De Mattei e il Falso Vento da Pechino

Ribadiamo che ciò che conta sono e saranno solo ed esclusivamente le conclusioni, espresse in documenti ufficiali, che la Santa Sede indicherà al termine del Commissariamento apostolico e quindi, sin da ora siamo pronti ad accettarle in pieno. Fino a quando la Chiesa non si pronuncerà ufficialmente come è lecito che i discepoli di Manelli ne parlino sempre e solo in termini di esaltazione e di elogio, in questo momento e fino alla conclusione delle indagini è altrettanto lecito, per chi ne ha esperienza o conoscenza, produrre testimonianze, riflessioni, documentazioni e opinioni personali  sui punti negativi dell’Istituto e sostenere con vigore la necessità, la giustezza e la piena legittimità del  commissariamento, opponendosi anche ad una illecita canonizzazione in vita che non rientra nella Tradizione della Chiesa.   Inoltre affermiamo che noi distinguiamo nettamente il De Mattei professore di storia dal De Mattei  pubblicista, per cui le nostre osservazioni riguardano solo la produzione giornalistica del De Mattei pubblicista.

Riceviamo dall’amico fatima 1960 una risposta ad un articolo di  Mauro Faverzani, pubblicato su Corrispondenza Romana, estremamente critico nei confronti di Suor Fernanda Barberio, visitatrice apostolica presso le Sorelle Francescane dell’Immacolata .
Come sapete, sulla questione FFI Croce-Via ha una linea  ‘attendista’, ma di fronte agli attacchi praticamente quotidiani che vengono sferrati da certi ambienti verso l’operato della Santa Sede, riteniamo opportuno offrire ai nostri lettori un contraddittorio. Giudicate voi. 

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Puntuale come un orologio svizzero, sul foglietto on line, “Corrispondenza romana”, (http://www.corrispondenzaromana.it/il-vento-di-pechino-soffia-sulle-francescane-dellimmacolata/) Roberto De Mattei pubblica l’ennesima arbitraria ed evanescente denigrazione di un Visitatore apostolico nominato dalla Santa Sede, Suor Fernanda Barberio. Il foglietto pontifica e spara giudizi e sentenze che né gli competono, né scaturiscono da una autorità legittima e competente. In prima battuta, inizia insinuando che la nomina della Barbiero è “paragonabile a quella della medicina somministrata ad un paziente sano, non se ne capisce il motivo”. In pratica così ci si sostituisce illecitamente alla Congregazione di Religiosi: né De Mattei, il direttore, né Faverzani, l’articolista hanno alcun titolo magisteriale, sono solo dei semplici laici senza alcuna nomima pontificia, di nessun tipo ma soprattutto in quel testo si fa del proprio giudizio soggettivo (non informato sui veri fatti) l’unico criterio di giudizio per valutare se il provvedimento è appropriato o meno. Non sono certamente questi due che devono capire o non capire il provvedimento, né la Santa Sede è tenuta ad informare loro in merito al suo lavoro, né deve chiedere il permesso a loro per agire! Inoltre neanche Suor Barbiero ha iniziato a lavorare e loro già addirittura cominciano ad insultarla. In seconda battuta, l’articolo cerca di squalificare e di far apparire come incompetente la Visitatrice. Ma lo fa gettandosi, come suole dirsi, la “zappa sui piedi” andando a tagliare e cucire in modo non onesto (collegandolo addirittura a temi inqualificabili) un semplice richiamo, fatto dalla suora, solo su un aspetto, molto circoscritto, della Conferenza di Pechino del 1995 richiamo che è da lei inserito solo dentro il suo discorso di valorizzazione della vita consacrata femminile e solo in questa prospettiva è citato.

Anche un modesto giornalista leggendo il testo originale (doc) 1 – Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi – Conza] (ma è stato letto dall’articolista?) si sarebbe subito accorto che la conferenza parla soltanto di vita religiosa (ne parla 27 volte in poco meno di 7 pagine), parla della crisi della vita religiosa, del danno ad essa arrecata dall’individualismo, dall’impegno ideologico, dalla mentalità egualitaria e sindacalistica, dal tentativo di alcuni di crearsi una comunità alternativa. La conferenza è tutta giocata su una ripresa della dimensione spirituale e sull’incidenza cha la questione femminile ha (o può avere) sulla vita consacrata femminile. Parte dal fatto che un maggiore riconoscimento della missione della donna può anche aiutare la vita consacrata femminile, non stravolgendola o indirizzandola altrove, ma solo ad avere maggior consapevolezza del proprio ruolo e solo ad accrescere la propria dedizione alla causa del regno di Dio (non del regno delle donne!). Constata che tra donne laiche e religiose c’è, oggi, più comprensione, sostegno e iniziative. Tutta la conferenza è giocata sulla sottolineatura dell’identità femminile delle religiose, non per cambiare esse ruolo nella Chiesa (o alla Chiesa!), ma per far crescere la testimonianza della vita consacrata femminile. Non chiede forse il Papa più spazio legittimo per la donna nella Chiesa? Non era stato già Giovanni Paolo II a parlare dell’importanza e del valore, nella chiesa e non solo nella Chiesa, del “genio femminile”? Suor Barberio ha collaborato a Roma con l’Ufficio Famiglia della Conferenza Episcopale Italiana. È autrice del libro “La verginità consacrata e i valori della femminilità nella Mulieris Dignitatem”, in cui si inserisce nella prospettiva e nei binari indicati da San Giovanni Paolo II in quella sua Lettera Apostolica del 1988. Il semplice, per altro periferico, richiamo alla Conferenza di Pechino riguarda solo ed esclusivamente lo slancio dato alla chiusura della trattazione separata dei temi delle donne e quindi al loro inserimento – lì si parlava solo di donne laiche – nel sociale, nella politica, ecc. La svolta, a cui si riferiva, riguarda solo ed esclusivamente questo aspetto. Basta. Poi Suor Fernanda termina parlando della cultura della vita e rifiuta il relativismo che imperversa nel nostro tempo.

Che c’entra allora Suor Fernanda con le aberrazioni della Conferenza di Pechino su l’aborto, l’ideologia gender, l’omosessualità, la contraccezione? Che c’entra Suor Fernanda con tutta questa paccottiglia? Come si fa ad essere così scorretti? Cosa c’entrano col suo discorso equilibrato e preoccupato solo di far crescere la vita religiosa femminile? L’articolo pubblicato dal foglietto di De Mattei è realmente disonesto perché falsifica le reali affermazioni di Suor Fernanda Per meglio evidenziare al direttore (che è sempre il responsabile della pubblicazione di ogni scritto) la sua scorrettezza giornalistica usiamo il metodo strampalato usato dal suo articolista, applicandolo però a lui stesso, ad un articolo del direttore così, forse, percepirà meglio la dannosità di quanto è stato operato. Roberto De Mattei ha scritto addirittura un intero articolo (non quindi un semplice richiamo) dal titolo “l’Action Française e la Controrivoluzione” (http://davidbotti.tripod.com/actionfrancaise.htm) in cui rivolge un vero omaggio all’Action Français, a Joseph De Maistre, a Charles Maurras e invita a prendere come guida per una riproposta della tematica controrivoluzionaria Plinio Correa De Oliveira.

Ora o si ammette per tutti la possibilità di citazioni settoriali di autori o conferenze o libri, senza per questo sposare in toto il pensiero degli autori, delle conferenze o dei libri citati, oppure, si ammette che anche una citazione parziale implicherebbe l’adesione piena a tutto il pensiero di un autore, di un conferenza o di un libro. O è possibile, cioè, 1) citare solo segmenti o pezzettini del pensiero di un autore senza condividere tutto il resto, inserendo questi pezzettini in un proprio discorso specifico e al servizio della propria argomentazione, assorbendo quella sola e specifica citazione, oppure una sola particolare azione scaturita dalla sua azione, dentro un proprio orizzonte più vasto e preciso, a volte anche antagonista, 2) oppure questo non è possibile per nessuno e citando un autore o una conferenza o un libro si sarebbe costretti a condividerli in toto! Se fosse vera solo la seconda opzione De Mattei avrebbe condiviso in toto tutto il pensiero e le azioni (anche riprovevoli) delle persone o delle associazioni che ha citato nel suo articolo. A) Joseph De Maistre entrò a pieno titolo nella massoneria [cfr. Ignazio Cantoni, Cristianità n. 367 (2013)] se fosse vera la seconda opzione e col metodo utilizzato dall’articolista, bisognerebbe dedurne che anche De Mattei o è iscritto alla massoneria o è ad essa collegato o comunque ne è un fiancheggiatore. B) Charles Maurras (l’articolo è un omaggio a lui nel XX° anniversario della morte), fu direttore di un giornale nazionalista, monarchico e antisemita. Sottolineò la parentela tra un buon numero dei suoi ideali e quelli del fascismo e apprezzava particolarmente la simbiosi tra i suoi epigoni italiani e il partito nazionale fascista (cfr. Action Française, 18 luglio 1923). Maurras sostenne il regime di Vichy e del maresciallo Pétain. Nel 1944 Maurras venne arrestato e condannato all’ergastolo per aver appoggiato Pétain, benché non avesse collaborato personalmente con i nazisti. Sarà graziato nel 1952 quando, dopo poco, morì. Se fosse vera la seconda opzione e col metodo utilizzato dall’articolista, bisognerebbe dedurne che De Mattei condivide l’inclinazione al fascismo di Maurras. C) L’Action Français, come movimento politico fu vicino a quello dei fascismi europei. Già nel 1913 San Pio X riprovava nel movimento la subordinazione della religione alla politica e al nazionalismo, mentre opere palesemente agnostiche di Maurras erano già state messe all’indice. La condanna arriverà il 29/12/1926 da parte di Papa Pio XI: i libri di Maurras e il Journal furono messi all’Indice per decreto del Sant’Uffizio. L’8 marzo 1927 agli iscritti dell’Action française venne vietata la partecipazione ai sacramenti. Papa Pio XII tolse la condanna nel 1939. Il movimento ha tolto oggi l’antisemitismo e la xenofobia. Nel dopoguerra il movimento registrò un cedimento delle posizioni controrivoluzionarie e Maurras divenne il capo indiscusso della destra. Se fosse vera la seconda opzione e col metodo utilizzato dall’articolista, bisognerebbe dedurne che De Mattei, nonostante indichi le differenze tra Controrivoluzione e Action Françcais, condivide molti suoi elementi. 4) Plinio Correa De Oliveira è il fondatore della TFP (Tradizione, Famiglia e Proprietà), movimento di origine brasiliana che non ha l’approvazione della Chiesa. Durante la 23^ Assemblea plenaria dei Vescovi brasiliani, ad Itaici, il 18 aprile 1985, la Conferenza Episcopale Brasiliana dichiarò ufficialmente che per “il suo carattere esoterico (= dottrina segreta, nascosta, riservata solo agli affiliati, differente e opposta alla dottrina pubblica della Chiesa Cattolica) il suo fanatismo religioso, il culto riservato alla personalità del suo fondatore e alla madre di quest’ultimo, per l’uso abusivo del nome di Maria SS.”, il movimento non è in comunione con la Chiesa e non può assolutamente ottenere l’approvazione della Chiesa; indicando, infine, ai cattolici di non affiliarsi alla suddetta società né a collaborare con essa.(cfr.Osservatore Romano, ed. spagnola, del 07.07.1985, p. 12, n. 408; ed. settimanale in lingua spagnola; citato in C. BECCAR VARELA, “Si un ciego guia a otro ciego…” – Análisis de la Familia de Almas de la TFP desde el punto de vista del Derecho Canónico, Buenos Aires, 1993, pag. 80). Se fosse vera la seconda opzione e col metodo utilizzato dall’articolista, bisognerebbe dedurne che De Mattei condivide questi aspetti condannati dalla Chiesa. Questo metodo è sbagliato? Certamente. Ma se non può e non va usato per De Mattei, allora non può e non va usato neanche da lui per Suor Fernanda. Tertio non datur. Altrimenti De Mattei filtra il moscerino e ingoia il cammello! In terza battuta, sempre in Corrispondenza romana del 21 maggio 2012, De Mattei descriveva “suor Fernanda Barbiero, dell’Istituto Suore Maestre S. Dorotea, una religiosa “adulta” e aggiornata, di tendenza moderatamente femminista, fautrice, con qualche anno di ritardo, dell’“umanesimo integrale” maritainiano” (cfr. articolo “Salus animarum suprema lex?”). Oggi invece, a distanza di soli sette giorni (Corrispondenza romana, n. 1343 del 28 maggio 2014) – in contraddizione con se stesso – viene attribuita, dal suo articolista, a Suor Fernanda una presunta “terminologia da veterofemminismo sessantottino”. È plausibile, pensare che, forse, appena scriverà la sua relazione alla Congregazione, verrà accusata di essere una nuova Rosa Luxemburg o la sorella gemella di Emma Bonino! In quarta battuta anche nel caso della citazione dell’Agenzia Adskronos (14-12-1998) si opera un’evidente faziosità. Bastava leggerla in originale per rilevare subito e chiaramente che l’agenzia Adskronos sintetizza così (e diversamente) l’intervento di Suor Fernanda: “Le suore devono superare la logica delle rivendicazioni femministe per farsi interpreti audaci del bisogno di una società più umana al fine di portare l’annuncio cristiano capace di valorizzare la dignità della persona”(http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1998/12/14/Cronaca/SUORE-TEOLOGA-CHIEDE-RIFORMA-DELLA-VITA-RELIGIOSA_171700.php).In quinta battuta, come mai una reazione così scomposta ed esagerata da parte del foglietto di Roberto De Mattei? Come mai un attacco preventivo così isterico e disperato, oltre che falso? A cosa mira? Non si sta cercando, per caso, solo di mettere le mani avanti? Per evitare che cosa? Il sospetto (ma per ora è solo tale), è forte e ritorna insistente. Sparare così all’impazzata, definendo Suor Fernanda quasi una superfemninista sessantottina, una specie di Emma Bonino travestita da suora, è veramente fuori luogo e sembra motivata dal panico che si scopra, nell’istituto femminile qualcos’altro che deve essere tenuto nascosto…..

Speriamo di sbagliarci! Staremo a vedere.

Fatima1960



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35 replies

  1. ma costoro mi dite amano Dio, a me non pare, aman solo se’ stessi e lavorano solo criticare ki cerca le strade della verità
    a me non piacciono
    se volevano stare nella Kiesa in modo così particolare potevan farsi sacerdoti, sempre ke ne siano all’altezza e credo cmq di no
    ke facciano i loro doveri non quelli di ki son chiamati valutare stranezze di loro compagni di merende…………..

  2. Un branco di perversi calunniatori: tipicamente tradiprotestante.
    In Pace

  3. 10 domande di blog tradizionalisti:
    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/06/francescani-dellimmacolata-dieci.html

    A mio umile avviso 10 mozioni di sfiducia nei confronti della Santa Sede. Fidiamoci ed affidiamoci!

    • dalla 1 alla quattro sono domande sostanzialmente illegittime e capziose, dalla 5 alla 10 non sono manco domande ma provocazioni (che ne pensa della Massoneria? che cosa ne pensa del sincretismo religioso? Lei odia i cattolici tradizionalisti o proprio non li sopporgta? La manda satana o qualche altro demone?) Grande giornalismo cattolico….

      • Le quattro prime domande mostrano quanto i tradi-protestanti cripto o non cripto lefebrvini siano in realtà imbevuti del più cerbero laicismo,, volendo loro, laici, controllare e chiedere resa di contii a chi ha l’Autorità nella Chiesa; per utlizzare le loro categorie mentali debbo dire che, secondo me, sono massoni.
        Non parliamo poi delle sei domande seguenti che sono una presa in giro ed un’assoluta mancanza di rispetto dell’Autorità che va addirittura nell’offesa personale.
        Ecco un tipico esempio di chi pone domande non per cercare la verità ma solo per offendere non volendo nessuna risposta, che , se dovesse, per assurdo, venire non sarebbe neppure ascoltata ma darebbe luogo ad altre domande altrettanto finalizzate all’offesa.
        Che Corrispondenza Romana sia il primo firmatario non mi sembra strano per niente: siamo di fronte a chi odia la Chiesa cattolica ed il Suo Magistero.
        In fin dei conti hanno mostrato il loro viso: la loro maschera è caduta ed il loro atteggiamento profondamente protestante appare ormai al gran giorno.
        In Pace

  4. Sono d’accordo con il severo giudizio espresso sulla lettera aperta di C.R.: così malfatta da risultare ridicola e controproducente. Che tuttavia la questione dei F.I. sia spinosa, mi pare fuori di dubbio. E direi anche che i testi prodotti dal commissario e da p. Bruno siano allo stesso livello di questa, dalla parte opposta. C’è qualcosa che non va. Nella lettera del frate, al di là delle questioni personali, mi colpisce la descrizione dell’atmosfera di sostanziale serenità che vigeva prima del commissariamento, in particolare nell’ambito del seminario. Una chiave di lettura della vicenda secondo me può essere in uno scontro generazionale/formativo/ideologico: le nuove generazioni, fatte di persone che non hanno vissuto l’epoca del Concilio Vaticano II e soprattutto quella distruttiva dell’immediato postconcilio, ma che in compenso se ne sono beccati tutti i frutti amari, non hanno il totem del Concilio, anzi hanno sviluppato quantomeno una certa capacità critica e un forte interesse a riscoprire la Tradizione. Guardate che la stessa cosa succede in tutta la Chiesa: sono cose che non vengono dette, naturalmente, ma nei Seminari moltissimi alunni hanno una sensibilità radicalmente diversa dai loro formatori. In molti Seminari se un seminarista è anche solo sospetto di sensibilità ‘tradizionale’ può incontrare grossissimi ostacoli; ad esempio anche solo per aver assistito, come semplice fedele, a UNA messa in rito tradizionale. In altri sono più “tollerati”, non fosse per una questione di numeri, ma obtorto collo. D’altra parte è noto che gli istituti a sensibilità tradizionale sono quelli più attrattivi per i giovani. E’ comprensibile: come mi diceva poco tempo fa un anziano abate, se un giovane compie una scelta radicale come quella monastica, va dove questa è vissuta in modo rigoroso, non dove è rilassata. E sappiamo bene come le scelte compiute dagli ordini religiosi nel postconcilio abbiano avuto l’unico risultato di falcidiarli, e semidistruggerli. Già Paolo VI aveva espresso tutte le sue perplessità e preoccupazioni in proposito.

    • Condivido al 101%. Siamo solo agli inizi; tra 10 o 20 anni, quando cioè i vecchi dinosauri del postconcilio si saranno ormai estinti, ne vedremo delle belle.

      Detto questo, mi permetto di segnalare questo articolo di Introvigne, dove i sociologi Finke e Stark per profanissime vie hanno dimostrato che il discorso fatto dall’anziano abate è un discorso assolutamente sensato
      http://www.cesnur.org/2001/vocazioni_feb01.htm

  5. Preciso che quando parlo di scontro generazionale nel caso dei F.I. non mi riferisco al loro Seminario, dove per l’appunto vigeva, a quanto pare, un’armonia fra alunni e insegnanti, essendo impostato in senso tradizionale. Lo scontro generazionale – se la mia lettura fosse almeno parzialmente corretta, sarebbe avvenuto all’interno dell’ordine. Diverso è il caso dei seminari diocesani, dove comunque tutto resta sottotraccia anche perché i seminaristi, sapendo come vanno le cose, evitano il più possibile di ‘scoprirsi’, per evitare guai. Sapendo, da fonti di prima mano, cosa può accadere a un seminarista, non mi meraviglia che si sia proceduto con mano così pesante contro i F.I. Detto sinceramente, sarei molto felice di potermi affidare e fidare. Speriamo bene. Io però penso – e non solo per il caso dei F.I., ma in generale, che siamo davanti all’ultimo grande colpo di coda della generazione che ha vissuto il periodo ‘conciliare’ ‘dal vivo’, sulle barricate.

    • Ciao Gregorius,
      grazie dei tuoi commenti. Credimi; su (quasi) tutto quello che dici io sono d’accordo; sul fatto che molti vecchi scarponi dei roaring 70’s facciano piu’ danni che altro e continueranno a farli fino a che non torneranno alla casa del Padre, sul fatto che le giovani generazioni cerchino (e giustamente!) dalla e nella Chiesa quella radicalita’ evangelica che il ‘mondo’ non sa e non puo’ dargli…e non ho conoscenze nei seminari, ma sono convinto che siano luoghi in cui spesso vige un conformismo di quelli pesantissimi, in cui chi ha idee diverse (piu’ ortodosse?) dal proprio superiore (che spesso appartiene alla suddetta generazione dei vietato vietare) se le tiene per se, pena un’emarginazione piu’ o meno forte.

      detto cio’, io non credo che tutta questa situazione c’entri molto con l’affaire FFI. I dissidi interni pr dirne una, non mi sembra siano nati da un gruppo di 68ini imboscati (ma qui correggimi se sbaglio), ma da gente che nei FFI si e’ formata e che con Padre Manelli ha collaborato dalla fondazione o quasi dell’Ordine, e che di fronte a certi andazzi ha ritenuto necessario che si prendessero provvedimenti.

      Giusti? Sbagliati? eccessivi?
      Io so solo che testimonianze come quella dell’ex seminarista che ho postato non mi fanno pensare che tutto andasse proprio benissimissimo nei FFI. Il tono da animale braccato, questo ‘tutto era perfetto, poi siete arrivati VOI e avete rovinato tutto (dove il Voi, ricordiamolo, sono…incaricati dalla Chiesa cattolica, ovvero la stessa Chiesa a cui l’ex seminarista e i suoi maestri devono obbedienza) questo ‘argomentare’ francamente esagitato e paranoico…io spero vivamente di sbagliarmi, ma qui mi sembra di sentire parlare uno a cui sia stata insegnata(inculcata) questa idea base; extra FFI nulla salus. La vera Chiesa e’ qui, fuori c’e’ solo errore modernismo e dannazione. e chi ci e’ contro, e’ sicuramente mosso da Satana.Aggiungici la disinformazione e le calunnie costanti dei siti che sappiamo, aggiuncici il costante richiamo alle persecuzioni subite da Padre Pio che non reggono (dato che Padre Pio invitava costantemente i suoi a fidarsi della Chiesa; leggo su CePC che Padre Manelli non avrebbe invece esitato a considerarsi ‘crocifisso’ e vittima di una persecuzione ‘diabolica’ al telefono con Mic) e io due calcoli me li faccio, e non depongono totalmente a favore dei FFI…

      • Caro Claudio, grazie della pacata risposta: è bello poter parlare di questo spinoso argomento con toni che i diretti interessati (da entrambe le parti) sembrano aver dimenticato. Preciso che io non ho la minima conoscenza di ciò che avvenisse dentro l’istituto e, penso come te, mi baso su quanto leggo. La cosa che mi sorprende è che, se le persone e i siti che ricordi scrivono in modo scomposto, altrettanto scomposte sembrano le continue dichiarazioni e iniziative degli altri (dal commissario, che ha dovuto rettificare certe incaute affermazioni a suon di lettere di avvocati, al p. Bruno, la cui lettera, citata dal frate, è francamente imbarazzante): se certi toni possono essere, se non accettati, in qualche modo compresi provenendo dalle ‘vittime’, trovo a dir poco sbalorditivo che vengano usati dagli attuali vertici.
        Di F.I. conobbi tempo fa alcune suore, che mi parvero preparatissime, dolcissime, serenissime… e tradizionalistissime, lontane le mille miglia dal ‘tradizionalismo triste’, anzi, piene di vitalità e di entusiasmo. Dopodiché non posso trarre conclusioni da fugaci conoscenze.
        Trovo però sorprendente che la mano sui FI sembra essere enormemente più pesante di quella calata sui Legionari, la cui situazione era a dir poco fuori dalla grazia di Dio.
        Come pure non vedo calare mannaie su ordini o singoli luoghi a dir poco ‘mondanizzati’. A dir poco, sottolineo.
        Mah…

        • Il nostro “specialista” FFI è fatima1960: spero che intervenga direttamente. Personalmente non posso emettere nessun giudizio diretto ma solo vagliare”esternamente” le varie dichiarazioni in quanto tali, come quelle citate.
          In Pace

        • Caro Gregorius,
          io credo che la situazione sia ormai esplosa; i ‘vertici’ vengono calunniati e insultati a ogni pie’ sospinto, e magari poco santamente ma molto umanamente stanno sbottando….
          Credo che la situazione dei Legionari sia diversa; li c’era un fondatore che menava la scandalosa e zozza doppia vita che sappiamo, qui c’e’ un ordine ( o parti considerevoli di un ordine) che stando alle accuse stavano prendendo una deriva sempre piu’ filolefebvriana e , quindi, anti-Chiesa.
          Fra un gruppo ortodosso, anche se fondato e capitanano da un lurido zozzone, e un gruppo di persone magari impeccabili de sexto, ma che si pongono come una specie di ‘Vera Chiesa’ opposta allo sfascio della Chiesa postconciliare, e creando de facto una Chiesa nella Chiesa, tu con chi useresti maggiore rigore? Per il resto, io rimango in attesa; ma se i frutti sono questo ex seminarista, le calunnie quotidiane, l’insulto sistematico e l’invito alla disobbedienza attiva….
          Per il resto, il giro di vite sta colpendo e colpisce anche molti prog: ricordavo alla gentile utente Maria Cristina che le suore americane erano e restano commissariate, che la scomunica a ‘Noi Siamo Chiesa’ ce e’ rimane, che molti altri personaggi sono stati sospesi-richiamati-etc….se vai sui siti ‘prog’ leggerai le stesse menate dei siti ‘trady’ (ai tradizionalisti concedono tutto, con noi si usa il pugno di ferro! sembra di stare sotto stalin! etc), e perlopiu’ si parla, appunto, di menate.
          Ciao

  6. In risposta alla lettera dell’ex-frate. Come è possibile ignorare che era sotto l’impero assoluto di Manelli che l’Istituto era diventato una setta fondamentalista ove chi non era allineato – frati e suore – al Politburo, era condannato come controrivoluzionario – cioè contro-manelliano – ed “eliminato”? Era anche per questo che tutti i compiacenti allineati stavano in serenità, come si vanta l’ex frate che scrive. Non è facile, oggi, all’autorità competente eliminare il fariseismo di frati e suore, ben descritto nell’intervento di Claudio [‘tutto era perfetto, poi siete arrivati VOI e avete rovinato tutto (dove il Voi, ricordiamolo, sono…incaricati dalla Chiesa cattolica, ovvero la stessa Chiesa a cui l’ex seminarista e i suoi maestri devono obbedienza) questo ‘argomentare’ francamente esagitato e paranoico…/…./ mi sembra di sentire parlare uno a cui sia stata insegnata (inculcata) questa idea base: “extra FFI nulla salus. La vera Chiesa è qui, fuori c’è solo errore modernismo e dannazione. E chi ci è contro di noi, è sicuramente mosso da Satana]. Non è facile, oggi, all’autorità competente, eliminare il culto delirante e fanatico della personalità del fondatore, l’isolamento e la segregazione psicologica di frati e suore dentro l’Istituto, una struttura dotata di controllo assoluto e dispotico sugli adepti, una cappa di segreto rigido per nascondere la vita parallela dell’Istituto, il terrore nevrotico dell’inferno minacciato per niente, il disprezzo e l’esclusione totale di chi va via, la calunnia sistematica e la diffamazione di chi rivolge critiche all’intoccabile Manelli o all’infallibile Istituto.
    Bisogna ringraziare P. Alfonso e il Commissario Volpi per il lavoro di pulizia che stanno compiendo in mezzo al veleno mediatico – e non solo mediatico – schizzato, quasi ogni giorno, dagli ex “sereni” lupi travestiti d’agnello, spalleggiati da siti compiacenti e conniventi contro la Santa Sede. Dove sono le lettere di tanti, di troppi, che dopo essere stati in quest’Istituto, hanno denunciato le sue distorsioni e deviazioni? Grazie a Dio, da quando c’è stato il Commissariamento, tante di queste lettere-verità vengono inviate direttamente alla Santa Sede, l’unica che è titolata a fare indagini, a valutare i fatti e a prendere decisioni competenti e autorevoli.

    • Ciao Pienaluce,
      ho accettato il tuo commento, pero’ : io fino a quando non avro’ le ‘prove provate’ di questi maltrattamenti, esercito una sana sospensione di giudizio. Il timore mio , e credo anche di Minstrel e di simon, e’ di peccare di eccessivo ‘colpevolismo’ uguale e contrario all’innocentismo a prescindere dei vari Corrispondenza romana-Riscossa Cristiana etc. Aspettiamo e quando c’e’ qualcosa di palesemente falso e calunnioso, come l’articolo contro Madre Barberio , segnaliamolo.
      Del resto, come dici saggiamente, l’unica titolata a fare indagini, a valutare i fatti e a prendere decisioni competenti e autorevoli e’ la Santa Sede…
      Ciao

    • Direi che dopo lo scambio di idee avuto con Claudio, il Suo intervento è la palese dimostrazione che in questa faccenda del commissariamento qualcosa non torna. Si ricordi che l’odio non è ammesso d da una parte, ma nemmeno dall’altra. Neanche quando è quella almeno apparentemente vincente. Ammesso che si possa parlare di vittoria…

      • quanti giudici del lavoro ke fa la Santa Madre Chiesa o questi son figli prodighi? speriamo rientrino all’ovile e conoscano un cicin di umiltà VERA SINCERA

  7. Segnalo un’altra lettera pubblicata oggi, pacata, argomentata, seria e molto bella:
    http://www.libertaepersona.org/wordpress/2014/06/corso-di-francescanesimo-per-gli-studenti-fi-da-un-altro-punto-di-vista/

    • Se è lecito pubblicare lettere di ex frati che parlano di un presunto paradiso terrestre con Manelli, allora dovrebbe essere lecito pubblicare anche le lettere di ex frati che testimoniano i tanti aspetti negativi di questo Istituto. Come mai Gregorius non li propone o non li cita? Non gli interessano? Certamente non sono inesistenti. In 10 anni da quell’Istituto sono andati via circa 200-250 tra frati e suore. Erano solo loro ad essere sbagliati mentre l’Istituto è solo perfetto e giusto?

      • Caro Razionalità, se si dovesse prendere come parametro l’abbandono da parte dei membri di una congragazione religiosa allora i gesuiti , in primis, dovrebbero essere commissariati. Non parliamo dei domenicani ormai ridotti a quattro gatti. Una cosa che chi come me ha una razionalità media non capisce è questa: siamo abituati da anni nella Chiesa a non veder punie nessuno e nessuno richiamare alla retta disciplina (potrei fare esempi a bizzeffe) ogni abuso è tollerato ogni stravaganza per non dire eresia( si può anocra dire eresia, o è un eresia?) ogni eresia è bonariamente lasciata
        stare.. fate un po’ come vi pare e via dicendo. Perchè questo accanimento cotro i Franescani dell’Immacolata?
        e ‘ questo che ad una razionalità media come la mia , e anche a quella di molti altri, fa dire come ha detto Gregorius che c’è qualcosa di strano, qualcosa che non torna. O il francescani dell’Immaolata sono la quintessenza del deviazionismo, sono talmente “fuori” dalla Chiesa da essere insopportabili, oppure perchè solo loro commissariati? solo loro puniti?
        Razionalità me lo sa spiegare?

        • O forse non c’è bisogno di tante elucubrazione e di tanta RAZIONALITA ma basta l’EVIDENZA dei fatti che appare ad ogni persona di buonsenso : i Francescani dell’Immacolata sono più insopportabili degli altri , agli attuali Potenti della Chiesa, perchè troppo ligi alla Tradizione, perchè troppo poco vaticanosecondisti, perchè hanno osato qualche critica alla teologia che oggi va per la maggiore?

          • Le suore americane non sono state punite? E ‘Non solo Chiesa’? Perche’ chi ha commissariato le suore americane non viene sistematicamente sputtanato e calunniato mentre su Padre Volpi e Madre Barberio, tra gli altri, si e’ rovesciato una marea di fango?quelli va bene sputtanarli, mentre li boni frati sono tutti santi subito?
            e bada che io alle accuse di maltrattamenti etc…finche’ non ho prove provate non credo.Ma le prove provate della sistematica diffamazione messo in atto verso chi si sta occupando dei FFI ce le abbiamo, e come, il che ridimensiona alquanto la tiritera sui FFI Calimeri piccoli e neri maltrattati dalla kattivissima kiesa konciliare….

        • ma sei una direttrice della kiesa militante ke hai tutte queste tue certezze mariacristina?

          • @ Claudio: sono casi ben diversi. Noi siamo chiesa, malgrado ne dica di cotte e di crude da anni, non ha subito alcun provvedimento: sono stati scomunicati due individui che si erano messi a dir Messa a casa propria. Non parliamo delle suore americane, che stento a definire cattoliche e avrei qualche dubbio anche su cristiane. Non mi sembrano situazioni paragonabili a chi al massimo ha detto che il concilio Vaticano II non va trasformato in superdogma, concetto già espresso da qualcun altro abbastanza noto…

      • Caro Razionalità, ho segnalato quella lettera perchè mi è capitata sotto gli occhi su facebook proprio mentre si discuteva del FI. Il suo tono mi conferma che in Lei vi è una chiara ostilità contro i FI e p. Manelli. Come mai? Conosce direttamente l’istituto e il predetto padre?
        Vedete che c’è qualcosa di strano?

  8. ahahaha claudio bene ke dici pane al pane vino al vino………………..

    • Scusi, Lieta, mi permette una domanda personale? Il tempo che risparmia a scrivere ke invece di che come lo impiega?

      • sei il solito formalista e banale gregorio, so di origine germanike se te importa x il ke una ragione palusibile

        • e credo alla mia età non sia caso ti permetta correzioni non siam a l’accademia della letteratura e scusa la mia dialettica fraterna se uso il tu tu uguale occupato

        • Non se ne abbia a male, gentile signora, la mia era solo un curiosità; che ora è solleticata ulteriormente perché non immaginavo che i tedeschi scrivessero “x” al posto di “per” e “so” al posto di “sono”. Grazie.

          • a grego non hai di meglio da fa’ critike vane, la presunta gentilezza te la lascio tutta, ricorda so n’amalgama, qua c’è di tutto……………

          • e sorridete molto ke ce n’è tanto bisogno
            i love world

  9. Ciao Gregorius,
    non credo siano casi poi cosi’ diversi’ Noi siamo Chiesa’ e’ una associazione di laici, abbastanza influente in Austria e Germania; non possono ‘commissariarli, ma scomunicandone i fondatori hanno dato un gran bel segnale da ‘adesso basta’. Il commissariamento della LCWR…poi e’ propro uguale e contrario a quello che e’ avvenuto coi FFI coi FFI a ‘destra’ e con le LCWR a sinistra).
    E non so- non credo che i FFI si siano limitati a dire che il CVII non e’ un superdogma; lo diceva anche il nostro Papa Emerito. Verso gli ambienti ‘progressisti sono stati presi molti provvedimenti (io ho ‘militato intellettualmente’ per un po da quelle parti e ti posso dire che la CDF non si e’ mai risparmiata ‘a sinistra’).
    comunque si, ci sono tante stranezze in questo caso, e appunto io attendo…chi dice che Manelli sia un santo, chi che un altro po e’ il fratello cattivo di degollado…..pero’ ti ripeto, c’e ‘ tnto odio e tanta amarezza, ma non viene solo dagli anti-FFI, viene pure dai pro-FFI…. Leggi i commenti alla lettera dell’ex seminarista e strabilia
    http://www.campariedemaistre.com/2014/06/un-ex-seminarista-fi-scrive-p-bruno.html#comment-form
    sembrano i messaggi di un serial killer! Io quando penso a un frate penso alla serenita’ dei domenicani che ho conosciuto ad edinburgh, dove mi sono confessato per la prima volta dopo…14 anni, non mi immagino questi deliri da millenaristi…

    per poi non parlare del martellamento quotidiano di “Corrispondenza Romaana Riscossa Cristiana et similia, di gente che di sta storia ne sa quanto me e te (ovvero poco) ma che giurerebbe sulla testa dei figli che Padre Manelli e’ un santo e chi lo perseguita e’ il MALE PURO…come diceva Lucarelli, e’ una strana brutta storia….

    • Sono completamente d’accordo con te. È una faccenda oscura, che, comunque andrà a finire, finirà male.

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