Papa Francesco – 20 Giugno 2015? “Si deve agire!”

I nostri ragazzi, ragazzini, che incominciano a sentire queste idee strane, queste colonizzazioni ideologiche che avvelenano l’anima e la famiglia: si deve agire contro questo. Mi diceva, due settimane fa, una persona, un uomo molto cattolico, bravo, giovane, che i suoi ragazzini andavano in prima e seconda elementare e che la sera, lui e sua moglie tante volte dovevano “ri-catechizzare” i bambini, i ragazzi, per quello che riportavano da alcuni professori della scuola o per quello che dicevano i libri che davano lì. Queste colonizzazioni ideologiche, che fanno tanto male e distruggono una società, un Paese, una famiglia. E per questo abbiamo bisogno di una vera e propria rinascita morale e spirituale. […]

L’amore ci porta a questo: avere pazienza. E in questi vecchi matrimoni, che sono come il buon vino, che diventa più buono quando è più vecchio, si vede questo lavoro quotidiano dell’uomo per fare più donna la moglie e della moglie per fare più uomo il marito. Non hanno paura delle differenze! Questa sfida di portare avanti le differenze, questa sfida li arricchisce, li matura, li fa grandi e hanno gli occhi brillanti di gioia, di tanti anni vissuti così nell’amore. Che grande ricchezza è questa diversità, una diversità che diventa complementarietà, ma anche reciprocità. E’ un nodo lì, l’uno all’altro. E questa reciprocità e complementarietà nella differenza è tanto importante per i figli. I figli maturano vedendo papà e mamma così; maturano la propria identità nel confronto con l’amore che hanno papà e mamma, nel confronto con questa differenza. Noi uomini impariamo a riconoscere, attraverso le figure femminili che incontriamo nella vita, la straordinaria bellezza di cui è portatrice la donna. E le donne fanno un percorso simile, imparando dalle figure maschili che l’uomo è diverso e ha un suo modo di sentire, capire, vivere. E questa comunione nella diversità è molto importante anche per l’educazione dei figli, perché le mamme hanno una maggiore sensibilità per alcuni aspetti della loro vita, mentre i papà l’hanno per altro. E’ bella questa intesa educativa, che mette a servizio della crescita dei figli i talenti diversi dei genitori. E’ una qualità importante, da coltivare e custodire.

Papa Francesco. Discorso all’apertura del Convegno Ecclesiale della diocesi di Roma. Link



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65 replies

  1. Come forse si è intuito, da un pò sto fissata sul Libro della Sapienza… e avevo trovato (sulla carta) un passo interessante da abbinare per riflessioni dei lettori alla citazione di Papa Francesco. Solo che poi cercando in internet nella varietà delle traduzioni non ho trovato quella che ho letto io, trattasi di una vecchia bibbia economica…ma molte volte mi pare meglio di tante altre e non trovo nemmeno grosse discrepanze con la mitica Bibbia di Gerusalemme (vecchia) di mia madre. Boh…prossimamente mi procurerò quella di Gerusalemme (nuova) e vediamo se va meglio….

    Mi aveva attirato il passo perché diceva testualmente “inversione dei sessi”, oltre a descrivere il motivo di quella situazione sociale disordinata descritta dall’autore e alla quale assistiamo anche noi oggi.
    Nelle versioni trovate in internet (Cei 1974, Cei 2008 e Interconfessionale) traducono “perversioni sessuali” – che è cosa leggermente diversa.
    (Politically correct????)
    Comunque…il succo è quello dai. Chissà cosa era scritto in originale però…..


    Sapienza 14

    12 L’invenzione degli idoli fu l’inizio della prostituzione,la loro scoperta portò la corruzione nella vita.
    13 Essi non esistevano al principio né mai esisteranno.
    14 Entrarono nel mondo per la vanità dell’uomo,per questo è stata decretata per loro una rapida fine.

    22 Poi non bastò loro sbagliare circa la conoscenza di Dio;essi, pur vivendo in una grande guerra d’ignoranza,danno a sì grandi mali il nome di pace.
    23 Celebrando iniziazioni infanticide o misteri segreti,o banchetti orgiastici di strani riti
    24 non conservano più pure né vita né nozze e uno uccide l’altro a tradimento o l’affligge con l’adulterio.
    25 Tutto è una grande confusione:sangue e omicidio, furto e inganno,corruzione, slealtà, tumulto, spergiuro;
    26 confusione dei buoni, ingratitudine per i favori,corruzione di anime, perversione sessuale,disordini matrimoniali, adulterio e dissolutezza.
    27 L’adorazione di idoli senza nome è principio, causa e fine di ogni male.
    28 Gli idolatri infattio delirano nelle orge o sentenziano oracoli falsi o vivono da iniqui o spergiurano con facilità.

    • Qui una risposta classica che non mi ha mai convinto appieno, nonostante io sia convinto assertore dell’importanza del contesto nell’ermeneutica di uno scritto:

      http://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=19&t=19681&p=309233&hilit=+omosessualit%C3%A0+bibbia#p309233

      Inoltre trovare Sapienza interlineare non è facile.
      Qui alcuni siti:
      http://biblehub.com/
      http://www.bibbiaedu.it/

      • E’ vero che S.Paolo considera l’omosessualità solo come vizio principalmente. Non toglie che sicuramente la considerasse contro natura(fine) e quindi oggettivamente un male. Quello che forse S.Paolo non poteva considerare era la distinzione tra tendenza anomala e la responsabilità del soggetto ossia la distinzione tra tendenza ed atto omo. Mi risulta che perfino un imperatore invaghitosi di un ragazzotto volesse sposarlo pubblicamente! Non lo fece perché morì prima e comunque incontrò enormi resistenze e fece scandalo. Nel mondo greco e romano, pur molto permissivo, l’dea del matrimonio gay a livello di legge dello stato era impensabile. Platone ed Aristotele consideravano l’omo contro natura senza riserve. Va ad onore di questo mondo, mentre oggi si è persa ogni logica. L’idea di Poly è bizzarra e destabilizzante moralmente e civilmente.

      • In latino dice “generis immutatio”. Come si traduce ?

        (Con le altre lingue non saprei nemmeno come fare per individuare le parole. La fonte principale sarà quella ebraica, giusto? Grazie per i link. Bibbiaedu ce l’avevo già e infatti anche là in italiano traduce “perversioni sessuali” )

        • La (vecchia) Bibbia di Gerusalemme di mia madre riporta una nota nella quale si dice che la traduzione alla lettera sarebbe “inversione della generazione” – resa da un traduttore anche con l’espressione “crimini contro natura”. Però nel testo principale anche quella bibbia traduce “perversioni sessuali”. Insomma…a questo punto io sono in possesso di rara bibbia (economica) delle edizioni paoline che traduce “inversione dei sessi”.

        • Scusate. Qua urge rettifica per i pochi ignoranti rimasti in giro (dei quali faccio parte). Sapienza è stato scritto (sembra) direttamente in greco o comunque non esiste ad oggi alcun manoscritto in ebraico. Inoltre NON fa parte della bibbia ebraica. Pure il Siracide NON ne fa parte, però abbiamo una buona parte di testo in ebraico (oltre al greco in versione completa).
          Riassumendo: prima del latino c’era il greco per Sapienza, quindi quando troviamo scritto ‘traduzione dal testo originale’ ciò significa greco.

          …..prevedere in futuro su Crocevia qualche lezioncina di base sulla Bibbia, storia breve, formazione del canone, eccetera….forse è un’idea -così giusto perché minstrel non sa cosa fare e bisogna trovargli un’occupazione 😉
          (mica per gli ignoranti come me, no no)

      • Ora ho potuto leggere anch’io Polymetis e no, non è convincente in quanto non si comprende come un comportamento oggetto di ‘divieto’ (perché peccato) possa cambiare se è attuato “tanto per fare” o se è attuato in un contesto istituzionalizzato (ad es. matrimonio gay).
        Lo stesso atto peccaminoso, infatti, non cambia nemmeno se trattasi di uomo e donna: se lo fanno marito e moglie (contesto familiare come descritto da Poly) il peccato rimane peccato.

        Poi, sì, è vero, è interessante il concetto di ‘sessualità’ che Poly cita alla fine. Può essere che su quella strada si possa, non tanto giustificare determinati atti-peccati, ma tentare interpretazioni diverse della sessualità in generale. Non certo per cercare accettazioni per vari ed eventuali matrimoni omosessuali da parte della cristianità – ma sicuramente, secondo me, per chiarire meglio il valore (o disvalore) di certi atti in contesti (ed età) diversi. Credo anche che sia già abbastanza assodato (per la Chiesa Cattolica) che ci sono gravità differenti se un adolescente nel suo contesto socio-culturale “cade” in certo peccato oppure se un uomo quarantenne che si dice cattolico fa coppia fissa con altro uomo e combatte a livello civile per l’approvazione del matrimonio gay.

        (Nel caso dell’adolescente, più o meno catechizzato, può anche trattarsi di una sorta di “esplorazione” non del tutto consapevole, quindi in certi casi perfino ‘cosa positiva’, passatemi il termine e anche il concetto. In questo caso conoscere che cosa si intenda, oggi o ieri o anticamente, dicendo “la sessualità” può essere utile per leggere comandamenti, dottrine, teologie, ecc.).

        • No, mi spiace trinity, non ti posso passare né il termine né, tanto meno, il concetto. Un adolescente (maschio o femmina non fa differenza) che compie un atto (omo)sessuale è in peccato mortale. In nessun caso, comunque, fa una cosa positiva. La sessualità ha senso solo se vissuta alla luce del suo significato.

          • ‘Tecnicamente’ e per il prete in confessionale se un ragazzo/ragazzino fa determinate cose in modo ‘inconsapevole’ non è in peccato mortale. Certamente, quando la persona comincia ad avere certo grado di consapevolezza e può dare un nome alle sue azioni, allora si comincia a parlare di peccato.
            Nel contesto dell’ignoranza e/o inconsapevolezza un’azione (sessuale) può assumere aspetti positivi in due sensi: 1) autoconoscenza corporea (anche se purtroppo ciò può sfociare anche in atti non leciti, ma appunto ‘può’, non necessariamente ‘deve’. Ma appunto il limite il ragazzino inconsapevole non lo conosce)
            2) possibilità di parlare/esprimere quell’esperienza e quindi acquistare consapevolezza del valore sbagliato, e quindi iniziare un sano percorso sul significato dei comportamenti sessuali.

            Il significato della sessualità era proprio lo spunto finale di Polymetis, in quanto ‘sessualità’ è termine recente e ci si dovrebbe mettere d’accordo su come è stata intesa/vissuta/definita lungo i secoli. La trovo una buona osservazione, ma ciò non significa che io concordi con Polymetis (dato che era solo un suo spunto e non una posizione precisa su qualcosa).
            Spero che ora io mi sia spiegata meglio.

  2. Questa storia della diversità è bellissima. La vera e significativa diversità, noi cattolici lo sappiamo, è quella tra maschio e femmina. Diversità di corpo, di psiche, di capacità; queste diversità, così concrete e visibili, generano poi diversità ulteriori, diversità di ambiti, di ruoli, di compiti.

    Ecco, tutto questo, secondo i sostenitori della teoria gender, sarebbero solo stereotipi omofobi. Invece, secondo loro, la vera diversità sarebbe rappresentata dalle persone omosessuali. Ed in cosa consisterebbe la vera diversità da difendere? In una diversità di comportamento. Un comportamento diverso, diciamo pure anormale, sarebbe da difendere, valorizzare, riconoscere come buono per la persona. Ecco la puntuale falsificazione del maligno. Il maligno non nega la bontà della diversità in generale. No, lui sposta la diversità dalla realtà alla fantasia. Quello che conta non sarebbe la realtà, ma quello che noi immaginiamo essere la realtà. Quindi la diversità tra maschio e femmina non conta nulla, mentre è importante la diversità tra persone che adottano un comportamento eterosessuale e quelle che adottano un comportamento omosessuale. Insomma, la differenza vera, quella che conta, sta nel comportamento che, ovviamente, è un scelta della persona. Scelta più o meno libera, più o meno consapevole, ma scelta. Quindi, in definitiva, quello che si vuole affermare con la teoria gender, non è tanto il comportamento omosessuale, quanto, piuttosto, la possibilità di liberamente scegliere, di autodeterminarsi prescindendo dalla realtà e dal significato che emerge con chiarezza dalla realtà.

    La teoria del gender è un rifiuto della realtà e del suo significato. Il motivo è molto semplice. Quando capisci che la realtà è piena di significato, che le cose inanimate sono significative se inserite nel loro contesto, allora comprendi che c’è un pensiero che deve aver “informato” la materia. Capisci di essere arrivato secondo e che c’è Qualcuno prima di te. Non sei tuo, non sei padrone di te stesso, sei stato voluto, atteso, amato ancora prima di essere stato creato. E questo non piace ad alcuni.

  3. Comunque non mi sembra di leggere nel discorso di Papa Francesco sopra postato un esplicito appoggio alla partecipazione al Family Day del 20 giugno, il problema è che oltre all’enunciazione dei princìpi morali da difendere bisognerebbe capire quali azioni concrete sociali e politiche devono essere attuate affinché questi princìpi siano difesi.

    Intanto, se non è stato già segnalato prima segnalo la seguente notizia di un centinaio di giovani del mondo cattolico che chiedono alla Cei di ascoltare il loro appello consistente nell’affermazione che «Il fatto di considerare il matrimonio cristiano e la famiglia tradizionale dei valori aggiunti non è in contraddizione con la possibilità di riconoscere alcuni diritti civili alle persone omosessuali», :

    http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/06/05/news/la-lettera-dopo-il-referendum-irlandese-1.11561647

    Vediamo se da Avvenire e i vescovi daranno una risposta chiara ad appelli del genere…

    • Classico disco dei Nipoti di Maritain. Chiedi a Claudio chi sono… ovviamente il Papa non ha detto nulla sul 20 giugno essendo estraneo alle mere rivendicazioni politiche italiane, ma le parole sono chiare e chiama ognuno di noi a porci le domande che tu giustamente poni. Ci rifletto sopra.

  4. Dopo il raduno a Piazza San Pietro col Papa molti scouts cattolici sono andati al Gay Pride per portare la loro solidarietà ai “diritti degli omosessuali” e delle coppie gay. I ragazzini scouts penso abbiano solo seguito i loro capi, Costruite ponti e non muri aveva detto loro Bergoglio.
    Senza specificare ovviamente che i “ponti” che si devono costruire devono portare da qualche parte, possibilmente nella direzione giusta , e non sull’orlo del burrone e che il valore non è nel ponte in se’ stesso ma nella meta.
    Anche Satana è un gran costruttore di ponti: ponti che portano direttamente da questa vita alla dannazione eterna.

    • Mi sembra comunque che queste posizioni siano di recente aumentate non solo tra i fedeli laici ma anche tra esponenti che contano e legati alle cattedre che il magistero della Chiesa dovrebbero conoscerlo meglio di altri, mi riferisco al recente volume “L’amore omosessuale” della psicologa Beatrice Brogliato e del teologo Damiano Migliorini, edito i mesi scorsi da Cittadella editrice, un editore non certo sospetto, ecco una segnalazione:

      http://www.culturacattolica.it/?id=17&id_n=37204

      ed ecco alcune dichiarazioni degli autori che non lasciano dubbi alle tesi contenute nel testo:

      “La carenza più grande che si riscontra nel modo “tradizionale” di affrontare la tematica è la scelta di non voler considerare la relazione tra due persone dello stesso sesso come una forma autentica d’amore; le ambiguità della dottrina cattolica, espressa nei documenti più recenti, nascono principalmente da qui, ed è per questo motivo che l’omosessualità costituisce ancora un “punto ermeneutico molto critico” per la Chiesa”.

      «cerchiamo proprio di mostrare come, introducendo una visione integrale e positiva dell’amore omosessuale, si possa tranquillamente rivedere la posizione corrente, senza abbandonare alcuna delle categorie etiche della tradizione morale della Chiesa»

      «Crediamo che la Chiesa sia pronta per un cambio di passo, ma si deve interrogare – noi ci abbiamo provato – sulle ragioni profonde e umane che spingono a un riconoscimento giuridico e sacramentale di tale amore; si tratta di chiedersi quali siano la forma e i presupposti teologici per vivere una vera fraternità con i fratelli omosessuali»

      Come se non bastassero le espressioni “relazione tra due persone dello stesso sesso come una forma autentica d’amore” e “riconoscimento giuridico e sacramentale di tale amore” la presentazione dell’opera è avvenuta presso il “Palazzo delle Opere Sociali in piazza Duomo, edificio di proprietà della diocesi di Vicenza, e attuale sede di uffici diocesani e associazioni cattoliche”… Fumo di Satana? Si aspettano risposte forti e chiare dall’alto, anche se magari in passato già sentite…

  5. O.T.
    Si comincia a vedere più chiaro sui retroscena della faccenda dei FFI.

    Queste probabilmente parte delle ragioni del commissariamento mai svelate pubblicamente: altro che vietare la Santa Messa nella sua forma extraordinaria!
    http://www.ilmattino.it/AVELLINO/campania-dossier-sui-misteri-del-convento-amp-laquo-suore-firmavano-voti-di-obbedienza-col-sangue-amp-raquo/notizie/1413697.shtml

    Ovviamente pronta risposta dei principali interessati che così confermano l’esistenza di accuse sufficientemente serie per dover correre ai ripari legali:
    http://www.ilmattino.it/AVELLINO/inchiesta-sui-misteri-del-convento.-il-legale-amp-laquo-accuse-prive-di-fondamento-amp-raquo/notizie/1413928.shtml

    Restiamo nell’osservazione assolutamente neutrale di quanto avviene in questo caso anche se ormai la tesi dei filolefebvriani e altri blogs di quella movenza sembrano, come sempre è stato nel passato e ancora una volta, sbugiardate alla grande.
    In Pace

    • Bene che ci siano denunce in procura su cui indagare con tanti testimoni. Così, se le cose sono vere, come propendo a credere, si libera la S.Sede dal rivelare pubblicamente fatti incresciosi che per prudenza non ha reso pubblici , ma che hanno portato al commissariamento e permesso ai sostenitori di Manelli di opporsi, perché i fatti non sussistono o non vengono rilevati. Prudentemente è meglio non pronunciarsi…Può essere tutto, ma…Speriamo.

      • La cosa che fà ridere è che , per difendere gli uni si attacano gli altri, e viceversa…non è che se uno ha torto, l’altro torto non abbia, anzi, spesso il male si serve nel pieno della legittimità ( discorso assolutamente neutrale, vale per entrambe le parti ).

        Io mi chiedo solo se è vera sta cosa della “governance” mondiale, perché è estremamente simpatica!

    • Personalmente ritengo che il miglior modo di restare neutrali sia il completo silenzio. Solo il tempo ci potrà dire qualcosa di anche solo comparabile alla verità ed essendo ora il tempo dei tribunali (italiani) oso dire che il nostro silenzio durerà almeno 3 anni…

      • È un modo. L’altro è di presentare i due punti di vista in parallelo. Neutralità passiva e neutralità attiva. 😛
        In Pace

        • Infatti. Si deve essere neutrali non avendo conoscenze certe, ma non si può accettare che l’intervento della Chiesa venga etichettata come opera del modernismo contro i veri cattolici e la Tradizione. Il risultato è la denigrazione ed il linciaggio indecoroso ed assurdo di Padre Volpi. Sono cattolici costoro?

        • Apparte che io non lincio nessuno, ed apparte che il modernismo della Chiesa in lungo ed in largo è evidente, quelli che parlano siete voi per primi.

          Non è il silenzio la questione, semmai è l’interesse, perché non c’è motivo alcuno di interessarsi di una vicenda di cui non si può sapere realmente come sia andata, e per di più non riguarda alcuno di noi.

          Io non ho mai espresso giudizi al riguardo né a favore né contro. MI viene solo da ridere perché certo l’accusa di modernismo è idiota di per sé, ma ciò non significa che il modernismo non IMPERVERSI.
          Ugualmente di magagne in giro ce ne sono svariatissime , mmò apparte il sangue che è molto molto grave, in realtà gravissima, ma immagino si riduca a folklore per essi ( d’altronde se una persona può uccidere volontariamente senza compiere peccato mortale per via di un traviamento , che sò, i bambini miliziani in Africa? ) visto che la spiritualità dei tradizionalisti è molto fuffa ahinoi, di magagne in giro ce ne sono talmente tante che il dubbio di strumentalizzazione è del tutto lecito.

          Ricordo a tutti che i canoni prescrivono di portare i Vescovi in tribunale LAICO qualora si abbiano dubbi sulla loro condotta ( chiaramente firmata, chiaramente con l’essere pronti di rispondere di calunnia e diffamazione ed attentato all’integrità della Chiesa ). Di conseguenza , tirare in ballo il fatto che ci si rifugi dietro vie legali non solo è puerile Simon, ma non ha senso proprio.

          Ah…sempre ricordandoci che siamo homini…in fin dei conti i preti ed i conventuali sono sempre andati a mignotte per dire, e che uno debba ricordare queste cose facendo la figura di quello che è contro la Chiesa , veramente è incredibile. Giusto per dire che come uno storpia un istituto religioso, un’altro storpia il proprio seggio vescovile.

          L’UNICA IRONIA VERAMENTE SIMPATICA è che quei clericali dei tradizionalisti vengono ripagati con la loro stessa moneta…

  6. OT:
    Andrea Grillo “intervista” il Card. Sarah? la faccenda si fa interessante!

    http://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/2015/06/quattro-domande-di-un-teologo-ad-un-prefetto.html

    • Povero Grillo: frinisce e quel che chiede non c’entra niente o poco colle affermazioni del Card. Sarah.
      Che disillusione per i progressisti come lui ed i tradi-protestanti con i quali si danno la manina, vedere che Papa Francesco non la pensa come loro e che chi ha nominato per rappresentarlo come il Card Sarah hanno una visione a loro assolutamente ortogonale.

      Pass sul punto che Grillo, come i tradi-protestanti, nega il diritto al Magistero di spiegare il Magistero: in questo caso nega alla Redemptionis Sacramentum del 2004 di interpretare autenticamene la Sacrosantum Concilium…

      Ahh questi “discontinuisti”! Tutti assieme da destra e da sinistra per distruggere l’Autorità del Magistero della Chiesa!!!!
      In Pace

      • Ma davvero eh!
        Grillo dice secco che Sarah deve imparare a leggere al contrario e quindi “vedrebbe subito il divario incolmabile tra la altezza del testo della Costituzione del 1963 e la meschinità del testo della Istruzione del 2004”.

        Il Magistero te lo spiegano i teologi, ovviamente rileggendo il Magistero che piace loro e screditando quello che non piace perché spiega il primo nei termini che non sono consoni ai teologi stessi, il tutto grazie alla scusante del grado di inerranza delle varie formule in campo In breve: il Concilio vale di più dell’Autentico (vero) pertanto la MIA interpretazione del Concilio vale di più dell’interpretazione del Concilio dell’Autentico (falso).
        Puro errore di sillogismo come si vede.

        Ovviamente sarebbe una metodologia comunque accettabile da una persona estranea ai doveri del cattolico osservante, da una persona per la quale il Magistero è di valore ermeneutico nullo. Una persona che pertanto potrebbe benissimo mettere in discussione pure i risultati del CVII senza ergerlo a vessillo superdogmato.
        Ma Grillo rientra in questa categoria di studioso?

  7. Mi spiace dirlo, perché in passato l’ho difeso contro tutto e contro tutti. Ma adesso mi pare che il papa esageri, con i suoi inviti generici e faciloni all’accoglienza di tutto e tutti. Perché non spende una parola seria per le vittime dei numerosi comportamenti violenti dei troppi immigrati terzomondiali, o dei troppi nomadi inintegrati? La Chiesa è stata grande finché ha costituito la spina dorsale dell’alta cultura e della stessa identità culturale dell’Occidente. Oggi che con questo papa mostra di voler rinunciare a questa alta missione, è difficile continuare a riconoscervisi. Con tutta la simpatia per papa Francesco, così i conti non tornano.

    • Se un papa deve rispondere ai criteri di gradimento di questo o quello partito politico, è ovvio che i conti non ti tornano.
      Se segui il Papa sui temi religiosi/spirituali invece i conti tornano sempre, con qualsiasi papa
      (eccetto quelli con figli e amanti, ma si tratta di altra storia e di altre epoche… e comunque la Chiesa è sopravvissuta pure a quelli – grazie a sacerdoti e laici e santi, ecc.)

      Ora ad esempio, sulla questione dei migranti, dal punto di vista cristiano puoi vedere 2 cose che si verificano, e alle quali si riferisce Francesco:

      1) gente in mare in pericolo. Se sei cristiano li salvi. Altrimenti sei tutto fuorché cristiano.

      2) gente sprovvista di mezzi e di lavoro che arriva in Italia o in Europa (o in altra parte del mondo). Se sei cristiano li accogli e trovi una soluzione per loro. Altrimento sei tutto fuorché cristiano.

      Poi, il resto delle questioni sono da affidare ai politici: devono parlare con l’Africa? Devono parlare con l’Europa? Devono fermare i flussi migratori? Devono regolarli? Devono far in modo che l’immigrato rispetti la legge italiana e non delinqua? Sono tutte cose che devono risolvere i politici e i governanti. Glielo deve dire il papa??
      Non credo. Il papa deve dire solo quello che fa un cristiano: nell’emergenza accoglie e risolve e aiuta.

      • Sull’isis, io ricordo che papa Francesco ha detto queste parole: “Lecito fermare l’aggressore ingiusto. Dico “fermare”, non bombardare, fare la guerra… È all’Onu che si deve valutare come intervenire”. Ha fatto riferimento all’Onu, cioè ad un organismo internazionale, per intervenire. Sulla questione dei migranti, invece, non mi pare che abbia fatto riferimento all’Onu per fermarli, anzi, mi pare che suggerisca di accogliere, senza alcun discrimine, chiunque arriva. Bene, anzi: male! Io ho un’altra opinione e mi dà molto fastidio che il papa esprima opinioni personali che mi obbligano a giustificarmi con chi mi chiede conto delle parole del papa.

        Proprio perché il papa non deve rispondere ai criteri di gradimento di nessuno, per questo dovrebbe astenersi dall’esprimere opinioni personali. Se il papa si sente di esprimere opinioni sue personali su temi opinabili, io mi sento di dissentire e di sbandierare questo mio dissenso.

        • Le vostre risposte, secondo me, sono eloquenti. Rivelano che il cattolicesimo oggi è il ventre molle della cultura occidentale. Non riconosce più gli ordinamenti degli Stati, la maestà delle loro leggi. In nome di un ritorno alla radicalità evangelica (evidentemente ignorata per secoli dalla Chiesa, dunque: pensiamo anche solo a Lepanto o Vienna) il cattolicesimo è pronto a porgere la testa dell’Europa (e incidentalmente, ma solo incidentalmente, la propria) ai coltelli dei tagliagole, e non solo. Non è una questione di gradimento, ma una questione di destini, personali e collettivi.

          Forse la Chiesa, marginalizzata dal mondo occidentale, parla ed agisce per risentimento, come una moglie abbandonata per una giovane (e vacua) amante. Forse. Ma al di là di questo, se sul piano personale il cristiano è tenuto ad aiutare e ad accogliere il fratello, eventualmente anche il proprio assassino, dall’altro è tenuto a dare a Cesare ciò che è di Cesare, e in ogni caso non può scaricare su terzi, magari non cristiani, il peso delle proprie scelte, perché ciò sarebbe mancanza di carità. Da Cei, Vaticano e papa io sento molta inutile retorica, anche su fatti specifici. E vedo troppa ingerenza politica. Non voglio urtare la vostra sensibilità, e mi dispiacerebbe se ciò accadesse, ma, pur nel massimo rispetto per le vostre convinzioni, dico che i messaggi di papa Francesco mi sembrano ogni giorno più umani-troppo-umani.

      • Se segui il Papa sui temi religiosi/spirituali invece i conti tornano sempre, con qualsiasi papa
        (eccetto quelli con figli e amanti, ma si tratta di altra storia e di altre epoche… e comunque la Chiesa è sopravvissuta pure a quelli – grazie a sacerdoti e laici e santi, ecc.)

        Forse i temi religiosi/spirituali andavano meglio coi papi con figli e amanti che con Francesco. Perche quelli lá razzolavano male ma predicavano bene, cioé papale papale.

        Vera anche la distinzione dei due piani sui migranti, ma é propio Francesco che fa confusione, perche i suoi appelli di accoglienza no sono ai attolici ma a tutti ed anche agli stati. E anche un cattolico quando vede che non ce la fa ad aiutare a tanta gente usa la testa e l´inteligenza donata da Dio é chiede una soluzione integrale del problema.

        • Erano rampolli dell’aristocrazia colta italiana. Da un secolo circa abbiamo invece figli del popolino, spesso neanche italiani. La differenza è evidente.

          Su temi come l’immigrazione, i rom, l’islam ecc. papa Francesco (ma anche la Cei, tanto per dire) non he ha azzeccata una. Spero che i suoi appelli, che doppiano quelli di tanti radical chic (tipo la presidenta della camera oscura), cadano nel vuoto e che il buonsenso dell’uomo della strada non si faccia deviare dalle fumisterie ideologiche, ma si lasci, invece, guidare dall’esperienza diretta.

          • Massi’ basta con sti papi stranieri che rubano il lavoro ai papi italiani!!!!!!!!!

            Famme capi’; con ‘italiani ‘intendi ‘nati nella penisola italiana o nati dopo il 1861? in entrmbi i casi stai prendendo na cantonata abissale, perche’ di papi ‘non provenienti dalla penisola italiana’ nei nostri 2000 anni di storia ne abbiamo avuti
            15 francesi
            3 spagnoli
            1 inglese
            8 tra tedeschi, austriaci e polacchi
            8 greci
            1 portoghese
            1 olandese
            1 croato
            1 della Tracia
            3 palestinesi
            5 siriani
            3 africani.

            e tra i ‘rampolli della italica stirpe’,tra i papi rinascimentali c’era l’italianissimo papa Alessandro VI Borgia( italianizzazione di Borja, e piu’ spagnolo della paella)….

            Il ventre molle dell’europa non e’ certo il cattolicesimo, che nella sua forma ‘ortodossa’ (ne la versione ‘cattoprogressista zuccherosa di sinistra’ ne la visione ‘nazifascismo condito da rosari in latino’) era e’ e sara’ l’unica salvezza possibile di questo mondo in generale e della penisola in particolare.

            Prendersela col Papa quando dice di accogliere gli immigrati e’ come prendersela col Papa quando va in africa e dice che il preservativo non e’ la soluzione di tutti mali; il Papa sta facendo …il Papa, sta ricordando i doveri del cristiano , nei confronti del disperato o nei confronti della sessualita’ propria e altrui.
            Le politiche di ‘riduzione del danno’ le dovrebbero fare altri.

            • Se consideri Seneca un autore spagnolo, anziché latino, hai ragione da vendere, anzi da regalare.
              Per il resto, caro Claudio, non io, ma i fatti si incaricheranno di smentire le tue e le sue (de pontefice regnante) autoillusioni.

              • si, lo considero latino; tu consideri s. Pietro ‘italiano’ o ‘latino’ in qualche forma sensata del termine? Sulle illusioni, ne ho pochissime; so che il Papa non deve gestire la crisi, e che chi e’ deputato alla risoluzione di suddetta crisi…molto probabilmente non lo fara’. Ma questa e’ colpa loro e non del Papa; lui fa quello che deve, loro no!

  8. Domani l’enciclica. Intanto fuga di notizie e dietrologie.
    ” L’enciclica ecologica di Francesco vanta già un record storico: è la prima ad essere stata pesantemente criticata prima della sua uscita” http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-ambiente-environment-ambiente-41791/

    Sempre da Vatican Insider.
    😉 Forse Papa Francesco voleva partecipare al dibattito di qualche giorno fa su Crocevia: omelia di Santa Marta sui poveri e poveri in spirito http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/santa-marta-41792/

    • Il papa è molto sensibile alla povertà materiale. Non mi sembra però che abbia mostrato altrettanta premura quando si è trattato di intervenire a favore delle popolazioni minacciate dall’isis. Eppure si tratta di difendere le persone ben più che dalla miseria; è in questione il proprio paese, la casa, la sicurezza e la stessa vita. L’attenzione verso i sofferenti e gli oppressi dovrebbe essere sempre al centro della nostra attenzione, non solo quando si tratta di fare la carità materiale. Esiste anche la difesa dei deboli e degli oppressi, non sono solo i poveri ad aver bisogno del nostro intervento. E comunque aiutare i poveri, secondo me, deve significare soprattutto aiutare la loro economia, aiutarli a far crescere il loro pil, non può voler dire semplicemente accogliere i “migranti”. I flussi migratori devono essere regolati e governati, non si può semplicemente ingiungere ai paesi europei di accogliere chiunque viene a bussare. Questo genera soltanto tensioni sociali che, prima o poi, sfociano in guerriglia urbana.

      • Sul fatto di intervenire (fattivamente) a favore delle popolazioni minacciate dall’isis: informati. Se invece per “intervenire” intendi che il Santo Padre deve parlarne di continuo tramite i media… di nuovo informati: come ben saprai non è il caso di fare troppi proclami pubblici (oltre quelli necessari) in quanto possono significare in varie zone del globo morte per molte persone, della serie ‘il vostro papa ha parlato e noi vi rispondiamo con una strage dimostrativa’.

      • Concordo con fra’ Centanni. Mi pare che l’umanitarismo, chiamiamolo così tanto per intenderci, di papa Francesco sia terribilmente selettivo. Riguarda solo sfere della società e della comunità mondiale molto determinate. E questo dà l’impressione che il suo pensiero sia dominato da preconcetti ideologici. Il suo rifiuto delle frontiere (fuorché di quelle dello Stato pontificio), per esempio, va in questa direzione.

  9. quando in una Enciclica papale si è arrivati a dissertare e dare consigli un po’ su tutto, da non usare l’aria condizionata ( provaci un po’ in India ),all’esproprio della proprietà privata ( saran felici tutti quelli che espropriano le case),alla agricoltura nel “giardino di casa”(peccato che la stragrande maggioranza dei ceti medi e bassi non abbia giardino che ha Michelle Obama alla Casa Bianca! ) , vuol dire che siamo arrivati veramente alla frutta.
    La Chiesa cattolica da mater et magistra si è trasformata in una tuttologa da rivista ecological-algoriana e liberal.
    Allora tanto vale leggersi un articolo del National Geographic o di Focus o di Time, il livello è uguale !!!

    NO AI CONDIZIONATORI D’ARIA ( paragrafo 55)

    È cresciuta la sensibilità ecologica delle popolazioni, anche se non basta per modificare le abitudini nocive di consumo, che non sembrano recedere, bensì estendersi e svilupparsi. È quello che succede, per fare solo un semplice esempio, con il crescente aumento dell’uso e dell’intensità dei condizionatori d’aria: i mercati, cercando un profitto immediato, stimolano ancora di più la domanda. Se qualcuno osservasse dall’esterno la società planetaria, si stupirebbe di fronte a un simile comportamento che a volte sembra suicida.

    LIMITI DELLA PROPRIETÀ PRIVATA (paragrafo 93)

    Il principio della subordinazione della proprietà privata alla destinazione universale dei beni e, perciò, il diritto universale al loro uso, è una “regola d’oro” del comportamento sociale, e il primo principio di tutto l’ordinamento etico-sociale. La tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata, e ha messo in risalto la funzione sociale di qualunque forma di proprietà privata.
    ZAPPARE NELL’ORTO DI CASA (pragrafo129)

    Vi è una grande varietà di sistemi alimentari agricoli e di piccola scala che continua a nutrire la maggior parte della popolazione mondiale, utilizzando una porzione ridotta del territorio e dell’acqua e producendo meno rifiuti, sia in piccoli appezzamenti agricoli e orti, sia nella caccia e nella raccolta di prodotti boschivi, sia nella pesca artigianale.

    • Uno se la dovrebbe leggere la “Laudato si’ ” -ma leggerla non basta: chi legge dovrebbe esser scevro da ogni tifoseria politica interessata e da ogni altro qual si voglia pregiudizio- e si accorgerebbe che ci sta scritto:

      questa Lettera enciclica, che si aggiunge al Magistero sociale della Chiesa” …

      lasciarcene toccare in profondità e dare una base di concretezza al percorso etico e spirituale che segue” …

      linee di maturazione umana ispirate al tesoro dell’esperienza spirituale cristiana” …

      Capisco, è dura da mandare giù, per poterlo fare bisogna avere -oltre a quanto ho già detto sopra- capacità di pensiero autonomo, e radicamento nel Vangelo vissuto, concreto, non quello dei “proclami internettiani” (fatti al seguito e al servizio di “non si sa nemmeno chi” però basta che tifiate…).

      • S questo o un dubbio, é veramente magistero? Perche al principio dice:

        In questa Enciclica, mi propongo specialmente di entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa comune

        Essendo un dialogo sarebbe una ricerca della veritá, aperta a sentire gli altri partecipanti del dialogo e perció non é un insegnamento.

        Poi come citi tu dice che l´enciclica si aggiunge al Magistero della Chiesa, ma poi infine ci confida:

        Ho cercato di prendere in esame la situazione attuale dell’umanità

        Dove torna ad un tono personale, dialogante non magisteriale. Non é il Noi o la Chiesa insegna.

        • Domani piove, se non piove esce il sole; però può darsi nevichi al mattino e grandini il pomeriggio ma esca il sole prima del tramonte; poi chè se astevverella la va come se niccule naccule trepiscagne misgondeda misgongo.
          Non so se rendo l’idea della parpagnolella ammassa cumto fieno frigno che cucchiarozzo il cucchiarotto miscette limpido il corso nell’insieme btramiocomico dell’epopea antistatica dei discorsi intometeropaticolografici legati all’insieme sociali delle case nelle quali ligne ardere camini fluensi tutto accatastato sul patema d’anomo delle intemerate risonaze controbilanciate dal magnetismo insdotto dalla scarica fotovoltaica.
          Porgesi il dubbio vuolse in final: a destra o a sinistra?

    • La Chiesa latina ha sempre avuto la mania di disciplinare tutto. Il diritto canonico e la teologia scolastica sono due mirabili esempi di questa patologia. Ora, noi possiamo lamentarci del fatto che papa Francesco scenda nel dettaglietto dell’ogm, dei condizionatori o della proprietà privata, ma non dobbiamo dimenticare delle encicliche sul sesso, che disciplinavano in modo minuzioso ben altra cosa (mentre in seno al clero lievitavano, occulte od occultate, involuzioni sessuali da fare impallidire anche una lenona navigata!). Ma anche prima, ai tempi del sillabo o del non expedit, delle leggi siccardi o del giuramento antimodernista, della lotta per le investiture o delle battaglie contro il nascente pensiero scientifico, anche allora la Chiesa di Roma disciplinava tutto, ogni piega, quasi ogni atto e ogni parola della vita sociale e personale. La differenza è che allora produceva arte, cultura, civiltà. Oggi no.

    • Giacomo,
      fammi un piacere, prova a guardare la luna e non il dito.
      In Pace

  10. “Laudato si’ ”
    Condanna senza appello di: capitalismo predatorio; multinazionali; cultura dello scarto; inequità sociale; guerre “a volte mascherate da nobili rivendicazioni”; finanza predatoria; consumismo esasperato; individualismo esasperato; tecnocrazia alienante; antropocentrismo moderno deviato; relativismo pratico; ogm; urbanizzazione disordinata; e altro ancora ….

    Mai vista una bastonatura più solenne somministrata tutta in una volta!

  11. Stando al tuo sunto sembra un qualunque manifesto politico abborracciato da qualcuno che ha troppo grillo per la testa. Niente di male. Ma messa così parrebbe una bastonatura molto laica e pertanto poco credibile, visto che viene invece da chi dovrebbe parlare la lingua del sacro.

    • Benvenuto Graviter, come avrai notato siamo piuttosto “presi” in questi giorni, quindi anche se a breve qualche commento sulla Enciclica arriverà anche da queste parti, per ora il silenzio (e la lettura) regna.
      Una domanda a bruciapelo però te la faccio: mi fai un esempio di “lingua del sacro” presa dal magistero della Chiesa?

      • E sarebbe bene, caro Graviter, che tu evitassi di fare commenti alla cavolona senza aver letto e ben capito. Personalmente non mi sento ancora di commentare l’enciclica a causa della densità del documento.

        Ripetere qui in modo cretino quel che si dice su blogs tradi-protestanti o filo-neo-con non è la cosa da farsi su Croce-Via: meglio rimanere in quei posti se quello è il livello che ti confa.

        Questa enciclica è complessa e ha molte implicazioni sul piano della fede e della morale all’obbedienza delle quali in quanto cattolici non potremo sottrarci se non cadendo nel relativismo.

        D’altro canto tante sono nell’enciclica le esortazioni, gli esempi e le argomentazioni in appoggio che richiedono spirito attento nella loro analisi.
        Insomma, questa enciclica si indirizza alle persone di buona volintà: vuol dire che la dobbiamo leggere con buona volontà anche se essa ci disturba.
        In Pace

        • Io no ho commentato l’enciclica, ma il sunto fattone da ubi humilitas. I blogs di cui parli li conosco e non mi interessano, anche se devo riconoscere che non ha tutti i torti chi in quel contesto muove addebiti alla tua condotta online, visto con che piglio non proprio sereno e fraterno ti metti a interloquire (?) con me tra cavoloni e cretinate.Il tuo rude comportamento preconcetto è del tutto speculare a quello dei tuoi (anzi delle tue) nemici giurati. Prendo atto che mi inviti a lasciar perdere Croce-Via ed essendo tu il padrone di casa, lascio volentieri campo libero al tuo confronto con te stesso. Non senza ringraziare l’altro padrone di casa, minstrel, per la cortese ospitalità. E non senza un’ultima noticella: chiunque abbia seguito un po’ di blog dedicati al cattolicesimo nelle sue varie espressioni, non avrà mancato di notare la ferocia con cui le opposte fazioni si dilaniano: è uno spettacolo drammatico, ma tutt’altro che nuovo; passi per il calcio, per la politica perfino per la musica rock, ma per e nel cattolicesimo… Se ancora mi restava qualche dubbio, di fronte alla tua testimonianza kakoangelica, Simon de Cyrène, non posso che concludere: “Tantum religio potuit suadere malorum”.

  12. A beneficio di Graviter, Giacomo, Blaspas, e di tutti.
    Qui ci dobbiamo mettere d’accordo se una mela è una mela, altrimenti è inutile parlare.
    Almeno per la mia parte non ho mai avuto nessuna remora ad ammettere che nella Chiesa qualche problema ci sia, ma qui ad affermare che tutto sia un “problema” ce ne passa. Parimenti ho sempre affermato che nella Chiesa si stanno manifestando forze che vorrebbero deviarne il cammino, ma da qui ad affermare che la Chiesa non sia più Chiesa e che abbia deviato ce ne passano i 7 mari per lo mezzo.
    Una cosa è la critica devota e filiale -di chi si sente nella Chiesa, ad essa si sottomette, e magari soffre per qualche sfaccettatura- e una cosa è la critica aprioristica per partito preso di chi magari è convinto che la Chiesa si sia trasferita in una valle nel versante svizzero delle Alpi Pennine.
    E ancora, una cosa è portare argomenti contingenti e soprattutto pertinenti, un’altra è “sragionare”; una cosa è, con amore, cercare di riparare una crepa all’intonaco o magari un lieve cedimento di una piccolissima parte della struttura e un’altra è partire col bulldozer demolendo, senza magari avvedersene, più di quegli operai, che attualmente non mancano, che con mazzuola e scalpello cercano di aprire crepe per far fluire maggiormente il “fumo di Satana” all’interno.

    Magari sarò pure “manicheo” che mi son messo io dalla parte dei buoni e ho messo voi dall’altra: certo però è innegabile da ogni persona di buon senso che certi siti, a parte la “produzione propria” di contenuti avvilenti per un fedele che a “minimo sindacale” si ritenga tale, ospitano i commenti avvilenti di certi personaggi che definire da opera buffa o da baraccone è uno dei migliori complimenti che si possa fare…
    E’ ovvio poi che scoppi la “guerra”, ma il fatto che ci sia una guerra in atto deve far riflettere e identificare da che parte ci siano le orde di Attile e dall’altra i “Romani” che pur con tutti i loro difetti, sempre “Romani” sono…

    • D´accordo. Parliamo della mela. Laudato sii é magistero o é l´opinione del papa? Non capisco cosa c´entri la Chiesa in Svizzera con questa semplice domanda.

        • ” Il problema dell’infallibilità delle encicliche è stato nuovamente
          risollevato in occasione della grande enciclica di Pio XII Humani generis,
          del 1950. In quel tempo è cresciuta ancora ulteriormente la coscienza
          del mondo cattolico che le encicliche sono la chiave direttiva e
          normativa data dal Magistero pontificio, essendo l’espressione del supremo
          potere del Papa – Vicario di Cristo, come maestro e pastore universale
          della Chiesa. Sono, pertanto, da ritenere quale la chiave interpretativa
          e la norma per tutto l’insegnamento ordinario pontificio.

          Si può dire subito che, nella maggior parte, se non nella totalità,
          delle encicliche di tempi recenti non abbiamo delle vere e proprie definizioni
          e neanche dichiarazioni dogmatiche. Ci si trovano invece
          molte esposizioni, illustrazioni, collorari della dottrina e conclusioni.
          Una tale verifica interpretativa porterebbe inevitabilmente a distinguere
          i testi di indole più dogmatica da quelli più pastorali, oppure tra i
          testi più speculativi e dottrinali da testi tendenti ad essere esortazioni e
          stimoli di crescita nella fede.

          Tale distinzione non influisce di per sé sulla questione del valore
          dell’insegnamento, ma offre l’orientamento per la giusta interpretazione
          teologica del testo.
          D’altronde, è ben noto che l’infallibilità di
          un documento dipende, più che da suddette caratteristiche, da quattro
          cause: la causa materiale, ovvero lo stato dello sviluppo dottrinale della
          verità in sé; quella formale, cioè dalla esplicita o implicita volontà
          del Capo visibile della Chiesa, che è il Papa, e la causa fontaleefficace
          dell’infallibilità rimane sempre lo Spirito Santo, nonché la
          causa finale che è l’unità della fede in tutta la Chiesa”

      • Blas, se non credi a ciò che dice L’Enciclica stessa perchè lo chiedi a me?

        Lo dice al punto 15:

        “15. Spero che questa Lettera enciclica, che si aggiunge al Magistero sociale della Chiesa, ci aiuti a riconoscere la grandezza, l’urgenza e la bellezza della sfida che ci si presenta

        • Dice pure:
          Infine, poiché sono convinto che ogni cambiamento ha bisogno di motivazioni e di un cammino educativo, proporrò alcune linee di maturazione umana ispirate al tesoro dell’esperienza spirituale cristiana.

          Ora il tesoro dell’esperienza spirituale cristiana è quello dei santi e della Chiesa, tesoro composto da varie forme e carismi, ognuno nella sua singolarità e diversità. Che però ha un’unica radice comune: attinge dal Vangelo!

          Certo, capisco, anche io mi sono lamentato del fatto che a volte papa Francesco dà per cosi scontate le cose che dovrebbero essere partimonio comune del bagaglio minimo della conoscenza dei cristiani, che poi succede che chi quel bagaglio minimo non lo tiene, o fa finta di non capire, fraintende.
          Vabbuò, ci offre l’occasione di darci da fare un poco noi per questo, per spiegare il “minimo sindacale”.

        • Allora io son tenuto a credere che il livello del mare sia salito? Che le risorse del pianeta sono arrivate al límite?

          • Sei tenuto a “pensare” al messaggio complessivo.
            E sei pure tenuto ad agire di conseguenza.

            Poi, sempre se l’avessi letta (eppure nell’altro thread hai affermato di averlo fatto: bugia?):

            “188. Ci sono discussioni, su questioni relative all’ambiente, nelle quali è difficile raggiungere un consenso. Ancora una volta ribadisco che la Chiesa non pretende di definire le questioni scientifiche, né di sostituirsi alla politica, ma invito ad un dibattito onesto e trasparente, perché le necessità particolari o le ideologie non ledano il bene comune.

            Impegnati almeno nel dibattito onesto (dopo averla ri-letta per bene l’Enciclica…).

          • Sono affermazioni relative alla fede o alla morale?
            Ma dài! Non farlo apposta
            In Pace

            • Ma allora é ho non é Magistero? Perché al Magistero son tenuto a credere al resto no. Solo é Magistero quello che de documenti si riferisce a fede e morale? Sono obbligato a ridurre l´uso dell´aria condizionata?

            • Tutto è Magistero: ma quel che è inerrabile, cioè di sicuro non contiene errori, è quello Autentico in relazione alla fede e alla morale. Quindi puoi tenere per non vere affermazioni sugli indici di marea e essere un buon cattolico.

              Quanto all’aria condizionata, in effetti, se non la usi ti santifichi: è quel che ti dice la Chiesa.oggi. Coem anche se ti limiti nel mangiare. Poi fanne quel che vuoi. Ma non puoi dire che ti santifichi sprecandola: questo non sarebbe cattolico. Eppoi un po’ di epikeia di mostrerà che a un malato o a un vecchietto al quale offri un po’ di aria condizionata per carità sua, è un atto anch’esso buono e questo perché, per noi cattolici, la morale non è assoluta ma è oggettiva.
              In Pace

          • Tutto è Magistero: ma quel che è inerrabile, cioè di sicuro non contiene errori, è quello Autentico in relazione alla fede e alla morale. Quindi puoi tenere per non vere affermazioni sugli indici di marea e essere un buon cattolico.

            Mi pare o sia cosi fácile Simon, se non ricordo male un cattolico é tenuto a creder ed obbedire per rispetto ed obbedienza anche al Magistero ordinario del Papa.
            Comunque sara bello sentire le risate dei amici atei qando spieghi che DIo protegge del errore a Francesco nei paragrci 164-203 e non nei 1-165.

            • Di ai tuoi amici di rileggere il post fi simon sull’assoluto vs l’oggettivo. 😉

            • L´ho trovato:

              Tuttavia, nonostante tale distinzione, è fondamentale notare che ogni fedele cattolico è moralmente obbligato ad assentire e a credere sia alle dichiarazione proposte dal magistero straordinario, sia a quelle proposte dal magistero ordinario, secondo quando ha solennemente dichiarato il Concilio Vaticano Const. Dei Filius de Fide Catholica, Cap.3
              Mi pare chiaro Simon se LS é magistero ordinario siamo tenuti ad assentire e a credere che gia sono oltrpassati i límiti dello sfruttamento delpianeta e le altre perle contenute in essa.

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