Blog dei blogs: breve rassegna web – Special Edition

Parafrasando!

Parafrasando!

E’ corso la guerra, signori!
No, niente Siria o Russia o Libia o Medio Oriente o tutte quelle battaglie che stanno formando la terza guerra mondiale a frammenti di cui già parlò il nostro Santo Padre Francesco.
Sto parlando dell’Isola di Patmos vs Traditio dè Roma. Cioè degli scritti di Don Ariel nei confronti di colei che tempo fa lo ospitava volentieri nel suo famoso Blog. Qui oggi ci fermiamo, con colpi di mortaio che lèvati!
Dedicheremo cioè una puntata speciale della nostra rubrichetta a questo che sembra solo un fatterello da telenovela di casa nostra, ma a nostro avviso è anche un bel archetipo della particolare situazione contemporanea della Chiesa italiana.
Ma per ripristinare questa “telenovela” bisogna partire dal bereshitte!
Da qui tre scuse dovute:

  1. mi scuseranno chi chiede sintesi, non questa volta;
  2. pardon a chi non è solito frequentare “la via attraverso gli acquitrini“.
  3. sorry infine a Tolkien, al fantasy e a chi ha poca ironia.

THEN

A fine gennaio Don Ariel aveva redatto un articolo al fulmicotone nel quale citava senza remore i nomi e i cognomi di coloro che, a suo dire, stanno sbagliando alla grande; fra i tanti nomi spicca quello dell’autrice principale del blog C&pC.
Fioccano quindi commenti infuocati e momento di follia collettiva. E fin qui, sappiamo già.
Risponde la Guarini a fine febbraio e sforna una replica: “Non distribuite patenti di eresia!” sembra urlare ai quattro venti. E il bersaglio delle urla non è che – appunto – Don Ariel, cofondatore con Cavalcoli OP (e Livi, prima del suo arrivedergliela) del portale Isola di Patmos. Don Ariel, come molti ricordano, fu per molto tempo un articolista accettatissimo e apprezzaterrimo nel sito della Guarini.
Poi, sai poi tu come è successo, è cambiato. E molto. Cosa che ovviamente è stata sulle scatole a moooltissimi dei commentatori di quella pagina e il risultato, in puro stile lgbt, si è fatto sentire.
Lo leggevo spesso pure io Don Ariel, in tempi non sospetti, e ho sempre apprezzato la sua competenza (cercare sul blog a comprova), eppure tale figuro non è certo paragonabile all’Ariel che oggi difende il Magistero a spada tratta come un novello Arcangelo. Ad ogni nuovo articolo sull’Isola oramai mi pare di sentire il grandissimo spadaccino de “The princess bride“: “Hola. Mi nombre es Iñigo Montoya…!”.
Parafrasando: “Hola. Mi nombre es Don Ariel, tu hai criticato mi Santo Padre, preparate a morir!”

Sta di fatto che, dopo l’articolo citato, il Don Aragorn ha preso Andúril, riforgiata dalla Grazia divina mediante la magia della riconversione, e coadiuvato dallo stregone bianco ha fatto letteralmente a pezzi l’incauta. Ed ecco il risultato. Risultato per altro già citato nel vecchio blog del blogs. Oggi nuova puntata e iniziamo proprio dalla pseudo-risposta della Guarini che in molti attendevano.
Perché pseudo? Perché lei è restata in silenzio, ma ha risposto qualcun’altro per lei.
Riguardo al silenzio: sinceramente me lo aspettavo perché di fronte ad uno scritto simile – per altro pubblicato da una persona che conosci – non è facile riprendersi e rispondere con l’obiettività necessaria. Ecco allora che…

NOW

Chiesa & Post-Concilio
il dottor professor Paolo Pasqualucci non ci sta e risponde piccato allo scritto di Don Ariel.
“Salvati, basta eresie!” dice Ariel?
“Il comma 2 dell’art. 6390 del lasciapassare A38 rilasciato dallo sportello 2 non prevede affatto una accusa del genere!” è più o meno la risposta del prof!
La risposta ovviamente è più articolata, aaaaampia e non manca di citare (a mio avviso a sproposito) l’addio di Mons. Livi dagli isolani. Ecco dunque che come per magia il diritto canonico, la vera Chiesa, ovviamente Livi e Cristo con lui sono con tutti loro!
Per compiere questa “giusta battaglia”, in questa prima offensiva il prof schiera sulle mura del fosso di Helm ben 20 note a piè di pagina, dettagliatissime, nelle quali spiccano sia richiami credo a magazine francesi sia epistole ed encicliche di rango. Leggendolo uno si aspetterebbe un riferimentino al pilastro portatore delle sue tesi, eppure… mai un riferimento allo svizzero che, furtivo, resta nell’ombra del suo Iota Unum e guida sullo sfondo l’intero scritto del dott. prof. Pasqualucci.
Il quale, intendiamoci, mica è l’ultimo arrivato, anzi.
Ma dopo tante parole uno come me giunge alla fine dello scritto e dice: “non ho la carriera vantata sul CV del professore. Anzi non sono professore, non ho una carriera e manco un CV, ma… cosa voleva dire con questo fiume in piena?”
Forse che quelli che vanno a messa dai lefebvriani non solo devono star tranquilli, ma anzi fanno benissimo e sono certamente meglio di quelli che domenica sono andati ad una messa NO con i canti fatti alla chitarra? Oppure che non si può dire “eretico” ad uno finché non c’è il bollo a caldo rilasciato dal mitologico sportello 2 vaticano che cola sulla pergamena personale di condanna? O che il Vescovo Marcel firmò gli atti finali del CVII perché non “voleva dispiacere al Papa” e quindi ha preferito firmare per poi “resistere” allo stesso Papa successivamente (con ovvio dispiacere di questi e degli altri a venire)?
Io non ho né CV né carriera né cattedra da mantenere e certamente per questo non capisco. Rileggo lo scritto del professor dottor filosofator ma in concreto non trovo questo lasciapassare A38. Al massimo trovo citati gli scritti magisteriali riletti in modo non magisteriale. E (ri)trovo lo svizzero, soltanto non citato.
Ed è solo la prima parte eh! Tremo al pensier della seconda…

Isola di Patmos
Nel frattempo tutti si affaccendavano nelle loro faccende domestiche tipo rassettare casa, fare la terza colazione, badare ai figli come Dio comanda, lavorare, divertirsi e salvarsi l’anima. Ma in cuor loro erano in attesa della risposta dello spadaccino de scola romana. Beh, tempo di far rifare la lama ad Excalibur che ecco saltar fuori dal cilindro dell’Isola due risposte.

La prima della Redazione del blog nella quale si sintetizzano i contenuti dello scontro e si sottolinea il fatto che se si deve aspettare la carta bollata prima di avanzare una suppositio ereticale, campa cavallo che l’erba marcisce. Per non parlare che se uno dice “attento, l’acqua è calda” significa che a suo dire l’acqua scotta. Certamente non c’è certificazione scientifica che dichiara che ustiona perché è a temperatura di 93,52°C, ma d’altra parte chi lo dice (ad esempio un Papa qualsiasi) ESCLUDE in modo sistematico che tale acqua sia fresca e senza pericoli.
Intesa l’immagine? Non dovrebbero servire CV o carriere di sorta.

La seconda è una scudisciata del Don Inigo che non risponde ad una sola delle note a piè pagina del professor dottor filosofeggiator.
Parte diretto con un gancio alla mascella e dice che difendere l’eresia nun sè fà. Punto.
Che Amerio (anvedi che c’avevo visto giusto…) era una gran testa, ma non il Vangelo. Punto.
Che io sono Don e tu prof, ma il fatto di essere Don mi permette delle cose precise che sono anche responsabilità che gravano sul mandato e fra queste c’è il rimproverare. Punto.
Dice che il carente è il professor dottor e non lui. E punto.
In pratica non risponde punto su punto al prof, ma anzi gli fa uno sberleffo, incurante dei commenti che pioveranno addosso in molte parti. Il più quotato sarà certamente questo: Ariel accusa di professorite Pasqualucci il quale non fa che argomentare e non si accorge che è Ariel stesso a cadere nella classica fallacy Mio cuggino. Il tutto con più righe e meno humor.
Ma mi chiedo io: perché non rispondere nemmeno ad uno degli argom… aspettate… ma non è che allora forse il mio  “non capire” di prima era… cioè, volete dire che semplicemente ad un simile scritto è impossibile rispondere nel merito in quanto letteralmente deviato dalla distorsione lefebvriana e quindi l’unico vero modo era semplicemente dire: “non mi incanti caro il mio suonatore di flauto di pan”?
Mmmmmmh… accidenti. Voi che dite?

TOMORROW

“Del doman non v’è certezza”, ma qualche ipotesi si può fare.
Arriverà una nuova puntata de “Piccoli commi crescono” nella quale presumibilmente il pensator cercherà di rispondere in modo piccato all’articolo firmato dalla Redazione. Forse anche a quello di Don Ariel, naturalmente per fargli sapere, più o meno, che “in base all’art. tot del manoscritto tot redatto qui e approvato là (vedasi nota a piè pagina 69) i laici possono mettere il becco come vogliono se lo impone la fede”. Il tutto riletto sotto la sua lente, as usual.
Forse a questo punto Don Ariel si prenderà la briga di rispondere in modo dettagliato, certamente non punto su punto poiché temo sia impossibile argomentare in difesa di documenti magisteriali riletti con delle macchie di marmellata sopra: si difendono da soli! Se lo farà, non lo farà per sua difesa personale ovviamente, bensì per cercare di recuperare altre pecorelle smarrite dall’effluvio di parole torrenziale ed eventualmente ritentare la sorte con chi ospita e l’ospitato.

Nel frattanto possiamo attendere leggendo il nuovissimo dossier UCCR in difesa del Papa (una goduria, attendete che il server è lento!) e del Dott. Tornielli, il quale ha fatto sapere che secondo alcuni essere cattolico implica essere repellente sul suo blog. Leggendolo ho avuto un non so che nello stomaco, forse forse siamo repellenti anche noi per quei blog… dunque siamo Cattolici?!
E soprattutto possiamo consolarci ben sapendo che la conversione è uno dei più grandi miracoli divini e su quest’ultimi l’uomo può ben poco.

Insomma, in sintesi: preghiamoci sopra.



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28 replies

  1. Mi permetto di sottolineare il fatto che abbiamo deciso con Minstrel di togliere il link sulla nostra colonna di destra con Chiesa e Post-Concilio: infatti non possiamo partecipare, anche indirettamente, alla propagazione di un sito così manifestamente contro la Chiesa cattolica, proponitore di ludibrio continuo contro il Santo Padre, il Magistero della Chiesa cattolica ed i Vescovi in unione con il Santo Padre.

    Ultimamente quel sito si è fatto notare per cercare di tirare per la giacchetta grandissimi cardinali, come Burke, Sarah, Caffara e tanti altri, che non hanno niente a che vedere con le posizioni della persona che lo gestisce, in vista del suo appoggio esplicito e reiterato alla realtà extra-ecclesiale, scismatica ed eretica della FSSPX, come ben definito nell’ Ecclesia Dei Afflicta di San Giovanni Paolo Magno colle pene che ne conseguono se la si sostiene.

    Si è fatto anche distinguere con la pubblicazione di evidenti falsi letterari come pseudo interviste di pseudo-carmelitani senza mettere i lettori debitamente in guardia; con il farsi grancassa di risonanza alle elucubrazioni egotistiche di Scalfari senza spirito critico e desiderio di amare il Santo Padre: oppure da voce ad improbabili “sacerdoti” anonimi che esprimono la loro “paura” di Papa Francesco: e cosi via su decine se non centinaia di blogposts.

    Quel sito è l’espressione di deliri autolesionisti paranoidi che si qualificano da se e che non hanno niente a che vedere con il cattolicesimo e degni della peggior stampa e spirito protestante e gallicano dell’inizio del secolo scorso.

    Riguardo l’eresia lefebrviana rimandiamo a queste due letture che riassumono sistematicamente la nostra posizione espressa da anni ( che poi è la sola posizione ufficiale della Chiesa cattolica):
    http://isoladipatmos.com/leresia-lefebvriana-e-lo-stato-di-peccato-mortale/
    http://isoladipatmos.com/altre-brevi-considerazioni-sulleresia-lefebvriana/

    Per informazione: il “vescovo” Williamson, degno seguace dello scomunicato Lefebvre che lo ha consacrato, ha deciso di continuare a consacrare il 19 marzo altri vescovi di testa sua (leggere qui: http://rorate-caeli.blogspot.com/2015/03/breaking-exclusive-former-sspx-bishop.html ). I cani fanno i cani.

    In Pace

    • Avete fatto bene a togliere il collegamento a quel blog. Lo trovo tra i più deleteri, anche se ormai ci scrivono sopra in pochi e sempre gli stessi.

  2. Vorrei anche sottolineare una nuova categoria di links a destra “A Difesa del Magistero”.
    Abbiamo aggiunto il link già citato da Minstrel in questo blogpost, che manda direttamente all’eccellente e sistematico lavoro fatto dall’UCCR in risposta alle affermazioni anti-papiste che vengano dagli ambienti progressisti, eretici lefebvriani e simpatizzanti filo-scismatici e sedevacantisti di ogni conio.
    Buona lettura ed approfondimento in caso di legittimi dubbi!
    In Pace

  3. scusate ma mi viene da ridere: che stile roboante! Che ridicolaggine!
    Sembra che siate veramente convinti di essere stati investiti dalla “sacra missione” di salvare i poveri lettori, (che evidentemente considerate dei beoti incapaci di giudicare con la loro testa,) dalle tremende eresie che propaga il sito Chiesaepostconcilio, e dall’altrettanto sacra missione di indirizzare il gregge “per il suo bene” verso il più sano e filo-bergogliano i blog degli UCCR.
    solo che la rete non funziona così, cari i miei censori!! La gente, ai tempi di Intenet, non è facile da tenere imbrigliata in un “gregge” compatto e mansueto che va sui siti dove gli consigliano di andare. n questi sì perchè si parla bene di Bergoglio, in questi altri no perchè si critica Bergoglio….
    il vostro tono, il vostro stile in questa comunicazione mi sembrano francamente eccessivi!
    abbiamo capito che siete contrari al sito Chiesaepostconcilio e amici del sito L’isola di patmos, abbiamo capito che per voi Don Ariel è un oracolo mentre la Guarini una eretica da bruciare al rogo, ma
    dare patenti di eresia ed ergersi a paladini dell’ortossia sul WEB credetemi è francamente ridicolo.
    Riacquistate per favore il senso delle proporzioni , la misura e l’umiltà, virtù veramente cristiane

    • Sei un esagerato, giacomo! 😀
      Semplicemente non possiamo essere coscientemente, anche se indirettamente, complici di chi fa dell’attacco alla Chiesa cattolica e al Suo Magistero il fine ultimo delle proprie attività in linea.
      Poi i lettori fanno quello che vogliono ma, almeno, non vanno su lidi anti-cattolici grazie a noi. 😉
      In Pace

    • Patenti di eresia? Mai date. Certo c’è ironia e mi rendo conto che una tale sintesi possa sembrare soggettiva è altresì non avere molta utilità per chi bazzica quotidianamente sul web cattolico o pseudo tale. il mio scritto allora trova il tempo che trova e va benissimo che venga criticato di superficialità. È una sorta di novella 2000 dei poveri, e sia. Però il quadro è chiaro mi pare e non c’è da scegliere fra Ariel e mic, ma fra Il fidarsi della Chiesa di Cristo e indirettamente nella gerarchia contemporanea oppure no.
      Bergoglio è criticabile come ogni altro uomo poiché non è impeccabile ma certamente quando fa Magistero, e lo fa quasi sempre, c’è poco da mettere i puntini sulle i. il cattolico non deve fare altro che leggere le esternazioni di papà Francesco sotto la luce del magistero stesso.
      a mio umile parere ovvio.

      • Comunque la patente di eresia alla FSSPX l’ha data San Giovanni Paolo II in Ecclesia Dei Afflicta nero su bianco, come anche ha ricordato le censure che si incorrono (scomunica) se si appoggia questa organizzazione: quindi non facciamo che ricordare il Magistero tradizionale in materia a questo oggetto.

        Anche Magister incomincia a dirsi, anche se in modo circonvoluto, che Papa Francesco in finis è un Papa tradizionale nel Suo Magistero… http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351008

        Credo che le cose si stiano decantando dopo due anni di questo papato: o si è cattolici per davvero e si mostra religioso ossequio della ragione e della volontà al Magistero Autentico in materiale di fede e di morale senza se e senza ma anche, e soprattutto, quando non piace, oppure è meglio andare a vedere altrove ben lontani dalla Chiesa cattolica.
        In Pace

  4. Qualcuno mi illumini. Che necessità reale (teoretica, teologica) c’è di usare il termine Monotriade? il mio sospetto è che, il Diavolo annidandosi nei particolari, il termine volutamente “colto e raffinato” serva in realtà alla pretesa di questi signori di autocollocarsi al di sopra del “volgo profano”, massa dannata. La cosa mi dà una certa qual orticaria esistenziale. Potrei anche farmi prestare Iota unum e leggerlo per cercare di capirlo da lì, ma preferirei impiegare più profittevolmente il mio tempo. Magari leggendo Teologia della liturgia di un certo teologo bavarese.
    (ho letto quanto riportato nel link relativo al curriculum di Pasqualucci)

    • Concordo con te per dire che bisogna stare attentissimi all’uso del vocabolario, in quanto colla modificazione e lo scivolamento dei significati e dei termini si finisce, inavvertitamente, per far dire cose insensate. Questa è la ragione per la quale rifiuto il concetto stesso di eterosessualità che è chiaramente un abuso semiotico che vuol far scivolare la semantica che corrisponde al buon senso del reale.

      Monotriade ha sapore hegeliano, come tesi, antitesi e sintesi oppure essere, nulla, divenire e così via di seguito: è un concetto che non va applicato alla Trinità, esattamente come il concetto di eterosessualità non va applicato agli essere umani che si comportano secondo la loro natura umana.

      Sempre restiamo attenti ai tranelli concettuali…
      Grazie Dernhelm per i tuoi commenti sempre perfettamente centrati!
      In Pace

      • A me richiama l´attenzione il raggruppamento delle forze. Voi avevate nel blogroll siti che ora togliete, Ariel scriveva in quei siti che addesso minaccia con l´inferno (brucerá tutto quello che scritto? Ritirerá dalle librerie il suo libro?), Tornielli era amicissimo di molti di questi. No vedo che questi siti dicano cose diverse da quelle che dicevano prima. L´unica cosa che é cambiata e che la Chiesa a cambiato di Papa.
        Se erano eretici,lo erano anche prima, prima si poteva stare con loro addesso é peccato? Prima potevamo favorire che i cattolici arrivassero da Croce via ora no?
        Quello che vede uno come me che conosce poco di teologia e h scoperto da poco queste dispute clericali e certi blog che criticavano Benedetto XVI che continuano a criticarlo e fanno festa quando Francesco dice (o li fanno dire se vuoi) il contrario. I tradizionlisti di tutta stirpe che vedono che nella Chiesa accade quello che annunciavano da tempo: vescovi che fanno quello che li pare, prassi contro il dogma, documenti di lavoro eretici scritti da vescovi in un sinodo. Ed un gruppo di blog che erano amici di questi últimi, che avvertivano sui problemi della Chiesa nel stesso senso che i tradizionalisti e che da quando Bergoglio é Papa rinnegano di questa amicizia, non vedono nessu pericolo e se qualcuno lo fa notare chiudono il discorso con la fiducia nella protezione della Chiesa. Veramente vien voglia di non usare piú la testa.

        • il fatto è che Don Ariel è ratzingeriano, mentre la Guarini è lefebvriana.

          Sotto sotto, ai lefebvriani non è mai piaciuto Ratzinger.

          • La visione di Don Ariel è sana. Soprattutto è onesto lo spirito in cui procede, o almeno così sembra. Non so se lo stesso si possa dire di altri. Tristi sono soprattutto i criptolefebvriani, quelli che si comportano come se avessero ricevuto da Econe la missione di scardinare la Chiesa dall’interno, mantenendo segreta la loro appartenenza alla fraternità. C’è un prete in una valle del norditalia che si comporta esattamente in questo modo. Ma anche a Roma ce ne sono diversi e non solo preti.

  5. OT
    “Quelli che domenica sono andati alla Messa NO con i canti fatti alla chitarra”

    Le canzonette con la chitarra caricate in rete mi fregano….perché sono brevi brevi e dico vabbè per una canzonetta…. quindi clicco di canzonetta in canzonetta rischiando ogni volta di esaurire i giga (sempre qua in attesa che Telecom mi colleghi alla civiltà con abbonamento senza limiti).
    Qui di seguito un messicano-tedesco a Francoforte che parla e canta in italiano. Questi sono quelli che mi fregano più giga… gli stranieri che amano l’italiano e lo vogliono cantare nelle canzonette. Non è gente al tuo livello Minstrel però questa è cantata bene dai 😉 Sarà che è una delle mie preferite del genere Gen. Eccolo http://m.youtube.com/watch?v=5G0mq3pV5nw

    Stessa canzone, con accento veneto…si sente talmente tanto che non era necessario scrivere Belluno 😀 http://m.youtube.com/watch?v=SipgtoUeqyk

    Ancora la stessa cantata da Pausini-Fiorello http://m.youtube.com/watch?v=2rBkIGTuOn4

    • Usti, io mi accontento di fare l’Alma redemptoris mater con un amico in studio… ci vediamo al prossimo video sul nostro canale. 😉

      • Palestrina? Magnifico! Non vedo l’ora di sentirlo… 🙂

        • Eh magari… gregoriano, antifona tono semplice. Fatto per un video di cui dirò più avanti qui. Allora già che c’ero… 😉

          • Ah… Mi ero immaginata un’altra prestazione virtuosistica, tutte quattro le voci di quello splendido mottetto cantate da te, tipo quella che hai postato recentemente sulla bellezza. Ma ascolterò con piacere.

  6. Ormai è chiaro e lo scrivono pure che Pasqualucci, Mic e C. oggi sospirando di continuo aspettano che presto la Chiesa e questo papa crollino miseramente. Solo allora si avrà la vera Chiesa ferma a Pio XII, la loro Chiesa. Si considerano i salvatori dell’intera ed unica Chiesa!

    • …quelli sotto sotto non hanno mai digerito neppure la riforma della Settimana Santa di Pio XII.
      Fossero vissuti 60 anni fa, avrebbero avuto da ridire pure sul pastor angelicus.

  7. Fa un po’ sorridere questo “mettere il becco” nelle questioni di fede da parte di laici così ostili al CVII perché inconsapevolmente attuano nel loro modo delirante proprio uno degli auspici del CVII, cioè la partecipazione attiva dei laici.
    Ad ogni modo si percepisce è vero ultimamente un acuirsi sia dell'”isteria da merletto” che dell'”isteria da chitarra”; c’è da aspettarsi una sorta di parossismo isterico in prossimità del sinodo 2015. Purtroppo tale isteria andrà incontro a delusione a destra e a manca quando le conclusioni di Sinodo e Papa diverranno realtà, gli uni perché delusi nelle aspettative di “apertura” gli altri perché in mancanza di apocalisse non potranno sfogarsi nel agognata battaglia finale.
    Ci vorrebbero massicce dosi di sedativo, ci vorrà molta pazienza nel raccogliere i cocci dei delusi, ma confidiamo nello Spirito Santo e preghiamo per tutti, padre, figli maggiori e minori e noi stessi di qualunque categoria facciamo parte.
    Grazie Minstrel del simpatico articolo. E grazie anche Dernhelm e Simon per l’avvertimento sulla “neolingua” in salsa tradi-prot. Dernhelm, se non l’hai ancora letto, vivamente consiglio “Introduzione allo spirito della liturgia” di J. Ratzinger. Illuminante il cap 2 della parte 4 sulla “partecipazione”, appunto.

  8. Comunque, ad impreziosire ulteriormente gli articoli di don Ariel, spesso e volentieri c’è qualche bel commento.
    Non so voi, ma io mi sono commosso leggendo il commento del monsignore (ma non troppo) di 82 anni.

  9. Mi interessa solo segnalare una “curiosità” (e la segnalo senza attinenze con l’articolo questo e di Tornielli, ma solo “presa a se stessa, cosi come è) 🙂 (a volte se non si è attenti osservatori sfuggono dei dettagli…).

    Dall’articolo di Tornielli: “Per esistere, hanno bisogno del nemico”.
    Su questo il Padre del Deserto S. Antonio Abate e Sant’Agostino avrebbero molto da ridire.
    E certamente non a favore di quanto espresso da Tornielli…
    Chi è bravo scopra da solo il perchè…

  10. Vorrei segnalare anche questo blog, tradizionale ma conciliare, della neonata Amicizia San Benedetto Brixia che per la quaresima sta pubblicando degli interessanti “fioretti” e delle riflessioni sul sacrificio eucaristico.

    https://amiciziasanbenedettobrixia.wordpress.com/2015/03/20/5-fioretto-quaresimale-preghiamo-per-i-sacerdoti/

    • Per ben capire il punto di vista di Judith Butler bisogna essere coscienti che lei stessa non è di origine cristiana ma ebrea e che essa stessa ha tendenze omosessuali messe in evidenza fin da giovane e che convive con un’altra signora: cioè dobbiamo essere coscienti che tutta la sua costruzione intellettuale è lì per dare un senso e giustificare quello che vive poiché in contraddizione colla natura umana.

      Quindi leggere quell’articolo è come cercare la chiave che apre la porta alle angoscie le più intime di questa signora, quelle alle quali deve dare una risposta per capire se stessa: in questo senso è molto interessante.

      Il secondo elemento è che essa porta uno sguardo da sociologo sulle problematiche che analizza, e la sociologia non è un discorso che pretende descrivere il reale, ma è uno sguardo che vuole intepretare le dinamiche nell’ottica di rapporti di forza e questo a ragione delle radici fondazionali eminentemente marxiste di questa “scienza”. La sociologia sa perfettamente che costruisce un mito e cerca di demitizzare quelli precedenti: i rapporti di forza sono compresi marxisticamente.

      In altre parole, il problema che la Butler si pone non è di affermare che i sessi maschili e femminili esistono o no, che non è un problema sociologico ma biologico in sé, ma di valutare quale sia il mito sociale sul quale si costruisce la società (quello, secondo lei, dell’uomo maschio bianco superiore) e cercare di descostruirlo in quanto tale. Ma non c’è mai il desiderio di fare spacciare questo nuovo paradigma come realtà oggettiva: ovviamente gli attivisti gay medi non hanno questa intelligenza della Butler o dei sociologi e credono affermare una nuova realtà.

      Bisogna quindi stare attenti se e quando si vuole “rispondere” come tu suggerisci, Misntrel, in quanto bisogna davvero evitare le diabolizzazioni da un lato e le semplificazioni debiitanti dall’altro.

      Il discorso filosofico si situa su un altro piano che può solo chiarificare dove opera il mito costruito dalla Butler, ma non può entrare in dialogo, in quanto non può svilupparsi come discorso sociologico: e questa signora di null’altro parla.
      In Pace

  11. Maria Guarini, il suo blog e gli ambienti cui, a detta di alcuni, apparterrebbero (lefebvrianesimo conclamato o sornionamente taciuto) mi sembrano un disco incantato. Ormai ripetono sempre le stesse cose, ruminando una nozione di cristianesimo non tradizionale bensì ottocentesca. Veramente Guarini non mi ha mai convinto, nemmeno all’inizio: troppa foga, troppa intransigenza. E poi quel continuo chiedere all’interlocutore di argomentare, senza però darsi poi pena di sviluppare i ragionamenti in tutte le debite conseguenze, bloccandoli invece al punto desiderato (il punto di comodo) mediante la taccia di “sofisma”. La sua crociata contro i neocatecumenali mi piace. Però per il resto mi sembra che sia andata completamente fuori strada. Peccato. Ma non è tutta colpa sua. Certo anche noi “normalisti”, come ci chiamano i guariniano-dematteino-siccardiani, quando sentiamo Papa Francesco uscirsene con scempiaggini come quella sull’ergastolo “pena che toglie il futuro”, violando platealmente la netta distinzione posta da Gesù stesso tra ciò che va reso a Cesare (in questo caso la giustizia terrena resa alle vittime, loro sì, persone derubate del futuro) e ciò che va reso a Dio, qualche sacrosanto moto di ripulsa lo proviamo. Ma questo non ci autorizza a fare il tiro al piccione sul Papa.

    • Visto così dall’esterno a me sembra che ci sia atteggiamento ossessionale: questo ha cominciato con i neocat eppoi l’oggetto dell’ossessione si è spostato sul Santo Padre attuale e il S.S. Concilio Vaticano II.

      Ognuno è libero di avere le proprie patologie, questo deve essere chiaro per tutti, ma quello che non va è il bashing continuo e sfrenato della persona del Santo Padre, del Magistero Autentico del Papa e dei vescovi in unione con lui, la reclama svergognata e continua e ormai dichiaratemente aperta di quella chiesuola scismatica ed eretica che è la FSSPX da trent’anni

      So che alcuni tra di noi ( penso a Minstrel) hanno cercato il dialogo con quel blog, ma appena hanno messo quel blog alle strette sul serio, il che è facilissimo, non sono più pubblicati.

      In generale, lì non c’è ricerca di dialogo ma di delettazione morosa tra gente che ha una vision del mondo e della Chiesa e probabilmente di loro stessi estremamente negativa e che si compiacciano a rimestare, per farsi male per stare bene.

      Fa pena, molta pena sul piano spirituale, perché una tale chiusura alla Verità può solo condurre chi vi si lascia sottomettere ad essere profondamente infelice in questo e, senza previa conversione, anche nell’altro mondo: in fin dei conti questa è stata la messa in guardia dei due sacerdoti dell’Isola di Patmos. A noi sembra che il tempo sia venuto di scuotere i nostri calzari e dimenticarli, in quanto ci sono soggetti molto più “caldi” ed interessanti da trattare.
      In Pace

      EDIT: Sulla problematicità e onestà di chi partecipa a quel blog penso che valga la pena di leggere l’articolo di P. Calvalcoli di oggi
      http://isoladipatmos.com/savonarola-lutero-il-borgia-e-la-banda-del-buco/
      Dove si mette in evidenza “l’audace “teologa” di suddetta Banda seguita a seminare falsi storici basati perlopiù su maldestre estrapolazioni” (tirando la giacchetta indebitamente a P. Zoffoli, P. Barsotti, ma anche il Card. Burke e altri)
      Bisogna pregare per questa povera gente anche se umanamente parlando sappiamo che sarà difficile vedere una guarigione.

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