For Men Only: Finalmente Svelato Il Peccato Originale

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Nei tre blogposts precedenti alla riscoperta della Buona Novella per maschi che poi è il ritrovare la nostra natura maschile abbiamo riflettuto sulla nostra origine, sul come diamo il nostro amore e cosa sia per noi la Donna: oggi vorrei compartire un pensierino virile sul peccato originale, sennò come capire il maschio attuale che non è sempre quello del deserto di Adamo?

Abbiamo lasciato nel post precedente Adamo felice di incontrare la sua alterità, ma più perfetta di lui e appunto per questa perfezione sorgente di gioia per lui: YHVH aveva preparato il Giardino per accoglierla e lui aveva collaborato al suo sviluppo. Un giardino è l’opposto del deserto, non solo in quanto ci sono elementi vegetali e animali, ma anche nel senso che un giardino è ordinato rispetto ad una natura selvaggia: il Giardino è quindi anche il simbolo della conquista intellettuale e materiale della natura e questo è anche sottolineato dal fatto che Adamo, l’umano, dà nome ad ogni cosa. È quindi in questo Giardino dove volontà e razionalità si alleano armoniosamente alla natura conquistatrice del maschio che la Donna è creata da Dio dalla carne e dalle ossa di quest’ultimo.

Andiamoci leggere tutto il capitolo 3 della Genesi e, non so voi, ma a me Adamo fa schifo, mica Eva, proprio Adamo. Immaginiamo: Adamo è in perfetta salute, mentale, fisica e spirituale; Adamo è stato creato nel Deserto ed è un Conquistatore; Adamo ha sottomesso le creature animali e vegetali per farne un Giardino con YHVH; Adamo è felicissimo per la presenza dell’alter ego più perfetto di lui che è la Donna e che da senso alla sua vita e cosa fa Adamo mentre il Serpente va a scambiare due parole con la Luce della sua vita? Niente. Non fa niente. Non fa proprio un bel niente.

Ed è questo il peccato originale, in quanto va contro l’origine dell’uomo. Le lusinghe sataniche presso Eva non vanno contro la natura della Donna: la Donna è l’essere il più perfetto della Creazione, la fine del progetto di Dio ed è nella giustizia della sua natura essere adulata e lusingata. Se solo Eva avesse mangiato il frutto non sarebbe successo un bel nulla: saremmo tutti nel Paradiso terrestre.

Invece Adamo, il Conquistatore ha agito all’opposto della sua natura, contro la sua origine: non ha fatto nulla. Ha lasciato un terzo venir raccontare sciocchezze a sua moglie; ha lasciato una creatura, il serpente, di per sua natura sottomessa a lui, ribellarsi alla sua, prima ancora che a Dio, volontà espressa dalla bellezza e l’armonia del Giardino; ha lasciato un’altra intelligenza e volontà prendere il suo posto nello spirito della Donna. Non è più lui che “faceva” la Donna ma il Terzo, il serpente.

Adamo ha tradito profondamente la sua propria natura maschile,  l’essere originato nel Deserto che solo abita YHVH, il suo essere conquistatore. Ha conosciuto il male, cioè il non essere secondo la propria natura originaria. E ovviamente si è sentito nudo, cioè sottomesso, impotente, lui che era così potente. E ovviamente la sua punizione è il non più conquistare liberi spazi, deserti e steppe infinite da ordinare in giardini ma è ormai l’essere la caricatura di se stesso e deve lavorare nel sudore e nel dolore per coltivare una terra arida e nemica.  E Eva non essendo più originata dall’uomo non è più persona desiderata per una conquista senza fine ma diventa oggetto di dominazione immediata. E il Serpente rimane il nemico della donna: inimicizia che dura ancora oggi quando la vediamo dimenticarsi chi essa sia e diventare sempre più oggetto di consumo per gli altri: puttana, utero in affitto, schiava al lavoro, cosa e per giunta, come nella tentazione del Paradiso terrestre, convintissima dalle sirene demoniache che sia cosa buona. La storia si ripete.

Adamo, Adamo, Sant’Adamo ma perché non sei rimasto fedele alla tua origine? Perché hai lasciato un altro fare lusinghe a tua moglie? Lo sapevi che YHVH è geloso e fedele, perché non hai fatto come Lui? Perché non sei stato fedele alla tua vocazione? Perché sei rimasto passivo? Perché hai liberamente scelto non essere un uomo vero? Quale altro bene che la tua stessa origine e reale natura hai voluto valutare superiore a queste? Hai tradito Eva e hai tradito YHVH. Di YHVH eri all’Immagine assieme alla Donna e invece di essere Immagine con lei  sei voluto diventare come Dio ma da solo: questo è stata la tua libera scelta 22Il Signore Dio disse allora: «Ecco l’uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male.”

E ormai eccoci tutti qui uomini del Deserto e Conquistadores castrati nella nostra natura, sognanti spazi infiniti e la Donna da desiderare per sempre e in realtà ridotti alla sola brutta copia di tutto ciò: solitari nelle nostre teste, incapaci di comunicare quel che c’è nel nostro cuore, conquistatori per delegazione al bar sport e alle partite di calcio giocate da altri, circondati da donne sottomesse che si credono amazzoni, bulli di circostanza, sempre vigliacchi e troppo passivi, melanconicamente immaginandoci di essere degli Aragorn mentre in realtà siamo al meglio dei Theoden sotto l’influenza di Grima , il Wormtongue, la lingua di serpente di Tolkien. Storia mortale in tutti sensi.

Allora l’incontro con Gesù è una storia magnifica di rinascita, perché Lui è un Uomo del Deserto genuino, Lui conquista, Lui ci prepara un nuovo Giardino: ci vogliamo credere, vale la pena lottare per rimettere in sesto il Giardino assieme a Lui, per ridare alla Donna il posto che è il suo, di nuovo la Conquista, di nuovo il Deserto, di nuovo noi! Con Lui.

In Pace

 

 

 

 

 



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18 replies

  1. Gli studiosi ebrei Cabbalisti dicono che ogni passo della Torah va studiato secondo il metodo PaRDES o secondo i 4 livelli di comprensione.
    Il primo livello è la lettera P , che sta per peh, lettera. e’ il livello letterale aneddotico.
    Il secondo livello la lettera R sta per res, simbolo allegoria. E’ il livello allegorico.. S
    il terzo livello la lettera D sta per deras, esegesi. Dunque è il livello dell’esegesi storica, dei commenti.
    Il quarto livello la lettera S, sta per SOD il senso nascosto segreto o mistico.

    Se si rimane solo al livello letterale del racconto biblico certo Adam è uno sciocco e sua moglie Eva una facile ad essere sedotta ed ingannata.
    ma questo è il senso letterale! Al secondo livello, quello simbolico già Adam diventa il simbolo di ogni uomo anzi dell’UOMO in senso assoluto. A livello di esegesi numerosissimi sono stati i commenti anche dei padri della Chiesa su questi versetti della BibbiA.
    iNFINE IL LIVELLO SEGRETO, MISTICO, l’unico forse che importi dal punto di vista spirituale.
    A questo livello lo sciocco Adamo e la succube EVa, personaggi quasi comici del raccontino letterale, diventano tutt’altro.
    Come dice spesso la Bibbia “chi ha orecchi per intendere intenda”

    • Adamo è tutt’altro che sciocco. Lo fosse stato, non ci sarebbe peccato. 😉
      In Pace

  2. allora io ho detto ke Dio sa essere + tenero di una madre, certo ke è anke padre, cmq Lui è al di sopra dei nostri sessi, Lui ci ha fatti così
    non è farina del mio sacco cmq, una giornalista cattolica me lo diceva al telefono nelle mie ricercke della vera vita anke per me
    corpo femminile non è ricettacolo seme maschio
    i corpi maschi e femmini son tempio dello Spirito Santo
    e non è vero ke noi donne non sappiamo quello ke vogliamo
    mi pare ke Simon, non so se sposato, ma non lo ritengo, forse sacerdote o no cmq sia fuori da realtà……….correnti coerenti
    cmq i barbari son quelli ke aman i pizzi per riti sacri ricamati da suorine api laboriose ke non ci sono +
    il mio dire deriva da fatto ke oggi donne lavorino x necessità contingenti famiglia con cariki + pesanti, corron + del solito costrette portare bimbi già da piccoli ai nidi, di certo nessun fa collette per queste donne supercaricate oberate di problematike familiari, poi parlate di famiglie numerose…………..

  3. Mi par di ricordare che sant’Ambrogio dicesse qualcosa di simile: Adamo accetta di mangiare il frutto proibito che eva gli offre, Adamo è il capostipite, quindi il peccato originale è il suo. Lontani ricordi di un corso con monsignor Inos Biffi frequentato in gioventù.
    Comunque data la mia allergia alla retorica femminista e una lunga esperienza di ambienti prevalentemente femminili approvo pressoché tutto di questi post.

  4. E comunque io l’ho sempre detto che Dio prima ha buttato giù la bruttacopia – voi – e poi la bella – noi! 🙂 😉 😀

  5. Questa lettura della Genesi mi sembra un poco leggera. perché se la donna è la creatura perfetta non avrebbe bisogno dell’uomo per essere protetta dagli altri e da se stessa. Una interpretazione che mi pare più “vera” è quella fatta da Don Mauro Lombardi nel libro “Mezz’ora di preghiera”. In questo libro, Don Mauro, scrive che Adamo ha seguito Eva per solidarietà e per non rimanere solo nuovamente dopo che aveva trovato qualcuno che gli faceva compagnia e lo completava. Perché Dio avrebbe allontanato Eva dal Giardino terrestre, e se questo fosse successo sarebbe stata la fine del genere umano.

    • Possiamo dissentire amichevolmente in queste interpretazioni: per me (e non solo per me) Eva non ha consumato il peccato originale mangiando il famoso frutto, ma è Adamo a compiere l’atto irrimediabile non obbedendo alla propria natura e non soddisfacendo volontariamente il proprio fine.

      Quanto alla nozione di perfezione penso che valga la pena di riflettere a quel che ci insegna il Cristo quando il Giovedì Santo pratica la lavanda dei piedi…

      Sono cose che si contemplano nella preghiera personale più che nella disputa teologica, direi.
      Grazie per il tuo intervento
      In Pace

    • quanto al mio primo intervento: ci andrei piano a parlare di leggerezza quando si tratta di un Padre della Chiesa. si può non essere d’accordo. Ratzinger ha criticato abbastanza duramente Anselmo d’Aosta ma non si è sognato di dire che è leggero
      quanto al mio secondo intervento: devo proprio precisare che si trattava di una battuta di spirito? Gospodi pomilui…

      • Dove e quando ha criticato Anselmo? Non lo sapevo, grazie! 🙂

        • Introduzione al Cristianesimo. Paragrafo Cristologia e soteriologia. Su un punto specifico, ossia la “teoria della soddisfazione” ossia il significato della Croce. A. di Canterbury è , come certo saprai, Anselmo d’Aosta. R. ha ripubblicato nel 2000 senza modificare, non so se abbia riconsiderato la cosa in altri scritti.

  6. Se poi si volesse andare sul difficile…. e riportare tutto su un piano non-letteralista?
    http://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=13&t=6531
    ” L’intero mondo cristiano, a parte i testimoni di Geova (come te) e alcuni gruppi fondamentalisti, crede che Adamo non sia mai esistito, ma che è semplicemente un racconto “che vuole trasmettere un concetto”. D’altra parte è provabile in maniera oggettiva e in ogni caso non sposta di una virgola il credo Cristiano.”
    (Post del 05/03/2011 di Gabriele Traggiai)
    Lunga e interessante discussione che avevo archiviata. Tocca molti punti e ad un certo punto si mettono a discutere sull’esistenza di Adamo (trattandosi di forum infoTdG)

    • Questo è un blog cattolico quindi non andremo sul difficile quando si può far più semplice secondo il principio del rasoio di Occam.

      Se è pacifico che la Sacra Scrittura usa di immagini per descrivere la caduta dei nostri progenitori è dogmaticamente altrettanto pacifico che Essa descrive “fatti”: quindi il cattolico, in conformità al dogma, sa che Adamo ed Eva sono una realtà fattuale come anche il peccato originale.

      Dal CCC83:
      “375 La Chiesa, interpretando autenticamente il simbolismo del linguaggio biblico alla luce del Nuovo Testamento e della Tradizione, insegna che i nostri progenitori Adamo ed Eva sono stati costituiti in uno stato di santità e di giustizia originali. La grazia della santità originale era una partecipazione alla vita divina.

      390 Il racconto della caduta (Gn 3) utilizza un linguaggio di immagini, ma espone un avvenimento primordiale, un fatto che è accaduto all’inizio della storia dell’uomo. La Rivelazione ci dà la certezza di fede che tutta la storia umana è segnata dalla colpa originale liberamente commessa dai nostri progenitori. “

      Il Venerabile Pio XII in Humani Generis nel 1950:
      ” “I figli della Chiesa non godono affatto della medesima libertà a proposito dell’altra ipotesi, cioè del cosiddetto poligenismo, perché i cristiani non possono seguire quella teoria i cui assertori opinano che dopo Adamo sono esistiti su questa terra veri uomini che non hanno avuto origine per generazione naturale da lui come progenitore di tutti, oppure che Adamo è simbolo di una moltitudine di progenitori. Questo perché non si scorge nessuna possibilità di conciliare quest’ipotesi con quanto insegnano le fonti della verità rivelata e gli atti del magistero della Chiesa sul peccato originale, che deriva da un peccato veramente commesso da Adamo personalmente e che si trova come proprio in tutti, a cui è trasmesso per generazione (cf Rm 5,12-19) (DS 3897)”

      Al soggetto vale la pena di andare a leggere il discorso del Beato Paolo VI ai partecipanti di un simposio sul peccato originale del 1966:
      http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/speeches/1966/documents/hf_p-vi_spe_19660711_peccato-originale.html

      E il Credo del Beato Paolo VI nel 1968 enuncia:
      ” “16. Crediamo che tutti hanno peccato in Adamo, il che significa che la colpa originale da lui commessa ha fatto sì che la natura umana, comune a tutti gli uomini, decadde in una condizione tale da portare le conseguenze del suo fallo.
      Non è più quello stato nel quale la natura umana all’inizio sussisteva nei nostri progenitori, che erano costituiti in santità e giustizia, e nel quale l’uomo era esente dal male e dalla morte. Per cui a tutti gli uomini viene trasmessa questa natura così decaduta, privata del dono della grazia di cui prima era adorna, ferita nelle sue stesse forze naturali e soggetta al dominio della morte, ed è per questo motivo che ogni uomo nasce nel peccato. Seguendo il concilio di Trento, riteniamo dunque che assieme alla natura umana viene trasmesso il peccato con la generazione e non per imitazione ed è proprio di ciascuno”. “

      Un elemento di intervista dell’allora Card. Ratzinger nel 1985 data a Messori può anche essere di interesse:
      http://www.gliscritti.it/preg_lett/antologia/peccaro_originale.htm

      Quindi per rispondere a quel tale Traggiai, “l’intero mondo cattolico, cioè colui che condivide, nella Fede, il dogma della Chiesa cattolica, crede che Adamo ed Eva siano esisti e che il peccato originale è un fatto, il tutto descritto colle immagini e lo stile letterario proprio usato dalla Bibbia in Genesi. D’altra parte il non considerare questi come fatti fa perdere senso al Credo cristiano.”.

      Su Croce-Via ne abbiamo parlato più volte dandone un’interpretazione che rispetta sia le nostre conoscenze scientifiche attuali (cioè i miti socialmente accettati come efficaci attualmente) sia il dogma cattolico e qui ci sono qualche links:
      http://pellegrininellaverita.com/2013/10/10/evoluzione-e-creazione-alla-ricerca-del-paradiso-perduto-appendice-dallellisse-alla-parabola/
      http://pellegrininellaverita.com/2014/12/26/evoluzione-e-tomismo-aristotelico/

      In Pace

      • La faccenda è davvero intricata comunque perché le prospettive dalle quali la vicenda può essere studiata sono davvero molteplici.
        E ogni prospettiva si scontra con una diversa gnoseologia. La tua Simon (la nostra) è quella dell’adeguazione al reale per cui una scienza moderna basata sullo studio quantitativo del reale è mitologica. Ma il tomismo non è un dogma del cattolicesimo e si può benissimo essere cattolici e addirittura pure antirealisti, figurati quindi avere un’altra gnoseologia.
        Si può “contrastare” tale gnoseologia, ma sempre nell’alveo della filosofia, non del Magistero il quale in effetti è abbastanza chiaro.
        Il problema è che tale “chiarezza” potrebbe portare ad una chiusura ideologica, non tanto del Magistero stesso, quanto di chi lo segue con il paraocchi.
        Fa bene pertanto secondo me chi persegue un approfondimento di queste problematiche sotto prospettive scientifiche o filosofiche diverse.
        Anche perché il Magistero condanna il poligenismo, che è una faccenda anche scientifica ma la scienza mai potrà dare risposte definitive al riguardo.
        E il Magistero del 1909 fu chiarissimo a dire SI o No a domande redatte dallo stesso. Ma tali domande vanno lette IN QUEL CONTESTO STORICO.
        Esempio: “I. I diversi sistemi esegetici che sono stati escogitati e sono sostenuti da un’apparente scientificità per escludere il senso storico letterale dei tre primi capitoli del libro della Genesi, sono solidamente fondati?” è una domanda alla quale rispondere NO (come fa la commissione) è il minimo! Come si può dire che sono fondati dei sistemi APPARENTEMENTE scientifici?
        E poi qui e in altre domande si fa riferimento ad un senso STORICO LETTERALE.
        DA qui la domanda: cosa si intende per STORIA? Che statuto epistemologico ha questa nozione per il magistero nel 1909?!
        Tant’è che in altre domande si dice che NON BISOGNA INTENDERE LETTERALMENTE TUTTO e che utilmente si può utilizzare un’ermeneutica diversa dalla letteralista.
        Trovate tutto qui:
        http://www.lanuovaregaldi.it/doc/evento/DSC_01%20%28Gen%201,2-2,4%29.pdf

        Personalmente ad esempio ho trovato avvincenti le lezioni di Barbaglia sull’esegesi di Genesi vista come pura ouverture di una scrittura (per altro scritta quasi per ultima!) che parte da bereshitte e arriva fino a II Re e che narra di un popolo che sa di essere il prescelto da Dio e nonostante tutto questo gli capita una sfiga dietro l’altra (ovviamente il tutto detto con più parole e pure diverse eheh). Al che il popolo si chiede: ma siamo eletti o no? E allora perché ‘sta sfortuna? E Genesi da una risposta…
        E’ una prospettiva, non esaurisce la Scrittura, non scalfisce la fede, ma resta una interpretazione valida di dati inequivocabili di questa scrittura (la redazione tarda, le varie tradizioni confluite in Bereshitte ecc). Io ne terrei conto.
        Idem questo libro http://www.edizionistudiodomenicano.it/Libro.php?id=665 chiarisce come sia possibile pensare che il peccato originale sia evento reale anche senza una lettura letteralista del racconto genesiaco.

        Detto questo l’uomo razionalmente non potrà mai dire alcunché di quanto in questione, cioè che l’uomo sia nato sotto un unico ceppo o meno. Filosoficamente la natura unica dell’uomo (e la natura FERITA) ci permette di dire che è nato da una unicità singola (così dice il CCC), ma altre filosofie possono permettersi altre interpretazioni. Scientificamente le prove sono di ominidi sparse in alcune zone del pianeta, ma questo non prova nulla. Le posizioni razionalmente possono anche essere parificate insomma.
        Eppure nella Bibbia ci sono espressioni che oggi possono essere anche scientificamente provate: i 6 giorni di Dio della creazione sono letterali? Figurarsi! E’ la teologia stessa a dire che il “tempo” in Dio NON E’, non solo la scienza. E la donna sia nata da una costola dell’uomo?! Quello è un tratto scientifico e quello mi sa che non può essere tradotto letteralmente… il problema è che la scrittura di millenni fa non faceva distinzioni fra aree di conoscenza come oggi facciamo ed è necessaria una precisa ermeneutica per cogliere bene quel che il testo dice e soprattutto per NON FARGLI DIRE quello che non ha mai voluto dire.

        Poi, come al solito, i Domenicani sono quelli che in due righe sanno dire le cose come sono:
        http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=1283

        Resta il fatto che il tutto è un gran bel mistero. Letteralmente: la genesi del uomo è MISTERO! (Cfr. il libro che linko).

        Non starebbe male un articolo a tale proposito. 🙂

        • Infatti anche nei testi da me citati che sono Magistero Autentico vi è spazio per ulteriori ermeneutiche: se leggiamo bene il passo già citati del Venerabile Pio XII ben lo notiamo:
          ““I figli della Chiesa non godono affatto della medesima libertà a proposito dell’altra ipotesi, cioè del cosiddetto poligenismo, perché i cristiani non possono seguire quella teoria i cui assertori opinano che dopo Adamo sono esistiti su questa terra veri uomini che non hanno avuto origine per generazione naturale da lui come progenitore di tutti, oppure che Adamo è simbolo di una moltitudine di progenitori. Questo perché non si scorge nessuna possibilità di conciliare quest’ipotesi con quanto insegnano le fonti della verità rivelata e gli atti del magistero della Chiesa sul peccato originale, che deriva da un peccato veramente commesso da Adamo personalmente e che si trova come proprio in tutti, a cui è trasmesso per generazione

          In altre parole se si potesse razionalmente conciliare poligenismo con il peccato originale nel quale è l’umanità (e la natura) intera ma commesso personalmente da Adamo allora non ci sarebbe problema.

          Sembra a prima vista infatti contraddittorio che Adamo sia personalmente responsabile del peccato originale di tutta l’umanità e al contempo avere origini da una moltitudine di progenitori: eppure, secondo me, approcci alternativi sono razionalmente possibili, come quello da me esposto da Croce-Via e già citato http://pellegrininellaverita.com/2013/10/10/evoluzione-e-creazione-alla-ricerca-del-paradiso-perduto-appendice-dallellisse-alla-parabola/ come anche in tutta la serie sull’Evoluzione.

          MISTERO è la parola greca dell’equivalente latino SACRAMENTUM: il primo si riferisce al lato velato e il secondo al lato svelato o più precisamente a quel che indica e mostra: la Genesi dell’Uomo è però, secondo me, più sacramento che mistero 😉
          In Pace

          • Esatto!
            Mistero significa: ciò che noi conosciamo di Dio e della sua azione non esaurisce quello che Dio e la sua azione sono. 🙂

            • Grazie ad entrambi per le spiegazioni. Nel ‘caso’ di Adamo ed Eva il mio cervello tende al cortocircuito, proprio per i diversi piani dai quali può essere letta la storia (ok è sempre così, però qui ho maggiori problemi).
              Diciamo che, pur con poche conoscenze a mia disposizione, io un’idea ce l’avrei per coniugare l’identità singola ed effettiva di Adamo con la ‘corporatività’ dell’umanità. Questa mia idea ha anche a che fare con le ‘domande’ di Abramo su Sodoma: “se ci fossero cinquanta giusti?” – domande che proseguono fino ai dieci giusti (ho controllato ora perché sono ‘gnurant e infatti mi ricordavo a memoria che bastasse 1 giusto… e probabilmente è così in varie interpretazioni, soprattutto in prospettiva cristiana. Nelle spiegazioni che ho lette in giro si dice che ai tempi di Abramo poteva solo esserci solo una mentalità fortemente ‘collettiva’, dunque chiedere “1 giusto” non era concepibile, e già arrivare a 10 era tanto, magari anche ‘temerario’).
              Riprendendo il filo di Adamo: basta 1 peccatore (originale/originario) a ‘rovinare’ l’umanità, come basta un giusto a salvarla.
              E come mai basterebbe un peccatore ? Oppure un giusto? – questo è il problema o_O
              Secondo me (e non so se così facendo esco dalla mia Chiesa, in caso ditemelo che rientro prontamente) non è così sballata quella idea un pò new age secondo la quale un’azione di una singola persona da l’avvio ad una catena di eventi che può avere propagazioni e conseguenze notevoli (su tutto il pianeta e universo).
              In pratica, tutti abbiamo il libero arbitrio ma se continuamente subiamo ‘azioni’ malefiche (o anche solo una da parte di qualcuno) potremmo essere indotti in errore e provocare a nostra volta errori negli altri (=peccati), anzi è sicuro che non ci potrà mai essere un’azione completamente pura, per quanto buona, in reazione ad un’azione impura (che subiamo da Adamo in giù). Lo stesso per le azioni ‘benefiche’, nel bene.
              Se dunque è bastato Adamo a dar l’avvio a tutto il male, è ‘bastato’ (e sovrabbondato) Gesù Cristo a dar l’avvio a tutto il Bene – un bene definitivo perché viene da Dio (vero uomo e vero dio) – liberandoci da una lotta ‘pari’ e graziandoci con una lotta ‘impari’ in cui il Bene prevale.

              Però ciò non significa che solo Adamo si sarebbe comportato così: il ‘rischio’ c’era con qualsiasi creatura dotata di libero arbitrio. E in questo senso Adamo può essere al contempo ‘reale’ e ‘simbolico’.
              Inoltre, se penso che Dio è atemporale: ritorno in cortocircuito mentale.

              Poi c’è il ‘cammino’, il movimento dell’umanità da Adamo a Cristo, movimento ancora in atto (anche se per alcuni è già ‘avvenuto tutto’ con Gesù). E anche quest’ultima prospettiva dice ancora altre cose: ad esempio dice che finché sussiste una sola ‘conseguenza’ di Adamo (la catena degli eventi?), cioè fino alla fine dei tempi e del tempo…l’umanità non può essere completamente umana, umana e perfetta come Cristo,quindi non può essere completamente unita in Dio e a lui conforme – anche se volendo potrebbe esserlo oggi stesso se ognuno avesse la forza di non peccare più e/o di chiedere perdono.

            • Cara Trinity,
              come ben ricorda Feser nell’articolo appena riportato e tradotto dal nostro Minstrel, a certi livelli di teologia e di filosofia, bisogna davvero evitare di “immaginare” perché quel che si immagina non avrà mai la determinazione necessaria.
              Creazione, creazione dell’Uomo, peccato degli angeli, peccato originale, Redenzione non possono essere “immaginati” senza essere, in qualche modo caricaturati: l’azione di DIo è prettamente spirituale ed inimmaginabile, tutto avviene in un solo atto “infinito” cioè “incontenibile” e “straboccante” e “perfettamente attuato” di Dio.
              Grazie.
              In Pace

            • Ho capito (o almeno spero). Cioè mi dici che mi va in cortocircuito il cervello perché tento di immaginare. (oltre che immagino cose strane).

              Tuttavia… il fatto dell’incarnazione di Gesù sta (anche) a testimoniare che Dio ha voluto darci un indizio di immaginazione, un minimo di possibilità di immaginazione e (sentire) “di Dio” che a noi è necessaria….
              Davvero, realisticamente?, noi possiamo distinguere le attività di immaginazione, intelletto e sentire….? Sì e no. o_O
              (vado a rileggere Feser che magari tra duecento anni capisco)

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