Blog dei blogs: breve rassegna web – 24

Negative WWW

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Puntata di pochi link, ma ben (mal)trattati.
Accendete i motori, ingranate la prima, casco ben allacciato, luci accese anche di giorno (e prudenza, sempre!)

Dunque ci siamo, come avevamo annunciato sono arrivate le nuove sui Frati dell’Immacolata (o meglio sul ramo femminile dell’ordine).
Subito, – il giorno stesso, come un articolo già scritto, un coccodrillo redatto già da tempo da mettere in pista appena il latte si versa –  ecco arrivare l’articolo del De Mattei.
Il latte s’è dunque versato, il ramo femminile sarà commissariato, De Mattei clicca su “pubblica now”:

Corrispondenza Romana
Parte dunque all’attacco lo storico, con uno scritto al fulmicotone. Si inizia senza mezzi termini dicendo che Suor Fernanda Barbiero è “moderatamente femminista” e spiccatamente pro-Maritain. Curiosità: Mic precisa in una nota che di questa Suora ha finora letto articoli bellissimi, che però ora non la conosce e quindi-però-ma-ecco-uffa-fuffa-buffa-ciuffa: non ci si fida nemmeno di quanto si pensa…
Annamo avanti.
Si riprende come da copione, “Manuale di scrittura delle giovani marmotte” style, con il decantare questo ordine ggiovine e in enorme espansione fino a giungere costì all’ovvietà che si ripete ad ogni piè sospinto: “devono essere soppressi soprattutto per il loro avvicinamento alla Tradizione, in conflitto con la prassi della maggior parte degli Istituti di Vita consacrata.” Olè!
Vorrei ripeterlo: nessun laico esterno alla Fraternità conosce i motivi del Commissariamento. Nes-su-no. Se non vogliamo fare danni come laici è meglio far silenzio e far lavorare chi è stato nominato per tale scopo dall’unica autorità che può nominare per tale scopo. Fi-ne-del-ci-ne-ma!
Propagandare tesi complottiste non aiuta nessuno. Né il Vaticano che nomina i Commissari, né i Commissari nominati i quali si ritroveranno a dover fronteggiare una sorta di guerra con il rischio di dover agire in modo molto forte, né tanto meno i Frati e le Suore implicati nel Commissariamento, i quali vengono sballottati a destra e a sinistra dalle diverse ideologie in campo, senza che essi possano anche solo dire la loro. Perché loro, LORO, il silenzio finora l’hanno rispettato. Perché i laici di parte de Matteiana no? Viene quasi il sospetto che sono pilotati da qualcuno che fa finta di “obbedire silenziosamente”, consapevoli che fuori hanno sguinzagliato le loro penne migliori per far cagnara.
Ma non è anche questo un presunto “complotto” contro l’AUTORITA’ che oggi DEVE comandare quell’ordine su ordine della Santa Sede a cui tutti devono sottostare se credono al Magistero della stessa?
Si, Minstrel, è un pensiero cattivo. Lascia stare e pensa che De Mattei non riesce a stare zitto semplicemente perché non si fida della Santa Sede e perché pensa che questo ordine è l’unico che “contrasta con la creatività dottrinale e liturgica oggi imperante” e che ha subito un “palese abuso di potere quando pretese di interdire ai Francescani dell’Immacolata la celebrazione della Messa secondo il Rito romano antico” (siamo ancora qui?! uff…) e altri blabla. Questo fino all’apice finale che lascio intonso, perché toccarlo è come sfregiare un capolavoro: “L’obbedienza è una virtù, forse la più alta. Ma il problema che oggi si pone nella Chiesa è a chi e a che cosa si debba obbedire. Quando l’obbedienza alle autorità umane, invece di perfezionare la vita spirituale, la pregiudica, mettendo a repentaglio la propria salvezza, deve essere vigorosamente rifiutata, perché bisogna obbedire a Dio prima che agli uomini (Atti, 5, 29).”
Pura contraddizione con tanto di citazione biblica che ovviamente non fa che palesare ancor di più la contraddizione. Mi scusi: ma a lei chi le ha detto chi è Dio e cosa vuole? E chi le ha detto che Atti degli Apostoli è Parola di questo “Dio”? E perché se si fida di questo Magistero che ha l’autorità per esplicarle chi è Dio e cosa vuole e dove ha ispirato scritture, non si fida se questa stessa autorità commissaria un SUO ordine? L’ordine è DEL VATICANO e serve ALLA Santa Sede e LA Santa Sede per meglio evangelizzare i popoli circa l’Evangelo quale rivelazione! L’ordine  non è dei laici che lo frequentavano e nemmeno di chi lo comandava qualche tempo fa. Non è dei lefebvriani che forse li pensavano dalla loro parte e nemmeno di chi li vorrebbe definitvamente affossati perché ordine fuori tempo massimo.
Facciamo silenzio e risparmiamoci le contraddizioni.
Fidatevi e affidatevi!

Chiesa e post concilio
Rilanciato anche da Carradori su Facebook si chiede, again and again and again and what a balls!, perchè tanto accanimento verso i FFI?
In questo richiama il finale di De Mattei: ” Il bastone[4] del cardinale Braz de Aviz è in aperta contraddizione con la politica di misericordia di papa Francesco o ne costituisce una singolare espressione?”. Non ne costituisce una SINGOLARE espressione, ma una delle espressioni massime! Solo a chi si vuole bene e si vuole il bene massimo, si educa seguendolo passo dopo passo. Non è accanimento, è MISERCORDIA non lasciare che l’ordine si demolisca allontanandosi sempre più da quello che E’ IL MAGISTERO! La logica impone questo cari.
Punto. Il film è finito, andate a casa e pensate a quanto è stato bello.
O vorreste che avessero continuato come prima, a NON sentire – stando a quel che dice il Vaticano – cum Ecclesia, allontanandosi così sempre di più e rischiando la sorte dei Lefebvriani? O peggio?
Come cosa c’è di peggio?! Chiedetelo a “noi siamo Chiesa”…

Vatican Insider
Ed ecco qui la Misericordia che giustamente fa rima, come diceva Tommaso, con Giustizia che vola fino in Austria. Il Papa firma la scomunica a due coniugi “sconcertati dalla decisione” iperultraprogressisti i quali pensavano di poter fare le messe da soli, a casa, con un gruppetto di amici e senza nessun prete in giro a rompere le scatole. O meglio, la Signora Martha Heinzer aveva proprio deciso di sfidare apertamente il Vaticano e celebrare lei una messa.
E adesso che giustamente si può gustare il frutto della sua sfida, quello che in gergo tennnico si chiama “responsabilità”, si dice “sconcertata”? Già… misteri della fede. Come ovviamente pare sconcertato anche il portavoce di Noi Siamo Chiesa Vittorio Bellavite il quale dichiara: “È questa la strada che la Chiesa dovrà seguire in futuro ricorrendo  ai cosidetti viri probati (e in prospettiva allemulieres probatae) per permettere che alla celebrazione eucaristica, momento principale della fede della comunità cristiana, partecipino tutti i battezzati e le battezzate, tutti i  membri del Popolo di Dio. Moltissime situazioni nel mondo, per esempio in America latina, dove la presenza del prete è possibile in modo del tutto saltuario, chiedono insistentemente che si vada in questa direzione.”
Allora facciamo la cosa migliore: SILENZIO! Primo, se questo modo di celebrare messa è “l’unico modo per” lo deve dire qualcuno diverso da un Vittorio Bellavite qualunque. Secondo, se questo modo di fare potrebbe essere funzionale per alcuni paesi del mondo, perché lo deve essere per un paese come l’Austria dove ci son 3 messe al giorno. Se ne rende conto il Bellavite che quando dice una cosa del tipo “fanno le messe a casa e poi vanno anche a quelle della comunità ecchecaspita!” demolisce il discorso successivo dedicato alle situziazioni particolari di alcune comunità che non hanno prete? LA LOGICA!!! Terzo, si può sempre rientrare in comunione con la Chiesa. Si faccia ammenda di brutto!

Magister privé
Nel blog di Magister si continua a dibattere fra studiosi sulla proposta Kasper. Dopo l’intervento di Buzzi che chiede che venga consentita la “comunione spirituale”, di desiderio, Magister cita Ratzinger che nel 2012 pareva della stessa idea. Ma è proprio da quell’apertura che Kasper ha cominciato la tiritera su cui molti si sono scagliati, compreso il nostro Simon.
Magister nota che l’equiparazione kasperiana tra comunione spirituale e sacramentale è stata poco toccata dalle critiche (legga di più Croce-via Sandro, eheh) e quindi propone un post scrictum di Marinetti che demolisce questa parificazione avventata e fallace. “La convinzione della sostanziale identità tra comunione eucaristica e comunione spirituale condurrebbe infatti il fedele ad assuefarsi alla condizione di peccato grave abituale che gli impedisce la ricezione della comunione eucaristica, mettendo a repentaglio la salvezza della sua anima.”
Amen.

 Matias Augé
Grillo non demorde. Il vincolo è indisponibile, il matrimonio muore e soprattutto #lenostrepiazzesonopiene, #tantovinciamonoialsinodo e #osifacomedicoiooppuredelusionepertuttietantaviùlenzaverbale!
Come? Ma noo, non sto parlando delle elezioni…
ehm

ok, ok lasciamo perdere i frizzi e lazzi e andiamo direttamente a quello che [voce stentorea e impostata da imbonitore di freaks d’oltralpe] “tutti voi stavate aspettando! Il più grande applauso e il più grande ooooooh che riuscite a fare sono nulla per quello che oggi si annuncia come il più grande, il più temibile, il più terrorizzabile, il più più dei più, il meno per meno, Siori e Siore:”

IMPRESCINDIBILE!

Papale-Papale
Non è che stiamo leccando il loco ove il sol non colora a innalzare ad imprescindibile di questa settimana il sito (non chiamatelo MAI blog, se no vè magna!) del Mastino e collaborari!
In quale antro nascosto dell’immensa libreria di casa Messori il Mastino sia andato a reperire questa intervista di Vittorio al teologo Von Balthasar non si sa. E nun ce interessa per ora. Cliccate sul link e godetevi un Mastino orgoglioso che si auto-osanna (e va bene), una introduzione gustosissima sul Messori che ricorda quegli “Strani Giorni” (che ci piace quanto questa mia cit. d’autore) e un’intervista che dovrebbero leggere davvero tutti, De Mattei e “noi siamo chiesa” compresi.
Grande Mastì, ce voleva!

Concludiamo al solito: avete altre segnalazioni da farci? Beh, i commenti sono aperti; postatele lì senza alcun problema. Grazie!



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106 replies

  1. 1) FFI Ubi no comment
    2) Alla Sig.ra Marta a quanto sembra della “scomunica” non frega niente…
    3) Magister fa un buon lavoro!
    4) Blog Augè e commentatori vari: il Diego Abatantuono di “Eccezzziunale… veramente” è qualcosa di molto serio e profondo, filosofico con alte vette metafisiche, mistiche e trascendentali…
    basti questo: “in occasione de’ i debbi io dico e vi tico in qualità ti contottiero de’ i brigate “…….” che la parola d’oddine, tanto per cambià, è sempre la stessa: viuleeeeeeeenza!”
    Guardare per credere: http://www.youtube.com/watch?v=zqwEXfjU3tM
    5) Il Mastino è “genio e sregolatezza”… (categoria complimenti).

    6) Segnalazioni? Ossigenatevi: http://ungranellodisale.blogspot.it/

  2. Io sarei assolutamente d’accordo su “silenzio”, “fidatevi e affidatevi”, sul fatto che nessun laico sappia cosa stia realmente accadendo nei FFI e cosi’ via.

    Tuttavia, poco sotto scrivi:

    “Solo a chi si vuole bene e si vuole il bene massimo, si educa seguendolo passo dopo passo. Non è accanimento, è MISERCORDIA non lasciare che l’ordine si demolisca allontanandosi sempre più da quello che E’ IL MAGISTERO”

    il che sembra una presa di posizione chiara, precisa e informata. In altra parte del blog, leggo anche:

    “una parte della FFI era diventata una quinta colonna dell’eresia lefebvrista nel seno della Chiesa cattolica” e “la madre superiore di queste francescane è anche più estremista nel suo cripto ( ma non tanto) lefebrivismo che il ramo maschile”

    il che non mi pare esattamente un atteggiamento silenzioso, ma un preciso giudizio, che o e’ informato o e’ temerario. Sul merito non prendo posizione perche’ le mie informazioni coincidono con l’insieme vuoto; magari avete ragione, o magari avete torto (di errori in processi canonici ce ne sono stati tanti). Ma se ci sono dei fatti che giustifichino queste parole violente, che li si dica: o almeno si dica che tali fatti si conoscono ma non si possono dire. Se non ci sono, si faccia un bell’esame di coscienza.

    Ne approfitto per segnalare un interessante articolo di don Farinella:

    http://temi.repubblica.it/micromega-online/roncalli-e-wojtyla-santi-un-enorme-ossimoro/

    che invito a leggere stando ben seduti, e facendo il proposito di non passare al turpiloquio alla terza riga. Lo segnalo solo per far notare che don Farinella e’ un prete che non e’ sottoposto ad alcuna sanzione canonica, dunque egli sembra un caso meno problematico del FFI.

    • Grazie del commento GG.
      Rispondo per la mia parte. Noi laici non conosciamo i motivi per i quali i FFI sono Commissariati se non una nota della Santa Sede in cui si dice che “non sentivamo cum Ecclesia“.
      Perché non sentivano Cum Ecclesia? Non si sa. Ma se ci si fida è normale pensare che l’ordine si stava sicuramente allontanando dal Magistero.

      Ora se rileggi le mie frasi credo si comprenda come non sia incoerente chiedere il silenzio sulle presunte motivazioni di questo allontanamento dal sensus ecclesiale e comunque, al contempo, rendersi conto che la Santa Sede ha agito perché l’ordine si stava allontanando dal Magistero.

      Le frasi sul lefebvrismo non sono mie, pertanto a tali affermazioni non posso certo risponderne io.

      Su Don Farinella ripreso ad hoc da Micromega ho già riferito qui: http://pellegrininellaverita.wordpress.com/2014/04/29/micromega-e-i-nuovi-santi-da-detronizzare/

      Piuttosto, voglio trovare in questi giorni il tempo di rispondere alla tua mail della quale ti ringrazio!

  3. “SOLO… SOLO” +
    “silenzio” & “fidatevi e affidatevi” +
    #lenostrepiazzesonopiene, #tantovinciamonoialsinodo e #osifacomedicoiooppuredelusionepertuttietantaviùlenzaverbale” =
    uguale

  4. Che sarebbe sti “Stani giorni”?

  5. Senza volere fare dietrologie sui presenti (Mastino compreso), che poi da pochi indizi si ricavano errate conclusioni, però sembra che la cosa sia nell’aria, in certi articoli e tesi su vari blog pro e contro, nel pensiero di molti articolisti e commentatori dell’una e altra fazione, però…

    Allora la responsabilità della domanda me la prendo io:
    Papa Francesco è rahneriano? Si o no?
    Il Mastino una mezza idea la abbozzò : “oddio, come gesuita, che ha dovuto studiare su certi libri a senso unico – come il 90% del clero, del resto – , qualcosa ce l’ha, ma di qui a farlo passare per integralmente “rahneriano” ce ne corre”.
    Io lo temo.
    E voi?

    • “SOLO… SOLO” +
      “silenzio” & “fidatevi e affidatevi” +
      #lenostrepiazzesonopiene, #tantovinciamonoialsinodo e #osifacomedicoiooppuredelusionepertuttietantaviùlenzaverbale”
      =
      RAHNERISMO

      • Poi che LUI,
        sia tale o sembri tale,
        poco alla fine conta.
        Conta che
        chi più conta e
        in tanto in quanto più conta
        lo è o deve fare i conti con.

    • Credo che in proposito a lungo se ne è disquisito con articoli ad hoc sul sito di Blondet. Effedieffe. Si può condividere o no, resta il fatto che ogni gesuita è un enigma, a se stesso e agli altri. Solo Dio sa cosa può passargli nella testa. Dio e il demonio (e quest’ultimo solo in parte).

      • Evvabuò Mastino. Io l’articolo di Blondet l’ho letto, (cita pure te, Gnocchi e anche de Mattei il che poi per me non fa nessunissimo prolema, ma magari ad altri…), solo che mi piacerebbe avere opinioni di gente ferrata sull’argomento di cui ponevo domanda, e anche opinioni sull’articolo (a cui non posso postare il link in quanto letto non su FDF ma su un altro sito che lo riporta e che leggo “a scrocco”).
        Però insomma penso che la domanda frulli nella testa di molti di noi, come pure la risposta…

        • Sempre al Mastino, te lo chiedo qui perchè sul tuo sito leggo ma non commento.
          Mastì, senti un poco, ma il pazzo -nei momenti di follia che la capa se ne va da sola- che pensa che alla fin fine forse Benedetto avrebbe potuto pensare di dimettersi magari proprio per fare avverare quella profezia di cui si parla all’inizio dell’articolo di Blondet, sono solo io?

    • Per chi si affida alla Chiesa, il Papa non potrà mai insegnare nel suo Magistero argomenti eretici.
      Fine dei giochi e anche di questo discorso (e nel frattempo ricordo la linea editoriale del blog).

      • Minsterl, Rahner non è mai stato colpito con nessuna sanzione canonica, nè mai la sua teologia è stata dichiarata eretica. Quindi non vedo perchè poni un tabù.
        Se il papa esprimesse una teologia in tal senso non vedo dove si potrebbe condannare.
        Certo molti, non so quanto a torto o a ragione opinano sulla teologia rahneriana (e tra questi io).
        Penso nulla vieti di dire che ognuno ha la sua teologia di riferimento. Quella di Benedetto XVI si rifaceva a S. Bonaventura e quindi ad un costante cristocentrismo.
        Qui ci si chiedeva a che teologia si rifà papa Francesco (addirittura oso dire ammesso che ne esprima una di teologia…). Penso che all’interno di un dibattito teologico sia lecito chiederselo e non offende nè squalifica nessuno.
        Da come ti poni sembra che tu abbia dei grossi dubbi su Rahner. Lecitissimo, ma ripeto Rahner non è mai stato sanzionato.

        • Secondo me di questioni di teologia ‘alta’ al Papa frega poco o nulla. Fede ne ha, e a pacchi, ma e’ la fede dei semplici (non dei fessi) ….Francesco e’ uomo di azione , la sua priorità’ e’ la pastorale, quando non sa…delega. Praticamente un Papa Sarto del XXI secolo; ironia della sorte osteggiato proprio dai presunti fan di Pio X (che secondo me tornasse sulla terra dei vari Williamson Fellay e co. farebbe poltiglia; ma questa e’ un’altra storia).

        • Ho frainteso, chiedo venia.
          Per il resto non vedo nella vicinanza “umana” di Papa Francesco alcuna “svolta antropologica” di stile rahneriano. C’è voglia e bisogno di sentire l’abbraccio reale della gente, il contatto. Non trovo, come dice acutamente Claudio, alcuna intenzione “alta” di svolta teologica, magari da raggiungere mediante una metodologia mediatica accuratamente studiata.
          Ecco, anche a tale proposito, secondo me è una baggianata anche il fatto che il Papa studi a tavolino le mosse mediatiche. Non fa le cose sapendo che potrebbe fare “bene” mediaticamente alla Chiesa, al massimo fa le cose che sente di voler fare, pensando se quello che compirà FARA’ o meno DEL MALE all’immagine della Chiesa e del Papato.
          Prospettiva inversa.
          Il resto vien da sé.

          • anke io credo ke Papa Francesco non sia regista bensì se’ stesso
            esemplare nel vissuto semplice senza orpelli esagerati in questo mondo di troppi poveri tutti

          • Verissimo Minstrel, e aggiungerei; il vero, grande colpo di genio di questo Papa e’ questo qua. si e’ guardato attorno e si e’ reso conto di una cosa semplicissima; la Chiesa cattolica e molti cattolici sono diventati/sono percepiti come AN-TI-PA-TI-CI.
            e non parlo dell’antipatia ‘nobile’ , di chi annuncia scomode&necessarie verita’, di “Se il mondo vi odia, sappiate che prima ha odiato me’; no, parlo proprio di quell’antipatia senza appello da secchione malefico&lecchino del primo banco, quello infame che fa le soffiate, non ti fa copiare e-o suggerisce le risposte sbagliate apposta…insomma, il proverbiale stronzo, di quelli che stanno antipatici agli stessi professori.
            E cerca, a dritta e a storta, di rettificare questa percezione generale, con gesti, affermazioni etc che,con buona pace dei duri e puri, stanno funzionando; perché’ l’anno scorso e due anni fa quando tornavo a Bari per le vacanze a Messa ci andavo solo soletto e quatto quatto come Nicodemo, quest’anno ci sono andato con tutto lo ziame e il cuginame al completo, e su richiesta LORO.ed e’ un fenomeno che non ho visto solo tra i miei. Una bella inversione di tendenza? Frusce de scopa nove, come dicono dalle mie parti, che non durerà’? Chi lo sa; a me basta sapere che ci sta provando, e che tutte le eresie di cui e’ accusato esistono solo nella mente degli accusatori (ovviamente non ce l’ho con ubi, ma coi nostri amigos della tradisfera, a cui mando un simpatico ciao)

          • Guarda, rispondo a te e a Claudio, non ho parlato di “svolta antropologica” nè d’altro anzi riguardo alla teologia di papa Francesco ho “addirittura detto: ” (addirittura oso dire ammesso che ne esprima una di teologia…).
            Questo alle 15:37 quindi in largo anticipo sui vostri commenti.
            A me non interessano condanne nè crucifige, a me se di un argomento se ne parla mi piace parlarne fino in fondo; pur se non ho la necessaria preparazione concedetemi di essere almeno abbastanza “informato” di quanto si dice sul web. La cultura mi manca, ma la capacità di sintesi ritengo di averla.

  6. ma a tutti passa in testa cose proprie
    non credo ke in testa sacerdoti veri ci sia demonismo

    • ahahah claudio mi diverte assai leggerti e l’analisi dei presunti santi odierni ke fai, so bifolki patentati nonostante la loro ostentata presunta santa cultura ke manco papi e vescovi cardinali han lo scibile di quanto loro sanno loro dicono gli umilissimi puzzoni di zolfo

  7. Minstrel,
    verissimo, questo papa è il papa della fede semplice e, aldilà delle definizioni,
    “è se stesso” (come dice Lieta).
    Tutto OK.
    Ma la Chiesa non è solo il papa
    e nella chiesa purtroppo c’è chi,
    su questo essere se stesso, ci costruisce orpelli di nuovo tipo, tutti ideologici.
    Un esempio fra mille:
    naturale che uno come lui voglia portar con sé il proprio bagaglio a mano,
    poi, però, c’è chi (come un noto priore)
    ci scrive editoriali sulla “teologia della valigia nera”.
    Criticare questi editoriali
    non può equivalere MAI a pensare le ipotesi aberranti di un papa eretico o di una sede vacante.
    Spero che questo sia chiaro.

    • Chiarissimo.
      Non mi pareva si stesse parlando di “teologi della valigia nera”, per questo ho chiuso il discorso così bruscamente, ma ripeto è stato un misunderstanding.

  8. @ Ubi; infatti io condivido e ho preso il la dal tuo …’se ce l’ha una teologia’ e la mia risposta breve e’; secondo me no. Ha la teologia’pratica’ dei gesuiti vecchia scuola, del cinque-seicento, quelli che non lasciavano nulla di intentato pur di convertire…chiunque, e più’ erano lontani, spazialmente e culturalmente, meglio era (infatti voleva andare a fare il missionario in..Giappone:).

    @ Lieta; grazie! che poi io , casi clinici a parte (tipo il Papa e’ l’antiCristo) non demonizzerei i ‘trady’ in blocco; spesso e’ gente veramente colta e innamorata della Chiesa, e che negli anni 70-80-90 e pure adesso ha sofferto, e giustamente, per tutta una serie di svarioni teologici-liturgici etc e che e’ stata pure emarginata dalla Chiesa ‘mainstream’. Avevano ripreso a rifiatare con Benedetto XVI, ed ora temono che …si sia tornati agli anni 70. Ma così’ non e’, ed e’ un peccato che molti si rinchiudano in discussioni su ‘pastorale e non dogmatico’ e ‘ scova l’eresia nei discorsi del Papa’ mentre potrebbero dare tantissimo alla Chiesa.

    • caro claudio conosco dal vivo e assicuro sono osceni nella loro presunta colta stupidità superiore

      • Francesco non è eretico è semplicemente a portata di tutti
        sa chinarsi con tutti e cmq lo ritengo coltissimo anke se voi dite contrario
        la sua cultura è per tutti, sa porsi a tutti
        ne so qualcosa direttamente

    • Mentre ti leggevo Claudio, mi son ricordato di una delle mie prime letture cattoliche all’epoca della “svolta”. Et voilà

      “Un ritorno a quello che c’era prima del Concilio è impensabile e viene agognato da pochi, abbastanza avanti con gli anni da ricordarsi quella Chiesa. Il divario corre fra due concezioni differenti del Concilio e del modo di portare avanti la sua opera. È essenziale comprendere che questa divisione non è, come sembrano pensare alcuni cattolici della Comunione, un conflitto fra coloro che sono fedeli alla tradizione e coloro che desiderano cedere al mondo moderno. Ogni forzatura è disonesta o per lo meno ignorante.
      Come possiamo sanare la divisione e, quindi, essere tesimoni migliori dell’unità dell’umanità in Cristo? Io proporrei che il primo passo sia riconoscere che dietro ogni concezione teologica c’è il desiderio di una casa a cui appartenere. Ma ogni parte è mossa da un senso differente dell’esilio. Non possiamo superare la polarizzazione, se non riconosciamo la casa che ogni parte desidera costruire. Dobbiamo comprendere il modo in cui coloro che la pensano in modo differente da noi soffrono per un lutto, un senso di perdita […]: di perdita della Chiesa come casa.
      Sono dell’opinione che la maggior parte dei cattolici soffra per la perdita della casa, per il trauma delle radici, sia che appartenga al partito del Regno o a quello della Comunione. Possiamo ricostruire una casa più grande per il popolo di Dio solo se comprendiamo il senso di esilio che anche l’altro prova.”

      Radcliffe, Timothy. What is the point of being christian?, Oxford 2005 (tr. it. Monica Rimoldi, Il punto focale del cristianesimo, Milano, San Paolo, 2008) pp. 262 – 266

      • Immagino che il “punto f” per Radcliffe sia il Regno. Loisy docet.

        • Naaa, non è che risponda poi come si vorrebbe in quel libro. Qui parla di “regno” e “comunione” perché prima di questo passaggio parlava della divisione che perdurava durante il CVII.
          Anche se non nego che spesso e volentieri mette il termine “Regno” nei suoi scritti.
          E’ una buona introduzione ad alcuni problemi (che non risolve o non va oltre il primo consiglio, come in questo caso) e lui è una buonissima penna che cita moltissimi libri che poi possono formare ad un giovane interessato a certi argomenti una prima bibliografia ben più interessante.
          Diciamo che come primissima lettura non è male. Per il resto è un domenicano inglese, come tale tanto forte in oratoria quanto direttamente proporzionale aperto su certi fronti progressisti (fra cui da quel che ne so pure il matrimonio dei preti).

          Puoi approfondire invece il discorso Loisy? Ha avuto influenza sui domenicani oppure nell’area inglese? Grazie.

    • Claudio, ti rispondo che sopra non c’era spazio. Ti rispondo premettendoti -se ce ne fosse bisogno- di non essere assolutamente prevenuto nè nei tuoi confronti nè di nessun altro, stimo te e tutti quindi eventuali controrisposte mie vanno nell’ottica del cercare di spiegarmi e farmi comprendere quanto più possibile e non nell’ottica della polemica ad oltranza.
      Ciò premesso vengo al dunque facendo quella famosa “sintesi” di cui dicevo:
      Rahner fece la sua teologia. Essa non è mai stata censurata, ma da molti criticata e mal vista. Questa teologia diciamo in un certo qual senso è quella più in voga nei circuiti che contano, seminari e facoltà pontificie. Il papa precedente apparteneva a una corrente di teologi che si distanziava da quella teologia, insomma la corrente a cui appartenevano/gono i fondatori di “Communio” .
      Rahner e compagnia a quella di “Concilium”. (Ritengo inutile citare gli esponenti, metodologie ed obiettivi delle due…).
      FFI criticavano pesante Rahner e company. Sul web si è prima accennato appena ad un possibile “rahnerismo di Francesco, poi c’è stato l’avvenimento FFI commissariati. Dal “velato” si è passati all’articolo di Blondet bello chiaro ed esplicito “Rahner I Papa?” che è di dicembre 2013. E ci hanno ricamato su pure altri che ho già citato e che sono citati in questo articolo.
      Devo sintetizzare ancora? Io non voglio trarre nessuna conclusione, l’unica che volevo dire e di cui volevo parlare è che sono al corrente di tutto ciò che si dice e pensa (e forse insinua…) sul web.
      Mò altre conclusioni traile tu. Cmq Rahner non è mai stato condannato nè sanzionato, Diciamo che l’osservazione o quello che potremmo dedurre è che forse ci troviamo ad osservare uno “scontro” tra due correnti in atto?
      Fraterni saluti.

  9. Aggiungo un commento tanto per dire la mia, ma sul fondo concordo con Minstrel e Claudio i quali hanno detto già tutto quel che è essenziale.

    (1) Per rispondere alla domanda di Ubi e sapere se Papa Francesco sia rahneriano, la risposta spicciola è che niente nei suoi scritti o omelie o discorsi lo lascia supporre.

    (2) Rahner non è il problema, il problema sono i suoi studenti ed emuli

    (3) Il Santo Padre finora non ha “fatto teologia” : egli compie il suo ruolo magistrale come deve essere cioè annunciare la Buona Novella e questo con atteggiamento profetico. Neanche nella Evangelium Gaudium si può risentire una riflessione propriamente teologica, ma ingiunzioni pastorali, apparentemente fortissime visto che “disturbano”

    (4) “Fare teologia” (nel senso di elaborare modelli teorici teologici) non è il ruolo del Magistero.

    (5) Sono meravigliato e rendo grazie a Dio per tutto quello che proprio oggi il Santo Padre Francesco ha detto e fatto a Betlemme e a Gerusalemme.
    In Pace

  10. Claudio, condivido la tua risposta a Ubi; quanto alla risposta a Lieta, io non sono – tecnicamente parlando – un tradizionalista, tuttavia… devo proprio farti tutti i 1000 esempi che conosco, per convincerti del fatto che siamo in una situazione simil-anni ’70?

    • Non lo so L., io nei 70’s non c’ero neanche (sono dell’82) e come ho detto altre volte, in Chiesa, tolta la parentesi ‘sacramentale’ tra il 90 e il 94, ci ho rimesso piede nel 2010 e in maniera convinta senza se senza ma e senza ‘sono cattolico pero’…da meno di due anni.E il tutto e’ successo…in UK, dove i cattolici sono veramente una ‘minoranza creativa ‘ ( e attraggono sempre più’ convertiti da una Chiesa anglicana ormai in piena cupo dissolvi) Quindi mi godo la ‘luna di miele’, vedo il bello ( e ogni giorno scopro qualcosa) minimizzo il brutto e …quando sono in Italia, vado alla Messa del sabato, così’ mi risparmio i vari ‘Aquila di luuuuce’ e ‘Le mie mani son pieeeneee- di benedizioniiiii’ e schitarrume annesso. Per il resto; preti guerriglieri e comunità’ di base varie mi sembrano un fenomeno ormai irrilevante, i progressisti che dovrebbero guidare la Chiesa verso magnifiche sorti e progressive hanno perlopiù’…l’eta’ di mia nonna, c’e’ ovviamente molto da fare (nel mio campo, io considero la conferenza di Feser tradotta qualche tempo fa una vera e propria chiamata alle armi), facciamolo!

    • io mi sento nel 2014 il futuro è mio, è l’animo ke deve essere aperto e vedere fulgori futuri di cattolici veri sinceri entusiasti, persone co vera morale no esempi assurdi ke si vedon trasversali in tutti campi, spesso specie in certi padreterni molt
      o terrestri egoisti ed amorali…………..fra cardinali bertone docet……..

    • mi bastan i superbi falsi tradi ke conosco non son mille e gli esempi li vedo da me

  11. Punto 2 di Simon.
    KR è un lato del problema, i suoi emuli sono l’altro lato. E non sto a scomodare il libro di Fabro. Basta questo link esemplificativo di sottilissimi e tragicissimi slittamenti: http://mondodomani.org/reportata/nasini02.htm

    • Che KR fosse “papa e pure infallibile”, almeno per troppi, non c’era bisogno di conclavi & papi normali per saperlo.
      Ci sono papati più potenti del papato romano, dato che godono dell’assistenza dello Zeit-Geist.

    • Sai che mi sembra che tu l’avessi già consigliata (forse addirittura alla mia persona) su altri lidi questa lettura? Ed è proprio da questa che ho cominciato a nutrire i dubbi sul teologo.
      Grazie di averla richiamata.

  12. Simon a “tattica” sei messo male (e mi sa che non sei il solo…) : -)
    Allora: il punto a cui si sarebbe dovuti approdare è:
    Se pur davvero papa Francesco fosse rahneriano, embè? Rahner non è mai stato sanzionato, nè la sua teologia dichiarata eretica dalla CHIESA! Quale è il problema?
    E’ stato criticato Rahner ? Certo ma la critica tra teologi non inficia l’ortodossia di un teologo!
    Quindi pur se qualcuno potesse affermare che papa Francesco fosse rahneriano fino all’intimo del midollo, mai potra affermare che sia eterodosso o addirittura eretico! Intesi!

    • Detto questo e “per pura ipotesi” posto che papa Francesco fosse rahneriano, l’unico “fatto” che potremmo “osservare” è che ci troviamo un papa che è della corrente teologica di “Concilium”, mentre quello precedente apparteneva alla corrente teologica di “Communio”.
      Nulla più !

      • Ciao Ubi, intanto grazie per la stima, ovviamente contraccambiata. Come la vedo (e bada, qui non siamo neanche alle chiacchiere da bar ma alle chiacchiere di quando ti cacciano FUORI dal bar)? A parte che i problemi erano già iniziati durante il pontificato di Benedetto XVI (che già in un discorso pubblico li aveva invitati a ‘sentire cum Ecclesia) secondo me non e’ manco questione di Rahner o non Rahner, ma Lefebvre-non Lefebvre. Perché’ se il Pontefice non e’ rahneriano e-o non si sa, sicuramente Lefebvre e compagni non gli stanno, come dire, simpatici, sopratutto considerando i rapporti più’ che amichevoli che c’erano fra Videla e la FSSPX. Secondo me, gli avranno detto ( a torto o a ragione, per infamarli o per amor di verita’…chissa’ chi lo sa) ‘Santita’, qua c’e’ un gruppo di fraticelli anticoncilio Vaticano II e filolefebvriani. Che facciamo?” e sentendo la parola magica…lefebvriani’..sara’ scattato il commissariamento senza se e senza ma. Ripeto, questa e’ una ricostruzione storica completamente ad minchiam, ma mi sembra più’ probabile di ‘hanno toccato Rahner, per loro e’ finita!’ che ho letto su , per esempio, Riscossa Cristiana.Su questa faccenda poi ormai su internet si trova di tutto, da ‘Padre MAnelli si faceva adorare come il nuovo Messia e abusava fisicamente e psicologicamente di frati suore terziario e malcapitati di passaggio’ a ‘Padre Manelli e’ meglio di Padre Pio, ed e’ perseguitato da Satana, nella persona del suo emissario Jorge Mario Bergoglio…un dibattito talmente rognoso e impazzito, in cui tutti sembrano sapere chiesa’ cosa ma in realtà’ ne sparano di grossissime e basta senza uno straccio di prova, che più’ ci penso più’ sono contento della linea ‘meno se ne parla meglio e” adottata da Croce-Via…

    • Beh Ubi: io non faccio “tattica”: tu hai posto una domanda sulla nostra opinione se Papa Francesco Francesco fosse rahneriano e ti ho risposto con molta semplicità che da quel che ne so io niente lo lasci supporre specificamente finora.

      Per giunta non c’è nessun giudizio di valore su Rahner nella mia risposta, casomai su alcuni suoi seguaci.

      E ancora una volta Magistero non vuol dire corrente teologica: ed il Papa Emerito, quando era ancora in funzione, lui che era teologo di professione, è sempre stato molto preciso al soggetto.

      Ovviamente, poi, che per scelta editoriale qui siamo piuttosto tomisti e quindi non veramente rahneriani, il che però non ci impedisce di riconoscere la pertinenza di alcune problematiche sollevate dal pensiero di Karl Rahner : un giorno o l’altro questa discussione apparirà pure su questo blog.

      Detto ciò il giochetto di sottintesi che il nostro “scatofilo” cerbero amico ha avuto con te più sopra sul Santo Padre non è accettabile su questo blog e Minstrel ha avuto ragione di metterci un punto finale definitivo.

      Alla prossima
      In Pace

      • ritengo ke Papa Francesco abbia la teologia non della teoria ma dal vivo, della pratica, la cultura della teologia applicata come Gesu’ ke stava in mezzo alla gente e la gratificava con la Sua bontà, cultura vera applicata dopo studi profondi altro ke gesuita 500 600, ha studiato da sacerdote secolo appena scorso, lo trovo modernissimo
        letto di assistenza profusa ex vescovo argentino ke si era sposato facendo padre a 6 figlie
        vera carità sincera………………

        • evoglia Lieta, non intendevo dire che il Papa sia antiquato, anzi…parlando del 5-600 mi riferivo all’attitudine ‘andrei pure in capo al mondo per convertire qualcuno’, tipo Antonio de Andrade http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_de_Andrade e Ippolito Desideri http://it.wikipedia.org/wiki/Ippolito_Desideri .
          .tu immagina che il primo nel 1625 e il secondo nel 1712 andarono a fare i missionari…in TIBET!che gia adesso arrivarci e’ un macello, immagina all’epoca…Desideri imparo’ il tibetano, anzi e’ stato il primo occidentale a studiare la cultura tibetana, si mise a studiare il buddismo e scrisse pure dei libri di filosofia in cui esponeva il cristianesimo e criticava la dottrina buddista della reincarnazione…rigorosamente in tibetano!

  13. claudio se non erro sei dell’82 mi pare
    informatissimo missionarietà e tantissimo altro
    ho avuto zio fratello missionario india per 40 anni insegnato fare i legname’ a indiani oltre esempio grande cattolico po’ burbero forse ma con vecchiaia umanizzato

  14. A proposito di teologia e magistero.
    Se si legge anche velocemente un qualunque manuale,
    la tesi è che circa dal 1870 al 1960 la teologia tendeva a coincidere con la teologia del magistero,
    cioè fatta dal magistero.
    Ma, non a caso, negli stessi manuali non si legge il dato dagli anni 1960 in poi,
    dove la situazione si è come rovesciata, finendo che la teologia si è sovrapposta al magistero fino ad opporglisi, costituendo un magistero parallelo, con molta più potenza, cattedratica e mediatica, conseguentemente con infiniti più mezzi per poter creare mentalità.
    Di fronte a questo dramma epocale, discutere se JMB sia rahneriano
    (cioè seguace del primo e principale e più potente esponente del magistero parallelo)
    o martiniano o qualsivoglia altro, è davvero il minore dei problemi.

    • Sono spesso d’accordo con te, L, ma stavolta non so davvero a che manuale ti riferisca.
      Tanta teologia tra il 1870 al 1960 non coincideva al 100% con il magistero: Teilhard de Chardin, Congar, Rahner,de Lubac per citare i più prossimi ai tempi nostri.

      Che ci sia teologia che non coincida con il magistero oggigiorno non è una gran novità e neanche, quindi, il fatto che la teologia tenda a sovrapporsi al magistero tendendo a costituire un magistero parallelo per l’uomo della strada.

      Questa tendenza alla sovrapposizione è una tentazione vecchia quanto il cristianesimo stesso e oggi coi nuovi media certi teologi hanno una presenza sulla piazza pubblica e possono apparire effettivamente come un contro-magistero per chi ha idee non chiare.

      Infatti un teologo non può costituire un Magistero alternativo, semplicemente perché un teologo (in quanto tale) non annuncia la Buona Novella ma solo cerca di capirla, di razionalizzarla, di sviscerarla per quanto possibile: Sola annuncia la Buona Novella la Chiesa ed il Suo Magistero annuncia le verità che sono organiche all’Evangelo.

      Non bisogna confondere il fenomeno fisico con le teorie fisiche che tentano di spiegarlo: allo stesso modo non bisogna confondere l’annuncio della Verità colle teorie teologiche che tentano di discettarne.

      Non c’è dramma epocale sotto questo aspetto: è un peccato vecchio come le prime eresie, cioè far credere che una teoria personale e particolare possa sostituire la Buona Novella annunciata dalla Chiesa, in particolare dal Suo Magistero.
      In Pace

      • “è un peccato vecchio come le prime eresie”
        certo però nei primi secoli della Chiesa le eresie venivano solennemente condannate e i gli gnostici, i pelagiani, gli ariani i monofisiti così come i nestoriani furono via via sbattuti fuori dalla Chiesa .. oggi invece ogni teologia è accetta e nessuna è sanzionata e così anche se un teologo insegna delle eresie come molti vedi Kueng, rimanagono dentro la Chiesa e fanno danno…C’è una bella differenza!
        la “desistenza” dell’autorità è oggi al suo culmine.. tranne che cui Francescani dell’immacolata ovviamente.

        • Qui manchi di prospettiva storica, maria cristina: i tempi per dette condanne erano lunghissimi anche in quei tempi ed anche in quei tempi vescovi e presbiteri furono tentennanti a livello di regioni intere, davvero non c’è niente di nuovo sotto il sole. Stessi uomini, stessi peccati.

          Ogni teologia è accettabile se non va contro quel che annuncia la Chiesa direttamente o indirettamente e ancora oggi la CDF regolarmente condanna teorie teologiche come essendo incompatibili con quel che il Cristo ci annuncia tramite la testimonianza della Sua Chiesa.

          L’autorità si esercita, come no: ad esempio la scorsa settimana sulla vicepresidente di Wir sind Kirche in Austria che è stata scomunicata. Non credo che i Francescani dell’Immacolata siano stati scomunicati: evitiamo di scrivere a vanvera, se possibile.

          Quanto a Küng le tue informazioni mancano di esattezza: ad ogni modo, al giorno d’oggi, non è possibile zittire fisicamente chi non pensa rettamente mentre invece gli stati si propongono sempre più di zittire fisicamente chi la pensa rettamente come i cattolici fedeli al Magistero della Chiesa. Nella tua battaglia ti sei sbagliata di nemico, mi pare.
          In Pace

          • Non si tratta di zittire fisicamentevma di parlare chiaramente da partw dell’Autorita’ e e dire chiaramente “questa teologia NON e’cattolica. Invece questo oggi non si fa sperando che la gente comune ci arrivi da sola. Ma lo sa caro Simone quanti cattolici conosco che letti i libri di Vito Mancuso li prendono per oro colato! Voi vi dite tomisti ma non credo che S.Tommaso oggi approverebbe certe teorie fantasiose spacciate per teologia cattolica. Quanto ai Francescani non sono stati scomunicati perche’non sostengono nulla di eretico o eterodosso. Sono stati puniti solo per motovi difiamo cosi di potere:davano fastidio a mti potejti cardinali ora al potere e appoggiatidsimi da Bergoglio..inutile fare nomi che li sanno tutti.

        • A Kung la Missio Canonica e’ stata revocata nel 79 , da quel giorno in poi (stra)parla a titolo personale; e non solo lui; a Curran (uno dei capi della contestazione anti Humanae Vitae) e’ stata revocata nell’86 e ora insegna dai…metodisti, McNeill (antesignano della ‘queer theology e gran visir dei progressisti, pro gay pro contraccezione pro sesso prematrimoniale pro eutanasia..roba che Pannella gli fa un baffo)) e’ stato ridotto allo stato laicale, Sr Margaret Farley (papessa carismatica delle suore prog ammericane) leggi qua http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20120330_nota-farley_en.html
          The Sexual Person di Salzman E lawler e’ stato ufficialmente confutato dalla Conferenza episcopale americana…e la lista potrebbe continuare.
          Credimi Maria Cristina, conosco abbastanza la parte ‘cattoprogressista’ e li si dicono le stesse cose’ non ci fanno fire e fare niente! sembra di stare sotto Stalin! invece ai tradizionalisti tipo i lefebvriani viene data carta bianca e gli levano pure le scomuniche!!!!!’

          e in entrambi i casi, sono menzogne. Stanno mazzuolando (letteralmente e giustamente) a destra e sinistra. Se poi vuoi che la CDF consegni questi malnati al braccio secolare , legati al palo, fascine, fuoco e chi si e’ visto si e’ visto…ci potrei anche stare, ma non credo che avrebbe un buon ritorno di immagine (poi sai i giornali come ci marcerebbero…per non parlare degli avvocati, delle associazioni dei diritti umani e altre menate…:)
          Bellissimo l’articolo su del Noce comunque!

          • Mancuso? c’e’ tutta una bibliografia anti-Mancuso!e da parte officiale (la Civilta’ cattolica, x esempio)
            http://www.uccronline.it/2013/07/04/ecco-cosa-pensano-i-veri-teologi-di-vito-mancuso/

            vuoi dire a me che molti , troppi neanche conoscono sti autori ma leggono i vari Mancusi etc pensando che..questo sia vero cattolicesimo, ma credo che sia per lo stesso motivo per cui Cinquanta sfumature di Grigio vende piu’ di , mettiamo, Dostojevski…la Chiesa c’entra poco. Tanto invece possiamo, e dobbiamo, fare noi; cercando almeno di far conoscere tali autori, mostrare come il cattolicesimo sia una dottrina che non solo non ha niente da invidiare ad altre tradizioni filosofiche ma anzi…risolve piu’ problemi e crea meno guai!
            E quello che, nel nostro piccolo, stiamo tentando di fare qua, e secondo me e’ quello che dovrebbero fare tanti laici, invece di limitarsi a ripetere o tempora o mores (non ce l’ho con te ma ne converrai, e’ un atteggiamento abbastanza diffuso).

    • credo ke Papa Francesco non abbia necessità seguire orme altrui, è se’ stesso senza etikette altrui………………

  15. Comunque a me piace essere sincero, franco nei discorsi e mi piace parlare apertamente.
    Alla fine debbo constatare che sull’ortodossia della teologia di Rahner qui in molti nutrono seri dubbi, e forse è questo che ha in un certo qual modo diciamo “stoppato” sul nascere ogni dibattito su papa Francesco. Comunque conti o non conti la sua teologia, per me conta il fatto anche esso evidente che c’è un pensiero un poco contraddittorio di alcuni di voi che mentre si appellano al Magistero della Chiesa per certi versi, per altri sembrano non vedere o non accettare che la chiesa mai ha condannato Rahner, e quindi rahneriano non è nè parolaccia nè sinonimo di eterodossia. Cmq illogicità nei pensieri di ognuno può sempre esservi, la accetto, sempre che davvero sia illogicità e non dissimulazione.

    Per Claudio: al rogo no… però in puro stile “San Francesco” li consegnerei al “pugilatore” di Firenze”… 🙂

    • Naaa, tempi diversi richiedono ‘correzioni fraterne’ diverse; in questo periodo storico, credo che una serie di ben assestati pernacchioni pubblici facciano piu’ effetto, e piu’ male, dei pugni 🙂

      Per quanto mi riguarda, non e’ che ‘rifiuti’ la questione; e che mi sembra un ‘non-problema’ dato che
      a) niente lascia supporre che papa Francesco sia Rahneriano e-o che sia interessato a questioni di dogmatica ‘alta’
      b) niente lascia supporre che la questione ‘FFI’ sia riconducibile a una caccia all’antirahneriano, guidata da un branco di influenti e potentissimi modernisti (altro termine che da definire autori e dottrine precise viene usato ad minchiam per definire qualsiasi pensatore che per un motivo o per l’altro sta’ sul culo a qualche trady)
      c) Non conosco Rahner abbastanza da potermi esprimere in maniera ‘professionale’ sulla sua teologia, ma qualcosa mi dice che anche molti ‘antirahneriani’ del web lo conoscano pure meno di me. solo che io se non so…taccio, chiedo e-o leggo, quelli invece parlano e parlano e parlano e parlano…

  16. ma francescani immacolata commissariati da Papa emerito già prima, Papa Francesco s’è trovata patata bollente da raffreddare, cmq è peggio la mala teologia di falsi finti studiosi superbi ke la teologia detta da strada ke essendolo di strada certamente è meno contraffabile………….

  17. Scusami Simon. Ho omesso qualche precisazione di troppo.
    La tesi degli studiosi attuali è che circa dal 1870 al 1960
    la teologia che veniva perlopiù insegnata era sostanzialmente quella in una prima fase promossa dal magistero (la rinascita del neotomismo);
    questa teologia di scuola, poi, dopo la crisi modernista, sarebbe venuta sempre più a coincidere con la teologia direttamente elaborata dal magistero.
    Prescindendo dalla fondatezza o meno di questa ricostruzione storica,
    quello che ci differenzia è che tu tendi a ricomprendere la situazione attuale, che si presenta totalmente opposta al passato recente, dentro i canoni del sempre accaduto.
    A mio parere, invece, la situazione attuale presenta aspetti qualitativamente diversi.
    La pretesa di dire una verità più grande di quella del depositum fidei
    si è come istituzionalizzata ed ufficializzata
    (fino in prospettiva a sostituirsi ad esso, costituendo un nuovo depositum, con organi di difesa, ben più dotati di potere a suo modo sanzionatorio di quanto non lo sia la scolorita attuale CDF…).
    Ma ciò non è il “niente di nuovo sotto il sole”,
    altrimenti Paolo VI non avrebbe parlato di “pensiero non cattolico” maggioritario dentro la Chiesa.
    E che un’infinità di aspetti del pensiero di un KR non siano stati oggetto
    di interesse “sanzionatorio-disciplinare”,
    in questo specialissimo contesto, non assume gli aspetti tranquillizzanti che qui sopra qualcuno ha delineato…

  18. avete tanti discorsi, non so quanto sia ben legati fra loro.
    o fumo negli okki
    poco ma vero reale

  19. concretezze filanti

  20. ??

  21. E mò ? Facciamo finta di non vedere ?
    “L’idea di questo numero di Concilium è affascinante: suggerisce l’ipotesi che l’ortodossia non sia necessaria”

    http://vaticaninsider.lastampa.it/recensioni/dettaglio-articolo/articolo/teologia-theology-teologia-34434/

    “servirebbe anche oggi con buona pace dei troppo rigidi custodi dell’ortodossia. Perché, come nota Queiruga citando il teologo Otto Karrer, si deve sempre supporre (nelle persone e) nei teologi la «buona fede». Anche questo numero di Concilium dunque è un contributo indiretto e prezioso nella direzione di una «Riforma» della Chiesa.

    Concilium 2/2014, Dall’«anathema sit» al «Chi sono io per giudicare?», Queriniana, pp. 200, euro 15; http://www.queriniana.it

    • Ti ringrazio per aver trovato quest’articolo.
      Personalmente non so che gioco gioca Vatican Insider da quando ha incominciato a fare propaganda in favore di quei sacerdoti ipocriti che tengono concubine, ma riguardo a questo numero di Concilium non fa altro che compartire informazione come ogni giornale.

      Ho letto quindi l’articolo da te citato e mi sembra proprio alquanto ingenuo, intellettualmente parlando, pretendere poter giudicare una cultura senza aver in primo luogo giudicato la propria e la propria puô solo essere giudicata in paragone con un altra: che i vari Tracy ed altri Queiruga si siedano e riflettano alle riflessioni di Mary Midgley al soggetto.

      L’ortodossia è espressa in un contesto culturale preciso e, secondo me, non si può fare l’operazione di voler valutarne il significato fuori da quel contesto: la vera questione quindi non è tanto sapere quanto un’affermazione dogmatica, ad esempio, sia valida nel nostro contesto culturale, ma piuttosto cosa è da riformare nel nostro contesto culturale al fine di validarvi tale affermazione.

      Cioè l punto non è di fare una critica dell’ortodossia ma piuttosto di fare una critica della cultura attuale, destruens e costruens ovviamente, e porsi la domanda del perché questa cultura non è più capace di impregnarsi di ortodossia.

      La missione del cristiano non è quella di adattarsi al mondo ma di testimoniare al mondo anche se la cultura ambiente non è atta ad accogliere: questi di Concilium, ancora una volta, propongono un atteggiamento tiepido di sottomissione al mondo, esattamente il contrario di quel che Cristo insegnò, ma, si sà, povero Cristo, non aveva capito che quel che diceva nella Sua cultura significherebbe il contrario per i “teologi” di Concilium….
      In Pace

      • Queiruga, rieccolo, è quello che nega spudoratamente la realtà della Risurrezione.

      • Beh Simon, questo non mi sembra proprio un endorsement delle ‘amanti dei preti’

        http://vaticaninsider.lastampa.it/documenti/dettaglio-articolo/articolo/preti-priests-sacerdotes-34459/
        L’intervista completa qua:
        http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/05/28/news/prete_sposato-87422329/

        Bello cio’ che dice qua l’ex prete:

        “Farei un appello alle donne che amano preti, quelle che hanno scritto al Papa: date loro lo spazio e tutto il tempo necessario, ma chiedete loro di arrivare a una scelta. La più chiara e la più limpida possibile. E poi rispettate quella scelta. Siamo chiamati a vivere alla luce del sole: è un diritto dei preti, ma soprattutto è un diritto vostro”»

        Posso avere un Amen?

        PS; vi immaginate Repubblica nel periodo Benedetto XVI cosa avrebbe combinato con la lettera delle ‘donne dei preti e con la scomunica a quelli di “Noi siamo Chiesa?” titoloni, Chiesa medievale illiberale mostruosa raccolte firme, deliri su deliri su deliri…invece ecco qua. Una lettera ed una intervista, ed eccoti neutralizzato Scalfari e Scalfariani, che non possono ovviamente rimangiarsi il loro ‘quanto e’ bello il Papa del Cambiamento’…..
        Ole’ Ole’Ole’ Ole’Papa Francesco , ole’…..

  22. Cmq non ho letto (nè mai leggerò…) il numero di Concilium di cui si parla, ma da quello che ho capito dalla recensione è che il succo di tutto il discorso è: “ci vuole un Concilio Vaticano III “.
    Pronto a scommettermi importanti parti anatomiche 😉

    • di’ il nome delle tue parti….. sii dialettico comprensibile, abbi il coraggio, no finto educato pudico………..scherzo un po’ ma non troppo

  23. Caro Ubi, il problema non è chi legge, ma chi pubblica e cosa pubblica.
    E la Chiesa ha oggi di fronte un’alternativa secca: o i Concili (tutti) o Concilium.

    • le alternative rive prossime della Kiesa non son nelle vostre menti ma nelle membra vere di tutta la Kiesa

  24. non conosco rivista concilium, sei il solito presuntuoso, hai del buontempo per vedere solo modo tuo il mondo e giudicarlo

  25. Non giudicare per non essere giudicata.

    • sei te ke mi appioppi rivista concilium, non ho tempo letture pesanti purtroppo. il presunto giudice hai fatto prima te,, non girare la frittata. poike non ti garbo ignorami please come fai solitamente sostenuto e sorridi un cicin

    • @lieta
      Per quanto può servire hai la mia più completa solidarietà
      @L. Un tempo si diceva… da che pulpito vien la predica…

      • caro don manuel ben tornato mi mankavi grande onesto, lo si dice anke ora infatti

  26. Copiata dal web, grazie a M. Migliorati:
    “Odiarsi è più facile di quanto si creda. La grazia consiste nel dimenticarsi. Ma se in noi fosse morto ogni orgoglio, la grazia delle grazie sarebbe di amare umilmente se stessi, allo stesso modo di qualunque altro membro sofferente di Gesù Cristo”.

    (George Bernanos, “Diario di un curato di campagna”)

  27. Enrico Cattaneo fa chiarezza sui termini della questione del celibato dei preti e sulle parole del Papa al riguardo sulla Bussola Quotidiana.
    QUi: http://www.lanuovabq.it/it/articoli-celibato-dei-pretifacciamo-chiarezza-9352.htm

    • Ottimo articolo. Grazie Minstrel
      In Pace

    • Andrea carradori credo che nel suo ultimo post su mil abbisogni di un breve ripasso di cosa possa essere il rock oggi perché definirlo generalisticamente “mediocre” temo sia una esagerazione.
      Forse basta qualche esempio di band con i contromazzi… nuovo post pro rock in arrivo?! Why not!

      • Per fortuna non era qua da me ieri sera a vedere i 500 ragazzini presenti e festanti tra rock e schiuma…. Tranquilli, non ho dato loro la benedizione… 🙂

        • Buahahah. Appena scrivo il post avrai nuove armi da usare con i 500 ragazzini!
          Della serie: scusa? Suoni la chitarra e non hai mai sentito Henderson dei tribal tech di face first?! 🙂

          Ps. So che lo chiamano jazz fusion, ma nell’immaginario comune una chitarra distorta basta a fare rock. E con questa song consigliata abbiamo già spazzato via la prima diceria generalista. altre Demolizioni a tempo debito! Rocking fuckin’ on!

          • Io organizzo soltanto, anzi faccio il supervisore. I miei collaboratori sono più bravi di me ad organizzare. Anzi io non so suonare nulla e per queste cose i giovani sono più bravi. Studiano al conservatorio, suonano ecc ecc. A me basta la musica in funzione “bioenergetica” o terapeutica… 🙂

        • invece dovevi, sono la vita non certi imbalsamati ke girano e criticano pure, lavoro tutto il dì e loro disquisiscono di nuvole, magari hanno l’amante ahahahha so discola

    • @simon
      due osservazioni il più possibile veloci
      1. Non so come fai ad approvare questo articolo, soprattutto a riguardo della prima parte, quella riguardante il concetto di celibato. Non so cosa hanno insegnato e/o insegnano in Svizzera, ma nel testo di Cattaneo non solo ci sono inesattezze ma vere assurdità teologiche. Sono disposto al riguardo ad un confronto franco ed onesto con te: certamente in privato, perché non desidero vedermi riversato adosso un mare di inutile fango ed insulti da parte chi non ha minima competenza in campo teologico.

      2. A riguardo del problema “teologico” di concilium ecc, sono convinto che il problema non sia quello di coloro che vengono chiamati modernisti o progressisti in senso più o meno dispregiativo. Il problema è dei conservatori o tradizionalisti e questo si esprime anche nell’ambito del dibattito teologico di questi mesi. Un volta c’era la contrapposizione tra concilium e communio: adesso, che fine ha fatto “communio”? Dopo la comunione, c’è la liberazione? Con enfasi è stato detto che l’85 percento di coloro che hanno ascoltato in vaticano la relazione di Kasper era contrario… Chi ha parlato e si è espresso? Solo Caffarra e Negri? E i teologi? La contestazione è per lo più gestita da Il Foglio, dai giuristi cattolici e da giornalisti più o meno bravi: saranno bravi nel loro mestiere ma teologicamente parlando prendono cantonate paurose… Perché invece i teologi pro “Caffarra” non dicono nulla? Mi piacerebbe conoscere anche un tuo parere su quanto scritto a riguardo della Messa e dell’Eucaristia su MIL da don Nicola Bux

      • Risposta facile facile: se tacciono (o vengono tacitati?) i teologi fedeli, parleranno le pietre al posto loro, anche se non hanno la minima competenza in campo teologico.
        D’altronde, i teologi fedeli, nella rara ipotesi che si esprimano, sono notoriamente incapaci, prendono cantonate, dicono assurdità teologiche, riempiono di fango e insulti, si fanno docili strumenti della repressione del dissenso.

        • la prossimità del prossimo accadimento, il buontempo delle predizioni ………………….

      • Infatti don Manuel, con tutto il rispetto, mi piacerebbe una discussione ‘pubblica’ su questi temi, senza lanci di fango etc. Magari aiuterebbe a schiarire la mia mente ovviamente ottenebrata dall’ignoranza, dato che pur non essendo tradizionalista-ciellino-o felicemente abbonato al Foglio, sono sostanzialmente d’accordo con Caffarra e Negri, e Kasper non mi convince manco un po e Concilium pure di meno….

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