Prodromi di Scisma nella Chiesa cattolica : il punto e proposte

Card. Sean O'Malley  «La Chiesa deve essere fedele al Vangelo e all'insegnamento di Cristo»

Card. Sean O’Malley
«La Chiesa deve essere fedele al Vangelo e all’insegnamento di Cristo»

Dopo la sconcertante presa d posizione del Card. Marx, seguito dall’inammissibile e minaccioso attacco pubblico del Card. Mariadaga contro il neo-cardinale Müller per la sola ragione che quest’ultimo  difendeva la dottrina della Chiesa circa il matrimonio, eravamo rimasto scioccati che a tale livello della gerarchia ecclesiastica cattolica regnasse una tale confusione, direi anche impreparazione dottrinale almeno nelle espressioni usate da codesti.

Il più triste è che tutti si riferivano indebitamente al Santo Padre Francesco, il quale, invece, aveva perfettamente inquadrato il dibattito dal punto di vista dottrinale nel famoso questionario mandato a tutti gli episcopati del mondo.

Questa settimana sono poi venuti fuori i cosiddetti sondaggi delle Chiese svizzere e germaniche: “sondaggi” di cui avevamo già denunciato l’assoluta inconsistenza scientifica, in quanto su un campione di popolazione assolutamente non controllato né a priori né, quantomeno, a posteriori. Risultati presentati da quelle conferenze episcopali come essendo “sulla scia di quanto voluto da Papa Francesco”, questi episcopati mostrandosi desiderosi di mettersi “così” su tale inventata “scia”.

Meno male però che, finalmente, anche chi ama la Chiesa di Cristo per davvero e senza desiderio di manipolarne la dottrina ha incominciato a svegliarsi: ovviamente si riferiscono all’insegnamento della Chiesa direttamente, come Papa Francesco stesso nel documento su citato, S.E.R. Mons. Müller nelle sue interviste ed adesso il Card. O’Malley ,che fa anche lui parte del “G8” che si riunisce questi giorni, e che ha ribadito che per Papa Francesco non c’è questione di comunione  per i divorziati risposati come anche le posizioni sempre più chiare di vescovi come gli svizzeri Mons. Huonder e Mons. Morerod , il quale si rendono conto che assistiamo in quelle geografie ad un rifiuto della dottrina stessa di Cristo in quanto tale, dovuta ad un’ignoranza crassa, ad una catechesi mal fatta da decenni e si rendono conto che il problema vero è quello delle vecchie generazioni, quelle che chiameremo del sessantottismo attardato. Rifiuto societale laicardo poi evidenziato proprio oggi dalle leggi sull’eutanasia dei minori di 18 anni  in Belgio.

La problematica dei sacramenti ai divorziati risposati che mette così in pericolo la dottrina stessa dell’unico e definitivo dono di Cristo alla Chiesa, del Sacrificio del Calvario e della Santa Eucaristia può essere esplosiva per l’unità della Chiesa cattolica stessa, “facilitazioni” in questo campo essendo sempre avvenute in Chiese separate che, appunto, non hanno retto nell’unità intorno al Vicario di Cristo lungo i secoli.

I grandi dogmi e le grandi dottrine della Chiesa sono sempre stati sviluppati in contesti storici dove, per l’appunto, erano attaccati dalla società civile e religiosa: non è peregrino quindi che proprio in questi tempi dove la società azzanna la famiglia e la vuol distruggere, non solo in quanto realtà legale, ma anche sociale e, addirittura, fisica,  dove anche troppi ecclesiastici anche di alto rango, come già visto, hanno perso il significato mistico di cosa sia La Famiglia, non è peregrino, dicevamo, che la Chiesa debba riformulare una teologia del Matrimonio che tenga conto di questi attacchi, non per sottomettervisi ma appunto per far risaltare il valore intrinsecamente redentore di questo sacramento.

E siamo pronti dal punto di vista magisteriale: gli ultimi 60 anni, fin dal Venerabile Pio XII, passando dal Servo di Dio Paolo VI, da quel gigante che è stato il Beato Giovanni Paolo II, hanno mostrato una maturazione ed un discernimento sempre più preciso di questo Magistero inerrabile in materia di famiglia, di matrimonio e di sessualità.

Il nostro punto di vista che non è “tradizionale” è il seguente, salvo, ovviamente,  sottometterci d’avanzo ad un Magistero ulteriore che potrebbe contraddirlo: bisogna ormai chiaramente  mettere in risalto nella catechesi dei cattolici che il Sacramento del Matrimonio è anch’esso una Teofania dell’atto di Redenzione del Cristo, alla stessa stregua della Santa Liturgia. Il Santo Matrimonio è la liturgia quotidiana del laico ed esprime l’aspetto di partecipazione al creato della Genesi nella sua dimensione umana e naturale e la corredenzione unita a Cristo nella sua dimensione soprannaturale e divina.

Dono definitivo ed indissolubile e fecondità diventano così il cammino di santificazione non solo degli stessi sposi ma di tutto il mondo: siamo cristiani nella misura nella quale compartecipiamo all’atto di Redenzione di Cristo stesso per le moltitudini.

Conseguenza di questa considerazione? Forse, mentre tutti sono chiamati alla dimensione umana e naturale del matrimonio, bisogna forse accettare che non tutti lo sono a dover partecipare a quella soprannaturale che necessita un appello specifico della Chiesa, specialmente in questi tempi di apostasia generalizzata proprio nel popolo “formalmente” cattolico.

E qui andrei anche più lontano della “proposta” Ratzinger e porrei la domanda seguente: è sacramentalmente valido un matrimonio dove la coppia. al  momento dello stabilimento del contratto, non desideri liberamente e coscientemente partecipare positivamente a questo atto di corredenzione? Ovviamente, so di andare scrivendo ciò di non essere in linea con la “dottrina” tradizionale anche se non penso essere “contro” codesta.

Altra domanda che spero sconcertante e sulla quale spero leggere molto dai nostri utenti: se il matrimonio sacramentale è una Teofania, ciò non vuol dire che chi è sposato “solo”, ma “pienamente” secondo la natura ( aiuto mutuale indissolubile e apertura alla vita), senza sacramento, sia in stato di peccato oggettivo e cioè , anche se non può ovviamente partecipare ai sacramenti, costui si salverebbe di  sicuro per la grazia partecipativa di chi vive davvero la pienezza il Sacramento ed è salvato dal Dono di Cristo.

Il fin dei conti, la dottrina stessa “Extra Ecclesiam nulla Salus” di Cipriano di Cartagine è da essere estesa nel senso in cui, se è vero che chiunque ricerchi la verità sarà salvato, egli lo sarà solamente per la grazia della Presenza della Chiesa, Sacramento dello Spirito Santo, e cioè dei cristiani che si innescano liberamente in una dinamica di Co-Redenzione.

In Pace

EDIT: Leggo con soddisfazione su Chiesa Espresso di Magister che il neocardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del sinodo dei vescovi, scelto personalmente dal Santo Padre, ha espresso in intervista pubblicata sul “Quotidiano Nazionale” l’11 febbraio, il parere, il quale è uguale ed identico da quello espresso da noi da mesi, che “i minuziosi comunicati stampa” delle conferenze episcopali svizzere, tedesche ed austriache con il fine “diffondere in tutto il mondo le risposte a loro pervenute, sbilanciatissime in senso progressista” con l’intento di esercitare “una forma di pressione per condizionare i lavori del sinodo” non sono affatto autorizzate.
La battaglia quale l’abbiamo descritta è dunque non solo un’ipotesi nostra ma consta ai più alti livelli, anche a quelli in diretta relazione con il Santo Padre.



Categories: Attualità cattolica, Sinodi della famiglia

74 replies

  1. Simon, hai messo veramente tanta carne al fuoco. Sarebbe bello poter discutere pacatamente, procedendo step by step. Addirittura poteri aderire (solo per questa volta… 🙂 ) alla filosofia/logica Aristotelico Tomista per procedere per idee chiare e distinte.
    Per questo motivo sto ponendo lo sguardo attentamente sui vari aspetti della questione, dato che si stanno lentamente prospettando i punti di partenza della discussione e quindi del Sinodo.
    Chiaramente Papa Francesco non sta zitto e nei suoi interventi dice quali sono le sue idee al riguardo, in modo più o meno esplicito. Ad esempio ieri parlando della S. Messa ha detto chiaramente alcune cose importanti che sono costate ai tempi il posto a teologi di mia conoscenza… Per fortuna che i tradizionalisti, distratti dalle faccende dei FI, non si sono neppure accorti!
    Tra le frasi dette dal Papa nelle scorse settimane (e stranamente riprese dal Card O’Malley con significato, ovviamente diverso) c’è anche quella che invita a riflettere in tema di sessualità e di matrimonio sul rapporto tra le parole e i comportamenti di Gesù e gli insegnamenti della Chiesa per mettere in evidenza le uguaglianze ma anche le differenze esistenti. Mi pare una buona base di partenza per la discussione
    Io ho trovato questo articolo http://www.academia.edu/1409921/_Eunuchi_per_il_regno_dei_cieli_Amore_e_sessualita_dal_Nuovo_Testamento_al_primo_cristianesimo
    Non voglio entrare nel merito della discussione più ampia.
    C’è identità tra il modo di comportarsi della Chiesa e quello di Gesù? Gesù ha vissuto in modo speciale il celibato per il Regno dei cieli, ma perché ha accolto ad esempio la Samaritana dopo molti matrimoni falliti ed un concubinato (convivenza senza matrimonio) senza neppure invitarla a lasciare il suo attuale non-marito?

    • non mettiamo solo i laici sulla graticola. ci son troppi mali esempi anke degli ordinati nella vita consacrati alla religione sacerdoti e religiose immaturi nei loro compiti, dovrebbero saper dialogare con tutti. spesso han cerki favoriti adepti

      cmq certo ke matrimonio indissolubile ove i nubendi sanno da inculcate dottrine e ESEMPI questo
      quando ci si innamora credo sia difficile nonostante travagli cercare altro partner
      quando meccanismi date fatike si ossidano come si può pensare ke con altri il meccanismo si lubrifiki
      poi ai figli cosa dici
      e cmq x la donna la situazione di servizio vale sempre con tutti quelli ke si può e si riesce
      credo ke la consacrazione nel sacramento sia vitale
      cmq importa la reciproca vera disponibilità al bene della famiglia in primis e nella società, anke se si trovan in entrambe fattori ostracistici quando si ha necessità ricevere. egoismi e superbie sciocche
      mancanza di semplicità di visione dell’obiettivo aiuto.
      le forme non devon contare + di tanto. qualità vicinanza vera DIALOGHI ke sono giusto comprendere
      e credo ke i consacrati religiosi devon portare la buona e lieta novella in modo eccellente dati tempi preparatori studi e non fermarsi alle apparenze
      le periferie del mondo non son solo i quartieri non residenziali ma le persone ke vivono situazioni brutte
      le solitudini dove spesso si è affastellati
      vedi il padre di giussano ieri
      ciao

    • Quest’articlo è interessante, caro manuel2014 ed è tipico della ricerca attuale in materia teologica. Secondo me, però, sulla teologia del corpo e della sessualità, bisognerebbe dare molta più importanza al Magistero del Beato Giovanni Paolo II che ha trattato queste problematiche secondo le categorie e le problematiche attuali: in fin dei conti quel che le Scritture dicono o vorrebbero dire è bene, ma quel che annuncia il Magistero a riguardo di queste stesse Scritture è ancora meglio, almeno dal punto di vista pastorale che è quello che ci concerne, in primis.
      In Pace

      • E qua siamo ad un primo nocciolo della questione. A me interessava esclusivamente la vostra opinione sulla diversità tra il “giudizio” di Gesù sul vivere la sessualità e quello della Chiesa (Magistero). Sul fatto che “quel che annuncia il Magistero a riguardo di queste stesse Scritture è ancora meglio” rispetto a quanto afferma Gesù non sono daccordo soprattutto da un punto di vista pastorale. Non sono certo uno sprovveduto (teologicamente parlando) in quanto ho conseguito i gradi accademici ma soprattutto perché ho ascoltato attentamente le tesi di professori “importanti”: talmente importanti che nell’imminenza di una lezione arrivava una notizia: oggi il prof non arriva per l’insegnamento perché è stato convocato urgentemente a Roma per discutere col Papa su questo o quell’altro argomento. Inoltre era “divertente” sentir rileggere negli anni seguenti le dispense scolastiche dalla viva voce di Giovanni Paolo II!
        A parte le battute io sto col Papa Francesco, quando richiama al collegamento col VANGELO (neanche con il Nuovo Testamento) Addirittura sto con O’Malley quando riafferma questo (anche se temo voglia dare un significato diverso). Come scrisse Kakà sulla maglietta della indimenticabile finale del 2007… “I belong to Jesus” 🙂
        In pace 🙂

        • Forse sono stato troppo ellittico rispondendoti: proprio adesso sto utilizzando il Novum Testamentum Graece del Nestle-Alland usando tutto l’apparto critico-esegetico che lo accompagna. Ecco, proprio non saprei dire cosa siano le Scritture di per se stesse: una collezione di frasi/pezzi di frasi, logia, provenienti da testimoni diversi, pergamene ed altri cocci di terra riunite secondo uno schema accettabile.

          In finis, la “Scrittura” è una costruzione molto umana e così lo sono gli studi che cercano di stabilirne criticamente un’esegesi storica: lavoro necessario che però non darà mai, perché proprio non di per sua natura, il senso profondo, l’unità ,l’ “Anima” delle Scritture per sé: vano miraggio protestante, illusione islamica.

          Quando Cristo è Risorto non ci ha dato delle Scritture o una Tradizione, invece ci ha soffiato addosso promettendoci lo Spirito Santo, Colui che spiega e ci unifica: Questo Spirito lungo i decenni ed i secoli ci ha permesso di vivere delle Scritture e di tutto il Deposito di fede che si tramanda di generazione in generazione.

          Ma è lo Spirito Santo che è profeta, è Lui che ci dà le Scritture e la Tradizione, Le annuncia e Le interpreta al contempo per via del Suo Magistero.

          Quindi voler separare e fare la differenza tra il giudizio di Gesù sulla sessualità e quello che ne dice la Chiesa è in-sensato: Luca 16, 10: Chi Ascolta voi, ascolta Me.

          Il Magistero è espressione dello Spirito Santo hic et nunc ed è quindi, per definizione stessa, pastorale, in quanto puntato sul riunire il gregge intorno al Buon Pastore.

          Anche io sto con Papa Francesco, ma non con chi, come certi episcopati chiaramente in apostasia almeno parziale, si richiamano a Papa Francesco facendogli dire quel che non ha mai detto.

          C’è anche un altro topic di interesse e non facile da esprimere, e cioè il fatto che la Chiesa in quanto tale ( Papa, Vescovi, Popolo di Dio tutti assieme) non può mai errare: ma di questo ne discuteremo sicuramente nuovamente in futuro.

          In Pace

          • Beh, la redaktionsgeschichte insegna che le tradizioni che han formato i vangeli non hanno fatto solo un confuso lavoro di copia incolla delle fonti precedenti. Manifestano un’alta teologia ed una riflessione della Chiesa primitiva con un’assistenza “particolare” da parte dello Spirito santo. . Comprendo le tue convinzioni a riguardo della tradizione della Chiesa successiva. Tuttavia, come dicevano addirittura nel Medioevo, non esistono tre tempi nella storia: il tempo del Padre (AT), quello del Figlio (NT) e quello dello Spirito santo (la Chiesa). Quando Gesù sulla croce ha detto “tutto è compiuto” ha significato che in LUI la rivelazione si è completata. Anche quando ha parlato ai discepoli dello Spirito ha detto che lo Spirito vi “ricorderà” quello che vi ho detto….
            Pertanto io accetto pienamente anche il Vaticano II nella Lumen Gentium quando mette in luce i rapporti tra il Nuovo Testamento e la tradizione (o tra le due tradizioni…). La tradizione della Chiesa non-primitiva non può essere autoreferenziale e non può “dimenticare” che devi tramandare Gesù Cristo e non altro…

          • “I vangeli …. Manifestano un’alta teologia ed una riflessione della Chiesa primitiva con un’assistenza “particolare” da parte dello Spirito Santo”: esattamente quel che ho cercato di esprimere: è lo Spirito Santo attraverso il Magistero della Chiesa primitiva ( e non solo primitiva) che ci dà le Scritture.
            Concordo su quanto hai scritto poi, caro manuel2014.

            La relazione tra Magistero, Tradizione e Scritture è stata perfettamente definita nel Concilio Vaticano II e ad essa mi riferisco per difetto.
            In Pace

  2. Mentre medito questo post riporto alcune frasi interessanti di Cherubino il 12/2/14 da Tornielli.
    “Ratzinger postula una interpretazione sacramentale coraggiosa, che supera, senza contraddire, ma anche senza fermarsi ad essa, la posizione tradizionale, ossia che la fede non è elemento essenziale del sacramento del matrimonio. Egli rispetta questa affermazione, ma fa la congettura che se la fede è uno dei fondamenti della scelta indissolubile, la quale è sì un elemento essenziale del matrimonio. Pertanto, lì dove manca la fede, va accertato se ciò ha avuto come effetto anche un scelta di non indissolubilità, quindi la nullità sacramentale.
    Questa posizione non è tradizionale, non è anti-tradizionale nel senso buono di Tradizione (che non è quello tradizionalista), ma è certamente ANTI-TRADIZIONALISTA, perchè per un tradizionalista la Tradizione non può essere innovata, pur nella continuità.” Vi aggiungo la distinzione che Cherubino fa tra Tradizionalista e tradizionalismo: “Il vostro vizio mentale è che tradizionalista = difensore della Tradizione, invece il tradizionalismo è tradimento della Tradizione, la quale è essa stessa nata da uno sviluppo nella continuità. Fermare il farsi della Tradizione nel cammino della Chiesa ad un momento storico è in realtà incomprensione di quella stessa Tradizione, non conoscenza di quale percorso ha portato quel momento storico e quella conoscenza.” . Cherubino inquadra bene, credo, una parte del problema. Il matrimonio è anche un contratto che ha dei requisiti ben conosciuti anche da chi si sposa con superficialità. Tra questi impegni vi è l’indissolubilità. Certi contratti come quelli sugli immobili e con doppia firma per assicurare l’impegno e assenso pieno inderogabile non permettono lo scioglimento. E’ solo un esempio, poiché i piani e i valori in campo sono diversi. Ma a ben considerare oggi si dovrebbero celebrare ben pochi matrimoni religiosi!

    • Cherubino ed io ci intendiamo alquanto poco a causa del suo spirito di contraddizione sistematico e piuttosto acerbo, ciò però non mi impedisce di ammettere che questa sua ermeneutica della proposta “Ratzinger” mi piace per davvero.
      Ovviamente nel mio post intendo andare ancora più lontano ( è il mio lato spregiudicato…) della proposta Ratzinger, nel senso dove non chiederei giusto “la fede” da parte dei fidanzati ( il che non sarebbe già mica male!) ma anche un loro ingaggiamento esplicito a vivere della Croce di Cristo.
      Normalmente, oggi come oggi, i futuri sposi sono cresimati ( salvo eccezioni, e dalle parti mie ci sono solo… eccezioni), il che vorrebbe già dire, nel quadro della pastorale attuale, un ingaggiamento personale ed adulto da parte dei cresimati a voler seguire il Cristo e la Sua Croce per davvero, il matrimonio cattolico essendo poi una delle forme possibili di questo ingaggiamento.
      In questo contesto si potrebbe già valutare la necessità assoluta ( salvo casi di epikeia, come sempre) di essere sempre confermati e veramente catechizzati come anche evitare matrimoni con non credenti o mal credenti: il foro interno di ognuno dei fidanzati a questo soggetto sarebbe da essere valutato dal sacerdote nel quadro di una direzione spirituale.
      Ciò non toglie che, dal mio punto di vista, il Santo Matrimonio come sacramento deve essere visto sempre di più come esito ad una chiamata vocazionale specifica e non equiparato al “matrimonio naturale” sic et simpliciter anche se sempre innestato su quest’ultimo, ovviamente,
      In Pace

  3. Ma il bello è che gli anticorpi rispetto a certi residui confusionali presenti in alcuni rami della gerarchia – nei quali l’ottimo Simon vuol vedere avvisaglie di scisma, ma io non riesco a vedere altro che una certa dose di ignoranza e talvolta di incoerenza, quindi perfettamente rimediabili – si sprigionano ormai, come si deve, dalla comunione cattolica in movimento, non più solo dal “vertice” unipersonale solitario del Sommo Pontefice “regnante”. Questa è una riconquista garantita dell’ortodossia che vive sempre nel consensus fidei diffuso, non nella battaglia di uno contro tutti, perché dall’essenziale nasce tutto, non dalla dialettica del potere secolare. l'”Humanae Vitae” ha vinto.

    Il Prefetto della Suprema ha ritrovato la parola libera e responsabile; i Vescovi stanno ritrovando il senso del loro dovere; e i laici si sono già svegliati, resta solo – e non ci siamo lontani – che si liberano da vizio di pretendere che il Papa parli per toglierli dagli impicci anche nelle cose che spettano alla loro diretta responsabilità.
    In sintesi nell’articolo di Matzuzzi:
    http://www.ilfoglio.it/soloqui/21925

    • Grazie Giuseppe per questo tuo intervento.
      L’articolo di Matzuzzi da te citato lo condivido in pieno ed è perfettamente azzeccato di citarlo in questo thread dove volevo appunto far notare che altre voci si stanno alzando contro le confusioni del Card. Mariadaga e Marx.
      Dove non concordo con te è sulla minimizzazione del rischio di scisma, in quanto, secondo me, questi è già in atto nei fatti in particolare presso molti di questi episcopati transalpini ed il loro “laicato”: le loro manovre sono ovvie e grossolane, però ci sono e procedono esattamente come da me previsto fin dal mio primo articolo su Crocevia sulla questione.
      La battaglia sta avendo luogo e la si può constatare apertamente.
      Leggendo gli interventi di questa settimana, compresi quelli di ieri, del Papa Francesco, vedo però tutto questo con buona pace della mia anima.
      Però anche se è vero per Fede cattolica che il Magistero Autentico non può errare, purtroppo, a causa dei peccati e delle pusillanimità dei Suoi membri, i Vescovi in unione con il Santo Padre, Esso può non esprimere nella Sua interezza tutta la Buona Novella.
      Personalmente vorrei che questi due prossimi Sinodi esprimessero con perfezione la grandezza e la bellezza del Santo Matrimonio cristiano senza remore e restrizioni mentali o rispetti umani indebiti.
      Per chiudere, come te, vedo in Humanae Vitae il documento profetico per eccellenza, che ci indica l’intimo nesso tra Dono di Dio e Fecondità della Redenzione, la cui icona è Matrimonio: il suo rifiuto da parte di fasce intere del laicato e dell’episcopato occidentale è stata la causa prima delle catastrofi ecclesiali che conosciamo negli ultimi 50 anni: ne riparleremo di sicuro.
      In Pace

      • Grazie a te, Simon, è un vero piacere questo dialogo fecondo.
        Tu dalla tua Svizzera guardi queste situazioni da un osservatorio sicuramente più efficace e preciso. Ma credo che non siamo in disaccordo. Piuttosto potresti considerare che forse quella che osservi, più che un fenomeno pre-scismatico, è l’ “apostasia silenziosa” di cui parlava il Papa Giovanni Paolo II.
        C’é una notevole differenza. Dalla fede che si annacqua fin quasi a scomparire si può recuperare, proprio grazie al fatto che il fenomeno non ha mai reciso la comunione gerarchica col cuore petrino della Chiesa, né lo vuole; proprio perché origina da una confusione crescente, non già dall’attacco voluto e ricercato ai fondamenti dogmatici essenziali della Catholica (come accadde, per esempio, nel grande scisma di Occidente del XVI secolo). Di qui la mia speranza di una ricomposizione di certe deviazioni dottrinali, e la mia incapacità di vedere nuovi scismi all’orizzonte.
        Il coraggio di “camminare”, tanto fortemente inoculato da questo Papa può essere la terapia liberatoria, forse è l’unica possibile.

        • E’ vero che c’è apostasia silenziosa e che formalmente e canonicamente quegli episcopati non sono recisi dal resto dell’episcopato mondiale e dal Vicario di Cristo.
          Però, il “silenziosa” sta lasciando posto ad un “vocale” alquanto sgradevole da parte di alcuni esponenti e questo, per me, non è un buon segno.
          Per giunta, il fatto di avere degli episcopati nazionali in bilico sulla dottrina che fonda la Chiese potrebbe avere come effetto perverso quello di rallentare il processo di accresciuta e ben capita Santa Sinodalità di cui la Chiesa pellegrina su terra ha anche bisogna.
          Comunque sì, usciamo e camminiamo con Papa Francesco ed i Vescovi in unione con lui e gli altri Vescovi.
          In Pace

  4. credo il matrimonio per senpre sia condizione rispetti reciproci
    ove vengano mankare se si kiede aiuti ambiti kiesa devon essere dati
    io ho trovato il nulla
    conviventi liberi ke dan vita figli (oggi come oggi poi) fan grandissimo atto di fiducia sotto la croce
    trovo assurdo il titolo del libro della miriano sii sottomessa al marito
    sta al clero cercarli, capire le difficoltà economike stressanti ke portan scelte particolari
    mondo delinquente spesso camuffato da legalità soprusive mafiose paurose
    non cercate il pelo nell’uovo, siate concreti coerenti GIUSTI

    fuori pezzo
    cosa c’è ancora dietro allontanamento boffo tvsat
    perkè si è indignato giustamente verso tradizionalismo sballato?
    Kiesa ki dà scandalo pubblico deve kiedere perdono pubblico!
    siamo ignoranti ma siamo liberi e vediamo il marcio di certe storie
    mi spiace vedere senz’altro maschilismo nella Kiesa
    minstrel conosci bene monza?
    serenamente nonostante tutto ciao

    • E’ vero quel scrivi lieta, ma il nocciolo del problema mi sembra essere che dobbiamo sempre considerare tutti adulti capaci di scelte vere e di assumersi le proprie responsabilità da un lato per quanto antipatiche ed ostiche esse possano essere e d’altro canto aiutare ad incontrare il Cristo proprio lì dove questa stessa Croce erge.

      Quanto a Boffo, lascerò il caro Minstrel risponderti, ché io sono a digiuno degli intrighi italiani. 😉
      In Pace

      • altro ke kiedo de mattei fuori radio Maria
        concordo co Padre Livio
        insultano Papa Francesco
        fuori da organi cattolici
        devon kiedere pubblike scuse come insultano pubblicamente

        altro la madre di Aldrovandi kiede fuori da polizia gli assassini condannati del figlio concordo pienamente

        definisci intrighi infatti boffo unico ke ha definito il tradizionalista traditore verso Papa Francesco

        li stan riportando nella Kiesa onesta devon kiedere pubblike ammende e perdoni

  5. «… Dono definitivo e indissolubile e fecondità diventano così il cammino di santificazione non solo degli stessi sposi ma di tutto il mondo: siamo cristiani nella misura nella quale compartecipiamo all’atto di Redenzione di Cristo stesso per le moltitudini. Conseguenza di questa considerazione? Forse, mentre tutti sono chiamati alla dimensione umana e naturale del matrimonio, bisogna forse accettare che non tutti lo sono a dover partecipare a quella soprannaturale che necessita un appello specifico della Chiesa, specialmente in questi tempi di apostasia generalizzata proprio nel popolo “formalmente” cattolico».
    Poche ma significative parole che racchiudono, secondo me, la vera essenza delle considerazioni da farsi sul matrimonio cattolico. Se quasi tutti tendono a vivere in coppia, pochi sono coloro che, iniziando un percorso inesplorato e ignoto, il matrimonio appunto, sono realmente consapevoli e disposti ad accettare il vincolo dell’indissolubilità e la fecondità a ruota libera. Troppe sono le variabili in gioco che si dovranno affrontare lungo il percorso.
    La Chiesa dovrebbe proprio per questo, almeno nelle intenzioni, dar maggior valenza alla preparazione del matrimonio e pretendere maggior consapevolezza dai nubendi. Sotto questo punto di vista ha ragione Vincenzo da Torino nel dire che a ben considerare le cose oggi, si dovrebbero celebrare pochi matrimoni religiosi.
    Dopotutto il matrimonio sacramentale non è un obbligo, come non lo è avere fede, ma una libera e consapevole scelta. Dubito però, si possa giungere a un cambio di mentalità e quindi operare da parte della Chiesa a una vera cernita: si dovrebbero rivedere troppe cose, tra cui la più importante e cioè l’appartenenza reale e non formale dei soggetti al cattolicesimo, ma questo è un altro discorso.

    • caro gaspare allora per questo sono scarse anke le vocazioni religiose
      mancan aiuti dove c’è crisi tutte
      non state stigmatizzare solo ki non riesce portare avanti matrimonio
      spesso ci son violenze fisike
      e come interviene la kiesa
      suggerisce denunce distruttive del poko ke magari si potrebbe salvare e ripartire
      e non crediate succede ai peggiori vs avviso
      succede trasversalmente tutti ceti
      solo ke in certi ci son soldi per acquisire aiuti e onorabiltà
      i matrimoni nulli di troppi famosi e importanti insegnano

      • Cara lieta,
        penso che lo sguardo di Dio su chi abbia fallito il proprio primo matrimonio non è quello di noi umani. In fin dei conti, anche San Paolo dice che è meglio sposarsi che rimanere celibi o vedovi se la carne ( il che non è u concetto solo sessuale ma ingloba tutti bisogni umani inclusi quelli affettivi) non regge.
        La problematica è a varî livelli qui, da dove tutta la difficoltà a trattarla correttamente a livello pastorale.
        Personalmente, sono d’avviso che bisogna lasciare molta latitudine all’epikeia del parroco/ pastore in queste materie.
        In Pace

        • scusa simon allora se non è solo mera questione sesso è fratellanza ke non ha necessità vivere disgiunti
          è non vi è peccato in questo caso mera sussistenza reciproca
          mi vien in mente risposta teologo fc ke aveva sdoganato comunione berlusconi funerale vianello
          diceva ke era nei limiti, ke non conviveva
          ma precedente divorzio?
          costui è uno dei preferiti della Kiesa ?

    • Caro Gaspare,
      Penso che possiamo dirci d’accordo: ma la conseguenza è un rivedere tutta la dottrina dei sacramenti con un’ottica rinnovata e come ben chiedi tu non è ovvio che la Chiesa ( in quanto istituzione) lo possa fare così rapidamente, né è ovvio che sia quel che lo Spirito Santo davvero voglia ( restiamo umili).

      La rivoluzione sarebbe copernicana: per essere salvati non bisognerebbe più essere membri della Chiesa visibile, ma bisognerebbe che ci sia questa Chiesa visibile che salva, Chiesa composta da chi si unisce liberamente al Cristo Re, Profeta e Sacerdote diventando re, profeti e sacerdoti per partecipazione e sola grazia divina. La Chiesa diventando non più un un recinto che accoglie e che salva, ma una Persona ( composita) animata dallo Spirito Santo che protegge tutti gli umani, salvandoli e pregando per loro, il recinto diventando tutto il Creato.

      In Pace

      • appunto caro Simon non si trovan aiuti perkè il gregge numeroso i pastori veri rari come pure laici propensi a critiche ma non ad aiuti veri maturi
        cmq sto reggendo abbastanza perkè ho sempre cercato dare spazio verità
        quando si incontra la follia nella vita camuffata da finzioni si rischia essere contagiati
        mi spiace vedere ke purtroppo non si redime e ke la progenie se ne stia rendendo conto
        notare parente alto prelato

        • Sei lì, anche per pregare per loro e salvarli. Questa è una gioia indipendentemente dalle situazioni particolari.
          In Pace

          • scusa Simon per la salvezza loro oltre le preghiere sai quanto ho cercato fare concretamente
            oltre sentrimi infelice di situazioni e ripeto oscene per quel ke si lascian passare x normalità
            ciao

      • Non sono proprio sicuro di aver compreso del tutto la seconda parte del discorso, quella riservata alla “rivoluzione copernicana”.
        Resta in ogni caso il rischio forte di lasciare le cose così come stanno – eventualità di cui sono convintissimo – causa lo scarso margine di manovra che avrà il Sinodo e di assistere, dopo una montagna di polemiche, di pseudo aperture, di discussioni, ipotesi eretiche e turbamenti frutto di supposte apostasie, al parto di un misero topolino da parte di una montagna di chiacchiere, che produrrà però infine una delusione reale e le delusioni, si sa, sono pericolose.
        Mi chiedo cioè, se davvero valga la pena far intravvedere il sole – e alcuni personaggi di rilievo lo stanno facendo – quando tutti sanno che di fronte c’è un ostacolo che ne coprirà la luce.

        • Rivoluzione copernicana nel senso in cui, “tradizionalmente” si interpretava la “garanzia” della salvezza nell’essere membro della Chiesa cattolica…
          Secondo me ci sono tanti che amano fare effetti di annuncio senza davvero aver capito cosa la Chiesa ha sempre detto sul Santo Matrimonio né capirne tutte le implicazioni mistiche.
          In Pace

  6. andrea carradori ke definisce boffate quel ke ha fatto boffo in tvsat2000 non mi piace
    e anke se è Papa Francesco artefice licenziamento boffo
    non si dovrebbe dimenticare ke è stata una delle poke voci ke l’han difeso dai falsi tradizionalisti folli

    li faran rientrare nella Kiesa ufficiale dopo sacramenti da fellay?

    lo si dica a kiare lettere
    riconosceran il cv2?

    queste cricche di potenti nella Kiesa con multilavori non ben definiti superpagati nonostante scarse ore lavorate effettive

    approffittatori tutte le situazioni

    di tutte le parti politike ove trovino modo pro life rare in modo disonesto spesso insultante difesa loro dogmi fasulli avulsi dalla carnalità altrui intrinseca dell’umano

    mancanti di sensibilità mondani urlanti le loro vicissitudini personali

    ciao

    • Non credo che sia Papa Francesco l’artefice del licenziamento di Boffo, anche se – ovviamente – sarà stato previamente informato della decisione troncante e delle sue motivazioni, e si è fidato.
      Mi pare che lo stesso Boffo se ne rammarichi fino a un certo punto: era inevitabile, non si può restare da “rifugiati” in una struttura così importante quando tutte le strategie cambiano.

  7. Ma come potrò io essere daccordo con Matzuzzi??? 🙂
    Come potrò io essere daccordo con l’elefante?
    Soprattutto a motivo delle generose elargizioni ricevute dal mio vicino di casa? E’ vero che coi soldi si compera tutto e tutti: però, dai, un minimo di dignità! 🙂

    E a chi parla di necessità di aggiornamento della morale della chiesa alle nuove realtà inedite fino a qualche anno fa, Brandmüller ricorda che “né la natura umana né i Comandamenti né il Vangelo hanno una data di scadenza”.

    Detto così sarebbe una frase ad effetto: tuttavia costoro si sono costruiti un’etica che è l’esatto contrario. Infatti i comandamenti li hanno già corretti. Vi sfido: provate ad andare a leggere i 10 comandamenti nella Bibbia e confrontateli con quelli del catechismo… Minstrel, potremmo fare il gioco delle differenze: chissà chi ne trova di più… A riguardo del Vangelo possiamo confrontarlo con la loro etica: siamo sicuri che le loro affermazioni coincidano? E’ rimasta la legge naturale. Ma qual è la legge naturale? Per loro non è certo quello che emerge dall’analisi dei comportamenti umani ma ciò che decidono loro sia giusto o sbagliato. Comunque si sono già protetti: hanno già deciso che chi obietta qualcosa al riguardo è eretico! Quindi mi adeguo…. 😉

    • L’etica…. restiamone alla definizione di nostro padre Aristotele come l’arte del conseguimento dell’eudemonia, della felicità.

      Un’etica che sia una sola lista di regole non è, a propriamente parlare, etica ma solo deontologia: obbedienza a regole per dovere, il sommo della mentalità protestante.

      Cristo di certo non ci propone un discorso deontologico ed ancor meno un approccio teleologico dove il fine buono giustificherebbe tutti i mezzi per raggiungerlo anche a scapito del vero e quindi del buono.

      In fin dei conti cosa è la Buona Novella di Cristo? Il Suo darci la Figliolanza divina in scambio del nostro “essere peccato”, la Resurrezione in scambio della Morte. Di certo non è “etica” deontologica né teleologica, ma proprio lo ristabilimento dell’eudemonia divina come perfezionamento della natura umana corrotta.

      La legge naturale è quella che definisce la natura umana e questo mica solo Aristotele lo dice ma anche Confucio ad esempio. Le virtù umane conducono “naturalmente” alla felicità. Il Cristo ci parla di virtù divine che informano tutte le virtù umane e delle prime la maggiore è la Carità.

      La natura umana è quella che è e non credo che ci sia tanto da discutere, così come lo è la Buona Novella: i dieci comandamenti sono trasfigurati dal Vangelo, da decalogo a sapore deontologico il cui fine è di condannare chi non vi si sottomette, essi diventano strumenti di liberazione e di salvezza ( cf. S.Paolo) per chi li applica quando vissuti nella Carità delle Tre Persone Divine.

      L’analisi dei comportamenti umani ci informa del nostro stato peccaminoso, cioè separato da Dio: da essi nulla si può imparare che “salvi”, ma solo quel che condanna, da quest’analisi, nel migliore dei casi, si può solo dedurre un discorso di tipo deontologico. L’analisi del comportamento di Cristo, della S.ma Vergine e di tutti i Santi, invece, ci può insegnare qualcosa sulla natura umana redenta e farci capire quale sia il cammino da seguire.

      La Pastorale ha il difficile compito, coll’aiuto dello Spirito Santo, di “motivare” chi crogiola nel peccato a mettersi in moto verso la Felicità, abbandonando il peccato dietro di sé e abbracciando la Carità senza remore, ma di certo non abbassando la grandezza e la divinità del fine ultimo, la Felicità divina, per via di una mal compresa pseudo-empatia verso il peccatore.

      Direi che l'”etica” della Chiesa è la sua “pastorale”, e che la Pastorale della Chiesa è l'”Etica”.
      In Pace

  8. pero’ ubbidiente Don Manuel sorrido permettete ciao

  9. Ho letto in velocità il post solo ora e ho saltato per ora i commenti che mi paiono toccare parecchi argomenti e con una profondità splendida.
    Per ora ho giusto il tempo di mettere questo link. Il Papa risponde a domande che alcuni fidanzati gli “avevano inviato […] in anticipo…” così ha “potuto riflettere e pensare una risposta un po’ più solida.”
    Prima domanda:
    Santità, in tanti oggi pensano che promettersi fedeltà per tutta la vita sia un’impresa troppo difficile; molti sentono che la sfida di vivere insieme per sempre è bella, affascinante, ma troppo esigente, quasi impossibile. Le chiederemmo la sua parola per illuminarci su questo.

    http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2014/february/documents/papa-francesco_20140214_incontro-fidanzati_it.html

    Non mi sembra completamente estraneo a quanto tratta Simon.

    • penso ke la fedeltà odierna non si discosti molto da passata
      oggi le violenze non sono accette
      questo è kiaro e lampante ci manka ke si viva sotto gioghi fisicamente distruttivi
      e come dico non è solo il sacramento del matrimonio causa del marciume odierno

      ordine quanti falsi sacerdoti vengono a galla

      non rubare quanti ladri legalizzati in tutti ambiti (vedi scarano)

      delinquenti tutti generi vari non c’è ke da scegliere

      scusate i disturbi

      ciao

  10. E a proposito di De Mattei. Non so se Simon abbia letto l’editoriale di Corrispondenza Romana dopo il quale è stato cacciato da Radio Maria, ma in molti tratti mi sembra richiamare questo scritto.

    ALT, frenate le ire! Con un ma, ovviamente!

    – Simon si inchina al volo al Magistero.
    – Quando lo supera lo dichiara. E quando lo dichiara sembra chiedere venia e chiedere spiegazioni all’unica autorità preposta ai chiarimenti; perché sa che la sua non è dichiarazione Veritativa, ma opinione sorretta da fede e studio. E la fede è un cammino. E lo studio pure.
    – Simon tralascia il millenarismo e non mischia 200 avvenimenti solo per avallare il 201esimo e per questo, Deo gratia, non posso che ringraziarlo.

    Di diverso stampo lo scritto del De Mattei dove FI si scontrano con l’ “armiamoci e partite” fino all’apoteosi apocalittico dove Fatima a quanto pare profetizzava i giornali italiani di questo mese.
    Parla anche lui di scisma latente, eppure che differenze abissali ragazzi!
    Oserei dire: “sostanziali”!

    http://www.corrispondenzaromana.it/2013-2014-motus-in-fine-velocior/

    • Caro Minstrel,
      ti ringrazio per lo sguardo positivo nei miei riguardi.
      Secondo me, il problema è semplice: il credo.
      E nel credo si confessa: “Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica”
      Πιστεύομεν … Εἰς μίαν, Ἁγίαν, Καθολικὴν καὶ Ἀποστολικὴν Ἐκκλησίαν”
      Io, davvero, La credo.
      In Pace

      • Simon, solo ora leggo le notizie su quanto accadutoti. Permettimi, sebbene con ritardo, di sentirmi vicino a te e di pregare per la tua salute e perche’ tu sia confermato nella fede anche in questo momento di difficolta’.

  11. appunto non occorron grandi studi per dire ke la Kiesa è una, santa, cattolica e apostolica
    i distruttori interni van richiamati fortemente
    gnokki non è malato le sue eresia van dikiarate e combattute coi mezzi di rikiamo ke ka Kiesa ha
    le battaglie non son quelle della compagnia delle opere

  12. e cmq nella via del per dono se non ci capiamo mi scuso
    amo la pratica le teorie e le tecnike morali si assorbon da esempi e nel genoma in gioventu’ e sono immutabili
    se permetti persone pubblike ci si puo’ kiedere cosa siano effettivamente nonostante le facciate bianke non so se candide
    ciao

    • Mentre scrivevo io, hai scritto tu. Io prenderei di ciò che ti ha scritto GG il buono e il bello: non farti avvelenare da tutto questo! 😉

  13. Leggo con soddisfazione su Chiesa Espresso di Magister che il neocardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del sinodo dei vescovi, scelto personalmente dal Santo Padre, ha espresso in intervista pubblicata sul “Quotidiano Nazionale” l’11 febbraio, il parere, il quale è uguale ed identico da quello espresso da noi da mesi, che “i minuziosi comunicati stampa” delle conferenze episcopali svizzere, tedesche ed austriache con il fine “diffondere in tutto il mondo le risposte a loro pervenute, sbilanciatissime in senso progressista” con l’intento di esercitare “una forma di pressione per condizionare i lavori del sinodo” non sono affatto autorizzate.
    La battaglia quale l’abbiamo descritta è dunque non solo un’ipotesi nostra ma consta ai più alti livelli, anche a quelli in diretta relazione con il Santo Padre.
    Ho cercato di trovare un link con l’articolo originale sul Quotidiano Nazionale ma non l’ho trovato: se qualcuno lo avesse gliene sarei grato così da poter pubblicarlo nel post qui sopra.Grazie.
    In Pace

  14. Ho trovato l’importante documento della Commissione teologica internazionale del 1977, nel quale sono studiati alcuni “problemi dottrinali del matrimonio cristiano”, e approvate alcune proposizioni e tesi che risultano illuminati sullo status quaestionis e sul lavoro di sistemazione dottrinale e canonica-disciplinare del prossimo Sinodo.
    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/cti_documents/rc_cti_1977_sacramento-matrimonio_it.html

    • Il Card. Kasper, in sostanza, sembrerebbe considerare meritevole di accoglimento la prassi e la disciplina della Chiese Ortodosse: …”Dunque c’è una seconda chance? “Sì – risponde il cardinale – certamente c’è una seconda chance se la persona è aperta””
      http://www.agensir.it/sir/documenti/2014/02/00280990_ma_la_chiesa_da_una_seconda_chance_alla_p.html
      Non nascondo che l’eloquio del Cardinale mi lascia perplesso, anche se non sono nessuno per giudicare. Non mi sembrano realistiche le sue prospettive. Ha, peraltro, onestamente dichiarato che nei discorsi introduttivi che gli sono stati affidati al Concistoro non toccherà il tema della comunione ai divorziati risposati.

      Ci sarebbe da riformare anche il Catechismo?…
      per esempio:

      1640 Il vincolo matrimoniale è dunque stabilito da Dio stesso, così che il Matrimonio concluso e consumato tra battezzati non può mai essere sciolto. Questo vincolo, che risulta dall’atto umano libero degli sposi e dalla consumazione del matrimonio, è una realtà ormai irrevocabile e dà origine ad un’alleanza garantita dalla fedeltà di Dio. Non è in potere della Chiesa pronunciarsi contro questa disposizione della sapienza divina.
      http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c3a7_it.htm

      • Il divorzio alla “ortodossa” non è concepibile nella quadro della teologia cattolica della Chiesa: non dimentichiamoci che Kasper viene dall’area tedesca la stessa che sta cercando di manipolare i prossimi Sinodi come già messo in evidenza dal neo-Cardinale Baldissieri, segretatrio del SInodo dei Vescovi.

        Leggeremo i discorsi ufficiali se pubblicati: la lotta sarà dura e l’esito dipenderà tutto da come il Santo Padre Francesco gestirà le forze centrifughe transalpine.
        In Pace

    • Ti ringrazio caro giuseppe per questo documento della Commissione teologica internazionale che come tutti sanno ,anche se non è Magistero Autentico, in quanto organo della CDF, è un interprete autorizzato del Magistero della Chiesa.

      Tutti i punti sono ben descritti ed esprimono esattamente il punto di vista nostro come anche le aperture possibili che facciamo nostre.

      Ben vediamo che già nel 1977 si faceva sentire il bisogno di dare alla dimensione della fede attiva dei fidanzati un’importanza decisiva per la validità del matrimonio: comunque questa è la linea che personalmente sostengo come già espresso nei miei posts.

      Il matrimonio sacramentale è un atto di corredenzione unito al Sacrificio del Figlio per la Chiesa e l’umanità tutta.

      A questo proposito, in questo stesso documento ci sono delle frasette che commenterò in un prossimo post che sono interessantissime anche per la dottrina della salvezza universale.
      In Pace

  15. mi piace usi doglie del parto
    solo le donne le femmine le provano autenticamente
    e nonostante tutto fanno figli e son felici di farli se hanno vissuti po’ buoni e son po’ sostenute
    è na cosa immensa divina dare la vita a un figlio
    col tempo co la crescita dei figli nonostante tante vicissitudini vedendoli sbocciare crescere anke fisicamente vedere la bellezza acerba virginea l’ingenuità nonostante tante vivacità
    è favoloso essere madre e donna

  16. aahahah pane al pane vino al vino anke da svizzero supereducato e incallito
    pardon intromissio
    mi so permessa da brianzola po’ latina anke se originale doc
    ciao

  17. grazie minstrel della tua affettuosa ricettività
    cmq rieu andre olandese orchestra popolare esprime colettivismo, musike varie tutte e rieu animale da palcoscenico
    altre mi piacciono irlandesi celtic woman anke loro concerti in castelli magioni antike rulli di tamburi co arpe cornamuse
    voci melodiose coreografie stratosferike suggestive come son i concerti popular tradizionali imponenti
    canti religiosi e anke folk
    ciao

  18. Si prega di diffondere la presente lettera aperta.
    L’ultimo papa validamente eletto nel Conclave del 1958 dopo la morte di Pio XII è stato il Cardinale Giuseppe SIRI, il quale assunse il nome di Gregorio XVII.
    Tutti videro la fumata bianca su piazza San Pietro. Poi fu negata l’elezione avvenuta di Siri e dopo tre giorni fu annunciata quella dell’Antipapa Giovanni XXIII.
    Questo avvenne perché nel segreto del Conclave giunsero le minacce dell’Unione Sovietica di mandare a morte tutti i vescovi cattolici presenti nell’URSS, se si fosse eletto papa il conservatore Giuseppe SIRI.
    Quindi cadendo nell’apostasia contro lo Spirito Santo, nel segreto del Conclave, all’eletto Papa Gregorio XVII fu sostituito l’antipapa Giovanni XXII.
    Con ciò alla Chiesa Cattolica di sempre è stata sostituita la chiesa falsa degli ultimi tempi dei gentili.
    L’abominio della desolazione massonica e demoniaca si è impossessata del Vaticano.
    Il soglio di Pietro è dunque vacante dal 1958.
    Saluti cordiali da Vincenzo RUSSO

    • Questo è un bel problema, Amico.
      Come facciamo, mo’, senza Chiesa?
      Pover’Iddio che ha fatto tutto ciò per nulla 🙁
      Grazie per la notizia davvero invalutabile.
      In Pace

  19. Si prega di diffondere la presente lettera aperta.
    L’ultimo papa validamente eletto nel Conclave del 1958 dopo la morte di Pio XII è stato il Cardinale Giuseppe SIRI, il quale assunse il nome di Gregorio XVII.
    Tutti videro la fumata bianca su piazza San Pietro. Poi fu negata l’elezione avvenuta di Siri e dopo tre giorni fu annunciata quella dell’Antipapa Giovanni XXIII.
    Questo avvenne perché nel segreto del Conclave giunsero le minacce dell’Unione Sovietica di mandare a morte tutti i vescovi cattolici presenti nell’URSS, se si fosse eletto papa il conservatore Giuseppe SIRI.
    Quindi cadendo nell’apostasia contro lo Spirito Santo, nel segreto del Conclave, all’eletto Papa Gregorio XVII fu sostituito l’antipapa Giovanni XXIII.
    Con ciò alla Chiesa Cattolica di sempre è stata sostituita la chiesa falsa degli ultimi tempi dei gentili.
    L’abominio della desolazione massonica e demoniaca si è impossessata del Vaticano.
    Il soglio di Pietro è dunque vacante dal 1958.
    Saluti cordiali da Vincenzo RUSSO

    • Ecco un altro ILLUMINATO (per illuminazione diretta… tanto che sembra “fulminato!)

      Diffondete, diffondete… Oh Signur!!

      • Ma perché fate commenti velenosi e of topic?

        Io non sono ne un profeta ne un illuminato.

        Quello che ho detto oltre che essere storia e non profezia o farneticazione personale, spiega le cose storte che avvengono oggi nel VATICANO, nell’unico modo logico possibile.

        Comunque eventualmente vorreste parlare di me e non di ciò che vi ho fatto sapere, IO sarei uno storico sia pure dilettante che riprende e svela avvenimenti riportati finanche dai servizi segreti di tutto il mondo e che altri in mala fede vogliono nascondere.

        RISPONDETE NEL MERITO SONO FALSE QUESTE NOTIZIE STORICHE?

        Questi orribili avvenimenti causati da cardinali infami nel Conclave del 1958 e poi ricaduti con effetti di disastrosa apostasia sul Concilio Vaticano II, possono significare altro che l’abominio dell’illegalità, predetta nel libro di Rivelazione o Apocalisse che dir si voglia, (scritto dall’apostolo Giovanni a chiusura della BIBBIA)?

        RISPONDETEMI NEL MERITO INVECE DI OFFENDERE ME GRATUITAMENTE.

        NON SAPETE CHE AMBASCIATORE NON PORTA PENA?

        Saluti da Vincenzo RUSSO http://www.webalice.it/iltachione

        • Gentile Sig Vincenzo Russo,

          come Lei sicuramente sà l’ 8 luglio 1947 vicino alla cittadina di Roswell furono rinvenuti da un contadino locale i resti evidenti di un oggetto di origine sconosciuta: era la prova che tutti aspettavano della visita di extra-terrestri sul nostro pianeta.

          Anche qui, però, il cattivo governo americano volle nascondere le prove e obbligò il bravo esercito statunitesne a pergiurarsi di fronte al popolo americano e alla sua costiuzione dichiarando che quelli erano resti di palloni sonda e non di OVNI.

          Da quel giorno la vera verità è stata occultata dalla falsa verità e cioè, in altre parole, ormai una falsa falsità rimpiazza una vera falsità. Tutto questo complotto è stato orchestrato per indurre in errore tutta l’umanità circa il pericolo immane che essa incorre a causa della venuta ormai incombente di sciami di extraterrestri.

          Lei si deve rendere conto che le logge massoniche e sataniche desiderano che la Terra sia invasa da questi extra.terrestri, i quali rimpiazzeranno definitivamente il cristianesimo uccidendo tutti i cristiani grazie alle loro armi innovative e sofisticate e rimpiazzondolo con l’adorazione dell’Abominazione della abominazioni che sembra essere una specie di regina che depone uova e larve di extraterrestri .

          SONO FALSE QUESTE NOTIZIE STORICHE? Eppure chiunque sia capace di qualche ricerca su internet le può comprovare.

          Carissimo SIg Vincenzo Russo, in realtà siamo già circondati da extre-terrestri che hanno preso viso umano e probabilmente quel che è avvenuto in quel conclave del 58 è stata la sostituzione di Giovanni XXIII con uno dei loro.

          L’ipotesi la più probabile è che Giovanni XXIII è stato eletto e quindi era il vero papa, ma la sua sostituzione, che ha avuto luogo nella sala attinente alla Sistina dove indossava il nuovo vestito bianco, fa sì che dopo non era più lui. Il problema è quindi molto più complicato: Giovanni XXIII non era l’anti-papa come i fatti fattuali da Lei riportati indicano ma era un papa vero ma senza essere lui.

          E qui è il lato vizioso della strategia massonico satanica: fare eleggere veri papi e rimpiazzarli con extraterrestri ai quali sono stati dati precedentemente il codice genetico del papa da rimpiazzare: non sono anti-papi ma non sono neanche i papi eppure sono papi. E questo spiega anche perchè San Giovanni Paolo Magno ha fatto tanti miracoli di guarigione durante la sua vita: grazie agli strumenti extraterrestri che glielo permettevano e questo lo prova!

          Ma che possiamo fare? Secondo me, fare come fa Lei, cioè annunciare che i Papi sono extraterrestri, massoni e satanisti mi sembra già un buon inizio.

          Stia attento quando scrive queste cose però: forse Lei non lo sà, ma gli extraterrestri la stanno già sorvegliando… e non vorrei che Lei si facesse rapire da loro e, peggio ancora, farsi sostituire da loro.
          In Pace

          • E temo in questi casi non ce la si può cavare con un “ambasciator non porta pena”, giacché è evidente che si aderisce al messaggio portato… e si un po’ di pena mi smuove. 😉

  20. Sembrate una setta coi paraocchi, che dissente da tutti gli altri uomini per motivi di parte.
    Vi do comunque un’altra notizia: gli extraterrestri sono gli angeli decaduti e divenuti seguaci di Satana.
    Niente alieni provenienti da altri pianeti dunque.
    Bisogna che sia risolto prima il caso giudiziario tra i discendenti di Adamo e Dio il Creatore.
    Per ora l’Universo è vuoto fuori dalla terra. Grazie a DIO Onnipotente, bastiamo noi a sporcare il creato.
    Concordo però con Voi, a me i vostri presunti alieni, (diavoli reali), mi osservano certamente, come fanno per tutti i cristiani veri innamorati di Gesù Cristo.
    Questo è vero.
    Lo fanno per provare ad ingannarmi e indurmi in errore e per perdermi alla vita eterna.
    Questa è la battaglia di ogni cristiano. Indagare ogni cosa e ritenere solo la verità, nonostante le fesserie che mettono in giro i demoni.
    Poiché però io amo Cristo Gesù e confido in Lui, credo anche che mi protegga dai demoni e che presto ci libererà del male, anzi da tutti i mali.
    Saluti cristiani e misericordiosi a Voi tutti da Vincenzo.

    • Il problema è che non c’è più Chiesa come Lei ha ben notato grazie alle Sue finissime analisi storiche.
      Purtroppo ora che non c’è più Chiesa, Cristo è stato sbugiardato alla grande e questa notevole scoperta la dobbiamo a Lei, gentile Vincenzo: millenni di bugie si sono evaporate grazie al Conclave del 1958.
      Ormai rimane solo il regno degli extra-terrestri e di Big Brother.
      In Pace

  21. Il sig. Vincenzo entra in moderazione perenne finché almeno non cambia disco che continua a copiare ed incollare.

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