Sinodo: Oggi Ubuntu!

Carissimi Amici,

La Chiesa è di Cristo e oggi ancora una volta ne abbiamo avuto la prova  e noi crediamo la Chiesa.

Credo che già possiamo dirlo, dopo i sudori freddi fino a qualche ora fa: l’unità e il consenso si è rifatto nel Sinodo come appare dalla  pubblicazione delle relazioni dei Circuli Minores.

Penso davvero che stiamo assistendo in diretta storica al miracolo dello Spirito Santo che fa Una la Chiesa di Cristo.

Per cominciare la fantastica notizia data dallo stesso Card. Pell :“I documenti di stamane sono veramente cattolici, nel senso migliore della parola. C’è qualche differenza tra una relazione e l’altra ovviamente, ma c’è questa fedeltà radicale al Vangelo e a Gesù Cristo. Secondo me è stata molto, molto incoraggiante questa atmosfera di franchezza, verità, di pluralità e diversità nell’unità: la dottrina della Chiesa di Gesù, il Vangelo sono assolutamente essenziali e centrali. Ovviamente questo significa misericordia, ma misericordia nella verità. …. Dopo la pubblicazione delle relazioni dei Circoli minori la situazione sarà molto, molto più chiara [riguardo al dibattito sulla Relatio post disceptationem, ndr]. Sono certo che questa linea di chiarezza continuerà anche nel messaggio finale.”

Continuiamo con mons. Stanislav Zvolenský arcivescovo di Bratislava: “Ci sono molte cose positive da valorizzare. Forse il documento che è stato pubblicato lunedì (la Relatio post disceptationem, ndr.) si è concentrato sulle cose negative di cui soffre la Chiesa, ma nei Circoli minori abbiamo parlato anche molto di ciò che è positivo. La Chiesa è orgogliosa dei suoi fedeli, perché ci sono anche molti giovani che vivono il valore della castità prematrimoniale ad esempio; sono molte le famiglie in cui i coniugi restano fedeli per tutta la vita cercando di vivere e praticare la fede insieme ai propri figli. …   La vera misericordia è necessariamente connessa alla verità. La misericordia non è una pura compassione verso qualcuno che si lamenta; deve essere necessariamente connessa alla verità…. La misericordia deve essere cercata; è pronta per tutti, ma Dio aspetta un certo movimento interiore da parte della persona che manifesta il desiderio di riceverla e di accettare la verità riguardo la situazione della propria vita personale…”

Ecco un riassunto delle pubblicazioni dei Circuli Minores ( nell’attesa di poter mettere la mano sui testi stessi) copia incollato, tagliato e grassetti miei:

Occorre dare maggior risalto al messaggio positivo del Vangelo della famiglia, senza guardare solo alle preoccupazioni delle famiglie in crisi, e ribadendo che il matrimonio come sacramento, unione indissolubile tra uomo e donna, è un valore ancora molto attuale e in cui tante coppie credono

Si è detto, poi, che occorre porre maggiore attenzione alla presenza degli anziani all’interno dei nuclei familiari e alle famiglie che vivono in condizioni di estrema povertà, denunciando anche i drammi della prostituzione, delle mutilazioni genitali femminili e dello sfruttamento minorile a scopo sessuale e lavorativo. E’ importante inoltre – si è detto in Aula – sottolineare il ruolo essenziale delle famiglie nell’evangelizzazione e nella trasmissione della fede, mettendone in luce la vocazione missionaria. 

Quanto alle situazioni familiari difficili, i Circoli minori hanno evidenziato che la Chiesa deve essere casa accogliente per tutti, affinché nessuno si senta rifiutato. Tuttavia, è stata auspicata una maggiore chiarezza, evitando confusione, tentennamenti ed eufemismi nel linguaggio: ad esempio, sulla legge della gradualità, affinché non diventi gradualità della legge. Per quanto riguarda l’accostamento dei divorziati risposati al sacramento dell’Eucaristia, sono state espresse, per lo più, due riflessioni: da una parte, si è suggerito che la dottrina non venga modificata e rimanga quale è ora; dall’altra si è pensato di aprire alla possibilità di comunicarsi, in un’ottica di compassione e misericordia, ma solo nel caso in cui sussistano determinate condizioni. In alcuni casi, inoltre, è stato suggerito che la questione venga studiata da una apposita Commissione inter-disciplinare.

Una maggiore attenzione è stata poi auspicata per i divorziati non risposati, testimoni talvolta eroici della fedeltà coniugale

In questo senso, i Circoli minori hanno richiesto un maggiore orientamento cristocentrico, come pure una maggiore sottolineatura del legame tra i sacramenti del matrimonio e del battesimo. La visione del mondo deve essere quella che passa dalla lente del Vangelo, per invitare gli uomini alla conversione del cuore.

Inoltre, è stato ribadito che, ferma restando l’impossibilità di equiparare al matrimonio tra uomo e donna le unioni omosessuali, le persone con tale orientamento vanno accompagnate pastoralmente e tutelate nella loro dignità, senza tuttavia che ciò appaia come un’approvazione, da parte della Chiesa, del loro orientamento e della loro condotta di vita. 

….

I Circoli minori hanno anche consigliato una riflessione più ampia sulla figura di Maria e della Sacra Famiglia, da proporre meglio come modello di riferimento per tutti i nuclei familiari.  …”

Sono un po’ deluso per la richiesta di non approfondire più in là, per ora, la dottrina sul matrimonio, ma sono contento della proposta fatta di rimettere al centro della riflessione la figura di Maria e della Sacra Famiglia.

Come il Card. Pell non ho dubbio alcuno che la relazione finale saprà tener conto di queste bellissime riflessioni offertaci oggi dai Vescovi in unione con il Papa: oggi la Chiesa si è fatta.

Oggi, Ubuntu!

In Pace

EDIT:  QUI TUTTE LE RELAZIONI ! Le ho lette tutte  e sono meravigliato dell’unità che si esprime attraverso la varietà dei testi, delle culture e delle quattro lingue utilizzate. Come leggere i 4 Vangeli!



Categories: Attualità cattolica, Sinodi della famiglia

18 replies

  1. Cavolo,ragazzi, la notizia è veramente clamorosa, quasi incredibile: stamattina la presidenza aveva annunciato che le relazioni dei circuli non sraebbero state pubblicate, scatenando una vibrata protesta dei padri. Quindi hanno dovuto fare marcia indietro. Speriamo bene…

  2. DEO GRATIA!

  3. Deo gratiaS! Mi raccomando il latinorum, amico! 😉

  4. In ogni modo, magari con maggior difficoltà del previsto la breccia sulla conunione l’hanno aperta. Vedremo come andrà a finire. Certo la preoccupazione non diminuisce: la sicumera di Kasper, arrogante e prepotente, ha avuto modo di esprimersi nuovamente nella vicenda dell’intervista fatta togliere dalla testata web Zenit. Il dramma vero non ė questo personaggio, ma il fatto che ha dietro, scopertamente, il Papa. Bisognerà vedere quanto i cardinali sapranno fare resistenza. Mi auguro che la gestione così malcondotta del Sinodo abbia avuto almeno il risultato di renderli piû compatti. Ma quanti avranno il coraggio di giocarsi tutto come Burke e subire senza deflettere vendette e degradazioni? Nello speculare periodo del postconciliio moltissimi furono emarginati e perfino calunniati spaventosamente, come Daniélou,, per aver detto come stavano le cose.

    • Se quella “breccia” è secondo le proposte del Card. Schönborn allora, personalmente, ci stò: secondo me invece tutte le tesi di Kasper e altri Grillo sembra siano state spazzate via in questo Sinodo.

      Tanto, tu ed io, non dobbiamo “credere” il Papa, i Cardinali, i Vescovi, ma dobbiamo “credere” la Chiesa, cioè “credere” il Magistero Autentico del Papa e dei Vescovi in unione con lui e questo Magistero lo fa lo Spirito Santo usando delle qualità ma anche dei difetti degli esseri umani.

      Quindi “sursum corda” in quanto i cattivi “non praevalebunt”.
      In Pace

    • Concordo con te sul fatto che la “breccia sulla comunione sia stata aperta” e spero che vada a finire bene. Anche se personalmente non concordo col tuo giudicare sicumera l’atteggiamento di Kasper, tuttavia condivido la tua “dietrologia” e la tua convinzione che dietro ci sia scopertamente il Papa ed, ovviamente dico ancora “sempre col Papa, fino alla morte”
      Sulla resistenza al Papa dei cardinali ho qualche ragionevole dubbio; infatti l’hanno votato loro, asistiti dallo Spirito santo. E’ vero che alcuni di loro, come ampiamente dimostrato, hanno avuto (e “forse” ancora hanno) scheletri nell’armadio ma, almeno ufficialmente, continuano a smentire voci di rivolta ed ammutinamento nei suoi confronti.
      Nello specifico dei “circoli minori” ancora una volta mi appello alla matematica che (ancora) non è un’opinone. Infatti c’è stato solo un circolo che “ha chiuso chiaramente la porta alla comunione”, quello ovviamente presieduto dal card Burke. Anche lui tuttavia, dopo l’intervista di questi giorni; ha accennato ad altri “mezzi” per raggiungere la salvezza. Con sollievo di tutti ci dica quali sono questi mezzi straordinari: saremo tutti più contenti anche perché dimostrerà la sua reale volontà (vedi il vangelo di domenica scorsa da noi ampiamente commentato) di accompagnare gli “uomini e le donne” all’incontro con Cristo e di non mandarle direttamente all’inferno.
      La mia esperienza personale nel dopo-concilio non è simile alla tua. D’altra parte mi rimarrà sempre in mente la data fatidica del 1988 e degli anni seguenti. Non mi pare proprio che i tradizionalisti siano stati perseguitati. Semmai sono stati allontanati molti studiosi e teologi “troppo” legati al Concilio: naturalmente i nomi e cognomi li conosco personalmente. Non tutti 🙂 “Ha da passà a nuttata!”

  5. Non sono Kasper.. C’è anche Marx.
    Non, non l’autore del Manifesto del partito comunista, ma un il Capo della conferenza episcopale tedesca o che sostiene che: la dottrina può evolvere e chiede che nella Relatio finale non si dica quello che si è sempre detto!
    http://www.repubblica.it/esteri/2014/10/17/news/paolo_vi_domenica_anche_ratzinger_alla_messa_di_beatificazione-98321385/?ref=HREC1-12

    Insommma qualche piccola novità, qualche rivoluzioncina, qualche “evoluzione della dottrina” bisogna pur dargliela a questi cardinali tedeschi per farli contenti? Insomma non pssono tornare alle loro diocesi dopo aver promesso mari e monti con un “nulla di fatto”.
    Avevano promesso rivoluzioni epocali e tornano senza nulla di NUOVo?
    Come si toglierà Bergoglio dal pasticcio da lui stesso voluto?
    Io sono pessimista: con un colpo del più peronista autoritarismo: decido io e basta

  6. “il card. Marx ha parlato di dibattito “intenso”, con opinioni “diverse”, ma con “soprattutto la volontà di trovare un cammino comune”. Egli ha quindi sostenuto che il Papa non ha convocato due sinodi per “ripetere quello che è stato sempre detto”, ma “dare un impulso forte alla pastorale famigliare”. “Il magistero della Chiesa non è una raccolta statica di frasi ma si sviluppa. La dottrina non cambia ma viene capita e recepita in modi diversi”. “Il Vangelo non si cambia, ma abbiamo scoperto tutto?”. “Ovviamente”, quindi, il magistero della Chiesa “si può cambiare”, ad esempio su un tema come quello della comunione ai divorziati risposati, a proposito dei quali il porporato ha ricordato che la Chiesa tedesca si è espressa favorevolmente sulla possibilità che essi possano, ad alcune condizioni, ricevere il sacramento dell’Eucaristia. “Come vescovi – ha spiegato – non possiamo selezionare i nostri fedeli e i fedeli questo ci chiedono”.
    (da Asia News)

  7. Rev. Don Manuel, la storia non è un’opinione e si basa sulle fonti e sui dati. 
    Certamente, specie sotto il pontificato di Giovanni Paolo II Magno, assistito dal grande Joseph, sono stati allontanati molti teologi e studiosi che Lei definisce “troppo legati” al Concilio (immagino si riferisca al Vaticano II, non credo infatti che sia molto interessato ai precedenti): meglio sarebbe dire che sono stati allontanati personaggi che professavano e insegnavano posizioni semplicemente non cattoliche.
    Purtroppo le persone “troppo legate al Concilio” non sono state allontanate: quelle, intendo, legate al famigerato “spirito del Concilio”, con il quale si è fatto dire al Concilio quel che si voleva, certo anche grazie alle famose paroline, frasette, ambiguità purtroppo presenti in vari documenti. Lei potrebbe mettere in colonna in mano a chi sono finiti incarichi curiali, commissioni, uffici liturgici, cattedre in istituti e università pontificie, seminari e via elencando.  Faccia un po’ le somme e vedrà quanti “tradizionalisti” riuscirà a contare.
    Io quando vedo anche ora pontificare al Sinodo gente come Daneels che ha distrutto la Chiesa belga, gente come tanti vescovi tedeschi che hanno raso al suolo quella tedesca ecc., mi chiedo con che faccia parlano.

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