Sculacciata di Mons. Antonio Livi ai filo-tradi-protestanti di ogni risma.

Mons. Antonio Livi e Papa Benedetto XVI

Mons. Antonio Livi e Papa Benedetto XVI

Come i nostri cari lettori ed amici sanno, Mons. Antonio Livi è da anni il nostro maestro nel pensare filosoficamente, il fulcro del suo pensiero essendo la logica da un lato ed il suo fiorire la sua riflessione sulla Testimonianza, che poi è l’essenza stessa dell’atto del Figlio e dell’agire della Chiesa, la radice della Tradizione.

Mons. Livi ci ha fatto un regalo immenso con un articolo lungo ma di facile accesso che ha pubblicato sulla Nuova Bussola Quotidiana e che invito tutti a leggere fino all’ultima riga qui: tutta la problematica del tradi-protestantesimo, sia esso ufficiale o nascosto sotto mentite spoglie, è sviscerata con rigore di logica e precisione dottrinale cattolica assieme alle risposte ai problemi sollevati non senza rimettere a loro posto i progressismi altrettanto deleteri.

Come sappiamo alcuni tradi-protestanti  ed i loro simpatizzanti hanno cercato nel passato di strumentalizzare Mons. A. Livi: questo articolo chiarirà nella loro testa quel che noi, suoi ammiratori da anni,già sapevamo e cioè che egli è un sacerdote ed un filosofo cattolico romano vero. Grazie Mons. Livi per la Sua testimonianza.

Il Nostro comincia la sua compiuta dimostrazione dopo un’introduzione educata nel quale dice di accogliere le preoccupazioni di Palmaro e di accettare i contrargomenti di Cascioli, cioè, in altre parole di essere sensibile alle emozioni umane e soggettive del primo ma di compartire la logica ed il ragionamento del secondo il quale, come avevamo noi stessi sottolineato in suo tempo  su questo blog, aveva perfettamente risposto da vero cattolico e pensatore:

L’obbedienza  convinta ed incondizionata dei fedeli alle direttive pastorali del papa è fondata sul dogma stesso del Corpo Mistico:

Va ricordato, innanzitutto, che per tutti noi cattolici, la  principale (e talvolta unica) ragione per cui dobbiamo interessarci delle parole e dei gesti del Papa è perché egli è a capo della Chiesa di Cristo per volontà espressa di Cristo stesso, come sappiamo per fede. È dunque l’adesione convinta al dogma del Corpo Mistico ciò che giustifica l’obbedienza incondizionata alle direttive pastorali del Papa e motiva l’unione affettiva ed effettiva con lui”

 

L’obbligo di ascolto e positivo interesse di quel che il Papa insegna non deve dipendere da variabili umane:

“Quello che il Papa fa e dice nell’esercizio del ministero petrino deve interessare tutti i fedeli – indipendentemente dalle diverse appartenenze all’interno della Chiesa, dal diverso feeling o da qualunque altra variabile sul piano umano – sempre e solo per un motivo di fede: perché Cristo stesso lo ha voluto come Pastore della Chiesa universale, ossia perché in modo eminente egli è davvero il “Vicario di Cristo”.

“ il Papa interessa relativamente, cioè interessa solo in relazione a Cristo, dal quale riceve l’autorità di «pascere le sue pecorelle» nel suo Nome; solo in relazione a Cristo, la cui Parola egli deve custodire, interpretare e annunciare al mondo, «senza aggiungere e senza togliere alcunché»”

l’affetto, la devozione e l’unione con il Papa attuale meritano di essere incentivati nella misura in cui si risolvono puntualmente in un accresciuto spirito di adorazione del “Dio-con-noi” e nel rafforzamento di quella unione con Lui che è iniziata con la grazia del Battesimo.”

Come interpretare rettamente il senso di ciò che fa e di ciò che dice il Papa? Ecco i criteri di discernimento 

“Il criterio fondamentale è che il Papa, ogni Papa, ci ri-porta a Cristo ri-presentando e ri-attualizzando il Vangelo con gli atti del suo magistero e con le sue direttive pastorali. …  il contenuto dottrinale di tali discorsi (del papa , ndr) va compreso ascoltandoli o leggendoli integralmente, tenendo conto del contesto, di tutte le circostanze di tempo e di luogo, cosa che non può avvenire se ci si limita a leggerne un sunto e un’interpretazione arbitraria sulla stampa.” 

“per questo conviene ai semplici fedeli lasciar perdere l’accavallarsi di notizie estemporanee che fanno di tutta l’erba un fascio, mettendo in risalto solo gli aspetti esteriori e contingenti del papato”

“ in definitiva è meglio che i semplici fedeli … dedichino … lo scarso tempo a disposizione  a quei pochi documenti che costituiscono davvero il magistero di questo Papa: l’enciclica Lumen Fidei e l’esortazione apostolica post-sinodale Evangelii gaudium.”

 non perdete tempo dietro ai pettegolezzi, non fatevi coinvolgere dagli interessi mondani (così li chiama papa Francesco) e dalle speculazioni pseudo-teologiche dei media; fatevi guidare piuttosto dal vostro buon senso cristiano e limitatevi a leggere, con l’intenzione di trarne profitto, quei due documenti

Agli ossessi del tradi-protestantesimo offuscati per l’interesse del Papa verso i vari carismi egli ricorda:

il Santo Padre è il padre di tutti, e il suo “carisma” gli impone di riconoscere e promuovere tutti i “carismi” che lo Spirito suscita nella Chiesa, ossia le diverse spiritualità degli ordini e delle congregazioni religiose, dei movimenti e delle associazioni laicali, così come i diversi riti liturgici e le diverse tradizioni pastorali delle Chiese locali in Occidente e in Oriente. “

Ricorda giustamente che la FSSPX è nel scisma:

“ora il conflitto tra cattolici dell’una e dell’altra fazione  (un conflitto così ideologico da ricordare gli «opposti estremismi» della politica italiana degli anni Settanta) può degenerare in un moltiplicarsi di scismi conclamati (già c’è stato l’episodio doloroso della Fraternità di san Pio X). “

A tutti i Palmaro ed altri addetti al catastrofismo ed al pettegolezzo come sistema di pensiero:

lasciar perdere le tante interpretazioni delle intenzioni del Papa che certi malintenzionati impongono all’opinione pubblica cattolica manipolando il contenuto dei suoi discorsi: ci si attenga ai suoi insegnamenti ufficiali, e certamente si vedrà che – al di là di iniziative di “dialogo” che possono essere imprudenti o accenni ad argomenti dottrinali che possono risultare ambigui – i capisaldi della dottrina cristiana non sono minacciati e ogni riforma pastorale della Chiesa sarà, come insegnato da Benedetto XVI, una «riforma nella continuità»”.

Meraviglioso Mons. Antonio Livi!

In Pace

EDIT: Mi dicono che sul blog C&PC quest’articolo sia stato citato: sono andato andare un’occhiata e non ho potuto fare a meno di farmi una sonora risata. La solita incapacità di chi dirige quel blog a stabilire un vero dialogo vi appare: non solo non è capace di controbattere gli argomenti cattolici di Mons. Livi ma, usando di una tattica nota, pone altre domande e sposta il discorso. Miracolo della disonestà intellettuale tipica di quegli ambienti… Ma bisogna dire che su quel  tipo di sito si fa l’opposto di tutti i consigli dati da Mons. Livi: non si obbedisce al Magistero del Papa e ci si concentra sui pettegolezzi a partire da testi secondari deformati e fuori contesto. Ma quando non si vuole vivere della Verità e nella Verità, in effetti, non c’è altra scelta.



Categories: Attualità cattolica

26 replies

  1. Grandioso Simon! Grazie della rapida disamina.
    Vorrei far notare alla signora Mic, che lamenta l’uso di apoftegmi gratuiti da parte di chi si richiama al principio di “continuità” (Livi in primis, noi in secondis) e quindi di non aver mai risposto ai suoi commenti inarrivabili, che a questa pagina troverà una piccola serie di posts dedicati proprio alla “continuità” che ella si ostina a NON VOLER trovare nella Tradizione cattolica di oggi (come dire: il demonio HA dunque per lei PREVALSO, eccome!).

    Concludo linkando il Mastino che dice non essere lui ad aver scritto quello che ha scritto da Don Camillo e allora Ariel scrive su papalepapale per riprendere le fila, ma Mic dice di lasciar perdere che oramai… e offre pure la disamina della disamina della disamina.

    Ma perché perdersi dietro alle telenovele argentine quando la realtà ci offre tutto questo ben di Dio?! 😉

  2. Personalmente ritengo che Livi abbia dato una lezione a tutti, in un certo senso anche a noi che cerchiamo di entrare nel mare magnum degli “opinion makers” cattolici per orientare i fedeli “smarriti” o che vogliano approfondire quanto è chiamata a vivere la Chiesa terrena oggi giorno.
    Quanto scrive intorno alla figura del Papa, cioè che non va asservita ad una particolare “corrente” e le cui azioni non devono essere interpretate secondo uno specifico “carisma” o via spirituale, è una lezione per tutti coloro (noi compresi) che tentano un approfondimento. Quanto dice a Introvigne e a Spadaro trovo sia perfetto, soprattutto perché seguendo la sua “teoria” i testi che verranno prodotti supereranno la prova del tempo poiché non saranno riferiti al mero contingente o ad una precisa via spirituale soggettiva (Spadaro) o ai propri studi (la sociologia di Introvigne), quanto ad un contesto assoluto, irreformabile, che è quello che vede il Papa RELATIVIZZATO sotto l’insegna di Cristo, cioè visto come tale in RELAZIONE a Cristo.
    E’ tutto scritto in questo bellissimo articolo di ortodossia.
    A noi una ortoprassi accettabile, ora.

    Grazie Maestro Livi.

    • Certo, è un avvertimento per tutti.
      Detto ciò la nostra linea editoriale é chiara: obbediamo al Magistero. Per altro sempre facciamo lo sforzo di rimettere le frasi del Pontefice nel loro contesto e di darne una lettura che sia in sintonia con il Magistero della Chiesa, rispettando appunto il principio sula quale si basa la nostra fede.

      E’ vero che ci sono battaglie che si stanno facendo in questo momento nella Chiesa, con fermenti scismatici e qui penso al discorso con minacce di stampo mafioso fatto dal Card. Mariadaga all’incontro del neo-Card. Müller e chiaramente noi possiamo solo filialmente sottometterci al Magistero della Chiesa, in particolare di questi ultimi 50-60 anni in materia e cioè guardare con sospetto le manovre degli episcopati eretizzanti germanici, dei varî Marx e Mariadaga: ma questo non è l’oggetto dell’articolo di Mons. Livi.

      In questi casi è nostro dovere prendere posizione, sempre restando chiaro che obbediamo ed obbediremo al Magistero oggi come domani e coll’intima convinzione che quando Esso si esprime è il Cristo stesso che si esprime ( cf. Lc, 16,10).
      In Pace

  3. “Se per celebrare “sempre” e “come sempre” l’ineffabile Sacrificio Eucaristico bastasse solo un po’ di latinorum, una pianeta e un manipolo e dei gesti scanditi a cronometro, si corre davvero il rischio che Nostro Signore, attaccato ai chiodi della croce, finisca col dirci: “Ma allora su questo legno ho proprio fallito in tutto, se i miei figli non riescono a giungere da questo palo alla pietra rovesciata del sepolcro del Risorto!”. Anche perché, con buona pace di tutti, mi dispiace dover deludere certuni, ma Nostro Signore non ha istituito il Santissimo Sacramento dell’Eucaristia usando il Messale di San Pio V, o forse qualcuno ritiene che quella sua “prima messa” non fosse valida, se non peggio ancora: filoprotestante?”

    Questo è Andrea Grillo o Padre Augé?!

    No… Don Ariel!

      • esprimo mio pensiero
        non mi pare ke palmaro sia educato e si esprime correttamente
        umanamente è un passionale vekkio
        capisco la sua dura situazione umana
        come ha detto anke simon 2 volte non mi piace
        per quel suo giudicare i semplici deboli nella cui cerchia ha inserito il Buon Papa Francesco dei poveri
        quando vedi su timone articolo” bacia la lebbra ”
        poi non mi pare abbia usato nei loro siti incluso foglio termini educati e morigerati mi pare ke insulti bene tipo quando insinua il papa tanguero perkè ama quella sua bella musica dolce passionale melanconica del suo paese

        l’altro suo amico
        la cui figlia avuto diverbio co pronipote Giovanni 23 ke verrà proclamato santo, a difesa del prozio
        bè delle 2 preferisco la nipote di Papa Giovanni
        ank’io insorgo a difesa dei miei santi ascendenti

        ke poi scrivendo direttamente ad alte carike o frequentadoli mostri agnellanza
        questo è modus vivendi della sua cerchia
        non sono addetti a salvare periferie costoro
        ma a sfruttarle mio avviso dirigenzialmente
        sono molto arrabbiata
        noi semplici con scarso tempo per lunghi studi non amiamo le difese di questi conclamati scimatici
        considerando la loro pubblica vita devon rientrare reiterando lo schifo ke hanno sparso

        • aggiungo leggo ultime notizie mons scarano riarrestato dalla gdf si parla di milioni mika di noccioline, son la casta dei (pre)potenti si posson legare ai politici minimo egoisti
          pensionata da 16 mesi pensione bassissima l’han già abbassata 18 euro
          sono molto venale forse ma i soldi servono a campare anke a noi pur senza lussi provare esserne a corto, mi sono sfogata un po’, salute traballa ciao

        • Placet.

  4. Un po’ difficile, in effetti, condividere la condivisione che Livi dichiara per le “preoccupazioni” di Palmaro presentato come persona di criterio. Ha ragione lieta. Ma lui avrà i suoi buoni motivi… pastorali.
    Gli suggerirei anche di non esagerre col culto della logica e delle classificazioni, specie se applicate al ministero petrino col rischio, con la scusa dei media, di fare del Santo Padre Francesco una specie di strano personaggio da prendere con le pinze. Questo atteggiamento può generare equivoci; per esempio quello di ritenere che gli indirizzi pastorali e dottrinali del Papa stiano indebolendo il posizionamento etico dei cattolici sulla scena pubblica, mentre è vero esattamente il contrario, cosa della quale si è accorto, tra gli altri, proprio M. Introvigne.
    Magnifico il consiglio di non farsi influenzare da giornali e giornalisti. Consiglio a tutti, per l’edificazione spirituale, di meditare le omelie quotidiane di Papa Francesco:
    http://www.vatican.va/holy_father/francesco/cotidie/2014/index_it.htm

    • La risposta di Mons. Livi è da leggersi nel contesto del dialogo suscitato da Palmaro e Cascioli ed è indirizzato a chi subisce l’influenza di quei soliti malintenzionati che si divertono a deformare il verbo papale estrapolandolo e torcendolo, Palmaro stesso per primo.

      Di certo un’omelia non ha per niente lo stesso grado magisteriale di documento ufficiale, anzi è proprio il grado il più basso, per non parlare delle interviste: questo va ricordato, visto che non tutti i cattolici hanno le stesse sensibilità, è comprensibile che si spieghi loro che non siamo all’apocalisse perché il Santo Padre ha una sensibilità differente dalla loro su alcuni soggetti. Quel che ci unisce nel cattolicesimo è la fedeltà al Magistero Autentico, non le opinioni o le mistiche di ogni singolo Papa.

      Perlaltro io seguo con interesse tutto quel che dice il Santo Padre e francamente finora non ho niente da ridire neanche sulle sue omelie e neppure nelle sue interviste, ma, devo aggiungere, che inquadro sistematicamente tutto quel che dice nel contesto del Magistero della Chiesa.
      In Pace

  5. grazie giuseppe, conosco le supponenze de la family tutta impelagata in ciance vitali inutili sulla pelle di ki fa’ opere vere antirazzismo frequentando kazake surplus moglie
    queste family dinastie han da essere ricollocate nell’orizzontale della vita dei buonsensati , devon calare la arie
    ke puzze ahahaah, scusate i loro bimbi definiscon le foto album di squadre calcistike avverse alla squadra tifata puzzolenti da qui nel sangue entra la superbia scusate
    cmq Papa Francesco viene da società piuttosto povera, da qui le avversità dei lussuriosi sulle spalle altrui
    ciao

  6. Aderisco di più alle perplessità di Giuseppe, che all’entusiasmo dei cari amici Simon e Minstrel.

  7. Ho un problema: se scrivo più di due righe col mio tablet, mi viene automaticamente cancellato il commento. Al momento non ho altro strumento.

    • Ach! Questa cosa io l’ho risolta installando su smartphone l’app di wordpress. In questo modo riesco a scrivere i commenti senza molti problemi (ovvio, non è un pc, ma non me li taglia).
      Nel frattempo cerco di capirci qualche cosa.
      Nel caso ti sia impossibile rosanna caricare la app o non ti funziona scrivimi una mail che posto io il commento. Sono davvero interessato al tuo parere (e alle tue remore). Anche per me ad esempio Livi ha scritto in modo molto vicino ad alcune posizioni tradizionaliste inquadrando la figura del Papa in modo tanto sistematico, ma leggo nello scritto – dietro le righe – un tentativo di mediazione fra due visione ecclesiologiche che vogliono restare opposte poiché solo nel loro essere l’un l’altro opposte, restano in vita.
      Come dicevano i commenti più sopra: mi sembra uno scritto di logica redatto nella lingua della pastorale moderna del dialogo con posizioni differenti.
      E’, come dice Simon, una sculacciata. Non ha picchiato a sangue, ecco 😉

      • scusa minstrel anke nell’ambito unità trovo ingiusto pikkiare sangue alcuni e altri no
        manco un comunista s’è permesso dire quanto dicono certuni cattoliconi
        e non spacciateli per acculturati educati
        poveri di fronte a declino vita
        quante persone sono sole a fronte del declino eppure non insultano quel ke la vera Kiesa cerca al meglio fare
        il loro doppiogioco è solo animato (agnellanza, lupismo o satanismo come volete metterla) da superbia supponenza mancanza di umiltà, poi possono avere toni biascicati finto pacati
        il giornale locale rispondendogli ha detto ora smetterla crociate e sciabolate, dialoghi veri senza supposizioni duelli antichi
        io mi sento sola fronte declino e ammiro ki va verso le persone ke stanno ambiti periferici
        il tempo delle guerre è finito dialoghi eccelsi fino allo stremo

        io non sono abortista
        loro cmq non si devon permettere stare fuori ospedali dove donne vanno abortire con kissà quali dolori assassine e poi causano violenze
        anke perkè ho visto come il medico loro si comporta coi deboli e fa passare per fuori testa ki lo contesta co parole di verità
        gli brucia a costoro la verità
        non è accettabile ke barconi immigrati ke affonda dicono è meglio di ddl omofobia
        questo è assurdo e troppo
        anke a me non garban tante leggi idiote contro italiani (vedi storia calcetto multato gestore bar e tante altre)
        avulse di b senso
        disturbo scusate ciao

        • toni da salotto (mondani) mi ricorda le finte carezze e sollecitazioni esempio co parolone dei falsi acculturati nei convegni sindacati e padroni
          cmq le vere persone di cultura san insegnarla giustamente senza battaglie
          dove c’è vero sapere, verità le persone si accostano (anke io sto cercando accostarmi a voi)
          cmq questo ha avuto liti co mpv, scienza e verità
          si è sempre staccato nella lite ha creato troppe scissioni in tanti ambiti
          anke nel giornale cattolico locale

  8. Innanzitutto grazie per questo articolo di Livi che leggo solo ora, credo assai importante, anche se devo dire per amor di verità che non ho seguito la vicenda Palmaro-Introvigne (solo perchè non ho tempo)! Condivido il suo cuore di pastore che pone degli interrogativi onesti senza nascondere delle anomalie date da questo “nuovo” modo di utilizzare da parte del Pontefice i Media. In filigrana però si legge la sua preoccupazione, specie nel cercare di screditare la figura di Spadaro SJ (e fa bene), uno Spadaro che però devo dire, vanta un ruolo che “tacitamente” gli è stato concesso (non da me!) sia perché lui troneggia dalla Rivista “semi” Ufficiale della Segreteria di Stato, sia perchè è un gesuita fidatissimo del Papa Francesco e questo è un fatto ad ora non confutabile, ma transeat, perchè
    1. sono certo della formazione cattolica di questo Papa e della sua assoluta fedeltà al Magistero posteriore,
    2. perchè ho avuto modo di cogliere delle espressioni assai tradizionali che mai ho sentito dai suoi predecessori,
    3. perchè è un prete prima che Papa che si pone delle domande e cerca di comprenderle fino in fondo,
    4. perchè non ha ancora capito tutto e non ha tutto incasellato in rigidi schemi irriformabili e incontestabili, tipico della Nuova Teologia.
    Detto questo anche io faccio un lavoro assai grande di scrematura alla Livi, al punto che, come è noto nel mondo blogghistico tradizionale risulto praticamente solo, ma non posso dare assolutamente torto a coloro che si sentono disorientati da questo “nuovo” modo di utilizzare i Media. Ci prenderemmo in giro se dicessi che certe “uscite” non sono calcolate. E come se abboccassi alla storiella del “Concilio dei media”,cattivo che ha dato seguito ad un post-Concilio ricco di abbondante ricerca teologia e prolusioni magisteriali suscettibili ad essere buono a plurinterpretazioni, e un “Concilio reale” che è tutto buono santo e senza macchia, che ad oggi deve essere ancora aperto conoscito e studiato.

    ps.
    Leggo poi con stupore che Antonio Mastino dichiara che non è stato lui ha scrivere quel commento nel mio blog (e non mette manco un link, dove tra l’altro si muovono accuse pertinenti al Rev.do Levì, così come anche in questa sede è stato puntualmente riferito). Per amor di verità ho ricevuto un commento ANONIMO che dichiarava che lo scrivente sarebbe stato il “vero Mastino”, ma essendo un commento da un utente non registrato ( e mi pare che il Mastino sappia e molto bene come scrivere sul Blog con account registrati e certificati) e senza fornirmi una email privata di verifica, ho pensato (e già mi scuso per questo “brutto pensiero”) che fosse un Mastino che volesse mettere ‘na pezza pe quello sfonnone scritto di getto.

  9. Si tenga conto del secondo commento, ancora non sono pratico di questa piattaforma.

  10. bella gente tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare
    il sacco delle bugie è evidente
    perciò zero tolleranze
    non è ke con lo zuccherino dell’unità tutti costi (lo dice lui) lo riacchiappate
    forse ha bisogno di silenzio intorno per capire cos’è l’abbandono ke troppi subiscono
    parla di media ma lui è il primo mettersi in mostra da sempre non solo da dopo sua sciagura……….
    se fa trattative ke si sappiano ke non + fuori da Kiesa vera, ke ha chiesto pubblicamente perdono dati gli attacchi abnormi pubblici
    cosa vuol dire definire normalisti altri
    lui certo è anormale
    rispetto per i veri cattolici, dai semplici ke non han tempi da divano filosofeggiare ai veri colti
    poi kiaro si sbaglia tutti si è umani
    ma perseveranza nell’errore è diabolico
    siam tutti figli di Dio
    gli eletti verran riconosciuti nella gerusalemme celeste
    sono in fase ribellione vecchiaia
    pane al pane vino al vino
    ke la pace piombi su di noi
    non quello dei moschetti il piombo
    scusate mi permetto scrivere libera
    questi bubboni vanno o curati o estirpati
    cosa aspettiamo farlo
    ripeto non mi piacciono in tutti sensi
    il lato umano è di tutti
    bastabugie

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