Diocesi di Albenga: ULTIMO aggiornamento!

Unknown

ULTIMO AGGIORNAMENTO: Qui è possibile leggere il COMUNICATO STAMPA, firmato dai 10 Vicari Foranei della diocesi e approvato da monsignor Oliveri, nel quale già nel 2013 si lamentavano gravi fraintendimenti dovuti alla cattiva informazione. Chiudiamo qui (per ora?). Ringraziamo tutti per la disputa che ci ha aiutato a non fare di tutta l’erba un fascio e soprattutto non esprimere giudizi affrettati e a non peccare d’imprudenza.

BREAKING NEWS: Don Ariel sbotta con i tradizionalisti “ipocriti” su questo caso a dir poco controverso.

AGGIORNAMENTO: MiL pubblica una sonora smentita circa i (presunti?) fatti riportati dai quotidiani italiani e che Fatima1960 ha raccolto in questo articolo. Che non ci si possa fidare a pieno della stampa italiana posso capirlo, ora pare che non ci si possa proprio fidare del tutto… insomma la faccenda è tutt’altro che chiara.
Detto questo, in soldoni, se davvero tutte queste notizie fossero infondate e la Diocesi di procedesse alla grande, chiediamo venia e rendiamo grazie a Dio!
Se. E come fare a saperlo?
D’altro canto, non avendo noi di Croce-via né interessi di bottega nella faccenda, nè conoscenze e fonti che possano darci informazioni di prima mano né essendo minimamente interessati a fare da portabandiera di altrui opinioni discutibili, non potremmo che gioire di fronte ad una smentita simile. Resta il “ma”: a chi credere?
La chiudiamo qui, con il sentore strano che qualsiasi cosa ci sia “sotto” non sia solo una malgestione “troppo generosa” o un complotto “massone” anti-tradizione.
La verità sta nel mezzo, si dice spesso. E in mezzo a questi due estremi chi lo sa cosa alberga? Non sapendolo forse è meglio davvero presentare le due fronde contrapposte e finirla qui.

L’articolo quindi resta proprio perché vengono linkate le fonti dove reperire le notizie (vere o false che siano) che hanno scatenato questo nuovo putiferio. Unitamente questo mio aggiornamento schizza in prima linea per far comprendere meglio ai nostri lettori le due campane che stanno suonando all’impazzata su questo fronte.
Qualcuno lo ha pure chiesto. Non ha tutti i torti, dico io.

Credere dunque di più ai giornali nazionali (Corriere, Secolo XIX, Repubblica and so on) oppure a Mil e ai commentatori dell’ala tradizionalista? Personalmente credo due cose:

  1. Credo nel Papa e quindi qualsiasi cosa farà, sarà nel giusto. E non perché sia infallibile in queste cose (figuriamoci), ma perché è l’unico ad avere Autorità per farle.
  2. Credo che andrò a letto vista l’ora tarda.

E bonanotte a tutti!

Minstrel

Qui alcune importanti precisazioni sollevate da un utente sull’articolo in questione.

Pubblichiamo un contributo del nostro collaboratore Fatima1960, sul Commissariamento della Diocesi di Albenga. Si tratta di un documento decisamente forte, e che, dato il rispetto che nutriamo nei confronti dei sacerdoti, non avremmo mai voluto pubblicare; ciononostante, questa triste ed isolata vicenda è stata utilizzata dai soliti noti per lanciare attacchi ingiustificati contro il Pontificato di Papa Francesco e l’azione della Santa Sede, e riteniamo dunque opportuno tentare di fare chiarezza (sia solo per mostrare come in certi ambienti si sia giunti a difendere l’indifendibile pur di scagliarsi contro il Successore di Pietro e la Sposa di Cristo).

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1) I problemi seri della Diocesi di Albenga-Imperia, che hanno portato al commissariamento, durano da tempo. Riportiamo telegraficamente i link di alcuni articoli significativi che GIÀ NEL 2010 denunciavano situazioni malsane, ma soprattutto mettevano in evidenza la grave invasione di preti gay che stava sconvolgendo la Diocesi.

L’INVASIONE DI PRETI GAY STA SCONVOLGENDO LA DIOCESI (cfr. http://www.uominiliberi.eu/febbraio09/mail.htm)

2) TROPPI PRETI GAY E AD ALBENGA SCOPPIA LA TEMPESTA

(cfr. http://apocalisselaica.net/focus/notizie-scelte/qtroppi-preti-gayq-e-ad-albenga-scoppia-la-tempesta)

(cfr. http://www.gaynews.it/view.php?ID=84373). In questo articolo si informa anche sul parroco che diventò donna; sul fatto che in Diocesi su 180 preti più di cento risultassero forestieri; e anche sul parroco transessuale di Rolfo d’Andora.

3) IL VESCOVO, IL MODELLO E L’INCUBO DEI PRETI GAY

(http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2010/09/22/AMXCNe4D-modello_vescovo_incubo.shtml)

In questi articoli, a cui rimandiamo per una lettura diretta e personale, si parla di preti gay e talebani sistemati in molte chiese della diocesi con incarichi e ruoli importanti, Curia vescovile compresa. Si parla di 40 PRETI OMOSESSUALI SU 140 PRETI DIOCESANI. Anche nel Seminario di Albenga si registra un numero abnorme di seminaristi omosessuali. Si tratta di pastori d’anime provenienti nella stragrande maggioranza da altre diocesi d’Italia. Si afferma – in questi articolo che sono del 2010 – che mai si era assistito a tanto degrado nella diocesi. Si ricorda che GIÀ NEL 2010 la Santa Sede voleva intervenire sul Vescovo Olivieri e trasferirlo a Roma: per due volte lo avevano invitato a fare le valigie. Si denuncia, GIÀ NEL 2010, “l’accoglienza di preti stravaganti, di altri che hanno abusato di minori e sono impiegati in curia, di preti papà, di preti amanti. Si riferisce la storia del sacerdote di Loano denunciato con l’accusa di aver importunato, durante la processione di San Giovanni, la moglie del comandante del porto. Il caso del parroco di Alassio, in carcere da quasi un anno con l’accusa di aver molestato una bambina di 12 anni; o di un altro parroco che ha patteggiato per reati con un minore; di preti che hanno cambiato sesso” (cfr. Corriere della Sera, 24-09-2010; cfr. http://www.cinemagay.it/dosart.asp?ID=18817  ). Si parla del diacono di Loano, già protagonista di una storia d’amore con una catechista minorenne ed ora accasato con un’altra donna (venerdì 19 novembre, cfr. http://www.savonanews.it/2010/11/19/leggi-…ga-imperia.html) e di un sacerdote denunciato per truffa (cfr. http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchiv…?objid=11851135. Pubblicazione: 01-02-2012, STAMPA,IMPERIA,p.60).

Ho raccolto in un fascicolo a parte tutta la documentazione su questi casi.

4) LA STAMPA NAZIONALE sta già RILANCIANDO le notizie RIGUARDANTI I FATTI GRAVI DI ABUSI SESSUALI nella Diocesi di Albenga-Imperia a riprova sia che l’oggetto del commissariamento sono questi gravi abusi che, ricordiamo, SONO STATI DENUNCIATI GIÀ NEL 2010, MA ERANO GIÀ PRECEDENTI A QUELLA DATA, sia che il commissariamento non c’entra nulla con la messa tridentina, come continuano a sostenere cocciutamente le varie “belle addormentate nel bosco” dei soliti siti tradizionalisti. L’OGGETTO DEL PROVVEDIMENTO È L’IMMORALITÀ, NON LA TALARE! GLI ABUSI E LE VIOLENZE, NON IL MANIPOLO!

1) La Repubblica, 23/10/2014, p. 25 – Albenga, preti plaboy e parroci nudi sul web. Il Papa commissaria la diocesi degli scandali: “/…/ Troppi scandali in quelle parrocchie: sacerdoti condannati o indagati per pedofilia, altri che in processione corteggiano le fedeli più carine, parroci che posano nudi su Facebook o per siti gay, che svuotano le cassette delle elemosine e se la danno a gambe”, che palpeggiano turiste adolescenti sul lungomare. Per non parlare di quelli che sfoggiano tatuaggi, fanno i barman nei locali notturni, organizzano giri di prostituzione. /…/ La relazione del nunzio apostolico Bernardini ha scoperto indagini e processi. A) il parroco di Alassio, reggente delle parrocchie di San Giovanni Battista e San Vincenzo, condannato a sette anni e otto mesi per abusi sessuali nei confronti di una chierichetta. B) Il parroco di Loano, a Diano San Pietro, accusato da un capitano di porto di averne corteggiato la moglie durante una processione. C) Il parroco di Bastia d’Albenga, che prima viene destituito con l’accusa di avere una compagna, poi dice che officerà nelle funzioni, ma finisce a fare il barman. Il suo posto è preso da un prete che si è fatto fotografare nudo su di un sito gay. D) un altro parroco, già protagonista al festival di Sanremo, che fugge con la cassa della parrocchia di Pairolo. È sostituito da un parroco che vive con un “amico” e fa culturismo. E) Su Facebook è finito pure il parroco di Poggi di Imperia: nudo naturalmente.

2) Libero, 23/10/2014, p.1 s p. 17 – Gli strani preti di Albenga: gay, truffatori, molestatori, sfruttatori – La diocesi del peccato- Nell’articolo sono citati molti dei preti indicati da La Repubblica, con aggiunta di particolari: “/…/ A) Il parroco di Loano durante una processione il sacerdote vide la moglie del comandante della capitaneria di porto e fece degli apprezzamenti che neanche De Sica ha fatto alla Ferilli in Natale a New York. B) Il parroco di Bastia d’Albenga ebbe una relazione con una donna, aprì un bar con la sua fidanzata e continuò a celebrare messa nei fine settimana. /…/ Il vescovo lo sostituì con un sacerdote che finì nudo su alcuni siti gay. /…/ C) Il parroco di Pairolo andò a Sanremo dichiarando di avere 32 anni, mentre ne aveva 38 e il limite per partecipare era di 35. Scappò con la cassa della parrocchia. Poi si mise a vendere kit di Padre Pio truffando 8000 fedeli convinti che il ricavato andasse in beneficenza. Peccato che i soldi se li tenesse lui e che finì agli arresti domiciliari. D) Il parroco della parrocchia di Loano, si limitò a beccarsi 4 anni per induzione allo sfruttamento della prostituzione minorile”.

3) Dopo la tiritera-farsa su Manelli, commissariato – dicono i manelliani – solo perché celebrava la messa tridentina, adesso inizia la stessa farsa e la stessa disinformazione sulle scelte del vescovo Olivieri. Ben sapendo che lo stesso Vescovo sia persona “integerrima e amata dai fedeli” (Cfr. http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2010/09/22/AMXCNe4D-modello_vescovo_incubo.shtml) – e lo sottolineaiamo non è certo della persona del Vescovo che stiamo parlando, ma al massimo di certe sue scelte che molti definivano di “generosità” sulla quale non si può sindacare – alcuni chiudono gli occhi sui fatti e ricominciano col mantra della solita persecuzione (liturgica-dottrinale) solo perché tradizionalista e celebra la messa tridentina. Non è possibile ritrovarsi con una situazione come quella di Albenga ( ad esempio 40 preti omosessuali su 140) senza una qualche complicità del vescovo e/o dei suoi collaboratori. Gli articoli non parlano della gente che è sconvolta dalle messe tridentine, ma parlano di ben altre indecenze. Sbaglio? A detta del Papa insomma Albenga andava commissariata, che Olivieri sia tradizionalista o meno. Ma come è possibile non accorgersi che fatti simili, se difesi dai tradizionalisti, gettano discredito su tutta la tradizione? Il commissariamento è motivato dal marcio cospicuo che danneggia tutta la Diocesi e quindi è bene che venga fuori (e non sia come al solito sommerso) e che sia eliminato con decisione. Gli scandali, in quella diocesi, piovono da tempo, DA TROPPO TEMPO. Non è possibile chiudere gli occhi su tutto questo e commettere di nuovo il medesimo errore di disinformazione “pro-tradizione” già vista nel copione FFII. Per alcuni ingenui pare basti che uno porti la talare e celebri la messa tridentina per essere inerrabile; una vera difesa a priori. In questo modo infantile e ideologico non si fa per nulla un buon servizio alla Tradizione, anzi si contribuisce a farla rigettare. Si deve essere contro gli abusi, la corruzione, il marcio e la spazzatura sempre e dovunque, sia che si presentino in ambienti progressisti (o modernisti come si usa dire in altri luoghi…) sia che si presentino in ambienti tradizionalisti.

Fatima1960



Categories: Sproloqui

125 replies

  1. Ma questo collaboratore è l’addetto a frugare nella spazzatura?

  2. Nel mentre mic scrive:
    “Chi conosce da decenni mons. Oliveri sa di CHI sta parlando e non ha dubbi di sorta. Quindi non parla per partigianeria.
    Sulla situazione della diocesi si puó pensare a buona fede mista eccesso di benevolenza ma non a connivenza con le magagne.”

    Sottolineo di nuovo che l’articolo qui presente non solleva condanne per nessuno ne pensieri di connivenza, anzi del Vescovo ne parla bene parlando di eccesso di “generosità” citando un articolo di un giornale italiano reperibilissimo.

    Non tutti i santi sono chiamati ad essere leader.

    • Se è vero anche solo la metà di quello che si dice, allora mi auguro che la giustizia di Papa Francesco cali su Albenga con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno.

      Uno dei compiti più importanti e più delicati di un vescovo consiste nella formazione del clero. Se Mons. Oliveri ha ammesso in seminario ondate di seminaristi palesemente inadatti, allora è giusto che paghi per questo suo gravissimo errore.

      • e Mic farebbe bene a non giustificare Mons. Oliveri. Perché Mons. Lefebvre, tra l’altro, era ben noto per la severità con la quale vagliava i seminaristi .

  3. Condivido le sagge parole di Franceschiello: la posizione da lui espressa dovrebbe essere anche la posizione di tutti i veri amanti della Tradizione. Cosa hanno a che fare l’immoralità, la depravazione e gli abusi sessuali (purché accertati e ben comprovati) con la vera Tradizione? Cosa hanno a che fare le lobby gay con la vera Tradizione? Anzi è interesse principale di chi ama la talare e la messa tridentina denunciare subito e con decisione ogni forma di scandalo certo e occuparsi di prendere con decisione, senza tentennamenti, le distanze da queste forme di deviazione dalla vera vita e missione del sacerdote. Oltretutto niente infanga di più l’orizzonte tradizionale che la eventuale collusione tra canti gregoriani, preti col tricorno e ……… le depravazioni sessuali! Questa oscena collusione infatti è il miglior modo per disgustare la gente e giustificare anche il rifiuto della liturgia antica. Ad Albenga ci sono, da tempo, più volte denunciate, tonnellate di immoralità, per cui stiano attenti i tradizionalisti, perché con prese di posizioni infantili, di difesa a priori della diocesi “tradizionalista”, chiudendo gli occhi sulle brutture, essi credono ingenuamente di difendere l’orizzonte tradizionale, mentre in effetti, finiscono per difendere solo l’immoralità, gli abusi sessuali, i pedofili e le lobby gay. QUALCUNO VUOLE DIFENDERE QUESTA SPORCIZIA? QUALCUNO VUOLE DIFENDERE QUESTA SPAZZATURA? Sarebbe assurdo.
    Il miglior commento ai fatti immorali registrati nella Diocesi di Imperia-Albenga, per i quali è stato disposto il suo commissariamento, (solo questi fatti immorali sono oggetto della condanna) lo troviamo nella preghiera ufficiale della Chiesa che, nella memoria di San Giovanni da Capestrano, di giovedì 23 ottobre, riporta una sua catechesi, che risale al 1580, ma sembra scritta per i nostri giorni. Trascriviamo dal Breviario – Dal trattato “Lo specchio dei chierici” di San Giovanni da Capestrano, sacerdote (Parte 1, Venezia 1580,2):
    “Coloro che sono chiamati alla mensa del Signore, devono brillare di purezza con l’esemplare condotta di una vita moralmente lodevole e rimuovere ogni sozzura o immondezza di vizi. Vivano per sé e per gli altri in modo dignitoso, come sale della terra. Splendano per un grande spirito di sapienza e con questo illuminino il mondo. “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà rendere salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini” (Mt 5,13). Coloro che fanno parte del clero e danno cattivo esempio per i loro pessimi costumi, per i vizi e i peccati, sono degni di disprezzo e di essere considerati come fango spregevole. Non sono più utili né a sé, né agli altri. Dice infatti san Gregorio Magno: “Se di qualcuno si disprezza la vita, ne segue che non se ne accetta neppure la predicazione” . Invece “I presbiteri che esercitano bene la presidenza siano trattati con doppio onore, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell’insegnamento” (1 Tm 5,17).
    (Liturgia delle Ore, vol. IV, 23 ottobre, memoria facoltativa di S. Giovanni da Capestrano, Ufficio delle Letture, pp. 1401-1402).

    • @Trinity: 
      Trovo sempre sgradevoli post come questo, che si presenta come un dossieraggio tramite articoli di stampa, creato per supportare una tesi preconcetta. Tanto più quando vengono da persone che sembrano inclini a sguazzare nel retrobottega dei si dice e si sussurra, come il blog di Pienaluce (= Fatima?) testimonia in modo sconcertante quando tratta dei FI.
      Preferirei che questioni delicate come queste venissero esposte nella loro articolata complessità e facendo sentire le varie campane. Fra l’altro, essendo molti pronti a giurare sull’onestà del vescovo Olivieri, ci andrei comunque con i piedi di piombo nel giudicare (come oggigiorno ci viene ricordato due volte al dì).
      Che l’affetto di Olivieri per la tradizione non c’entri, lo voglio caldamente sperare; non sono così certo che non consista in un’aggravante agli occhi di certuni e sono invece certo che è stato utilizzato contro di lui.

      • Mi permetto altresì di aggiungere, rivolgendomi rispettosamente alla redazione del blog, che i toni e i contenuti dei post realizzati da questo collaboratore mi sembrano davvero stridenti con lo stile del blog, mirabile eccezione fra chi nella galassia web tratta questi temi.

        • E infine dichiaro il mio accordo con Franceschiello: se mons. Olivieri dovesse risultare essere stato inabile nel vaglio dei seminaristi, dovrebbe subire le giuste conseguenze delle proprie mancanze. Se.

          • Se legge il blog di Mic e credo anche gli altri similari vedrà che sia nel caso FI come in questo di Albenga in essi vi è la convinzione ferrea che tutto viene operato con la primaria intenzione di abbattere i Tradizionalisti e gli amanti del V.O. Nei F.I. difendono solo quello che conoscono di costoro e di P.Manelli, considerano i frati che hanno fatto ricorso dei traditori e il Vaticano responsabile di vera epurazione contra i Tradizionalisti, senza una minima accettazione di testimonianze diverse. In ballo c’è per essi sempre e solo voglia di epurazione circoscritta. La loro mira è sempre il papa e il suo agire. Alle mie osservazioni Mic risponde che occorre punire i sacerdoti immorali e non il Vescovo. Neppure si rende conto che punire è compito del Vescovo e quindi egli è il primo responsabile di questa degenerazione, anche considerando che ne ha accolti molti non idonei. Quello che credo a noi (spero di interpretare gli amm. del blog) interessi sia soprattutto cercare equilibrio nelle situazioni e denunciare la sistematica opera di demolizione dell’opera del papa. Non credo che ci interessi affatto guazzare nel fango, anzi ne faremmo volentieri a meno.

            • Infatti, ci siamo posti la domanda tra gli amministratori se pubblicare o non pubblicare questo contributo in quanto, effettivamente, non nello *stile” usuale del blog.

              Penso che sia chiaro per tutti che non vogliamo giudicare il Vescovo, in quanto non abbiamo nessuna competenza nella materia: la sola cosa che si è voluto dire è che quando succedono questi tipi di interventi da parte della Santa Sede è che, di solito, ci sono ottime ragioni e questo post semplicemente vuole mostrare quelle ragioni che sono pubbliche. Non una sola informazione non è corroborata da un link che l’attesta e non c’è una sola illazione o calunnia.

              Anzi, a noi pare, e questo sembra anche essere il parere della Santa Sede che lo mantiene nella sua carica, che il solo problema di Mons Olivieri è di non sapere governare bene: è sicuramente un sant’uomo ma, molto probabilmente, non un uomo di governo.

              Quel che è più interessante, ed è quello, credo l’oggettivo di Fatima1969, è di mettere in evidenza l’incongruità, anzi, dico io, l’assenza di onestà intellettuale su quei lidi di facinorosi tradi-protestanti e filo-lefebvriani che nei vari blogs non vogliono vedere le ragioni oggettive e prendono addirittura la difesa del perdurare di situazioni torbide, secondo il principio che se il vescovo piace loro allora può lasciar fare tutte le porcate nella sua diocesi.

              E se il vescovo non piace, quando costui durante l’omelia dice di adorare Dio troveranno da ridire che ha parlato di DIo senza parlare della Trinità per fare piacere agli ebrei ed ai musulmani e se, invece, parla della Trinità, troveranno da ridire che è eretico e politeista perché non ha ricordato l’unità di Dio.

              Insomma questo post di fatima1960, anche se non nello stile del nostro blog, ricorda che ci sono malati mentali, misuro la parola, che pur di non far fronte alla realtà, continueranno a sguazzare nella calunnia, nel pettegolezzo e nella cattiveria gratuita dai loro blogs e sul web, la loro ira irrazionale contro la Chiesa ed il Santo Padre non conoscendo più limiti.
              In Pace

      • Gregorius, non posso entrare nel merito perché non ne so niente. Non sapevo nemmeno chi era questo vescovo. E io penso sempre bene finché si può pensar bene.

        Mi limitavo ad osservare che se cerchi di occultare ed “abbellire” certe faccende non fai un buon servizio alla Chiesa tutta.

        (Ho capito benissimo che la diatriba tra le “due fazioni” è sempre in atto e che ci sarà gente a combatterla anche con le sozzerìe. Ad ognuno la responsabilità di ciò che fa. Compresi i sacerdoti di cui si parla nell’articolo)

        P.s. per me, dato tutto quello che sento “mormorare” dalla gente semplice, gente comune….il fatto che in un ambiente cattolico (in questo caso un blog) si portino alla vista anche verità scomode risulta molto positivo rispetto all’atteggiamento “dico e non dico, lo sappiamo ma non lo diciamo”.

  4. Calcolando chemoltissimi preti sono indegni, e de persone che compiono atti omosessuali semo pieni, io non dico che sto tizo deve rimanere llà, mi chiedo solo come mai solo lui…

    Post censurato e corretto dalla redazione

    • Non credo sia “solo” lui.
      Comunque non vedo perché un ladrone che si fa prendere non dovrebbe essere punito sulla base che altri ladroni non si sono fatti acciuffare.
      In Pace

      • Il discorso è che i media beccano chi valga la pena beccare caro Smo, è questo che tu non capirai mai.

  5. infatti da tempo a volte si leggeva di sconcerie nella diocesi di albenga, letto e visto denunce della d.ssa, suicida pare, tempo fa
    spiace immensamente ke ci sian sacerdoti ke peccano in simil modo abominevole,
    saperlo di certo non lede gli onesti semplicemente si valuta persone con + accortezza
    non si posson sacerdoti coi vizietti solo spostare di parrokkia
    van corretti, castigati e gettati fuori dall’ordine sacerdotale se perseverano
    rovinano gioventu’, esempi pessimi di male x tutti
    i responsabili devon pagarne ank’essi conseguenze per mancata vigilanza
    ove le nefandezze siano certe
    e kiaro prevenzione da subito e sempre

  6. se non è zuppa è pan bagnato

    • Comunque è una bella sberla per tutti coloro che hanno sparato contro il Santo Padre a prescindere.
      In Pace

  7. la vergogna di ki si professa cattolico e osteggia Papa Francesco nella dura conduzione della Kiesa
    purtroppo ne ho conoscenze dirette e la cosa mi avvilisce
    tracotanze stupide e presuntuosamente superbe quasi si sentono santi per eventuali orpelli materiali tralasciati per condurre con meno zavorre il gregge

  8. LA SMENTITA DELLA SMENTITA
    1) Proprio oggi (sabato 25/10/2014) messainlatino.it pubblica questa “smentita della smentita” (come lui stesso la chiama!). Persino MIL blog tradizionalista, riconosce con onestà: “/…/ Occorre ora prendere atto che è stato ufficialmente confermato che QUALCOSA IN PENTOLA BOLLE DAVVERO. Il Daily Telegraph informa infatti di avere interpellato in proposito la sala stampa del vaticano e di avere avuto questa risposta da Padre Ciro Benedettini, vice direttore dell’ufficio: “Non commentiamo mai su queste materie, sono confidenziali e non sarebbe corretto. Noi rilasceremmo un comunicato solo alla fine dell’investigazione, se sono prese decisioni”. Ancora più esplicite le parole di Padre Lombardi, direttore della sala stampa, al settimanale The Tablet: “LA DIOCESI POTREBBE ASPETTARSI UNA VISITA APOSTOLICA”. A quanto pare, dal vescovo ausiliare si è passati al visitatore apostolico. La visita apostolica è una procedura di ispezione e controllo, dal cui esito possono essere presi ulteriori provvedimenti. /…/ Il Tablet fa anche il nome del possibile visitatore apostolico, il vescovo emerito della limitrofa diocesi di Ventimiglia-Sanremo, mons. Careggio” (http://blog.messainlatino.it/2014/10/la-smentita-della-smentita-una-visita.html).
    Persino Mic (chiesa e postconcilio) aveva dato per sicuro il provvedimento nei riguardi di quella diocesi: adesso tutti fanno i finti tonti!!!! Fino a ieri, il loro ragionamento era: “perché questa diocesi sì e altre no?”. Fino a ieri, nessuno di loro si è sognato di mettere in discussione la notizia.
    2) Ad usare un pò di razionalità va rilevato che INNANZITUTTO RESTANO I FATTI CONCRETI gravi denunciati, alcuni anche corroborati sa sentenze della magistratura.
    Anche Cesare Baronio (gestore di un sito tradizionalista) ha affermato: “Diciamocelo senza troppi giri di parole: al di là della buonafede di S.E. Oliveri, quanti di noi ignoravano la situazione deplorevole di certi chierici di Albenga? Il problema è che certuni hanno avuto modo di studiare a Roma, dove nessuno ha pensato di cacciarli o di segnalarne al Vescovo le prodezze…” (Chiesa e postconcilio, “L’epurazione continua. Mons. Mario Oliveri, Vescovo di Albenga-Imperia esautorato”, 24 ottobre 2014, 07:06).
    Commissariamento o non commissariamento, visita apostolica o altro, resta il macigno pesante dei gravi abusi e di fatti oggettivamente gravi e vergognosi che vanno affrontati. Tutto qui. L’intervento pubblicato riguardava, infatti, olo questo: “LA CAUSA DEL PROVVEDIMENTO È L’IMMORALITA’ NON LA TALARE” , quindi intendeva denunciare solo gli abusi sessuali da chiunque siano commessi e ovunque siano commessi, e lasciare alla Santa Sede il compito di accertare, in seguito, le eventuali responsabilità di chi doveva vigilare e censurare quegli abusi. Tutto qui. Lo scopo e l’obiettivo della semplice esposizione dei fatti scandalosi è uno solo. Occuparsi di offrire dei riscontri oggettivi, di indicare dei fatti gravi e seri, documentati anche sulla stampa nazionale (e a volte confermati da sentenze!), di dare le ragioni concrete per indicare che qualsiasi sia l’azione della Santa Sede essa è giusta e opportuna perché ha un fondamento concreto e solido! Tutto qui. Il resto spetterà all’indagine e ai provvedimenti che adotterà, eventualmente, il Visitatore, il commissario o chiunque la Santa Sede incaricherà.
    3) Resta sempre da chiarire come mai in quella diocesi ci sono 40 PRETI OMOSESSUALI SU 140 PRETI DIOCESANI. Anche nel Seminario di Albenga si registra un numero abnorme di seminaristi omosessuali. Come mai in questa diocesi c’è una così alta percentuale di seminaristi e preti gay?
    4) Il problema, quindi, non è vescovo sì, vescovo no, o prete sì o prete no. Prospettiva che esula completamente dall’orizzonte proposto.Il problema è che chiunque opera quelle nefandezze o chi non le censura con decisione (dovunque e comunque si manifestino) oggettivamente ha gravi responsabilità. Negare questo non c’entra nulla con l’essere progressisti o tradizionalisti, significa solo essere complici della spazzatura!
    5) È stata pubblicata la testimonianza di Katia Scolieri della Diocesi di Albenga-Imperia: “Sono anni che succedono queste cose nella nostra diocesi, danni su danni, abbiamo portato fatti e testimonianze al vescovo su molti preti, ma i cittadini non sono mai riusciti ad ottenere nulla!! SENZA CONTARE QUANTI NOMI NON SONO ANCORA SALTATI FUORI… preti pedofili….preti con tatuaggi massonici….. che vergogna!!! Poi cercavi di portare qualche amico a parlare con qualche sacerdote e ne usciva sconvolto dalle cose che si sentiva dire!!” (cfr. blog “In comunione con il commissariamento dei frati francescani dell’immacolata”, 23/10/2014, commento a “La causa del commissariamento è l’immoralità non la talare”).
    5) Ad Albenga ci sono, da tempo, più volte denunciate, un pò di tonnellate di immoralità, per cui ripetiamo: stiano attenti i cosiddetti tradizionalisti, perché con prese di posizioni infantili, di difesa a priori, diciamo di “cassetta” della diocesi cosiddetta “tradizionalista”, chiudendo gli occhi sulle brutture, essi credono ingenuamente di difendere l’orizzonte tradizionale, mentre in effetti, finiscono per difendere solo l’immoralità, gli abusi sessuali, i pedofili e le lobby gay. Sarebbe una prassi assurda.

  9. La domanda che nasce spontanea: è sufficiente essere tradizionalisti ed amanti del V.O. per non avere dell’immoralità? E’ quello che costoro vogliono far credere, mi sembra. Quindi per essi è meglio parlare sempre di congiura vaticana o papale. Qui sta il problema. Un poco di obiettività li renderebbe più credibili.

  10. A me invece piacerebbe sapere come fanno Pienaluce e Vincenzo ad asserire che in diocesi ci sono 40 preti omosessuali su 140. Ad Albenga lo scrivono sulla carta d’identità? Hanno un database dedicato? Hanno fatto un censimento?
    Se poi di, questi 40, 35 vivono cristianamente la propria situazione e ci sono 5 mele marce, non vedo per quale ragione fare liste di proscrizione…
    Peraltro, rassicurerei i nostri due amici che di preti omosessuali ce n’è a iosa ovunque.
    Io stesso, che non ho specifiche frequentanzioni in ambito clericale, potrei raccontarvi un bel po’ di episodi e storielle su preti di ogni genere, incluso un nostro ex prevosto poi divenuto vescovo sempre con “compagna” al seguIto.
    Quello che desta perplessità è che le situazioni censurabili vengano portate alla luce in modo selezionato.
    Pensate al caso di quel noto liturgista finito su tutti i giornali per aver preso mazzette nell’ambito dell’affaire Gerini per presentare non so quale faccendiere al card. Bertone: l’uomo continua a occupare ineffabilmente le cariche prestigiose che occupava prima. Ma essendo un antiratzinger, anti motuproprio (contro il quale scrisse un instant book) ecc., evidentemente vale la legge dei due pesi e delle due misure.
    Mi darete atto di aver detto che se Olivieri ha mancato di capacità di discernimento ne deve pagare le conseguenze. Ciò che non vorrei è che le sacche di immoralità che si annidano ovunque fossero usate selettivamente per colpire con altri fini.

    • o per difendere le proprie ideologie come fa Mic e compagni, Visto che da MIL sembra che tutto sia non ancora chiaro mi astengo da ogni commento, non così sembra da parte di Mic e C. Penso che basti così da parte mia. Aspettiamo conferme, anche se qualcuna è già arrivata. Fine discussione.

      • Il che è esattamente la mia posizione descritta ieri notte.

      • Io infatti, caro Vincenzo, non ho detto: il vescovo non ha nessuna responsabilità. Ho detto che se sarà appurato che non ha avuto discernimento, è giusto che siano presi i provvedimenti del caso: ovviamente non potrebbe essere tollerata una diocesi ridotta a un covo di pervertiti e a un clero in larga parte omosessuale notoriamnete praticante.
        Spero che ci si renda conto che sono accuse gravissime. Ma se, come dicevo, saltasse fuori che chi si è comportato male si conta sulle dita di una mano, beh, allora commissariare la diocesi farebbe pensare ad altro. Come al solito, conviene attendere, cercare di capire meglio e poi formarsi, se sarà possibile, un’opinione.

        • Del resto, come dar torto al geniale Mastino?

          Censurato dalla redazione (SdC): cancellato un link web non ha niente da fare su un sito veramente cattolico.

          • @Gregorius. Se permetti Mastino non è per nulla geniale, cerca la genialata spesso con la volgarità e con descrizioni minuziose in cerca dell’effetto al limite dello sfinimento letterario. Sembra voglia dire ad ogni articolo: mi deve leggere perché sono bravo e…geniale appunto. Anche lui ama troppo svelare i panni sporchi altrui con dovizia di particolare quasi morbosa di cui si farebbe volentieri a meno e fare..la predica. A mio parere personaggio quasi solo bizzarro, anche se di qualità ne avrebbe. Parere personalissimo . Ho provato una volta a farglielo notare almeno in parte. Per un poco mi ha risposto e poi si è arreso. Ho fatto ora anch’io il criticone sperando che serva a qualcuno ad aprire gli occhi. Forse sbaglio….e non devo…

          • “Un Tonino Bello in terra peronista, questo vescovo. Di quelli che sta sfornando da qualche anno il disastroso primate argentino Jorge Bergoglio, che a momenti lo scorso conclave per un castigo divino non ci ritrovavamo papa… e che ora, superata una certa età, sta precipitando di netto e velocemente, da buon gesuita, nella sindrome gesuitica del carlomariamartinismo puro e duro.”

            Ahahahha, anvedi il Mastino nel 2012! Lo sapevo che mi perdevo delle belle chicche a non rileggere i post vecchi!
            Certo deve essere stata dura per lui quando la voce spezzata del protodiacono ha proferito quel “jorge”…

            • Da “disastroso primate” a papa! Si vede qui quanto sia perspicace il Mastino e quanto ne capisca di vescovi , papi e situazioni! Giusto chiamarlo geniale, no?

            • Invece di ridere a crepapelle faresti meglio a riflettere sulle parole del Mastino e sui FATTI raccontati in quell’articolo. Del resto, il pontificato di papa Francesco mi sembra in linea con la guida del disastroso primate argentino Jorge Bergoglio. E non ci trovo proprio niente da ridere.

              • e quali sarebbero i fatti?e quale sarebbe l’articolo?si tratta di un commento in cui il Nostro (di cui io sarei pure un fan, quando parla di storia della Chiesa e non di gossip ecclesiale) ripete il suo mantra di qualche tempo fa ‘se non sei pro missa tridentina, allora sei una merda’. Sui disastri poi, siam tutti orecchi ; dicci un po(ma che sia qualcosa di argomentato, non la classica geremiade da tradiprotestanti rompiballe modello ‘o tempora o mores’ come al baretto; esse verranno censurate, sappiatelo)

            • Dove è finito il Claudio contra censura sempre e comunque?! Ahahah (e scusate se continuo a ridere a crepapelle).

            • vergognosi certi giudizi di presunti gran cattolici intelligenti, i Papi si ripettano tutti come sempre stato abbastanza mi pare, Papa Francesco con grande attenzione per poveri tutti è odiato dai farisei……………

            • @ Claudio, Lieta

              I fatti sono quelli raccontati nell’articolo. L’hai letto? Parla di certi vescovi aperti e di manica larga. Ha fatto tre nomi: Fernando Maria Bargallò, Fernando Lugo, Gabino Zavala. Ed ha raccontato tre storie. Sono “gossip ecclesiale”, o sono FATTI INCONTROVERTIBILI? Ecco, quando si comincerà a commissariare questi?

              Sui disastri, mi pare che il sinodo abbia dato già un promettente assaggio. Senza contare i FFI, interviste varie e prediche da s. Marta. Ma io sono un “tradiprotestanti rompiballe”, vero?

              Io, egregi Claudio e Lieta, sono un povero padre di famiglia (tre figli e moglie a carico) che tira la carretta e che ama Gesù Cristo e la Sua chiesa e che meriterebbe, credo, di essere rispettato e non ingiuriato e calunniato da quelli come voi. Personalmente ho un pessimo giudizio sul modo di guidare la chiesa di papa Francesco, ma questo non significa che non riconosca a lui obbedienza, rispetto e preghiera. Sono cattolico almeno quanto voi, sono vostro fratello e non sono né traditore né protestante. Non mi sono mai permesso di esprimere un giudizio su qualcuno di voi, sulle vostre persone. Usatemi la stessa cortesia, grazie.

              • Mi sembra ovvio che nessuno può permettersi giudizi sulla sua persona e sul suo modo di essere cattolico, soprattutto in foro interno. Mi aspetterei lo stesso atteggiamento Mi sembrava che Claudio parlasse d’altro. Buon cammino a lei e alla sua famiglia.

              • Dicevo mi aspetto un atteggiamento di non giudizio nei confronti del cattolicissimo Papa, esattamente come mi sembra hai sempre fatto.

  11. se vedi sakke immorali non hai ke da dire, non è giusta causa per lasciar scorrere fogne ove esistano ki erra in maniera similmente visibile

  12. Segnalo alla Redazione gravi inesattezze, lesive della dignità di Monsignor Oliveri e della Diocesi. Prego insistentemente di correggere:

    1. La vicenda del parroco transessuale di “Rolfo di Andora” non esiste. Caso mai esiste “Rollo” di Andora e il fatto di cui si riferisce risale a metà degli anni ’80, quando vescovo di Albenga era monsignor Alessandro Piazza (Oliveri sarebbe arrivato nel 1990). Si tratta di un sacerdote che ebbe improvvisamente gravi problemi psichici e che abbandonò la parrocchia; morì pazzo nel 1987. Carità cristiana impone di lasciar riposare in pace quest’uomo.

    2. La stima dei preti/seminaristi omosessuali è fondata su giudizi temerari poiché non risulta che alcun chierico della Diocesi ha mai dichiarato la propria tendenza omosessuale; nessuna prova può essere addotta a proposito.

    3. Esiste un unico caso di pedofilia, il quale riguarda un prete oriundo della diocesi; tale caso, conclusosi con condanna civile, è stato preso in esame dalla Congregazione della Dottrina della Fede la quale ha concluso che si tratta di un caso poco chiaro; la sentenza civile pertanto non è stata delibata nell’ordinamento canonico, ma si è aperto regolare processo canonico presso il tribunale ecclesiastico dell’Archidiocesi di Genova, attualmente in corso; pertanto il sacerdote è canonicamente innocente, fino a giudizio contrario.

    4. Il caso di Luisa Bonello, trionfalmente evidenziato in maiuscolo grassetto, NON riguarda la diocesi di Albenga, ma la vicina diocesi di SAVONA, come facilmente riscontrabile su qualsiasi mezzo di informazione. La responsabilità riguarda pertanto monsignor Lupi, vescovo di Savona-Noli.

    Molte altre correzioni andrebbero fatte, ma imporrebbero di entrare nei dettagli personali dei singoli soggetti e non mi pare corretto. Invito la Redazione ad essere molto circospetta nel fare questi collage di notizie tratte dalla stampa laica (o meglio laicista).

    Un sacerdote.

    • Caro don,
      personalmente , vorrei che TUTTI i fatti menzionati in questo articolo fossero falsi; e credo di parlare a nome di tutti.
      Per quanto…di quanto al punto 2) si parla di seminaristi e parroci fotografati nudi su siti gay, o che convivevano more uxorio con i loro ‘amici’ 3) non abbiamo parlato di innumerevoli casi di pedofilia, ma di un caso; il caso c’e’. ed anche un solo caso e’ gravissimo.
      Per il resto, siamo sempre pronti a rettificare, qualora lei ci desse notizie più’ attendibili. (e le ripeto, personalmente vorrei che si trattasse solo ed esclusivamente di notizie false).

      • Scusate la fretta ma è domenica.

        Circa Luisa Bonello e le responsabilità della DIOCESI DI SAVONA-NOLI (che non è Albenga)

        http://www.ninin.liguria.it/2014/09/19/leggi-notizia/argomenti/news/articolo/luisa-bonello-non-ce-piu.html

        Circa le altre obiezioni tenterò di rispondere.
        In ogni caso, prendere per buono tutto ciò che dice la stampa non è difendere il papa, del quale siamo tutti figli obbedienti, ma accoltellare un uomo che ha servito la Chiesa da Paolo VI in avanti.

        • Claudio mi ha chiesto delle “notizie più attendibili” per rettificare l’articolo; vedo che neppure il link indicato qui sopra è sufficiente a far scattare una dovuta rettifica, quindi non mi neppure di fornire altre indicazioni. Ricordo però che la CALUNNIA è un peccato mortale e, se pubblica, va riparata con scusa pubblica. Attribuire a Oliveri il caso Bonello è una calunnia.

    • Prendiamo atto e ringraziamo anche di questo intervento.
      Ripeto, come scrivevo nell’aggiornamento, che se davvero tutte queste notizie fossero infondate e la Diocesi procedesse alla grande, chiediamo venia noi per i giornali nazionali (che se aspettiamo loro…) e rendiamo grazie a Dio!

      D’altra parte ci rendiamo altresì conto che, non potendo contare su informazioni di prima mano e quindi dovendo dipendere da testimonianze estranee, la sospensione di ogni giudizio sia quanto meno necessaria. Mi sembra che questa sia stata applicata fin da subito, cioè fin dal primo intervento di Fatima pubblicato. Forse non era chiaro, forse non lo è mai abbastanza.

      Siamo estranei sia alle diocesi in tema che a qualsivoglia costrutto politico che possa sfruttare situazioni simili.

      Per questi due motivi ripeto volentieri che non è in discussione la persona del Vescovo Olivieri, dovunque decantata come retta ed integerrima, e mai lo è stata (e vorrei vedere). Al massimo alcune scelte. Al massimo e SE e SOLO SE. Concorderà con me che però ora è un parlare ad opposti che semplicemente disorienta e non dice più nulla. Anche solo la faccenda vaticana: da principio sembrava avessimo un Commissariamento, poi diventa un affiancamento e ora pare ci sarà (forse?) un visitatore apostolico. Che la faccenda sia chiara come il buio completo è l’unica certezza. Ed è anche per questo che ben accogliamo la sua campana e ancor più lestamente procediamo con la fine della discussione al riguardo. Per lo meno finché non ci saranno notizie più certe e meno laiciste o di parte (su questo punto come non concordare).
      D’altra parte è la logica stessa che ci insegna che discutere di contraddizioni è discutere di nulla, cioè nulla come discutere, cioè è non discutere affatto. Ci sono modi migliori per perdere tempo.

      E ancora: si è sempre sottolineato che lo scopo iniziale di questo post non è mai stato colpire qualcuno nel suo privato, semmai chiederci come sia possibile che per certuni ogni mossa vaticana (qualunque essa sia) debba sempre essere dettata dal modernismo anti-tradizionalista.
      Con questo non voglio dire che non può in alcun modo e per nessun motivo trovare appiglio questa lettura di alcuni fatti, quanto piuttosto far presente che a forza di dire ogni volta, sempre, anche forzatamente, “al lupo, al lupo” non ci si può lamentare se tutti se la ridono quando il lupo veramente si fa vedere, se mai davvero questo è il caso ad hoc. Anche questo è fare un torto alla verità a mio umilissimo avviso.

      Detto questo preghiamoci sopra e attendiamo buone nuove. Personalmente chiuderei qui il tutto.

      Chiudo chiarendo che siamo sempre pronti a correggere qualsiasi stortura inconsapevole a cui siamo andati incontro in buona fede. A tale proposito riaggiorno lo stesso post linkando questo suo intervendo in prima.
      Buonanotte a tutti (possibile debba sempre ridurmi a scrivere questi soliloqui alle due di notte?! Che vita…) 🙂

  13. Mi fa piacere che il blog stia favorendo un approccio critico alla questione, senza emettere condanne o assoluzioni a priori.
    Anche se qualcuno ci prova: ad esempio Claudio dice che anche un solo caso di pedofilia sarebbe gravissimo. Sono d’accordo sul gravissimo, ma da qui a commissariare una diocesi, ce ne corre. A meno di usare lo stesso metro ovunque e con chiunque, cosa che non si verifica proprio per nulla.
    Torno a chiedermi come fanno alcuni amici ad avere i dati sull’identità sessuale dei preti locali. Claudio dice che erano su facebook: questi, uno, due, tre? Non credo proprio che 40 sacerdoti di Albenga abbiano profili a sfondo gay suFB…
    Quando le si spara così grosse, o si è sicuri e si tirano fuori le fonti o è meglio star zitti.

    • @ Spero abbia compreso quale sia la nostra , richiesta dagli amministratori, politica da applicare al questo blog. Ancora una notizia da Mic dove un tale riporta come proveniente dai sacerdoti di Albenga l’affermazione che un terzo dei preti di Albenga autoctoni hanno notevole vita immorale , oltre da buoni sessantottini contestatori dell’autorità e della morale
      cattolica e artefici della pressione mediatica. Sarà vero, come quella signora del posto che denuncia l’immoralità di troppi sacerdoti per esperienza personale? Non lo so. Anche lei però scrive : “A meno di usare lo stesso metro ovunque e con chiunque, cosa che non si verifica proprio per nulla.” Questa è o no una critica preventiva alla eventuale azione vaticana dicendo che per così poco non è il caso e solo contro i tradizionalisti? Ne lei o Voi come noi non conosciamo bene la situazione completamente, come per il caso FI. Eppure la relazione di costoro è nota. Ultimamente mettono sullo stesso piano il caso dei FI frati e suore con suore-cantante con Madonna e delle suore orsoline con il loro centro benessere discutibilissimo. La persecuzione dei FI e il non doveroso intervento nei due casi citati. Due pesi e due misure secondo loro Mi chiedo: è rimasto qualcosa del buon senso e senso delle proporzioni? Giudichi lei se non vi è ideologia che annebbia la mente. Spero di essermi spiegato. saluti

      • Caro Vincenzo, se io vengo su questo blog e non su quello di Mic una ragione ci sarà, non crede? Ed è appunto questa: che questo blog è profondamente diverso da quello di Mic o sull’altro versante da quello di Grillo-Augè.Non è che devo fare un blog contro il blog di Mic o contro quello di Augè. Questo è, per come la vedo io, un “luogo” diverso, né pro né contro a prescindere.

        • Giuro, se questa cosa, descritta così bene, passasse a tutti in modo così lucido, significa che stiamo riuscendo nel nostro intento primario.
          Grazie Gregorius di questo complimento (in)direttissimo. Davvero.

  14. signor giancarlo ciascuno tira la sua carretta, lei non la conosco, ho letto articoli vari, credo sian sufficientemente veri, anke da quanto vedo fare da persone ke si reputano amanti di Dio a infangano Vicario suo, Papa Francesco mi pare dedito a poveri veri tanti. mio avviso ha dialettica comprensibile x molti, non solo quelli ke han tempo modi visualizzare il vero in studi da mani pulite…
    sicuro ke i disastri li faccia Lui o gli stessi commissariati ke han preso strade errate?
    ciao minstrel…………………………..

  15. le macine al collo x peccati sì orribili le indico’ Gesu’ e appunto sia anke uno , cmq non lo è pare
    vi pare corretto ke persone ke dovrebberro portare lieta novella sian similmente luridi
    non son articoli giornali gossip son articoli anke di persone serie in vari ambiti non solo laici
    quando ci prospettano inferi a noi ke viviam semplici e dediti doveri be è ora ke le sakke putride vengano svuotate tutte…………………se vi disturbo voi lo fate altrettanto nei miei riguardi, rispetto x tutti

  16. cosa ne sapete delle vere necessità per cui si arriva commissariare una diocesi………..ki siete per giudicare operato volto a rinfrescare arie stantie…………..il giusto vento dello Spirito Santo deve soffiare ovunque per tutti, anke per quegli innocenti finiti fra le grinfie di quei demoni ka purtroppo portano anke la talare…………

  17. Quanto all’azione vaticana, ho detto “non vorrei che”. Vedremo. Perchè ad esempio non è che, come ho detto sopra, il,card. Burke sarà rimosso dalla Segnatura perchè incapace come canonista…

    • Nulla ci sarebbe di male se papa Bergoglio voglia vicino a se o nei posti più delicati alcune persone a lui più congeniali, indipendentemente dalla loro competenza.

  18. @ Giancarlo; io non ce l’ho con te come credente ( e scusa se ti ho dato questa impressione ma sinceramente non capisco dove-come), ce l’ho con tutta una tendenza diffusa tra molti cattolici(e mi sembra, te incluso) che ormai trattano la Chiesa e il Papa come un’associazione a delinquere, le cui azioni vanno sempre lette considerate ed interpretate nella maniera peggiore possibile. Il papa dice-fa a? la cosa va interpretata sempre e comunque nella maniera meno cattolica. Il Papa commissiona un ordine-una diocesi? sicuramente un’altra astuta mossa di quel satanasso e dei suoi accoliti per distruggere la Chiesa di Cristo, disintegrare la Dottrina etc.
    questo non e’ sano scetticismo nei confronti dell’autorita’, questa e’ paranoia!

    @ Gregorius; l’articolo non parla solo di un caso di pedofilia, ma anche di una serie di preti problematici (apertamente gay, scacciati da altre diocesi per vari motivi, etc) accolti nella Diocesi e messi anche in ruoli di potere. non e’ vero niente? Hallelujah. E’ vero tutto/gran parte? le azioni disciplinari eventuali avrebbero il loro perché’.

  19. “Credo nel Papa e quindi qualsiasi cosa farà, sarà nel giusto. E non perché sia infallibile in queste cose (figuriamoci), ma perché è l’unico ad avere Autorità per farle.”

    E da tempo che non leggevo un invito a togliersi il cervello cosi diretto! Si potrebbero troverei delle varianti:

    Credo nel Duce e quindi qualsiasi cosa farà, sarà nel giusto. E non perché sia infallibile in queste cose (figuriamoci), ma perché è l’unico ad avere Autorità per farle.

    Credo nel Presidente della (Repubblica o consiglio) e quindi qualsiasi cosa farà, sarà nel giusto. E non perché sia infallibile in queste cose (figuriamoci), ma perché è l’unico ad avere Autorità per farle.

    Credo nel Parlamento Europeo e quindi qualsiasi cosa farà, sarà nel giusto. E non perché sia infallibile in queste cose (figuriamoci), ma perché è l’unico ad avere Autorità per farle

    Credo nei giudici dell´Italia e quindi qualsiasi cosa farà, sarà nel giusto. E non perché sia infallibile in queste cose (figuriamoci), ma perché è l’unico ad avere Autorità per farle

    Io spero presto vedere ufficialmente cacciati i seminaristi e preti omosessuali per le stesse ragioni che si interviene nella diocesi, perceh se no diventa un caso come quello dei frati dell´Immacolata. Si interviene perche si richiedeva ubbidienza servile e poi si richiede questa dai antichi superiori non permettendoli visitari chi vuole.

  20. DAL SITO – L’ISOLA DI PATMOS
    CADE L’ASINO: IL CASO DEL VESCOVO DI ALBENGA, INDURRÀ ALLA RAGIONE I “TRADIZIONALISTI ESTETICI”?
    Autore Ariel S. Levi di Gualdo

    “L’asino è caduto perché sotto il suo governo sono stati accolti in quella Diocesi — o da lui stesso ordinati — anche dei sacerdoti transfughi da varie diocesi che definire problematici è un eufemismo; e questo è un fatto, non una congettura. È caduto, il povero asino, perché i fedeli e diversi sacerdoti di quella Chiesa particolare HANNO INVIATO ALLA SANTA SEDE NON DELLE SEMPLICI PROTESTE MA DELLE DOCUMENTAZIONI TERRIFICANTI, lamentando tra i vari problemi anche quello non lieve che riguarderebbe la presenza di non pochi sacerdoti con palesi tendenze omosessuali; ed i più eclatanti in tal senso sono risultati essere proprio quelli col bel latinorum sempre sulla bocca e che con manipoli, chiroteche e cappe magne hanno lo stesso rapporto artistico-professionale che la mitica Wanda Osiris aveva con le rose che lanciava agli spettatori, mentre con i levrieri afgani al guinzaglio scendeva lo scalone illuminato, scortata dai suoi boys e cantando la celebre canzone: «Sentimental, questa rosa appassita» …Qualche sito e blog ultra tradizionalista ha provato sulle prime ad urlare alla “epurazione franceschista”, insomma: la “ennesima persecuzione”. Poi forse hanno capito ed hanno taciuto. E tutt’oggi seguitano a tacere in un silenzio ipocrita e doloso, avendo deciso che l’asino non può cadere semplicemente perché l’asino non esiste […]”.
    (http://isoladipatmos.com/cade-lasino-il-caso-del-vescovo-di-albenga-indurra-alla-ragione-i-tradizionalisti-estetici/)

    Stella Mattutina (della Diocesi di Albenga-Imperia). “I problemi di cui si parla sono veri. È una diocesi allo sbando più totale. Sono anni che questa situazione va avanti. Sono testimone io stesso di episodi vergognosi, per i quali ho parlato personalmente col vescovo. Purtroppo nulla è stato fatto. […]” (cfr. blog In comunione col commissariamento degli FI, https://www.facebook.com/groups/1499476033629194/).

    edited by mod

    • Grazie pienaluce.
      Questo articolo di Don Ariel mi mancava e lo riporto sopra per nuovo aggiornamento.
      Mi scuso per l’editing selvaggio dei due commenti, ma ritengo sia importante dare giusto il “la” degli argomenti di cui parlano e lasciare che gli utenti si facciano l’idea di articoli o di commenti esterni a questo blog, direttamente dove tali articoli e commenti sono stati redatti, dove si possono leggere integralmente ed eventualmente commentare ai rispettivi autori.

    • Fra parentesi… che meraviglia di blog è “isola di Patmos”?! Grande scoperta, grazie Pienaluce!

    • Che tristezza!

      Dio abbia pietà di tutti coloro che affermano tali sconcezze e di tutti coloro che le diffondono.

      • Carissimo confratello
        come scritto ieri io mantengo un religioso silenzio sulla questione non perché non conosco la situazione: figurati, sono della diocesi di Milano! Rispetto pertanto le decisioni del Vescovo di Albenga. Il problema è che siamo all’interno di una guerra “sporca” (ed è per quello che cerco di disinnestare le bombe) senza esclusioni di colpi. In questa guerra c’è poco di teologia o di dottrina ed allora si ricorre alle azioni di bassa macelleria.
        Fortunatamente io non abito sull’isola di Malta, ma neppure su quella di Patmos. Lo smog della pianura padana basta e avanza, pastoralmente parlando.
        Sembra che la guerra si stia spostando all’interno dei tradizionalisti e le accuse sono proprio di bassa lega. Poi il mastino spara a zero contro le abitudini sessuali di quelli che ritiene progressisti. Ci saranno i preti gay, quelli pedofili e i puttanieri (spero non sia una parolaccia): quelli che conosco io sono quasi normali (almeno da un punto di vista sessuale). Da prete quasi normale rimango stupefatte dalle gesta (penso) erotiche denunciate dal Mastino. Tale insigne ed esperto giornalista afferma che tali preti perversi osano spegnere le candele coi materassi ad acqua. Chissà come fanno? Io non sono tradizionalista e non le spengo più con quell’arnese che si usava una volta. Neppure uso il soffio perché la puzza di bruciato è troppa e la gente si lamenta perché gli fa male il fumo delle candele. Io da buon elettricista uso le dita (opportunamente inumidite): per me è il mezzo più efficace…
        Ps Forse, invece che prendertela con noi, è meglio che te la prendi con coloro che hanno diffuso le notizie dalle quali si è attinto…
        Io ci ho messo la faccia… di George

        • Le fonti sono:

          Il secolo XIX, la Repubblica, La stampa, Libero

          Conoscendo la tipologia di questi giornali è facile desumere la qualità delle notizie.
          La cosa che mi rattrista è vedere un sito cattolico diffondere “senza alcun timore” la spazzatura che viene da questi cassonetti. Potevano almeno diffondere il comunicato che fece la Diocesi più di un anno fa per difendersi dalle calunnie, destituendo di valore le illazioni giornalistiche.
          Preferiscono invece affidarsi a internet, senza controllare le notizie: Dio abbia pietà di loro.

          E con questo mi taccio definitivamente.

          • Interessante D.A.F.! E’ possibile reperire online il comunicato della Diocesi di un anno fa? In effetti ha colpito anche me la forza con la quale Don Ariel si scaglia nella vicenda, sembra davvero sia a conoscenza di tutto quello che è pervenuto in Vaticano al riguardo (sempre che sia pervenuto qualcosa e qualcosa di quel tenore).

            Personalmente più la faccenda continua, più mi sembra che si formino due fronte contrapposte che si danno dei bugiardi reciprocamente. Capirai che di questa situazione caotica e contradditoria, dove tutto è il suo contrario, è impossibile parlare.
            Per questo direi che si, è meglio tacere definitivamente e affidarsi a chi ha l’Autorità di eventuale intervento in caso di qualsivoglia errore.
            Questo, ovviamente, checché ne dicano i vari Blas…

  21. la fantasia marcia certo non manca, truccata cosmetizzata ma poi alito vento ha tolto il belletto e i vermi si notano bene………………

  22. Ragazzi, soprattutto autori e mod di Crocevia, leggete qui quel che scrive Don Ariel su isola di Patmos:

    Né io né i miei confratelli con i quali abbiamo dato vita a questa rivista telematica (Livi, Cavalcoli ndr) intendiamo portare avanti battaglie contro nessuno: non siamo membri di un partito né siamo sul libro paga di qualche esigente padrone, impegnati come tali a battagliare ed a togliere credibilità ad un partito avversario.

    Dove l’avete già sentita?! Ecco bravi, qui secondo me urge unire le forze, soprattutto per quanto riguarda il Sinodo 2015 (ricordate la proposta bomba di simon via mail privata che prima o poi uscirà anche su queste pagine? Ecco… pensate il botto possibile!).

    thinkin’ about it! 😉

    • Pur mantenendo il mio religioso silenzio su una vicenda così pruriginosa, e pur non essendo mod, potrei avere anch’io la bomba di Simon. Se poi volete sono disposto a mandarla mooolto in alto per il Sinodo 2015. Naturalmente da bravo artificiere sono in grado di disinnescarla cosicchépossa fare solo del bene…

      • Tranquillo Don, appena ce l’ha chiara Simon la sparerà a tutti in modo cristallino, mod compresi. 😉 tranquillo che sei il primo che viene eventualmente messo “in mezzo”. 🙂

  23. era mica della congrega……………….

  24. e dai fatecela leggere a bomba atomica

    • ahahah, daje tempo lieta. Moh è occupato! 😉

      • Minstrel su questo ci assomigliamo un pò: se so di una cosa che bolle in pentola non riesco a stare zitta…hahah hai parlato troppo presto.
        Pure io aspetto il novello Big Bang !!
        Quando ce lo diteeeeeeeeee ??
        😀 😛

        • Big Bang? 😀 ahaha
          Oh non aspettatevi un esplosione di tutto il possibile, quanto piuttosto l’avvio lentissimo di un proponibile…

          ah, che bello essere criptico quanto il Magister Ludi! 😛 😉

  25. Don Ariel sul suo blog alla richiesta di documentare con precisione i fatti d lui denunciati fatta da D.F.R. sacerdote di Albenga, scandalizzato e certo di fatti menzonieri, risponde “La mia risposta è chiara: “La Santa Sede è entrata da anni in possesso di prove molte delle quali superano nella loro realtà la stessa fantasia umana”.
    Questi sono i fatti e ad essi io mi attengo, senza bisogno di sporcare ulteriormente il volto della Santa Chiesa enumerandoli pubblicamente nei miei scritti, visto che ciò non servirebbe a risolvere in alcun modo il problema.
    Se ad affermare questo mento e dico il falso, mi si imponga attraverso l’Autorità Ecclesiastica – alla quale io ubbidisco, non essendo appunto un lefebvriano – di smentire me stesso e di chiedere pubblicamente scusa, ed io lo farò subito.” Si deduce che Don Ariel ha conoscenza chiara e sicura della situazione di quella diocesi e dei suoi preti, ma non rivelerà alcun particolare né nomi. Allora? O si crede a don Ariel che anche in altre occasioni dimostra di avere conoscenze nei sacri palazzi oppure…aspettiamo. Peccato che non si possa avere un poco di chiarezza quel tanto da chiedere velocemente il caso. Non mi convincono affatto i post dei due sacerdoti della Diocesi di Albenga. Vi una difesa d’ufficio troppo stridente con quanto viene detto. Boh!

  26. Certo che la Chiesa postconciliare è ridotta veramente male. Dove siamo arrivati in pochi decenni!

    • Gregoriius, preti zozzoni e-o genericamente ci sono sempre stati, spesso anche in luoghi di potere (i.e Papi con figli e amanti etero e omosessuali.). Non mi sembra una specificita’ della ‘Chiesa postconciliare’….

      • Certamente. Ma è fuor di dubbio che la secolarizzazione che ha caratterizzato ampie fasce della Chiesa postconciliare abbia il suo peso. Mi riferisco a uno stile di vita complessivo e richiamo l’attenzione non solo sui preti, ma anche, direi in modo ancor più macroscopico, negli ordini religiosi (alcune situazioni le ho constatate direttamente). Non è per essere fissati su certi aspetti, ma prima una disciplina più stretta sicuramente c’era. Anche il semplice fatto di dover portare la talare costituiva una forma di prevenzione a certi andazzi. Naturalmente l’abito non fa il monaco, ma aiuta… E, come si dice, prevenire è meglio che curare.

  27. Ecco il link sul quale è possibile reperire il COMUNICATO STAMPA, firmato dai 10 Vicari Foranei della diocesi e approvato da monsignor Oliveri, nel quale già nel 2013 si lamentavano gravi fraintendimenti dovuti alla cattiva informazione. Per completezza, oltre al link, riporto anche il testo. Vi prego di dargli massima visibilità, o almeno la medesima che avete concesso alla spazzatura dei media laici.

    http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/pls/cci_dioc_new/bd_edit_doc_dioc.edit_documento?p_id=942681&id_pagina=32468&rifi=&rifp=&vis=1

    DIOCESI DI ALBENGA-IMPERIA

    Ufficio per le Comunicazioni Sociali

    Papa Francesco durante la meditazione mattutina di Sabato scorso ha elencato tre comportamenti negativi. Anzitutto la disinformazione, quando cioè diciamo «soltanto la metà che ci conviene e non l’altra metà; l’altra metà non la diciamo perché non è conveniente per noi». Poi la diffamazione: allorché «una persona davvero ha un difetto, ne ha fatta una grossa», bisogna raccontarla, «fare il giornalista, no? E la fama di questa persona è rovinata»! E la terza è la calunnia: «dire cose che non sono vere. Quello è proprio ammazzare il fratello!». Disinformazione, diffamazione e calunnia «sono peccato! Questo è peccato! Questo è dare uno schiaffo a Gesù attraverso i suoi figli, i suoi fratelli. Le chiacchiere non ti faranno bene, perché ti porteranno proprio a questo spirito di distruzione nella Chiesa. Segui me! È bella questa parola di Gesù, è tanto chiara, è tanto amorosa per noi».

    Mossi dalle parole del Pontefice i 10 Vicari Foranei della diocesi di Albenga-Imperia hanno affidato all’Ufficio Comunicazioni Sociali il seguente

    COMUNICATO STAMPA

    Assistiamo da tempo alla pubblicazione, su organi di stampa, di articoli che trattano aspetti e problemi della Chiesa di Albenga ‘ Imperia in una maniera del tutto impropria, poco informata e scorretta.

    Lo stesso stile, ed è tutto dire, lo si ritrova in siti e forum on line, dove lo schermo dell’anonimato consente di propalare pseudo-notizie, sospetti, voci, allusioni, con un generico ma potente effetto di denigrazione e di discredito.

    Tutto sembra mirato a tratteggiare a tinte fosche il rapporto tra il Vescovo Diocesano e buona parte del suo clero, le scelte pastorali, liturgiche e vocazionali operate negli ultimi anni e le condizioni complessive della Chiesa ingauna.

    Prima di qualsiasi considerazione sul merito delle criticità riferite, dobbiamo stigmatizzare un metodo di informazione che, presentando fatti pubblici  e notori (come ad esempio le ordinazioni diaconali o presbiterali) li collega immancabilmente e in modo suggestivo con retroscena, confidenze e lamentele, tutte rigorosamente non verificabili, restituendo un quadro sulfureo e comunque gravemente distorto della nostra vita diocesana.

    Ci chiediamo quale coscienza animi e quale servizio alla verità ritenga di prestare, chi fornisce alla stampa o diffonde in rete una così scadente qualità delle notizie e un così pernicioso insieme di maldicenze, tanto studiate quanto infondate. E guardiamo con preoccupazione a un giornalismo che, partendo anche da singoli, non ripetuti e ben circoscritti fatti dolorosi che hanno interessato la vita della nostra Diocesi, assembla poi una quantità di elementi non verificati e non verificabili, senza alcun vaglio apprezzabile anche dai lettori e talvolta senza alcuna verosimiglianza, offrendo infine poche notizie riscontrabili e molte reputazioni macchiate.

    Per quanto riguarda poi il merito dei fatti raccontati in questa che sembra una vera e propria campagna d’opinione, qui ci preme semplicemente ribadire la realtà di sempre, e cioè che la nostra Chiesa, e in essa, in modo del tutto particolare, il clero, è unita attorno al suo Vescovo in uno spirito di affetto e collaborazione, e che affrontiamo le sfide e i problemi che il nostro tempo ci pone ‘ sfide e problemi né negati, né rimossi, né occultati – proprio grazie alla ricchezza della nostra comunione, che vive di lealtà e responsabilità, di valorizzazione delle sensibilità e di una fiducia non estemporanea. Quanto bene (anche nascosto) è quotidianamente presente nelle nostre Comunità!

    Chiediamo quindi alla stampa trattare le questioni della nostra Diocesi in maniera completa ed equilibrata, non limitandosi a servizi d’effetto, parziali e inevitabilmente tendenziosi; e, mentre perdoniamo, preghiamo per coloro che hanno fatto ricorso in forma anonima ai giornali o alla rete per dar sfogo a risentimenti, invidie e opinioni malevole.

    Al nostro Vescovo, al Vicario Generale e alla comunità diocesana di Albenga-Imperia, assicuriamo che continueremo -come Sacerdoti- a camminare convintamente sulla strada dell’annuncio, della testimonianza, della missione e della carità. E che la nostra vocazione, oggi più che mai, vive il carisma speciale dell’unità, l’amore indefesso per la Chiesa, il senso rispettoso del rapporto con la verità dei fatti e con le legittime attese del Popolo di Dio, perché su tutti i fronti del nostro ministero accadano più di tutto fatti di Vangelo e si dilatino gli spazi della sincerità, della misericordia e della riconciliazione.

    I Vicari Foranei della diocesi di Albenga-Imperia

    Alassio Don Danilo Galliani

    Albenga Can. Tiziano Gubetta

    Andora Don Taddeo Krasuski

    Diano Marina Can. Davide Polini

    Loano Can. Edmondo Bianco

    Oneglia Mons. Mario Ruffino

    Pietra Ligure Can. Luigi Fusta

    Pieve di Teco Can. Sandro Decanis

    Pontedassio Don Ambrogio Bianchi

    Porto Maurizio Can. Antonello Dani

    Albenga, 21 Maggio 2013

  28. Interessante questa difesa di ufficio soprattutto quando mette in guardia dalla diffamazione con illazioni o dal classico il fare di ogni cosa un fascio unico senza distinzione e fatti certi. Tuttavia mi permetto di insistere che questo non basta. Quello che mi interessa è sapere se il Vicariato abbia sotto controllo la situazione soprattutto morale dei suoi preti e sappia prendere gli opportuni provvedimenti , che va aldilà dei pochi, pur dolorosi casi singoli, magari abilmente e colpevolmente ampliati dalle chiacchere o dai media. Ossia la vostra comunità diocesana credo abbia giustamente la pretesa di essere tranquillizzata per continuare a credere nella Curia e suoi addetti, come io e forse noi vorremmo avere la certezza di poter tranquillamente controbattere per il buon nome della chiesa diocesana ALBENGA-IMPERIA., pur non essendo mia o nostra responsabilità. Veda di informare anche Don Ariel, se crede. grazie

    • Non si chiede a nessuno di diventare “avvocati” della diocesi di Albenga, ma almeno di tacere circa ciò che non si conosce con esattezza e che può seriamente danneggiare il prossimo.
      Qui le accuse vengono dalla stampa laica (= il Secolo XIX ripreso pedissequamente dagli altri media) e, ultimamente, da don Ariel Levi di Gualdo, che afferma con apodittica certezza l’esistenza di “faldoni documentari” presentati alla Santa Sede.
      Ora quanto alla prima fonte la Diocesi ha già fatto notare l’inconsistenza attraverso il comunicato stampa che ho riprodotto qui sopra.
      Io stesso sono entrato nel merito di alcune accuse (quelle che Fatima aveva scrupolosamente raccolto) e ho fatto notare le incongruenze più grosse; potrei parlare singolarmente dei casi sopra riferiti e spiegare come stanno le cose, ma questa non è la sede idonea per trattare materia così delicata.
      Quanto alla seconda fonte, don Levi di Gualdo, vale il principio “quod gratis affirmatur, gratis negatur”; si può affermare l’esistenza di tutti i faldoni possibili, ma se tale esistenza non è provata, si tratta solo di un’illazione. Peraltro non mi risulta che il sacerdote lavori a servizio della Santa Sede né ricopra alcuna carica istituzionale. Chi ci dice che lui stesso non sia sotto osservazione per i suoi scritti e per le sue opinioni talvolta francamente trabordanti e che, magari, anche a suo riguardo esista un faldone? Quod gratis affirmatur, gratis negatur!

      • @D.A.F. grazie della risposta.

      • RIngrazio anche io D.A.F. per il suo contributo costruttivo alla ricostruzione parziale (quella possibile e fattibile qui, ha ragione!) della faccenda.
        Auguro buon cammino a lei, ai sacerdoti della Diocesi e al vostro Vescovo.
        Una preghiera.

        • Mi sembra importante sottolineare un punto che non è risultato adeguatamente evidenziato: i preti che si sono resi protagonisti di comportamenti scandalosi non appartengono alla “categoria” tradizionalista. Lo sottolineo perchè da una serie di impropri accostamenti qualcuno potrebbe aver pensato il contrario. Questo è molto importante e da meditare.

          • Ho tolto il riferimento infatti.
            Annamo avanti.

          • Certo che è il tuo chiodo fisso. Per non polemizzare sono stato zitto trattenendomi a stento. Però l’abbiamo capito. Adesso basta!
            I problemi sono di tutti. Sulla diocesi di Albenga si possono fare nomi e cognomi. Le affermazioni di don Ariel sono proprio per cercare di distinguere anche tra i tradizionalisti coloro che sono indegni proprio perché il rischio è quello di fare l’equazione tradizionalisti = corrotti = violenti = perversi = irriguardosi nei confronti del Papa. Si possono avere idee diverse senza insultare e gettare fango inutilmente. Ma è anche la logica del Mastino quando di fronte a determinati comportamenti tradizionalisti cerca di far capire che gli “altri” sono peggio: che guardi tra i “suoi”…
            Siamo in tanti con comportamenti ineccepibili (o quasi) di fronte ai peggiori metodi e alle trappole studiate per cogliere qualcuno in errore, creare il mostro e metterlo in prima pagina.
            Ami il tradizionalismo? Approfittane. Se sei a Milano vai al Gentilino. Oppure se preferisci la Messa di Pio V (in romano) vai a Monza: troverai tanti devoti come te (quattordici) e magari ti sentirai dire che hanno organizzato la Messa di Gabrieli esprimendo un altissimo concetto di sacrificio eucaristico. Poi ti diranno che la Messa è sospesa perchè il soprano è indisposto, però non puoi avere tutto dalla vita…

            • La Sua risposta, don Manuel, dimostra solo che non conosce né me né le mie idee. Sto preparando il breve testo di cui si era detto in qualche post fa, così spero che le cose saranno più chiare.
              Venendo alla questione Albenga, in breve:
              a) certo che mele marce ci possono essere ovunque, il problema è che l’articolo di don Ariel (che solitamente mi vede d’accordo anche nella critica a certi dannosi tradizionalismi e tradizionalisti) sembrava dar a intendere che i deviati di Imperia fossero preti “tradizionalisti”, quando non è così. Il discorso dunque è: se mons. Olivieri ha mancato di discernimento nell’accogliere preti e seminaristi, sia censurato per questo, ma con tutto ciò il tradizionalismo non ha a che fare.
              b) il ragionamento del Mastino è giusto: visti gli accostamenti impropri e la situazione non ancora chiarita, l’articolo ha opportunamente ricordato casi gravissimi e non ipotetici, ma acclarati, che riguardavano prelati “progressisti”, fatti ai quali si potrebbe aggiungere una lista sconfinata, in cima alla quale metterei l’ex arcivescovo di Milwakee R. Weakland, uno dei simboli della Chiesa postconciliare più “avanzata” e protagonista di uno dei più giganteschi scandali pedofili che si ricordino
              Come ho scritto più sopra, è fuor di dubbio che la secolarizzazione della Chiesa postconciliare ha favorito e facilitato comportamenti discutibili.

            • Aggiungo, a scanso di equivoci, che io sottoscrivo in toto la critica di don Ariel a certi ambienti “tradizionalisti” che giudico come lui altrettanto se non più dannosi dei “progressisti”. Del resto, caro don Manuel, come ho già avuto modo di dire a Vincenzo, se io frequento questo blog e non altri che ben conosciamo, la ragione è proprio questa: io sono interessato a difendere e valorizzare la tradizione liturgica contro la deriva liturgica postconciliare, non ad accordarmi a forme di tradizionalismo becero, chiassoso, maniacale e malsano.

            • Pertanto sono in trepida attesa delle argomentazioni atte a dimostrare la deriva liturgica postconciliare 🙂
              Su Albenga, non sparare sulla Croce Rossa: ascolta quello che dice DAF a livello ufficiale e lascia perdere, è meglio per i tradizionalisti ovviamente.

            • conosco, purtroppo quelli ke illudono e concordo don Manuel

  29. @ DonManuel:
    Pertanto sono in trepida attesa delle argomentazioni atte a dimostrare la deriva liturgica postconciliare

    Guardi don, io e Gregorius, per cosi’ dire, abbiamo avuto i nostri momenti di contrasto, ma qua ha super-ragione. Contra facta non valet argumentum e qui i facta parlano chiaro; chitarrine-coretti-balletti-le mie mani son pieeeeeneeee-di benedizioniiiii-aquila di luuuuuuuuceeeeeeee ragliati con malagrazia da un branco di scout fuori tempo massimo in un clima pacchiano festaiolo che ricorda un raduno dell’AGESCI…letteralmente neanche un secondo di silenzio o di raccoglimento, un casino generale.
    Io ste cose le ho viste nei miei (per fortuna sporadici) rientri in Italia; lei mai?

    E io ho solo e sempre assistito a Messe Novus, in Italia in UK e ora qui in Brasile; mi chiedo e vi chiedo; perche’ ste’ Messe trulllallose le ho viste solo in Italia e-o in italiano (una volta di passaggio in quel di Bruxelles ebbi la ventura di assistere ad una Messa in italiano in cui alle chitarrine si era aggiunto anche un simpatico sax….)

    Per lei e’ cosa buona e giusta? Dovevo andare fino in UK per assistere ad una Messa Novus Ordo celebrata dignitosamente?
    Ora, lo so che ci sono molti sacerdoti che celebrano le Messe Novus dignitosamente in Italia, ma ne converra’, ce ne sono molti, troppi che celebrano ad minchiam….e Messe ad minchiam creano cattolici altrettanto ad minchiam.E non sono un algido esteta tradizionalista don Manuel, sono solo un povero Cristo che a Messa vorrebbe trovare …una Messa, non la versione clericale della ‘Festa dell’arte e della Musica’ di un liceo di provincia. e’ chiedere troppo?

    • Non voglio togliermi il piacere della replica al momento opportuno, rimango comunque in fiduciosa attesa di motivazioni concrete: finora ho assistito ad attacchi ad personam, sarebbe meglio conoscere le motivazioni “della sentenza” non in vista di un contraddittorio ma solo per evidenziare i valori. Un buon venditore non è quello che sa distruggere la concorrenza, ma quello che è in grado di motivare efficacemente l’acquisto del suo prodotto. Come accennato sopra, occorrerà riflettere sul valore dell’Eucaristia e magari riallacciarsi ai testi evangelici a riguardo delle modalità della celebrazione del Sacrificio Eucaristico.
      Pertanto, velocemente.Pensi anche tu che il valore di una Messa stia in chi ha composto la musica? Ti sembra (almeno in modo cristiano) giusto proporre, ad esempio, la “messa di Gabrieli”? Non ti pare che l’Eucaristia abbia a che fare con Gesù Cristo piuttosto che con Gabrieli? Che senso ha sospendere una Messa festiva perché si è ammalato il soprano?
      Hai da dire a riguardo delle mani son pieeeeeneeee-di benedizioniiiii. Io spero che arrivino le benedizioni, anche se non perfette da un punto di vista musicale. Poi potrai anche dimostrarmi il rapporto tra la musica del 1500 (o giù di lì) e l’azione salvifica dello Spirito santo. Chi suona da me sta diplomandosi al conservatorio in violino, anche se non disdegna suonare nel “coro”.
      OLtre ai doni della Grazia esistono poi molti altri elementi caratteristici del culto cristiano che esulano dalla musica e dal canto: tutti gli aspetti vanno considerati nell’insieme.
      Poi la storia delle Messe “ad minchiam” è un po’ grossa! Come se un gruppo di bambini un po’ irrequieti ed incapaci di cantare col canto gregoriano abbia il potere di impedire allo Spirito santo di scendere sulla Comunità. E poi c’è sempre l’idea che chi partecipa ad una Messa tradizionalista sia automaticamente un santo: basta notare il florilegio di stupidaggini blasfeme che emergono da tanti siti tradizionalisti!
      PS Vedo che nutri un’acredine particolare nei confronti degli Scout. Accidenti! Io ne ho qua una marea e li trovo bravissimi (anche a cantare): cosa ti hanno fatto di male? 🙂

      • Ciao don, grazie per la risposta:

        “finora ho assistito ad attacchi ad personam”,

        Uffa don! dove? almeno da parte mia, non ce ne sono.sono anzi contento una tantum di fare due chiacchiere tranquille con un sacerdote, visto che piu’ o meno dai tempi della mia Prima comunione ho coi sacerdoti diocesani un rapporto basato su indifferenza e sospetto reciproci, e non sono mai andato al di la dei canonici ‘e con il tuo spirito’ e confessione delle mie malefatte durante l’apposito sacramento.

        “Pensi anche tu che il valore di una Messa stia in chi ha composto la musica?”
        No, infatti spesso e volentieri assisto alla Messa del sabato, in cui la musica non c’e’!Ma in compenso c’e’ piu’ tempo per riflettere in silenzio, ci si inginocchia quando si deve e …non so come dirle, ho piu’ l’idea che si stia li ad assistere alla Passione Morte e Resurrezione di Nostro Signore, e non ad una simpatica festicciola in cui tra una strimpellata e l’altra mi sembra si stia celebrando quanto ci si stia tutti un sacco simpatici, dimenticando quello che sta succedendo e l’Essenziale.

        “Ti sembra (almeno in modo cristiano) giusto proporre, ad esempio, la “messa di Gabrieli”? Non ti pare che l’Eucaristia abbia a che fare con Gesù Cristo piuttosto che con Gabrieli? Che senso ha sospendere una Messa festiva perché si è ammalato il soprano?”

        Padre, io sono fondamentalmente un rozzo, sto Gabrieli so a malapena chi sia (investighero’). So pero’ che la musica e’ un linguaggio che serve a veicolare messaggi diversi; se devo parlare di come me piace il vino de li castelli, uno stornello andra’ benone; se devo parlare di come sia bella una garota de Ipanema,una samba sara’ perfetta; se devo parlare di alienazione e rivolta ggggiovane, il rock’n roll andra’ benissimo. Se devo chiedere all’anima di Cristo di santificarmi, al corpo di Cristo di salvarmi e al sangue di Cristo di inebriarmi, Frisina sarebbe piu’ indicato. C’e un tempo e un luogo per ogni cosa, e direi, anche una musica per ogni cosa. CAncellare una Messa perche’ un soprano e’ ammalato-a? sbagliato. Cantar canzonacce da balera durante una Messa? altrettanto sbagliato.

        “Poi la storia delle Messe “ad minchiam” è un po’ grossa! Come se un gruppo di bambini un po’ irrequieti ed incapaci di cantare col canto gregoriano abbia il potere di impedire allo Spirito santo di scendere sulla Comunità”.

        Ai bambini non piace esser trattati da bambini; riconoscono il bello quando lo incontrano, e vanno anche educati al bello.

        “E poi c’è sempre l’idea che chi partecipa ad una Messa tradizionalista sia automaticamente un santo: basta notare il florilegio di stupidaggini blasfeme che emergono da tanti siti tradizionalisti!”
        Mai stato ad una Messa Vetus in vita mia don!e lei ci segue, non mi pare di aver scritto-detto-tradotto articoli di amore puro nei confronti dei tradizionalisti. dico solo che ci deve essere una terza via tra i latinisti e le strimpellate; e che le strimpellate spesso creano i tradizionalisti amari. Perche’ la Novus si puo’ e si deve celebrare degnamente, e non come se si fosse al baretto.

        “PS Vedo che nutri un’acredine particolare nei confronti degli Scout”
        Scherzo don! solo che, di nuovo, c’e’ un tempo e un luogo per ogni cosa; se avessi voluto fare lo scout, mi sarei arruolato illo tempore. Non mi interessava allora, non mi interessa adesso; perche’ io e tanti come me si devono sentire le canzuncelle da bivacco mentre stanno tentando di adorare Nostro Signore?

        Buona Festa di Ognissanti

        • Appena posso entro nel merito. Ma prima una cosa: passi Gabrieli, ma Frisina…

          Urge nuova puntata della radio Croce-via! 😀

          • Ti aspettavo infatti al varco, schitarratore folle! E che hai da dire contro Frisina? Domenica scorsa a Messa hanno cantato Anima Christi in portoghese (Alma de Cristo, santifica-me, Corpo de Cristo, salva-me, Sangue de Cristo, extasia-me, Água que vem de Cristo, lava-me, Paixão de Cristo, conforta-me….) mi stavo commuovendo, bellissimissima…. a riprova che si possono fare cose estremamente belle nelle lingue nazionali e con la Novus, senza dover necessariamente latinare ma al tempo stesso senza sfrasciare……

            • Permettimi…
              Non riesco ancora a capire: perché fai dipendere il valore di una Messa dai canti? In particolare… dai canti che piacciono a te? Perché non ascoltare la Parola di Dio? Perché non partecipare al Sacrificio di comunione presente nella Messa? Anche tu hai detto che ti capita di partecipare a messe senza canti… Io non ho niente contro la buona musica; ma per sentire buona musica non è necessario andare in Chiesa perché basta andare alla Scala; anzi con internet puoi scricarne quanta ne vuoi e sentirla tranquillamente in casa tua…

        • Se parlavo di attacchi ad personam non intendevo lamentarmi nei tuoi confronti: di attacchi ne subisco a iosa, ma non certo da te. In generale a me poco interessano gli attacchi nei confronti della mia persona, ma in generale il metodo assunto. Finora ho visto ben poche motivazioni teologiche ma una serie di invettive contro questo oppure contro quello. Affermavo, appunto, di attendere delle argomentazioni precise, solo quello. 🙂

      • concordo don Manuel
        credo Claudio ke in nessuna Santa Messa si cantino canzuncelle da bivacco

        • ai funerali di Don gallo si è cantata Bella Ciao.
          a un matrimonio in Chiesa ,a cui ero presente, si è cantato Bello e impossibile di Gianna Nannini

          • E poi non è il cantare “canzoncelle da bivacco” di cui alcune possono essere anche carine, se cantate intorno a un fuoco degli scout, ma quello che è tragico. è la BRUTTEZZA , l’assoluta bruttezza e noiosità della maggior parte delle attuali celebrazioni eucaristiche .
            dostoevskij aveva detto che la BELLEZZAsalverà il mondo.
            Si potrebbe dire che la BRUTTEZZA, architettonica, musicale , artistica , umana , distruggerà la Chiesa.

    • Questo commento me lo ero perso (e perchè il thread dossipparo non tanto mi piaceva).
      Claudio 31 ottobre 2014 • 20:30 , ma che fai? mi fai l’Ubi della situazione?
      Scherzo 🙂
      Approfitto io cmq in questo caso per i miei saluti a te e a tutti.

  30. frequenti te tutti eventi storti, e quale pessimismo, poco in sitnonia con la speranza e la fede, la carità, amore, comprensione, misericordia, te cosa fai per rendere + consone tuo avviso celebrazioni migliori

  31. credo ke le letture la Parola sia l’importante della celebrazione ke conta,La Parola scusa se compresa non è affatto noiosa, repetita iuvant le parole sacre vere indicatrici del.bene ci penetrano maggiormente sempre di + e diventan indelebili

  32. albenga articolo corriere della sera oggi anke

  33. cose sapute e ke impera idea stantia. occorre Spirito Santo alito divino per ripulire simil porkerie

  34. CORRIERE DELLA SERA, 2 NOVEMBRE 2014, p. 19
    REPORTAGE

    SCANDALI, PEDOFILIA E SFARZO NELLA DIOCESI IPERTRADIZIONALISTA

    Albenga, voci di una sostituzione per il vescovo Oliveri. La replica: solo chiasso
    di Francesco Alberti

    ALBENGA (Savona) Un sospiro e via, nel silenzio solido della cattedrale di San Michele: «Beati i perseguitati perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male di voi per causa mia…». Monsignor Mario Oliveri, il vescovo più discusso d’Italia, sceglie le parole di Matteo nel ponte di Ognissanti e solo un marziano in trasferta da Marte non coglierebbe nella sua omelia il tratto personale.
    Non c’è angolo del suggestivo centro storico medievale di Albenga che non sia percorso da spifferi affilati. «Se ne va? Non se ne va?». «È in cima alla lista nera di papa Francesco». «È in arrivo il commissario». Le finestre hanno gli occhi. Nessuno si fida più di nessuno. Troppi scandali, troppi preti a dir poco disinvolti. Episodi boccacceschi, in certi casi da codice penale: preti indagati e condannati per pedofilia, sacerdoti che scappano con la cassa o posano nudi su Facebook o corteggiano le fedeli o fanno i barman in locali notturni. Sentenze, fascicoli della Procura, dossier anonimi. Tutto inevitabilmente ricondotto sulle spalle di monsignor Oliveri, 71 anni, da 24 dominus incontrastato, accusato di aver troppo tollerato, troppo coperto, troppo di tutto.
    Fazioni contro. Nessuna possibilità di tregua. Al piano terra del Vescovado, il direttore della Caritas, Filippo Barbino, 46 anni, affonda il colpo: «La verità è che il vescovo ormai ha perso il contatto con la realtà, nega l’evidenza. Come Vicario di Cristo in terra dovrebbe ricercare il bene comune e non il proprio personale interesse: dovrebbe farsi da parte, dare un segno di umiltà». La risposta dello stesso vescovo, raggiunto telefonicamente dal Corriere , è un inno all’incomunicabilità: «Sono sereno. Le accuse ad alcuni sacerdoti? Solo un gran chiasso che non genera alcun bene alla Chiesa…». Se è per questo nemmeno ad Albenga, a sentire il sindaco Giorgio Cangiaro: «La gente è scossa, si rincorrono voci di ogni tipo: non è materia che mi compete, ma spero che tutto ciò finisca».
    Sembrerà azzardato, ma tra i planetari problemi che assillano papa Bergoglio la pratica Albenga un posticino se l’è conquistato. «In quella diocesi ci sono problemi seri» è la voce che si rincorre da settimane in Vaticano. E i comportamenti più o meno libertini di alcuni sacerdoti sono solo un aspetto della questione.
    La realtà è che questa diocesi, sotto il governo di Oliveri, è da sempre una sorta di ultima ridotta degli ultrà della tradizione preconciliare. Che qui sono tanti, forti e controllano il territorio. Sacerdoti che mal digeriscono (eufemismo) il nuovo corso di papa Francesco. Parrocchie (vedi Loano) nelle quali durante la Messa, anziché la formula «in comunione con papa Francesco», si continua a citare il predecessore Benedetto XVI. E di questa enclave fortemente «tradizionalista» il vescovo Oliveri è il punto di riferimento, lui che non ha mai nascosto simpatie per i lefebvriani, che fu tra i primi a celebrare la messa in latino dopo la liberalizzazione da parte di Ratzinger, che non disdegna vistosi paramenti d’oro e costose scarpe con fibbia d’argento a dispetto degli inviti alla sobrietà di Francesco. Inamovibile e intoccabile, il monsignore.
    Lo stesso cardinale Bertone cercò inutilmente di convincerlo a trasferirsi a Roma. Rocciosamente difeso dai suoi come «un uomo di fede dal cuore generoso, un pastore sempre pronto ad accogliere preti scomodi e in difficoltà».
    Ma ora sul suo regno sembrano scorrere i titoli di coda. Il recente invio ad Albenga del nunzio apostolico Adriano Bernardini è letto da tutti come premessa di un cambiamento ineluttabile (per la successione si fa il nome del salesiano Antonio Castellano). Dal Vaticano padre Lombardi non si sbilancia: «Non ci sono decisioni». Oliveri può ancora contare su sponde nella Santa Sede (i cardinali Leo Burke, Domenico Calcagno e Mauro Piacenza, oltre al vescovo di Ferrara, il ciellino Luigi Negri).
    Ma, come dice un anonimo all’ombra del Battistero, «è sotto assedio, questione di giorni».

    • Cara Lieta, che ti allieti nel segnalare questa spazzatura e nel confermarla col dire “Cose Sapute”, sono certo che saprai anche ciò che sto per dire:

      1- Questo risibile articolo del Corriere segue pedissequamente quanto scritto sul Secolo XIX del giorno precedente: “nihil novum sub sole”

      2- L’Omelia del Vescovo nel giorno di Ognissanti ha volutamente evitato ogni riferimento all’attualità, poiché Monsignore preferisce mantenere riserbo; le parole riferite sono semplicemente il Vangelo delle Beatitudini letto in tutte le Chiese del Mondo;

      3- don Filippo Barbino NON esiste, casomai Filippo Bardini; inoltre, difficilmente egli può aver pronunciato parole come quelle virgolettate; ogni sacerdote, infatti, senza essere teologo, sa che nessun vescovo, tranne il Vescovo di Roma, è “vicario di Cristo in terra”!

      4- Nella parrocchia di Loano, come in tutte le altre parrocchie della diocesi, si prega in comunione con “Papa Francesco”: la sfido a provare il contrario.

      5- I Paramenti dorati sono quelli della cattedrale, che non costano nulla perché esistono da molti secoli; Monsignor Oliveri li usa esattamente come moltissimi altri Vescovi, a cominciare dal Metropolita S.E. il Cardinal Bagnasco. Monsignor Oliveri NON possiede e NON ha MAI usato scarpe con le fibbie, ma comunissime calzature nere: la sfido a provare il contrario! La vita privata di Monsignore risplende per sobrietà: perché, ad esempio, nessuno cita il fratello gravemente disabile con il quale egli vive e che assiste da molti anni?

      • Carissimo confratello, viste le continue affermazioni da parte della stampa, è forse il caso che non te la prenda con Lieta o con gli appartenenti a questo blog. Loro hanno semplicemente riferito di quanto ciene annunciato. Le tue doverose e precise smentite non possono ottenere l’effetto sperato perché dovrebbero essere inoltrate alle redazioni dei giornali oppure direttamente in Vaticano. Sarebbe anche il caso di mostrare le vostre giuste rimostranze anche nei confronti del direttore della caritas che va affermando cose diverse da quello che tu dici.
        Ps Salutami i sacerdoti della tua diocesi provenienti dalla Diocesi di Milano, rigorosamente in latino, ovviamente 😉
        Peccato che non abbiamo modo di controllare le fibbie delle scarpe del Vescovo; però devo proprio dire che l’ombrellino gli dona… 😉

        • grazie caro don Manuel sto qua è na potenza dei tradi?
          ho solo detto ke ho letto articolo e questo mi assale, ke se ha fondamenta è oscenità da parte di ki dovrebbe portare vita vera pura limpida genuina………………………..

    • Oh di ste cose non mi sono mai interessato nè tantomeno me ne interesso/ressa.
      Epperò quà la palla al balzo a devo piija almeno per la battuta ubesca…
      Se il Corriere è voce di verità o fa testo per le cose di Chiesa allora io sono il Battista ritornato dal Cielo!
      Mò però il dubbio mi sorge: che dovo dire? Matteo 3, 7 – 10 è pesantuccio; Giovanni 3, 25 – 30 è anacronistico; Matteo 3, 1 – 2 nemmeno; Marco 1, 6 – 8 no, mangio e vesto in altro modo; Luca 3, 10 – 14 è inflazionato a dirlo, ma pochi -sigh-a farlo…
      Mi rimane solo “Non ti è lecito tenerla!”, ma di questi periodi corro il rischio che qualche cardinale tedesco e tanti altri mi richiamino per avere una visione troppo “integralista” e poco misericordiosa, insomma, rischio la testa 🙂
      Bonne soirée.

  35. ho detto ke ho letto, cose dei soliti tritacarne?
    pienaluce ha messo articolo poi, la verità verrà a galla, dove stia il giusto non so quanto lei possa dire, a ki credere?
    com’è ke non smentite direttamente dove vs avviso c’è tutta falsità
    non mi allieto, profano, mi allarmano ste porkerie
    le smentite di quanto dicon non deve darle a me ma a tutti
    mai detto io ke Papa Francesco non sia Vicario Cristo se mai lo dicon i sedevacantisti
    la storia delle scarpe la dice articolo non certo io cosa vuole sfidarmi
    assiste fratello, beato ke alla sua età ne ha ancora le forze assistere disabile. ringrazi Iddio delle sue energie
    ho detto ke quanto letto son cose sapute vere o meno, cose ke lei sa da sempre pare queste illazioni false e allora ditelo ke ci son falsità
    le coperture dei sacerdoti impuri son sempre illazioni?

  36. ubi ki dice ke corriere sia infallibile
    ho solo detto ke ho letto quanto + o – si dice vero o falso non sta ne’ a me ne’ a te mi auguro solo ke il vento dello Spirito Santo dissolva le nebbie di tanti cervelli perfetti…………

  37. Lieta, la tua posizione cristallina, non ha bisogno di essere difesa o sostenuta, perché è la posizione di tutti i sinceri e semplici fedeli cattolici. Stai serena. Domani scriveremo una serie di informazioni precise che ormai abbiamo acquisito “sul campo” con le quali contesteremo i sofismi di coloro che vogliono difendere l’indifendibile e usano mille artifici parolai per negare fatti che sono chiari, incontrovertibili, precisi. Ci stiamo adoperando – nonostante qualche resistenza – per convincere i mittenti ad inviare le ricevute di ritorno delle raccomandate dei “faldoni” inviati alla Santa Sede e a chiedere loro anche di inviare la fotocopia autenticata dal notaio delle relazioni, perché solo se sono approvate dall’amico D.A.F. hanno vero valore giuridico! Sempre per lui, vedremo di inviargli una cassetta registrata con filmino sonoro delle dichiarazioni pubbliche e ufficiali, di suoi colleghi sacerdoti, perché per lui non contano nulla le testimonianze di fatti concreti della gente semplice che non sa più a chi rivolgersi, dei gesti concreti dei preti gay, gesti che incidono nella vita pubblica; per lui l’unica cosa che conta è che “non risulta che alcun chierico della Diocesi ha mai dichiarato la propria tendenza omosessuale; per cui nessuna prova può essere addotta a proposito”!! Domani ci limiteremo ai fatti ma, se continueranno con le loro bugie, faremo nomi e cognomi che, intanto, inoltreremo alle sedi competenti, come ulteriore contributo a prendere la “scopa” e fare pulizia. Santa serata ….. Lieta.

    • Bene, cara pienaluce; intanto stai attenta a non prenderti un’insolazione. Ti invito a fare nomi e cognomi dei “sacerdoti gay”, in modo che le accuse, tolte dalla genericità dell’anonimato, siano verificabili e, nel caso, impugnabili, anche per via legale. Non tutti sono Monsignor Oliveri che è un sant’uomo e tollera con cristiana rassegnazione ogni cosa si dica contro di lui, non importa se vera o falsa; la pazienza dei preti è messa a dura prova e, se chiamati in causa, risponderanno nelle sedi opportune.
      Io non faccio sofismi. Personalmente sono disposto a riconoscere il male là dove è comprovato (ad esempio, prendo atto che don Luciano Massaferro è stato condannato per pedofilia con sentenza civile e che è in corso il processo canonico a Genova; peralto, il Vescovo non ha nessuna responsabilità a proposito), ma sono disposto a combattere con qualsiasi mezzo lecito la menzogna.

      • Aggiungo inoltre che, se la vostra rassegna stampa fosse sinceramente guidata da desiderio di verità e di imparzialità, avreste segnalato che sul Secolo XIX del 2 novembre 2014, pag. 8 il buon Paolo Crecchi, cioè il più acerrimo detrattore di Monsignor Oliveri, pubblica a sorpresa un’intervista a Padre Alfonso Parente, ex frate cappuccino, che fino a due giorni veniva definito dallo stesso articolista un “truffatore”; in quell’articolo l’ex frate racconta la sua storia di solitudine e di abbandono e dice di aver ricevuto del bene solo da Monsignor Oliveri… Miracoli della stampa! Quello stesso vescovo che due giorni prima era un raccoglitore di truffatori ora diviene un esempio di francescana misericordia.

        Ma lo volete capire che questi giornalisti odiano la Chiesa e non rendono alcun servizio alla verità? Il loro agire è semplicemente diretto a spargere zizzania!

  38. grazie caro o cara pienaluce, sono serena ma stanca dei soliti soprusi di certi salottieri coi guanti co gemme addirittura
    l’amore verso Dio è anzitutto palesemente diffuso fra i semplici ke non crean diatribe insulse inutili stupide…………

  39. e grazie dell’augurio di Santa serata ciao

  40. La “santa semplicità” ha una sorella, che è “la regina sapienza”. Lo diceva Francesco (il Santo d’Assisi). E aggiungeva che
    “Chi ne ha una e le altre non offende,
    tutte le possiede,
    e chi anche una sola ne offende
    non ne possiede nessuna e le offende tutte”.
    Cosi, giusto per la cronaca 🙂

  41. la tua spesso bieca ironia e poi ti attacchi alle massime dei Santi, te le possiedi tutta l’umiltà e la saggezza proprio non mi pare tira pugni ai sakki

  42. semplice re del blog unico

  43. Forse, e dico forse, non ci siamo capiti: qui niente guerre, ne tanto meno nomi e cognomi volutamente tolti dal primissimo articolo e neppure propagande a suon di spintoni in tribunali, canonici o meno che siano.

    Probabilmente non sono stato chiaro quando ho scritto “finiamola qui”.
    Fine della disputa possibile.
    Chiudo i commenti.

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