Benedetto XVI ha votato per Francesco

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Rivoluzione francescana come da Scalfari o “riformazione” della Chiesa  come da Gänswein?

In questi ultimi giorni due articoli interessanti sono apparsi nei media: un’articolo di Scalfari che ci riprova cercando di spiegarci che non intendeva dire che Papa Francesco avesse abolito il peccato, ma che, riappellandosi alla Misericordia, de facto il peccato ( o piuttosto le sue conseguenze per il suo autore, ndr) sia scomparso come causa di dannazione. E il gentile Scalfari dal fondo della sua poca comprensione antropologica e teologica chiama questa una rivoluzione francescana: dimenticandosi che questa Rivoluzione ha ben 2000 anni ed è l’essenza stessa della Redenzione. Non vale neanche la pena di darsi la pena di rispondere almeno non per gli utenti di questo blog che hanno tutti una cultura religiosa sufficiente per saper mettere le fate morgane scalfariane nella loro giusta collocazione: nel deserto.

Un’altra intervista è però stata data da Mons. Gänswein alla televisione bavarese ed è stata riportata in lungo ed in largo nel sito koryazim. In quest’intervista il Prefetto della Casa Pontificia e, al contempo, segretario personale del Papa Emerito ci ricorda che non v’è nessuna rivoluzione in corso e si riappella all’espressione “Ecclesia sempre reformanda” ed illustra come Papa Francesco sia in perfetta continuità con tutti i suoi predecessori ed in particolare Benedetto XVI.

In particolare mette in evidenza quanto la predicazione di Papa Francesco, eminentemente ignaziana nella sua ispirazione, verta intorno ai tre tradizionalissimi concetti di misericordia, povertà e diavolo e consiglia di rileggere il discorso di Freiburg in Brisgau  del 2011 pronunciato da Benedetto XVI.

Mi sono quindi dato la pena di rileggerlo e vi ho letto un discorso programmatico di quel che sembra stia succedendo nella nostra Chiesa cattolica romana ed una falsariga dei discorsi del Santo Padre Francesco.

Eccone alcuni brani:

“Da decenni assistiamo ad una diminuzione della pratica religiosa, constatiamo un crescente distanziarsi di una parte notevole di battezzati dalla vita della Chiesa. Emerge la domanda: la Chiesa non deve forse cambiare? Non deve forse, nei suoi uffici e nelle sue strutture, adattarsi al tempo presente, per raggiungere le persone di oggi che sono alla ricerca e in dubbio?

 Esiste un bisogno di cambiamento. Ogni cristiano e la comunità dei credenti nel suo insieme sono chiamati ad una continua conversione.

Per quanto riguarda il motivo fondamentale del cambiamento: esso è la missione apostolica dei discepoli e della Chiesa stessa.

Infatti, la Chiesa deve sempre di nuovo verificare la sua fedeltà a questa missione.

 La missione si basa anzitutto  sull’esperienza personale: “Voi siete testimoni” (Lc 24,48); si esprime in relazioni: “Fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19); trasmette un messaggio universale: “Proclamate il Vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15). A causa delle pretese e dei condizionamenti del mondo, però, questa testimonianza viene ripetutamente offuscata, vengono alienate le relazioni e viene relativizzato il messaggio. Se poi la Chiesa, come dice Papa Paolo VI, “cerca di modellare se stessa secondo il tipo che Cristo le propone, avviene che la Chiesa si distingue profondamente dall’ambiente umano, in cui essa pur vive, o a cui essa si avvicina” (Lettera enciclica Ecclesiam suam, 60). Per compiere la sua missione, essa dovrà anche continuamente prendere le distanze dal suo ambiente, dovrà, per così dire, essere distaccata dal mondo.

Egli (il Cristo, ndr)  si fa peccatore, prende il peccato su di sé, assume ciò che è nostro e ci dà ciò che è Suo.

La Chiesa s’immerge nell’attenzione condiscendente del Redentore verso gli uomini. Quando è davvero se stessa, essa è sempre in movimento, deve continuamente mettersi al servizio della missione, che ha ricevuto dal Signore. E per questo deve sempre di nuovo aprirsi alle preoccupazioni del mondo, del quale, appunto, essa stessa fa parte, dedicarsi senza riserve tali preoccupazioni, per continuare e rendere presente lo scambio sacro che ha preso inizio con l’Incarnazione.

Nello sviluppo storico della Chiesa si manifesta, però, anche una tendenza contraria: quella cioè di una Chiesa soddisfatta di se stessa, che si accommoda in questo mondo, è autosufficiente e si adatta ai criteri del mondo.

 Liberata dai fardelli e dai privilegi materiali e politici, la Chiesa può dedicarsi meglio e in modo veramente cristiano al mondo intero, può essere veramente aperta al mondo. Può nuovamente vivere con più scioltezza la sua chiamata al ministero dell’adorazione di Dio e al servizio del prossimo.

Non si tratta qui di trovare una nuova tattica per rilanciare la Chiesa. Si tratta piuttosto di deporre tutto ciò che è soltanto tattica e di cercare la piena sincerità, che non trascura né reprime alcunché della verità del nostro oggi,

Una Chiesa alleggerita degli elementi mondani è capace di comunicare agli uominiai sofferenti come a coloro che li aiutanoproprio anche nell’ambito sociale-caritativo, la particolare forza vitale della fede cristiana. “La carità non è per la Chiesa una specie di attività di assistenza sociale che si potrebbe anche lasciare ad altri, ma appartiene alla sua natura, è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza”

Solo il profondo rapporto con Dio rende possibile una piena attenzione all’uomo, così come senza l’attenzione al prossimo s’impoverisce il rapporto con Dio.”

Come dice Mons Gänswein: Papa Francesco, come tutti i papi prima di lui, non vuole riformare la fede ma bensì noi fedeli.

In Pace



Categories: Attualità cattolica

21 replies

  1. Roma viene a dirci questo? Parole come forza vitale spiegano bene. chiaramente, cosa si sottenda. Poi, sinceramente, leggere che Cristo si faccia peccatore è un qualcosa che non può che far inorridire anche se mi fà sorridere. Non sono neanche tanto convinto che il motivo del “cambiamento” debba essere quello indicato, io credevo che la Chiesa fosse il mezzo, non il fine…ad ogni modo chi parla di cambiamento di-mostra che ha s-cordato il reale significato della metanoia, io credevo fosse il passaggio dall’intelletto all’Esse, oggi significa conversione e miglioramento in un “piano” quello spirituale, dove la comparazione è un’impossibilità…mah…Se siamo giunti a chiederci dove sia la Chiesa il fatto è semplice: manca la potenza di Dio, quella potenza rivelata solo agli eletti, nel nascondimento. Ed il decadimento deriva proprio dalla mancanza di santi…ah, chissà come ottenere i santi!

    Mi sembrate tutti uguali qui su internet, sinceramente. Qualcuno avrà pur bisogno di voi, ma mi chiedo io, di cosa voi ed io abbiamo veramente bisogno?

    saluti ed auguri in Cristo, duce delle nostre anime.

    • Gentile Sig Dauda,
      Lei è liberissimo di esprimere su questo blog opinioni Sue contrastanti con le nostre, finché esse sono rispettose della nostra fede cattolica romana: ma sorridere all’idea che Cristo prenda il peccato su di sé è profondamente offensivo in quanto questo è il nerbo della Redenzione Stessa nella quale noi cristiani e cattolici crediamo.
      Non è solo un ‘insegnamento di Benedetto XVI e di Francesco, ma è riflessione della Chiesa da due millenni che si radica nella seconda lettera ai Corinzi di San Paolo ( 5, 21): “Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.”
      Quanto agli altri Suoi commenti, debbo confessare che mi sono davvero incomprensibili e,pertanto, sono incapace di rispondervi.
      In Pace

      • Si prenda la mia esternazione come una riflessione sull’inutilità di una difesa , in un organismo degenerante, che comprenda i suoi stessi elementi patogeni, come mi sembra voi facciate ben bene con quelli che accusate facciano il medesimo.
        Per il resto asserire che Cristo è peccatore è bestemmia, sulla falsa riga della stoltezza con cui sovente si misinterpreta il concetto di Casta Meretrix contraddicendo il Credo stesso.
        Parlare della grazia come di una potenza vitale , questo è offensivo, non per gli altri, ma per la verità delle cose, ed è appunto usare e fare quella tattica appena criticata.

        • Certo che ce ne vuole del coraggio per trattare San Paolo di bestemmiatore e con lui 2000 anni di insegnamento fino a Benedetto XVI qui sopra citato e Papa Francesco che richiamò questo insegnamento rivelatoci da Dio stesso…
          Invece, è vera bestemmia dire che la Chiesa è un organismo degenerante, Lei che è, come lo ricordava ed insegnava il Cardinale Journet, persona composita la cui anima è lo stesso Spirito Santo.
          Questi atteggiamenti da Testimoni di Geova non vanno da nessuna parte gent. sig. Daouda: non sono recepibili.
          In Pace

          • Ad ogni modo c’è , sulla barra dei collegamenti, un sito di lucida critica verso la vostra realtà pseudo-cattolica le cui contraddizioni sono patenti. Indipendentemente da ciò ed anche dalle mie esternazioni, volevo semplicemente , in modo spassionato, metter la pulce nell’orecchio riguardo il vostro comportamento che, in definitiva, non è dissimile dai vostri compari. Poi , se vuole, possiamo parlare di me e dell’evidenza dei miei peccati espressi qui, i miei vizi, ben riconoscibili, ma è bene che qualcuno vi ricambi con la medesima moneta con cui trattate gli altri. Per favore però non cerchi di giustificare facezie, prima che blasfemie, come “forza vitale” o il Cristo peccatore che è cosa del tutto diversa dal dire che Cristo si è fatto peccato, sempre che si sia poi in grado di intelligere realmente il significato di quel che Paolo testimoniò e trasmise, perché c’è il rischio oltremodo di lasciarsi affabulare da riferimenti platonici . Comunque sia prenda questi interventi come una misera presentazione, di certo non frequento blog non interessanti o malfatti.

          • Chi è nel peccato è peccatore. Chi si fa peccato è peccatore.
            Si può essere nel peccato senza colpa personale, come ad esempio i bambini appena nati che sono nel peccato senza colpa loro.
            Quando San Paolo dice che il Cristo si è fatto peccato, cioè peccatore, non vuol dire che era colpevole del peccato nel quale si è liberamente consegnato: anche nel vangelo risuona il grido “Elì, Elì, lamà sabactanì”, grido di chi è separato dal Padre, cioè è nel peccato.

            Che Dio sia una forza, una potenza è riaffermato in ogni pagina della Bibbia. Che il Cristo sia la Vita , lo dice Lui stesso. Quando Benedetto XVI parla quindi di “forza vitale”, parla quindi di Dio e di Cristo nella vita del fedele.
            Non serve cercare pidocchi: quando si ascolta il Magistero, sia esso del grado il più alto o di quello il più basso, bisogna avere l’orecchia pristina e l’anima innocente e pura, in quanto solo lo Spirito Santo, e non le proprie fobie ed illazioni, ce ne dà la giusta interpretazione come ci ricorda la seconda di Pietro.
            In Pace

  2. I nostri padri sono morti difendendo la chiarezza, non il metodo ambiguo in voga di questi tempi, che abbisogna di spiegazioni balsane come la sua riguardo al termine “forza vitale” quando ben si sà cosa il termine vada a significare. Continui a venerare il suo idolo , l’umanismo. Continui inoltre pure a ritenere Cristo peccatore non notandone l’assurdità e l’empietà. Poi come ricorda Basilio, per comprendere le scritture e gli insegnamenti della tradizione, bisogna avere con sé lo Spirito di Dio, ossia essere tale realtà, visto che lo Spirito non ci è esterno né estrano. Se vuole usare questo metro di giudizio, io mi accodo , ma allora terminiamo di scrivere e comunicare pareri , poiché nessuno di noi , suppongo, fà vivere in sé alla maniera di Paolo il Teantropo, e ciò che crede siano mie fobie od illazioni, altri notano ben altro in tutto l’atteggiamento ingenuo e presuntuoso del vostro blog. Teniamoci quindi bei discorsi tattici, cosa su cui ha ben sorvolato. D’altronde il pesce puzza dalla testa.

    • mi pare ke lei mister daouda non sappia amare prossimo ragion per cui non sa manko amare Dio ke è tenero + di una madre.
      l’ingenuità mi può andare bene, sinonimo di persona ke nutre ancora fiducia nell’umanità.
      la presunzione è solo sua di criticare.
      ki è lei per criticare
      da come scrive non è senz’altro senza peccato.
      e per quanto riguarda scrivere e esprimere pareri siamo in un paese libero ove non v’è censura
      si scrivon tante di quelle cretinate presuntuose ke non mi pare sia caso voler offendere persone ke cercano verità modo personale come se ne è capaci
      e creda dialogare aiuta portare meglio la propria croce, ke è personale
      non ci si permette di esprimere giudizi tanto meschini e maleducati quali i suoi presunti imperii censuranti e la kiarezza e verità la cerchiamo sempre sull’esempio dei nostri padri
      l’umanismo non è nostro idolo, si cerca di essere migliori tutti e aiutandoci tendendoci le mani
      per le puzze le lascio tutte a lei ke forse puzza tutto

      • Signora/signorina Lieta, che io non sappia o non voglia o non possa amare , essendo tutte queste cose collegate, il prossimo è un’ovvietà e non mi vergogno di dimostrarlo perché non posso fare altrimenti, e non ho niente da dire per giustificarmi perché non è possibile farlo. Mi sono solo permesso di far notare non solo alcune assurdità scritte e poi qui riportate di un qualche sacerdote, ma anche il fatto che l’atteggiamento con cui si rimproverano alcune frangie del cattolicesimo ( ed è già assurdo che sia possibile nell’universalità avere parzializzazioni ), altri possono con ragioni forse ancora più fondate accollarla agli astanti ma soprattutto ai curatori di questo blog. Il problema però è la sicumera, e se io risulto presuntuoso ciò non toglie che, forse proprio per questo, ho riconosciuto qualcosa che mi appartiene; la prenda come una battuta o come un futile sfoggio di psicologismo, probabilmente neanche tanto vero. La verità in realtà non è da cercare, come Cristo non è da cercare chissà dove se non nella sua Chiesa, ma quale essa sia sarà probabilmente lui a dircelo visto che, per quanto mi riguarda, le ragioni delle varie tende regolari espongono e attestano cambi dottrinari effettivi e profondi.
        Se non vi sentite umanisti, ecco un altro argomento utile da affrontare, come anche la degenerazione apportata dal razionalismo scolastico…io in fin dei conti volevo solo dare l’idea di chi io sia, per poter proficuamente davvero attuare uno scambio od un dialogo futuro. Almeno la mia figura risulterà evidente, sempre se sono gradito…che io poi puzzi tutto, ancora una volta non metto in dubbio, ma le faccio notare che un conto è criticare un errore, o quello che si ritiene tale, un’altra cosa la persona come ha rischiato di fare lei. Evidentemente io seguo la dottrina dei padri che consigliavano di lavarsi poco, e soprattutto, secondo i canoni, non di sabato e né di domenica.

        • Ciao Deouda,
          “io in fin dei conti volevo solo dare l’idea di chi io sia”
          sei ortodosso? un buontempone?Un ortodosso buontempone?
          “Se non vi sentite umanisti, ecco un altro argomento utile da affrontare, come anche la degenerazione apportata dal razionalismo scolastico…”
          Umanisti non credo, ma scolastici (Tomisti di vario grado e canoscenza, io apprendista) decisamente si. Se non la buttiamo in casciara a botte di scomuniche reciproche e linguaggio esoterico vario sicuramente un confronto sarebbe utile e interessante, per me sicuro.
          ‘Cristo non è da cercare chissà dove se non nella sua Chiesa, ma quale essa sia sarà probabilmente lui a dircelo”
          checche’ se ne dica, ce l’ha detto svariati anni fa quale fosse la Sua Chiesa….
          ciao

          • grazie claudio. io sono na semplice.
            non ho gran studi
            solo na vita vissuta all’insegna del servizio familiare tutto
            famiglia mia e famiglie originali di componenti delle mia famiglia e se posso do’ aiuto ki lo accetta
            aver trovato questo blog per me fonte di vita tutta
            vedo in minstrel simon e tutti noi amici coi quali dire cose semplici magari profonde e altre di culture + vaste ma sempre vere quelle ke cerco e kiedo
            mi so stufata di falsità invereconde per tornaconti di presunti martiri falsi
            amo la vera gioia la letizia delle quali Dio ci fa immenso dono
            sta a noi apprezzarle coglierle sulla via della verità dura co la perdonanza per ki vuol essere parte della Kiesa umile laboriosa adoratrice del nostro Santo Dio ke ci ama immensamente
            stiamo sulla via della mansuetidune senza per altro farci fuorviare da apparenze di false idolatrie vestite di orpelli osceni
            prima la comunione con tutti poi lussi ove si può
            senza subordinare la gioia della vita per tutti
            deouda sii pulito dentro e fuori e lavati anke sabato e domenica quando puzzi ahaahah

          • Per claudio: sto cercando di comprendere quale, tra le Chiese apostoliche, sia quella integrale, seppur sostengo/comprendo la realtà della permanenza della Chiesa Indivisa per cui, a conti fatti, rimango cattolico-occidentale anche per questioni giurisdizionali.
            Più che buontempone, credo provocatore…
            Ma è un discorso complesso perché nella stessa ortodossia ci sono stati cambiamenti dottrinari , in un certo senso, mentre per quanto riguarda il cattolicesimo, veramente, è l’evidenza che parla da sé.
            Non credo dia ver usato un linguaggio esoterico, semmai elusivo, il problema non sono le scomuniche che anche sono necessarie , quanto l’ideologizzazione del proprio “impianto” di riferimento.
            Essere tomisti è poi molto diverso che essere scolastici. Sicuramente neanche io sono chissà quale pozzo di scienza, ci mancherebbe, l’impressione che potrei dare al riguardo è e rimarrà una evidente maschera.

            Per Lieta: si ricordi della vicenda di Formoso quando è d’uopo giudicare gli uomini, anche al più alto livello. Ma ancora una volta non sono rilevanti le opere, ma le dottrine, giacché quelle dipendono da queste.Un atto esterno inoltre può essere del tutto il medesimo ma compiuto per fini ed intenzioni del tutto differenti, ergo con diverse cause. E’ per questo che l’ambiguità odierna è un segnale inequivocabile , perlomeno, di decadenza, soprattutto quando si riesce a dire che Cristo è peccatore!

        • caro deoudua, il fatto mi sia permessa parlà puzze, solo in risposta del fatto mi pare lei abbia detto ke il pesce la Kiesa forse intendenva puzzi dalla testa, il Papa intendeva. sia kiaro non usi metafore per bestemmiare e non se lo permetta +.
          non sono una gran praticante, sono usurata dalla vita e tuttora sfruttata sempre per necessità familiari pesanti
          ma non permetto ke si parli male di un Papa così vicino alle frange usurate della società e ke cmq san trarre la necessaria fede e speranza dalla Kiesa mai ora così vicina in tutti sensi materiali di comprensione e spirituali tendentici mani vere amike cui stringersi per capire vero amore di cui siamo soggetti

          • deoudua caro parla semplice con me non ho avuto tempo nella vita studiare filosofia, o altre storie complicate
            la mia filosofia è stata il servizio continuo tuttora alla famiglia e cercare economie di sopravvivenza
            non infierire co la cultura ke ritieni avere
            sii semplice e rispondi pane a pane e vino a vino
            cmq non mi sento inferiore a te anzi il fatto ke usi paroloni confusi ke infatti si capiscon poko anke per altri mi dice ke vuoi dribblare
            a me questo non piace. dici essere elusivo cerca di essere kiaro al massimo ke è meglio anzitutto per te ke potresti essere apprezzato e poi per me ke forse troverò anke in te un amico insegnante ciao

          • Grazie per le belle parole, rifletterò, e mi scusi.

  3. @ Lieta; io piu’ che grandi studi direi che ne ho fatti di lunghi, in Italia e all’estero, alla fine dei quali mi sono reso conto che le uniche cose sensate me le avevano dette gratis a Catechismo ad 8 anni, quindi non darti pena sugli studi o l’assenza dei suddetti (al massimo del fatto di non praticare; Lieta odio fare il professorino ma il tempo per la Messa e i Sacramenti si DEVE trovare! ) Per il resto (la mia filosofia è stata il servizio continuo tuttora alla famiglia e cercare economie di sopravvivenza) diamo la parola ad un autore tradizionale che piu’ tradizionale non si puo’ ovvero San Paolo:

    13 Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

    2 E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.

    3 E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.

    4 La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, 5 non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. 7 Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 8 La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. 9 La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. 10 Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 11 Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. 12 Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto.

    13 Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!

    Io non ci vedo riferimenti a particolari titoli accademici, o no?
    Ciao

  4. @ Deouda
    “nella stessa ortodossia ci sono stati cambiamenti dottrinari , in un certo senso, mentre per quanto riguarda il cattolicesimo, veramente, è l’evidenza che parla da sé.”
    ehm, anche no, deouda. senza andare troppo lontano potresti dare un occhiata qua
    http://pellegrininellaverita.wordpress.com/ermeneutica-della-continuita-dimostrata/

    e ai testi sull’ermeneutica della continuita’ presenti in Biblioteca qua
    http://pellegrininellaverita.wordpress.com/biblioteca/

    e dirmi-dirci che ne pensi.

    • Non mancherò, nei limiti del possibile di tempo e di capacità, ma mi permetto di far presente che la fossilizzazione e l’ipervalutazione di determinati concetti/usi non può avvenire di botto. Da questo punto di vista è molto più stimolante il dibattito tra cattolici-occidentali e sedevacantismo ortodosso, se mi concede una battuta…per il resto credo di poter essere non tanto preparato , che non c’entra nulla e non è vero, quanto libero e cosciente del fatto che sentirmi dire che Cristo è/si fa peccatore è almeno almeno un non senso.
      buonanotte

  5. caro claudio. grazie in effetti concordo, nel catechismo preparatorio comunione c’è tutta l’essenza del cattolicesimo
    per quel ke riguarda la praticanza devi sapere ke sono po’ acciaccata e mi sembra a volte quando partecipo di essere un po’ in covo farisaico anke perkè dati eventi della vita mi ritrovo ad essere mal giudicata
    cmq assicuro faccio del mio meglio come sempre
    l’assistenza carità nei riguardi della mamma ke mi molto coinvolto ha causato stankezze cause di equilibri poco saldi
    saltati
    anke perkè ki doveva aiutare sotto certi punti non l’ha fatto
    non ho trovato sostegni veri e onesti anke nel kiarire dove dare precedenza e a ki
    cmq ho sostenuto la persona + debole e mi auguro ke lassu’ abbiano capito
    cmq mi auguro leggendovi di migliorare molto
    ciao

    • “cmq ho sostenuto la persona + debole e mi auguro ke lassu’ abbiano capito”
      da lassu’ c’e’ poco da augurarsi che abbiano capito, da lassu’ te l’hanno esplicitamente detto per bocca di San Paolo. quindi tranquilla:)
      “po’ in covo farisaico anke perkè dati eventi della vita mi ritrovo ad essere mal giudicata”
      a me lo dici…io il piu’ grande problema che incontro nella mia Fede sono…i kattoliconi (alcuni). Per secoli questa cosa mi ha tormentato ma dopo una serie di profonde riflessioni e tormenti mi son detto; ekkissenefrega? Mica vado per loro, io vado per Lui. E’ il migliore amico che potremmo mai avere, c’ha invitato e ha chiesto espressamente la nostra presenza; checcifrega se ha invitato anche gente che non ci piace/a cui non piaciamo e se la servitu’ (leggi; preti vescovi cardinali etc) lascia spesso a desiderare? Noi ci andiamo per Lui!

      “cmq mi auguro leggendovi di migliorare molto”
      pure io leggendoti; qua nessuno ha la patente di supercattolico e siam tutti(io sicuro) peccatori allo sbaraglio e ci si da una mano come si puo’.
      Un abbraccio
      ciao

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