Blog dei blogs: breve rassegna web – 36

Negative WWW

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Sembran secoli che non scrivo un blog dei blogs. Ne è passata di acqua sotto i ponti dal numero 35 della rubrichetta, complice il poco tempo a disposizione e il caravanserraglio post Parigino, ho  volutamente aspettato a scriverne uno nuovo. L’ondata ora sembra scemata anche nei blog che monitoriamo e quindi direi di ricominciare. Confido in un articolo fulmineo, sia per il tempo ancora risicato del sottoscritto, sia per la richiesta di evitare prolissità da parte di un commentatore (non dimentico). Proviamoci!

UCCR
Innanzitutto in queste settimane è ricomparso sulla scena web il mitologico UCCR e gli articoli nuovi non deludono l’attesa e le aspettative. Molti che segnalerei: dalla stoccata agli uomini che si credono scimmie ammaestrate senza ammaestratore, alle urla dei laicisti che dicono “non toccate i nostri valori” e per risposta divertita ricevono un sonoro “quali valori?!?!”. Scelgo fra tutti, l’articolo dedicato al fattaccio fra il Fatto Quotidiano e Mons. Negri, nel quale il giornale di Travaglio si mostra in tutto il suo travagliato splendore per quello che è. Punto.

Magister privé
Ora che abbiamo fatto tutto, una volta tirata l’acqua,  passiamo da un anonimo “stimolante”, ad un’altro anonimo che scrive a Magister una lettera pubblica il cui succo è: “occhio, i mass media ti fregano anche quando li conosci, figuratevi se non li conoscete. Bisogna riprendere a proclamare la dottrina della Cattolica, adatto per i media, ma non adattato ai media”. Ah beh, grazie tante. Tutto qui, davvero. Tutto qui. L’anonimo “ha in animo di scrivere altre lettere”, speriamo per dire qualcosa di più.

Osservatorio sul Gender
Se la parentesi di Magister non vi ha stimolato, ecco un blog interno alla Nuova Bussola Quotidiana che vi farà impazzire di gioia. Non avevo mai linkato l’osservatorio Gender, perché le notizie che lì si danno sono di un danno spaventoso per il morale. Ed è inutile farsi male per una cosa che “non esiste”, no? Ma noi siamo uomini tutti d’un pezzo! O masochisti, fate voi. E allora diamo un’occhiata a questa collezione di Horror story di qualcosa che non esiste.
Chi non gioirebbe per Kayden Coleman che, essendo donna, rimane incinta anche se piglia bombe ormonali per diventare maschio? E l’ONU che mette i nuovi obiettivi mondiali per l’anno 2030 dove la parola Gender (che non esiste) compare fin troppe volte? Da quel che ho capito l’ONU praticamente non ha presentato nulla visto che il Gender non esiste….
E per la Toy Planet che ora vende passeggini giocattolo per bambini maschi? Aaaaah, che bello il clima natalizio! Speriamo solo che i passeggini per maschietti in erba siano con 6 marce e almeno 300 cavalli nel cofano, altrimenti non si spiega. Come dite? Non ho capito niente? Ma se non esiste il Gender, non c’è niente da capire!
Andiamo avanti, tiriamo di nuovo l’acqua.

Papale Papale
Nel frattempo ritorna anche il Mastino&Soc(c)i. Torna su facebook anche. E… e, si insomma… aspettate, un articolo mi sembrava interessant… aspet… ehi! Ehi?! C’è qualcuno??!!

Ingrati!

Giuliano Guzzo
Ehi? Come mai siete tornati adesso? Ingrati due volte! Allora non ve lo dico di leggervi questo articolo dedicato al fatto che pare siano i paesi secolarizzati a sfornare miliziani fondamentalisti. Insisto, non ve lo dico!

Libertà e persona
No! Non mi interessa se adesso mi consigliate voi di leggere Francesco Agnoli che dice più o meno quel che direbbe Guzzo! Non si scappa così.
Certo che… interessante ‘sto Agnoli. Grazie… Allora giusto perché siete voi, mitigo la mia ira nei confronti della vostra ingratitudine e finisco l’articolo.
Ehi?! Eeeeeehiii?! C’è qualcuno??!!
Sigh…

Critica scientifica
E allora da solo me ne torno dall’amico Enzo, che sforna articoli a tutto spiano. Fra tutti ho trovato ben fatto quello di htagliato sul Homo naledi, più che altro perché mi sembra illustri perfettamente l’immane somma di congetture iniziali improvabili sulle quali si basano molti studi della paleontologia e della biologia evolutiva contemporanea. Il succo del discorso secondo me è sempre quello: cosa è “uomo”? Come si configura una sostanza, una essenza, un ente esistente, come “uomo”? A mio avviso molti studi a questa domanda, rispondono come gli scimpanzé ricordati da UCCR, con un riduzionismo che lévati. Ma forse è solo la mia ignoranza. O il mio preconcetto nei confronti di una qualsiasi scienza che abbia a che fare con la storia…
(non torna ancora nessuno… ohimé)

Edward Feser
Vediamo se con l’amico Ed, qualcosa si muove!
Fra gli articoli scelgo questo dedicato alle analisi linguistiche in Sant’Agostino. O meglio sulle indeterminazioni semantiche presenti nei suoi scritti! Cosa significa? E che ne so! L’ho scelto proprio perché non ne so nulla e devo ancora leggerlo! Ma no, l’articolo è ben fatto, as usual, ma più che altro mi serviva questo aggancio per dire che Trianello ci sta preparando un’altra sorpresa legata proprio a questo Santo. Cosa? Eeeh, lo scoprirete presto!

niente, mi risponde il muro.

Cultura Cattolica
E allora ritorno solingo al Fattaccio del Fattaccio Quotidiano e lo faccio con il sito Cultura Cattolica, di ispirazione CL (sia chiaro), dove spesso le bacchettate sulle mani non si lesinano a nessuno, figuriamoci quando in mezzo c’è un Negri che viene da CL. Che poi, l’unico Negri che io abbia mai conosciuto è il Nino dello Sfurzat!
Aaah, guarda un pò, faccio il polemico e già rispuntano le teste eh?
Su, venite qui e continuiamo: “Va bene! Nientecome i Jalisse!” (cit.)
Anche perché l’articolo in questione è interessante in quanto fa capolino fra le righe la divisione che anche CL stessa sta avendo nei suoi meandri interni. Bella la domanda interna al titolo: a chi obbedisce il Fattaccio? Ma è dal 79 che risponde Dylan: “you’re gonna have to serve somebody, yes
You’re gonna have to serve somebody,
Well, it may be the devil or it may be the Lord
But you’re gonna have to serve somebody.”

L’IMPRESCINDIBILE

Tomismi omosex?!?
Restiamo sulle “divisioni”. Per finire, chi non vorrebbe leggersi un Cavalcoli che si trattiene a stento nei confronti della nuova fatica letteraria di un suo confratello, tal Adriano Oliva OP, il quale dalla laicissssssima Francia scrive un libro dal titolo Amours (Cerf, Parigi, 2015), tradotto in italiano col titolo L’amicizia più grande. Un contributo teologico alle questioni sui divorziati risposati e sulle coppie omosessuali (Nerbini, Firenze, 2015), dichiarando che San Tommaso «affronta anche la questione dell’inclinazione sessuale di una persona verso persone dello stesso sesso, e la considera connaturale alla persona presa nella sua individualità»? Togliendo di mezzo la finalità della vita umana (strano vero?), Oliva OP pare demolire la morale vera e propria, staccandola completamente dalle considerazioni ontologiche.  “Siccome Tommaso parla per l’omosessuale di un piacere “naturale”, basta questo semplice fatto a Padre Oliva per credere che Tommaso legittimi il piacere omosessuale”. Ma davvero siamo ancora qui?! Cavalcoli continua a spron battuto, ma noi lo lasciamo, approfittando di questo lancio per dire che il nostro viaNegativa ha corretto in alcuni punti il suo articolo dedicato alla “natura” che trovate qui: “C’è natura e Natura”. Un ballo dedicatissimo a tutte le Olive all’ascolto!

Concludiamo in modo inconsueto: Simon, c’è gente che aspetta di vedere come procedi nella tua analisi aristotelico tomista del reale. E altri ancora vorrebbero sapere se ha finito di fare miniature il protagonista de “Il testamento di Magister Ludi”! Per ora mi limito a segnalartelo, ma in caso gli passo il tuo cellulare così poi te la sbrighi te… ahahah
Avete altre segnalazioni da farci? Evvabeh, non me ne vado e ascolto volentieri, mica sono ingrato. Io!



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2 replies

  1. Caro Minstrel, quanto all’analisi della complessità con spirito aristotelico tomista, una nuova puntata apparirà più tardi oggi 😉

    Qualche commento alla tua rassegna:

    (A) Circa Mons Negri: aldilà del Fatto disgustoso della manipolazione dell’informazione e dell’uso di fonti anonime con il solo fine di sporcare un prelato e notando che Mons. Negri riconosce tra le linee l’uso di frasi le quali, estrapolate, potrebbero dar adito ad indebite estrapolazioni, ci si può porre la domanda se la virtù stessa della prudenza, che dovrebbe sempre essere esercitata da chiunque ma soprattutto da qualcuno nella sua posizione e visibilità, non sia abbastanza vissuta. In realtà, esteriorizzazioni anche dubbie esprimono una certa mancanza di affetto filiale in fondo al cuore e questo fa pena anche se, speriamo, almeno formalmente tutto sia stato espresso impeccabilmente.

    (B) Circa l’articolo di Guzzo, di cui condivido l’essenziale, vorrei dire che esso non va abbastanza lontano nell’analisi. Vale la pena per i nostri lettori che capiscono il francese andarsi a legegre questo articolo de Le Figaro http://www.lefigaro.fr/actualite-france/2015/11/20/01016-20151120ARTFIG00324-djihad-pourquoi-certains-individus-se-font-embrigader.php il quale si riferisce esplicitamente a questo studio: http://www.bouzar-expertises.fr/metamorphose
    Vi vediamo che i jhadisti non provengono da famiglie povere musulmane, ma in stragarnde maggioranza, 80% !!!!. da famiglie atee e non credenti del ceto medio: il terrorismo cieco è una secrezione diretta dell’ateismo incapace di dare ideali concreti alle giovani generazioni.
    Che l’ateismo sia l’ideologia la più criminale che l’umanità si sia mai inventata non è una gran scoperta: Mao Zedong (30 milioni di morti) , Stalin (20 milioni di morti) , Hitler, Tojo, Enver Pasha, Pol Pot, Kim II Sung (5 milioni di morti), Mengistsu : paragonati a codesti gli Jihadisti sono chierichetti…

    La miglior risposta per noi cristiani occidentali rimane sempre e solo quello di offrire la possibilità concreta di incontrare il Cristo ai musulmani e a chi è stato cresciuto in famiglie atee o agnostiche….

    (C) Ottimo l’articolo di Padre Cavalcoli: da leggere e rileggere in quanto rimette le idee a posto su alcune fallacie originate dalla malafede o dall’ignoranza.

    In Pace

  2. Ci mancava il tomista omosessualista… sic… Della serie: come leggere Tommaso e non capirci nulla.

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