“Caro Francesco… ” Le amanti scrivono a Papa Francesco

Girotondo delle Amanti

Girotondo delle Amanti

Il caro Dr Tornielli ci parla dell’importantissima missiva mandata a Papa Francesco da 26 “donne di preti” in un suo articolo su Vatican Insider.

Soggetto molto denso e estremamente interessante nell’anno dei Sinodi sulla Famiglia, però fa ombra ad un’altra missiva mandata al Santo Padre un paio di settimane fa e che ha un’importanza di ben superiore visto il numero di “cattolici” coinvolti: una missiva firmata da ben 1372 donne italiane, francesi, tedesche e spagnole. Mi permetto di compartirla in quanto aiuta anche a mettere nella sua giusta prospettiva la lettera dell’articolo di Tornielli.

Caro Papa Francesco,

siamo un gruppo di donne d’Italia, di Francia, di Germania e di Spagna che ti scrive per rompere il muro di silenzio e indifferenza con cui ci scontriamo ogni giorno. Ognuna di noi sta vivendo, ha vissuto o vorrebbe vivere una relazione d’amore con un uomo sposato, di cui è innamorata.

Come tu ben sai  sono state usate tantissime parole da chi si pone a favore dell’adulterio opzionale, ma forse ben poco si conosce della devastante sofferenza a cui è soggetta una donna che vive con un uomo già sposato la forte esperienza dell’innamoramento. Vogliamo, con umiltà, porre ai tuoi piedi la nostra sofferenza affinché qualcosa possa cambiare non solo per noi, ma per il bene di tutta la Chiesa.

Noi amiamo questi uomini già sposati, loro amano noi  e il più delle volte non si riesce pur con tutta la volontà possibile, a recidere un legame così solido e bello, che porta con se purtroppo tutto il dolore del non pienamente vissuto.

Una continua altalena di “tira e molla” che dilaniano l’anima. Quando, straziati da tanto dolore, si decide per un allontanamento definitivo, le conseguenze non sono meno devastanti e spesso resta una cicatrice a vita per entrambi. Le alternative sono il divorzio o la persistenza a vita di una relazione segreta!

Nel primo caso la forte situazione con cui la coppia deve scontrarsi viene vissuta con grandissima sofferenza da parte di entrambi: anche noi donne desideriamo che il matrimonio dei nostri compagni possa essere vissuto pienamente, che possano restare al servizio della loro famiglia, a svolgere il ruolo famigliare che per tanti anni hanno svolto con passione e dedizione, rinvigoriti adesso ancor di più dalla forza vitale dell’amore addizionale che hanno scoperto insieme a noi, che vogliamo sostenerli e affiancarli nel loro ruolo di mariti colla loro moglie e di genitori delle nostre proli.

Nel secondo caso, ovvero nel mantenimento di una relazione segreta  si prospetta una vita nel continuo nascondimento, con la frustrazione di un amore non completo che non può sperare in un figlio, che non può esistere alla luce del sole. Può sembrare una situazione ipocrita, rimanere sposati avendo una donna accanto nel silenzio, ma purtroppo non di rado ci si vede costretti a questa dolorosa scelta per l’impossibilità di recidere un amore adulterino così forte che si è radicato comunque nel Signore.

Il servizio totale alla moglie ed alla famiglia sarebbe svolto con maggiore slancio da un uomo sposato che non ha dovuto rinunciare all’amore adulterino unitamente a quello maritale, e che sarebbe anche supportato dall’amante e dai loro figli.

Ti chiediamo di poter portare davanti a te umilmente le nostre storie e le nostre esperienze, sperando di poter attivamente aiutare la Chiesa, che tanto amiamo, verso una possibile strada da intraprendere con prudenza e giudizio

Grazie Papa Francesco! Speriamo con tutto il cuore che tu benedica questi nostri Amori adulterini, donandoci la gioia più grande che un padre vuole per i suoi figli: vederci felici!!! ” 

Seguono le firme.

Sono sicuro che certi grandi teologi  troveranno le parole giuste per spiegare come Cristo ammette l’amore adulterino se sappiamo leggere il Vangelo come si deve e guardando da vicino la pratica dei cattolici di questi ultimi duemila anni: pare che Grillo abbia addirittura in preparazione un nuovo libro intitolato “Monogamico?”  e ve ne faremo la recensione prossimamente.

Quanto a noi possiamo solo dire che bisogna avere una grande misericordia per queste situazioni adulterine : infatti sono peccati di amore e Dio è amore e misericordia. La comunione va data a tutti sperando così poter educare cristianamente i figli. Forse anche bisognerebbe ammettere una nozione di matrimonio allargata che possa includere le amanti il che ci aiuterebbe moltissimo nel dialogo inter-religioso con i musulmani e gli zulu poligami sudafricani.

In Pace

 



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16 replies

  1. E vabbuò, mi hai fregato sul tempo, volevo scrivere qualcosa di simile sul mio blog.

    Certo non avevo pensato alla geniale idea che hai avuto di ampliare la platea di “adulterine” e di modificare la lettera per quello che realmente poi sono le deduzioni.
    Si, il prete è un uomo già “sposato” e relazione con lui vuol dire “adulterio”.
    Avranno il coraggio di dire le cose in chiaro?

    E poi mi permetto di notare come la cosa sia stata montata “ad arte”.
    Ventisei donne di tutte Italia che vivono “una relazione segreta” con un prete, come fanno a conoscersi tra loro?

    Penso forse è meglio che mi hai fregato sul tempo, non avrei avuto la tua originalità, e probabilmente avrei usato parole e giudizi pesanti. Grazie Simon.
    (Spretali subito Papa Francesco, spretali subito!)

    • Che poi papi e preti con l’amante ci sono sempre stati e sempre (purtroppo) ci saranno.
      Solo che erano consapevoli (prete e amante) di quello che facevano e non ardivano a tal punto.
      Se mancano le vocazioni che riflettano sul perchè. Il paragone poi con l’Ortodossia e l’oriente non me lo si ponga proprio, perchè li è un’altra società, ed il semplice sacerdote è rispettato e riverito come un papa (e relativa consorte), e si prende anche la libertà, ben gradita a volte, di papà coi suoi fedeli, dispensando sanissimi ed educativissimi scapaccioni e calci nel culo, alla bisogna !

      PS speriamo che non segua lettera del gruppo di “uomini” “compagni” dei sacerdoti che poi si lamentano di essere discriminati…

  2. Ventisei donne di tutte Italia che vivono “una relazione segreta” con un prete, come fanno a conoscersi tra loro?

    Misteri della fede Ubi…

    • la coppia è univoca uomo e donna
      abbiano coraggio scindere ramo secco loro avviso
      cmq le responsabilità vere e vissute son molto gratificanti
      esistono persone libere ke si possono accettare quali partners
      le sofferenze peggiori son date da distrazione di responsabilità assunte
      dialoghi tra adulti per uscire da certi pantani
      è stupido kiedere rassomiglianza ki puo’ avere multipartners riconosciuti, è passo indietro
      anke perkè l’harem è di donne
      donne con plurimariti riconosciuti?
      le situazioni irregolari abbiano la decenza viverle senza sbandieramenti o le accettino pudicamente
      sono nell’errore a me pare kiaro

  3. Intanto la Stampa per via di Vatican Insider continua a spingere in avanti tale discorso idiotico sulle relazioni adulterine di religiosi e sacerdoti:
    http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/preti-priests-sacerdotes-34164/
    http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/preti-priests-sacerdotes-34169/
    Che razza di sito cattolico sta diventando Vatican Insider? Sono sorpreso che il Dr Tornielli che rispetto profondamente si sia prestato a questo gioco.
    In Pace

    • Sono sconvolto di questi commenti principalmente per due motivi:
      1) perchè si dimostra di non usare l’inttelligenza che il buon Dio vi ha donato! 26 donne con lo stesso prete??? Mi fate solo ridere!!! La mamma non vi ha parlato che la rete fornisce una miriade di blog e ci sono gruppi anche su social??? E non pensate che il tema celibato obbligatorio possa essere trattato in vari forum e quindi si possono essere ritrovate lì una minima parte di donne accomunate dallo stesso dramma???
      2) Ci si meraviglia del fondamentalismo islamico, ma questo è fondamentalismo cattolico, che a mio avviso è ancora peggio!!!
      Non intendo replicare a nessun attacco, sarebbe fatica persa, perchè i fondamentalismi sono tutti da tenere a debita distanza!!!

      • Beh, gentile Giordano, prima di usare di intelligenza bisognerebbe saper leggere: nessuno ha parlato qui di “26 donne con lo stesso prete”. 😉

        Per altro definisca cosa vuol dire fondamentalismo, cosa vuol dire cattolico, cosa vuol dire fondamentalismo cattolico eppoi ci dica in cosa quel che è stato scritto corrisponde a quest’ultima categoria. Sennò non parliamo la stessa lingua e lei perderebbe il suo tempo.
        In Pace

        • Hai ragione sul fatto che non si riferiva alo stesso prete, ma sul resto, il dubitare che esistano le 26 donne, e come si siano conosciute, ammetti che ho ragione io!!!
          Per il resto non cambio una virgola!!!
          La parola fondamentalismo sta su tutti i dizionari e ricordo che Gesù è venuto per l’uomo e non per le leggi che tra l’altro sono leggi umane e non divine.
          Non commento veramente più, perchè mi rendo conto che ognuno rimane sempre della propria idea, e quindi sarebbe inutile!…

          • Si ma stai sereno, non ti incazzare, inspira, espira, con calma, e magari senti pure questo fatto qua; certo che Gesu’ e’ venuto per l’uomo, ma ci ha lasciato una Chiesa, che ha certe leggi. Io mi chiedo e ti chiedo; ma questi qua non lo sapevano quando si son fatti preti che esisteva una cosa chiamata ‘celibato’? Dice; in itinere si sono innamorati. Fantastico; prendi e ti spreti; io di ‘dispensati’ ne conosco due e, come dice il vecchio adagio, meglio un buon cristiano di un pessimo prete.
            Io capisco quando i preti venivano mandati nei seminari minori da piccolissimi e ci andavano per motivi ‘extra-vocazionali (almeno la studi e mangi, tradizione di famiglia..) e l’ex prete portava addosso uno stigma sociale notevole…ma nel 2014… che cercano sti’ preti?Che vita di merda fanno fare a ste’ poverette? che cosa raccontano e sopratutto che si raccontano?E tu che proporresti? L’amnistia generale?Liberi tutti?

          • Claudio, guarda che sono calmissima, sono solo delusa di certe affermazioni assurde!
            Comunque io proporrei solo di ritornare alle orifini, dove il prete, che si chiamava anziano, poteva sposarsi.
            Quindi proporrei un celibato opzionale, che ci fossero le due forme di sacerdozio, celibe ed uxorato, del resto le altre confessioni crisiane, come gli ortodossi ed adesso anche gli anglicani passti al cattolicesimo, forse sono preti di serie B o figli di un Dio minore???
            E non dimentichiamoci dei sacerdotti cattolici occidentali di Piana degli albanesi che hanno la dispensa dal celibato.
            Infne forse gioverebbe che vi leggiate anche queste cose:

            Tutti i veri cristiani preferiscono essere fedeli all’insegnamento di Cristo e rigettano le invenzioni umane, attenendosi all’avvertimento di S. Paolo che dice: “Quand’anche noi, od un angelo del cielo vi annunziassimo un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema” (Galati, 1:8)

            A proposito dell’imposizione del celibato ecclesiastico…

            E’ il 1079 quando papa Gregorio 7° introduce il CELIBATO DEI PRETI. Ma nel Nuovo Testamento si dice l’esatto contrario, ovvero secondo
            Paolo il “vescovo” DEVE avere famiglia, in quanto:

            “…bisogna che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente,dignitoso, ospitale, capace diinsegnare, non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. Sappia dirigere bene lapropria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità, perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio?” (1a Epistola a Timoteo, cap. 3)
            Pietro, secondo la Chiesa Cattolica Romana, era vescovo e primo Papa, però la Bibbia dice che era sposato (Matteo 8:14; 1 Corinzi 9:15). Questo mostra chiaramente che il celibato del clero non è un comandamento di Dio. Esso fu imposto al clero da alcuni sinodi (Elvira, Orange, Arles, Agde, Toledo) e dal Concilio Lateranense del 1139. Fu una decisione sbagliata perché molti preti non riescono a vivere tutta la vita senza il rapporto sessuale, e Dio considera le relazioni tra persone non sposate come peccato estremamente grave (1 Corinzi 6:9-10,18; Atti 15:28-29; Apocalisse 21:8). I poveri preti che non riescono a resistere e cadono in peccati sessuali hanno una più severa condanna da Dio e scandalizzano molti. Oggigiorno la grande maggioranza dei preti vorrebbe essere libera di sposarsi, ma finora questa decisione sbagliata, presa tanti secoli fa, non è ancora stata corretta. Forse perché solo i Papi hanno autorità di cambiare questa regola della Chiesa Cattolica Romana, e di solito essi sono molto vecchi!

            Non stiamo dicendo che tutti i preti e tutti i pastori devono sposarsi, ma che sposarsi o no deve essere una decisione personale, conforme all’insegnamento della Bibbia.

            Infatti, l’apostolo Paolo non era sposato, ma Pietro sì!

            Infine non molti conoscono alla perfezione quest’altro passo della Bibbia, perchè forse non conviene farlo conoscere!

            1Timoteo 4:1-4
            1 Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, 2 sedotti dall’ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. 3 Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità. 4 Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie.

          • Quattro brevi notazioni per Giordano.

            (1) *alle origini, dove il prete, che si chiamava anziano, poteva sposarsi” : più precisamente, un anziano già sposato poteva essere ordinato. Molto presto si impose addirittura il fatto che se diventato vedovo non poteva risposarsi. Tecnicamente anche oggi qualunque diacono permanente sposato sa che se dovesse diventare vedovo non potrebbe risposarsi

            (2) Che questa legge del celibato sacerdotale nella Chiesa latina si sia affermata lungo il primo millennio penso che sia pacifico per tutti. Io sto con Papa Francesco: ci sono a volte problemi ma nello stragrande insieme è stata una legge ecclesiastica molto positiva. Ed i nostri fratelli orientali ce la invidiano.

            (3) Tengo a sottolineare il commento di Claudio, il quale ripete con altre parole quel che Papa Francesco, allora cardinale a Baires diceva al soggetto e cioè che non c’è niente di peggio dell’ipocrisia di una doppia vita per un presbitero. Dopo tutto questi sacerdoti con amanti devono comportarsi come ogni adulto: prendersi le proprie responsabilità, chiedere la riduzione allo stato laicale e andarsi a trovare un mestiere dove guadagnarsi la vita altrove che sulle spalle ed alle spese della Chiesa, come ogni laico sposato e/o padre di famiglia che si rispetti.

            (4) Quattro, noto, con piacere, che non sei stato capace di dimostrare razionalmente che siamo fondamentalisti cattolici (il che è un ossimoro…) : ti sarò d’ora in poi, quindi, grato di evitare l’insulto gratuito e l’offesa calunniosa su questo blog.

            Grazie.
            In Pace

  4. non mi piaccion sacerdoti ke non san essere casti, quando predican castità totale a laici liberi e loro non san adempiere a sto voto
    la libido la frenino anke loro come inculcano appunto in predike da pulpiti
    cmq c’è libero arbitrio
    abbiano coraggio di usarlo anzikè essere ipocriti
    per ora Kiesa ufficiale non da’ chances sesso a ki fa voti castità
    è dura per tutti stare nei sentieri della coerenza e onestà
    loro sposano la Kiesa nevvero, se ne riempion la bocca e conosco consacrati appunti co anelli ke sbandierano a titolo loro impegni…………….

    • Per il clero secolare non è esattamente un voto di castità, ma per il resto il discorso di lieta, fila, eccome se fila…

  5. @ Giordano sottoscrivo cio’ che dice Simon e aggiungerei qualche cosetta; Pietro era sposato, Paolo no e …Gesu’ neppure ( e il sacerdote non dovrebbe essere alter Christus?); e Tessalonicesi e’ stata scritta presumibilmente tra il 63 e il 66 dopo Cristo; più’ che plausibile che si rivolgesse a convertiti in eta’ adulta(dal paganesimo o dal giudaismo) e quindi con mogli e figli a carico.
    Non esattamente una ‘ingiunzione di matrimonio’ per i presbiteri, soprattutto considerando che San Paolo stesso considerasse la sua condizione ideale e il matrimonio…come una sorta di male minore, onde evitare la fornicazione seriale.
    per il resto, soprattutto nel mondo cristiano-latino il celibato veniva visto di buon occhio già’ da…Tertulliano e vari Padri della Chiesa, e si e’ cercato sistematicamente di farlo rispettare ( qui un bell’articolo, in inglese http://www.newadvent.org/cathen/03481a.htm ) poi’ o meno dal III-IV secolo.
    Poi qui non si discuteva di celibato dei sacerdoti in generale (per me giustissimo, per tutta una serie di motivazioni ricordate da Papa Francesco https://it-it.facebook.com/notes/papa-francesco/il-cardinal-bergoglio-sul-celibato-sacerdotale-da-una-conversazione-con-il-rabbi/519236708126769 ) ma di ‘preti con l’amante, ingiustificati e ingiustificabili e pure irredimibili secondo qualsiasi Chiesa con valida successione apostolica (ortodossi-armeni-uniati vari PRIMA si sposano e POI prendono i voti, il contrario e’ proibito).

    Sul fondamentalismo….qua si vomita fango per non scagare nel delirio criptolefebvriano e-o nelle pastoie del superprogressismo ed essere semplicemente…cattolici e basta, e ci vieni a dare dei fondamentalisti? Ci hai feito nei sentimenti!:) vabbe’, dai ci saremo fraintesi, qua la mano, tutto a posto, torna a trovarci se ti va..

  6. Comunque giusto per ricollocare la questione nei giusti binari. NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO che i preti ortodossi si possono sposare, ci sono degli sposati che possono accedere al sacerdozio e basta!! I sacerdoti celibi che intendono sposarsi NON possono come noi cattolici, tuttalpiù devono chiedere dispensa e in ogni caso perdono il lavoro pastorale, insomma si devono trovare un altro lavoro! E su queste cose i greci sono severissimi!

    Circa poi queste povere donne, perchè tali sono, non sono felici e non lo saranno nemmeno dopo un ipotetico riconoscimento dei loro mariti! Così è!

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