Blog dei blogs: breve rassegna web – 17

Negative WWW

Negative WWW

Il web cattolico in questo periodo porta notizie discordanti. Tralascio alcuni temi come i soliti Frati dell’Immacolata che sembra oramai il tema classico per cercare di riunire le forze tradizionali. Tratterò di due argomenti principali: il “colpo di grazia” ricevuto dai tradizionalisti Romani (e non) e le traveccole progressiste di chi vuol seminar zizzania.
Da un lato infatti troviamo il “lutto” nel mondo tradizionalista per la sfumata possibilità di riavere la messa romana in Santa Maria Maggiore a Roma (con ovvi accoltellamenti a destra e a manca visto che le divisioni non mancano mai), dall’altro tutto continua in attesa del Sinodo sulla famiglia con articoli deliranti come quelli di Mancuso e il foglio di Ferrara che gioca a voler fare un dibattito informato mentre a mio avviso l’elefantino vuol giusto seminare zizzania e divisione.

Evvabuò. Procediamo sul “lutto” senza cercare di sparare addosso alla Croce Rossa…

Chiesa e Post- Concilio
L’antefatto: La Santa Messa Romana del primo Sabato del mese, dedicata alla Vergine, nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore è stata soppressa.
Conseguenze: Mic e altri non ci stanno più a farfugliare su web per 100 commentatori, ma vogliono darsi da fare praticamente. Ecco allora la prima occasione: la santa messa Romana della Basilica sopra citata da richiedere a gran voce! Ecco il comunicato di Indizione della Veglia di Preghiera datata 25 gennaio 2014. In pratica l’idea è fare un rosario in latino in Chiesa durante la messa.
Come è andata? Bella domanda.
Come sempre in casa tradizionalista capirci qualcosa è una scommessa. Prendiamo semplicemente atto che per Chiesa e Post Concilio tutto è andato bene. Mic è stata purtroppo assente perché malata (e speriamo ora stia meglio) e veniamo a sapere da Stefano78 (uno dei fautori della Veglia/Rosario) che è stato un giorno di grazia. Peccato che per i lettori del blog di…

Don Camillo
è stata una giornata di “divisone“. Leggiamo il Don: “In Chiesa e post Concilio vene descritto questo evento come “un giorno di Grazia” quando per altri è stato il colpo di Grazia ovvero dell’evidente constatazione che anche sulle cose di un certo rilievo si è divisi.
Ma cosa è successo? Praticamente si viene a sapere che si sono radunate circa venti persone (o di più o di meno… chi lo sa…), tutte alla spicciolata, alcune sono arrivate tardi e nel frattempo gli stessi si sono divisi fra chi voleva fare una preghiera sul sagrato e chi all’interno con conseguenti misunderstanding e incazzature da una parte e dall’altra.
In tutto questo casino ovviamente ci mette del suo anche…

Messa in Latino
che tenta “una critica” che non vuole essere “negativa e sconfortante (intimamente speravamo che partecipassero più persone)” ma intende “lanciare solo un’esortazione ad avere gli occhi aperti sulla reatà delle cose, e a dare un incoraggiamento“.
E ora tutti nei commenti a chiedersi: cosa facciamo? Soluzioni di tutti i tipi: dallo scappiamo dai lefevbriani fino al “ritenta in modo migliore, sarai più fortunato” di Mic.
Esulo un poco da questa sfortunata vicenda linkando un bel post di Don Morselli che discorre con speranza del richiamo del Papa verso l’essenziale! Leggiamo: “Questo Papa, così ignaziano e mariano, è una sfida anche per noi tradizionalisti: se preferirei di gran lunga un fiero e tonante Sia lodato Gesù Cristo a un normale buon pranzo o buon giorno, se mi va di traverso il brodo di cappone al leggere alcune interviste (interviste, non magistero), sono affascinato dal terribile richiamo all’essenziale di Papa Francesco. “.  Wow!
Ritornando a bomba sul Rosario Romano andando diretti da…

Traditio Catholica Romana
dove l’amico Carradori rilegge la vicenda con parole più posate e rimettendo in centro la questione autoritativa: “o abbiamo un  poco di fiducia dei nostri Pastori ( che non sono tutti necessariamente nemici della tradizione e della Chiesa …) oppure ce ne andiamo in eremitaggio ognuno di noi autoattribuendoci ( magari credendoci )  la qualifica di papa-vescovo-prete”. Grazie Andrea.

E ora cambiamo argomento. Giriamo di 360° gradi e ci accorgiamo che siamo al punto di prima…

Il foglio
Matzuzzi ci regala nuove pagine assurde (nel senso di contradditorie) del caro Mancuso. Iniziamo dal titolo dell’articolo: “Mutare la dottrina, si può e si deve“; pensavo fosse una sparata e invece inquadra perfettamente il pensiero del teologo nostrano. Mia mal.
Mancuso parla dei prossimi Sinodi sulla famiglia e parla anche lui del Card. Mariadaga lodandolo per le sue parole e interpretandole alla luce di una scuola talmente bolognese da far impallire il ragù che ho mangiato oggi. Fra un “riprendere quella musica dopo l’ouverture interrotta” e la classica immagine dell’ “aria fresca” veniamo a scoprire che le parole di Cristo devono essere interpretate, come tutto è soggetto all’ermeneutica. Grazie (al cXXXo direbbe il nostro lettore Daouda) Vito, il problema infatti non è questa banalità, ma è stabilire CHI HA L’AUTORITA’ di interpretare quelle parole che sono racchiuse in scritture che, lo ricordo, sono un dogma della Chiesa e nella cosidetta Tradizione orale che, lo ricordo, è per fede contenuta nel percorso ortodosso della Chiesa Cattolica.
Macché, va avanti dritto come la locomotiva di Guccini e ci delizia con questa frase: “ho dei dubbi che questo possa avvenire senza toccare la dottrina, anche se i vescovi non ammetteranno mai un mutamento dottrinale, diranno che si tratta semmai di normale evoluzione“. Come come? Tralasciamo quella fastidiosa risatina delll’elefantino che in fondo, nel suo ufficio, sta già ghignando e vediamo cosa ci spiega ‘sta incoerenza il nostro eroe: “Aveva ragione Marcel Lefebvre nel dire che c’è stato un effettivo disconoscimento del Sillabo e della Mirari Vos di Gregorio XVI e, più in generale, di tutto un magistero secolare della chiesa. Non ci sono dubbi che la Dignitatis Humanae ha compiuto una svolta mettendo l’accento sulla libertà di coscienza del singolo e non sulla verità oggettiva“.
As usual tout ce tiens mes amis! Gli estremi si toccano e “toccarsi” è peccato… Alè!
E mentre il sottoscritto consiglia a tutti, Vito compreso, la lettura delle riflessioni di Simon circa questa presunta rottura (di cosa è meglio non dire), in tutto questo Mancuso finalmente ci fa capire a chi bisogna essere fedeli: “Se si è fedeli all’esigenza dei tempi, questo è inevitabile!”. Finalmente un pò di chiarezza!

Edwar Feser
Il nostro filosofo americano preferito intanto si lancia in una difesa del libro di David Bentley Hart intitolato “The experience of God” demolendo la recensione dell’ateo Jerry Coyne che, come dice Feser stesso, prima ha cestinato il libro, poi ha deciso di recensirlo negativamente e poi ha promesso che lo leggerà. Fra una risata e l’altra (che seppellirà Coyne e basta) una lettura piacevolissima!
Ma Feser non è l’unico a prendersela con Coyne. Ci pensano anche gli amici di…

Critica Scientifica
a farci sapere che il Jerry di turno dichiara di avere bruciori di stomaco perché ci sono troppe critiche in giro nei confronti del neo-darwinismo. Dice che tutti si sbagliano, ma gli chiedo: “Caro il mio Jerry, cosa aspettarsi d’altronde da scimmie semplicemente casualmente meglio ammaestrate?!”
Dai, còr (da leggersi in bergamasco stretto stretto)!

L’IMPRESCINDIBILE

Accademia del Redentore
Esposizione della fede in quattro incontri tenuti da Padre Barzaghi OP e Padre Salvioli OP. Questo mio è un puro pregiudizio positivo! Infatti non ho ancora ascoltato i quattro incontri che insieme tracciano il quadro essenziale della fede cristiana secondo quanto prospettano i due Padri domenicani impegnati nelle conferenze. Ma i nomi sono di spicco, i precedenti (cioè le vecchie lezioni) sono fenomenali, queste non possono deludermi! Lascio perdere per ora le critiche di Cavalcoli OP a Barzaghi (ricordate?) con Antonio Livi dietro e mi scarico al volo il tutto. Ascolterò a breve e vi farò sapere. E se qualcuno segue il mio consiglio prima di me e vuol farci sapere la propria opinione è, come sempre, il benvenuto!

Esattamente come è il benvenuto chi ha altre segnalazioni da farci! Beh, i commenti sono aperti; postatele lì senza alcun problema. Grazie!



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52 replies

  1. Questo tuo post mi ha fatto ridere un massimo, Minstrel: non sapevo niente delle ultime frasche di “mic” & Co ed i loro rosari strumentalizzati allo scopo di produrre gazzarra.

    Penoso poi questo “armiamoci e partite”: la “capa” organizza e poi non ci va: sfido io che le “truppe” siano andate a riscaldarsi al bar . D’altronde i bar, le discussioni da bar, la teologia da bar, la liturgia da bar è quel che conviene loro il meglio, purtroppo, direi.

    Alla fine ha ragione il simpatico Don Camillo nel suo commento, mentre MIL, come al solito è inconseguente.

    Questa di Santa Maria Maggiore è stata la Berezina del cripto-tradi-protestantesimo romano: come potrebbero mai trovarsi d’accordo in unione di azione e comunione di intenti quattro (letteralmente) gatti spelacchiati, permalosi, eterni scontenti, nella sola critica negativa, disobbedienti ed irrequieti come codesti che si ritrovano negli ambienti tipici di Chiacchiere & Pettegolezzi Calunniosi (C&PC) ?

    Non ci curar di loro, ma guardiam’ e passiamo.
    In Pace

    • E’ inconseguente perché fa il suo mestiere, ormai dovrebbe essere chiaro.
      Concordo che non valga la pena di continuare a seguirli, ferma l’automia dell’ottimo Minstrel nella gestione della rubrica 😉

    • P.S.: Da ridere, sul quel sito C&PC fanno ora la reclama per la marcia per la vita: se erano letteralmente solo tre pelati e quattro tonsi alla loro manifestazione del rosario per una messa a Santa Maria Maggiore alla quale tenevano moltissimo anche se, poi, nessuno di loro ha probabilmente mai partecipato in vita sua, quanti andranno alla marcia per la vita? Ancora un “armiamoci e partite?” 😀 😀 😀
      Chiudo e passo circa codesti clowns.

    • Bene sarebbe che quella combriccola di sconclusionati leggessero l’omelia di oggi del Santo Padre:
      http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/santa-marta-31673/
      Qualche citazione:

      «I pilastri dell’appartenenza ecclesiale sono l’umiltà, la fedeltà e la preghiera»

      «E per questo il grande Paolo VI diceva che è una dicotomia assurda amare Cristo senza la Chiesa; ascoltare Cristo ma non la Chiesa; stare con Cristo al margine della Chiesa. Non si può. É una dicotomia assurda. Il messaggio evangelico noi lo riceviamo nella Chiesa e la nostra santità la facciamo nella Chiesa, la nostra strada nella Chiesa. L’altro è una fantasia o, come lui diceva, una dicotomia assurda».

      «Una persona che non è umile, non può sentire con la Chiesa, sentirà quello che a lei piace, a lui piace.

      Poi c’è la fedeltà, «che va collegata all’ubbidienza»: «Fedeltà alla Chiesa; fedeltà al suo insegnamento; fedeltà al Credo; fedeltà alla dottrina, custodire questa dottrina. Umiltà e fedeltà».

      Grande Papa Francesco!
      In Pace

      • Ed è anche perfettamente logico, tant’è che è l’incoerenza massima che contesto al Mancuso nel post che gli ho dedicato. Grazie Simon del link a questo articolo!

        • E voi credete di essere molto umili carii Simore e Minstrel? io per esempio vedo nelle vostre paroloe e nel vostro sbeffeggiare i traizionalisti insultandoli ad ogni pie’ sospinto il segno di una grande superbia. Una superbia per di più ammantata di umiltà. Il massimo dell’ipocrisia

          • Grazie maria cristina per questo suo commento franco ed onesto.
            Preghi per noi la Misericordia divina.
            In Pace

          • porgi l’altra guancia simon

          • in effetti l’ha porta… porgiuta… oh!…come si dice? 🙂

          • grazie simon e giuseppe
            posta mi pare aahhah
            non il servizio sfunzionante da cani
            scusate dogs

          • fiele o miele, il perdono, l’equilibrio
            cara maria cristina quando posto commenti c/o tradizionalisti franchi e onesti quale il tuo è sempre eliminato
            senz’altro non ami Papa Francesco perkè figlio di paese molto critico anke economicamente (vedi bond argentina porci)
            gli sbeffeggiamenti fatti da invasati della tradizione verso il Vicario sono la superbia ammantata della falsa umiltà della propulsa correzione del Vicario
            ipocrisia totale di ammantati studi filosofia apologetika verticistica
            falsi colti superbi
            i veri colti sapienti san estendere il loro sè
            attraggono con le reali parole di verità buona

          • il cvII ha permesso anke ki illetterato latino capisse Vangelo, Sacre Scritture e maggiormente assumesse fede
            date le Parole così vicine,sdato l’idioma corrente e coerente proprio stato
            maggiormente partecipi perkè presunte misteriosita’ di riti ancestrali + decodificate dato il + semplice annuncio diretto
            credo di assorbe + dalla comprensione ke dal mistero, ke cmq resta perkè non siamo certo onniscienti
            nessuno lo è sulla terra ora

          • Se permette dico la mia pur non essendo stato interpellato. E’ da molto che anch’io cerco di dialogare e continuo a leggere alcuni siti tradizionalisti che vedono tutto nero nella chiesa e sognano di ritornare al preconcilio. Hanno sfumature e atteggiamenti un poco diversi tra loro, ma li accomuna una lagna continua, una critica che spesso arriva al dileggio anche di papa Francesco. Si ritengono di avere la verità in tasca e tronfi e sicuri di agire per la difesa della Fede e della Verità. In alcuni di essi se intervieni non secondo il loro pensiero semplicemente non ti pubblicano. Lo posso testimoniare io come Minstrel. Alla fine veramente conviene…un poco riderci, perché la lettura di questi siti amareggia , crea grande confusione e spiritualmente, almeno per me, solo disagio e nessun vero aiuto o conforto. Certamente non tutti i tradizionalisti sono così, ma se si abbeverano da costoro rischiano grosso e non imparano ad amare la chiesa senza la quale non vi è neppure il Cristo. Una equilibrata critica agli uomini di chiesa, anche severa quando proprio è il caso , può essere necessaria ed utile. Basta ricordarsi sempre che la chiesa è di Cristo, è lui che l’ha fondata e la guida. Quindi l’atteggiamento dovrebbe sempre essere quella dell’amore uguale a quello di un figlio verso il padre, magari non sempre a posto, non quello di una matrigna rancorosa.

          • il fatto ke antidemocraticamente tolgano commenti critici e non graditi è l’incipit del loro credere ke la fede sia fatta di imperii oscurantisti, dittatoriali rispondenti a loro politica non di manca
            quando han detto ke loro sanno molto + cose di papa e vescovi per studi continui (uno si tronfia dice ha letto + di 1000 libri- magari anke io, ma non li conto) questo è la tomba della loro umiltà
            Dio ci salvi da questi immondi luridi d’animo

          • Caro Vincenzodatorino,
            quanto ti capisco. La mia situazione è anche peggiore perché davvero amo la forma straordinaria quando detta bene (può anche essere celebrata svogliatamente ed allora diventa anche peggio della forma ordinaria…): quanto mi sarebbe piaciuto incontrare in linea gente che ama questa forma del rito romano senza oscenità eretiche sulla Tradizione ed il Magistero. Meno male che ce ne sono nel mondo “reale”!
            Ma se frequentare questo ambiente porta a problemi di pace allora bisogna lasciarlo perdere: tanto loro si sono già persi.
            In Pace

      • purificami o signore, saro’ + bianca della neve
        questo salmo cantato funerali mi è nel cuore
        fosse stato latino non so quanto mi avrebbe penetrata
        anke se scolasticamente conosco latino data scuola media ultimo anno col latino

        e mi piace minstrel ove dici che siamo liberi perkè siamo stati liberati (dal pecccato) se lo vogliamo e lo capiamo a fondo anke senza studi presunti celestiali

  2. Ottima anche la tua analisi del “a-pensiero” di questo Sig. Mancuso ( che non conosco per niente in quanto non ha nessuna risonanza dalle mie parti): direi che non è sorprendente per niente che un tizio così la pensi come i tradi-protestanti o, piuttosto, dovrei dire che i tradi-protestanti la pensino come un a-cattolico. Dopotutto ambo hanno in comune il non accettare la bimillenaria dottrina della Chiesa sul Magistero ed una profonda incomprensione del concetto di Tradizione, anche se, per giunta, questo Mancuso sembra neanche capire il concetto di Scrittura.
    In Pace

    • che non conosco per niente in quanto non ha nessuna risonanza dalle mie parti

      La prova del nove del provincialismo di certa carta stampata.

      • Purtroppo Mancuso ha trovato in Augias e in rai3 un appoggio incondizionato. Sentire Augias con Mancuso a filosofeggiare e fare i teologi in Tv vi è da mettersi le mani nei capelli. Distorcono tutto e ne inventano di ogni colore. Giocano a chi la spara più grossa. Il classico gatto e volpe alle spalle degli ignari ed ignoranti ascoltatori. Una cosa indecente. –

        • Mancuso e P. Augias ( secondo quel che ci dici tu) fanno quindi parte delle periferie esistenziali di cui parla Papa Francesco. Non vi resta più, amici italiani, che andare ad evangelizzarli. 😉
          In Pace

          • P. Augias?! Ahahahah no no no, Augias è un ateo! Dobbiamo proprio insegnarti tutto degli intellettuali italiani che spopolano nel mondo eh?! 😉
            Beccati questo.
            http://www.amazon.it/Disputa-Dio-dintorni-Corrado-Augias/dp/8804600926
            C’è l’ho pure a casa e quando l’ho lessi mi era fin’anche piaciuto! Me ne vergogno? Giammai, perché ora ci rido sopra alla grande. Ai tempi le risposte di Mancuso mi erano sembrate davvero ben scritte e auliche e Augias mi appariva come uno che tentava una disputa, ma in realtà parlava d’altro.
            Ad oggi rileggendo alcuni passi oggi ho concluso:
            – che Mancuso cita, ricita e cita di nuovo (probabilmente ha un software che utilizza per ricordarsi tutte le citazioni, lo fanno in molti e fanno bene ad usarlo). Ma sono citazioni senza un vero pretesto. Esattamente come quelle che fa qui nell’intervista alla Stampa. E Agostino e kronos e il poema mesopotamico e Bergonzoni e chi più ne ha più ne metta. Togli le citazioni e cosa ti resta? Ne uso moltissime anche io, ma di solito lo faccio per rimandare il lettore a chi può dire di più sulla faccenda. Di certo non mischio la mesopotamia con Agostino e con quel genio di Bergonzoni perché il rischio di fare un melting po(s)t indigesto e completamente erroneo nell’ermeneutica è praticamente certo!
            – Augias si è scoperto che ha copiato dal web alcune sue risposte.
            http://www.ilfoglio.it/soloqui/2461
            E nella nuova edizione Augias dice di aver imparato che è meglio essere lenti nella ricerca (piuttosto che produrre libri a raffica?) visto che poi oggi giorno si scopre tutto subito.
            books.google.it/books?isbn=8804591269
            Mi chiedo in quanto tempo abbia scritto la tesi.

            Però, come si dice dalle mie parti, adès basta! 😉

          • Francamente: mi sembr aun pesiero “provinciale” : ho abbastanza da far econ gli atei anglofoni e francofoni

          • E’ chiaramente provincialissimo caro Simon. La mia era un’esasperazione ironica. Non solo non ti perdi niente, ma anzi ci guadagni! 😉
            Qui da noi sembrano esistano solo loro in grado di leggere il futuro della teologia (e dell’a-teologia) a leggere i soliti noti quotidiani.
            Da ascoltatore più o meno fisso di radio3 potrei anche lamentarmi con il direttore Sinibaldi dei suoi due ospiti fissi quando si parla di Chiesa nel radiogiornale o in fahrenait: Melloni e Mancuso. Ma poi mi fanno una trasmissione come “uomini e profeti” dove puoi ascoltare fior fiore di sapienti di ogni religione e allora mi blocco. Ovviamente non è che mi piaccia quando invitano il solito Enzo Bianchi quanto trattano di cattolicesimo. Evvvabbeh.
            http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-21e3c4a0-7f5a-440b-a32b-18135e27580f.html

          • Non demonizziamo Enzo Bianchi, anche se trovo le critiche di Mons. A. Livi assolutamente pertinenti a suo riguardo. E’ uno sguardo impregnato di quel discorso da fine del secolo XX: ancora non ha capito che siamo al XXI.
            Vabbé.
            In Pace

  3. Per osservare come lavora chi ha a cuore il perpetuare e rinnovare le divisioni tipiche del secolo scorso, creando però sinergie sempre nuove in ogni versante, che permettano di annebiare la vista e ostacolare i percorsi della Chiesa (un po’ come avvenne cinquant’anni fa col “paraconcilio” dei media), può servire la lettura di questa carta straccia a firma Matzuzzi sotto l’egida dell’Elefantone che ormia si sta specializzando, e annovera tra i suoi più “autorevoli” referenti in fabula… indovinate un po’ chi?
    http://www.ilfoglio.it/soloqui/21698

    • Guarda Giuseppe che, personalmente quell’articolo mi piace molto perché espone quel che ho spiegato da qualche settimana su questo blog ( guarda i miei post che hanno nel titolo nozioni di odori di scisma).
      Ovviamente il solito De Mattei porta su un punto di vista extra-cattolico, ma non c’è da meravigliarsi: il Foglio non è cattolico.
      Ma questa frase qui è giusta:
      “Il fatto è che c’è imbarazzo, “hanno aperto un vaso di Pandora”, dice al Foglio lo storico del Cristianesimo Giovanni Filoramo: “Il Sinodo ha deciso di toccare un tema chiave, e sarebbe tra l’altro interessante capire quali siano stati davvero i motivi che hanno portato alla scelta di una questione così decisiva.”
      In finis, quest’articolo di Matzuzzi è perfettamente condivisibile nell’insieme.
      In Pace

      • Lo so Simon, ma sinceramente alle categorie vetero-ideologiche impiegate con tanta buona volontà da Matzuzzi con il conforto dello “storico” e sotto i dettami di chi lo paga preferisco la lezione del Prefetto che ha consuetudine col Vescovo ri Roma e aiuta a evitare le confusioni:

        “Al Papa interessa superare il letargo e la rassegnazione dinanzi all’estrema secolarizzazione, e porre fine ai paralizzanti contrasti tra ideologie tradizionaliste e moderniste all’interno della Chiesa.”

        Quelle rappresentano spettri buoni per spaventare gli allocchi coi “cambiamenti” della dottrina (brrrrrrrr… che terrore); questa serve a capire, senza perdere tempo, il significato e lo scopo del Sinodo e delle riforme prossime venture. Tanto che conviene, secondo me, leggerla tutta:
        http://www.ilsismografo.blogspot.it/2014/01/vaticano-primato-e-collegialita-nella.html

  4. Considerazioni sulla grafica del Blog e un umile suggerimento tecnico …
    Da un punto di vista squisitamente grafico il blog appare perlomeno insolito, (dispersivo?) e le dimensioni dei caratteri adatti a chi non si ricorda più dove cristo ha lasciato gli occhiali e nel frattempo insiste nel riuscire a leggere qualcosa, ponendosi magari a un metro di distanza!
    E fin qui si può anche chiudere un occhio, tanto in questo caso, uno soltanto basta e avanza.
    L’aspetto grave, secondo me, si concreta invece nel non riuscire ad avere con un semplice colpo d’occhio sulla Home page l’intero panorama dei temi affrontati nel tempo, senza dover far scorrere nulla e individuare con certezza in ogni discussione gli interventi in ordine cronologico. Questa difficoltà suggerisce a chi desidera aggiungere una replica in una discussione non recentissima di lasciar correre. A me è capitato.
    Le cose utili da fare, sempre secondo il mio modesto parere, sono queste.
    1. Numerare in ordine cronologico gli interventi nelle singole discussioni, in modo che in qualsiasi momento non sfugga ad esempio l’ultima replica a un intervento fatto a metà discussione;
    2. Creare un archivio snello che consenta, una volta individuato l’argomento, di accedere immediatamente agli interventi, senza dover far scorrere gli argomenti dell’intero mese;
    3. Creare un riquadro “Ultime discussioni” – utilissimo – che riporti gli ultimi dieci interventi, completo di nickname dell’autore, l’argomento cui ha partecipato e il collegamento diretto per accedere all’intervento e all’intera discussione con un semplice click, potere dell’informatica!
    Un ultima preghiera rivolta esclusivamente all’amico Minstrel, che spero non si offenda.
    Gli eventuali aggiornamenti, se saranno apportati, è bene siano sviluppati in ambito squisitamente antropologico, lasciando perdere almeno per una volta la metafisica, la tomistica, la teologia e, se possibile, anche Aristotele e Tommaso.
    Ad maiora.

    • Lascio Minstrel risponderti sulla parte tecnica.
      Quanto all’accento del blog sulla filosofia realista è proprio la sua specificità.
      Ma ciò non toglie che argomentazioni od altri interventi possano avere un carattere differente, finché argomentati seriamente e aperti ad una discussione onesta.
      In Pace

    • Ahahahah, grande Gaspare. 🙂
      Dunque mi sa che è proprio ora di pensare seriamente ad un restyling del sito (e forse anche ad una migrazione verso un sito wordpress.org e non .com). Per due motivi:
      1 – il traffico di utenti e commenti sta aumentando e dunque tutto questo “organizzare” ha senso
      2 – non sei il primo e l’unico che lamenta problemi con la grafica. Ho sempre promesso di far qualcosa ma wordpress.com offre template fissi e gli altri non mi hanno mai soddisfatto a pieno.

      Provo a dare un’occhiata al discorso e vedo quando costa all’anno il .org ed eventualmente se c’è qualcuno che potrebbe aiutarmi nella mia cerchia di amici intimi per la migrazione. Un paio di idee ce le avrei. Ad esempio, supportato dal fatto che come blog abbiamo poche “categorie”, non sarebbe male dividere la pagina basandoci su quelle con in cima l’ultimo post arrivato. Insomma… datemi il tempo e intanto grazie a Gaspare del suo commento e del sorriso.

      A proposito di non prendersela (figurati!), rilancio una frecciatina minima: intanto che attendete i “cambiamenti” – sperando arrivino! – consiglio a tutti il ctrl + 😛 😉

  5. E intanto il “diavolo” Berlicche scrive uno dei migliori post dedicati all’insulso articolo che Rolling Stones ha dedicato al Papa con il quale demolisce la dottrina odierna facendo Francesco un nuovo Che da un lato e la figura di Benedetto XVI paragonandolo a Freddie Kruger dall’altro.
    http://berlicche.wordpress.com/2014/01/30/le-nuovissime-lettere-di-berlicche-liii-no-e-superman/

    Bravo!

  6. E intanto trovo su twitter, ritwittato da Berlicche stesso questo.
    Luzi – BEllezza, lo sentiamo che sei al mondo

    Wow

  7. Sì, va bene, caro Minstrel, tutti i Ctrl che vuoi, anche il “Ctrl –” per esempio e ti ritrovi direttamente all’elenco degli ultimi interventi.
    E tuttavia è macchinoso, o almeno, a me così appare. Che vuoi, non amo perder tempo e prediligo giungere al nocciolo delle questioni in modo diretto, senza tanti bla, bla, bla, anche se a farli è il mouse.
    Adesso per non fare paragoni, sempre antipatici, e senza tuttavia perdere di vista le risorse disponibili, la pecunia per intenderci, l’Home page di “Vatican Insider” è molto funzionale, oso dire quasi friendly, sia da un punto di vista grafico, sia da quello della disposizione dei contenuti.
    Limitandoci però allo spazio dedicato a Tornielli, anche lì con un sol colpo d’occhio si ha un’immagine immediata degli ultimi argomenti trattati in ordine cronologico e soprattutto c’è il riquadro dedicato agli ultimi interventi e relativi collegamenti, aspetto questo di fondamentale importanza per chi desidera partecipare alle discussioni.
    Anche lì tuttavia non è tutto oro ciò che riluce e sarebbe necessario apportare qualche importante miglioramento. Ultimamente Tornielli ha voluto, come dire, esagerare, risolvendo in un sol colpo tutte le anomalie del blog: ha chiuso le discussioni.
    E in ogni caso non era questo il fine del mio suggerimento, almeno per ora.
    Ho letto la risposta dell’amico Simon: piuttosto permalosetto, vero? Che vuoi, va sopportato, oltre che svizzero è pure sacerdote e quindi …

    • E proprio Vatican Insider avevo in mente quando scrivevo che delle “due idee in testa”.
      Simon non è affatto permalosetto per come lo conosco, è tutto un mero misunderstanding credimi.

      I costi, Simon, devo capirli, ma soprattutto devo capire se ha senso creare un hosting + nuovo dominio dove importare tutto il sito o se invece acquistare un template a pagamento su wordpress.com che risponda a tutto quello che ho in mente. Nulla di scandaloso comunque eh! Una roba tipo 70 euro l’anno per l’hosting (ma per me non è ancora il caso) oppure 70 euro per un template che risponda alle nostre esigenze.
      Comunque mi serve tempo per capirci qualche cosa. Grazie a tutti 🙂

      • Era naturalmente una battuta quella su Simon: non mi permetterei mai di esprimere un giudizio non conoscendolo di persona. E poi chi mi offre ospitalità va rispettato sempre a prescindere e se proprio risulta indigesto, ringrazio e cambio strada.
        Grazie della simpatia.

        • cmq la verginità di Maria, Dio ke può tutto avrà fatto cosa migliore, è un mistero insondabile per noi umani, forse ne sapremo poi, sempre se Lui così disporrà ciao tutti reverendi e laici

          • caro minstrel suggerisco
            braccialetti rossi in tv, ke non vedo tv
            da presentazioni su giornali interessantissimol’autore biografo spagnolo mi pare
            cancro dai 14 a 24 anni rimasto plurimenomato fisicamente ma pregno di vitalità tutta ciao

            come anke leggo su corriere online (co mlol e pass biblioteca) le memorie vissute, i ricordi, da segre a vera jacovich (se ricordo bene il nome) a sam ebreo sopravvissuto ke da 8 anni partecipa al mondo sue esperienze del male peggiore sulla sua pelle di giovane allora, mi pare

            della serie suggerimenti appunto ciao

        • Non sono permaloso: ho troppo girato sui 5 continenti per esserlo.
          Ma la ricerca del vero, del buono e del giusto lo si può fare solo tramite discorsi precisi e l’umanità ha sviluppato tutto un know-how ancora rilevante per questo fine: la filosofia realista.
          Poi c’è anche tempo per scherzare, ironizzare, etc. No problem!
          Grazie per la tua presenza: mica possiamo sempre essere tutti d’accordo su tutto, che noia sarebbe!
          In Pace

  8. mi permetto se afasico elimina
    UCCR:
    Francesco: «assurdo ascoltare Cristo ma non la Chiesa»
    Calendar 30 gennaio 2014
    Un altro schiaffo di Papa Francesco a chi lo vuole strumentalizzare, ai sedicenti “cattolici della tolleranza e del non-giudizio”, ai “noi siamo Chiesa”, ai Vito Mancuso, agli Eugenio Scalfari, agli anticlericali che contrappongono Cristo alla Chiesa. E oggi, nuova moda, lo stesso Francesco alla Chiesa.
    Niente da fare, il Papa non ci sta ad essere il nuovo idolo del mondo, come un Che Guevara qualsiasi: «Non si capisce un cristiano senza Chiesa», ha detto questa mattina durante l’omelia a Santa Marta. «E per questo il grande Paolo VI diceva che è una dicotomia assurda amare Cristo senza la Chiesa; ascoltare Cristo ma non la Chiesa; stare con Cristo al margine della Chiesa. Non si può. E’ una dicotomia assurda. Il messaggio evangelico noi lo riceviamo nella Chiesa e la nostra santità la facciamo nella Chiesa, la nostra strada nella Chiesa. L’altro è una fantasia o, come lui diceva, una dicotomia assurda».
    Lo stesso concetto lo aveva espresso durante l’Udienza del mercoledì nel maggio scorso: «Ancora oggi qualcuno dice: “Cristo sì, la Chiesa no”. Come quelli che dicono “io credo in Dio ma non nei preti”. Ma è proprio la Chiesa che ci porta Cristo e che ci porta a Dio; la Chiesa è la grande famiglia dei figli di Dio. Certo ha anche aspetti umani; in coloro che la compongono, Pastori e fedeli, ci sono difetti, imperfezioni, peccati, anche il Papa li ha e ne ha tanti, ma il bello è che quando noi ci accorgiamo di essere peccatori, troviamo la misericordia di Dio, il quale sempre perdona».
    Parole scandalose per le orecchie di molti devoti al politicamente corretto, che vorrebbero usare il “Pontefice progressista e relativista“, dicono loro, per colpire l’odiata Chiesa cattolica a suon di ricatti morali. Dopo la rivista gay che lo ha incoronato “uomo dell’anno”, dopo l’elogio del “Time”, è arrivata in questi giorni anche la copertina della rivista “Rolling Stones”, dedicata appunto a Francesco.
    Ancora una volta, però, non il vero Francesco. Ma quello finto, quello raccontato e inventato dai media e da molti vaticanisti. L’attacco mediatico a Francesco è molto più forte di quello a Ratzinger perché è subdolo e non diretto. Tanto che Francesco si vede continuamente elogiato da chi odia la Chiesa e contrapposto a Benedetto XVI. L’iniziativa di “Rolling Stones”, ha dichiarato il portavoce del Pontefice, padre Lombardi, «si squalifica cadendo nell’abituale errore di un giornalismo superficiale, che per mettere in luce aspetti positivi di Papa Francesco pensa di dover descrivere in modo negativo il pontificato di Papa Benedetto, e lo fa con una rozzezza sorprendente. Peccato. Non è questo il modo di fare un buon servizio neppure al Papa Francesco, che sa benissimo quanto la Chiesa deve al suo Predecessore”.
    Il nuovo tentativo laicista, il commento di “Zenit.it”, diffonde «l’illusione dell’avvento di una Chiesa “politicamente corretta” e perfettamente in linea con i canoni del mondo secolarizzato e con lo “spirito dei tempi”». Ma la Chiesa cattolica è e rimarrà l’unica istituzione veramente libera, autonoma e indipendente da qualunque ideologia, perché formata da persone libere. Anzi, da persone liberate. Il tentativo mediatico di omologarla per l’incapacità di capirlo e poterne prendere possesso sarà fallimentare. Ancora una volta.
    La redazione

  9. Trovo interessante l’articolo su Papalepapale di Mastino “Al Vangelo secondo Matteo si sostituisce il Vangelo secondo “tutti” progressisti e ballerine” , a parte il fastidioso linguaggio improprio e a volte , a mio parere, volgare senza senso.

    • Il ritorno ad una affettività cristologica autentica, VISCERALE, sfrondata del buonismo pseudo-emotivo contemporaneo, è il tesi di questa conferenza di Padre Salvioli OP. (ve lo detto che li ascoltavo 😉 )
      Da ascoltarsi per volare dopo il trapolino del Mastino. 🙂

      • Ottima conferenza.
        Ottima impostazione, soprattutto nell’iniziale mettere a fuoco il rapporto con il dogma e la sua infallibiltà. Il dogma è infallibile perché non può sbagliare e perché dice chi e perché sbaglia. Quindi il dogma mette i paletti per distinguere ciò che è vero da ciò che è falso: quindi il relatore fa bene a riferirsi al concilio di Calcedonia sulla natura umana e divina di Gesù. Tuttavia la verità (e quindi anche la fede) non è catalogabile semplicemente nelle categorie di vero o falso: il mondo non è bianco o nero (tantomeno bianconero!); questo concetto del vero/falso (in/off) è quello tipico della logica booleana, quella dei computers. In realtà esistono, sempre per stare nell’immagine precedente, un’infinità di sfumature di grigio: Un concetto, un idea, qualsiasi realtà è lo svelarsi del mistero che è molto più ampio dell’essere non-falso. Quindi un dogma è infallibile in quanto non sbaglia: tuttavia ci sono tanti modi di esprimere la verità e il mistero e quindi il dogma può sempre essere espresso in maniera più “vera”. Pertanto il relatore giustamente ha cercato di esprimere i contenuti della fede raccontando quanto emerge dalla tradizione BIBLICO-ECCLESIALE.
        Sui contenuti ovviamente sono daccordo e non sto qua a ripeterli. Perfettamente daccordo sul tema della misericordia e su quello della compassione. Concordo anche sul modo di concepire la kenosi (annientamento) di Dio in Gesù e su tutto il resto.
        Mi è piaciuta la prima domanda rivoltagli al termine, quella riguardante l'”ira” di Gesù e quindi l’ira di Dio. Mi è piaciuta la risposta che condivido anche se sarei curioso di approfondire l’argomento perché mi sono rimaste alcune domande irrisolte

  10. Ho un grande rispetto per questo sito e la pacatezza ed equilibrio delle vostre posizioni, Minstrel e Simon, sin dal blog di Tornielli. Tuttavia sul caso dei francescani dell’Immacolata più che di equilibrio mi sembra che si debba parlare di equilibrismo. Va bene vedere il bene in tutto, soprattutto nella Chiesa visibile, ed è giusto interpretare il mondo attraverso la lente della carità, ma davvero ci sono cose che faccio fatica a comprendere. Come spiegare altrimenti le umilianti “ritrattazioni” del Commissario Volpi, piegato da un buon avvocato a rimangiarsi quanto scritto? Sarebbe questo un isolato errore oppure un frutto di un modus operandi che in molti hanno pubblicamente denunziato, ma mai supportati da un avvocato civile? Inoltre non credo che seri giornalisti come Magister e Tosatti scrivano per “radunare le forze tradizionali”.
    In pace

    • Fringuello, da ciò che scrivi si evince che non hai inteso bene i contenuti della corrispondenza pubblicata sul sito dei F.I.. Leggi più attentamente e vedrai che P. Volpi ha chiarito quanto andava chiarito circa l’uso del termine “familiari”. Al di là di questo ha confermato tutto; non c’é nessuna ritrattazione perché non ha nulla da ritrattare.

      • eureka

      • Gentile Giuseppe, ho letto attentamente e devo dire che nello scambio epistolare tra gli avvocati, in tutta sincerità, non mi sembra che il P. Volpi ne esca affatto bene, anche quando difeso da un “professionista” della difesa. La verità dei fatti è che dinanzi ad 1 caso isolato da chiarire ha genericamente e pubblicamente sparato nel mucchio e, soprattutto, sul P. Manelli per screditarlo e per dare legittimazione a se stesso in un’azione disciplinare che è nata in modo ingiusto e ancor più ingiustamente viene condotta, e questo in una circolare tutt’altro che riservata indirizzata a tutto l’Istituto. Purtroppo, e lo dico da cristiano cattolico che ama la Chiesa, sembra che ci si trovi dinanzi ad un modus operandi quantomeno pregiudiziale. Accuse generiche sparate nel mucchio, fondate spesso su una singola testimonianza, per dimostrare che vi è una parte è “malata” che deve essere “aiutata” a guarire, magari con l’amputazione. Mi dispiace dirlo, ma simili modi non si discostano di molto da quelli bolscevichi o nazisti. In proposito, direi che sono illuminanti gli ultimi due articoli di Magister e di Tosatti, sui quali peraltro non ha avuto la cortesia di fare alcun commento.
        In pace

        • Grazie Fringuello e giuseppe del vostro scambio. Sugli FI contavo di fare un nuovo articolo, ma avrei ribadito il già detto riguardo alle statistiche che son tornate in voga e non avrei saputo aggiungere molto alla diatriba fra avvocati che sfocierà, le lettere sono lì che lo dimostrano, in una citazione in giudizio nella quale -così mi appare, ma non sono un avvocato – nessuna delle parti avrà ragione e qualsiasi sentenza uscirà non sarà certo dimostrativa di nulla da un punto di vista canonico riguardo alla congregazione stessa. Ed è di questo che mi preoccupo o per lo meno ho cercato di preoccuparmi durante le mie analisi. Analisi che, come ho sempr edetto, derivano da una pura riflessione personale essendo il sottoscritto completamente a digiuno di conoscenze interne all’istituto.
          Avevo intenzione di scrivere un articolo di ecclesiologia spiccia, poi una nuova rubrica blog dei blogs, poi questa cosa e poi il contingente mi ha catturato ed eccomi qui a quest’ora a rispondervi dopo non aver combinato nulla.
          Per ora grazie del passaggio e dei commenti. A presto! 🙂

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