unico principio morale: vivi secondo la verità che conosci che diventa un principio cristiano quando il cristiano dice: Gesù è la verità e seguendolo per come lo conosco io sono nella verità. In conseguenza di questo devo dire che tutti gli uomini sono chiamati alla salvezza, perché anche il Boshimano, che non sa niente del cristianesimo, se vive secondo la verità che conosce, si salva. Perché ci dice San Paolo in Timoteo 2, 4 “Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verità” e allora anche il Boshimano può salvarsi se vive per quel poco di verità che conosce e si realizza così la parabola dei talenti. Se hai ricevuto due devi rispondere per due, se hai ricevuto cinque devi rispondere per cinque, se hai ricevuto dieci devi rispondere per dieci.
          Dottrina non certo nuova visto quanto riportato anche da Tommaso D’Aquino nella S. T. prima parte, secondo libro, questione 19 articolo 5″

          Il Cristiano: la coscienza, 1996, Didaskaleion, mp3 del corso fondamentali del cristianesimo, link diretto alla lezione

      • “ero malato e ti sei preso cura di me” dice il Vangelo,parlando del Giudizio Universale ,Madre Teresa ha visitato e continua con la sua opera a visitare e confortare tante persone buttate e dimenticate,immagini vive di Gesù sofferente.In più Madre Teresa ha sempre nutrito un grande amore per la Chiesa.Ci sono tanti altri modi per raggiungere la santità,prendendosi cura di tutti i poveri cristi della terra,come fece il Samaritano,San Camillo de Lellis,S.Francesco ecc.Per il resto siamo differenti e con caratteri non sempre concilianti e non per questo dobbiamo massacrarci.Possiamo anche essere migliori di S.Teresa o di Papa Francesco,ma quello che non ci compete é il giudizio e tanto meno il pregiudizio,a meno che la nostra presunzione non sia irrefrenabile.,

        • “ero malato e ti sei preso cura di me”
          Per la precisione non dice cosi. ma cosi: “malato e mi avete visitato”
          Il senso è quello, ma non dice cosi, quindi non andava virgolettato
          (Non è pignoleria, e che col Vangelo bisogna essere precisi se lo si virgoletta ovvero cita;
          abbiate pazienza ma se non citate precisamente evitate le virgolette, grazie)

  8. E’ una nostra tendenza borghese e perbenista quella di pensare che i santi, poichè sono stati fatti santi, sono stati perfetti.
    Madre Teresa , come quasi tutti i santi della storia a partire dagli apostoli, non è “Dio” , ma un essere umano con le sue debolezze e spigolosità ed i suoi peccati ed errori. La differenza rispetto ad un “non santo” è che Madre Teresa ha messo la sua vita (debolezze e peccati inclusi) nelle mani di Cristo, perchè lui la guidasse a fare quello che lei non avrebbe mai fatto e che certamente, umanamente, era quasi impossibile fare.
    Ella ha acceso una luce sull’esistenza degli ultimi del mondo, e già questo sarebbe bastato. Ella si è sporcata le mani con l’umanità vera, chinandosi mille e mille volte sul viandante sconosciuto come il buon samaritano. Pur con tutti i suoi errori e incapacità tecniche è riuscita a smuovere il mondo . Ad altri spetta perfezionare il suo lavoro, senza perdere lo spirito originale.
    Non bisogna aver nessuna paura degli articoli negativi, perchè tutto contribuisce a formare una idea vera e non illusoria delle persone. Bisogna aver paura, invece , di chi per credere nella santità ha bisogno di vedere il santo come un superman. Costoro infatti tracciano un solco preciso tra loro stessi ed i santi, come a dire “il santo lo faceva perchè era santo, ma io non sono santo e non lo posso fare”. Invece tutti siamo chiamati alla santità , e possiamo diventare santi. Non ci sono alibi.

    • Non bisogna aver paura degli articoli negativi che contribuiscono a mettere in luce la complessità di una persona e quindi anche i difetti.
      Quelli che dipingono un santo come un superman fanno paura, quelli che spalano fango gratuitamente fanno schifo.

      • E’ già tutto nel Vangelo: se foste del mondo il mondo vi amerebbe, ma siccome non siete del mondo il mondo vi odia come ha odiato me.

        ricordo un mio collega medico ateo che proprio non poteva sopportare che un altro collega , cattolico, certe volte non si facesse pagare le visite se il malato era povero. Per lui quest’ultimo era un “ipocrita ” un baciapile” un disonesto, un vanesio . Una volta gli chiesi il perchè di questa sua acredine verso un collega che a lui non faceva nulla di male e che se non si voleva far pagare dai poveri faceva anche una buona azione. Non seppe spiegarmi RAZIONALMENTE il suo rancore, capii che era un odio istintivo che gli veniva dal cuore, quell’odio di cui parla il Vangelo. Il mondo e gli uomini che appartengono allo spirito del mondo non possono che odiare (anche se non sanno spiegare perchè) coloro che agiscono al di fuori delle motivazioni e dei dettami del mondo.
        Questo anche testimonia della autenticità di un testimone di Cristo.

        • La scelta del male è sempre misteriosa e impressionnante.
          Fare il male è peggior ancora quando lo si fa senza neanche ragione apparente: ma l’irrazionalità è proprio un male in sé.
          Anzi, il peggiore perché non lascia nessuna porta di uscita verso la conversione.
          In Pace

          • Il Male ha la sua logica (quella del Maligno), ma è quasi sempre irrazionale, perché offusca le capacità dell’Intelletto che Dio dona a tutti…

            Non sarei così categorico sulla “nessuna porta di uscita”…
            Esiste una “porta di Entrata”… quella a cui il Signore bussa continuamente (ce ne vuole perché si stanchi!). Mai la forza, ma le strategie e la potenza della Sua Grazia del Suo Amore, risultano spesso invincibili.

            • Tutto è Grazia, in effetti e ancor di più quando si parla di conversione.

              Ma la giustificazione del proprio agire malvagio o addirittura il negarne addirittura la necessità di giustificazione, cioè essere dalla parte del male per pura scelta, con un atto di volizione così radicale è proprio del campo del peccato contro lo Spirito.

              In Pace

              • Simon, te l’ho già detto […]

                Ok VIncent, solo ora ho letto a quale commento di Simon stai rispondendo e te lo casso perché davvero non centra un casso con il caso prospettato dal commento di quest’ultimo, che è un caso tanto possibile quanto ipotetico. L’ho girato paro paro a Simon in modo che la tua riflessione venga da lui letta, ti ringrazio. (ND Minstrel)

        • Si Giaocomo, è proprio così…

          Ricordo preima della mia conversione, ero ragazzo, avevo in odio i rosari che le mie sorelle più piccole portavano a casa tornando dal catechismo (no certo le mie sorelle…).

          Perché? C’era un motivo razionale? Nessuno!

          E’ lo spirito inquieto e tendente al male che si agita nel cuore di ogni Uomo che non è ancora stato toccato dalla Grazia (ciò non toglie che per grazia possano talvolta compiere anche opere buone).

          E’ il combatimento tra il Bene e il Male che troppo spesso ci vede sconfitti se non abbimao scelto come Alleato il “Signore degli Eserciti”, Colui che ha sconfitto il Male e la Morte.

          Questo dico perché non si guardi con misericordia a chi si comporta come il tuo collega ateo…
          Molti di costoro sono coloro che agiscono come nemici, ma quando la Croce “bussa alla loro porta”, si ricordano di quelli che avevano in odio, perché in loro brillava un Luce diversa e nella Croce avevano trovato risposte e non ne erano rimasti schiacciati …oppure semplicemente, ai loro attacchi, alle loro calunnie, non avevano risposto “male per male”.

        • Il collega “cattivo” (quello che non accettava che si potesse curare qualcuno senza ricevere un compenso ) prima di essere ateo era semplicemente str….. (lascio immaginare il resto).
          Il mondo è pieno di persone , anche non cattoliche, che fanno del bene, come pure è pieno di persone, anche credenti, che sono egoiste. Certo un vero cattolico ha un paradigma aggiuntivo da rispettare, ma direi che la storia e la cronaca ci mostrano tante situazioni di vera pochezza di tanti fedeli battezzati e certe volte anche assidui praticanti.
          Non pensiamo che gli atei (che peraltro sono pochissimi, perchè il vero magma è formato da mille sfaccettature di credenza , sostanzialmente versione “fai da te”) siano tutti egoisti. Anzi…le mie conoscenze dirette sull’argomento mi hanno dimostrato che a volte persone orgogliosamente atee hanno principi morali (laici ovviamente) ed etici molto forti. Molti atei non credono in Dio, ma credono negli uomini. Bisogna aver paura più di chi fa finta di credere in Dio ma in realtà pensa e si comporta come se non credesse a nulla.

          • “prima di essere ateo era semplicemente str…..”

            Un po’ riduttiva come analisi… 😛

            • Eh be si! 🙂 Tu come lo chiameresti uno così ? 🙂 Oltre che non fa nulla , critica pure chi fa qualcosa ? Ma stesse zitto almeno! 🙂

          • Credere negli uomini… siamo sempre contro il principio di realtà….
            In Pace

            • Sai benissimo che non esistono logiche che possano confermare in modo inequivocabile l’esistenza del Dio di Abramo e di Giacobbe, cioè del Dio della rivelazione (che non a caso si è rivelato). Quindi parlare con un ateo, in termini di logica, è un muro contro muro che non ha senso. Troverà molta più realtà nel credere nell’uomo che nel Dio della Bibbia.

              • Vero, mentelib. Per il semplice fatto che la Fede, la voce dello Spirito, l’apertura del cuore, sono un dono, che viene dall’alto e, al pari della vita, non v’è modo di fabbricarla artificialmente.

              • Per credere negli uomini, ateo o no, bisognerebbe già che gli uomini fossero buoni: in questa premessa già c’è assenza di principio id realtà applicato.

                Poi credere negli in quanto non buoni , allora saremmo nel delirio assoluto di menti debili.

                No, un ateo serio non crede negli uomini.

                In Pace

      • Amen ad entrambi!

    • @MenteLibera, sottoscrivo… 😉

    • Perché “borghese e perbenista”? Puttosto “ingenua e popolare”!

    • Beh che dire Mentelibera, commento perfetto. 🙂

      Concordo soprattutto con questo

      “Non bisogna aver nessuna paura degli articoli negativi, perchè tutto contribuisce a formare una idea vera e non illusoria delle persone. Bisogna aver paura, invece , di chi per credere nella santità ha bisogno di vedere il santo come un superman. Costoro infatti tracciano un solco preciso tra loro stessi ed i santi, come a dire “il santo lo faceva perchè era santo, ma io non sono santo e non lo posso fare”. Invece tutti siamo chiamati alla santità , e possiamo diventare santi. Non ci sono alibi.”

  9. Vangelo di Giovanni 15, 19.
    19Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.

  10. specifico che il mio collega ateo non era affatto “cattivo” e neppure “str…o”, anzi era una persona in tutto e per tutto compassionevole e gentile, per questo mi aveva colpito questo suo particolare astio diciamo “esagerato” verso l’altro collega e le sue azioni o meglio le motivazioni delle sue azioni infatti ciò che era insopportabile per lui era la motivazione religiosa, se il collega non avesse fatto pagare i poveri perchè marxista o perchè talmente ricco da fregarsene , o perchè filantropo , gli sarebbe andato a genio.
    Ha colto bene il significato Bariom , quando dice che da ragazzo aveva in odio i rosari delle sorelle..senza un perchè.
    Senza un perchè: almeno senza un perchè CONSCIO, ma nell’inconscio io credo vi sia qualcosa di molto
    antico, l’antica rabbia di Caino per Abele…La rabbia di chi non può sopportare che qualcuno viva in una dimensione spirituale di amore di Dio in cui lui non vive.
    Il filantropo è amato, il lbenefattore dell’umanità è amato, il santo no. Gesù avrebbe dovuto limitarsi a fare il taumaturgo e il guaritore,il benefattore e moltiplicatore di pani e pesci, ma quando comincia a dire cose tipo “prima che Abramo fosse IO SONO” “o “chi ha visto me ha visto il Padre” scatena la rabbia cieca dei contemporanei.
    E’ la stesso rabbia che si legge in molti commenti su madre Teresa letti sul web

    • C’è anche questa:
      “Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi compiuto in mezzo a loro opere che nessun altro ha mai compiuto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. Ma questo, perché si compisse la parola che sta scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione.” Gv 15,22-25

    • @Giacomo sottoscrivo… 😉

    • Gesù avrebbe dovuto limitarsi a fare il taumaturgo e il guaritore,il benefattore e moltiplicatore di pani e pesci, ma quando comincia a dire cose tipo “prima che Abramo fosse IO SONO” “o “chi ha visto me ha visto il Padre” scatena la rabbia cieca dei contemporanei.

      Proprio così. Esistono persone che paiono strutturalmente incapaci di vedere in Gesù il divino portatore di libertà metafisica, di salvezza trascendente, di emancipazione dal peccato, e gli rimproverano di non avere fatto abbastanza sul fronte del pane, del cibo, della soddisfazione dei bisogni materiali.

      Torna alla mente il Dostoevskij dei Karamazov: Pagina anni divulgata con straordinaria sapienza attoriale qui: https://www.youtube.com/watch?v=GOkPY_y_rck (minstrel, almeno tu, se già non conosci questa vecchia perla Rai, prenditi qualche minuto per vederla).

  11. Può essere utile sul tema leggere i passaggi di un processo di canonizzazione:

    Il procedimento – Chiesa cattolica

    Il riconoscimento di un nuovo santo è, per la Chiesa Cattolica, fonte di grande gioia in quanto considerato manifestazione speciale dell’operato di Dio: un nuovo santo è, nel cattolicesimo, un dono che Dio fa alla comunità. Il processo che porta la Chiesa a dichiarare un uomo o donna santo richiede grande attenzione e responsabilità, perché la decisione che ne deriva influenza molte persone: il santo o la santa verrà infatti proposto alla venerazione di tutti i fedeli in tutto il mondo e indicato come esempio da seguire.
    Il processo di canonizzazione ha una durata variabile di parecchi anni, ma può arrivare a secoli. Segue due procedure, a seconda che il defunto da canonizzare sia morto di morte naturale o sia stato ucciso come martire. Per il Martire la procedura è in qualche modo semplificata, perché tenderà ad accertare soprattutto se si sia trattato di vero martirio, ossia di morte inflitta in esplicito odio alla Fede e alla Chiesa, e dal martire liberamente e serenamente accettata e sopportata in testimonianza di fedeltà e di amore alla fede e alla Chiesa.
    Invece, se la persona per la quale si chiede il processo di canonizzazione è morta di morte naturale:

    1) Il processo di canonizzazione ha origine dalle persone che hanno vissuto con il potenziale santo o santa, che ne conoscono l’operato e lo stile di vita: la comunità della parrocchia, la congregazione religiosa, la comunità in cui ha lavorato, eccetera.

    2) questi, detti Attori, incaricano una persona che ritengono adeguata a presentare richiesta al vescovo di riferimento perché apra l’Inchiesta Diocesana su una possibile beatificazione. Chi presenta la domanda viene detto Postulatore della Causa. Se la Santa Sede lo ritiene affidabile, diviene la persona di riferimento per la Congregazione per le cause dei santi, cioè l’organismo della Santa sede che si occupa dei processi di beatificazione. L’inchiesta non può iniziare se non sono trascorsi almeno 5 anni dalla morte della persona, a meno che il papa in persona non voglia concedere una dispensa (come nel caso di Giovanni Paolo II su disposizione di Benedetto XVI). Questo criterio di cautela tende a evitare di farsi trasportare da entusiasmi temporanei e intende aiutare a valutare con criterio i fatti;

    3) La Congregazione per le Cause dei Santi valuta la richiesta del vescovo e risponde con un Nulla Osta (niente si oppone), autorizzandolo a procedere. Da questo punto in poi il potenziale santo o santa viene detto “Servo (o serva) di Dio”;

    4) Si procede intervistando quante più persone possibili, valutando documenti e testimonianze per capire se, tra quanti lo hanno conosciuto, ci sia una cosiddetta fama di santità. Se, durante la vita della persona sono avvenuti episodi inspiegabili che possano essere ritenuti “miracoli”, questi verranno verificati e segnalati, sebbene non siano considerati fondamentali. Ne deriva una raccolta di documenti che viene inviata a Roma.

    5) la Congregazione per le Cause dei Santi controlla che la raccolta del materiale sia avvenuta in modo corretto, quindi nomina un Relatore della Causa che guiderà l’organizzazione del materiale nella Positio super virtutibus del Servo di Dio. La Positio è quindi un dossier dove si esprime con criterio la “dimostrazione ragionata” (Informatio) delle presunte virtù eroiche, usando le Testimonianze e Documenti raccolti nell’Inchiesta Diocesana (Summarium); Nel 1587 venne istituita una figura, contrapposta al relatore, di Pubblico Ministero (chiamato popolarmente l’Avvocato del Diavolo) che in questa fase cerca le prove contro la santità del candidato: errori nella dottrina della Fede, disobbedienze alla Chiesa, comportamenti palesemente o occultamente peccaminosi o viziosi. Questa figura è stata poi soppressa nel 1983 da parte di papa Giovanni Paolo II per snellire il processo di canonizzazione.

    6) Si organizza una commissione di 9 teologi, detta Congresso dei Teologi, per l’esame della Positio del postulatore e delle Animadversiones dell’avvocato del diavolo. Se questi danno parere favorevole si ha una riunione di Cardinali e Vescovi della Congregazione dei Santi, terminata la quale il Papa autorizza la lettura del Decreto ufficiale sull’eroicità delle virtù del Servo di Dio. Questi d’ora in poi viene chiamato “venerabile”. Questo chiude la prima fase del processo di canonizzazione.

    7) La fase successiva è la Dichiarazione di beatificazione, per arrivare alla quale deve essere riconosciuto un miracolo attribuito all’intercessione del venerabile. Qualcuno deve aver pregato la persona e questa deve aver risposto venendo in soccorso con un evento inspiegabile e prodigioso: questo viene ritenuto dalla Chiesa segno inequivocabile che la persona è in Paradiso e di là può e vuole soccorrere i vivi. La cautela in questa fase è ancora maggiore. Perché un miracolo venga preso in considerazione dalla Congregazione dei Santi occorre un’inchiesta diocesana, approfondita con lo stesso iter indicato sopra, che andrà consegnata alla Congregazione per le Cause dei Santi.

    8) tra gli episodi a cui la Chiesa cattolica più frequentemente attribuisce carattere miracoloso vi sono: l’incorruttibilità del corpo dopo la morte, come per santa Caterina da Bologna, il cui corpo è ancora integro dopo quasi 550 anni dalla morte; la “liquefazione del sangue” durante occasioni particolari, come san Gennaro; l'”Odore di Santità”: il corpo emanerebbe profumo di fiori, anziché il consueto odore di morte, come nel caso di santa Teresa d’Avila. Tuttavia il miracolo che si verificherebbe più spesso è quasi sempre una guarigione da malattia grave. Questa deve essere istantanea, senza alcuna spiegazione medica plausibile, definitiva e totale.
    La Positio sul miracolo viene quindi esaminata da 5 medici: se questi dichiarano di non sapere dare spiegazione razionale e scientifica dell’avvenimento, si configura la possibilità di ritenerla miracolo. L’avvenuto viene valutato da 7 teologi, quindi da vescovi e cardinali.

    9) Terminate queste riunioni il Papa (o suo delegato, di norma un cardinale) proclama il venerabile beato o beata in una Messa solenne, quindi stabilisce una data della memoria nel calendario liturgico locale o della famiglia religiosa cui la persona apparteneva.

    10) Se viene riconosciuto un altro miracolo, a seguito di una valutazione che ha lo stesso iter e la stessa severità del primo, il beato viene dichiarato santo e il suo culto viene autorizzato ovunque vi sia una comunità di credenti.
    Resta tuttavia possibile per il papa operare una canonizzazione equipollente: il papa estende alla Chiesa universale, con un semplice decreto, un culto attestato e riconosciuto da molto tempo, riguardante un cristiano le cui virtù o il cui martirio sono generalmente riconosciuti e avente un’ininterrotta fama di prodigi, senza ulteriori indagini e senza attendere il verificarsi di un miracolo specifico. Questa procedura è stata seguita recentemente sia da Benedetto XVI che da Francesco.
    Riguardo al valore dell’atto pontificio, la maggior parte dei teologi cattolici attribuisce alla canonizzazione il carattere dell’infallibilità, mentre lo si esclude senz’altro per la beatificazione.

    Fonte Wikipedia

    • Per i Santi in tempi moderni non ci sono dubbi.
      Ma chi metterebbe la mano sul fuoco sui santi proclamati fino a 200 o 300 anni fa?
      Sopratutto sui miracoli o presunti tali, visto che la comunità scientifica di quei tempi non era affatto in grado di discriminare in modo efficiente una guarigione miracolosa da una naturale (persino ora si parla di guarigioni “inspiegabili” ) !
      Quindi definire come Infallibile la proclamazione dei Santi, a valere su tutti i Santi della storia, espone inevitabilmente a tanti dubbi nascosti degli stessi fedeli.
      Ed infatti monsignor Sciacca, nell’articolo di prima, tra le righe tenta di svincolare la Chiesa proprio dal trappolone della infallibilità sui santi, che si porta dietro le mille incongruenze di processi di santificazione fatti in 2000 anni e generalmente eseguiti a distanza di molti decenni dalla morte dei santi stessi, il che certo non aiuta a dare credibilità agli stessi.

      • L’insensibilità alla tradizione, si traduce in smania di razionalismo.

        In antico i santi divenivano spesso tali per generale e popolare devozione: un uomo o una donna stimati e rispettati da tutti (spesso a partire dalla comunità locale in cui avevano operato) per la loro pietas e il loro esempio di vita divenivano, post mortem oggetto di culto, e in quanto tali candidati alla santità. La quale poi, magari a distanza di secoli, veniva sancita ufficialmente. Un caso recente? Santa Ildegarda di Bingen, santa de facto localmente (in Germania) e, a distanza di otto secoli buoni, canonizzata formalmente da Benedetto XVI. C’è chi per pregare l’intercessione di un santo ha bisogno del bollino ISO 2001 della Chiesa cattolica, e va benissimo così. E c’è chi quel santo lo considera tale ben prima che il bollino sia assegnato (così fu, per esempio, per Padre Pio e per Madre Teresa – o, almeno nella cerchia dei suoi adepti, Escrivà del Balaguer y Albas – così è per Natuzza Evolo).

        • Quindi concordi con me che attribuire “l’infallibilità” alle canonizzazioni non aumenta la devozione dei fedeli (che c’è comunque indipendentemente dalla santità) , ma semmai aumenta il rischio, per la Chiesa, di sbagliare.

          • Ma il punto è che, almeno teoricamente, se la Chiesa sbagliasse dove ha il carisma dell’infallibilità (come è nel caso dei Santi) ciò proverebbe la fallacia del Magistero e che tale Magistero non sarebbe assistito dallo Spirito Santo, Mentelibera.

            Ma se crediamo che il Magistero sia assistito dallo Spirito Santo e che le canonizzazioni non siano “solo roba umana”, allora come possiamo pensare che sbagli?

            E, en passant, credere nell’infallibilità del Magistero (quando ci sono le condizioni per l’infallibilità) non è un optional, per un cattolico.

            Altrimenti come faccio ad essere sicuro che, ad esempio, il Vangelo di Giovanni sia canonico (e quindi ispirato, e quindi vero) e non il Vangelo di Tommaso?

            Se salta l’infallibilità del Magistero su certe questioni salta tutto.

          • Sul punto certamente.

            • Per me, ad esempio, Hildegard von Bingen è sempre stata una santa (non sto qui a spiegare perché), e la canonizzazione formale compiuta da Benedetto XVI nulla ha aggiunto (e nulla ha tolto) a questa mia convinzione. È un po’ come nel caso delle apparizioni mariane: chi è convinto che Medjugorie sia un fenomeno autentico (io no) continuerà a recarsi colà o a leggere con grande trasporto i messaggi settimanali dei veggenti, indipendentemente dal riconoscimento ufficiale della Chiesa. Quando questo dovesse arrivare (ad apparizioni concluse e magari veggenti defunti) i devoti di Medjugorie non si sentirebbero per questo più convinti di quanto non siano già (e il sottoscritto rimarrebbe ugualmente scettico, come lo è sempre stato, tanto per dire, verso il precitato Balaguer e come non lo è mai stato verso la precitata Madre Teresa).

              • Attenzione Navigare,
                qualora la Chiesa si pronunci in senso negativo sulla natura soprannaturale di cosiddette “apparizioni” o rivelazioni, il Cattolico è nel suo stesso interesse (spirituale) tenuto a dismettere qualunque tipo di devozione ad esse rivolto.

                Questo per obbedienza e perché (si presume) riconosce alla Chiesa il discernimento su tali fenomeni.

                Allo stesso tempo il fedele che ha dei dubbi, NON è tenuto ad avere atteggiamenti di vevozione o alto, ma per lo stesso motivo di cui sopra, NON può sollevare dubbi sulla realta soprannaturale (leggesi divina) di detti fenomeni.

                Ubi maior minor cessat

              • Per quanto mi riguarda sono perfettamente d’accordo con te su Medjugorie, ed in genere nutro personale scetticismo sulle apparizioni private in genere, le quali non a caso non sono considerate dogmi dalla chiesa (almeno su questo ! 🙂 )
                D’altra parte spesso queste apparizioni sono corredate di colloqui con Gesù o con Maria i quali :
                – Se dicono qualcosa contro la dottrina della Chiesa sono conferma che l’apparizione è falsa
                – Se dicono qualcosa che conferma la dottrina della Chiesa , di fatto possono essere anche vere ma non aggiungono nulla, quindi …sempre li stiamo.
                Non dico che il Padreterno non possa dare segnali al suo popolo, anche con modalità sorpredenti. Dico solo che le apparizioni a bambini ed adolescenti, con tanto di predizioni del futuro rivelate al mondo quando il futuro è già successo (tipo per esempio Fatima) mi lasciano un sapore agro in bocca, e non riesco ad appassionarmi alle stesse.
                Sarà perchè io non mi ricordo neppure cosa ho mangiato ieri sera, e scopro che esistono persone in grado di ripetere per filo e per segno parole precise anche a distanza di anni. Beati loro! Sarà per la memoria che il Padreterno li ha scelti! 🙂

                • Pure tante apparizioni e luoghi di culto ad esse legati (parlo di quelle riconosciute dalla Chiesa) sono stae fonte di innumerevoli Grazie e conversioni (pur non aggiungendo nulla alla Rivelazione a cui nulla di nuovo cìè da aggiungere).

                  Quindi il non vedere come anche questi possono essere mezzi della Divina Provvidenza, mi pare un tantino miope, così come il valutare le cose in base al gusto dolce o agre che ci lasciano in bocca 😛

              • Di certo non si possono misurare queste cose in base soltanto alle conversioni che ne sono derivate, altrimenti decidiamo di buttare i nostri singoli cervelli all’ammasso e smettiamo di preoccuparci (e di scrivere milioni di righe sui blog per cercare logiche umane dove logiche umane non ci sono).
                Io penso che prima di tutto nostro Signore abbia fornito l’uomo del cervello per pensare e del cuore per credere , compatire ed amare.
                Dove non arrivo col cuore o col cervello, allora mi affido alla chiesa in obbedienza.
                Non mi preoccupo certo di farmi emozionare per forza da quello che non mi emoziona, o di farmi convincere per forza da quello che non mi convince. E queste cose non mi emozionano e non mi convincono.
                Poichè in questo caso (grazie al cielo) la chiesa dice che non è obbligatorio credere a queste apparizioni per essere cattolici, io semplicemente vivo la mia fede come se queste cose non esistano.
                Anche perchè AT, NT e CCC sono più che sufficienti a fornire indicazioni su come vivere la propria vita. Come dice una antica canzone che tu sicuramente conoscerai “questo ci sarebbe bastato”.

                • “Di certo non si possono misurare queste cose in base soltanto alle conversioni che ne sono derivate, altrimenti decidiamo di buttare i nostri singoli cervelli all’ammasso e smettiamo di preoccuparci (e di scrivere milioni di righe sui blog per cercare logiche umane dove logiche umane non ci sono).”

                  Mah… non vedo come le conversioni (ti sembrano cose di poco conto) confliggano con l’uso del cervello…

                  “AT, NT e CCC sono più che sufficienti a fornire indicazioni su come vivere la propria vita. Come dice una antica canzone che tu sicuramente conoscerai “questo ci sarebbe bastato”.”

                  Diciamo “canto”, che si conosco… 😉 sul resto, mai detto il contrario.

                  E diciamo anche che io difiderei piuttosto di chi è devoto “sfegatato” di questa o quella “apparizione” e non conoscesse almeno un minimo AT, NT e CCC (tranne si tratti veramente di conversione “freschissima” di un “lontano”, insomma un vero neofita) 😉

                • E’ comunque confortante che Mentelibera (voleva esserlo di nome e di fatto) paladino più o meno di verie posizioni “borderline” o meno, a torto o a ragione, sulle “apparizioni” ha decisamente qualche preclusione mentale… 😀 😀

              • Per Navigare

                ” È un po’ come nel caso delle apparizioni mariane: chi è convinto che Medjugorie sia un fenomeno autentico (io no) continuerà a recarsi colà o a leggere con grande trasporto i messaggi settimanali dei veggenti, indipendentemente dal riconoscimento ufficiale della Chiesa. ”

                Come ho scritto anche altrove nemmeno io penso che a Medjugorie appaia davvero la Madonna (e a meno che la Chiesa non accetti queste apparizioni continuerò a pensarla così), tuttavia ho diverse testimonianze di prima mano che confermano che qualcosa di spirituale la c’è.

                Potrebbero essere spiriti di altro tipo (spiriti buoni), sul momento se ne sa poco.

                Ma una persona che c’è stata, che è partita scettica, ha detto di aver visto delle presenze li a Medjugorie, e come lei tanti altri.

                Nella fattispecie ha detto di aver visto diversi spiriti vicino ad una veggente, ed era la prima volta che le capitava una cosa del genere. Se poi calcoli che non stiamo parlando di una persona pazza o drogata e nemmeno suggestionabile facilmente beh…

                Ma sulla natura spirituale di ciò che accade a Medjugorie ancora non è possibile esprimersi.

              • Non credo si possa argomentare che le conversioni confliggano con il cervello. Ma nemmeno che la presenza di una o più conversioni indichi in sé la bontà della “causa scatenante”. Se Medjugorie produce conversioni, ben vengano le conversioni, che non sono affatto cosa da poco! Ma ciò non basta ad attestare la genuinità delle apparizioni.
                Come diceva un mio amico orientalista: taglia taglia, che il sole è più su! È già piuttosto impegnativo cimentarsi con il nocciolo del Credo (nel quale dichiariamo di credere in Dio Padre onnipotente, in Gesù Cristo suo Figlio, nello Spirito Santo che è il Signore e dà la Vita, non di credere in Josemaría Julián Mariano Escrivá de Balaguer y Albás o, for that matter in Ivanka Ivanković e Vicka Ivanković…). Probabilmente l’uomo ha un continuo bisogno di nuovi riferimenti, e ciò è comprensibile. Il culto dei santi e le rivelazioni private (che credo convintamente possibili) sono sviluppi nobili e significativi. Il problema è che gli uomini tendono a farsele, diciamo così, scappare di mano, con il paradosso che certuni pregano più il santo fondatore della loro congrega che non il Padre Eterno e leggono più i messaggi di questo o quel veggente che non il Santo Vangelo. Il che a me pare bizzarro.

                • Io NON stavo parlando di Medjugorie (mi pareva chiaro), giacché appunto la Chiesa non si è ancora pronunciata (ne lo farà sinché sono ancora “in corso” le “apparizioni”).

                • ” il paradosso che certuni pregano più il santo fondatore della loro congrega che non il Padre Eterno e leggono più i messaggi di questo o quel veggente che non il Santo Vangelo. Il che a me pare bizzarro.”

                  Bizzarro e paradossale, su questo concordo, ma questi sono i soli aspetti negativi che possimo trovare in ogni cosa… (vogliamo èparlare dei mafiosi con i covi pieni di madonnine?) 😉

              • Ma guarda Mentelibera, posso dirti che anche nella mia famiglia di cose strane ne sono successe. Ti racconto qualche episodio (sono episodio reali, o quantomeno che mi sono stati raccontati come reali; e sulla buona Fede di queste persone non ho alcun dubbio).

                Due di essi riguardano la mia nonna paterna:

                1) Nel 1974, lei aveva allora 34 anni, eravamo a Dicembre. Stiamo parlando di 15 anni prima della mia nascita, all’epoca mia madre aveva 10 anni. Molto bene, all’epoca non vivevano in Italia, si erano trasferiti (la mia nonna paterna con suo marito e sua figlia, cioè mia madre) in Germania.

                Sta di fatto che il padre di mia nonna, in quei giorni di Dicembre, è stato male, poichè soffriva di cirrosi epatica. Si era già liberato da tempo dal vizio, ma le conseguenze purtroppo hanno continuato a farsi sentire, e all’epoca non era possibile fare un trapianto di fegato come oggi.

                Beh niente, la avvisano che suo padre è stato male e lei pianifica di tornare in Italia nei giorni successivi per stargli vicino. Il giorno dopo, mentre sta preparandosi per tornare, avverte una tristezza invincibile, una tristezza infinita (almeno così mi ha detto), entra un attimo in camera da letto per prendere delle cose e li vede suo padre in un’aura di luce (riporto sempre ciò che mi ha detto; eh) che le sorride.

                È questione di attimi, due secondi o giù di li.

                Dopodiché telefona in ospedale, immaginando il peggio, e infatti la informano che suo padre è morto (con grande dolore della mia bisnonna, di cui ho parlato altre volte, che è morta 32 -anni dopo, nel 2006.).

                2) nel 1995, a Luglio, succede un’altra cosa simile. Andrea, il figlio di sua sorella, era uscito come tutti i sabati sera con gli amici, stavano andando sul Garda.
                Nel cuore della notte lei si sveglia di soprassalto e vede Andrea di fianco a lei che le dice “ciao zia”, ma proprio l’ha visto di fianco al letto, come normalmente si vede un proprio parente in carne e ossa.

                Dopo poco arrivano i carabinieri a casa dando la terribile notizia a sua madre, che suo figlio Andrea, 24 anni, ha fatto un incidente mentre era in macchina con gli amici ed è deceduto sul colpo.

                Nel 2001 invece muore un caro amico di famiglia. Quel giorno, parliamo del marzo 2001, mio padre è andato a trovarlo in fabbrica, e quel giorno, davanti a lui, è stato travolto da un muletto (purtroppo sono incidenti piuttosto frequenti, più di quello che si pensa).

                Non è morto subito, lo hanno portato in ospedale e gli hanno dovuto amputare le gambe.

                È morto cinque giorni dopo, e mio padre, che era tornato a casa per la notte (facevano i turni lui e mia madre, all’epoca, perché questa persona era sola, non aveva parenti che potessero stargli vicino) si sente toccare la spalla (come non si sa) e vede Lino, lo vede e gli dice “ora vado!”.

                Come vedi il mondo spirituale non solo esiste, ma i morti in realtà sono più vivi de vivi!

                Ecco perché non ho difficoltà a credere a quella testimonianza di Medjugorie (sebbene il fatto che la appaia la Madonna è tutto da dimostrare), come non ho difficoltà a credere nelle rivelazioni private accertate dalla Chiesa.

                Rifletti: è possibile che i nostri cari defunti talvolta ci appaiano e che non faccia lo stesso con Gesù, coi suoi Santi?

                A mio avviso la risposta non può che essere negativa. Inoltre molte rivelazioni private sono volute da Gesù per garantire la nostra salvezza (vedi devozione del Sacro Cuore, Coroncina della Divina Misericordia, orazioni di Santa Brigida e così via), perché sa che la strada tracciata da Lui stesso è riportata nel Vangelo è molto stretta, e da Dio personale quale è (visto che Dio non è -come ritengono erroneamente i culti orientali, dei quali comunque ho rispetto- una specie di blob, di “Uno impersonale” nel quale dissolvere la propria individualità, ma è VIVO ed è una Persona) viene in aiuto ai suoi figli per aiutarli e garantire loro la salvezza.

                La stessa cosa che farebbe un Padre.

                Che Dio è, invece, quello che viene qui sulla terra, Si incarna, muore per noi, e poi chi si è visto si è visto? Non sarebbe un controsenso? Come può un Dio che ha amato così tanto il mondo da incarnarsi e umiliarsi fino alla morte in Croce poi sparire per 2000 anni senza farsi mai più vedere? Senza aiutare i Suoi figli che, senza i Suoi aiuti, rischierebbero seriamente di fallire?

                Io sono d’accordo col 99% di quello che scrivi, in genere, ma questa è una visione un po’ protestante, Mentelibera. Inoltre ripeto, se Dio permette ai defunti, talvolta, di visitare i vivi, vuoi che non lo faccia Lui stesso con i Santi che dedicano tutta la vita ad imitare Cristo nel modo più vero e difficile?

                Minstrel, ho anche un altro commento in coda, se puoi dacci un’occhiata, per favore.

              • Cioè mi spiego meglio, sinteticamente: se persino ai nostri cari defunti talvolta è concesso far visita ai vivi, obiettivamente (senza contare tutte le considerazioni fatte prima) come si può pensare che Gesù non si faccia più vedere da 2000 anni?

                Oltre che un comportamento indegno di un Dio personale che ha un rapporto diretto con le Sue creature direi che sarebbe un controsenso enorme.

                Ecco perché penso che essere aprioristicamente scettici sulle rilevazioni private sia assurdo. Di certo è bene tenersi lontani da quelle che la Chiesa ha bollato come negative spiritualmente (in questo Bariom ha straragione), ma essere scettici anche verso quelle accettate dalla Chiesa e diffuse dalla Chiesa stessa a beneficio dei fedeli (vedi devozione del Sacro Cuore, devozione del Cuore Immacolato di Maria, Coroncina della Divina Misericordia, il Rosario stesso – perché qualora non fosse chiaro anche il Rosario nasce da una rivelazione privata, di Maria in questo caso) è dal mio punto di vista abbastanza assurdo.

              • Vincent non puoi dare per scontato che tutte le visioni di cui senti parlare siano effettivamente fenomeni sovrannaturali, e non soltanto suggestioni in contesti “favorevoli”.
                Un conto è la possibilità che certe cose avvengano, un conto è dare per certo che siano avvenute. Sappiamo benissimo che tutti sensi del corpo altro non sono che sensori che trasmettono delle informazioni al cervello che le elabora e produce il risultato (vedere, sentire , etc)
                Vedere è quindi una funzione del cervello, più che degli occhi. E’ quindi possibile per un cervello sottoposto a stress simulare a tutti gli effetti la vista di qualcosa o l’udito di qualcos’altro.
                Purtroppo qui si entra nell’alveo della non verificabilità. Anche perchè chi sostiene di aver visto o sentito ha effettivamente “visto” e “sentito” , e quindi non mente (sia nel caso che il fenomeno sia solo suggestione, che nel caso che sia reale).
                E’ stato più volte fatto un esperimento circa l’attenzione delle persone, per esempio nei casi di testimoni di un crimine o di un evento, riprendendo e registrando con videocamere l’evento stesso.
                Tali esperimenti hanno dimostrato come le persone a volte ricordassero perfettamente di aver visto cose mai esistite, o totalmente diverse da come erano accadute, anche a distanza di pochi minuti, e come queste persone fossero pronte a scommettere di aver visto esattamente quello che dicevano di aver visto ma che alla fine era falso.
                Quindi non si tratta di credere o non credere ai tuoi parenti, ma di dare a questi eventi un significato equilibrato .
                Sicuramente chi va a Medjugorie può godere di una esperienza mistica fantastica, come mi è stato testimoniato da numerose persone. Ma quanto ci sia di suggestione e quanto di realtà è impossibile , per noi da fuori, saperlo. Ben venga ogni occasione di conversione per gli uomini, a patto che come si diceva prima siano conversioni verso il Vangelo e la Chiesa, e non verso la magia di un momento particolare dove ti è sembrato di toccare il sovrannaturale o magari lo hai proprio toccato, ma la tua vita non cambia di una virgola!

              • Vincent, quanto al fatto che Dio sarebbe in un certo qual modo “tenuto” a mostrarsi fisicamente a noi dopo 2000 anni, questo è tutto meno che quello che la Chiesa dice e che lo stesso Gesù ha detto (Beati coloro che crederanno senza aver visto).
                Tu parli come se non esistesse lo Spirito Santo , o accanto ad esso ci dovesse essere la presenza fisica a continua di miracoli “visibili” a conferma dell’esistenza di Dio.
                Ora io ti dico : se in linea teorica emergesse che tutti i miracoli degli ultimi 2000, ad eccezione di quanto contenuto nella Bibbia, fossero in realtà falsi, questo forse ti impedirebbe di essere cristiano ?
                «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete» (Gv 4,48)

              • ” È quindi possibile per un cervello sottoposto a stress simulare a tutti gli effetti la vista di qualcosa o l’udito di qualcos’altro.”

                Ah Mentelibera, ma lì non era assolutamente una questione di “stress”.

                Quando è morto Andrea lei non sapeva manco che fosse uscito, e di certo non era lì che pensava ad una eventuale sua morte.

                Era un ragazzo di 24 anni all’epoca, chi poteva immaginare una cosa del genere?

                Non ce n’era motivo. Sta di fatto che lo vede di fianco a se, dopo essersi svegliata, e dopo poco arriva la notizia che è morto.

                E non è certo una elaborazione successiva, dato che la sera stessa ha detto a sua sorella, la madre del ragazzo “ma pensa che l’ho visto, era qui di fianco a me”.

                Non stiamo parlando di cose saltate fuori per caso dopo 10 o 20 anni, questo è un fatto che nella mia famiglia è risaputo fin dalla sera stessa della morte di Andrea.

                Sinceramente non trovo altre spiegazioni a quel fatto se non, per l’appunto, che Dio ha permesso ad Andrea di farsi vedere un’ultima volta dai propri cari.

                E gli altri due casi che sono successi sono molto simili, con la differenza che nel caso di Andrea nessuno, proprio nessuno, si aspettava una morte del ragazzo. Le giustificazioni “naturaliste” non reggono nemmeno negli altri due casi (visto che si tratta di persone sane di mente e non drogate) ma in quello di Andrea ancora meno, perché proprio nessuno, fino a quando è arrivata la notizia dell’incidente, poteva immaginare che sarebbe morto.

                Inoltre tu scambi il “vedere” degli occhi con il vedere dello Spirito. Sono due cose del tutto diverse.

                Riguardo a questo

                “Vincent, quanto al fatto che Dio sarebbe in un certo qual modo “tenuto” a mostrarsi fisicamente a noi dopo 2000 anni, questo è tutto meno che quello che la Chiesa dice e che lo stesso Gesù ha detto (Beati coloro che crederanno senza aver visto).”

                Io non ho mai detto che Dio sia “tenuto” a farlo. Ho detto che un comportamento diverso da parte del Dio cristiano è difficilmente immaginabile.

                Tanto per dire, Cristo ha voluto la devozione del Sacro Cuore (che per Sua insindacabile promessa garantisce a chi la fa la morte in stato di Grazia -basti vedere cosa è accaduto a Cornacchiola- esattamente come la Coroncina della Divina Misericordia, sono aiuti “straordinari”, ovvero che vanno OLTRE l’ordinario, voluti da Cristo stesso) in un periodo nel quale imperversava l’eresia giansenista che negava la Misericordia di Dio e vedeva tutta l’umanità come dannata, proponendo un’immagine terribile di Dio che portava i peccatori a disperare della salvezza.

                Lui ha voluto, all’epoca, la devozione del Sacro Cuore proprio per ricordare all’umanità la Sua Misericordia per i peccatori, che supera la Giustizia.

                Senza contare i miracoli eucaristici: quando ci fu la riforma protestante, e molti cattolici vennero tratti in inganno sulla presenza reale, Lui volle rinfocolare la Fede con i miracoli eucaristici (e, per la cronaca, non avvennero solo all’epoca della riforma protestante, ma avvengono anche oggi, e il testimone fu nientemeno che Papa Francesco http://www.uccronline.it/2013/07/03/il-miracolo-eucaristico-di-buenos-aires-e-le-analisi-scientifiche/ http://www.papaboys.org/un-ostia-profanata-che-diventa-sangue-il-miracolo-eucaristico-di-buenos-aires/ ).

                Quello che voglio dire è che Dio è un Dio reale, presente, sia col Suo Spirito che, spesso, in modi più “visibili”. Del resto è risorto con la carne, non solo con lo Spirito, non stiamo parlando di un evanescente (e inesistente) avatara indù.

                Dio avrebbe potuto non dare più segni visibili per 2000 anni? Certo, ma non lo ha fatto. La Sua vicinanza alla Chiesa è simile a quella di un buon Padre, che sa che abbiamo bisogno di conferme e di aiuti per non cadere (e le devozioni volute da Lui servono proprio a questo, ad aiutare chi altrimenti rischierebbe di non entrare per la porta stretta, sono un “eccedere di Grazie” che non annullano certo i sacramenti e la loro importanza ma vanno addirittura “oltre”).

                I protestanti e gli ortodossi hanno molti meno aiuti e conforto rispetto a noi, questo va detto.

  12. Mi pare interessante analisi (approfondita ed estesa) di Mons. Brunero Gherardini, su canonizzazione e infallibilità:

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/02/mons-brunero-gherardini-su.html

    • Confesso che ho fatto robusta fatica a leggere e capire l’intero articolo. Forse anche i nostri teologici dovrebbero rivedere il loro modo di esporre le tesi, cercando una modalità più moderna, più schematica e meno discorsiva, e magari avendo il coraggio di esplicitare, alla fine delle loro molte elucubrazioni, la loro semplice e personale idea , del tipo :
      “la dichiarazione di santità è infallibile?”
      – SI
      – NO
      – SONO INDECISO.
      Poichè non è un tribunale, e loro non sono il papa, possono permettersi di esprimere una opinione precisa! ma abbiano il coraggio di farlo.

      • Ma l’articolo per quanto non si possa mandarlo giù come un bicchiere d’acqua, dà molti spunti e punti interessanti di valutazione, se non altro sottolinea quanto l’argomento sia complesso…

        Rimanda alla possibilità che ciascuno trovi conferme o contraddizione alle proprie idee.

        In questo che l’estensore non esponga la sua precisa idea SI – NO – NON LO SO, può essere fatto positivo, che evita di sposare un’idea solo perché chi la formula espone il suo valido (ancorché comprensibile) ragionamento.

        • Bariom,
          l’articolo non l’ho letto completamente, ma solo qualche passo. Sono saltato presto alle ‘Conclusioni’. L’idea che mi sono fatto è che se l’autore dovesse discutere in una riunione di teologi fidati sosterrebbe la non infallibilità, ma è conscio che quanto scrive potrebbe essere usato male da altri per cui si rifugia in corner col fatto che l’argomento è molto complesso (che del resto è verissimo).
          Se andate in fondo all’articolo, dopo la bibliografia, nei commenti si parla guarda caso di Madre Teresa e di sue presunte colpe che non avevamo preso in considerazione.

  13. Attenzione Navigare,
    qualora la Chiesa si pronunci in senso negativo sulla natura soprannaturale di cosiddette “apparizioni” o rivelazioni, il Cattolico è nel suo stesso interesse (spirituale) tenuto a dismettere qualunque tipo di devozione ad esse rivolto.

    È il caso che nel mio esempio non ho preso in considerazione.

  14. Vi vedo un pochino fuori tono.
    Un integratore tonicizzante e dissetante:

  15. http://www.gay.it/attualita/news/contro-madre-teresa

    Tadaaaaa. Prova inoppugnabile di Santità.

    • Certo che da chi vive una totale inversione nel proprio essere non puoi aspettarti altro che chiamare il bene male e vedere nelle persone buone cose cattive, lodare l’immoralità come etica suprema e la degradazione umana come fine ultimo.
      In Pace

    • minstrel,
      forse, per me solo prova di superficialità e creduloneria di chi ha scritto l’articolo.
      Le offerte a madre Teresa probabilmente sono andate ad arricchire le casse del Vaticano: spaliamo un po’ di fango ma tuteliamoci con un ‘probabilmente’, non si sa mai che arrivi una denuncia per diffamazione.
      Comunque qui è accusata di proselitismo mentre i commenti che avevo segnalato lamentavano la mancanza di volontà di convertire i poveri avvicinati.

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