Una Lezione di Benignità

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Carissimi Amici e Utenti,

ve ne siete accorti: le ultime del Santo Padre Francesco sui conigli e le donne che hanno otto figli  mi ha trovato estremamente critico insieme a tantissimi credenti cattolici dell’orbe.

Eppure già avevo indicato fin dall’inizio di questo blog e ripetuto ancora una volta 7 mesi fa che il giusto atteggiamento in simili circostanze erano quelle dello stendere un velo filiale e pietoso come fecero Sem e Japeth con Noé all’opposto di Cham.

Qualche giorno fa, durante pranzo, ero a tavola con molti convivi e il piatto principale consisteva di un coniglio in salsa con polenta: non ci volle molto prima che la discussione a tavola saltasse dal coniglio nella padella ai conigli del Papa, malgrado avessi evitato il soggetto con il conscio obiettivo che mi ero proposto di stendere veli ed evitare scandali.

Me ne stavo impensierito su come discutere del soggetto pur sempre esortando al rispetto dovuto al Pontefice, quando la soluzione e, per me la Lezione colla L maiuscola, mi fu data da una ragazza lì presente, che ha 23 anni, laureata in diritto, sesta di una famiglia di otto, bellissima giovane, sanissima, cattolica convinta. Di memoria, essa si espresse così nel linguaggio giovanile odierno : “Je trouve ce Pape trop chou; je l’aime terriblement; c’est vrai que c’est un peu un gaffeur et que chaque fois qu’il parle je tends le dos à propos de ce qu’il va dire; mais je ressens pour lui tellement de tendresse que je ne peux pas ne pas l’aimer comme il est”.

Tradotto e parafrasato in italiano dà più o meno questo: “Provo tantissima tenerezza per questo Papa che amo tantissimo; è vero che di gaffes non ne fa poche e che ogni volta che parla me ne aspetto una; ma non posso non amarlo come è”.

Cioè, lo sguardo che quelle parole esprimono: la Benignità. Benignità che va aldilà della giustizia, che è più giusta della giustizia, più logica della logica: lo sguardo pacifico e pacificato che si ha verso il nonno che si ama a dispetto di tutti i difetti e che si ama a prescindere.

Benignità che va aldilà anche del perdono per l’offesa ricevuta, che accorre con prestezza per accogliere il Santo Padre tale quale è.

A prescindere.

Che imparassi, dopo aver capito!

In Pace



Categories: Attualità cattolica, Sproloqui

67 replies

  1. Plaudo alla sostanza, alla giovane amica e alla tua condivisione 😉

    Si potrebbero aggiungere anche altri “atteggiamenti del cuore” soprattutto difronte al parlare del Santo Padre… ma già questo basta.

    (attrezzati ora ai commenti del si però, così e cosà…) 😉

  2. Il mondo ha bisogno di queste donne, ragazzi: che Savoir-faire!
    Dio benedica tutti gli invitati a quel pranzo così istruttivo.
    E benedica il Papa, ovviamente. 🙂

  3. “Sopporta tutti, come il Signore sopporta anche te.”
    S.Ignazio di Antiochia

  4. Se con la parola benignità intendi uno sguardo benigno, cioè ben disposto, generoso, favorevole… ebbene questo sguardo è dovuto a tutti, non solo al papa. Peraltro le parole della tua giovane ospite sembrerebbero esprimere più un sentimento di amore filiale che benignità. Sentimento che, purtroppo, non riesco a condividere, dato che il sentimento è un po’ come il coraggio di don Abbondio: se uno non ce l’ha, non se lo può dare. Ma, a parte il sentimento, che non è dovuto a nessuno, quello che qui mi preme sottolineare è che papa Francesco, purtroppo, dice cose e compie gesti che vanno ben oltre la gaffe e che esprimono opinioni perfettamente criticabili e grossolanamente sbagliate, secondo il mio giudizio.

    Fatto salvo dunque lo sguardo benigno, che però, lo ripeto, è dovuto a tutti, non solo al papa, e fatto salvo pure il rispetto e l’obbedienza dovuta (solo) al papa quando parla dalla cattedra di Pietro in materia di dottrina e di morale, per il resto mi sento pienamente libero di esprimere il mio dissenso ed anche il mio sdegno quando il papa si rende protagonista di parole o gesti vergognosi come quello di aver ricevuto nella sua casa di s. Marta una coppia omosessuale.

    Tale gesto, oltre a vanificare la lotta e l’impegno di tanti cattolici contro l’avanzata dell’ideologia gender, contraddice platealmente l’insegnamento del CCC. Accogliendo infatti una COPPIA OMOSESSUALE e non delle persone omosessuali, papa Francesco ha accolto una relazione omosessuale, ne ha implicitamente benedetto il vincolo sentimentale/passionale gettando scompiglio e confusione tra noi fedeli.

    Contro tale gesto intendo manifestare il mio sbalordito dolore e tutto il mio disgusto e mi domando e vi domando che cosa, papa Francesco, vuole insegnarci con questa novità. Deve essere intesa in preparazione del sinodo di ottobre?

    • ARIECCOLO…

    • Ma dai, Giancarlo!
      Benignità si deve a tutti e rispetto e obbedienza si deve al Vicario di Cristo a prescindere da chi sia e dove egli parli.

      Quanto ai contenuti è ovvio per tutti che bisogna dare loro religioso ossequio dell’intelligenza e della volontà quando toccano la fede e la morale.

      Ma anche quando non toccano queste materie ma altre più contingenti o prudenziali per atteggiamento filiale bisogna rimanere positivi e impostare la propria intelligenza in un modus mentale e psicologico di voler capire e non di voler rigettare a prescindere.

      Questo voler essere positivo, che non vuol dire voler accettare ciecamente, anzi!, ma significa essere pronto intellettualmente a voler capire cosa ci sia di buono in quel che viene detto, è l’atteggiamento del cattolico romano verace.

      Ci sono due modi nell’essere critico: l’essere critico per costruire e andare avanti che è quello della critica scientifica e l’essere critico per distruggere o rimanere sul posto e questo è un vizio.

      Quanto all’incontro del Papa con quelle due persone, (1) io mi ricordo di quel passo del vangelo dove Gesù parla di coloro che sono eunuchi fin dalla nascita come di un mistero e di coloro che si fanno eunuchi per il Regno di Dio: e se il Papa questo facesse? Aiutare due eunuchi fin dalla nascita a finalmente diventare eunuchi per il regno di DIo? (2) Questo tipo di commento tuo fa troppo pensare a quello dei farisei sempre maintenzionati quando criticavano N.S. Gesù Cristo per il fatto di andare a mangiare con i beoni e lasciarsi toccare dalle puttane…. facci un pensierino.

      In Pace

      • Non avevo visto questo commento, rispondo ora. Siamo d’accordo sul rispetto e l’obbedienza dovuti al papa e sul religioso ossequio dell’intelligenza e della volontà dovuti in materia di fede e di morale.

        Io voglio essere positivo, cioè voglio avere, nei confronti del papa, un pregiudizio positivo a prescindere da quelle che sono le sue parole o i suoi gesti. E francamente non capisco come tu e gli altri possiate presumere di me che adotto invece un pregiudizio negativo; non è così. La realtà è che io non capisco certe parole o gesti del papa, nonostante il mio pregiudizio positivo.

        Sull’incontro del papa con LA COPPIA OMOSESSUALE (chiamiamo le cose con il loro nome, per favore!) non capisco cosa c’entrano gli eunuchi fin dalla nascita. C’è una donna che ha fatto la “transizione”, cioè “il cambio di sesso” (CAMBIO SOLO ESTETICO ovviamente, non certo un impossibile cambio reale) che viene ricevuta dal papa insieme con la sua “fidanzata”. Cosa c’entra con l’essere eunuchi? Non so cosa intendesse Gesù con l’essere eunuchi fin dalla nascita; so che esistono (rarissimi) casi di ermafroditismo; gli ermafroditi sono persone sfortunate che hanno gravi malformazioni genitali. Ma non è questo il caso della donna ricevuta dal papa che, invece, sembrerebbe essere più un caso di disforia di genere, gravissima malattia psichiatrica. L’unica cosa che possiamo dire con certezza è che si tratta di DUE DONNE CHE HANNO UNA RELAZIONE OMOSESSUALE. O, almeno, così si sono presentate, avendo parlato di fidanzamento.

        Ecco, questo è quello che vedo io: una COPPIA OMOSESSUALE ricevuta dal papa. Posso dire che non capisco cosa vuole insegnare papa Francesco con questa novità? Posso dire che il papa, ricevendo una COPPIA OMOSESSUALE senza preoccuparsi di ammonire e correggere quelle due povere sciagurate, benedice implicitamente una relazione omosessuale?

        Cosa potrà fare domani, un sacerdote, quando quella COPPIA OMOSESSUALE entrerà in chiesa per assistere alla messa e magari fare la comunione? Se è stata accolta dal papa senza essere ammonita e corretta, non si vede come un sacerdote potrebbe impedire loro di entrare in chiesa, mano nella mano, e fare la comunione. E se la domenica seguente entrasse un uomo a braccetto con un travestito, perché non potrebbero fare la comunione anche loro? E se un domani qualunque COPPIA OMOSESSUALE, con o senza travestiti, potesse liberamente entrare in chiesa e fare la comunione, non sarebbe passato il concetto che la relazione omosessuale è perfettamente lecita ed accettabile? E l’insegnamento del CCC dove andrebbe a finire?

        Lo so, sono solo un fariseo ipocrita pieno di livore e pregiudizio contro il santo padre mentre voi siete traboccanti di misericordia verso i poveri omosessuali.

        • Ah ecco siamo già alla prescrizione della fisica entrata in chiesa ⛪ (l’edificio ovviamente…)!
          E ti metti tu Giancarlo con il berretto aureolato in testa a chiedere cosa? La fedina penale, l’attestato di stato di grazia? Introduciamo i tornelli… Che cosa?!

          Ma che min…ate dici?

          • E vogliano parlare di chi entra in Chiesa con l’animo macchiato di peccati mortali o di quelli che gridano vendetta al cospetto di Dio e di cui nessuno può sapere!!

            EVITIAMO L’IPOCRISIA PER FAVORE…

            • Lo so Bariom, sono solo un fariseo ipocrita pieno di livore e pregiudizio contro il santo padre. Prega per me, tu che sei pieno di misericordia…

              • No guarda qui neppure c’entra il Santo Padre (non minuscolo)…

                Per il resto hai già detto tutto e ammetto il mio limite e il mio peccato: per chi ragiona come te ho proprio poca misericordia, perché usate di cio che Dio ci ha dato per giudicare e schiacciare gli altri… “che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!”
                E non è che diciate: “permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave?”
                Ma sempre vedete la TRAVE nell’occhio altrui, accecati dalla vostra…

                Per cui ironicamente chiedi a me preghiere, ma anche fuor di ironia ti dico “mi spiace, ho una lunga lista e non sei proprio nei primi posti…”
                Daltronde che ti aspetti da un miserabile 😉

          • bariom grazie………………………..

      • Gesu’ è venuto per i fallaci come me, troppa grazia altrimenti per ki ne ha già tanta di grazia………………..

      • Mi hanno fato notare questo artícolo con dei dettagli della visita della coppia spagnola un pó allarmanti. Li ha invitati tutti e due (non é un invito a peccare? o le avrá pregato di usare stanze separate?) Avrebbe pagato le spese con soldi di chi? Della Chiesa? Suoi? Questa é la Chiesa povera per i “poveri”? Francesco le gli avrebbe detto:
        “Dios quiere a todos sus hijos, estén como estén, y tú eres hijo de Dios y por eso la Iglesia te quiere y te acepta como eres”
        Questo é propio cosí? Puó il Vaticano non smentire queste parole?

  5. Benritrovati-e,
    sono momentaneamente spiaggiato in quel di Guaruja’, amena localita’ balneare del litorale paolista (o paulistano.Boh; insomma, stato di Sao Paolo) rigorosamente senza pc a parte uno smartphone anteguerra che funziona una volta si e dieci no, con cui vi seguo con fraterna sollecitudine ma piu’ di qualche like qua e la non posso fare. Cionostante vi vorrei mettere a parte di una intuizione, non so se frutto di illuminazione o di insolazione. sine ira ac studio e con tutto il rispetto per le diverse sensibilita’ ; ma e’ possibile farsi tutte queste menate menate ogni volta che il Santo Padre apre bocca-fa qualcosa??????????

    Amiguinhos e amiguinhas, vorrei cortesemente farvi notare che il Santo Padre non e’ italiano, non e’ svizzero, non e’ francese, non e’ manco europeo; il Santo Padre e’ argentino. Qua sudamericano, cio’ che per noi (alcuni di noi) e’ improprio, per lui e’ normale; e’ normale la battuta, e’ normale il tono informale, e’ normale l’attitudine da compagnone, e’ normale mettere a proprio agio il proprio interlocutore lasciandolo con la sensazione di essere il suo migliore amico, e’ normale l’abbraccio la benedizione fatta e ricevuta etc.

    Il Papa con espressioni e gesti ‘informali’ e magari sopra le righe non fa altro che ribadire …il Catechismo; gli omosessuali vanno accolti e non discriminati (anche in coppia; due omosessuali conviventi e non ‘praticanti’, ovvero che non fanno le cosacce a letto, sono come due divorziati risposati che ‘vivono come fratello e sorella” e-o due fidanzati casti; possono comunicarsi, che io sappia), paternita’ responsabile non significa procreare e vedere di nascosto l’effetto che fa, fare il pirla insultando reiteratamente quello che le persone hanno di piu’ caro (i.e. le credenze religiose) denota scarsa prudenza (che e’ una virtu’) e non e’ un gesto neutrale…

    E’ un Papa iperattivo, ci sta che per la legge dei grandi numeri vada anche a sfrucugliare le nostre idiosincrasie; io per esempio ho maltollerato l’incontro con gli evangelici (personalmente preferisco gli atei agli evangelici), Simon non ha gradito quella che ha avvertito come una battutaccia, Giancarlo …si segna quando il papa apre bocca. Ma delle nostre idiosincrasie europee e alquanto ingessate il Santo Padre non sa che farsene; e non essendo il Papa d’Europa, ma il Papa…della Chiesa universale (e poiche’ il cattolicesimo avanza proprio nei paesi extraeuropei mentre in europa siamo rimasti in 3 , 3 somari e tre briganti)) forse siamo noi (tutti, io incluso) a dover badare meno alla forma e piu’ alla sostanza (che c’e, eccome se c’e’).

    PS magari un valido controargomento lo potrebbe fornire l’amico Blas, che se non ricordo male e’ argentino e se non ricordo male…non e’ proprio un fan di Papa Francesco. Ma li secondo me c’entra l’accoglienza non proprio calda che il Nostro riservo’ al Summorum in quel di Buenos Aires….

    • Beh, intanto bentornato (al fulmicotone), una domanda secca e perfettamente OT: le 4 cause?
      😀 😉

    • Ho messo like per claudio, ma è superlike.
      Sì, la penso anch’io così (perfino sugli evangelici).

      • Specifico il mio post perché mi accorgo solo ora di un possibile fraintendimento. Concordo con Claudio sull’atteggiamento degli evangelici. Sul loro “carattere”. Ma mi va benissimo che il Papa incontri chiunque, pure loro.
        Mi spiego. Mi sembra che qualcuno confonda l’incontro umano (transessuali compresi) con l’approvazione/autorizzazione di comportamenti o idee. Chiederei anche: come facciamo (anche personalmente noi) ad annunciare il Vangelo se non incontriamo le persone che più ne hanno bisogno? Ce la facciamo e ce la godiamo tra noi? Annunciamo il Vangelo facendo presente magari alla ragazzina perfettamente cattolica e “in grazia” che per essere “perfettissima” dovrebbe portare una gonna più appropriata per recarsi a Messa??

        Aspettiamo che i lontani si avvicinino mentre gli diciamo in tutte le salse che fanno schifo???? (vedi giancarlo coi transessuali)

    • Bentornato in linea Claudio!

      Concordo nell’essenziale con il tuo post, salvo un punto sul quale non sarei così categorico: se è vero che non possiamo identificare il ruolo del Papa a solo quello di Primate d’Occidente e dell’Europa in particolare, siamo davvero sicuri che la visione e/o stile argentino sia più universale? 😉

      In Pace

      • Simon scusa, solo una domanda. Accogliere in COPPIA OMOSESSUALE non è qualcosa di più che accogliere un omosessuale? Ricevere nella propria casa una coppia omosessuale e non ammonire quelle persone del gravissimo peccato di cui si rendono colpevoli può essere accetabile per un cattolico? Anche se a non correggere è il papa?

    • Mia chiamato in ballo é vengo. Premessa, non ho avuto la fortuna di assistere mai a una messa antica e non ne sento la necessitá, solo naturale curiositá, perció che Bergoglio abbia sabotato il Summorum a Buenos Aires veramente non influsce le mie opinioni.
      Si é vero, noi latinoamericani siamo informali all´estremo. Ma quella é la nostra disgrazia. Probabilmente sia la ragione per cui la metá di una popolazione che appena addesso raggiunge la dimensione di quella europea ha vissuto nella miseria in un continente tre volte piú grande é moltissimo piú ricco.
      Poi in un Papa l´informalitá non é un dono dello Spirito Santo ma un grave problema. Il presappochismo porta a che molti da Bergolgio intendano questo:

      http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=1922

      Fa ridere il paragone di Bergoglio ricevendo il trans con la coppia. C´é il loro parroco in Spagna e questo prete in Santiago del Estero Argentina:

      http://www.nuevodiarioweb.com.ar/nota/locales/553435/luisa-jose-primer-pareja-trans-recibir-bendicion-religiosa.html

      Quale dei due é stato confermato dai fatti di Bergoglio?

    • grazie claudio del fatto ke non ti fai accecare dai gender strani……………………

  6. Mi auguro Simon che davvero tu non abbia mai pensato che ci sia cattiva volontà, rancore, risentimento e/o altro in chi ha fatto/fa/farà qualche benevola osservazione sul papa.
    Dell’uomo Jorge Mario, massimo rispetto cosi come dovuto a tutti; dell’uomo Jorge Mario chiamato a svolgere il ruolo di papa Francesco massimo rispetto per quel ruolo cosi “unico”.
    Pur se fa pigliare a volte solenni incazzature, il massimo rispetto per tutto, sempre.
    E poi parliamoci chiaro -e detto con simpatia- è adorabile in quel suo essere un gaffeur. Un uomo senza difetti sarebbe un uomo senza virtù. E poi quel “difetto” ha l’altro lato positivo della medaglia: restituisce pane al pane e vino al vino in altre questioni che meritano di essere trattate con le parole dell’uomo comune della strada. Se non avesse questo difetto, come potrebbe cimentarsi nel pregio di prendere di faccia l’attacco al sistema capital-pluto-egoistico che tanti danni fa; contro i conflitti -sociali e bellici- che nascono sempre dall’egoismo e dall’indifferenza?
    Letto il Messaggio per la Quaresima?
    “Questa attitudine egoistica, di indifferenza, ha preso oggi una dimensione mondiale, a tal punto che possiamo parlare di una globalizzazione dell’indifferenza”.

    Detto questo, mi piacerebbe anche dire che non possiamo essere “indifferenti” nemmeno con chi pone, e spesso a ragion veduta, gli interrogativi in altri termini…
    Errare humanum est… (e in fondo ci dice che in quanto umani non sempre possiamo trovarci dalla parte della ragione; e che nonè che si debba esser “fucilati” per questo…).

    • Una domanda su quel documento Francesco dice: “mentre io sto relativamente bene e comodo, mi dimentico di quelli che non stanno bene. Questa attitudine egoistica, di indifferenza,”

      Allora devo lottare contro l´indifferenza é lavorare per chi soffre. Ma cosi chi soffre comincia a stare relativamente bene e comodo, io anche visto il risultato torno stare relativamente bene e comodo e cosi tutti torniamo ad essere egoisticamente indifferenti. Cioé lo stato ideale é la sofferenza nella lotta contro la sofferenza. La versione moderna del cilicio?

  7. Juvenes de juventibus…
    vi siete dimenticati oggi che Santo è?
    Dite qualche parolina…

    • Ecco la parolina: scusateci.
      E dire che me l’ero segnato sul calendario!
      Che Tommaso ci protegga nonostante tutto e grazie Ubi per l’avercelo ricordato in tempo, anche se…
      😉

  8. Tommasissimo Santissimo nostro, ke ha visto così bene la carne sì fallace dell’uomo pur benedetta da Dio e tendente Sua imitazione, la nostra dualità carne e Spirito

    • Attenta lieta, l’uomo è sinolo non duale, cioè banalmente la carne è fallace quando è fallace lo spirito. 😉 Certamente Tommaso fu uno a cui poco importò dei possibili doni terreni, ma la stazza da “bue muto” la mantenne fino alla morte quindi probabilmente qualcosa del pasto quotidiano gli importava eccome, magari semplicemente non esagerava.

      • O aveva problemi di metabolismo…
        Poi certo se uno si “nutre solo di digiuni”, non c’è metabolismo che conti, solo che anche qui, grazie a Dio, non esiste “legge” o regola vincolante. 😉

        Ci si comporti secondo il discernimento che dà lo Spirito.

      • ma San Tommaso ha scritto ke le nostra carne deve essere santificata come lo spirito già tendenzialmente lo è, certo ke siamo una sola persona con sfere diverse

    • Bene trinity. Cosa pensi di aver dimostrato con il primo link? Come avevo già detto, la disforia di genere è una gravissima patologia psichiatrica, non necessariamente legata all’omosessualità. In pratica la persona crede e sente di appartenere al genere opposto rispetto a quello biologico. Ad esempio, una persona femmina dal punto di vista biologico, sente e crede di essere, in realtà, un maschio. Ma questa sensazione è solo il frutto della sua malattia psichiatrica. In realtà E’ UNA FEMMINA che crede di essere un maschio.

      Ora, se vivessimo in un mondo dove prevale la ragione, in quale direzione dovrebbe procedere una terapia tesa a ridare serenità e gioia di vivere ad una persona che soffre di questa gravissima malattia psichiatrica? Rispondere a questa domanda è molto semplice perché non ci sono alternative se ci si vuole attenere ai dati di realtà ed alla ragione. Partiamo dal primo dat di realtà: una persona femmina dal punto di vista biologico, è femmina, non un maschio imprigionato in un corpo di femmina. Il fatto che lei sia convinta di essere maschio è solo frutto della sua malattia psichiatrica. Altro dato incontrovertibile: IL CAMBIO DI SESSO E’ IMPOSSIBILE. Dunque ci troviamo nella situazione in cui una persona da un lato desidera cambiare sesso a causa della disforia di genere (che è una malattia, non una variante normale dell’essere umano); dall’altro lato, se anche si volesse assecondare il suo desiderio, frutto della malattia mentale, E’ COMUNQUE IMPOSSIBILE FARLE CAMBIARE SESSO. E questo è certo, nonostante tutti i tromboneschi appelli alla carità, mia cara trinity.

      Bene, ora rispondere alla domanda che avevo posto diventa molto semplice: l’unico modo di tentare di ridare serenità ad una persona che soffre di disforia di genere è quello di CURARE LA DISFORIA DI GENERE, non certamente quello di illuderla di poter realizzare il suo folle desiderio.

      «Ma in casi drammatici estremi – ha detto padre Faggioni ad Aleteia – e cioè quando si vive un senso di angoscia che non si riesce a superare né con l’aiuto psichiatrico, né con quello farmacologico, ed è tale da metterne in pericolo la vita, allora si può ricorrere anche alla correzione del fenotipo, cioè alla correzione degli aspetti genitali, INTESA COME CURA PALLIATIVA». Ecco, queste non sono parole mie, ma sono parole che condivido perché sono parole RISPETTOSE DELLA REALTA’ e che smascherano i cialtroneschi tentativi di illudere queste povere persone con il “cambio di sesso”.

      In conclusione. Se papa Francesco ha creduto di ricevere una coppia eterosessuale, grazie al fatto che una delle due donne ha effettuato la “transizione” (cioè il “cambio di sesso”), ebbene: PAPA FRANCESCO E’ STATO TRATTO IN INGANNO dall’ideologia gender, oggi dominante, secondo la quale il dato biologico, cioè la realtà dell’esser maschio o femmina, è un dato del tutto trascurabile mentre “quello che conta è l’anima”, intendendo con la parola anima il desiderio, il capriccio, o, più francamente,la follia.

      Se invece papa Francesco era cosciente di ricevere un COPPIA OMOSESSUALE, allora TORNO A DOMANDARE A SIMON cosa pensa lui di questa novità. Perché ANCORA NON ME LO HA DETTO. Non mi ha detto che cosa pensa del fatto che, se il papa accoglie in vaticano un COPPIA OMOSESSUALE, allora nessun prete, d’ora in poi, potrà chiudere la porte della chiesa ad una coppia omosessuale. Però deve essere BEN CHIARO che se lasciamo entrare liberamente, apertamente e senza nascondimento, le coppie omosessuali, allora sarà chiaro che la RELAZIONE OMOSESSUALE VA BENE, non deve essere corretta, né, alla fine della fiera, potremo negare un pubblico riconoscimento (leggasi matrimonio) a questo tipo di relazioni.

      P.S. Appello a Bariom, Trinity e tutta la confraternita dei misericordiosi: ragionate, se potete, prima di rispondere (se proprio dovete rispondere!). IN TUTTI I CASI astenersi dal pronunciare le seguenti parole: misericordia, ipocrita, fariseo. Se no, poi, mi fate incazzare sul serio.

      • E poi che succede… come usa dire “ti scazzi”!

        Ti ho fatto io l’elenco delle frasi che dovresti NON pronunciare tu? Mi sembri un po’ pretenzioso… fatti il tuo blog (sai che divertimento) e detta legge su chi può dire cosa… visto che ritieni dalle tue parole essere uno dei pochi capace di “ragionare” (non mi far dire chi anche è stato capace di ragionare, sennò vai fuori di testa).

        Sembri non comprendere che è proprio il tuo atteggiamento di fondo (e pare ci sia tutta una “confraternita” a percepirlo – il che ad una persona che ragione dovrebbe far sorgere qualche dubbio…) che finisce per inficiare qualunque spinta ad un serio confronto?

        Alla prox.

        • Poi cosa continui a URLARE scrivendo maiuscolo?!
          A PRETENDERE risposte da questo o quello o che costui o colei ti diano ragione (che se non lo fanno sono bollati di “non-conformità”)?
          Alla tua età ancora non sai che domandare (con i dovuti modi) è lecito e rispondere è cortesia e soprattutto che NESSUNO può pretendere che altri ci prendano obbligatoriamente in considerazione?

          Non mi far citare poi il Vangelo che le prediche non ti piacciono… 😉

      • Ma caro Giancarlo cosa vuoi che pensi Simon? mi sembra chiaro da tutti i suoi interventi: ci vuole obbedienza totale al papa. o come dice più elegantemente don Ariel “su questo papa bisogna sospendere il giudizio”.
        Capito caro Giancarlo? Su questo papa bisogna sospendere il giudizio, tutto quello che dice o fa è ben fatto, Se ha ricevuto una coppia omosessuale e gli ha dato l’apostolica benedizione ha fatto bene, chi siamo noi per giudicare? Se fa le gaffes è simpatico . Se parla a braccio e dice cose che possono risultare offensive è lo stesso simpatico. Comunque è sempre in buona fede, mentre i suoi critici sono SEMPRE in mala fede e chi si offende per le sue parole è sempre cattivo e antipatico..
        se poi un domani il Papa Francesco alla fine del Sinodo benedirà le nozze omosessuali , il divorzio, la contraccezione, ci dovremo sforzare di trovare del “buono ” anche in questo e se la nostra ragione e il nostro suo cuore si ribelleranno dovremo strapparci il cuore e tacitare la ragione: perchè il Papa Francesco è il papa e su di lui dobbiamo “sospendere il giudizio” da bravi ed ossequienti cattolici. altrimenti siamo cattivi tradi-protestanti
        questa è la posizione più volte ribadita da Simon. del resto , ognuno ha le sue opinioni.
        Io , personalmente , resto dell’idea che l’obbedienza a-critica non sia una virtù ma produca un popolo di servi e di adulatori, un “gregge” di pecoroni nel significato letterale del termine.

        “non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura”

        • perkè gli altri Papi eran giudicati ? non è questione schavismo o paura è rispetto.

      • ahahahha perkè ammetti ke ti incazzi spesso ma non sul serioi

  9. CCC
    http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a9p3_it.htm

    Chi appartiene alla Chiesa cattolica?

    836 « Tutti gli uomini sono chiamati a questa cattolica unità del popolo di Dio […], alla quale in vario modo appartengono o sono ordinati sia i fedeli cattolici, sia gli altri credenti in Cristo, sia, infine, tutti gli uomini, che dalla grazia di Dio sono chiamati alla salvezza».

    837 « Sono pienamente incorporati nella società della Chiesa quelli che, avendo lo Spirito di Cristo, accettano integra la sua struttura e tutti i mezzi di salvezza in essa istituiti, e nel suo organismo visibile sono uniti con Cristo – che la dirige mediante il Sommo Pontefice e i Vescovi – dai vincoli della professione di fede, dei sacramenti, del governo ecclesiastico e della comunione. Non si salva, però, anche se incorporato alla Chiesa, colui che, non perseverando nella carità, rimane, sì, in seno alla Chiesa col “corpo” ma non col “cuore”».

  10. CCC

    2477 Il rispetto della reputazione delle persone rende illecito ogni atteggiamento ed ogni parola che possano causare un ingiusto danno. 
    Si rende colpevole:
    — di giudizio temerario colui che, anche solo tacitamente, ammette come vera, senza sufficiente fondamento, una colpa morale nel prossimo;
    — di maldicenza colui che, senza un motivo oggettivamente valido, rivela i difetti e le mancanze altrui a persone che li ignorano; 
    — di calunnia colui che, con affermazioni contrarie alla verità, nuoce alla reputazione degli altri e dà occasione a giudizi erronei sul loro conto

    2478  Per evitare il giudizio temerario, ciascuno cercherà di interpretare, per quanto è possibile, in un senso favorevole i pensieri, le parole e le azioni del suo prossimo:
    « Ogni buon cristiano deve essere più disposto a salvare l’espressione oscura del prossimo che a condannarla; e se non la può salvare, cerchi di sapere quale significato egli le dà; e, se le desse un significato erroneo, lo corregga con amore; e, se non basta, cerchi tutti i mezzi adatti perché, dandole il significato giusto, si salvi dall’errore ».

    • Ed eccoli qua i moralisti di professione, sempre col ditino alzato, a citare regole e regolette. Non è erto la prima volta che mi fate la predica. Ricordatevi: non è mai lecito giudicare le persone. Se tu, trinity, intendi applicare quegli articoli del CCC a qualcuno, tu giudichi quella persona. Il giudizio sulle persone spetta a Dio.

      E’ lecito invece giudicare i comportamenti, a volte è doveroso. Anche i comportamenti, le scelte e le parole del papa possono essere giudicati, perché anche il papa può sbagliare.

      • Qui ci starebbe una fragorosa risata 😆

        Consiglierei la rilettura di quanto scrivi… davanti ad uno specchio.

        Notte Gianchi 😏

        • Scusi, monsignore, mi dica, la prego, quando io avrei espresso un giudizio morale sul papa (o anche su chiunque altro). Perché se non le riesce di mostrarmi quando io avrei giudicato la persona del papa, allora sono i suoi commenti che fanno fragorosamente ridere.

          I vostri giudizi morali, invece, sono SEMPRE, rigorosamente centrati sulla mia persona: sono un ipocrita, un fariseo, uno che manca di misericordia, mi si rimprovera di attribuire (al papa) colpe morali infondate accusandomi di giudizio temerario, sono continuamente fatto oggetto di prediche e di richiami al giudizio di Dio.

          La realtà è molto semplice, come ho già più volte detto: fatti salvi i casi in cui il papa parla, impegnando il suo ministero petrino, di fede o di morale, è perfettamente lecito avere opinioni diverse ed anche esprimere queste opinioni diverse. Quando, per fare un esempio, il papa parla di donne che figliano come coniglie, non solo resto turbato ma anche profondamente offeso; e ritengo perfettamente legittimo spiegare ai miei figli che il papa ha detto una sciocchezza e che non esistono donne che figliano come coniglie. E non credo che Trinity o Bariom o chiunque altro possa sentirsi autorizzato a chiamarmi ipocrita, fariseo e tutto il resto. Penso che chiunque possa contrastare il mio giudizio sulle parole del papa (ci mancherebbe altro!), ma nessuno deve permettersi di trinciare giudizi morali sulla mia persona, cosa che è successa numerose volte. Lo stesso Simon, sia pure in modo più sfumato, non si è trattenuto dal mettermi accanto ai famosi ipocriti farisei: “Questo tipo di commento tuo fa troppo pensare a quello dei farisei sempre maintenzionati quando criticavano N.S. Gesù Cristo per il fatto di andare a mangiare con i beoni e lasciarsi toccare dalle puttane…. facci un pensierino.”. E questo non è giusto.

      • Quelle regole valgono solo per gli altri, Giancarlo, loro possono giudicare e diffamare chiunque secondo il loro metro di difensori ad oltranza del papa, ingoiando i cammelli e filtrando i conigli.

        • @icabod2013

          Talvolta è più facile ingoiare un cammello, ma visto che anche tu non di meno accusi pesantemente, mostra a chi e a cosa ti riferisci parlando di “diffamazione” (che non è cosa da poco)…
          O tiri sassi tanto per fare per poi nascondere la mano?

          • Non leggo che saltuariamente e ho semplicemente detto l’essenziale, rivolto a Giancarlo che penso non fraintede, per non rimanere sommerso da un mare di fango.

            • Se leggi “saltuariamente” eviterei pesanti “saltuarie affermazioni”, giacché le parole hanno un peso (come tu credo sappia…) e in questo caso ci sarebbe poco da fraintendere.

              Puoi scegliere altri termini (credo) pur sostenendo tesi o volendo mostrare solidarietà a chichessia, come è tuo pieno diritto fare. 😉

    • trinity copiali il messaggio a Don Ariel, lui solo sospende il giudizio non dice che non lo giudicherá. Puoi corregerlo.

  11. “Ed eccoli qua i moralisti di professione, sempre col ditino alzato, a citare regole e regolette. Non è erto la prima volta che mi fate la predica. Ricordatevi: non è mai lecito giudicare le persone. Se tu, trinity, intendi applicare quegli articoli del CCC a qualcuno, tu giudichi quella persona. Il giudizio sulle persone spetta a Dio.

    E’ lecito invece giudicare i comportamenti, a volte è doveroso. Anche i comportamenti, le scelte e le parole del papa possono essere giudicati, perché anche il papa può sbagliare”

    Dopo la fragorosa risata che giunge alle lacrime ammettendo come Benigni&Troisi: “non ci resta che piangere” (cit.) – la mia risposta per Gianchi è:

    Veramente…per il Papa io intendevo che andasse applicato CCC numero 837 come sopra riportato nella formula del catechismo. E come richiamato benissimo di cuore dalla ragazza francese a tavola con Simon.

    Mentre il CCC numero 2477 (giudizio, maldicenza, calunnia) e 2478 andrebbero applicati piuttosto al TUO giudizio su Diego Neria Lejarraga, essere umano “transessuale”, sai quello che tu citi di continuo come peccato ambulante che si reca da Francesco.
    Laddove, a noi, della definizione “transessuale” ce ne dovrebbe fregare molto poco in questo contesto come cattolici (dato che non conosciamo la cartella clinica di codesta persona, né siamo ad un congresso di psichiatri o neurobiologi, ma nemmeno sappiamo nulla delle sue attività sessuali, del suo percorso spirituale, e di chi era davvero la donna che l’accompagnava. E tantomeno su ciò che gli ha “ammonito o non ammonito” il Santo Padre in udienza privata, al telefono, ecc.)

    Sul CCC da me richiamato, in generale, – In generale per atteggiamenti come il tuo (ma anche sulla linea di Giacomo e altri) :

    Gianchi. Trattasi di gentile invito e non di giudizio.
    Se ciò che io ho creduto di vedere (ovvero una strada sbagliata che stai prendendo) corrisponde a mia errata visione IGNORA il mio gentile invito.
    Semplicemente fai come ha detto Papa Francesco in altro un passaggio da te sempre contestato: fai ciò che la tua Coscienza ti dice che è Bene. Se per te è Bene quello che stai facendo, fallo. Segui la tua retta coscienza.
    Se altri cattolici su un blog via internet ti dicono che forse esageri: fa niente, fregatene! Solo tu hai ragione, figuriamoci!

    (ti faccio comunque presente che quando la Coscienza è la scusa posticcia per fare esattamente quello che ti pare, per cedere agli istinti, alle proprie idiosincrasie, antipatie ed ideologie, scadrai direttamente nel relativismo. E Gianchi diventerà unico metro di giudizio, “più cattolico del papa”, come da te già affermato.

    Io penso questo: che il papa possa anche sbagliare come cittadino privato può pure capitare. Che possa usare un’espressione per te non immediatamente chiara è indubbio. Che non risulti sempre in linea con la tua cultura, è normale. Che tu possa fraintendere qualche volta, non c’è problema. Che tu sia preoccupato di sottolineare la corretta dottrina, va pure bene. CHE tu, cattolico, cerchi di continuo di cogliere in fallo il Santo Padre è tutt’altra situazione! È proprio un altro paio di maniche.
    Ma se la tua Coscienza ti dice ok: OK GO!)

    • Ma se la tua Coscienza ti dice ok: OK GO!
      Go go Jonny go…!

      La Chiesa e il Papato resisteranno… e noi ce ne faremo una ragione 😉

      E intanto Socci nella sua ultima newsletter:

      SU GESU’ CRISTO. CIO’ CHE DICE PAPA BERGOGLIO E CIO’ CHE DA SEMPRE INSEGNA LA CHIESA
      Posted: 28 Jan 2015 02:14 PM PST

      Che si stia “ri”-convertendo? 😐 🙂

      • Non è il caso di seguire Socci nelle sue elucubrazioni ormai fuori controllo secondo il suo carattere passionale e ben poco equilibrato. Ormai da tempo va per le terre. Hai ragione. Secondo me si sta ri-convertendo. Mi sembra…Travaglio…

    • Siete sulla via di diventare Vino nuovo.

  12. @Giancarlo. Mi sembra che sia necessario molto discernimento e prudenza nell’interpretare le parole e i gesti di papa Francesco. Va tenuto conto di quanto giustamente ha rilevato Claudio circa il modo di agire e esprimersi di un sudamericano pubblicamente molto diverso dal nostro e altre parti del mondo di cui egli volutamente non tiene conto, quando ha detto espressamente che alla sua età ritiene ridicolo cambiare. Diciamo che sarebbe un esercizio e freno quasi impossibile e che comunque nel suo paese sarebbe ben compreso nella giusta dimensione, non come da noi. Bonariamente ed a effetto ha citato l’accusa fatta ai cattolici di fare i conigli per semplicemente ribadire la responsabilità della paternità, che in Sudamerica, paese in maggioranza cattolico è spesso una tragedia. Ha fatto male? Secondo me loro hanno capito benissimo, noi ne abbiamo fatto una tragedia direi assurda, quando lo stesso papa ha sempre benedetto i figli come dono di Dio, anche numerosi. Non siamo noi a non comprendere lui,forse? Come pastore riceve chi gli chiede conforto ed aiuto spirituale, anche trans. Perché male interpretare questo avvenimento privatissimo? Ecc. Trovo invece molto grave, ad esempio, quanto detto da Tarquinio a radio radicale…oppure l’assurdo attacco a Messori.

    • No caro Vincenzo noi ci comportiamo come Francesco ma non lo comprendiamo nella giusta dimensione. Usiamo quel stile per giustificare le nostre debolezze. le nostre cadute, le nostre mancanze. Ni addesso diciamo “Vedi che avevamo ragione. anche il Papa lo dice”.
      Credi che la paternitá é un problema nel Sudamerica? Intendi dire la mancanza del padre nella famiglia o i numero di figli? Perché il primo é il problema. La tassa di natalitá nei nostri paesi é appena superiore al due in media ed in paesi come l´Uruguay, il Cile e l´Argentina é come nei paesi europei. Qua gli anticoncezionali si vendono bene. Il problema é il primo, la famiglia. Qui non c´é giovane che non pensi a convivere prima di sposarsi, se si sposera. Cosa fanno i preti di periferia, dichiarato pubblicamente, ammettono all´eucarestia ai conviventi.

      • “Cosa fanno i preti di periferia, dichiarato pubblicamente, ammettono all´eucarestia i conviventi.”

        Fatto che in ultima analisi richiama alla singola responsabilità dei singoli (scusate il gioco di parole): dei conviventi che – presumibilmente – conoscono bene le condizioni che sono necessarie per accostarsi all’Eucaristia (o vi si accostano così “per sport” senza sapere cosa fanno?) ed – eventualmente – del sacerdote che assolutamente consapevole dell’eventuale stato di peccato grave non dovesse cercare di porre rimedio in qualche modo alla situazione (quale/quali modi nel rispetto delle regole di diritto canonico ad esempio?).
        Altro caso, ben più grave, se detto sacerdote ha lui stesso incoraggiato l’eventuale coppia convivente ad accostarsi all’Eucaristia… in questo caso potrebbe addirittura configurarsi una situazione dove la coppia sia in buona fede (fidandosi) e il “peccato nel peccato” ricadrà inevitabilmente sul capo del malaugurato sacerdote.

        Ciò detto non si possono mai fare discorsi che fanno di tutta l’eba un fascio (“i preti di periferia”…) né si può dimenticare che vi sono peccati che ci scandalizzano forse meno – solo perché sono nascosti – che nella sostanza non cambiano la grave situazione di chi si accosta al Corpo di Cristo con, diciamo, “leggerezza” (usando un eufemismo). Né si può dire, perché 1/10/50 preti si macchino di gravi inadempienze, vi sia una “direttiva dall’alto” o che una dato indirizzo di linea pastorale ne sia la causa certa.

        • La mia affermazionenon voleva far intendere un ordine superiore, odio le teorie complottiste, credo non si deva cercare un complotto quando la stupiditá umana é una possibile spiegazione.
          Secondo me quello che manca e propio un “ordine superiore”. Credo che Simon nel post sull´artícolo di Tornielli abbia centrato il problema:
          “L’approccio che sembra avere Papa Francesco e di una certa teologia che sembra rappresentare è quello di un approccio induttivo: visto che le persone sono “in basso” bisogna farle avanzare con quello che hanno “laggiù” e aiutarle a salire lungo un piano inclinato in direzione del massimo livello di santità personale di ciascuno.”

          • Non per niente mi risulta che sia Dio che si è fatto Uomo (in Cristo) scendendo al nostro livello, non il contrario 😉

            …e continua a farlo anche quando il nostro livello rasenta il più basso degli abissi.

            Grazie blaspas59 (fossimo coetanei?)

            • Bariom lui é sceso ma mi pare che non abbia chiesto una graduale ascesa alla santitá.
              Sembra di si il 59 é il mio anno di nascita.

              • Mah… “Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo” non mi pare una NON richiesta di ascesa, graduale o meno. Parrebbe piuttosto un imperativo 😉

                59, quindi non fossimo, ma proprio siamo…

            • Si un impertivo che a idea di immediatezza. Siate santi da addesso non incominciate a essere un pó meno peccatori.

      • @blaspas. Hai fatto bene a precisare: mancanza del padre nella famiglia o i numeri dei figli? Credo che il papa in quella occasione volesse forse indicare la mancanza del padre assieme, oltre a contenere il numero di figli in situazione non di povertà ma di miseria, come mi risulta in Brasile e Messico, secondo quando mi dicono miei amici preti colà. Quindi è una frase adattissima e molto comprensibile sempre colà.

        • Quel argomento che i poveri non devono avere figli mi sembra propio l´argomento anticonccezionalistico tipico.

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