Blog dei blogs: breve rassegna web – 13

Negative WWW

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Evangelii Gaudium. Naturalmente i blogs non potevano che parlare di questo e naturalmente una rubrica come questa non può tenerne conto. Ma ho cercato di mediare perché questa settimana ha nascosto novità a mio dire succulente. Pronti? via!:

Tornielli
Il giornalista della Stampa pare abbia scelto per questo periodo la completa “disinfestazione” dai commenti. Prendo atto e vado avanti. Nel suo post dedicato alla lettura dell’Evangelii Gaudium si sofferma sulla parte dedicata all’economia. Cita Giovanni Cristostomo e dice che tutto è in perfetta continuità. Mah… personalmente ritengo che la continuità non vada letta “letteralmente”, cioè nella riproposizione delle medesime parole (“poveri” in questo caso), ma nella riproposizione di una Verità sostanziale, espressa con parole sempre comprensibili nel tempo in cui viene comunicata, che permette di leggere ed interpretare una realtà umana sempre nuova e diversa (pur se universalmente accecata dal medesimo peccato primo).
Per dire… personalmente apprezzo di più lo sforzo di Colafemmina che nel suo blog:

Fides et forma 2.0
Francesco (blogger!) esprime il suo parere sui paragrafi economici dell’Esortazione Papale. A suo parere il Papa compie l’errore di guardare “ai ricchi e ai poveri come a due veri e propri “stati”, non come a condizioni provvisorie della natura umana, realtà flessibili determinate dalla libera capacità di intrapresa dell’uomo. E partendo dalla dialettica tra questi stati ne evince un quadro sempre gestito su registri contrapposti: i ricchi non hanno etica, i ricchi creano un mondo iniquo, i ricchi creano un mondo squilibrato. I poveri invece sarebbero assetati di giustizia, di equità sociale e per raggiungere questi valori positivi serve in generale la panacea dell’etica. Il tutto con un unico scopo: favorire la felicità umana e la valorizzazione della dignità dell’uomo che attualmente sarebbero strette nelle mani dei soli ricchi.”
Personalmente non sono ancora arrivato a questi capoversi nella lettura, ma da quel che ho letto finora mi sembra strano che il Papa abbia fatto una generalizzazione del genere. Anzi, quando Francesco Colafemmina scrive che i “migranti” di oggi “giungono in Europa […] molto spesso illusi dal fantasmagorico bengodi del consumismo occidentale” ha ragione, ma così facendo dà ragione anche al Papa quando all’inizio dell’Esortazione scrive che la gioia di un “cuore comodo” è “tristezza individualista” (cfr. cap. 2)!
Insomma io leggerei i capoversi particolari dell’Esortazione sotto la luce dei primi capoversi che delineano l’universo che il testo intende trattare.

Don Camillo
Piccolo intervallo per il quale bisogna rigraziare Don Camillo! Il suo blog continua a sfornare pdf di documenti antichi e libri splendidi. Per la gioia del mio ebook reader. Oggi pubblica due manuali di apologetica. Che dire: Grazie!

L’IMPRESCINDIBILE

Magister per l’Espresso
Continuiamo con l’intervallo e segnaliamo l’imprescindibile di questo mese: la collaborazione Magister/Rampi!
E’ una iniziativa che trovo meravigliosa: Gli introiti delle domeniche di Avvento, del Natale e dell’Epifania offerti all’ascolto sul sito in una nuovissima esecuzione del coro diretto da Fulvio Rampi. Insieme all’ascolto si pubblica l’intero spartito musicale dello stesso (non in notazione moderna), la traduzione del testo latino, – e una guida all’ascolto scritta dal Maestro Rampi.
Ovviamente è proprio quest’ultima guida che trovo straordinaria perché all’inizio avevo il timore che potesse essere una iniziativa “polemica”, della serie “guardate cosa ci stanno distruggendo!”. Invece la prima puntata dimostra che Rampi ha intenzione di stare sopra le polemiche e fornire informazioni musicali, storiche ed esecutive di splendida fattura. Ovvio, tutto può essere preso a fonte per polemiche. Ma non qui! Qui per ora si ringrazia e basta!

Critica Scientifica
E con questo concludiamo l’intervallo: gli amici di CS ci fanno il regalo di Natale in anticipo e pubblicano sulla Tavola Alta (la stessa dove è stato pubblicato il nostro Simon!) una meravigliosa traduzione di un articolo dedicato alla teleologia di Edward Feser! Il filosofo è uno degli aristotelici tomisti più raffinati che ci siano in circolazione oggi e questo che segnalo è, credo (ma sarei felice di essere smentito!), l’unico articolo disponibile in italiano dello stesso. Cosa aspettate? Perché siete ancora qui? Leggete Feser poi ci risentiamo!

Res Ipsa Loquitur
Tornati? Pensavate che parlassimo dell’Evangelii? NO! Feser mi ha fatto tornare alla mente il caro filosofo tomista Riccardo, il primo che mi parlò ai tempi di Feser. Aggiorna il suo blog personale raramente e questa settimana l’ha fatto! Studio della morale nel libro di Giosuè, per biblisti ma non solo!

Chiesa e post concilio
Mic è “presa di mira” anche da quelli di Formiche.net (con Matteo Matzuzzi) e cerca di difendersi dichiarando che le critiche sono fatte mediante “documentati e motivati commenti”. A quel punto cosa fa? Mette in un post successivo  la notizia di Radio Spada  che vede il Rev. Paul Kramer (esperto di Fatima) considerare l’ipotesi, dopo aver letto l’Esortazione, della Sede Vacante. Alè! Radio Spada, per chi non lo sapesse, è un blog comune nato poco tempo fa (forse un annetto) che vanta molti collaboratori e una casa editrice. Non l’ho mai controllato per questa rubrica perché ci trovo una linea editoriale quanto meno discutibile…
Mic sospende il giudizio e si limita a criticare i capoversi dedicati agli ebrei con “molto documentati e motivati commenti, calibrati su base magisteriale”. Personalmente nel suo scrivere trovo soprattutto dolore, molto dolore e mi dispiace.
Oggi offre comunque una lettura dei capoversi “incriminati” dal Kramer più lucida e soprattutto chiara, soprattutto sulla frase di Bergoglio al capoverso 247: “Uno sguardo molto speciale si rivolge al popolo ebreo, la cui Alleanza con Dio non è mai stata revocata“.
Credo si dovrà risponderle al riguardo.

Andrea Carradori
Concludo oggi con l’augurio speciale che Andrea dedica a Don Morselli, collaboratore di Messa in Latino, oggi malato. Ci uniamo ai suoi fedeli che gli hanno dedicato una speciale lettera aperta di ringraziamento. Buon cammino Don!

Avete altre segnalazioni da farci? Beh, i commenti sono aperti; postatele lì senza alcun problema. Grazie!



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9 replies

  1. sono ignorante assai di storie ancestrali di kiesa, teologi, filosofi e studiosi tutti, i miei studi sono leggeri a compensazione del pesante dovere quotidiano

  2. ho l’impressione ke vi intorcinate abbastanza, boccaccia mia statte zitta ahhahahah, scusate la mia ignorante intromissione ciao

  3. Minstrel tu chiedi “altre segnalazioni” ma a che pro se poi non se ne parla e non se ne discute?
    Dovremmo discuterne sui blog degli stessi autori o qui?
    F. Colafemmina ad esempio precedentemente non ha mai ricevuto il mio plauso per il modo in cui poneva le questioni, mentre cosi non posso dire dei contenuti che spesso ho condiviso.
    Oggi che ha cambiato metodo d’approccio spesso plaudo e condivido. E sinceramente liquidarlo come fai tu in poche righe mi sembra alquanto da superficiali.
    Andando però oltre approcci e contenuti -e Colafemmina che è preparatissimo non ha bisogno della mia difesa- quello che mi preme, come ho già espresso nel mio precedente commento di oggi- è far presente che dietro ciò, ci sono persone col loro vissuto, con la loro interiorità e singolarità, un “io” che non è un “io” individualista , quindi singolare, ma un “io” nella Chiesa, un “io” che si sente e vuol sentirsi plurale.
    Parte della Chiesa -e il papa, perchè di questo parliamo- sembra invece che senta queste persone più “tradizionali” come cellule estranee al proprio corpo, virus, da combattere e disinnescare.
    E’ questo approccio, da cui poi origina una prassi, che a me come ad altri non sta bene!
    Parliamo di persone che vogliono e si riconoscono cum Petro et sub Petro, mentre Pietro sembra che le scacci.
    Parliamoci chiaro, il papa, oggi Emerito, Benedetto XVI per amore dell’unità della Chiesa avvio il dialogo con i lefebvriani che a motivo della scomunica erano chiaramente e palesemente fuori dalla Chiesa.
    Oggi ci troviamo invece con papa Francesco che si scaglia contro quelli che hanno “una cura ostentata della liturgia, della dottrina e del prestigio della Chiesa”. E chi l’ha detto che quelli che “hanno a cuore liturgia e dottrina” non abbiano a cuore “il reale inserimento del Vangelo nel Popolo di Dio”? Lo dice il papa, certo; ma questo non vuol dire che abbia un fondamento di verità.
    Questa è in realtà una affermazione semplicistica e preconcetta. Certo tu o altri poranno obiettare che il papa si riferiva solo a quelli che realmente “una cura ostentata della liturgia, della dottrina e del prestigio della Chiesa, ma senza che li preoccupi il reale inserimento del Vangelo nel Popolo di Dio”.
    Intanto, nel frattempo, nell’immagginario collettivo di tanti emeriti imbecilli da blog e non solo è passata e si vuol far passare l’idea che chi ha a cuore la cura per la Liturgia non ha a cuore il reale inserimento del Vangelo.
    Ecco che allora posso affermare che il papa fa affermazioni facilmente strumentalizzabili, e poco ponderate.
    Insomma, amico caro, non è che ci si sveglia la mattina e si decide se un papa ci è simpatico o altro e se fare affermazioni sulle sue affermazioni o no.
    C’è in ballo ben altro, e cioè i dubbi e/o i tormenti di persone, anime, che si trovano spaesate eavvilite da una specie di dualismo del parlare/agire papale.
    Un papa che afferma “chi siamo noi per giudicare”, e poi, pesantemente, giudica i comportamenti ( e forse, dico forse, direi va oltre il foro esterno, nel momento in cui afferma “senza che li preoccupi il reale inserimento del Vangelo nel Popolo di Dio”) di persone a cui, non si capisce perchè, lancia i peggiori strali.
    E che dire dell’affermazione “una presunta sicurezza dottrinale o disciplinare che dà luogo ad un elitarismo narcisista e autoritario”? Io dico lo stesso di quanto ho detto sopra.
    Ecco che allora alcuni si “esasperano e si scoraggiano”. Il compito del buon padre però è correggere, “non indurire ed esasperare” i figli.
    Allora direi, più che prender atto o stigmatizzare ciò che si legge in giro, direi sarebbe il caso di parlarne, o se si ritiene che non è il caso di parlarne, copriamo con la caritatevole coperta del silenzio.
    Altrimenti anche il tuo resta un “elitarismo narcisista”…

  4. Grazie Ubi.
    Il mio cerca di non essere un elitarismo narcisista, per quanto ritengo che uno che ha tiene un blog non può pensare di essere completamente esente da un atteggiamento narcisista.
    Questa rubrica è nata con l’intento di fornire una panoramica rapida dei blog cattolici che PERSONALMENTE ritengo più interessanti. Ed è per questo motivo che chiedo ad un ipotetico lettore altri link, per allargare il discorso oltre a ciò di cui sono a conoscenza oggi.
    Detto questo è altrettanto ovvio che non pretendo di rispondere con due righe ad ogni ricco post che cito, semplicemente cerco di esprimere in due righe un’argomentazione personalissima nata durante la lettura del post.
    Tu mi chiedi se dovremmo discutere qui oppure direttamente nei blog proprietari.
    Anche questa è una scelta del lettore. Personalmente ritengo sia sempre andare direttamente nel blog proprietario, dove si può dialogare direttamente con la persona e confrontarsi con le sue idee.
    Allora questa rubrica vuole essere in sostanza semplicemente un servizio che offre il blog croce-via.
    Ovviamente servizio di parte (mia), soggetto a soggettivismo, incompleto, che non pretende di tracciare una mappa della galassia sterminata dei blog cattolici italiani (sarebbe da pazzi pensarlo), quanto il percorso di quel che capisco di alcuni atteggiamenti. E se nel farlo compio errori di ermeneutica e interpretazione di altrui scritti mi piacerebbe essere corretto. E’ già successo. Ed è così infatti che Colafemmina ci contattò in privato e ci chiarimmo (e ancora oggi a volte ci sentiamo e ci scambiamo pareri). Idem Carradori che a volte sento pure per telefono. Se scorri le vecchie puntate scopri che questi contatti hanno cambiato anche il mio modo di intendere i loro scritti.
    Mic invece, per scelta sua, scrive solo sul suo blog e da li risponde alle critiche, anche circostanziate. Ho anche provato a scrivergli tramite commento, ma il nostro è un rapporto minato da un misunderstanding di base, incomprensione che altri suoi lettori non fanno che acuire.
    Comunque, al di là di questo, mi preme ribadire cosa è questa rubrica e quali sono i suoi scopi principali.
    Se, qualche anno fa, all’inizio del mio cammino nella fede avessi trovato una rassegna di questo genere, che cerca di sistemare il grosso della galassia web e indica anche alcune letture serie di approfondimento filosofico e teologico, sarei stato felicissimo.
    Ho la pretesa di pensare che alcuni utenti abbiano queste stesse richieste? Lo spero.
    E’ una rubrica che può andare bene a tutti? Ovviamente no.
    Può cambiare? Ovviamente si.
    Sono aperto al confronto o almeno tento di esserlo; felice di poter essere anche rimproverato con argomenti validi che mi fanno crescere. Sono ancora giovane Ubi, l’impeto è il mio cavallo di battaglia, la prudenza che tento di usare non è mai abbastanza.
    Grazie del lungo commento.

  5. Ma l’evitare di discutere ossessivamente del Papa, e quando se ne parla parlarne solo bene per imparare, è un pregio di questo blog, non un difetto. Se si tratta di una reazione a un certo martellamento – che penso sia frutto spesso di un disagio esistenziale – dalle parti tradizionaliste, con l’intento di tentare almeno “…di porre un freno alla confusione imperante nelle materie cattoliche”: http://pellegrininellaverita.wordpress.com/2013/09/02/qualche-aggiornamento-dopo-circa-una-settimana-di-blog/
    ancora meglio. E’ una bella reazione. Approvato cum laude!

    • La linea è esattamente quella giuseppe. Quello che ho cercato di delineare nella mia risposta è invece la linea che vorrei tenere nella rubrica che curo io. 🙂
      Grazie del commento e del passaggio!

  6. Nuovo post per Continuitas:
    http://continuitas.wordpress.com/2013/12/04/cronache-dal-concilio/

    bella lettura che descrive l’ultima sessione del Concilio di Trento.

  7. E il sito della Stampa cerca visitatori postando lettere di laici sui Francescani dell’Immacolata.
    http://www.lastampa.it/2013/12/04/blogs/san-pietro-e-dintorni/che-hanno-fatto-i-francescani-dellimmacolata-wxOeIX60T2NGfm80quu5RI/pagina.html

    Mi pare sempre più ovvio che molti laici vicini ai FI siano spinti, dalle correnti interne alla congregazione, a scrivere AL POSTO LORO.
    Non mi piace.
    E comunque IO NON TORNO A PARLARNE per ribadire quando già detto e smontato e demolito a suo tempo.
    Ad ognuno il suo lavoro, la curia a controllare e io a far silenzio. Amen.

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