FSSPX, Misericordia e Dottrina del S.S. Concilio VII

mons_pozzo_guidoRicordiamoci tutti della grande gioia espressa nel nostro blog quando il Santo Padre Francesco elargì, motu proprio, la facoltà ai sacerdoti della comunità scismatica della FSSPX di poter assolvere validamente durante questo Anno Santo i loro fedeli malgrado il fatto che siano dei clerici vagantes secondo il diritto canonico e non abbiano concessa la potestà necessaria alla validità del sacramento stesso dall’ordinario del luogo.

Avevamo, all’epoca, espresso la speranza che, ricevendo finalmente le grazie dello Spirito Santo dopo più di quarant’anni di digiuno sacramentale, questo avrebbe fatto crescere il loro amore per la Chiesa fino al punto di desiderare veramente tornare nel Suo girone: secondo un’intervista data da Mons. Guido Pozzo riportata dal giornale francese Famille Chrétienne, e pubblicata qui, come anche sul sito ufficiale francese della FSSPX, di cui abbiamo trovato una decente traduzione su UnaVox , sembrerebbe che ci stiamo davvero incamminando verso questa tanto agognata soluzione. Che le ispirazioni dello Spirito Santo siano seguite da tutte le parti in causa come sembra che debba essere e ringraziamo ancora il Santo Padre Francesco che continua indefesso l’opera del suo predecessore  di recupero di questa realtà scismatica.

Chiaramente Mons Pozzo ricorda l’essenzialità del fatto che  “il superamento dei problemi di natura dottrinale fosse la condizione indispensabile e necessaria per poter procedere al riconoscimento canonico della Fraternità.” 

Infatti al fondamento di ogni scisma, anche se piccolo, c’è sempre un’eresia serpeggiante per cui  “Ciò che è essenziale, e a cui non si può rinunciare, è l’adesione alla Professio fidei e al principio secondo il quale è solo al magistero della Chiesa che il Signore ha affidato la facoltà di interpretare autenticamente, cioè con l’autorità di Cristo, la parola di Dio scritta e trasmessa”

Quel che è più interessante a parte queste ovvie ripetizioni per un cattolico medio e, a fortiori, per dei chierici che si auto-definiscono cattolici , è però un’osservazione assolutamente giusta che Mons Pozzo ha portato avanti e che sembra esprimere la posizione del Santo Padre Francesco e che mi permetto di riportare qui:

“Questo significa che il Magistero, se non è certo al di sopra della Scrittura e della Tradizione, è nondimeno l’istanza autentica che giudica delle interpretazioni sulla Scrittura e sulla Tradizione, da qualunque parte esse vengano.
Di conseguenza, seppure esistono differenti gradi di autorità e di adesione dei fedeli ai suoi insegnamenti – come dichiara la costituzione dogmatica Lumen gentium (25) del concilio Vaticano II – nessuno può porsi al di sopra del Magistero.

Non v’è alcun dubbio sul fatto che gli insegnamenti del Vaticano II hanno un grado di autorità e un carattere obbligante estremamente varabile in funzione dei testi. Così, per esempio, le costituzioni Lumen gentium sulla Chiesa e Dei Verbum sulla Rivelazione divina, hanno il carattere di una dichiarazione dottrinale, anche se non contengono delle definizioni dogmatiche. Mentre da parte loro, le dichiarazioni sulla libertà religiosa e sulle religioni non cristiane, e il decreto sull’ecumenismo, hanno un grado di autorità e un carattere obbligante diversi e inferiori.

Tengo a mettere in evidenza questi due punti in grassetto, in quanto sono sempre stati la linea della nostra posizione in materia dottrinale e questo dovrebbe aiutare i nostri utenti cattolici a rispettarsi gli uni e gli altri, in quanto ci sono materie sulle quali rimaniamo tutti fratelli cattolici anche se abbiamo sensibilità diverse su certi soggetti. La Pastorale di Papa Francesco inverso la FSSPX , esposta brillantemente da Mons. Pozzo in questa intervista, lo mostra con misericordiosa chiarezza.

Oremus et pro Papa Nostro Francesco.

In Pace



Categories: Attualità cattolica, Filosofia, teologia e apologetica

16 replies

  1. Io spero che la FSSPX firmi qualunque cosa papa Francesco gli proponga (che sarà sicuramente misericordiosa e vantaggiosa per loro, probabilmente ancora più dell’offerta di Benedetto XVI) e molli le frange più assurde ed estremiste

    • Concordo totalmente.
      In Pace

      • Comunque ormai la FSSPX è molto più rispettosa verso il papa di tutti quei cattolici (principalmente di destra) he insultano il papa dandogli dell’antipapa e dell’anticristo perché parla a favore degli immigrati etc
        Ho capito non essere d’accordo su queste affermazioni, ma chi le ha dette non è pincopallo ma il Vicario di Cristo, un minimo di rispetto

        • Grazie Gabriele di averlo ricordato.
          Io ero lontano dalla chiesa, e quando mi sono riavvicinato ho avuto qualche difficoltà ad accettare le parole di altri papi, GPII o BXVI, su alcuni argomenti. Pure però ho sempre ritenuto che essendo Papi prima di tutto andassero rispettate e ascoltate e risuonate nella coscienza almeno 100 volte. C’era tutto un mondo intorno di amici che comunque stigmatizzavano anche i miei lievi dubbi, proprio dicendo che il Papa è il Papa e va seguito, punto e basta.
          Poi è arrivato Francesco, e ho scoperto che le stesse persone che fino a ieri erano Papaline al 200% , e per le quali la parola del Papa era semplicemente legge, hanno cominciato a fare mille distinguo. Segno che per molti sedicenti cattolici il Papa è il Papa solo quando dice quello con cui sono già d’accordo, perchè se si azzarda a dire qualcosa di diverso allora o non è il vero papa o è impazzito o non sta parlando ex chatedra , etc etc.
          Nulla di nuovo sotto al sole.

  2. L’unico modo per far rientrare la FSSPX è che essi accettino il CVII, e francamente trovo molto improbabile che ciò accada.

    Non per altro, ma se la FSSPX accettasse il CVII manterrebbe solo il nome della FSSPX ma diverrebbe, de facto, altro.

    Io spero in una riconciliazione, ma è evidente che se avverrà la FSSPX dovrà fare molti passi indietro che la renderanno sostanzialmente “altro” da ciò che è ora.

    • Sarà…

      Per ora nelle parole di Mons Pozzo personalmente vedo un (giusto) ridimensionamento sul piano del Magistero da parte di Papa Francesco, qualora egli accettasse l’entrata nella Chiesa della FSSPX, dell’autorità e del carattere obbligante delle dichiarazioni sulla libertà religiosa e sulle religioni non cristiane e del decreto sull’ecumenismo del SS Concilio VII.

      Questo è il punto centralissimo della ragione per la quale ho pubblicato questo post.

      In Pace

      • No ma va benissimo eh, Simon. Io sarò molto felice se la FSSPX dovesse rientrare.

        Dico solo che una FSSPX che accetti i preamboli che gli sono stati proposti….. Non è più la FSSPX se non di nome.

        Ma per il resto anche io sono contento e lo sarò ancora di più se il rientro andrà a buon fine.

      • Però ora che ci penso non vorrei che questo diventasse un cavallo di Troia…. Mi spiego, non vorrei che il Papa, col “ridimensionamento” di cui parli riguardo ad ecumenismo e libertà religiosa, offrisse il destro ad un eventuale Papa futuro di inclinazioni del tutto opposte a quelle di Papa Francesco per annullare le istanze del Concilio.

        In altre parole: se è vero che, accettando certi preamboli, la FSSPX diverrebbe molto meno estremista di quello che è oggi, non vorrei che l’ammorbidimento di Papa Francesco su certe questioni potesse portare, in futuro, ad un Papato che di fatto sconfessi pastoralmente (non dottrinalmente, ovvio) il CVII facendo tornare la Chiesa al pre-Concilio sfruttando la “non obbligatorietà” per la FSSPX di accettare i documenti conciliari più “scottanti”.

        Insomma, ora che ci penso la mia paura è che la presenza della FSSPX nella Chiesa un domani possa portare un Pontificato di sensibilità capovolta rispetto a quello attuale (pontificato che sento “mio” in pieno) che sconfessi quasi in toto le conquiste del CVII sfruttando “le concessioni” fatte alla FSSPX.

        Sono pensieri personali eh, nessuno è tenuto a condividere le mie preoccupazioni, anzi è possibile che quelle che per me sono preoccupazioni per un altro siano auspici, ho solo detto ciò che penso.

        Perciò ritiro ciò che ho detto nei post precedenti: non so se essere felice, staremo a vedere.

        • ..come per le bolle sul fuoco agli eretici, intendi dire? ma nell’altro senso?… 😉

          In Pace

          • Detto in parole povere e con sincerità: temo l’arrivo di un altro Pio IX che sfruttando queste concessioni fatte alla Fraternità sconfessi de facto il Concilio Vaticano II (magari appellandosi alla sua “pastoralità).

            Ripeto, per molti queste mie paure sono auspici, lo so benissimo.

            Francamente nessuno mi toglie dalla testa che il prossimo pontificato sarà CENTRALE nella piega che prenderà la Chiesa: se infstti arrivasse un Pontefice giovane e con idee chiare (come il Cardinale Tagle) che prosegua sulla linea di Papa Francesco, allora, e solo allora, il Pontificato attuale non rimarrà un “episodio” nella storia della Chiesa.

            Se invece arriverà un Pontefice radicalmente diverso e con idee radicalmente diverse da quelle di Papa Francesco allora prevedo un “indietro tutta”, e francamente è l’ultima cosa che auspico.

            Ma io non sono nessuno nella Chiesa, ovviamente. Staremo a vedere cosa accadrà. Intanto le nomine di Vescovi che sta facendo il Papa daranno una certa forma alla Chiesa, perciò da un lato sarà difficile che ad un prossimo conclave vinca uno come il Cardinale Burke…

            Insomma, staremo a vedere.

          • P.s cosa intendi con questa frase?

            “come per le bolle sul fuoco agli eretici, intendi dire? ma nell’altro senso?… 😉”

            Intendi se temo un Papa che possa far tornare la Chiesa a quei tempi? No, questo no, anche perché la gente si ribellerebbe, temo semplicemente un ritorno al modo di intendere la Chiesa del pre-Concilio, dei primi anni del ‘900 o giù di lì.

            Nota che ho scritto “modo di intendere la Chiesa” perché la Chiesa sempre quella è, ma è innegabile che la pastorale e l’approccio al mondo è cambiato drasticamente col CVII.

  3. Forse la difficoltà è nel restare fermi alla buccia e non scendere al cuore. Il Concilio ‘è tutto escatologico’ ebbe a dire Paolo VI. Anche l’ecumenismo se inteso in questa cornice assume tutt’altro significato. Bisognerebbe parlare di ‘ecumenismo verticale’ e di adunata finale. Il problema è semmai il post-Concilio che ha davvero disatteso questa linea.

    • Il Sacro Santo Concilio Vaticano II , come ogni insegnamento del Magistero ordinario e straordinario, ha, in effetto, da essere letto in chiave profetica.

      Questa tua nozione di ecumenismo verticale mi piace assai! Grazie!

      In Pace

  4. Io spero che non siano tutti come i mattacchioni della locale comunita’ lefebvriana qui a Campinas, uno dei quali, ironia della sorte, e’ pure un mio coinquilino. Roba di ‘Messe Novus Ordo invalide e illecite’, tendenza al sedevacantismo, viaggioni paranoici etc etc etc.
    Seriamente piu’ conosco questa subcultura, piu’ sono scettico sulla ‘felice conclusione’ di questa storia; non puoi ripetere per 40 anni che il CVII e’ il male puro e’ che Roma ormai e’ persa poi uscirtene con ‘voila’, contrordine compagni’. Nella migliore delle ipotesi, ci sarebbero altri scismi e microscismi e micromicroscismi, questo Fellay lo sa, quindi continua con i forse che si, forse che no….bah!

    • Il probelma è che anche diversi cattolici (tanti pochi, non saprei) con leggerezza affermarmano che “il CVII e’ il male puro” (o giù di lì…), magari aggiustando poi il tiro sulla sua applicazione, più che NON applicazione…
      😐

  5. Ratzinger l“ha spiegato bene:non e‘il Concilio Vaticano II a essere erroneo ma il cosidetto “spirito del concilio“che negli anni dopo il CVII ha dettato legge. Ratzinger l‘ja spiegato bene:c‘e‘statp un concilio REALE e un concilio mediatico e purtroppo il concilio mediaticp ha vinto nell‘immaginario collettivo. Figuriamoci che se uno si prendesse la briga di leggere i documenti del CVII troverbbe xhe il latino. non e‘stato abolito che la Messa VOnpn e‘stata abolita e che dunque chi partecipa alla Liturgia VO non e‘ne‘ un delinquente ne‘unp scismatico. Non e‘il Concilio che ha portato alle aberrazioni odierne:e‘il cosidettp “spirito del concilio“cioe‘l‘eresia modernista che si e‘impadronita del potere. Ratzinger l‘ha spiegato chiaramente. Ma fhi ha voglia di ascoltare parole di saggezza?

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