Papa Francesco: “Non fare della Realtà un mero oggetto di uso e di dominio”

Papa Francesco, Magister

Papa Francesco, Magister

« Se noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, la sobrie­tà e la cura scaturiranno in maniera spontanea. La povertà e l’austerità di san Francesco non erano un ascetismo solamente esteriore, ma qualcosa di più radicale: una rinuncia a fare della REALTÀ un mero oggetto di uso e di dominio. »

S.S. Francesco, Lettera Enciclica «Laudato Si’», 18 giugno 2015



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65 replies

  1. Ecco un ottimo spunto, su cui il buddismo lavora da circa due millenni e mezzo: l’interconnessione dell’intera realtà (manifestata e non), dalla quale discende, appunto, la rinuncia all’uso strumentale della realtà.

    • Non mi pare proprio che la conclusione sia quella dell’enciclica.
      Paragrafo 125. “[…] In realtà, l’intervento umano che favorisce il prudente sviluppo del creato è il modo più adeguato di prendersene cura, perché implica il porsi come strumento di Dio per aiutare a fare emergere le potenzialità che Egli stesso ha inscritto nelle cose […]”
      La presunta rinuncia a servirsi della realtà, o detta brutalmente, come ho letto da qualche parte sulla stampa anglosassone, il fatto che il Papa voglia riportarci alle caverne è una di quelle critiche mistificanti a cui accenna Ubi qui sotto.

    • Al di là della polemica sull’uso “strumentale” in sé del reale, scrivo sullo spunto che tratti.
      Spunto che il buddismo non potrà mai declinare e spiegare nel modo giusto perché manca completamente di riflessione teologica sorretta dalla Rivelazione.

      Non arriveranno mai infatti (da soli) alla distinzione tomista per la quale Dio è presente sempre e ovunque in tutte le cose IN TRE modi (presenza, potenza, essenza, cfr. Somma teologica, I, 8, 3), modi che i teologi sono soliti unire in un’unica nozione chiamata “presenza di immensità”.

      Prendo da una risposta di Amici Domenicani, come sempre sintetica e preziosa: “[Dio] dunque è presente non perché vi abita dentro, ma perché sostiene, conosce e comunica alla realtà tutto ciò che essa possiede.
      In questo senso è presente dappertutto, […]
      Nulla potrebbe esistere se Dio non sostenesse ogni essere e non gli comunicasse quello che lo costituisce come tale.
      http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=2823

      cf. G. BARZAGHI, Le condizioni metafisiche della divinizzazione.La presenza di immensità e la presenza di grazia , «Divus Thomas» 108 (2005),pp. 40-65

      Poi non è impossibile parlarsi su certe questioni, anzi.
      https://www.youtube.com/watch?v=EuH80fGI2m8

      “Se Dio è creatore, quindi è già presente. Il modo con il quale diciamo di “ricevere la grazia” come se entrasse dall’esterno quando invece Dio è già presente PER IMMENSITA’, in realtà è capovolta. Cioè Dio è già presente, ma si rende vivacemente sperimentabile da sè, Dio. Come se all’interno si facesse avvertire, quindi la Grazia si dice che viene ricevuta perché non è una dote di natura, ma questa Grazia è Dio che dall’interiorità si fa avvertire, a meno che tu non ponga degli ostacoli. Che sarebbero per noi il peccato. Il peccato esclude dalla partecipazione, ma Dio è già lì.”
      Buona visione

      • Veramente ci arrivano, se capissi il buddismo. Non ci vuole mica la rivelazione per una cosa del genere.

        Inoltre la grazia è ricevuta sia dall’interno che dall’esterno, perché se fai lo gnorry sull’esterno, dovresti farlo anche sull’interno.

        Converrebbe forse riflettere del perché quando uno pecca ODIA DIO e GLI FA DEL MALE. Questa asserzione non è falsa , ma è verissima sul suo proprio piano.
        D’altronde l’incorporazione a Cristo ( ossia l’essere Chiesa ) come l’assunzione della natura umana di per sé sono cose un po’ più serie se si avesse l’accortezza di comprendere chi è l’Adamoe cosa significherà essere un solo corpo ed un solo nous, visto che d’altronde, la vita eterna è Dio stesso e non mi pare che gli angeli o le anime siano Dio, per dire.
        Perchè comunque sia Dio è Essere e basta, no? Perché se si annunciasse che Egli è allo stesso tempo Nulla, Essere e Divenire, vi viene il mal di testa. Come a me tra l’altro ci mancherebbe!

        • Ovviamente tutte le speculazioni umane su Dio non sono altro che… speculazioni! Cioè non sono altro che tentativi di descrivere specularmente, allo specchio (cfr. San Paolo), ciò che Dio è.
          Sotto questa prospettiva anche le manfrine sul fatto che peccando “si odia Dio” o gli si “fa del male” sono speculazioni, pure idee, senza alcuna presa sulla realtà di Dio sotto questo punto di vista.
          E pure le nozioni di Gesù “vero uomo e vero Dio” sono, sotto questo livello, tentativi destinati a fallire di fronte alla realtà divina.
          Un conto è Dio, un altro conto è qualsiasi idea di Dio!

          Il massimo che può l’uomo è capire se la sua speculazione è considerabile irrazionale. E sotto questo aspetto dire che “si fa del male” a Dio potrebbe (!) essere contradditoria poiché Dio è immutabile e non può certo “farsi del male” (cioè mutare quindi il suo stato di ben-essere) a causa di una sua creatura. Personalmente pertanto andrei cauto con questi presunti scoop divini.

          Non c’è nessun problema ad annunciare che Dio sia “solo” Essere poichè con questa nozione si intende quel che l’uomo può comprendere dell’immensità eterna di Dio, in comunione con i dati sensibili d’esperienza e con quella che per lui è “ragione”, logos.
          Poi Dio può anche avere avuto la stravagante idea di costruire un sistema razionale per l’uomo che non è in alcun modo corrispondente a ciò che è Dio, ma questo sarebbe un assurdo poiché se Dio vuole farsi intendere dall’uomo è necessario che Dio abbia LA MEDESIMA MODALITA’ UMANA di comunicazione. Quindi può benissimo essere come vuole in realtà, ma quando partecipa (cioè sempre!) della stessa realtà cui l’uomo attinge (che è essa stessa partecipe di Dio per immensità di questi) per la sua conoscenza egli “DEVE” (virgolette d’obbligo, è un deve per scelta sua!) necessariamente entrare in comunicazione “modalità umana” per farsi “vivacemente sperimentare”.

          Conoscendo poi che Dio “non inganna né può ingannare” e che Dio “è logos” (cfr. San Giuan chel vùla) ecco che allora il cerchio si chiude ed è possibile pensare che Dio si possa comunicare attraverso la ragione naturale permettendo all’uomo nozioni SPECULATIVE non completamente erronee da quello che egli è. L’uomo usa cioè lo stesso logos che è proprio di Dio, anzi che E’ Dio, ovviamente con i suoi limiti di uomo. Qualcuno scrisse che l’uomo è “a immagine e somiglianza” di Dio e pare lo scrisse anche per questo, ma che cè frega…
          Tutto questo ovviamente ben sapendo che tale nozioni NON ESAURISCONO ciò che Dio è, da qui i (tuoi!) mal di testa e quelli che noi chiamiamo “misteri della fede”.

          Again: per noi, qui su Croce-via, “nulla” è “non essere” pertanto, presa questa breve introduzione per buona, Dio non può “essere” e “non essere” allo stesso tempo altrimenti Dio sarebbe un assurdo. Questo perché Dio NON POSSIEDE l’essere (per cui può anche volerlo perdere), Dio E’ ESSERE ed è immutabile per sua natura.

          Concludo: i buddisti possono arrivare dove vogliono, personalmente per ora -come dicono in Tibet – “m’importa ‘na sega”.
          Quello che gli manca è l’aggancio con il dabar divino (leggasi Sacre Scritture+rivelazione) che eleva la ragione naturale verso lidi a lei necessariamente sconosciuti (es. trinità), ma anche a comprendere meglio le conclusioni alle quali anche la sola ragiona naturale è portata a fare.

          • Due osservazioni e poi guardo il video.
            Prima per Graviter: che siamo “interconnessi” con tutta la realtà è vero. Cioè non è buddismo. È proprio vero, reale.
            Il “come” siamo interconnessi può variare a seconda della filosofia considerata. Credo.

            Poi per Minstrel:
            a) non essere così cattivo coi buddisti… in fondo (secondo me) descrivono un… inferno (secondo loro eh, nel senso che il ‘paradiso’ per loro consiste nel non rinascere più). E, da un certo punto di vista ampliato, come dargli torto? Il punto di vista ampliato (letto da un cristiano) potrebbe essere quello non tanto della semplice/semplificata reincarnazione MA leggere la loro reincarnazione come una specie di “coscienza vagante senza pace nei secoli”…. e non è forse quello l’inferno? Loro lo chiamano ciclo di reincarnazioni perché secondo loro puoi finire in un sasso, in un animale, in una pianta o in altro uomo…e per loro è comunque un concetto di “male”. Noi lo chiamiamo inferno.
            Per loro, arrivare in ‘paradiso’ è rarissimo e complicatissimo, praticamente ci arriva il Dalai Lama e pochi altri. Per noi è più facile. Noi possiamo toccare la Realtà perché la Realtà e l’Essere ha toccato noi, si è “fatto come noi per farci come Lui”. (In questo senso siamo anche piùinterconnessi dei buddisti con la realtà, con tutto il creato).
            Questo ci dice anche che il buddismo può possedere una verità parziale. Più parziale della nostra. Noi abbiamo un pezzo in più di verità rispetto a loro (ce l’avremmo tutta se non fosse speculare, come dici appunto. Dio ce l’ha detta tutta, per come la possiamo capire).

            b) mi spiegheresti meglio le tre presenze?
            Presenza, potenza, essenza. Soprattutto ESSENZA.
            La spiegazione dei Domenicani che Dio “non ci abita dentro” non contraddice la Presenza in Essenza?
            (tieni presente che io mi attacco ai termini in quanto non ne sapevo nulla delle tre presenze… e non posso stare a studiare tutto).
            Capisco che dobbiamo stabilire una differenza tra buddisti, panteisti e cristiani. Però spesso la linea di demarcazione la colgo solo ad un livello molto intuitivo ed astratto. Nella realtà mi pare che i confini siano abbastanza labili…. o perlomeno le definizioni a parole sono labili. L’unico punto fermo che secondo me dice qualcosa è questo: finché vedi una dimensione verticale-gerarchica tutto bene (che non esclude quella orizzontale) ma se vedi solo orizzontale, allora non ci siamo.

            • Guardate che il buddismo reincarnazionista non esiste. Era come se andavi in campagna e chiedevi alla gente cos’era la Trinità, facile ti dicevano 2 dei dello stesso “sangue” con un’effusione che li rapporta.
              Davvero la reincarnazione , e già varie scuole neanche la hanno, non è realmente quel che viene lasciato intendere nel buddismo, in realtà proprio non c’è.

              Noi non abbiamo un pezzo in più di verità NOI ABBIAMO LA VERITA’. L’illusione di ogni sistematizzazione qual è se non appunto dimenticare che Il Signore Gesù Cristo Nazireno è in noi e noi in Lui come Lui è nel Padre nell’Unità dello Spirito Santo Paraclito?
              Infatti chi dimentica che ha la potenza per diventare Figlio di Dio realmente, elabora retoriche sulla conoscenza , sull’amore, sul godimento ossia sull’esperire Dio dal piano noetico a quello somatico, rimane nella non completezza mentre solo se si E’ si è come Lui è per Grazia.

              Il giochetto della presenza di immensità ti spiega che Dio fa sussistere le cose quindi le essenzia con la sua potenza che è, perché Dio non ha che Dio che, da Spirito quale è, è invece di esistere come la cosa stessa detto alla buona.

              D’altronde se volessimo essere più drastici potremmo dire che se vedi solo la dimensione verticale ed orizzontale stai inguaiato, od ad andare più avanti, se vedi solo queste due “dimensioni” ed il centro che le unisce, stai inguaiato.
              Comunque sia visto che SOLO DIO è sceso e solo Dio è salito, il buddismo ed ogni altra religione non può che giungere.

            • giungere dove? Me s’è tagliato er messaggio. Meglio.

      • Più tardi leggo meglio (il post di minstrel) perché questa è una cosa che cerco da secoli… cioè mettere in parole e pensieri “ordinati” questo argomento specifico.

      • @ minstrel
        3 presenze: presenza, potenza, essenza.
        L’ultima: ESSENZA, me la puoi spiegare meglio con qualche riga?
        Non va in contraddizione con gli Amici Domenicani quando dicono “Dio non vi abita” ? (mi sembrano contraddire anche il discorso di padre Barzaghi, o no?)

        Sui buddisti, per me ci sono punti di contatto e comunanza. Certamente poi le strade divergono, più che altro perché mancando loro la Verità ultima necessariamente si avviluppano sulla loro teoria fino in fondo (che infatti altro non vede che reincarnazioni a ciclo continuo).

        P.s. per caso nello spam hai un mio commento proprio su questo argomento? Avevo scritto un post abbastanza lungo ed è scomparso…non so se ho schiacciato io un tasto sbagliato oppure se ce l’hai tu nel cestino…)

  2. L’Enciclica a colpito a fondo. Il segnale sono le reazioni sui giornali e sui social.
    O il silenzio o la critica mistificante.
    La (IR)REALTÀ elevata a un mero oggetto di uso e di dominio.

    • Il silenzo è di rigore almeno fino ad aver finito di leggerla seriamente e di averla digerita.
      Ho creato una nuova categoria “Laudato sì” dove saranno così connessi tutti i nostrri interventi al soggetto.
      Per qualche giorno andrò su con qualche aforisma come qui per compartire quel che mi ha positivamente marcato nella lettura e le analisi verranno poi.
      Comunque invito tutti gli utenti a dire la loro: finché è opinione frutto di analisi personale e di genuina ricerca della verità anche se in disaccordo col testo tutti sono benvenuti a partecipare.
      Grazie Ubi
      In Pace

    • E come ha colpito! Notizia sul TG1 di ieri “Le banche sono state salvate con le tasse dei cittadini”.

      • Toh un´altro esempio: Secondo giornale dell´Argentina che forse é dopo l´Italia il paese dove piú seguono Francesco:

        http://www.lanacion.com.ar/1803173-los-10-consejos-del-papa-francisco-para-cuidar-el-medio-ambiente

      • Quello delle banche farà discutere, in modo benigno dalla gente e con molto scetticismo e malanimo dai governi! Credo sia una frase azzardata se presa alla lettera, era meglio evitarla. Senza le banche non vi è economia e occorre salvarle piaccia o no, naturalmente con le tasse dei cittadini. Negli stessi Usa hanno fatto fallire alcune banche, ma hanno dovuto in fretta e furia salvarne altre per evitare disastri certi, dove i primi a perdere sono sempre i cittadini. Va ricordato che le banche vengono ricapitalizzate, non sono soldi dati a fondi perduto. Quello che credo voglia dire il papa sia la condanna dello strapotere finanziario che è concesso dai politici che si fanno finanziare e condizionare dagli stessi. In una parola, la finanza non viene sufficientemente regolata e la fa da padrona sul mercato con conseguenze devastanti. Avrei preferito che il papa avesse parlato di finanza fuori controllo e non di banche. Sarebbe stato capito meglio senza strascichi.

        • Devo ancora leggerla, l’enciclica, quindi non lo so con certezza però mi pare abbastanza chiaro che (come si distingue peccato e peccatore) il Papa abbia inteso “come hanno operato male le banche” e NON “le banche sono il male e vanno eliminate”

          • E’ quello che ho detto anch’io. Infatti ho insistito sulle regole e ritengo che si debba parlare di Finanza soprattutto che è molto varia. Ripeto: purtroppo la politica è soggetta alla finanza. Un esempio: se le Banche avessero fatto il loro principale mestiere ossia prendere soldi dalla banca centrale o sul mercato e guadagnare solo sui prestiti non sarebbe successo il guaio dei titoli spazzatura e crollo economico del 2009. Invece prima gli Usa e poi l’Europa hanno permesso alle banche la speculazione sui titoli e la Finanza si è inventato quel sistema che tutti sapevano che presto o tardi sarebbe crollato. Prestiti senza una valida e minima garanzia, pazzesco! Chi ha incominciato? Clinton voleva l’espansione dell’economia in Usa e ha preso di mira le banche che non concedevano prestiti. Un forzatura che poi si è estesa enormemente aiutata dal il pompaggio di soldi a buon prezzo della banca centrale. Non parliamo poi del Commercio internazionale che può in poco tempo affamare intere nazioni decidendo acquisti massicci di materie prime specie alimentari da una nazione anziché da un’altra.

            • Scusate se metto i puntini sulle i.
              Il crollo avviene nel 2008. Quello visibile e catastrofico.
              Interessa, non a caso, inizialmente (e senza eco nei media) solo le banche d’investimento (cioè quelle che non operano con i clienti/risparmiatori allo sportello diciamo). Forse anche questo fatto potrebbe far capire da DOVE parte il problema e chi l’ha provocato.
              Ricordo che qualche mese prima (per alcuni qualche anno prima) nei forum di finanza si diceva “o ca##o qua è la fine del mondo” (certo per chi si occupa solo di soldi, se finiscono i soldi e/o il sistema-soldi è la fine del mondo). Inoltre quando iniziò l’apocalisse tutti si chiedevano “ma quando arriverà ai telegiornali?”. Arrivò solo quando iniziarono a crollare nomi conosciuti e si cominciava a capire che “se crolla A allora crolla B e poi CDEFG ecc.”. Nel mio piccolo (cioè dal lavoro nel settore immobiliare) e solo osservando il sistema italiano pre-crisi (molto più moderato di quello americano) dicevo spesso ‘qua finisce male per molti’…. ma di certo la mia non era opinione condivisa se non da pochissimi appunto.
              (cercavo anche di avvertire certe persone che prendevano mutui del 120% sul valore dell’immobile acquistato. E si parla di Italia, mica di USA!! Macché crisi, risposta: il settore immobiliare va sempre su, al massimo si stabilizza, ma non scende. Ultime parole famose).

              Secondo puntino. Né Clinton né Obama né altri governanti hanno messo a punto certi titoli spazzatura o ideato le varie modalità (complicatissime) finanziarie truffaldine o sfruttatrici delle popolazioni e dei piccoli/medi risparmiatori. I vari governanti si inginocchiano davanti alla Finanza e/o la utilizzano credendo appunto di utilizzarla, mentre sono loro utilizzati dalla prima.

              Personalmente concordo con chi ha detto (non ricordo chi fu il primo a dirlo) che Capitalismo e Comunismo hanno FALLITO.
              E aggiungo che il Cristianesimo, anche in campo finanziario, se attuato, È INFALLIBILE. Come il Papa 😉 😀
              (infatti non si chiama ‘cristianismo’ ma ‘cristianesimo’).
              Forse è proprio questo che si dovrebbe comprendere come preparazione alla lettura dell’enciclica. Non si deve leggere quanto Francesco dà ragione al capitalismo o al comunismo. Ma scherziamo??!
              Si deve leggere come il cristianesimo entra e dà il contributo ai sistemi umani (anche finanziari).

            • trinitydiscutere la crisi del 2007/8 e OT e non mi interessa. La questione é che Francesco ha criticato il salvataggio delle banche, Non vedo in questo nessun contributo del ristianesimo alle finanze. Anzi voler farci creddere che una regolamentazione differente de sistema finanziario puo evitre la prossima crisi e convincerci che la natura umana potrebbe cambiare.

            • Stavo appunto cercando di dirti che
              – non sono gli Usa, non è Clinton oppure Obama
              – non sono le banche
              – non è neppure la finanza

              Quando il Papa ti parla del salvataggio delle banche ti sta facendo un esempio della natura umana corrotta, attaccata a determinati valori illusori. Oltre che fallimentari.
              Da quando è venuto Gesù, la natura umana può scegliere anche la Sua Via, e può dunque cambiare. Cambiare un sistema finanziario testimonia che la natura umana può andare verso la santità, invece che verso altri obiettivi.
              (Il mio intervento sarà pure OT ma lasciar fallire ‘autonomamente’ certi colossi era in certi anni e in certe condizioni possibilissimo – se gli stessi colossi da anni non avessero inquinato a fondo la finanza “semplice” che tocca anche i poveracci, anzi soprattutto i poveracci. Il discorso del papa è reale, oggettivo, come già osservato. Non ideologico. Non serve essere geni della finanza per capire che se certe volte le banche compiono imprese mirabolanti… .le potrebbero in ogni momento compiere in senso UMANO se vogliono )

          • il Papa abbia inteso “come hanno operato male le banche” e NON “le banche sono il male e vanno eliminate”

            No il Papa ha condannato il salvataggio delle banche:

            “Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura.”

            La condizionale del rivedere e riformare l´intero sistema e retotica perché che io sappia la Chiesa non ha proposto nessuna riforma del sistema finanziario é non conosco ci sia uno alternativo. Poi cambi alle banche dppo la crisi si son fatte.

            Clinton voleva l’espansione dell’economia in Usa e ha preso di mira le banche che non concedevano prestiti.

            Clinton con Obama come rappresentante a voluto imitare la demagogia sudamericana obbligando le banche a dare una percentuale di prestiti alle minoranze, Gisutizia Sociale la chiamano. Cosi é finita.

  3. Ovviamente non mi riferivo al vostro silenzio …
    E’ ovvio che noi ce la leggiamo prima.

  4. Ben ritrovati. Grazie di questa frase, se c’è nell’enciclica da sola vale la lettura (anche se dicono sia un’enciclica tra le più lunghe).
    Curioso il refuso nel titolo del post che mi è arrivato per email: “non fare della realtà un mero oggetto di SUO e di dominio”:-) Addirittura leggendo veloce ho letto “suo e demonio”, pensa che lapsus freudiano!
    Ad ogni modo è una follata di aria fresca e pura in un periodo personale faticoso e pieno proprio di afose “visioni della realtà” distorte da tentativi di strumentalizzarla e piegarla ai propri desideri, che in questi ultimi mesi viziano l’aria intorno a me. Grazie ancora.

    • Usare e voler dominare la Realtà: questa è la definizione stessa di “Manipolazione” e cioè far dire il falso al Reale, mentre questi non può essere che… vero.
      Ed ecco il nocciolo della critica a tutte le teorie del gender, transumanistiche, di sfruttamento dell’umano, dall’utero in affitto all’eugenismo, allo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo.
      Questa frase è, secondo me, una delle chiavi che ci aprono al testo francescano.
      In Pace

      • M come la mettiamo con Genesi 1:28

        [28] Dio li benedisse e disse loro:
        “Siate fecondi e moltiplicatevi,
        riempite la terra;
        soggiogatela e dominate
        sui pesci del mare
        e sugli uccelli del cielo
        e su ogni essere vivente,
        che striscia sulla terra”

        Come facciamo per fare che i talenti diano frutto se non gli usiamo e gli dominiamo. Fare uso e dominio della realtá non é un male in sé, anzi é un obbligo il limite é percosa la usiamo.
        Poi tutta la prima parte della Laudato sii non é un uso della realtá per il dominio? o dire che:

        Già si sono superati certi limiti massimi di sfruttamento del pianeta, (LS 27)

        Non é malthusianismo? Non é fare uso della realtá allo scopo di dominio?. Pensare que ripete che la “realtá é superiore all´idea”. Qui vuole farci credere che la sua idea sia la realtá.

        Cari amici fatte uso é dominio della vostra intelligenza (che realtá) e non vogliate transformare quell´enciclica in qualcosa che non é.

        • Leggi la Bibbia in modalità cristiana, Blas!
          L’uomo per Genesi deve soggiogare la terra esattamente come il marito deve sottomettere la moglie secondo Paolo, non secondo LA LOGICA DEL POTERE oggi dominante (e a quanto pare che ha avvinto anche te, mi permetto), ma secondo la logica del DONO D’AMORE.
          La terra è Dono di Dio all’uomo ed essa dunque è sottomessa a noi, ma come la moglie è tale (sottomessa) per amore e desiderio di servire lo sposo, così la terra è sottomessa per “amore e desiderio” (virgolette d’obbligo) di servire Dio. Il reale naturale serve Dio (ama Dio, desidera Dio) semplicemente seguendo la propria finalità naturale, essendo ciò per cui è nato. Essere cioè, fra le tante cose, anche la colonna portante del benessere umano, del cammino umano VERSO DIO.

          Paolo poi dice che il marito deve essere disposto “a morire” per la moglie.
          E qui l’analogia si fa pesante, anche se non cessa di valere…

          • D´accordo, ma non é quello che dice la frase del LS riportata dal post. Cosi come é scritta esclude l´uso é dominio secondo qualunque logica. LS dice non fare della realtá (cioé tutto) un mero oggetto di uso e dominio. Puoi spiegarmi che altra cosa si puó fare con la realtá se non usarla é dominarla? sottomettersi? Perche ammirarla, conoscerla, goderla sono usi della realtá no?

            • Certamente Blas, bravo! Non avrei potuto spiegare meglio! La realtà non deve diventare solo UN MERO oggetto, bensì deve essere anche soggetto di ammirazione, conoscenza e godimento perchè dietro alla realtà (naturale in questo MIO caso si intende, non realtà in senso ontologico anche se la frase di LS può essere intesa anche così) c’è Dio con la sua pienezza.

            • E, comunque, mai dimenticare il nesso esplicito con San Francesco quando vogliamo davvero capire quel che ci dice il Santo Padre.
              In Pace

        • Ma dài!
          Non dirmi che non fai la diffrenza tra il soggiogate e dominate nella Bibbia e la problematica alla quale si riferisce il Santo Padre dove usare e dominare significano ormai sfruttare e distruggere ad uso e consumo egoistico 😉
          In quanto cristiani non facciamo come quei decostruzionisti atei che cambiano il senso delle parole per arrivare ai loro fini (tipo “matrimonio di omosessuali” et alia): orsù! Ben si capisce di cosa parli Papa Francesco,

          Non so se abbiamo superato i limiti massimi dello sfruttamento del pianeta: lascio la responsabilità di questa frase al Papa e non mi sento legato da questa affermazione che non è né di fede né di morale ma compete alla scienza e alla politica. Detto questo il Santo Padre, capo di stato, ha il diritto di parlare di scienza e politica alla stessa stregua di tutti gli altri capi di stato e colla stessa loro autorevolezza.

          Però, questo non è malthusianesimo! Infatti l’analisi che ne fa non è di dire che questo avviene perché c’è troppa popolazione umana, ma perché non c’è un’equa distribuzione dei beni e che ben un terzo della produzione alimentare viene buttata,. cioè scartata. La soulzione avanzata dal Santo Padre non è quindi nel limitare le nascite ma nell’assicurarsi della giusta creazione e distribuzione delle ricchezze che sorella terra ci permette di godere.
          In Pace

          • Ben si capisce di cosa parli Papa Francesco,

            Bene la piu importante enciclica di tuti i tempi ha bisogno di essere spiegata ed interpretata.

            Però, questo non è malthusianesimo!

            É il presupposto, vecchio e sbugiardato tante volte quanto é stato affermato grazie a che l´uomo a seguito il commando divino di usare e sottomettere la creazione.

            La soulzione è nell’assicurarsi della giusta creazione e distribuzione delle ricchezze che sorella terra ci permette di godere.

            Questa é anche una affermazione tutta da dimostrare e non mi sento legato da questa affermazione che non è né di fede né di morale ma compete alla scienza e alla politica

            • Non ha bisogno di essere spiegata e interperetata: ha bisogno di essere letta per davvero in intero!

              Libero a te di non leggerla, ma allora non criticarla: se vuoi esprimere un’opinione devi fare prima il tuo homework e non solo ripetere quel che altri ti hanno imbeccato. Così eviti i commenti che ti tradiscono 😉

              Se è vero che abbiamo superato i limiti dello sfruttamento della terra, allora bisogna parare per il bene dell’umanità: mi sembra che questo sia ineccepibile. Non vedo altra possibilità che queste due soluzioni: sia diminuisci il numero di umani, sia distribuisci meglio il beni prodotti: vedi altre soluzioni alternative? Prego, puoi esprimerle su questo blog.

              La prima soluzione è rifiutata da Francesco mentre lui sostiene la seconda,

              Quale è la mia opinione personale? Che l’uomo è capace di sfruttare più efficientemente la terra e più intelligentemente e che quindi non siamo ai limiti dello sfruttamento della terra, ergo non vedo la necessità di un approccio malthisiano.

              Ma la richiesta di più grande giustizia distributiva del Santo Padre è una delle modalità, accanto a quella del progresso tecnologico, che aiuterebbe molto grandamente a sfruttare più efficientemente la terra. Quindi l’approccio e le soluzioni dell’Enciclica sono validi anche se non si è, per forza, d’accordo con alcune premesse.
              In Pace

            • Cari Siomon non peccare di presunzione. 🙂 L´ho gia letta tutta ed ho preso appunti, se vuoi possiamo fare una bella discussione.

            • Ottimo e complimenti: io non l’ho ancora finita e penso che ci metterò ancora qualche giorno. poi dovrô ancora digerirla per separarne le varie note.

              Ma visto che l’hai letta non dare interpretazioni opposte a quel che vi è scritto, tipo affermare il malthusianesimo del Santo Padro che chiaramente non è e che propone altre soluzioni nel testo stesso.

              Mi rallegro della tua partecipazione attiva al soggetto.
              In Pace

            • Ma visto che l’hai letta non dare interpretazioni opposte a quel che vi è scritto, tipo affermare il malthusianesimo del Santo Padro che chiaramente non è e che propone altre soluzioni nel testo stesso.

              Simon, se discuteremo teniamoci a quello che é scritto, io non ho affermato che il Santo Padre sia malthusiano. Nel mio commento mi faccio la domanda non é malthusianesimo?. Mi pare di si, é il presupposto del malthusianesimo le risorse della terra sono finite o finiranno presto.

            • Che le risorse della terra siano finite è un dato di fatto. QUando finiranno quello è il problema aperto.
              Quando si parla di mathusianesimo ci si riferisce alla soluzione anti-demografica: quindi la tua domanda non ha senso o, allora era retorica, e dovevi portarci te stesso la risposta.
              Quelli sono falsi problemi riguardo all’insegnamento del Papa che, invece, rimette al loro posto tante idee sballate dell’ecologismo (deep ecology in particolare).
              Parla il loro linguaggio e li mette di fronte alle loro contraddizioni: aiutiamolo.
              In Pace

            • Mistrel dove sarebbe la discussione scentinificritica? NO giusto per capire…non mi pare proprio che sia necessario…

          • Che le risorse della terra siano finite è un dato di fatto. QUando finiranno quello è il problema aperto.

            Scusa Simon, forse il mio italiano é povero ma per me Giá implica che é accaduto, cioé abbiamo oltrepassato i limiti massimi di sfruttamento del pianeta. Non pone nessuna questione nel futuro.

            • Francamente? Non me ne importa un fico secco di quel che dice Papa Francesco quando si esprime sulle materie scientifiche: non è lui il faro del discorso scientifico. Per adesso io vedo gli scienziati alquanto divisi in queste materie e quindi, personalmente, sospendo il giudizio e non lo lego alla mia fede.

              Detto ciò ci sono contenuti etici molto importanti in questa enciclica, e in questa materia l’insegnamento del Pontefice non può errare ed è essa che mi interessa in quanto cattolico.
              In Pace

            • Credo che “finite” sia da intendere come “limitate” (non come “terminate”), altrimenti la frase seguente non ha senso Blas!

            • Grazie Law.
              In Pace

          • Law copio e incollo:

            Già si sono superati certi limiti massimi di sfruttamento del pianeta, senza che sia stato risolto il problema della povertà.

            Per favore spiegami perche non devo capire che non ci sono piu risorse.

            • Dato che questa è questione scientifica, chiedo fornire fonti.

            • Infatti concordo con Minstrel, caro Blas: quest’affermazione essendo apodittica, ma il campo al quale si riferisce essendo quello “scientifico” ha il valore della referenza alla quale si appella.
              In Pace

            • Tu mi stai dicendo che credi che il Santo Padre ha messo in un documento magisteriale una frase senza fondmento? Perché avrebbe fatto quello?

  5. Se è vero che abbiamo superato i limiti dello sfruttamento della terra, allora bisogna parare per il bene dell’umanità: mi sembra che questo sia ineccepibile. Non vedo altra possibilità che queste due soluzioni: sia diminuisci il numero di umani, sia distribuisci meglio il beni prodotti: vedi altre soluzioni alternative? Prego, puoi esprimerle su questo blog.

    Credo che siamo molto lontani dai límiti dello sfruttamento della terra, perció dare soluzioni pratiche ad un problema che non c´é e perdere tempo. Ma possiamo metterci nella situazione teorica di quel momento e se arriverá quel momento e qui la Chiesa avrebbe molto da dire. Perché noi sappiamo che esiste la provvidenza e se quel momento arriverá sará per voler di Dio e per il nostro bene. Anzi, quel momento potrebbe essere l ístrumento di Dio per la fine dei tempi. Che noi cattolici praticanti una volta alla settimana chiediamo che arrivi, crediamo che per il nostro bene quei tempi si acceleranno e dobbiamo fare l´unica cosa che conta in questa terra cercare il Regno dei Cieli. Perche in quei giorni Due donne si troveranno a macinare insieme il grano: una sarà presa e l’ altra lasciata. Due uomini si troveranno nei campi: uno sarà preso e l’ altro lasciato La Chiesa dovrebbe ricordare l´unica strofa del cantico delle creature che non é stata citata nel LS:

    Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ‘l farrà male.

    Ma la richiesta di più grande giustizia distributiva del Santo Padre è una delle modalità, accanto a quella del progresso tecnologico, che aiuterebbe molto grandamente a sfruttare più efficientemente la terra. Quindi l’approccio e le soluzioni dell’Enciclica sono validi anche se non si è, per forza, d’accordo con alcune premesse.

    Peccato che LS parla molto male della cultura della tecnologia e scarti la soluzione tecnologica. La richiesta di giustizia distributiva mi pare giusta, ma non é sufficiente a risolvere i problemi ambientali e probabilmente nemmeno quelli della povertá. Guarda questo grafico:

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-clima-e-poveri-la-politica-fa-piu-dannidei-cambiamenti-13000.htm

    Voi siete tra i rossi io tra i blu, voil spegnerete i riscaldamenti perche noi accendiamo l´aria condizionata? É questo giusto? É sufficiente?

    Altra discussione é quale é la misura della gisutizia nella distribuzione?

    • Definitivamente concordo con te che non siamo arrivati ai limiti tecnici di questo sfruttamento e quindi non concordo con questo presupposto dell’enciclica.

      Non concordo neanche con te con la tua lettura apocalittica della fine del mondo per soprapopolazione: anzi semmai questa arriverà per glaciazione demografica, a vista di naso.

      Come te ho notato la non simpatia dell’enciclica verso le soluzioni tecnologiche, ma questo perché le soluzioni tecnologiche finora sono state sempre usate in un quadro ingiusto aumentando le disproporzioni e non risolvendole. Infatti se aumenti l’efficienza di un sistema senza controllarne l’efficacia allora puoi sperperare ancora di più: è quel che avviene nel sistema economico attuale.
      Qui il Santo Padre ha ragione: se non c’è maggior giustizia distributiva, il prgresso tecnologico non farà che aumentare i problemi invece che ridurli.

      La misura della giustizia nella distribuzione è descritta nella costituzione svizzera che parafrasando e citando di memoria dice che “la qualità di una società si misura con il modo con il quale essa tratta il suo elemento più debole”
      In Pace

      • è quel che avviene nel sistema economico attuale.
        Qui il Santo Padre ha ragione: se non c’è maggior giustizia distributiva, il prgresso tecnologico non farà che aumentare i problemi invece che ridurli.

        Il che é tutto da dimostrare, tornano al grafico di prima mostra che sono i paesi poveri che hanno potuto usare piú energia, oggi c´é una proporzione molto minore di gente con fame che cent´anni fa e i poveri del sudamerica sono dei signori in confronto i miei bisnonni che viveno nelle montagne del friuli 150 anni fa.

        La misura della giustizia nella distribuzione è descritta nella costituzione svizzera che parafrasando e citando di memoria dice che “la qualità di una società si misura con il modo con il quale essa tratta il suo elemento più debole”

        Bella, ma nella pratica come si applica?

        • Rispetto alla tua prima osservazione, ci stai, cioè, spiegando che è l’aumento dell’ingiustizia sociale che ha permesso l’impatto positivo della tecnologia sul benessere delle popolazioni?

          Quanto alla tua seconda domanda: l’applicazione è semplice, fare di tutto per trattare del meglio possibile l’elemento più debole.
          In Pace

          • Nessuno ha commentanto il fatto , molto significativo,che per presentare l’enciclica è stato chiamato il professore Schellnhiber (ateo) il quale è un propugnatore del malthusianesimo: per lui infatti la terra può sostenere al massimo un miliardo di persone . non sei miliardi .
            “le stime affinché il pianeta si possa mantenere in equilibrio richiedono una popolazione inferiore al miliardo di persone”. Cosa pensi Schellnhuber degli altri sei miliardi, non è dato sapere”
            da
            http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/06/17/enciclica-clima-ambiente-papa-schnellhuber___1-v-129907-rubriche_c367.htm
            Ovviamente il professore non sarebbe stato invitato se le sue tesi non fossero state condivise da papa Francesco o da chi perlui ha scritto l’enciclica. (molti dicono Fernandez)
            E’ ovvio che con queste presupposti si arriva al controllo delle nascite , all’aborto o all’eutanasia. La “decrescita felice” predicata dal papa nell’enciclica LS non è una specie di maltusianesimo??
            Inoltre è ovvio che se si predica la decrescita globale, ci deve essere per forza una decrescita demografica, perchè se alla decrescita economica si associa invece una crescita demografica, nonostante la “redistribuzione” gli uomini saranno tutti più poveri,e sempre più poveri quanto continua la descrescita economica e aumenta la crescita demografica. ( è un semplice calcolo matematico: se le risorse diminuiscono e queste risorse vanno divise fra un numero di persone che crescono esponenzialmente, in proporzione ogni persona avrà sempre meno) Quindi la “decrescita” demografica o maltusianesimo o chiamatelo come volete cioè il limitare le nascite è il presupposto di tutte le teorie ecologiche catastrofiste che vedono nella sovrappopolazione del pianeta il maggiore dei mali.
            Ripeto non sarebbe stato chiamato Schellnheiber se non si fossero approvate le sue tesi!

            • Molte sono le tue illazioni qui Giacomo!

              Prima di tutto le tesi che dici di essere quelle del prof Schellnhuber NON sono presenti nell’enciclica, anzi, e lo vedremo in seguito su Croce-Via, proprio le tesi opposte. Quindi non si può dedurre dalla presenza di questo signore che il Santo Padre ne esprimi le idee.

              Leggiamo con serenità l’enciclica : solo dopo averla letta, dopo averla capita, a chi interessa potrà andare a studiarne la genesi e farne l’esegesi. Genesi ed esegesi che non sono mai Magistero.

              È, poi, errato dedurre dalla presenza di qualcuno che il Santo PAdre ne sposi tutte le tesi: invitando il rappresentate del patriarcato ecumenico vuol forse dire che Papa Francesco è ortodosso?

              Guarda invece questo fatto da un altro punto di vista: il Santo Padre vuole che questa enciclica, che include la Buona Novella di Cristo sul genere umano, sulla famiglia, contro l’aborto, contro le tenorie del genere, contro lo sfruttamento del povero e l’affamre dell’indigente sia recepita da massimo numero possibile di persone: lla presenza di un “deep ecologist” come questo professore è necessaria per essere accettato da quelle eprsone lì, come la presenza di Ziziulas è necessaria per essere recepita nelle Chiese sorelle non ancora in perfetta unione.

              Evitiamo illazioni, giudizi temerari e cerchiamo, al contrario, a ben capire il Magistero, specialmente quello Autentico in materia di fede e di costumi e a propagarlo intorno a noi.

              San Paolo stesso era gentile con i gentili, greco coi greci, ebreo cogli ebrei: così è anche questa enciclica e cioè ecologista cogli ecologisti.
              In Pace

          • Rispetto alla tua prima osservazione, ci stai, cioè, spiegando che è l’aumento dell’ingiustizia sociale che ha permesso l’impatto positivo della tecnologia sul benessere delle popolazioni?

            É un po difficile da capire la tua domanda. Io dico che la tecnologia non ha avuto bisogno di una maggior giustizia distributiva per aumentare il benessere materiale delle popolazioni.
            Forse si potrebbe dimostrare che per poter avere sufficienti quantita di beni per fare che la maggior parte e col tempo probabilmente tutti non siano poveri materialmente sia necessario aumentare il divario tra chi piu ha e chi meno ha. Almeno la prova negativa c´é l´abbiamo nei regimi totalitari o populisti lo stato forza la ditribuzione dei beni questi diventano scarsi e si impoverisce la societá.

            • Giacomo la tesi di Schellnhuber é la spiegazione della frase che io dico sia malthusiana:

              Già si sono superati certi limiti massimi di sfruttamento del pianeta

            • E’ molto semplice come dice bene Paolo Togni in un articolo sulla Nuova Bussola quotidiana:
              NON SI PUO’ DISTRIBUIRE CIO’ CHE NON SI PRODUCE
              http://www.lanuovabq.it/it/articoli-non-si-puo-distribuire-cio-che-non-si-produce-13002.htm

              La cosiddetta redistribuzione dei beni, che secondo l’ottica marxista (che in questa enciclica il papa sembra adottare) sarebbe la panacea di tutti i mali del mondo, non renderebbe affatto i poveri meno poveri ma semplicemente tutti ugualmente poveri, Se c’è decrescita se c’è stagnazione o addirittura regresso economico non STANNO MEGLIO I POVERI , ANZi!
              Eppure abbiamo avuto l’esempio del fallimento sociale ed economico dei sistemi marxisti, in Unione Sovietica, in Cina, a Cuba , in tuttii paesi marxisti, attualmente per esempio nel Venezuela. E nonostante questi esempi storici crediamo veramente che la “redistribuzione del reddito” l’abolizione della proprietà privata, l’abolizione del libero mercato , l’abolizione del capitalismo per arrivare ad una società comunista ,porterebbero a una vita migliore?
              perchè allora i paesi in via di sviluppo , dove ci sono tanti poveri come l’India vogliono proprio quello che in questa enciclica è considerato IL male, il sistema capitalistico? Provate a proporre ai poveri dell’India il marxismo, il “siamo tutti eguali , poveri ma eguali” e vi rideranno in faccia.
              I poveri non vedono nessuna “felicità” nella decrescita! I poveri fanno tanti figli! I poveri inquinano! I poveri non sono ecologisti , essi vogliono vivere e sperano di vivere meglio, almeno i loro figli!
              Non a caso i movimenti che parlano di decrescita “felice” sono nati nell’opulento Occidente.

            • Caro Blaspas tu scrivi “Io dico che la tecnologia non ha avuto bisogno di una maggior giustizia distributiva per aumentare il benessere materiale delle popolazioni.”

              Infatti ha aiutato in alcuni posti: ma la questione non è quella: è sapere (1) se con una maggiore giustizia distributiva i risultati non sarebbero stati migliori, (2) è riporre la propria fede nell’invenzione umana (la tecnologia appunto) e non nelle virtù umane, di cui appunto la giustizia (anche sociale) è elemento centrale.

              Nei due casi , e qui concordo con il Santo Padre, il mondo sarebbe un po’ migliore se tale virtù di giustizia (compresa quella sociale) fosse più diffusa ed operante a livello sociale, economico e politico: la tecnologia è giusto uno strumento e tale deve restare e non può essere lasciata svilupparsi selvaggiamente. Una cosa non è buona perché è tecnologica: una cosa è buona perché aiuta gli umani.
              In Pace

            • 1 Qua dobbiamo definire i meccanismi. Se per giustizia distributiva dici u governo che tranite tasse distribuisce beni ai piu deboli credo che sia contraproducente forse neutro se i governanti sono immuni al peccato originale.
              2 L´invenzione umana e frutto delle virtú umane non pongo la mia Fede nella tecnologi a ma in Dio é nelle sue creature che anche se peccatrici hanno la grazia di fare il bene.

              Per fare che la giustizia sia piu operante nel mondo sarebbe,nella mia piú modesta opinione, che il Papa ricordi almondo che Cristo é morto per i nostri peccati, risorto dalla morte e che tornerá per giudicare i vivi e i morti con o senza riscaldamento globale.

  6. @ Trinity. Mi ricollego al tuo ultimo post sulle banche. Giustamente parli di Banche di investimento e non di banche come comunemente si intende ossia il classico sportello. Anche se le fregature alla gente furono fatte proprio allo sportello tramite concessioni di mutui facili e con la vendita di titoli, perchè garantiti da colossi bancari , consigliati e offerti dai bancari come sicuri ai clienti (naturalmente soldi persi) oppure proposti a istituzioni per l’alto rendimento, vedi Regioni. Le stesse banche se ne presero un bel po. Erano i famosi pacchetti di titoli sull’immobiliare della bolla, operazioni dei famosi ragazzi prodigio della finanza che operavano a New York e in particolare a Londra. Se non vi fosse stata la spinta politica di Clinton ad iniziare, la grande liquidità della banca centrale per favorire gli investimenti che finirono in maggioranza nell’immobiliare e non fosse stata tolto il divieto di speculazione alle banche, tutto questo non sarebbe successo. Anch’io ho operato molti anni come immobiliarista. Di fronte alla facilità di credito e dei tassi bassi ho vanamente sempre consigliato i tassi fissi, avendo sperimentato le varianti pericolose degli anni precedenti, quando davano i mutui prima casa al 16%. Eppure allo sportello venivano consigliati i tassi variabili come ordine dall’alto. Quante arrabbiature e clienti pentiti!. Nel 2005 ero in Romania. Davano soldi a cani e porci. Agli italiani consigliavo prudenza e mi prendevano per matto. Già nel 2005 per chi aveva esperienza e stava attento era chiarissima la bolla imminente. Se ne parlava a bassa voce anche tra gli economisti La crisi-bolla ha iniziato alla fine del 2006, chiara nel 2007 ed esplosa nel 2008 . La crisi economica è del 2009. Quindi mi dai ragione quando ritengo che il termine banche usato dal papa è fuorviante. E’ corretto dire Finanza che ha varie branchie. Quello che ha creato la crisi dei titoli spazzatura è quello immobiliare, quello che continua ad essere pericoloso per le nazioni in modo sbrigativo è quello dei futures e c.

    • Uelà collega 😉 (ex perché non mi occupo più di immobili)
      Riprendendo il post per Blas dove dicevo che
      – non è Clinton, Obama
      -non sono le banche
      -non è neppure la Finanza

      …a questo punto non è neanche la finanza, ma la proprietà immobiliare 😀 😀
      E allora il Papa doveva farti un bel trattato di economia&finanza incolpando i veri colpevoli ultimi e scrivendoli sull’enciclica: gli immobiliaristi 😛

      Ma no, dai. Seriamente: il papa stava facendo un esempio, bello grosso, di come lavora la natura umana corrotta (e ha citato le banche). Ora, stare a cavillare che doveva dire “finanza”…. mi pare un cavillo che non va al punto.

      E come ho già scritto a Blas, se certi colossi (banche d’investimento) si facevano i fattacci loro e se da decenni non avessero allungato i loro tentacoli ovunque, altroché se potevano fallire in modo ‘autonomo’ senza affamare nessuno!!
      (Questo ha detto il papa, secondo me).

      • Cara Lidia evidentemente il problema di fondo é l´aviditá umana che fa ha un italiano scomettere su un mutuo al 120% del valore della casa. Ma quello noi cristiani sappiamo che non si risolve ne salvando, ne lasciando fallirele banche e men che meno regolando la finanza. Per quello non si capisce perché il Santo Padre chiede un regolazione che non serve a niente. Se instituti religiosi hanno problemi finanziari per viditá umana potranno le regolazione evitare le crisi?
        Salvare o non salvare le banche é una questione tennica, se vuoi non salvarle. E quello che hanno fatto nel 29 ed é quello che Bush a fatto con Lehman. Io dico per fortun si soo accorti in tempo. Tutti i governi é tutti i paesi salvano le banche. Tendo a pensare che non tutti sono dei disgraziate che godono con la sofferenza dei contribuenti.

  7. Daouda, giovincello mio: prima rileggiti, poi togli le parole altisonanti e quelle che pensi siano frasi ad effetto circa la mia testa simile ad un membro, poi cita le tue fonti e gli studiosi a cui ti rifai e poi forse, se ho tempo e voglia, ti pubblico.

    • A minstrel ti ripeto. Meglio la parolaccia senza astio come semo abbituati a fà a Roma, dove se mannamo a quer paese pé salutasse e disse li morti è regolarità, che fà l’educatelli colla puzza sotto ar naso, vizio che gira.
      Nun te dico che nun pagherò sto probblema, ma stai rilassato, godite le pubblicazioni professorali!

      Sinceramente io mi rifaccio a quel che ho letto dei Padri, più che altro a quel che hanno alluso. Sta retorica delle fonti è tipica pure questa, ao, ce mancherebbe.
      Te lo ripeto, In oriente l’inferno ed il paradiso non sono eterni, il matrimonio è teologicamente uno solo e per dura oltre la morte, l’incorporazione a Cristo dell’anima sposa e dunque della Chiesa viene sviluppata fino all’arditezza estrema e l’apokatastasi un dato scontato.
      Che se ne parli o no, comprendo che alle volte è meglio tapparsi la bocca e croccarsi le dita, e tanto scrivo a buffo di per sé giust’appunto.
      Bah. Se il regno dei cieli è dentro di noi, e io ti scrivo che il regno di Dio è fuori ed è dentro ma oltre questi , non mi sembra tanto difficile da accettare.
      Poi se vuoi identificare il regno di Dio con il regno dei cieli, fatti tuoi, come sovente si continua a dire che il pneuma sia il nus , o che la psiche ed il nus siano la stessa cosa, o che il soma sia la sarx.
      Non c’è problema.
      Parla Kiko, Panikkar scrive libbri, hanno espresso le loro miserande opinioni gente del calibro ( ovvio e sicuro calibro a cui non mi paragono, ma la conclusione quella sì nefanda ) di Marechal, Rahner , Lonergan.
      Se io dico semplicemente che Tutto ossia l’Infinito è Nulla e Essere e Divenire, e la Trinità ha una qualche relazione-rapporto con queste 3 componenti, guarda che sò il meno peggio.

      p.s. io non ho mai protestato. Rilassati.

  8. A una prima lettura mi pare che il Papa nella LS parli di CONVERTIRE IL CUORE DELL’UOMO per far sì che le soluzioni tecnologiche, ecologiche, politiche, economiche e sociali servano davvero il bene, la bellezza e la giustizia. E’ una prima impressione, continuo a leggere.

    • Ho insegnato qualche anno Bioagronomia all’università Agraria ,di Ngozi in Burundi voluta dal Cardinal Tonini, Nel mio documentarmi per l’insegnamento,trovavo delle riserve sulla fine dei cereali mondiali,dati in pasto per l’80%agli animali e questi in pasto ad una piccola percentuale dell’umanità,il 20%, delle colture per farne combustibili,della destinazione dei rifiuti specie tossici e radioattivi,della recente corsa alle estesissime terre da destinare a produzioni esclusive,all’impatto armi ,e droghe,alle medicine costose e spesso controproducenti,alla quasi impossibilità per i paesi poveri di esportare i beni agroalimentari e di esigerne un minimo equo prezzo,alle disastrose guerre provocate(non sono tribali)per continuare a rapinare materie prime e preziose ecc,ecc.Avremo l’opportunità di presentare un progetto(esteso per ora a 3 province del Burundi) di autosufficienza alimentare,al padiglione del Burundi a Milano,pur consci che i “mecenati”,aiutano solo iniziative che non risolvano i problemi. Nell’Enciclica LS,le risorse mondiali sono ritenute allo stremo e qui non vedo nessuna fantasia malthusiana nel Papa,ma piuttosto una paterna e fraterna preoccupazione perché le conseguenze sono sempre a carico delle fasce deboli,e un dramma per tutti.Le soluzioni indicate bisogna leggerle alla luce della Sua Pastorale quotidiana.Il Papa sogna un mondo riportato alla saggezza e alla serenità,tramite l’esempio dei cristiani,i quali non hanno bisogno di rievocare sempre lo spettro del comunismo per poter testimoniare la Comunione e la Condivisione dei beni.Cristo è morto e risuscitato per invitarci alla Tavola Eucaristica,dove non c’e povertà,non c’e tristezza e non ci sono sprechi(Atti,2,44).Solo rivivendo così l’Eucaristia potremo salvare noi stessi e offrire al mondo intero l’opportunità di salvarsi.Dall’Inferno il ricco epulone blaterava scuse,poi pregò Abramo che almeno fossero avvertiti i suoi fratelli.Abramo disse: Se non ascoltano le parole di Mosè e dei profeti non si lasceranno convincere neppure se uno risorge dai morti”Lc,16,31.Da alcuni commenti su Croce Via,
      si nota la preoccupazione di giustificare,fino al paradosso,la propria incapacità di convertirsi,arrivando a trovare nel Papa delle pagliuzze assurde per ridimensionarne la portata profetica ed evangelizzatrice.

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