Oggi sul sito C&PC si fà una dimostrazione alla grande della più ostentata malafede prendendo come punto di partenza questa frase del Giuramento di Fedeltà che chi assume responsabilità nella Chiesa cattolica deve proferire: «Aderisco inoltre con religioso ossequio della volontà e dell’intelletto agli insegnamenti che il Romano Pontefice o il Collegio dei Vescovi propongono quando esercitano il loro magistero autentico».
Ecco cosa l’autrice, maestra in disinformazione anti-cattolica, scrive: “Questo semplice “o” contiene tutta la dottrina conciliare del doppio soggetto del potere supremo, condannata dalla Chiesa. “.
Figuriamoci… “condannata dalla Chiesa” niente meno!
Questi i quattro casi di figura:
(1) L’interpretazione data dall’autrice di quell’ “o” è corretta ma visto che è la Chiesa che chiede questo giuramento, la stessa Chiesa chiederebbe di giurare contro il proprio giuramento
(2) L’interpretazione data dall’autrice di quell’ “o” è corretta e la Chiesa che chiede questo giuramento non è la Chiesa
(3) L’interpretazione data dall’autrice di quell’ “o” è sballata e l’autrice non sa di cosa parla per ignoranza
(4) L’interpretazione data dall’autrice di quell’ “o” è sballata e l’autrice è in perfetta malafede e sa di esserlo
Nel primo caso la Chiesa, totalmente contraddittoria con sé stessa, non potrebbe più dirsi Maestra e quindi le promesse di Cristo non sarebbero realizzate: anzi la Chiesa è una baggianata di per sé
Nel secondo caso, rimane la domanda aperta dov’è la “vera” Chiesa? E chi lo dice che sia la “vera” Chiesa?
Tutto si risolve nei punti 3 e 4:
(a) Cos’è questa dottrina conciliare del “doppio potere supremo”? Probabilmente un’illazione dell’autrice e dei suoi accoliti.
(b) “Condannata dalla Chiesa”? Cosa è condannata dalla Chiesa? (Si ritorna ai punti 1 e 2 qui sopra)
Intanto giusto per rimetterci le idee a posto circa il Magistero Autentico dei Vescovi ricordiamoci cosa ne dice il CIC:
Quindi quell’ “o” non esprime nessun doppio soggetto nel senso dell’autrice citata: il Collegio dei Vescovi senza il Capo del Collegio, cioè il Sommo Pontefice legittimo Successore di Pietro, non è Collegio dei Vescovi. Questo “o” in italiano è ben azzeccato…
Rimane da sapere se si tratta di ignoranza crassa o di pura malafede anti-cattolica: sapendo che l’autrice si proclama teologa, lascio ai lettori trarne le dovute conclusioni.
In Pace
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Correzione fraterna in stile francescano.
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Grazie Simon.