“Se il peccato più grave è il sacrilegio, cioè l’offesa diretta a Dio stesso, allora il più perfetto atto di adorazione e di venerazione di Dio risiede nel voler valorizzare tutta la Sua opera, compreso l’ultimo elemento da Lui creato”.
P. Rèney De Moncis O.P., “quelques considérations pour l’éducation des jeunes d’aujourd’hui dans la vérité de la Révélation” [lettera privata inedita] (Comunicazione personale per il rettore dell’Università Domenicana di Tolosa, 7 marzo 1958)
“non va dimenticato che anche sul piano della razionalità scientifica le conseguenze di un universo creato nella Parola e per mezzo della Parola sono molteplici e assai significative. Come abbiamo già osservato, un mondo creato per mezzo della Parola possiede una precisa carica dialogica, è sede di intenzionalità e di significato. La persona umana, perché creata a immagine e somiglianza di Dio, è abilitata a riconoscere questo significato e a decifrarne l’informazione. L’universo diviene pertanto un luogo di dialogo fra Dio e l’uomo. A questo dialogo lo scienziato partecipa a pieno titolo, non di rado inconsapevolmente, tutte le volte che riconosce nella natura non solo una razionalità e un’intelligibilità oggettiva, un logos ut ratio, ma anche un’alterità, un logos ut verbum, che nella dinamica della ricerca e della scoperta pare imporsi alla sua attenzione come una sorta di “rivelazione”, suscitando riverenza e stupore.”
G. Tanzella-Nitti, Teologia e scienza. Le ragioni di un dialogo, Paoline, Milano 2003; “capitolo II: Il libro della natura e i suoi rapporti con la Rivelazione”
Categories: Aforismi
Bella la referenza allo stupore…. marchio dell’eviternità….
In Pace