Ipotesi: sono i Lefebvriani monofisiti?

Il Deserto del Monofisismo

Il Deserto del Monofisismo

Non è, quello del titolo una domanda peregrina e puramente provocatrice: già ben sappiamo che questi nostri fratelli in Cristo che si riconoscono nelle movenze auto-declamantesi tradizionaliste assumono atteggiamenti analogicamente luterani, come la nozione del libero esame della Tradizione emancipato da quello del Magistero della Chiesa, oppure compiono quotidianamente atti scismatici come ordinare sacerdoti senza incardinazione, eseguono atti sacramentali in modo completamente slegato dal Codice di Diritto Canonico della Chiesa, dicono celebrare la Santa Messa “una cum” il Sommo Pontefice ma in realtà, niente nei loro atti ed interventi quotidiani mostra quest’unità nella loro volontà, questo sentire cum Ecclesia che costituisce ontologicamente il cattolico,  non insegnano più cosa il Magistero annuncia ma solo la loro propria interpretazione di quel che si immaginano che il Magistero (forse) insegnò.

Papa Francesco non li ha mai additati direttamente nei suoi discorsi ed omelie ma, con la loro tipica coda di paglia, essi stessi colle loro disordinate reazioni ci hanno mostrato percepirsi affini ai pelagiani, ai formalisti, a coloro che giudicano gli altri e addirittura, in certi casi precisi, hanno mostrato  simpatie innominabili reduzioniste o negazioniste che sono veleno anti-cattolico. Aggiungiamo a questo il disprezzo che queste persone rivolgono a chiunque abbia affezione e desiderio di seguire l’insegnamento del Santo Padre prendendoli in giro esattamente con lo stesso tipo di argomenti i miei connazionali calvinisti si prendevano e si prendono ancora in giro dei cattolici fedeli al Papa ad esempio sul sito Chiesa e post concilio.

Ma guardando gli elementi fondanti del dissenso di questi cristiani vediamo un problema molto più profondo che è un problema di fede: per cominciare vogliono limitare il loro dovere di obbedienza alla Chiesa solo alle materie che sono definitive e definitorie ( i soli dogmi) credendosi liberi ed emancipati dal dovere si estrema obbedienza ( Religioso Ossequio) non solo nelle dottrine ( intelligenza) ma anche nei fatti ( della volontà) che il cattolico deve al Magistero Autentico ( quello del Papa e dei legittimi Vescovi in unione con lui) quando Questi si pronuncia in materia di fede e morale (costumi).

D’altro canto per non obbedire concretamente ricorrono a quel vecchio metodo di sempre che è quello di fare parlare i morti (eppure la negromanzia è un peccato fin dai tempi biblici) per far dir loro quello che forse non avrebbero mai detto interpretando antichi testi a modo loro in modo completamente disciolto da quel che insegna il Magistero.

Allora, dov’è il peccato, il vizio di fondo, la cesura colla fede cristiana che questi ben nominati tradi-protestanti hanno?  Secondo me nel fatto che sono , senza rendersene conto, monofisiti.

La Lumen Gentium insegna con giustezza quel che già un Leone XIII aveva notato:

“Per una analogia che non è senza valore, quindi, è paragonata al mistero del Verbo incarnato. Infatti, come la natura assunta serve al Verbo divino da vivo organo di salvezza, a lui indissolubilmente unito, così in modo non dissimile l’organismo sociale della Chiesa serve allo Spirito di Cristo che la vivifica, per la crescita del corpo (cfr. Ef 4,16) “

In effetti, i tradi-protestanti si riferiscono sempre a categorie teologiche inesistenti nel vocabolario teologico cattolico degli ultimi duemila anni : nozioni come Magistero « perenne » o Tradizioni  “di sempre”  o Liturgia “perenne” o Chiesa “di sempre” o Simone che non è Pietro o “il Papa che un giorno verrà e ridirà la Vera Dottrina”  o altre  espressioni affini mostrano che essi non vogliano accettare la Chiesa, Corpo di Cristo, in quanto realtà incarnata, hic et nunc, ma solo in quanto entità ideale, a-corporea, che esiste in un sempre ed in un perenne alla stessa stregua che un teorema di Pitagora ma di certo non nel Dio che è. Rifiutano in questo modo visceralmente il fatto che la Chiesa è Una, Corpo e Anima, cioè composta  dagli uomini di oggi, dal Papa di oggi dai Vescovi di oggi e dallo Spirito Santo che La vivifica, due nature in una persona, quella composita dell’umanità e quella divina dello Spirito Santo. Per loro, a mo’ dell’eretico Eutiche la Chiesa nel suo lato umano è come assorbita e scomparente nella divinità che La sostiene, la Sua natura umana, concreta, composita, attuale rimanendo uno scandalo che non può essere guardato, mentre invece, come per il Cristo Suo Capo, questa stessa natura composita umana partecipa è strumento a parte intera della Redenzione.

Se non capiamo bene  fino a che punto i nostri fratelli tradi-protestanti sono in realtà dei monofisiti impliciti per quanto riguarda la Santa Chiesa non potremo mai dialogare ed incontrarli sul solo  vero punto nevralgico della loro assenza di Fede completa e redentrice: loro continueranno a ragionare disconnessi dal Reale di Gesù Cristo  incarnato e della Sua Chiesa Incarnata , Salvatrice, Sua Sposa e Animata dallo Spirito Santo.

In Pace



Categories: Sproloqui

21 replies

  1. Posso dire con certezza che almeno in Italia, decine e decine di sacerdoti e religiosi, me compreso, che frequentano regolarmente la SPX, non possono condividere i toni del tuo articolo. Capisco che possono incidere le esperienze personali, sono felicemente impressionato dalla tua competenza filosofica e teologica ma rimango sbalordito per la tua violenza dialettica riguardo la SPX. Mi pare che GP2 parlasse anzi paragonasse il Magistero della Chiesa ad un immenso giardino di fiori, dove il curato d’anime coglie quei fiori che possono essere graditi a quella o a quell’altra anima, per il suo bene e per il progresso spirituale. Non mi pare che selezionare il Magistero sia segno di Apostasia.
    Quando devo fare qualche Catechesi in parrocchia, utilizzo il Catechismo Maggiore di Trento o anche detto Catechismo Romano Commentato dell’ed. Ares di L. Andrianopoli del 1983, non mi sento meno cattolico di altri.
    Mi spiace che tu ti senta così, non ho ancora ben capito se tu sei sacerdote, ma almeno per me la SPX, rappresenta un luogo di incontro di dialogo e approfondimento teologico e morale, e ti assicuro che non passiamo il tempo a parlare male del Papa o della Chiesa, anzi (visto che numericamente noi sacerdoti intramuros siamo la maggioranza). Giusto la volta scorsa, se lo vuoi sapere, abbiamo dedicato una giornata intera ad affrontare “casi” di morale speciale, mi è servito molto, anche perchè su certe situazioni ho scoperto con sorpresa di avere una rigidità non giustificata rispetto addirittura all’impostazione classica e tradizionale.

    • Caro Don Camillo,
      Selezionare il Magistero come un giardino di fiori non è di certo un segno di apostasia: recintarne una parte dichiarandola spazio per pattumiera non è però un atteggiamento da giardiniere amante del proprio giardino.

      Come te penso che il Catechismo di Trento e anche la versione semplificata di S.Pio X sia perfettamente cattolico, ma sai cosa? Io preferisco recitare il simbolo di Nicea a quello apostolico perché, sebbene il secondo sia tanto cattolico quanto il primo, quello di Nicea è molto più esplicito ed è sorgente per me di maggiori elementi di riflessioni della Chiesa sul mistero della Redenzione. Provo la stessa cosa col Catechismo del 1983: è davvero una lunga meditazione che include e sviluppa in particolare quella della Chiesa su Se stessa avvenuta durante il S.S. Concilio Vaticano II.

      Che vi incontriate con dei sacerdoti della SPX per discutere di casi di morale speciale ha due aspetti: quello positivo che è di riconoscere che il giudizio del ministro nel confessionale rileva della ragione pragmatica e non di quella speculativa e quindi niente di meglio che lo studio di casi particolari tra confessori per facilitare lo scambio di esperienze, ma quello negativo è che lo fate con persone che non hanno la grazia di stato di assolvere (salvo in caso di necessità come la morte imminente) e che quindi ragionano su queste cose senza farle “funzionare”: siete un po’ come un gruppo di meccanici che ha l’esperienza diretta della riparazione di motori rotti che si incontrano con specialisti di motori rotti ma che non ne hanno mai riparati. Quindi l’iniziativa è buona di per sé, ma perché non farla tra sacerdoti che non sono chierici vaganti? O magari invitando codesti per dare loro la voglia di essere di nuovo uniti alla sola ed unica Chiesa di Cristo, quella che pienamente sussiste nella sola Chiesa cattolica?

      Per chiudere la mia risposta al tuo commento, vorrei, se possibile, che tu andassi aldilà di quel che chiami la mia “violenza” dialettica che si vuole solo ragionamento, iperbolico certo, ma desideroso di mostrare cosa significhi in fondo l’atteggiamento dei lefebvriani e altri mic : rifiuto della Chiesa come è, l’inventarsi una Chiesa ideale che non ha mai esistito e non esisterà mai, rifiuto dell’umile obbedienza che è sempre umiliazione della propria intelligenza e della propria volontà fino alla Croce in imitazione di Cristo. Non credo ricordarmi che Cristo mai disse una mala parola a Anna o Caifa durante il Suo ingiusto processo, né mai li ridicolizzò, né mai osò dire “non siete i Sommi Sacerdoti eppoi siete due”: insomma mai quel che si può leggere nei discorsi di Fellay, nelle prese di posizioni di tal Caqueray o di tal Petrucci i quali , caro don Camillo, se ci fai caso, guardano il giardino di cui parli da fuori e quando parlano di giardino parlano di quello che si immaginano e non di quello che è.

      In Pace

      • ma quello negativo è che lo fate con persone che non hanno la grazia di stato di assolvere (salvo in caso di necessità come la morte imminente)

        Lo dici tu, dobbiamo essere realisti, e certe volte la realtà ci spinge non essere così categorici, in altre parole a non essere più papisti del Papa, questo vale per me, questo vale per te. Salus animarum suprema lex, questo solo deve muovere e muove i cuori dei pastori e la mano del Legislatore, infatti la Penitenzieria Apostolica concede, già da tempo, ai Sacerdoti della SPX non solo di assolvere validamente peccati comuni, ma anche peccati “riservati” alla Sede Apostolica, nei casi riportati, questo è un fatto incontrovertibile noto a me e riportato dallo stesso Fellay.
        Quindi c’è il bianco c’è il nero, ma anche una infinita varietà di grigi, che ci deve portare a non emettere MAI giudizi perchè indirettamente e senza saperlo finiamo per condannare l’Istituzione che volevamo difendere, o peggio danneggiare e confondere le anime toccando “fori interni” che non ci riguardano.

        Per il resto, non ho piacere a leggere De Caqueray, perchè solo un francese può capire un francese, cioè la situazione della Chiesa Cattolica in Francia è qualcosa che è molto distante dai miei parametri, quindi ci sono dei toni che non ce la faccio a capire fino in fondo. Un giorno ti racconterò il mio incontro con Abbé Xavier Beauvais, a Parigi, veramente interessante, come una montagna di pregiudizi, si sono dissolti con due mie innocue battute!
        Per Petrucci, lo leggo (e lo ascolto) con tanto piacere, sono letture interessanti, ma solo in un contesto di sereno scambio sacerdotale, dove dal teorico si arriva al pratico, come dicevi tu, si riesce ad arrivare al punto della questione scremando i toni senza per questo esaurire il problema, che solo il Sommo Legislatore può risolvere, e di questo ne siamo convinti tutti.

        Andiamo avanti, non ci sono nemici da abbattere, ma anime da salvare!

        Pace a Te

        • infatti la Penitenzieria Apostolica concede, già da tempo, ai Sacerdoti della SPX non solo di assolvere validamente peccati comuni, ma anche peccati “riservati” alla Sede Apostolica, nei casi riportati, questo è un fatto incontrovertibile noto a me e riportato dallo stesso Fellay.
          Questa affermazione è apodittica e contraria ad un documento ufficiale che è il CJC, non solo, ma anche ad affermazioni del Papa Emerito in suo tempo dove ben ricordò che questi signori non hanno nessun mandato nella Chiesa cattolica: ricordati che (come tutti i tradizionalisti amano ripetere a iosa per gli altri) la prima carità è la verità.

          Per altro, mi ricordo perfettamente quando Fellay affermò questo fatto inverificabile un paio di anni fa: purtroppo egli è “conosciuto” per prendere “ des vessies pour des lanternes “, in altre parole a fare poca distinzione tra i suoi propri desideri e la realtà. Ovviamente, quello era un discorso destinato a calmare le proprie truppe tentate di trovare altri confessori che possano davvero assolvere in un periodo dove forse la FSSPX poteva ancora convertirsi al cattolicesimo grazie alle discussioni iniziate da S.S. Benedetto XVI.

          Direi che nell’attesa di un documento ufficiale della Penitenzieria Apostolica resteremo tutti prudenti: salvo casi di necessità come morte imminente la loro assoluzione vale quanto una “buona” ammonizione paterna dal punto di vista sacramentale ( cioè niente) , ma è più pericolosa di questa in quanto conduce a comunioni sacrileghe salvo il caso di ignoranza invincibile, ovviamente.
          In Pace

      • x Simon de cyrene

        Carissimo, non è troppo inconsistente la sua ipotesi che vuol attribuire eresie alla FSSPX quando, la Stessa, dimostra: con la parola e i fatti che sta facendo: tutto quello che la Chiesa ha fatto per 1962 anni ?

        Dove è scritto poi, che il Magistero è soggetto ad interpretazione ?

        Se il Magistero è la “SPIEGAZIONE” della Parola di Dio che puo svolgere la Chiesa docente; come può la Chiesa docente, poi: richiedere ermeneutiche(spiegazioni) a questo suo magistero -che per questo non ha corrisposto al suo ufficio- e pretendere assoluta obbedienza, quando lo stesso magistero -per evidenti fatti- non è univoco ?
        E come davanti a questi fatti -evidenti- non vuole accorgersi di essere ambigua ?

        Perché poi lei attribuisce un potere cosi illimitato (di stampo politico) al Papa, quando il Papa è solo un Vicario e un Ambasciatore della Divina Grazia ?

        Quale prova provata possiede che le fa credere con tutta sicurezza che i Papi postconciliari non hanno commesso neppure un errore in ambito dottrinale-liturgico, quando fra di loro si contraddicono fin da ora (v.BXVI)?

        • Errata idea di cosa sia la Chiesa docente. Che razza di domanda è: “come può la Chiesa Docente chiedere spiegazioni?”. Ritiene forse la “Chiesa docente” un organismo pluricellulare avanzato in grado di leggere in modalità sovraumana la rivelazione divina? Cosa è “la Chiesa docente”? Sarà mica rimasto alla visione docente-discente vero? *
          Si prenda il Catechismo di oggi e comprenda come va letto quello di ieri.

          Se la FSSPX facesse, nei fatti E NELLE PAROLE di coloro che ne costituiscono la gerarchia più alta il “magistero interno”, ciò che la Chiesa ha fatto per 1962 anni credo non ci sarebbero così tanti problemi ad accogliere IL SUO RITORNO a braccia aperte.

          Quale prova provata possiede che le fa credere con tutta sicurezza che i Papi postconciliari non hanno commesso neppure un errore in ambito dottrinale-liturgico?

          A parte che la domanda è incompleta perché non si capisce l’ambito preciso nel quale rispondere, mi permetto solo di farle notare che la contraddizione che lei intravede non esiste. La costruisce solo chi legge la realtà ecclesiale di oggi distorta da un obiettivo deformante davanti agli occhi. Vuole le prove? Le trova (alcune, esistiamo da poco) anche in questo blog.
          Che poi: Quod gratis asseritur, gratis negatur.

          * EDIT: non sto dicendo che docente e discente non sia più valido, ma va letto alla luce del nuovo Catechismo.

        • Timorato,
          (a) la FSSPX non fa quello che la Chiesa ha fatto per 1962 anni: infatti mai la disobbedienza al Magistero Autentico ha fatto parte dell’insegnamento della Chiesa ( che razza di contraddizione sarebbe….)
          (b) il Magistero è quello della Chiesa che insegna (Chiesa Docente) e che, quindi, annuncia il Kerygma e lo spiega: il Magistero è sempre vivo in quanto è pronunciato dal Papa (vivo) e dai Vescovi (vivi) legittimi successori degli Apostoli.
          (c) il Magistero può essere interpretato solo dallo Spirito Santo in quanto è Suo Insegnamento ( cf. 2P 2, 10): cioè, è solo nella stessa Chiesa che è animata dallo Spirito Santo che si è capace di recepire pienamente il Magistero (anche se chi è fuori da Essa ne può percepire alcuni barlumi “naturali”)
          (d) La prova provata viene da Luca 16, 10: “Chi ascolta voi, ascolta Me. Chi vi disprezza, disprezza Me”
          In Pace

  2. Almeno dovreste chiedervi, don Camillo, se abbia ancora un senso mantenere queste frequentazioni pure di fronte al radicamento chiaramente scismatico della SPX, che torna a dedicarsi a un’attività che, per quanto evidentemente ridicola, è fatta di insulti e diffamazione verso la Santa Sede e la Chiesa tutta. Per il bene stesso di questi sacerdoti illecitamente ordinati, sospesi a divinis e senza mandato, dovreste riflettere se, così continuando, state davvero facendo il loro bene oppure non li state confermando nell’errore – del quale il contributo di Simon mostra una buona linea di discernimento – rischiando di recare grave danno anche alle anime affidate alla vostra cura.
    Se tutto si riduce a una teologia morale senza contesto, o alla ideologia entro la quale pretendono di “sistemare” la dottrina cattolica, tutto diventa cosa morta, “antichità”, catechismo vecchio. E voi contribuireste a farlo invecchiare, a renderlo inutile: tutto sarebbe perduto… non solo per loro.
    San Pio X sarebbe il primo a sconsigliare l’uso del Suo Catechismo in sostituzione di quello peromulagato dalla Santa Chiesa nel tempo attuale della missione.
    Quanto sono vere le prediche a braccio di Papa Francesco!

    • correggo: “promulgato”

    • X GIUSEPPE

      carissimo Giuseppe, scommetto che lei non sa nemmeno cosa sia, secondo la teologia, il delitto di Scisma ?

      Vuole, per favore, fare una illustrazione dello stesso prima di procedere con accuse fondate solo “sulle apparenze”contro la FSSPX e non cedere a luoghi comuni ben pilotati ?

      • “9. Non sembra consigliabile formalizzare di più (ma bisognerebbe interpellare in merito il Dicastero competente: cf. Cost. Ap. « Pastor Bonus », art. 52) i requisiti per il delitto di scisma. Si rischierebbe forse di creare più problemi mediante un irrigidimento normativo di tipo penale, che non colga bene tutti i casi: lasciando fuori casi di scisma sostanziale, o contemplando comportamenti esterni che non sono sempre soggettivamente scismatici.”
        http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/intrptxt/documents/rc_pc_intrptxt_doc_19960824_vescovo-lefebvre_it.html

        Il Vaticano è sempre stato prudente. Questo documento è del 1996 ad esempio.

        La faccia lei un’illustrazione del “delitto di Scisma”, giusto per capire se per caso sta unendo questione morale e questione giuridica fine a sé stessa in un unico calderone in salsa piccante.

        • Si Ministrel, ma quella stessa nota da te citata ben dice esplicitamente:

          “1. Dal Motu proprio « Ecclesia Dei » del 2 luglio 1988 e dal Decreto « Dominus Marcellus Lefebvre » della Congregazione per i Vescovi, del 1 luglio 1988, appare innanzitutto che lo scisma di Monsignor Lefebvre è stato dichiarato in relazione immediata con le ordinazioni episcopali compiute il 30 giugno 1988 senza mandato pontificio (cf. CIC, can. 1382). Tuttavia appare anche chiaramente dal predetti documenti che tale gravissimo atto di disobbedienza ha costituito la consumazione di una progressiva situazione globale d’indole scismatica. ”

          ” 3. . Purtroppo, l’atto scismatico che ha originato il Motu proprio ed il Decreto non ha fatto altro che portare a termine, in un modo particolarmente visibile ed inequivoco – con un gravissimo atto formale di disobbedienza al Romano Pontefice – un processo di allontanamento dalla communio hierarchica. Finché non vi siano cambiamenti che conducano al ristabilimento di questa necessaria communio, tutto il movimento lefebvriano è da ritenersi scismatico, esistendo al riguardo una formale dichiarazione della Suprema Autorità.”

          Cioè scisma c’è oggettivamente e le ragioni conformi a quel che si è conosciuto: forse varrebbe la pena far eun post intero su questo documento: ci penserò
          In Pace

          • Eeesatto Simon! E il senso del mio intervento è proprio questo: date le premesse di questo documento (rispondenti ai fatti!), il Vaticano poteva benissimo chiudere le porte in faccia alla stragrande.
            Eppure nello stesso documento si inserisce una nota con la quale mi sembra si chieda prudenza per le anime che in questa faccenda sono coinvolte.
            Quindi non si può tacciare Roma di complottismo e di non agire in modo caritatevole. Quanto meno leggendo i documenti. Timorato è quello che pensa che c’è un complotto architettato per fomentare luoghi comuni e quindi spingere chi di dovere a non accettare il ritorno della FSSPX a Roma. Semplicemente facevo quindi notare che la realtà a me appare alquanto differente… 🙂

            Resta inteso che un post dedicato a questa spinosa faccenda (che francamente mi trova davvero impreparato) sarebbe manna. Grazie amico!

          • X SIMON DE CYREN

            e se la scomunica per scisma, dovuta alla illecita ordinazione episcopale (come si è contestata in maniera grossolana e veloce …TRALALTRO!!!!) doveva essere data SOLO per questo, perché si è ampliata anche per delitti( che si sono consumati prima) – (TRALALTRO)che non contemplano una tale pena, visto che la disubbidienza (?) non può essere formalizzata con piena sicurezza- che quantomeno dovevano essere puniti in tempo ?

            per la serie: tutto fa brodo ?

          • No, Timorato, l’illecita consacrazione dei quattro episcopi da parte di Lefebvre era solo un ultimo atto scismatico formale: lo scisma di per sé era già compiuto materialmente da tempo (questo dice il documento ufficiale su linkato): scisma materiale che lo è sempre oggi.
            In Pace

          • Timorato, ci fornisca i link dove copia queste cose. Oppure devo andare a scartabellare io google per far saltar fuori dove pesca queste classiche tiritere?
            Sarò franco, chiaro e – mi conosce – diretto: glielo chiarisco una volta per tutte: qui non c’è spazio per propagandare polemiche sterili facendo pubblicità a tiritere altrui e blabla di marinai in pensione.
            Qui non c’è spazio per il CTRL+C alla “membro di segugio”.

            Qui c’è spazio per LEI e per il suo cammino.
            Qui c’è spazio per tutte le sue domande. Ma che siano SUE e che non siano RETORICHE!
            Cioè: se lei chiede motivazioni come quelle sopra elencate e lo fa per COMPRENDERE davvero perché la sede petrina ha agito così allora è un conto. Se lo fa invece per riempire di 0 e di 1 inutili i server di wordpress che ci ospitano, sperando così di seminare e istigare in questo crocevia il dubbio circa la liceità e l’autorevolezza dell’unica Chiesa docente, allora – da buon barista – le devo chiedere cortesemente di continuare a bere la sua birra in rispettoso silenzio.

            Io desidero parlare con lei, non con i suoi punti esclamativi.
            E mi piacerebbe che se qualcuno mi chiede un parere non sia perché in realtà vuole far conoscere una domanda retorica – che come tale ha risposta unica e assoluta- , ma perché banalmente vuol conoscere il mio parere.
            Lei vuole davvero sapere il parere di Simon? Ma se glielo ha già detto! La Chiesa docente ha deciso, la Chiesa docente può decidere, la Chiesa docente è l’unica che decide, il resto è fuffa.
            Continuiamo con la fuffa?

            Lei cosa risponde a questa logica ferrea?

            FERMO! STOPPI QUEL DITO SU GOOGLE! Lei! LEI COSA CREDE?! Cosa vuole da noi? Cosa vorrebbe capire? Cosa le fa male, cosa la fa piangere, cosa ha creato questa sua rabbia? Se lo chieda e se vuole ce lo dica! Per questo spazio ce n’è!
            Ma basta BASTA BBAAAAASTAAA CTRL+C alla membro di segugio!

            Amen.

        • CARO minstrel, intanto chiedevo a Giuseppe…….e chiedevo a lui -di fare illustrazioni-, onde evitare poi,che da una una mia “interpretazione(???)” come sicuramente avrebbe potuto dire qualcuno, si fosse detto: “…fine a se stessa in un unico calderone in salsa piccante”
          Quindi se Giuseppe mi fa la cortesia di pronunciarsi, per poter parlare dalle sue “informazioni” in poi, sarei davvero grato.

          • cioé lei, Timorato, chiede a me una illustrazione di cosa sia “secondo la teologia, il delitto di Scisma ?”
            ma è impazzito?…. :-))))

  3. @ Timorato
    Mi sono permesso di cestinare le Sue due ultime risposte in quanto non confacenti allo stile del blog.
    Non è questo un posto per riportare i suoi stati d’animo : non siamo psichiatri.
    Lei è benvenuto per esprimere opinioni avverse come anche fa in questo thread Don Camillo, ma con calma e spirito di dialogo.
    Lei è soprattutto benvenuto se la smette di venir fare domande retoriche: una volta che ha ricevuto una risposta , o non è d’accordo e lo spiega razionalmente giustificando con argomenti seri il suo punto di vista, oppure se ne vada a vedere se ci sono in Galilea.
    Le consiglio caldamente il sito C&PC che, secondo me, corrisponde meglio al tipo di interazione che Lei desidera e di cui abbisogna psicologicamente.
    In Pace

  4. Per prevenire Timorato nella polemica riguarda il sisma, poiché è una sua e non solo fissazione che i papa post conciliari siano eretici e quindi, secondo la falsa interpretazione di S.Bellarmino (Il quale solo ipotizzò tale possibilità),passibili di disobbedienza, cito da un appunto di Cherubino
    che fa parlare Alfonso Maria De’Liquori.
    Alfonso Maria de’ Liguori (in Verità della Fede)
    «Che poi alcuni pontefici sieno caduti in eresia, taluni han cercato di provarlo, ma non mai l’han provato, né mai lo proveranno; e noi chiaramente proveremo il contrario nel fine del cap X. Del resto, se Dio permettesse che un Papa fosse notoriamente eretico e contumace, egli cesserebbe d’essere Papa, e vacherebbe il pontificato. Ma se fosse eretico occulto, e non proponesse alla chiesa alcun falso dogma, allora niun danno alla Chiesa recherebbe; ma dobbiamo giustamente presumere, come dice il cardinal Bellarmino, che Iddio non mai permetterà che alcuno de’ pontefici romani, anche come uomo privato, diventi eretico né notorio né occulto».
    Purtroppo quello di estrapolare parte del discorso per male interpretare il pensiero altrui è una tattica vecchia.

    • Ti ringrazio per il tuo commento vincenzodatorino.

      Più andiamo avanti queste discussioni, più mi rendo conto quanto mal conosciuta, ma anche quanto mal insegnata sia presso i cattolici la relazione tra Magistero, Scritture e Tradizione, eppoi tra Magistero e Vescovi e Fedeli, e ancora tra i vari gradi di Magistero, e tutta la dinamica che si intreccia tra l’Annuncio, la cui causa è lo Spirito Santo e la la Sua Ricezione il cui garante è ancora lo Spirito Santo come anche il ruolo sacerdotale, regale e profetico di tutto il Popolo di Dio: tutto questo è un Mistero che si sta svelando da duemila anni che non sarà mai completamente eviscerato ma sempre sorgente di ammirata contemplazione prima che di discussione.

      Da una concezione popolare di Chiesa luogo di Salvezza per i predestinati dobbiamo muovere sempre più verso una concezione di Chiesa in quanto strumento della Salvezza universale: Lei salva tutti e noi, Suoi membri, partecipiamo attraverso il nostro battesimo a questa corredenzione. Il salto concettuale del S.S: Concilio Vaticano II è come quello di un fiore che sboccia e l’impeto di Papa Francesco è come il realizzarsi storico, in modo ovvio e tangibile, di quel che la Chiesa è sempre stata.

      E’ tempo di Croce , è tempo di fecondità e di Redenzione!
      In Pace

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