Due parole sulle idee di Vito Mancuso

Ecco, lo vedete? Doveva obbedire anche lui!E' ora di dire baastaaa: LIBERTEEE'!!!

Ecco, lo vedete? Doveva obbedire anche lui!E’ ora di dire baastaaa: LIBERTEEE’!!!

Post rapido dedicato a Manuel e al suo commento che merita una risposta più articolata.

Innanzitutto quello che viene scritto e presentato su queste pagine non è Vangelo e possono sempre essere pubblicati errori, ragionamenti illogici o distorti, eresie involontarie, banalità.
Anche nel caso del gioco “enigmistico” potrebbero esserci state delle mie superficialità a trattare l’argomento, ma il post stesso è costruito in modo superficiale nel senso che accenna una problematica senza sviscerarla (e infatti alla fine dichiaro che non mi sembra il caso di farlo).

Il gioco è naturalmente un ironica boutade: Mancuso predica che l’assolutismo porta alla violenza, Gesù predicava spesso e volentieri per assoluti. Fine del cinema.

Alcune considerazioni:

1 – Mi si potrà ovviamente ribattere il fatto che Mancuso si pronuncia su un documento di una Congregazione Vaticana la quale non può certo avere l’autorità divina di Gesù. Rispondo che il problema è secondario poiché chi in primis mi dice che Gesù pronunciò quelle parole e secondo, soprattutto, che Cristo è Seconda persona della Trinità è la stessa Chiesa docente che ha proclamato quei dogmi (della quale la Congregazione è organo!). Dogmi che servono a reggere tutto l’impianto (teo)logico che  Mancuso tiene in mano con la destra e cerca di demolire con la sinistra. In questo certo senso è davvero un teologo “evangelico”: la mano destra non sa quello che fa la sinistra…

2 – Da quando ho smesso di leggerlo (e di Mancuso ho letto praticamente quasi tutto tranne gli ultimi due libri) ho sempre trovato in lui un modo di fare doppio che non mi avvince e che certo suona contrario rispetto al “coraggio” che ci trovi tu, Don. In molte trasmissioni viene etichettato come “teologo cattolico”, cosa che ovviamente non è più da tempo (fin da “l’anima e il suo destino” chiaramente). Mai una riga contro ovviamente. Ma ci sta, mica uno deve prendersela per ogni cosa che gli scrivono sotto mentre parla. Però…
Riconoscimento: ha certamente avuto la decenza di togliere il riferimento al cattolicesimo nella sua biografia personale (la trovate sul sito), ma nemmeno si chiama in causa quale teologo “protestante” quale egli praticamente mi appare. E non è questione di “definizioni” che fanno tanto “tradizionalista” cieco che ha bisogno della definizione per sentirsi in pace con la sua coscienza ragionante. E’ proprio questione di coraggio: se Mancuso si chiamasse esplicitamente fuori dal cattolicesimo dichiarandosi Protestante, mi chiedo quanto Scalfari potrebbe quindi utilizzarlo come sorta di “cavallo di Troia” che esplode all’interno delle cinta vaticane ad ogni dogma sospinto innanzi. A Repubblica mi pare “serva” una Chiesa divisa, non il parere di un teologo esterno che dice – ovviamente – di non essere d’accordo. E ancora: di teologi protestanti da usare straordinari ce ne sono! Perché “usare” Mancuso quando c’è in giro un Davide Rostan?

3 – Ammettiamo invece che egli faccia il teologo “libero” (politically correct per dire “Protestante”) e che abbia a cuore la riforma nella Continuità della Chiesa Cattolica, unico modo logico per non farla letteralmente crollare nell’incoerenza di tutti i “liberi” fedeli protestanti.
Qualcuno riesce a spiegarmi, non dico la metafisica, ma la logica interna alle frasi da me riportate? Cosa significa che nasce del bene dal rendersi conto che la propria opinione è “relativa” a sé stessi e non può essere imposta? Leggiamo: “il bene che deriva dal prendere coscienza della relatività delle proprie posizioni.” Va bene! Ma Mancuso qui sta parlando di opinioni personali come il Milan è scarso rispetto all’Inter (e viceversa) oppure sta parlando di una riflessione di un organo della Chiesa Docente?! La seconda che ho detto… E allora: posso anche sbagliarmi a imporre a tutti l’idea che la carbonara sia il primo più buono del mondo, ma come si fa a paragonare questa opinione con le dichiarazioni di un organo docente che ha autorità su alcune materie e che sta ragionando proprio su quelle materie?! Alla stessa stregua (cioè con quella che mi pare la stessa illogica) Mancuso potrebbe liquidare nei suoi scritti (libri e articoli) alcuni dogmi usando il dogma del canone (citando a iosa dai Vangeli approvati dalla Chiesa che mina) e citando Padri della Chiesa (letti in discontinuità ovviamente visto che la continuità E’ nella Chiesa!). Cosa? Come? State dicendo che è proprio quello che fa?!
… E allora chi sta scrivendo in modo superficiale e con errori logici?
E ancora: chi mi spiega la frase successiva: “Non è dal relativismo, infatti, ma è dal suo contrario,  l’assolutismo, che nascono l’intolleranza e la violenza.”? Che cosa intende per assolutismo?! L’assolutismo della Chiesa Cattolica ad esempio impone a Mancuso di pensare che Gesù sia racchiuso SOLO nei Vangeli cosidetti canonici! Eeeeeh si! Ma è una pretesa assolutistica assurda della Chiesa quella di imporre l’immagine di Gesù in quattro scritti, no?! Ma leggiamoci anche il Vangelo di Tommaso che alcuni studiosi datano molto vicino a quelli canonici e costruiamoci un’immagine di Gesù più coerente con il nostro relativo! O no?!
E via di cerchiobottismo: “Il che non significa che il relativismo non abbia i suoi limiti“. Come dire: “certo, il relativismo è praticamente irrazionale, irragionevole (cioè senza ragione, chi è senza ragione? i folli? ecco allora), folle” MA… “ma occorre una saggezza disposta a riconoscere il bene e a denunciare il male”. Al che uno si chiede: “Scusi, che centra?!” Nella follia serve la saggezza per cogliere il bene? Ma COSA E’ BENE se tutto è relativo?! Il bene per l’animalista sfegatato è mangiare lattuga e per me mangiare carbonara tutto il giorno finché non mi scoppia il fegato! E quale è il MALE da denunciare? Per te l’assolutismo? Ma che razza di assoluto è quello che hai appena pronunciato? Ma che relativista sei?!

4 – la presentazione del Cardinal Martini a “L’anima e il suo destino” è di una diplomazia meravigliosa. E non nego che alcune delle idee presenti nel libro siano quanto meno interessanti (soprattutto nei novissimi i quali, chissà come mai,  sembra che nella teologia contemporanea vengano sviluppati pochissimo). Ma nello stesso libro demolisce senza remore alcuni dogmi cattolici e ha la pretesa di imporre sue riflessioni personali basandosi su altri dogmi della medesima Chiesa. Per poi scrivere reiteratamente come unica risposta alle critiche mosse da Padre Marucci della Civiltà Cattolica (già, quella di Spadaro): “Ma a padre Marucci non interessa la verità, interessa il dogma.
Al che un cattolico banale come me resta basito e si chiede: “ma scusate… ha davvero scritto: a Padre Marucci non interessa la verità, interessa LA VERITA’ ” ?!

Ce ne sarebbe da scrivere sugli argomenti di Mancuso (notare, NON SU Mancuso). Molti l’hanno già fatto e bene, persone anche qualificatissime le quali hanno mosso critiche molto più profonde di queste scritte di getto dal sottoscritto dopo la spinta data da un commento redatto da una persona che stimo.
Personalmente non posso che rivolgermi ad altre letture e consigliare, a chi mi chiede, altre letture. Lo faccio ovviamente, come dicevo, dall’alto della mia conoscenza dei libri del teologo, avendoli letti e – in un certo senso temo – avendoci anche perso tempo agli inzi del mio cammino, studiandoli.



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7 replies

  1. Non basta professarsi cattolico, studiare teologia e poi pensare di presentarsi come teologo cattolico.
    Occorre che la chiesa lo riconosca con già un incarico in qualche scuola teologica o venga riconosciuto da teologi che la chiesa riconosce validi. Mancuso non contribuisce a chiarire i dogmi o la fede. Fa dei grandi pastrocchi e non aiuta la comprensione, anzi fa il fai da te narcisista.

  2. caro mister minstrel
    la diplomazia meravigliosa, wonderful(spaccio inglesismi-merito amstrong) di martini, positivissima secondo tua ipotesi presumo
    tra pensare e dire c’è di mezzo oceano – tra dire e fare il mare
    credo ke nell’esperienza giusta della territudine esperita con perizia e sapienza da conclamate pratiche di una vita, lavori manuali, ci sia un orante filosofeggiare
    benedettini ora et labora

  3. Ammetto di essere in difficoltà nell’esprimere il mio parere su Vito Mancuso, anche se penso ancora di concordare con le idee espresse dal Card. Martini
    Una cosa buona certo c’è: il tuo argomentare mi ha incuriosito e quindi ho letto oltre alle notizie biografiche e quelle sintetiche riguardanti il suo pensiero anche l’articolo presente sul foglio (che altrimenti non mi sarei mai sognato di leggere 🙂 )
    Per rispondere alle tue argomentazioni avrei bisogno infatti di uno scritto meno emotivo e più tranquillo. Per me Vito Mancuso non è un amico perché non lo conosco ma non è neppure un mio nemico contro il quale devo scagliarmi
    Quando commenti nell’altro thread l’articolo di Mancuso non ho capito se vuoi colpire nuora affinché suocera capisca. Infatti lui sta commentando e condividendo le affermazioni del card. Maradiaga e in questo caso non fa altro che sottolineare cose che anche tu consideri ovvie (problema dell’ermeneutica per essere più precisi). D’altra parte in modo più o meno simile non fa altro che manifestare l’esigenza espressa anche qui sul fatto che il Sinodo debba dare risposte concrete alle domande e alle problematiche che emergono dalla situazione delle famiglie (o non famiglie) di oggi.
    Stà schesc 😉

    • Eheheh, grazie Don.
      Dunque: quello che mi sembra faccia Mancuso sul foglio sia esercitare una forma di ermeneutica a-cattolica sulle parole del Card. Mariadaga le quali non possono in alcun modo essere considerate all’interno di un contesto simile, cioè a-cattolico.
      Per quanto riguarda il concetto di ermeneutica che mette in campo non è applicabile in ambito cattolico (e forse non è applicabile in nessun contesto a ben pensarci): non è che l’ermeneutica è la disciplina che permette di scusare tutte le idee più balzane che ti nascono in testa, ma è la disciplina che ti permette di cogliere meglio l’intero di una comunicazione attraverso l’analisi di tutte le componenti che compongono interamente questa comunicazione. Tutte. Le. Componenti.
      Contesto compreso.
      E in questo caso il contesto delle Scritture – attenzione lette NON IN MODO STORICO (ed è un conto!) ma lette in modo da creare dottrina/fede – è RELATIVO ma non nel modo che ha in testa il Mancuso! E’ relativo perché necessita assolutamente della relazione con CHI HA SCELTO quelle stesse Scritture perché ne ha l’autorità! Chi ha scelto queste scritture? Mancuso o la Chiesa?

      Altra considerazione: quando leggevo Mancuso ero completamente a digiuno di teologia e filosofia e tutto mi sembrava bellissimo. Poi ho voluto approfondire e chissà come mai le cose che ho letto successivamente di lui mi sono sembrate o errate o comode o slegate fra loro.
      Errate: la scienza dell’ermeneutica con Ricoeur che si voltola nella tomba
      Comode: smentire completamente un dogma perché non si riesce a recuperarne il logos nella propria metafisica distorta che non risponde al tomismo contemporaneo è comodo!
      Slegate o poco oneste: ad esempio la gravità legata a doppio filo con il concetto di “amore” che se non ricordo male è un’idea contenuta ne “l’anima e il suo destino”. E’ un’idea che può anche avvincere, certamente affascinante, ovviamente innovativa come l’acqua calda, ma che Mancuso non approfondisce affatto nei libri che ho letto ed è un’idea che egli tenta di giustificare non mediante l’argomentare filosofico, ma richiamando la scienza seconda (il totem dei materialisti scientisti ancora esistenti in molte fascie della società italiana ) per giustificare una metafisica inesistente. Ma che scienza usi se manco i fisici sanno COSA SIA davvero la gravità e COME AGISCA in modo chiaro e distinto sull’intero reale?

      Insomma, probabilmente sono arrabbiato con lui. In lui non vedo un nemico, ma uno che mi ha fatto perdere tempo. UFF!

      • be’, cmq minstrel ti ha dato armi x belligeranze dialoganti, ti ha fatto vedere quanto ingannevole è la menzogna condita da passioni distorte, ti sei creato uno scuso intellettivo, mi piaccion i tuoi uff……. ciao

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